Le grandi doti del poco conosciuto Gascon Saintongeois
Un segugio e due razze La sua selezione pare un avvincente romanzo. Nel suo sangue anche il Saintongeois da tempo estinto. Autentico cacciatore di lupi
Quando vogliamo parlare del Gascon Saintongeois, cane ottenuto dall’incrocio delle due razze primitive, non possiamo non tenere conto delle variazioni di alcuni dettagli tra la vecchia descrizione del Saint ongeois e gli standard del Gascon e del Gascon Saintongeois, perlomeno per quanto riguarda alcune caratteristiche proprie di ciascuna razza che ha contribuito a costruire, poi, il Gascon Saintongeois moderno. Riguardo l’aspetto generale, sappiamo che il Saintongeois, ora completamente estinto, era molto alto, elegante ed estremamente nobile e con alcune “somiglianze” con il levriero. Il Gascon è anche esso un cane di aspetto nobile e maestoso ma piuttosto massiccio e non costruito come il Santonge che, per l’appunto, aveva tendenze quasi graioidi. Il Gascon-Saintongeois secondo lo standard deve ricordare nel suo aspetto generale le due grandi razze che l’hanno prodotto. Come sempre, in teoria, tutto ciò potrebbe andare bene ma poi in concreto non si riesce a rendere l’idea della reale immagine e dell’aspetto generale del prodotto derivato dalla selezione proveniente dall’incrocio delle due razze. Per quanto riguarda il cranio, la differenza era molto marcata tra il Saintongeois ed il Gascon.
Infatti il primo aveva una testa leggera, ossuta, cesellata. Il secondo invece ha una testa piuttosto massiccia, qualche volta anche un po’ pesante. Ora il Gascon-Saintongeois deve avere una testa asciutta, allungata e con un cranio di forma ogivale. Molto vicina a quella del cane di Santonge. Il tartufo del Saintongeois era un po’ all’insù, quasi i suoi assi cranio-facciali fossero convergenti! Il Gascon invece ha il muso montonino.
Le orecchie del Saintongeois erano di mezza lunghezza mentre quelle del Gascon e del Gascon Saintongeois sono lunghe e devono arrivare fino alla punta del muso. Il collo del Saintongeois era lungo, leggero e senza giogaia. Il collo del Gascon e del Gascon Saintongeois è di lunghezza media. Il primo deve sempre avere la giogaia, mentre tale caratteristica deve essere meno evidente nel Gascon Saintongeois. Il Saintongeois aveva il petto molto profondo ma stretto ed i fianchi rientranti. Il Gascon ha un petto molto sviluppato in tutti i sensi, alto, largo e profondo con dei fianchi piatti. Tutto all’opposto ovviamente dei fianchi rientranti del Saintongeois. Attualmente, analizzando lo standard, ci accorgiamo che, nell’insieme, il Gascon Saintongeois si avvicina più al Gascon che al Saintongeois. Intorno al 1820 MM. Hennessy aveva rinsanguato con l’apporto del Fox-Hound i cani di Saint-Légier. Ma il vero selezionatore è Carayon-Latour che possedeva dei cani Saintongeois-Saint Légier e che si associò nel 1846 al Barone De Ruble che era proprietario di una splendida muta di Gascons. Carayon-Latour realizzò la ritempra dei Saint-Légier dunque con l’aiuto dei Bleus
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