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Memorial Fulvio Ponti
I vincitori del Memorial Fulvio Ponti
Prova ad invito e Raduno per Hannoverisher Schweisshund e Bayerischer Gebirgsschweisshund
Memorial Fulvio Ponti
Nello spettacolare scenario della Val Saisera, vicino a Tarvisio, le due razze hanno dato prova di abilità ed eccellenza morfologica. Il ricordo della figlia Cristina
Anche quest’anno nei magnifici scenari della Val Saisera (UD) si è svolto il Memorial Fulvio Ponti - scomparso nel 2012 - pioniere della disciplina del recupero della selvaggina con l’ausilio dei cani da traccia in Italia. Nel 2013 il Gruppo Friulano Conduttori Cani da Traccia in collaborazione con la Società Amatori Cani da Traccia (SACT) e il Gruppo Cinofilo Friulano organizzava la prima edizione del’ Memorial, prova che, quest’anno, è arrivata al traguardo della decima edizione, offrendo agli appassionati cinofili un altro eventoin concomitanza: il Raduno delle razze Bavaresi e Annoveriani. Il Memorial, prova specialistica per le due razze regine del recupero della selvaggina, è un evento su invito, ovvero la partecipazione è riservata ai migliori soggetti che si sono distinti nelle verifiche zootecniche dell’anno, ottenendo un CAC e/o CACIT in classe libera o almeno un eccellente con punteggio tra 57 e 61 punti in classe giovani. Quest’anno erano a presenti in classe libera 11 soggetti giudicati da una quaterna di giudici molto apprezzati e conosciuti nel mondo della traccia: Leo Fabiani, Darko Martinovic, Bruno Minniti e Osvaldo Valtulini mentre il sottoscritto ha giudicato la classe giovani con due soggetti presenti. Una prova molto impegnativa con le tracce preparate nei magnifici boschi della Val Saisera (Malborghetto-Tarvisio UD) che hanno messo a dura prova le qualità naturali e di addestramento di questi soggetti che in realtà hanno risposto alla grande: 9 Eccellenti e 2 Molto Buoni con l’assegnazione di quattro CAC. A guadagnare il primo posto nella classifica generale è stata l’Annoveriana Dea di Giancarlo Alano, giudice Leo Fabiani; al secondo posto si è piazzata la Bavarese Drina Kezmarskej Cesty di Stefano Neve, giudice Darko Martinovic, mentre al terzo posto un’altra Bavarese Aura di Fabrizio Corgiat Loia, giudice Bruno Minniti. Il quarto CAC è stato assegnato al Bavarese Alf di Mirco Timeus, giudice Osvaldo Valtulini.
Dino Muto e Claudio De Giuliani BOS Annoveriani al Raduno

Avendo ottenuto lo stesso massimo punteggio, la classifica è stata varata dai giudici seguendo il regolamento, ovvero premiando il soggetto con il miglior punteggio nel lavoro su traccia, in caso di ulteriore parità di punteggio, il cane più giovane ed ulteriormente la femmina. Come scritto sopra, il sottoscritto ha giudicato la classe giovani che purtroppo hanno avuto qualche difficoltà in più degli adulti. Entrambi i soggetti hanno ottenuto la qualifica di Buono: Brina, una Bavarese di Pierino

Miglior Annoveriano e Miglior Bavarese al Raduno. Al centro Cristina Ponti

LA MAGIA DELLE ALPI GIULIE
Miglior Femmina Bavarese al Raduno
“Non so dove vanno le persone quando scompaiono, ma so dove restano” Antoine de Saint-Exupéry
Ecco una frase per me molto rappresentativa di questo Memorial Fulvio Ponti, tenutosi in Val Saisera (MalborghettoTarvisio UD) il 3 e 4 settembre, dedicato al mio caro papà. Quest’anno ho avuto l’opportunità di collaborare all’organizzazione dell’evento con gli amici del Gruppo Friulano Conduttori Cani da Traccia, che in questi 10 anni hanno saputo portare avanti in modo egregio la manifestazione, diventata oramai un punto di riferimento a livello nazionale nelle prove di specialità. La scelta di ENCI e SACT di affidare l’organizzazione del Raduno di razza Hannoverisher Schweisshund e Bayerischer Gebirgsschweisshund, in concomitanza alla prova di lavoro, è stata una sfida che il comitato organizzativo ha saputo affrontare egregiamente, ed ha portato ulteriore lustro all’ormai storico appuntamento annuale. Con l’occasione, il mio personale e collettivo ringraziamento al Presidente ENCI Dino Muto che ha voluto essere nostro ospite all’evento. Ogni anno, quando varco la Val Saisera qualche giorno prima del Memorial, una forte emozione mi assale sia per i ricordi che, essendo cresciuta lì, mi sommergono, sia per il meraviglioso paesaggio che le Alpi Giulie ci regalano. Come già ho avuto modo di dire durante la premiazione, mi reputo una figlia fortunata perché papà mi ha insegnato ad alzare gli occhi e meravigliarmi sempre dello spettacolo della natura che ci circonda, mi reputo altresì una figlia fortunata perché papà mi ha trasmesso valori ben radicati tra i quali onestà, lealtà e spirito di collaborazione, valori, che ho avuto modo di ritrovare in questi mesi collaborando all’organizzazione dell’evento. Ritengo lui ci abbia lasciato un grande patrimonio, sicuramente molto sentito dalle persone dell’ambiente, motivo per il quale dopo tanti anni abbiamo sempre una forte e sentita risposta e partecipazione, da parte di questa piccola comunità della quale tutti, in un modo o nell’altro, facciamo parte. Ho avuto la possibilità di ritrovarmi tra i giudici che erano anche tra gli amici più stretti di papà, persone che mi hanno visto crescere, ed immergermi in quest’atmosfera così particolare mi fa sempre ritornare bambina, come quando papà mi portava con sé alle prove in cui era invitato a giudicare. Mi fa sentire a casa vedere tutte le persone vestite nel rispetto delle tradizioni che ci accomunano, gli alpenstock, i fantastici Hannoverisher Schweisshund e Bayerischer Gebirgsschweisshund, tutti diversi ma uguali nelle loro espressioni e così affiatati con i loro conduttori, tutte cose alle quali possiamo dire papà ha dedicato la vita, e mi piace pensare che questo spettacolo gli avrebbe strappato un sorriso di soddisfazione e forse qualche volta un’amichevole tirata d’orecchi. Di tutto questo non posso che essere grata agli organizzatori Francesco Macoratti, Arianna Schmoliner, Marco Della Mea, Alessandro Buzzi e tutto il team del Gruppo Friulano Conduttori Cani da Traccia, a Gianni Zanoni, a Marisa Piussi e la sua famiglia che dalla prima edizione ci ospita presso l’agriturismo “Prati Oitzinger” ma soprattutto a voi partecipanti che ogni anno vi sobbarcate trasferte alle volte lunghissime pur di essere presenti a questo evento. Voglio ringraziare, a titolo personale, tutte le persone che non hanno potuto essere presenti ma mi hanno fatto sentire la loro vicinanza dedicandogli un pensiero e condividendo con me la loro stima e affetto a papà innanzitutto come persona ed anche come professionista.

Cristina Ponti Casanova con punti 39,25, mentre il maschio Brix Z. Wiatrakowe J Gory di Valerio Girolo ha ottenuto 35 punti. Il direttivo della SACT e i giudici si possono ritenere più che soddisfatti dell’alta qualità espressa da tutti i soggetti. Il giorno dopo, invece, nella bellissima struttura messa a disposizione dal comitato organizzatore si è svolto il Raduno nazionale delle due razze. Ben 59 soggetti a catalogo, un numero più che soddisfacente. I giudici, Leo fabiani per i Bavaresi e il sottoscritto per gli Annoveriani, hanno stilato relazioni dettagliate assegnando sia Eccellenti che Molto Buoni, cercando così di differenziare i vari soggetti per premiare quelli più aderenti allo standard e quelli con meno problemi fisici e caratteriali. Miglior Annoveriano il maschio Block di Diego Costan Davara, mentre la miglior femmina è stata proclamata Polvere Rossa dell’Artemide Serena di Serena Donnini . Gli altri CAC sono stati elargiti alle due femmine Asch di Marco Mozzo e Brina di Giovanni Martini. Per i Bavaresi è stato proclamato Fritz v. Dislingsee di Antonio Beuzer e miglior femmina Nola Airgialla di Pio Morassi. L’altro CAC è stato assegnato ad Aki di Antonio Beuzer e i due JCAC al maschio Aron V. Hetzaukar di Roberto Piazza e alla femmina Brina di Pierino Casanova . È stato assegnato anche un 1° ECC al veterano Nico di Marco Vidoni. Alla fine tra i due soggetti migliori di entrambe le razze l’Annoveriano Block si è aggiudicato il premio come miglior soggetto assoluto del Raduno.
Claudio De Giuliani