Buone Prassi Regione Puglia

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Buone Prassi Degli ETS impegnati nel contrasto dello spreco e del recupero delle eccedenze della Regione Puglia


Scenario

Sviluppo sostenibile Consumo responsabile Economia circolare Spreco alimentare Giovani Buone prassi


Introduzione

“NoiConMente” è l’ambizioso progetto pilota, promosso dall’Upi Puglia- Azione Province Giovani, che ha visto protagonisti gli studenti di 11 Istituti Alberghieri delle province pugliesi.

Un progetto che ha voluto mettere in risalto il ruolo dei giovani, protagonisti attivi dei processi di cambiamento ed innovazione sociale, coinvolgendoli in percorsi informativi nell’ambito dello sviluppo sostenibile e in iniziative per fronteggiare lo spreco alimentare.

Giovani con i quali poter ideare, progettare e costruire nuovi modelli sociali di gestione dei processi di consumo consapevole, raccolta e distribuzione dei generi alimentari e non, rafforzando le attuali esperienze presenti sul territorio ragionale.

Per ridurre ed eliminare l’annoso problema dello spreco alimentare, tante realtà si sono mobilitate nell’attuare iniziative valide a discutere il problema, con l’intento di focalizzare l’attenzione sul fenomeno dello spreco e della povertà.

In particolare, la Puglia si sta rivelando una regione molto sensibile al tema con la presenza di numerose associazioni e giovani che si occupano attivamente della ridistribuzione di eccedenze sul territorio.

Buone pratiche che sono state riportate in questo database per diffondere esperienze e modalità da cui partire per costruire modelli virtuosi, migliorare lo stile di vita, la consapevolezza sull’importanza del cibo e il consumo responsabile.


Definizioni “Lo Sviluppo Sostenibile è l’insieme di strategie ed azioni che hanno l’obiettivo di venire incontro alle necessità e alle aspirazioni del presente senza compromettere le necessità e le aspirazioni del futuro.” “Il Consumo Responsabile è un’azione di consumo e risparmio in cui la/il cittadina/o consumatore informato e consapevole valuta non solo la qualità e il prezzo dei prodotti e dei servizi, ma anche il valore sociale in essi contenuto e l’impatto ambientale dell’impresa che li produce, tutelando il proprio interesse e quello della collettività nel medio e lungo periodo.” “L’Economia Circolare, con riferimento alla definizione data dalla Ellen MacArthur Foundation, è un’economia progettata per auto-rigenerarsi. Si tratta di un ripensamento complessivo e radicale rispetto al modello produttivo classico, basato sull’iper sfruttamento delle risorse naturali e orientato all’unico obiettivo della massimizzazione dei profitti tramite la riduzione dei costi di produzione”. Adottare un approccio circolare significa rivedere tutte le fasi della produzione e prestare attenzione all’intera filiera coinvolta nel ciclo produttivo. Questa attenzione passa per il rispetto di alcuni principi di base, che la Fondazione Ellen Mc Arthur ha individuato in 5 criteri fondamentali:

ECO PROGETTAZIONE Progettare i prodotti pensando fin da subito al loro impiego a fine vita, quindi con caratteristiche che ne permetteranno lo smontaggio o la ristrutturazione. MODULARITÀ E VERSATILITÀ Dare priorità alla modularità, versatilità e adattabilità del prodotto affinché il suo uso si possa adattare al cambiamento delle condizioni esterne. ENERGIE RINNOVABILI Affidarsi ad energie prodotte da fonti rinnovabili favorendo il rapido abbandono del modello energetico fondato sulle fonti fossili. APPROCCIO ECOSISTEMICO Pensare in maniera olistica, avendo attenzione all’intero sistema e considerando le relazioni causa-effetto tra le diverse componenti. RECUPERO DEI MATERIALI Favorire la sostituzione delle materie prime vergini con materie prime seconde provenienti da filiere di recupero che ne conservino le qualità.


Ricordiamoci…

Perché adottare consumi responsabili Se si continuano a sfruttare le risorse allo stesso ritmo di oggi, entro il 2050 ci sarà bisogno delle risorse di tre pianeti. Le risorse limitate e i cambiamenti climatici rendono necessario il passaggio da una società del tipo "produzione-consumo-scarto" a una volta a un’economia a zero emissioni di carbonio, sostenibile dal punto di vista ambientale, libera dalle sostanze tossiche e completamente circolare entro il 2050.

L’Overshoot day L’ Overshoot Day è il giorno che indica l’esaurimento ufficiale delle risorse rinnovabili che la Terra è in grado di rigenerare nell’arco di 365 giorni. La data, che muta di anno in anno a seconda della rapidità con cui tali risorse vengono sfruttate, viene calcolata dal Global footprint network (Gfn), organizzazione internazionale che si occupa di contabilità ambientale calcolando l’impronta ecologica. Come si calcola? Per calcolare il Giorno del Sovrasfruttamento terrestre di un singolo Paese, si confrontano l'impronta ecologica dei suoi abitanti e la biocapacità globale, cioè la capacità del Pianeta di rigenerare risorse naturali per ogni suo abitante.

Ogni anno questa scadenza sembra arrivare prima, prospettando un futuro sempre più cupo per la razza umana. Attualmente, secondo il Gfn, la popolazione mondiale sta consumando l’equivalente di 1,7 pianeti all’anno, questa cifra dovrebbe salire a due pianeti entro il 2030, in base alle tendenze attuali. Il pianeta che abbiamo a disposizione, però, è soltanto uno.

L’orma dell’uomo sulla terra Per misurare la domanda dell’uomo nei confronti del nostro Pianeta si utilizza un indicatore chiamato impronta ecologica: un valore che calcola di quante risorse naturali l’uomo ha bisogno e le confronta con la capacità della Terra di rigenerare quelle risorse. Potete immaginarla come l’orma di un grande "piedone" sulla sabbia bagnata: il segno più o meno ingombrante del nostro passaggio sul mondo.


Fonte: immagine tratta da https://www.tecnologiaduepuntozero.it/2019/11/05/impronta-ecologica/

Per calcolarla si prendono in esame le abitudini di ciascuno in fatto di scelte alimentari, quantità di rifiuti prodotti, superficie di suolo occupato, abiti o altri beni acquistati, energia consumata, anidride carbonica emessa in atmosfera. Un metodo molto utilizzato dagli esperti del settore è il Life Cycle Assessment (LCA), che permette di valutare i carichi di un determinato processo in termini energetici e ambientali

Il Life Cycle Assessment (LCA) è una metodologia analitica e sistematica che valuta l'impronta ambientale di un prodotto o di un servizio, lungo il suo intero ciclo di vita. Il calcolo spazia infatti dalle fasi di estrazione delle materie prime costituenti il prodotto, alla sua produzione, sua distribuzione, uso e sua dismissione finale, restituendo i valori di impatto ambientali associati al suo ciclo di vita.

Esistono numerosi indicatori che aiutano ad apprendere, in modo semplice, un fenomeno così complesso. I più diffusi sono:


Cosa fare In linea con l'obiettivo dell’UE di neutralità climatica entro il 2050 previsto dal Green Deal nel marzo 2020 la Commissione europea ha proposto un nuovo piano d'azione per l'economia circolare. Tale piano è incentrato sulla prevenzione dei rifiuti e la loro gestione ottimale e promuove, inoltre, la crescita, la competitività e la leadership globale dell'UE nel settore. Nel voto del 9 febbraio 2021, il Parlamento europeo ha richiesto norme più severe sul riciclo con obiettivi vincolanti da raggiungere entro il 2030 per l'uso e il consumo di materiali.

The European Green Deal I cambiamenti climatici e il degrado ambientale sono una minaccia enorme per l'Europa e il mondo. Per superare queste sfide, l'Europa ha bisogno di una nuova strategia per la crescita che trasformi l'Unione in un'economia moderna, efficiente sotto il profilo delle risorse e competitiva in cui:  

nel 2050 non siano più generate emissioni nette di gas a effetto serra la crescita economica sia dissociata dall'uso delle risorse

nessuna persona e nessun luogo sia trascurato.

Passare ai prodotti sostenibili Per realizzare un mercato europeo di prodotti sostenibili, neutrali per il clima ed efficienti dal punto di vista delle risorse, la Commissione Europea ha proposto un’estensione della Direttiva per la progettazione ecocompatibile anche ai prodotti non connessi all'energia. I deputati hanno approvato anche delle iniziative per combattere l'obsolescenza programmata, migliorare la durata e la riparabilità dei prodotti e rendere più forti i diritti dei consumatori con il "diritto alla riparazione". È stata inoltre sottolineata l’importanza del diritto dei consumatori di essere correttamente informati sull'impatto ambientale dei prodotti e dei servizi che comprano ed è stato richiesto alla Commissione di preparare delle proposte per combattere la pratica scorretta del "greenwashing" (ossia la falsa politica di sostenibilità di un’azienda).


Passare all’economia circolare nei settori cruciali La circolarità e la sostenibilità devono essere integrate in tutte le fasi della catena del valore per raggiungere un'economia completamente circolare: dalla progettazione alla produzione, fino al consumatore. Il piano d'azione della Commissione europea ha stabilito sette aree chiave, essenziali per raggiungere un'economia circolare: • • • • • •

plastica; tessile; rifiuti elettronici; cibo e acqua; imballaggi; batterie e veicoli; edifici e costruzioni.

L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. Essa ingloba 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile – Sustainable Development Goals, SDGs – in un grande programma d’azione per un totale di 169 ‘target’ o traguardi. L’avvio ufficiale degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile ha coinciso con l’inizio del 2016, guidando il mondo sulla strada da percorrere nell’arco dei prossimi 15 anni: i Paesi, infatti, si sono impegnati a raggiungerli entro il 2030.

Un’importante componente del consumo responsabile è la lotta allo spreco alimentare. Ponendo fine allo spreco alimentare, si contribuirebbe a raggiungere anche altri Obiettivi, come la fine della povertà (SDG 1) e della fame (SDG 2), si potrebbe avere un miglioramento delle risorse idriche (SDG 6), si aprirebbe la strada per nuove imprese ed innovazioni (SDG 9) e per città più sostenibili (SDG 11), si ridurrebbero le disuguaglianze tra i Paesi (SDG 10), si potrebbero arginare i cambiamenti climatici (SDG 13), nonché migliorare la nostra salute (SDG 3) e quella dei nostri oceani (SDG 14) e la vita sulla Terra (SDG 15).


Promuovere il consumo responsabile L'UE produce più di 2,5 miliardi di tonnellate di rifiuti all'anno, per lo più di tipo domestico. La sfida è di spingere i paesi dell'UE a incrementare il riciclaggio di alta qualità, ad abbandonare lo smaltimento in discarica e a ridurre al minimo l’utilizzo degli inceneritori. Qualche dato… I Rifiuti in Italia Secondo gli ultimi dati ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale)2019, la produzione nazionale di rifiuti urbani è di 30 milioni di tonnellate l’anno. Produciamo 500 Kg di rifiuti. I valori più alti di produzione pro-capite si trovano al Centro con 548 kg; al Nord la produzione media è di circa 518 kg; mentre al Sud è di 445 kg. Secondo il Rapporto "L'economia circolare italiana per il Next Generation Ue", realizzato dalla Fondazione Symbola e da Comieco, presentato il 20 marzo 2021, l'Italia sarebbe il Paese europeo con la più alta percentuale (il 79%) di riciclo sulla totalità dei rifiuti. Una percentuale di gran lunga superiore a quella di altri grandi Paesi come la Francia (56%) e la Germania (43%). Il recupero di materia nei cicli produttivi permette un risparmio annuo pari a 23 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio e a 63 milioni di tonnellate di CO2. Le emissioni di CO2 evitate attraverso il riciclo di materia in Italia valgono l'85% delle emissioni di gas climalteranti dalla produzione elettrica nazionale (74,5 milioni di tonnellate). E lo spreco alimentare? In Italia ogni anno buttiamo in media 65 kg di cibo a testa, una quantità che – secondo il Food Sustainability Index – elaborato da Fondazione Barilla, ci inserisce al 13° posto in Europa per quantità di cibo sprecato.

I dati mostrati dal Rapporto Waste Watcher 2020 di Last Minute Market/Swg, mostrano come il costo settimanale medio rispetto allo spreco di generi alimentari, si attesti sui 4,91 euro a famiglia. Obiettivi da raggiungere Entro il 2030, dimezzare lo spreco pro capite globale di rifiuti alimentari nella vendita al dettaglio e dei consumatori e ridurre le perdite di cibo lungo le filiere di produzione e fornitura, comprese le perdite post- raccolto. "Obiettivo di sviluppo sostenibile 12.3, ONU Settembre 2015" I rifiuti alimentari rappresentano un problema sempre più pressante per l’Europa: la produzione, la distribuzione e la conservazione degli alimenti, sfruttando le risorse naturali, hanno effetti sull’ambiente; lo scarto di cibo ancora commestibile aggrava questi effetti e causa perdite finanziarie per i consumatori e per l’economia. I rifiuti alimentari hanno anche un importante aspetto sociale, per cui il dono di prodotti alimentari ancora commestibili ma che, per ragioni logistiche o di mercato non possono essere commercializzati, dovrebbe essere facilitato.” Piano d'azione dell'Unione europea per l'economia circolare, Commissione Europea 2 Dicembre 2015


Giovani e buone prassi Promuovere un consumo sostenibile, consapevole di essere strumento di riequilibrio e di giustizia nella società, attento alla qualità del lavoro ed all’ambiente, richiede un forte impegno di formazione dei giovani e degli adulti. La sostenibilità si applica in modo flessibile a seconda dei territori e delle circostanze e riconosce i limiti oggettivi alla capacità di carico del nostro pianeta, tenendo conto del numero di persone che lo abitano, del loro stile di vita, dei livelli di produzione, dell’impiego di energia e materie prime, dei consumi e della produzione di rifiuti. Riprogettare un modello economico consente di non dilapidare il patrimonio che abbiamo ereditato e assicura alle prossime generazioni una qualità di vita che non sia peggiore della nostra. Nella ricerca di realtà che si occupano di recupero delle eccedenze e contrasto alla povertà sul territorio pugliese, è emerso il ruolo dinamico dei giovani all’interno di questi Enti. Giovani che attraverso esperienze di volontariato o PCTO si sono avvicinati a queste realtà, collaborando attivamente nella convinzione che l’azione ma anche la prevenzione e la sensibilizzazione riguardo questa tematica possano condurre a un cambiamento.


DATABASE BUONE PRASSI Nominativi

Indirizzi

Piccolo Emporio “San Lorenzo Maiorano”

MANFREDONIA Foggia

Le (nuove) vie del cibo dei Monti Dauni

Foggia

REGIONE PUGLIA

Telefono

Storia

0884 532633 Nasce nel 2011 dalla necessità di venire alla situazione di difficoltà 368 457099 incontro economica, relazionale ed affettiva delle famiglie. Nel corso degli anni si è dimostrato un importante progetto di comunità per la sperimentazione di nuove soluzioni di contrasto alle povertà, finalizzato al reinserimento nella vita sociale ed economica di coloro che sono in difficoltà. L’obiettivo è quello della promozione umana e civile di ognuno, rifiutando risposte o interventi stereotipati: ogni situazione è unica e irripetibile e ogni intervento va modellato sulla persona. Il progetto è finanziato tramite l’Avviso Pubblico “2018 Sprechi alimentari”, “Progetti per il rafforzamento delle reti locali per il contrasto agli sprechi alimentari e farmaceutici e il recupero delle eccedenze, in attuazione della l.r. n. 13/2017”, promosso dal Comune di Troia, con il partenariato di Associazione Banco Alimentare della Daunia Francesco Vassalli Onlus, Associazione Amici Volontari di Anzano, Pro Loco di Sant’Agata di Puglia, Gam srl, Troia Unione Radio 27, Centro Studi e Volontariato della Capitanata CESEVOCA Castelluccio Valmaggiore, Pro loco di Candela. Il progetto - che ha coinvolto l'intero territorio dell’Ambito Sociale di Troia mirava a mettere in atto un modello di cambiamento che interessa tutti gli attori della comunità territoriale, perché la lotta allo spreco alimentare non è un “problema degli addetti ai lavori”. Obiettivo: Attivare un circolo virtuoso che coinvolge famiglie, imprese, strutture caritative e pubblica amministrazione, apportando ad ognuno di loro un valore aggiunto, in una logica di reciproco vantaggio. Step progettuali: Istituzione di un Osservatorio Permanente dello Spreco alimentare che consenta alla pubblica amministrazione di calibrare gli interventi a fronte di un’analisi dei dati; Somministrazione dei questionari che hanno permesso di conoscere nel dettaglio il fenomeno dello spreco alimentare nei comuni di Anzano di Puglia, Troia, Sant’Agata di Puglia,


Castelluccio Valmaggiore e Candela. Risultati attesi: I Comuni, in seguito all’attivazione di questi processi di monitoraggio avranno una conoscenza più ampia del fenomeno dello spreco alimentare, e saranno in grado di programmare interventi efficienti ed efficaci. Oltre alla raccolta e l’analisi dei dati, saranno messe in campo attività di sensibilizzazione, rivolte sia alle imprese che alle famiglie per ridurre le occasioni di spreco ed aumentare la donazione di cibo, e saranno offerti alle organizzazioni caritative strutture e strumenti più adeguati per la raccolta e la ridistribuzione del cibo destinato allo spreco. Progetto "La via del cibo”

Foggia

Ridistribuire per includere: una risposta ai bisogni alimentari, nutrizionali e di inclusione sociale attraverso l’incontro tra la rete Banco Alimentare e le persone vulnerabili sul territorio italiano"

Siticibo Ristorazione Organizzata

Foggia

Siticibo prevede il recupero, presso mense organizzate, di cibo cotto e non consumato, che viene distribuito alle mense caritative (nel pieno rispetto della normativa per la corretta conservazione del cibo cotto).

Volontari per Passione

Foggia

Progetto realizzato con il contributo della Fondazione con il Sud per promuovere la cultura del recupero, riciclo e del non spreco in un'ottica di reinserimento sociale dei destinatari.

Associazione “Orizzonti”

Via Avvocato Vittorio Malcangi, 274 BAT

377 524 2237

L’Associazione nasce nel 2008, ha una sede “centrale” a Trani. È attiva nel territorio provinciale ed interprovinciale ed è quotidianamente impegnata sui diversi fronti e nelle diverse aree dell’assistenza sociale e socio-sanitaria. È impegnata principalmente nella prevenzione della povertà e del disagio sociale con particolare attenzione alla lotta alla fame nell’ottica della prevenzione sociale con riguardo altresì all’attuazione di strategie rivolte a combattere lo spreco alimentare esaltando contestualmente l’ecosostenibilità. La sua opera si basa su valori di solidarietà e di impegno socio-sanitario, sulla promozione della partecipazione attiva e dell’autonomia della persona, sul rispetto delle differenze e sulla loro integrazione che prende corpo attraverso la competenza, la relazione, la


fiducia, l’ascolto, l’empatia.

la

comprensione

e

Progetto: “Una Tavola Più Grande”

Ambito Territoriale Bat

L'unicità del progetto, che ha unito allo stesso tavolo ben quattro Comuni (con l'ambito TraniBisceglie capofila), conta 5mila soggetti coinvolti e sensibilizzati nelle attività progettuali, 3 Ambiti Sociali di zona e 17 partner coinvolti. L'obiettivo principale del progetto è diminuire gli sprechi alimentari e farmaceutici favorendo il recupero e la redistribuzione, a sostegno delle famiglie più bisognose. L'obiettivo generale è creare un sistema mutualistico unitario ed integrato capace di chiudere la filiera del "No Spreco". Nello specifico il progetto prevede: una piattaforma informatica che aiuti a connettere in tempo reale donatori e destinatari; una rete che consenta la condivisione di luoghi, mezzi e volontari che fino ad oggi hanno operato in maniera autonoma; un più capillare ed efficiente sistema di raccolta, distribuzione e somministrazione; la formazione tecnica ed igienica dei volontari; la sensibilizzazione degli operatori del settore agroalimentare, enogastronomico e farmaceutico nonché di studenti e cittadini; il potenziamento del recupero di farmaci e alimenti.

Progetto "Il Gusto dell'inclusione"

Bat

Ha l'obiettivo di valorizzare l'impegno civile dei giovani, contrastare lo spreco alimentare promuovendo un'economia circolare ed inclusiva nella BAT. Capofila è la provincia BAT, affiancata da una serie di partner provinciali: l'Agenzia Patto Territoriale per l'Occupazione Nord Barese/Ofantino, Legambiente Trani, la Asl Bat, il Parco Nazionale dell'Alta Murgia, l'Ambulatorio popolare di Barletta – OdV e Teatri di Pace ETS. I beneficiari diretti del progetto sono giovani a rischio di devianza e dispersione scolastica, con disabilità (individuati anche grazie all'ASL BAT) e con background di fallimento occupazionale e formativo. I ragazzi, grazie al progetto, otterranno sia una formazione gastronomica attraverso corsi online sui temi della corretta gestione degli alimenti (ricette antispreco, attenzione alla stagionalità e biodiversità, tecniche di trasformazione e conservazione) sia una formazione artistico-espressiva, attraverso la modalità del racconto autobiografico. Entrambe forniranno loro competenze indispensabili a livello lavorativo.


L'obiettivo è quello di creare un gruppo di giovani impegnato a promuovere e a diffondere buone pratiche, sfruttando i canali comunicativi di un social network molto in voga, come "TikTok". A tal fine, in raccordo con le attività della web radio ANGinRadio Radio Staffetta e d'intesa con le scuole si raccoglieranno tutti i contributi inviati per la creazione di una favola conclusiva sull'economia circolare. Verranno, inoltre, organizzate attività di distribuzione alimentare ed eventi di trasformazione di cibo (sia ricevuto dalla rete antispreco e sia acquistato da produttori locali a Km0) attraverso la collaborazione con gli istituti alberghieri e con il baretto della ASL Bat. Allo scopo di fidelizzare i giovani, si procederà alla pubblicazione settimanale, sulle pagine social dei partner di progetto, dei contributi audio/video più significativi. Associazione “Farina 080”

Via Carlo Guarnieri 2/A 70126 Bari

Emporio Sociale Comunale Di Spinazzola Diocesi AltamuraGravinaAcquaviva Delle Fonti

Arco Duomo,1 ALTAMURA (BA)

Opera con l’obiettivo di promuovere l’attivazione della cittadinanza contro lo 320 4210939 spreco alimentare. Il progetto attinge a due risorse ampiamente inutilizzate: il cibo che rischia di essere buttato e la disponibilità di tempo della comunità. Il cibo viene recuperato attraverso due strumenti, nati dalla volontà di intervenire sul problema in maniera innovativa e collaborativa: una piattaforma web per il foodsharing e la costruzione di canali diretti di contatto tra i luoghi dello spreco (famiglie, ristoratori,etc.) e quelli del bisogno (sportelli Caritas, Parrocchie, Associazioni). Un prezioso esempio di proficuo lavoro 080 3117024 sinergico tra istituzione pubblica e mondo del volontariato. Un vero e proprio "supermarket" solidale dove le famiglie in difficoltà possono rivolgersi (non solo in questo periodo di crisi pandemica) per avere risposte concrete ai propri bisogni e soprattutto per evitare che neanche una briciola di solidarietà possa andare sprecata. Il progetto ha anche una finalità educativa oltre che assistenziale. Punta infatti a responsabilizzare la persona a gestire al meglio ciò che si ha a disposizione "acquistando" solo ciò di cui si ha reale necessità, evitando così gli sprechi.


Avanzi Popolo

Bari

Kenda Onlus

Via Gian Giuseppe Carulli, 136, Bari

RiCibiamo

Largo Piscino, 5 Bari

Avanzi Popolo!: è un’iniziativa promossa , dall’Associazione di volontariato Incontra in collaborazione con il Comune di Bari, l’associazione «Gruppi di volontariato Vincenziano A.I.C. Puglia Onlus», Associazione Onlus e-LSA, Associazione Crogiuolo, l’associazione di promozione sociale «Eco Bio Equo», Banco di Solidarietà di Andria e la Cooperativa Sociale Un solo mondo per favorire il contatto tra luoghi dello spreco e luoghi del bisogno dando la precedenza agli indigenti e i nuovi poveri del territorio. Il progetto prevede la raccolta di prodotti alimentari nei diversi quartieri della città, l’organizzazione di seminari o eventi di sensibilizzazione, la predisposizione di una piattaforma attraverso la quale scambiare gratuitamente il cibo per contrastare gli sprechi alimentari.

347 8251122 L'associazione Kenda Onlus, in collaborazione con il Comune di Bari, e sostenuta dalla fondazione Con il Sud, ha messo in funzione i frigoriferi solidali per conservare gli alimenti in eccesso destinati ai più bisognosi. «Aprire solo in caso di solidarietà» è il messaggio stampato accanto alla maniglia, e si rivolge a tutte le famiglie che hanno fame ma non possono acquistare cibo. Uno strumento utile per far fronte non solo allo spreco, ma anche e soprattutto alla povertà alimentare, stimolando il food sharing e la creazione di comunità che scelgono di condividere le eccedenze all'interno di spazi appositi.

3335729331

Progetto avviato sperimentalmente a Capurso nel 2015 basandosi sui principi di sostenibilità e solidarietà e con l’obiettivo di recuperare le eccedenze delle mense scolastiche per distribuirle a chi ha difficoltà a procurarsi un pasto. Attualmente i 5 comuni dell’Ambito Sociale n°5, Capurso, Cellamare, Valenzano, Adelfia e Triggiano partecipano all’iniziativa. Nel 2020 il progetto si è dotato anche di una piattaforma on line, su cui privati cittadini, piccoli esercenti, grande distribuzione, panificatori e aziende agricole, potranno caricare i prodotti da donare. Il sistema, in tempo reale, indica le informazioni necessarie per la localizzazione dei prodotti da recuperare, città di riferimento e data di


scadenza degli alimenti. La raccolta e affidata alle associazioni che si occupano anche della distribuzione a chiunque ne abbia bisogno. Mentre eventuali esuberi sonno a disposizione di tutti. Emporio Solidale LegAmi

Via G. Oberdan 105 a Ruvo di Puglia Bari

Raccolta di beni presso il centro commerciale Mongolfiera di viale Pasteur a Bari, dove i volontari invitano i clienti a donare prodotti alimentari, per rifornire gli scaffali dell’emporio solidale. L’Emporio Solidale LegAmi assiste 166 nuclei familiari per un totale di 508 persone che usufruiscono dell’aiuto alimentare. Nel servizio di raccolta viveri sono impegnati 20 volontari della rete cittadina Diamoci una mano, le quali, a loro volta fanno rete con le Caritas delle parrocchie San Domenico, Cattedrale, Santa Famiglia, San Michele Arcangelo, San Giacomo Apostolo.

Emporio della Solidarietà

ORIA Brindisi

Il progetto è stato pensato per fornire un sostegno alle famiglie in stato di necessità in una forma dignitosa ed efficace e anche per animare tutta la comunità cristiana alla carità; nella direzione del superamento della prassi dei «pacchi», nella logica della sussidiarietà, tenendo conto di quanto già le parrocchie operano. È un luogo di dove convogliare le disponibilità di aziende, famiglie, comunità civile.

Emporio Della Solidarietà Comunità Emmanuel

Via Della Ferrandina,1 Lecce

L’Emporio della Solidarietà è stato costituito a 0832 351949 Lecce nel 2011 dall’Associazione Comunità Emmanuel Onlus, per contrastare il fenomeno della povertà e dello spreco alimentare, e opera d’intesa con i Servizi Sociali dei 18 comuni facenti parte dell’Ambito Territoriale Sociale della zona Lecce - Campi, fornendo gratuitamente generi alimentari a persone che si trovano in accertata condizione di povertà. L’Emporio è un supermercato solidale che promuove e organizza il recupero di prodotti alimentari, oggetti di spreco, in eccedenza o in donazione, a vantaggio di chi si trova in difficoltà socioeconomica e permette, attraverso la consegna di un’apposita card, di fare la spesa gratuitamente alle famiglie povere in rapporto ai loro reali bisogni. Tale tessera, una sorta di carta di credito a punti, è uno strumento che consente anche di accedere ad altre iniziative di solidarietà e di inclusione sociale (quali ad es. l’utilizzo di servizi


sanitari e farmaceutici di base, la frequenza a corsi di formazione, etc.) L’Emporio ha attivato inoltre una app #Spesa Solidale che consente alle persone in difficoltà, che risiedono nei Comuni della Provincia, di poter fare la spesa online e riceverla presso il proprio domicilio ed una piattaforma # STOP ALLO SPRECO in grado di mettere in contatto i centri della grande distribuzione con le associazioni del terzo settore che si occupano di aiutare le persone indigenti. Lo scopo è di consentire agli Enti iscritti sulla piattaforma di recuperare le eccedenze alimentari in tempi ridotti, evitando così passaggi intermedi e lo stoccaggio dei prodotti. Questo permette di aiutare le famiglie in difficoltà e allo stesso tempo porta a una riduzione dei rifiuti con vantaggi per la collettività. Cooperativa Sociale “Il Mandorlo”

Via Strada Provinciale Lecce – Novoli, 49 Lecce

Costituita nel 2000 con l'intento di occupare 0832 352565 persone svantaggiate, di praticare la solidarietà e la promozione umana, di sensibilizzare e orientare il contesto sociale verso la valorizzazione ed il rispetto dell’ambiente. Il suo obiettivo è diffondere nella comunità locale il senso del risparmio e del riuso, prospettando l'usato di vario genere come risorsa ancora utile, piuttosto che come rifiuto da eliminare. E’ un luogo dove il giovane o la persona fragile può giocare le proprie attitudini ed essere introdotto nel mondo del lavoro attraverso un adeguato accompagnamento all’inserimento lavorativo. Ospita attualmente un Mercatino dell’Artigianato e quattro laboratori: sartoria, falegnameria, cartapesta, ceramica. Dal 2012 la Cooperativa, con la sua ventennale esperienza collabora con l’Emporio della Solidarietà, mettendo a disposizione la logistica per il recupero delle eccedenze alimentari e la gestione del magazzino.

Emporio Della Solidarietà 2 Caritas Diocesana Di Lecce

Via Adua 2/A Lecce

Nasce nel 2014 per sovvenire alle necessità 0832 242020 morali e materiali del centro storico di lecce, gestito direttamente dalla Caritas Diocesana ed ha come obiettivo quello di venire incontro alle famiglie più bisognose in modo coordinato, efficiente e funzionale. Intende offrire una possibilità concreta per superare la situazione di crisi e consentire di aumentare il proprio livello di empowerment.


La Rete Solidale dei soggetti responsabili nella lotta allo spreco

Lecce

Refood

Via Van Gogh, 25 70014 Conversano Lecce

Equoevento Onlus

Lecce

Un’organizzazione senza scopro di lucro, che 339 8388030 recupera lo spreco di cibo durante gli eventi per donarlo a enti caritatevoli, case famiglia, poveri e bisognosi. Sottraendo il cibo alla logica dello spreco si effettua un’azione di sostenibilità, perché da potenziale rifiuto il cibo in eccesso diventa importante risorsa. Non sprecando quel cibo, inoltre, vengono ottimizzate tutte le risorse e le materie prime utilizzate per la preparazione dello stesso.

Associazione Popoli E Culture Onlus - Centro Migrantes

Via Tasselli, 10 Lecce

0832 311860 L’associazione Popoli e Culture Onlus con alcune associazioni (Avvocato di strada, Salva e l'Associazione Interetnica Salentina " G. B. Scalabrini") ha stilato nel 2006 un protocollo

E’ stato avviato un percorso coordinato dalla prefettura di Lecce e con la Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Lecce, la Provincia di Lecce, il Comune di Lecce volto a favorire la transizione verso “un’economia Solidale” riducendo lo spreco, nonché l’impatto sull’ambiente dei rifiuti, attraverso il recupero e la donazione dei prodotti invenduti. Le istituzioni promotrici della Rete solidale hanno approvato il “Codice Etico dei soggetti attuatori del recupero e riutilizzo delle eccedenze alimentari, dei prodotti farmaceutici e degli altri beni a fini di solidarietà sociale, e dei componenti la Rete Solidale” (Codice Etico) ed il “Disciplinare per la costituzione ed il funzionamento della Rete Solidale dei soggetti socialmente responsabili nella lotta allo spreco”. Il Codice Etico e il Disciplinare si propongono di realizzare i principi di solidarietà e tutela delle fragilità sociali, tutela dell’ambiente e sostenibilità, tracciabilità e sicurezza dei prodotti, non discriminazione e tutela della riservatezza.

080 495 8889

E’ un’iniziativa nata nel 2010 in un Barrio di Lisbona dall’idea di Hunter Halder. Organizzazione non-profit eco-umanitaria, gestita al 100% da volontari, con la missione di eliminare gli sprechi alimentari e la fame un quartiere alla volta opererà a partire dal 2019 anche in Italia, partendo dal comune di Lecce.


ufficiale, creando insieme a Migrantes, un Centro Interculturale. Partecipa alle numerose attività del centro con la presenza dei volontari: nell’ascolto delle persone immigrate; nel monitoraggio della situazione degli immigrati; nella consulenza e sostegno legale; nei corsi di alfabetizzazione informatica e accesso gratuito ad internet; nella qualificazione professionale dell’immigrato; nel doposcuola per i figli degli immigrati e nel sostegno alimentare alle famiglie immigrate.

L’Associazione “Farsi Solidali” Caritas Diocesana Di Nardò

Progetto: “Food E Drug- No Waste” Ambito Territoriale Sociale Di Nardò. Rafforzamento Delle Reti Locali Per Il Contrasto Agli Sprechi Alimentari E Farmaceutici E Il Recupero Delle Eccedenze”

Progetto “No Spreco+Cibo Rafforzamento

Via Pellettieri, 1 NARDO’ Lecce

Piazza Cesare Battisti NARDO’ Lecce

Piazzetta Matteotti, 12 Martano

Costituita nel 2011, rappresenta il braccio 0833 561897 operativo della Caritas Parrocchiale della Parrocchia di Maria SS.Assunta in Nardò (LE). Si propone l’esclusivo perseguimento di finalità di solidarietà sociale mediante lo svolgimento di attività sociali e socio-sanitarie. Nell’ambito delle proprie finalità di solidarietà sociale, intende provvedere all’assistenza di persone anziane, disabili, minori, invalidi, emarginati, detenuti, detenuti in libertà vigilata, immigrati, profughi, etnie di nomadi, tossicodipendenti, malati e comunque tutte le categorie sociali più disagiate.

083 838111

Progetto attuato per il rafforzamento delle reti locali per il contrasto agli sprechi alimentari e farmaceutici e il recupero delle eccedenze Finalità: Ridurre l’impatto ambientale causato dai rifiuti alimentari e dai farmaci scaduti; promuovere recupero e redistribuzione delle eccedenze e la riduzione della quantità̀ dei rifiuti, in chiave di realizzazione di un’economia circolare che recuperi i beni non consumati e li redistribuisca un una ottica solidale; promuovere la creazione e la diffusione di modelli di partenariato pubblico-privato attraverso la promozione di accordi di collaborazione tra gli operatori del settore alimentare e farmaceutico e i soggetti donatori; promuovere modelli e strumenti innovativi per accrescere la partecipazione della comunità e ridurre i tempi della redistribuzione per una maggiore efficace delle azioni di contrasto degli sprechi.

Il progetto “No spreco + cibo” rappresenta una sfida fondamentale sia per favorire la distribuzione del cibo verso soggetti più


Delle Reti Locali Per Il Contrasto Agli Sprechi Alimentari E Farmaceutici E Il Recupero Delle Eccedenze”

Caprarica Di Lecce Il Ristorante Si Trova Nella Zona PIP Di Caprarica Di Lecce.

Ristorante Sociale

Aperto Tutti I Giorni Dalle 12.30 Alle 14.30. Su Prenotazione Anche Di Sera.

Progetto: “Spreco Meno”

Via Monte Grappa, 8 GALATINA Lecce

Ambito Territoriale Di Galatina

svantaggiati, sia per ridurre la produzione rifiuti 349 7320915 e di conseguenza l’impatto ambientale sul 327 7030488 territorio. ll ristorante sociale è una esperienza finanziata con i fondi dell'Ambito socio-sanitario di Martano del PON inclusione sociale per la lotta alla povertà, e nasce a seguito di una analisi svolta nel corso del progetto di contrasto allo spreco alimentare, finanziato da Regione Puglia al medesimo Ambito territoriale. Il Ristorante è gestito dalla Cooperativa sociale La Grecia e consente ai percettori di misure di sostegno al reddito, ma anche ai soggetti temporaneamente in condizioni di difficoltà residenti nel territorio dei comuni aderenti all'Ambito territoriale di Martano, di poter beneficiare di una attività di ristorazione ad un prezzo fisso e calmierato.

Il progetto “Spreco meno” ha l’obiettivo di 0836 633460 stimolare un percorso di cambiamento che indirizzi le comunità verso politiche di produzione, raccolta, trasformazione, distribuzione, acquisto, consumo e smaltimento del cibo più sostenibili, creando sinergie tra produttori, associazioni di volontariato, enti locali e consumatori, rafforzando un partenariato territoriale tra enti pubblici, organizzazioni del terzo settore e imprese profit operanti nei rispettivi comuni dell’Ambito di Galatina per la raccolta di eccedenze alimentari e la redistribuzione delle stesse in favore di famiglie in condizione di fragilità attraverso azioni sperimentali destinate al contrasto agli sprechi alimentari e farmaceutici, al consumo responsabile e alla lotta alla povertà estrema. Il progetto, che ha coinvolto i sei Comuni ricadenti nell’Ambito di Galatina (Cutrofiano, Sogliano Cavour, Neviano, Soleto e Aradeo) si è impegnato a tutelare le fasce più deboli della popolazione e ad incentivare la riduzione degli sprechi riconoscendo, valorizzando e promuovendo l’attività di solidarietà e beneficienza finalizzata al recupero e alla redistribuzione di eccedenze di prodotti alimentari.

La Fondazione non ha scopo di lucro e si propone di perseguire di finalità civiche,


Banco Alimentare Delle Opere Di Carità

Alessano Lecce

0835 784105 solidaristiche e di utilità sociale volte alla prevenzione e rimozione di situazioni di bisogno, secondo il principio di sussidiarietà e della concezione educativa della condivisione e dell’inclusione delle persone in base al principio “recupera, valorizza, dona!” La Fondazione è diretta ad aiutare persone in stato di disagio, svolgendo azioni erogabili in modo continuo, diretto e indiretto, volte alla prevenzione e rimozione di situazioni di bisogno, operando prevalentemente in favore di terzi attraverso anche il supporto ad Enti assistenziali.

Rete “Spreco zero Taranto”

Taranto

Nel capoluogo jonico vi sono 9 associazioni che formano la rete “Spreco zero Taranto” coordinata dal Csv e 9 scuole che hanno dato vita al progetto “Tesori… nei rifiuti”, un’eccellenza riconosciuta a livello nazionale. La Rete, coordinata dal Centro di servizio per il volontariato della provincia, è composta dalle seguenti associazioni: Amici di Manaus (capofila), Apmar, Europa Solidale, Federconsumatori, Auser Tamburi, Caritas San Giovanni Bosco, Caritas Madonna di Fatima, Caritas Sant’Egidio e la Sezione Enpa di Taranto. La rete “Spreco zero Taranto” intende realizzare sul territorio una serie di iniziative per contrastare lo spreco alimentare e quello di famaci, attività in cui saranno coinvolti, oltre alle Istituzioni, gli esercizi commerciali e le farmacie. Fondamentale sarà il ruolo della scuola. L’obiettivo finale è ambizioso: la creazione a Taranto di un emporio solidale. Grazie a un protocollo sottoscritto nel 2016 tra Amici di Manaus e l’Iiss Pacinotti, è nato il progetto “Tesori… nei rifiuti. No allo spreco alimentare”: protagonisti sono gli studenti dell’Istituto scolastico opportunamente formati con diverse lezioni sull’importanza del cibo e sul “food waste”. Due volte al mese i ragazzi coinvolti si recano nel primo pomeriggio, fuori dall’orario scolastico, presso esercizi commerciali convenzionati per recuperare generi alimentari in scadenza, altrimenti destinati alla discarica, con i quali dopo appena un’ora confezionano pacchi da donare alle famiglie. In questa iniziativa i volontari di Amici di Manaus hanno un ruolo di coordinamento e di individuazione dei nuclei


familiari. Questo progetto è considerato una buona prassi a livello nazionale, tanto da essere stato presentato all’università Bocconi di Milano per due anni al Forum internazionale sull'alimentazione e la nutrizione e il 5 febbraio scorso alla Fao per la sesta Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare. Di recente il progetto “Tesori…nei rifiuti” si è sviluppato ulteriormente con la sottoscrizione del protocollo d’intesa da parte di altre nove scuole del territorio (scuola media Colombo, Ic Alfieri, Ic Sciascia, Ic Salvemini, Ic San Giovanni Bosco, Ic Dante, Ic Martellotta, Ic De Carolis e XIII Circolo Pertini) che hanno così costituito una nuova rete contro lo spreco alimentare: il Pacinotti fornirà assistenza nella formazione e nell’affiancamento dei ragazzi in veste di tutor. Progetto “Cibo cotto”

Taranto

Un’altra buona prassi nella lotta allo spreco alimentare è realizzata dal 2014 con il progetto “Cibo cotto” dall’associazione Europa Solidale: ogni giorno nel pomeriggio i volontari prelevano presso una struttura sanitaria tarantina i pasti inutilizzati, per poi portarli a una mensa sociale che li utilizza in serata nel refettorio.



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