typo- ottobre 2023


Zuzana Licko è una designer grafica e tipografa di origine slovacca, nata il 23 gennaio 1961 a Bratislava. È conosciuta per il suo contributo significativo al campo del design tipografico e alla progettazione di caratteri digitali. La sua carriera ha contribuito in modo sostanziale all’evoluzione del design tipografico nell’era digitale.
Dopo essersi trasferita negli Stati Uniti all’età di 14 anni, Licko ha studiato presso il “Art Center College of Design” di Pasadena, in California, dove ha sviluppato il suo interesse per il design grafico e la tipografia. Successivamente, ha conseguito un master in Graphic Communications presso la Stanford University.
Nel 1984, Licko e il suo compagno, Rudy VanderLans, hanno fondato Emigre, una delle prime e più influenti riviste di design grafico al mondo. La rivista Emigre è stata un importante luogo di dibattito e innovazione nel campo del design grafico e della tipografia digitale.
Uno dei contributi più significativi di Zuzana Licko al design tipografico è stata la creazione di caratteri digitali innovativi e sperimentali. Ha disegnato numerosi caratteri, tra cui “Mrs Eaves” e “Filosofia,” che sono diventati ampiamente utilizzati in progetti di design grafico, pubblicazioni e siti web. I suoi caratteri spesso combinano elementi tradizionali con un tocco contemporaneo, creando un’estetica distintiva.
Licko è stata un’importante pioniera nell’uso del computer e del software per la progettazione tipografica, contribuendo in modo significativo all’adozione di nuove tecnologie nel campo. Ha dimostrato che il design tipografico non era più limitato alla produzione tradizionale e ha aperto nuove strade per esplorare l’estetica e la funzionalità dei caratteri digitali.
La sua carriera è stata ricca di premi e riconoscimenti, e il suo lavoro ha influenzato generazioni di designer grafici e tipografi. Zuzana Licko continua a lavorare nel campo del design tipografico e a influenzare il modo in cui comprendiamo e utilizziamo la tipografia digitale. La sua passione per l’innovazione e la sperimentazione rimane un faro nel mondo del design grafico contemporaneo.
L’Émigré nasce come fonderia di caratteri tipografici digitali, ma oggi si occupa anche di editoria, di progettazione grafica e di progettazione multimediale. Inoltre l’Émigré ha una sezione interna rivolta alla musica voluta da Rudy Vanderlans e Zuzana Licko. Rudy Vanderlans e Zuzana Licko sono i fondatori dell’Emigre. Rudy completati gli studi presso l’accademia delle arti in Olanda, per motivi di lavoro, nel 1981, si trasferisce in California dove conosce Zuzana Licko, sua attuale moglie. Nel 1984, insieme a Rudy Vanderlans, fonda l’Émigré. La data di nascita
non è casuale, coincide con l’avvento dei primi personal computer Macintosh. Esiste, anche, un terzo membro, poco conosciuto, Tim Storback, che cura la parte amministrativa e commerciale dell’azienda. Tim ha curato la “messa in rete” dei prodotti che l’Emigre mette a disposizione ai diversi clienti, tra cui tutte le famiglie di caratteri tipografici.
La presenza, in Internet, 24 ore su 24, sette giorni su sette consente una fruibilità indescrivibile dei loro prodotti in tutto il mondo. Questa politica è stata adottata anche da altre fonderie di caratteri. Rudy, stanco del lavoro di illustratore, fa uscire un nuovo magazine,
inizialmente inteso come giornale culturale rivolta agli artisti, ai fotografi, ai poeti e agli architetti, con il nome Emigre. Il primo numero esce nel 1984, aveva un formato di 11,5” per 17” e nonostante il basso numero di copie aveva ottenuto un discreto successo. Successo dovuto anche al fatto che Zuzana Licko disegnò personalmente i caratteri tipografici usati nella rivista. Dal secondo numero la richiesta di quelle font particolari, come Emigre, Imperator, Oakland, proveniva da molti grafici, editori ed estimatori di caratteri. Ed è proprio dalla forte richiesta che inizia la commercializzazione delle font. Rudy e Zuzana lavorano insieme in questo progetto, si occupano della parte editoriale, impaginano il magazine e fanno le interviste. Il costo non troppo alto, e, dalla 42° edizione, l’uso della quadricromia, circa 45000 copie prodotte, lo fanno diventare un punto di riferimento per i grafici e i progettisti. Ogni numero tratta un tema diverso, il numero 34, ad esempio, era rivolto ai progettisti della Gran Bretagna e a David Carson.
Zuzana: “l’obiettivo del magazine è quello di capire, quindi domandarsi, cosa motiva i progettisti a progettare, e capire quale ruolo ha la grafica nella cultura che viviamo nei nostri giorni. La nostra filosofia si basa su un livello di comunicazione efficace in tutti i campi della grafica. Il nostro lavoro si basa sulla tradizione del disegno tipografico ed è una risposta diretta e moderna alla sensibilità dell’arte tipografica”,“Il Macintosh stava creando una rivoluzione all’interno della grafica, girava tutto all’inverso, e quello era un momento buono per concentrarsi. L’Émigré è stata una
delle prime fonderie indipendenti a puntare sulle nuove tecnologie, come quelle del personal computer. In Italia, i caratteri tipografici della Emigre, e di Zuzana Licko sono stati utilizzati da diversi progettisti grafici per “pubblicizzare” tipologie di prodotti diversi, tra cui: Wind, telefonia cellulare -> Triplex Sans McDonald’s -> Triplex Sans, Triplex Sans Italic
Magna Carta -> Triplex Sans Pavarotti & Friends -> Democratica Vitaminic.it -> Variex RegularW E molti altri, tra cui Alleanza Nazionale, Partito Comunista Italiano, Ferrarelle, Lines Ultra, etc...
Le sculture in ceramica, composte da pezzi modulari fatti a mano sono un plus della carriera di Zuzana Licko. “Con un omaggio al modernismo degli anni ‘50, le forme geometriche si ripetono in modo giocoso, completando il design moderno.” Così la designer autodescrive le sue opere che hanno una stima intorno ai 200/500$, in base al modello. Zuzana Licko è nota principalmente come una designer di caratteri tipografici e una designer grafica, per ciò non ci sono molte informazioni a riguardo...
La scultura di coni (02) ha delle forme per lo più triangolari che tendono a restringersi verso il centro della scultura e
allargarsi verso l’esterno, si crea così un effetto giocoso e accattivante dell’opera; inoltre il bianco steso in modo uniforme riporta all’idea di equilibrio. Oltre a realizzare sculture di design, l’artista realizza vasi fatti a mano in una varietà di colori vivaci smaltati, che si abbinano all’arredamento e di ispirazione moderna del periodo tra gli anni ‘50 e ‘60. Le altezze sono comprese tra 3 e 12 pollici, sono tutti realizzati in terracotta o gres bianco,; ciò si può perfettamente conoscere nel vaso in ceramica (03).
2022, zuzana licko, vaso in terracotta. design per la casa.
Il Filosofia, progettato da Zuzana Licko per la Emigré, una fonderia digitale creata in California dalla stessa Licko e da Rudy VanderLans, entrambi «emigrati»: la prima dalla Slovacchia, il secondo dall’Olanda. Si tratta di una fonderia che, con le sue font e con la rivista omonima pubblicata a partire dal 1984, ha influenzato e influenza tuttora le tendenze della progettazione grafica. È la stessa Licko a chiarire il senso e l’ispirazione del suo bodoniano: il Filosofia è un’interpretazione personale del Bodoni, disegnato dall’autrice senza riferirsi a un modello particolare tra i tanti offerti dal proto-típo, quasi a memoria, ma dopo un attento studio delle edizioni a stampa di Bodoni e dei vari ridisegni dei caratteri bodoniani, nel rispetto delle proporzioni di base. Così, se da un lato notiamo dettagli filologici come le terminazioni leggermente arrotondate e irregolari delle grazie – caratteristiche di numerose edizioni a stampa originali e dovute alla tecnica di stampa dell’epoca – dall’altro si riscontrano nel Filosofia altrettanti dettagli inesistenti nel proto-típo, come le terminazioni arrotondate della «s» minuscola; tuttavia proprio quest’ultimo dettaglio si armonizza con la scelta filologica precedentemente citata.
Si configura un metodo di ridisegno che si potrebbe definire come un’interrogazione della forma del carattere secondo la sensibilità del progettista, quasi si trattasse del progetto di un carattere totalmente nuovo. Lo stile del Filosofia consiste in una forte geometrizzazione (espressa ad esempio nei raccordi ad angolo anziché curvilinei) e nell’accentuazione della verticalità delle forme, quasi una sottolineatura della «modernità» dei modelli originali. A suo modo anche il Filosofia contempla una diversità di disegno a seconda della grandezza del corpo, e lo fa proponendo due serie: il Regular, per corpi da testo, che presenta un ridotto contrasto e proporzioni diverse rispetto alla serie da titoli, il Grand, più raffinata nei dettagli; quest’ultima comprende una serie Unicase, improntata all’idea dell’Alphabet 26 di Bradbury Thompson, monoalfabeto con minuscole e maiuscole della stessa altezza. Tutte le serie sono provviste di tondo, corsivo, nero, maiuscoletto e frazioni. Insomma: il Filosofia «It’s their Bodoni»: è il loro Bodoni, come recitava l’intestazione del manifesto progettato da Vignelli per la presentazione del Filosofia
1996, zuzana licko, font filosofia:
1. Filosofia ot regular; 2. filosofia ot italic; 3. filosofia ot bold; 4. costruzione geometrica del font.
Ogni illustrazione risultante dai pattern dell’Hypnopaedia è stata creata mediante rotazioni concentriche di una singola forma di lettera dalla libreria di caratteri di Emigre Fonts. Quando ripetute, ciascuna illustrazione dell’Hypnopaedia crea un motivo unico di forme letterarie intersecanti. Un’infinita varietà di modelli può essere composta combinando e alternando le 140 illustrazioni di base dell’Hypnopaedia.
Il catalizzatore alla base dello sviluppo dei modelli dell’Hypnopaedia è stata la mancanza di protezione legale per i disegni dei caratteri tipografici negli Stati Uniti. L’idea di base di questa mancanza di protezione è che la funzione primaria di un
1997, zuzana licko, pattern hypnopaedia.
carattere tipografico è utilitaria, e proteggere le sue forme limiterebbe la libertà di parola. Questo continua ad essere un grande problema per i designer di caratteri tipografici, ed è dovuto al fatto che le persone in generale trovano difficile comprendere le lettere come forme astratte. È questa incapacità di distinguere tra il design ornamentale delle forme delle lettere e i caratteri alfabetici che rappresentano, che ha portato alla mancanza di protezione dei diritti d’autore negli Stati Uniti per i disegni delle forme delle lettere. Trasformando i design delle lettere in texture, le illustrazioni dei modelli dell’Hypnopaedia ci permettono di fare questa distinzione e apprezzare le forme delle lettere su un livello diverso.
pattern hypnopaedia.
Con Puzzler, Zuzana Licko riprende e amplia alcune delle sue incursioni precedenti nella decorazione e nelle costruzioni geometriche di elementi astratti. Licko è stata sempre affascinata da particolari modelli come le composizioni di punti astratti di fotografie semitoni ingrandite, i modelli di interferenza di griglie sovrapposte noti come moiré e le ombre delle foglie degli alberi sul marciapiede. Questi sono stati alcuni degli ispiratori per i modelli di Puzzler. Alcuni elementi di Puzzler sono iniziati come griglie di punti di varie dimensioni e frequenze, mentre altri sono nati come forme di foglie o fiori che sono state disposte in composizioni interconnesse. In realtà, molti di essi sono nati come felici coincidenze: alcuni elementi sembravano troppo casuali o poco interessanti fino a quando le loro ripetizioni non l’hanno sorpresa con modelli inaspettatamente fluidi. Gli elementi sono suddivisi in tre categorie di caratteri: Puzzler Halftone, Puzzler Geometric e Puzzler Floral. Ciascun elemento è accessibile attraverso una lettera sulla tastiera, rendendo facile ripe-
1985, zuzana licko, font modula: 1. modula ot regular; 2. modula ot italic; 3. costruzione geometrica del font; 4. modula ot bold.
Modula è stato il primo carattere tipografico ad alta risoluzione che Licko ha progettato usando il Macintosh. È stato creato in un’epoca in cui gran parte degli sforzi di creazione di caratteri digitali del settore si concentrava nella digitalizzazione meccanica dei disegni tradizionali di caratteri tipografici o di piombo. Quando si digitalizzano i font analogici esistenti, le linee frastagliate dei font bitmap (o dello schermo) risultanti hanno costruito emulazioni orribili dell’originale. Licko ha ritenuto che attraverso tali imitazioni non si riuscisse a utilizzare le capacità del processo digitale. Mentre rispettava le sfumature dei nostri caratteri tipografici tradizionali e la loro evoluzione in combinazione con le abitudini di lettura, sentiva anche che le forme dei caratteri informatici dovevano risultare come parte integrante del processo digitale, non nonostante questo. Modula è saldamente radicata in questa idea.
Nel 1985, il computer era molto rozzo per quanto era in grado di produrre curve sottili, ma era eccezionale nel produrre elementi geometrici perfetti. Come punto di partenza per Modula, Licko ha usato le proporzioni del suo precedente design bitmap Emperor Fifteen e ha applicato la precisione delle capacità di rendering geometrico del computer, così come altre stranezze tecnologiche in cui si è imbatte mentre sperimentava. Ad esempio, ha scoperto che come scorciatoia per aumentare la risoluzione dei caratteri tipografici bitmap dallo schermo alla stampante, alcuni programmi offrivano una routine “liscia” che lucidava i pixel stairstep in segmenti diagonali e circolari lisci. Questa opzione di stampa fluida fornita dai primi Macintosh ha ispirato gran parte dell’aspetto di base di Modula.
isometric puzzle #21, zuzana licko, 9 x 9 pollici..
e
11.
spotted ceramics vase; Vaso in ceramica realizzato a mano, tornito al tornio e assemblato a mano, con smalto a pois nero e bianco.
Altezza di 8 pollici x larghezza di 4 pollici.
12.
intersecting figure #32; tessuto, montato su un pannello di legno incrinato, pronto per essere appeso. Edizione di 5. 30 x 30 pollici.
13.
“dove tutto è nato“ screenshots computer di zuzana licko con programi.
“It’s Their Bodoni” è un poster progettato dallo studio multidisciplinare Vignelli Associates per la fonderia tipografica Emigre e dedicato al carattere Filosofia, un’interpretazione di Bodoni della typedesigner slovacca Zuzana Licko.