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LIF E S T YL E

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L'ingresso con due progetti firmati Igor-David Becker: il tavolo FL dal piano sintetico e le gambe di metallo e la libreria in gesso rinforzato.

on è una Parigi patinata quella del X arrondissement. Niente musei blockbuster, monumenti famosi, vetrine couture. Si tratta piuttosto di una Ville Lumière multietnica ed eclettica, domicilio di artisti e creativi d'ogni sorta. Tra loro spiccano Igor-David Becker (affermato designer incline a pezzi custom-made) e la compagna Shiri Slavin (stylist per lo store Merci), che in Rue des Petites-Écuries hanno da poco inaugurato Super Vintage: negozio chic di arredi, complementi e capi rétro al terzo e quarto piano di un edificio del XIX secolo, proprio di fronte a quello in cui abitò anche Paul Verlaine. Uno spazio che è showroom, laboratorio e casa, ottenuto dall'accorpamento di tre appartamenti e da un intervento di restauro durato diversi anni,«riassumibile in quaranta tonnellate di intonaco!». Il risultato? Un microcosmo di colta e avvolgente atmosfera, capace di fondere memorie di viaggio, riferimenti letterari, citazioni Grand Siècle, originali trouvaille scovate nei mercatini delle pulci di tutto il mondo e accostate a progetti di maestri del design. «Naturalmente non potevano mancare i nostri riferimenti estetici: Jean Prouvé, Mathieu Matégot e Vladimir Kagan, accomunati da un eccezionale nitore formale, che qui abbiamo interpretato attraverso un uso generoso del metallo», spiegano. Uno stile Mid-century – ora di gran moda – a cui si ispira lo stesso Becker. Le due creazioni che lo rendono particolarmente orgoglioso: una libreria immacolata in gesso rinforzato a moduli quadrangolari, protagonista dell'ampio living, e un tavolo FL dalla base in metallo nero e il piano sintetico verde lime, al centro dell'area pranzo. Leitmotiv di questi interiors sono il legno − dal parquet al soffitto a cassettoni, per infondere intimità − e il colore, omaggio alla caleidoscopica India, il Paese più amato dalla coppia. Infine, il tocco di carattere di questa dimora-atelier: il gemellaggio vincente di antico e contemporaneo, artigianato etnico e accessori industriali, assieme alla disinvolta presenza di dettagli ironici, volutamente kitsch. Come le statuine in porcellana con le fattezze di Mao Tse-tung, acquistate durante un viaggio in Cina, o la collezione di vergini in gesso. Perché come da Merci, Shiri mette in scena estrosi allestimenti con oggetti del quotidiano. A suo modo un'espressione artistica, quella del mix & match. 159


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