Elitism Florence&Tuscany :: 24

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issue n° 24 October - November - December 2023

www.readelitism.com

F L O R E N C E & T U S C A N Y

YOUR PERSONAL COPY




Welcome I

l mese di ottobre è il decimo mese dell'anno nel calendario gregoriano ma il suo nome si riferisce al numero “8”: ottobre deriva dal latino octo, “otto”, perché era in antichità l’ottavo mese del calendario romano e molto del suo significato simbolico è legato a questo numero. Il numero 8 rappresenta nella tradizione occidentale l’equilibrio cosmico e ottobre è un mese di bilanci, così come Novembre e Dicembre lo sono, mesi adatti a prendere lo slancio per l'anno a venire. In questo mese, sotto l’egida del segno della Bilancia, dobbiamo compiere un rito importante, sia nel lasciar andare ciò che non serve più, sia nel ricevere quello che porteremo nel prossimo anno. Cosa portiamo nel prossimo anno? In questo numero vi diamo un pò di spunti, di cose belle da non dimenticare. L'Oro Verde del Chianti, Il Mugello in Autunno, l'arte di Felice Limosani, Depero, Mapplethorpe, la Fiera Antiquaria di Arezzo e tanto altro ancora. Idee e spunti per distrarvi un pò dalla quotidianità, ricordandovi che siete immersi nella bellezza, quella qualità capace di appagare l'animo attraverso i sensi, divenendo oggetto di meritata e degna contemplazione. APRITE GLI OCCHI, NUTRITE IL CUORE.

“Twenty years from now you will be more disappointed by the things you didn’t do than by the ones you did do. So throw off the bowlines, sail away from the safe harbor. Catch the trade winds in your sails” - Mark Twain –

ELITISM FLORENCE There’s beauty all around you Issue n° 24 October | November | December 2023 Quarterly ~ Florence ~ Italy EDITOR Francesca Querci VICE - EDITOR Francesca Cellini DESIGN + COVER Sally Studio + Giulia Vezzosi CONTRIBUTORS Serena Becagli, Sabrina Carollo, Marta Matteini, Cristina Tedde, PHOTO CREDITS Giulia Vezzosi TRANSLATIONS NTL traduzioni PRINTING IGV s.r.l. - Piazza Nasoni, 4 San Giovanni Valdarno (AR) PUBLISHER F Society SAS Via del Leone 37, Firenze p.iva 06722440481 Aut.Trib. - Firenze N. 6048 del 14 Aprile 2017 WRITE US AT General: info@readelitism.com Advertising: adv@readelitism.com ONLINE CONTENT www.readelitism.com

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WELCOME

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ORO VERDE NEL CHIANTI

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I 50 GIORNI DI CINEMA DI FIRENZE

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IL MUGELLO E I COLORI AUTUNNALI

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FELICE LIMOSANI A PALAZZO BARTOLINI SALIMBENI

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CHAMBRES, A CURA DI SERENA BECAGLI

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DEPERO IN MOSTRA

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I POSTERINI DI ELITISM

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LA SAGGEZZA DI KEIKO

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MAPPLETHORPE AL MUSEO DEL 900

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B.EST GALLERY AND BESTIARIO A CURA DI CRISTINA TEDDE

IL CASTELLO DI AMA

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LA FIERA ANTIQUARIA DI AREZZO

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COTY&LAURA PER PETS OF FLORENCE

p. 40 + 41

IL PARCO DELLA MAREMMA

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SITE TRANSITOIRE

con tents 6

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UNA RICETTA DA SCOPRIRE

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IL LAGO DELL'ACCESA

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La 50 giorni DI CINEMA A FIRENZE


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a nuova 50 Giorni si terrà dal 5 ottobre al 12 dicembre 2023, al Cinema La Compagnia – alla quale si affiancheranno altre sala fiorentine – e sarà rilanciata e potenziata grazie a risorse straordinarie provenienti dal Ministero del Turismo per la valorizzazione delle Grandi Destinazioni Italiane per un Turismo Sostenibile, volto a promuovere un turismo diversificato e sempre più di qualità. Al termine della programmazione dei festival, seguirà la prima edizione di Italian Rising Stars una nuova iniziativa voluta e realizzata in collaborazione con l’Accademia del Cinema Italiano Premi David di Donatello: l’inizio di un percorso che renderà alcuni giovani attori le star del cinema di domani. Qui sotto il calendario, da non perdere! >> dal 5 al 8 ottobre – FánHuā Chinese Film Festival dal 10 al 15 ottobre – Middle East Now dal 18 al 22 ottobre – Florence Queer Festival dal 28 ottobre al 1 novembre – France Odeon dal 4 al 12 novembre – Festival dei Popoli dal 15 al 19 novembre – Lo Schermo dell’arte Festival di cinema e arte contemporanea dal 24 al 26 novembre – Festival Internazionale di Cinema e Donne venerdì 1 dicembre – NICE – New Italian Cinema Events dal 7 al 12 dicembre – River to River Florence Indian Film Festival Cinema la Compagnia Via Cavour 50/r


Oro verde BUONO, GENUINO, DI QUALITÀ

Essenza della cultura rurale del Chianti


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’oliva verde delle Città dell’Olio rende visibile a chiunque il simbolo di tradizione e qualità legato al progetto di cui fanno parte i territori di San Casciano in Val di Pesa, Barberino Tavarnelle, Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Greve in Chianti e Radda in Chianti. Tutti i Comuni dell’Ambito Turistico Chianti hanno aderito alla rete dell’Associazione nazionale Città dell’Olio. L’eccellenza olivicola di questa area della Toscana non è solo una produzione tipica che racconta la storia del territorio, ne riflette anche l’identità e il patrimonio di saperi che mutua dal passato tecniche e passioni da proiettare nella contemporaneità. L’olio, presente sulle tavole dei cittadini, dei ristoratori, degli operatori dell’accoglienza raccoglie un gradimento crescente nei visitatori e costituisce un importante volano turistico-economico in grado di esportare l’essenza della cultura rurale in Italia e all’estero. Tra le numerose aziende agricole attive nei territori dell’Ambito, impegnate nella produzione di vino, olio, formaggio e miele più della metà si occupa di raccolta, spremitura, imbottigliamento e commercializzazione di olio. Il punto di forza del territorio Chianti è investire sul rapporto diretto tra produttore e consumatore, promuovere i vantaggi economici, ambientali e culturali della filiera corta e riscoprire i frantoi aperti e le iniziative simbolo della tradizione che permettono di valorizzare l’olio come prodotto principe dell’economia chiantigiana.

L’ingresso nel network delle Città dell’Olio rappresenta per i Comuni dell’Ambito un’importante opportunità volta a raccontare gli strumenti, gli interventi, la visione e l’obiettivo di sostenere e promuovere il mondo olio, di supportare e rilanciare il ruolo di questo prodotto come protagonista delle tavole delle famiglie. Dalla terra, dalla saggezza contadina alla cucina popolare, all’espressione più genuina della cultura rurale che entra nelle case e mette radici nello stile di vita sostenibile del Chianti. L’operazione intrapresa dai Comuni dell’Ambito è quella di rilanciare il territorio come centro di produzione olivicola tra i più significativi della Toscana. Info: info@cittadellolio.it

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In Mugello L’ A U T U N N O È U N ’ E S P E R I E N Z A DA NON PERDERE

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e chiome degli alberi indossano un vestito di colori caldi e vellutati, i paesaggi si trasformano in opere d’arte dalle mille sfumature di rosso, arancione, giallo. I tanti castagneti presenti nel Mugello diventano protagonisti assoluti di questa stagione oltre che luoghi incantati dove raccogliere i marroni. Tante sono le manifestazioni che celebrano il marrone, con certificazione IGP, promosso e valorizzato attraverso le storiche manifestazioni in particolare nell'Alto Mugello nei comuni di

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Marradi, Palazzuolo sul Senio, Firenzuola e San Godenzo, ma non solo! Tante anche le ricette per gustare questa prelibatezza: „bruciate“, „ballotte“, torte e tortelli di marroni, marrons glacés, confetture e tanti altri dolci e prelibatezze con la farina di marroni. Immancabili anche in questo periodo dell’anno: passeggiate ed escursioni nel foliage autunnale, attività come la raccolta di marroni da condividere con amici e parenti, visite guidate nei borghi e nei palazzi storici, alla scoperta


delle bellezze storico artistiche ambientali. Mugello è sinonimo di Giotto, Beato Angelico, I Medici, Campana, Don Milani… Terra con una storia antica pronta a far vivere emozioni uniche e a far provare il sapore dell’autunno. Tutti gli eventi, i luoghi da visitare, dove mangiare e dormire su www.mugellotoscana.it

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Labirinto U

n tour guidato della città di Lucca rivisitata dall’arte di 3 artisti d'eccezione. Punto di partenza delle visite guidate la suggestiva Chiesa dei Servi (piazza dei Servi, 7), teatro d’eccezione per le installazioni realizzate per l’occasione da Moneyless, StenLex e Tellas, in dialogo con l’architettura trecentesca della chiesa. Visitabile fino al 15 ottobre dal giovedì alla domenica dalle 15.30 alle 19.30 con ingresso libero, la mostra costituisce il risultato finale di Labirinto: il progetto,

infatti, si è aperto la scorsa primavera, con un periodo di permanenza a Lucca da parte degli artisti coinvolti, per permettere loro di entrare in connessione con la città e immaginarla con i propri occhi.

Ogni domenica alle ore 17 il curatore Gian Guido Grassi accompagnerà i visitatori tra le installazioni site specific indoor e le opere realizzate all’esterno dagli artisti coinvolti: appuntamento il 1°, 8 e 15 ottobre, fino alla conclusione del progetto espositivo.

Lucca, visite guidate alla Chiesa dei Servi per il closing di Labirinto La mostra d’arte urbana che rivisita la città dentro e fuori dagli edifici storici



L’Associazione per l’Arte e la Cultura

presenta

Pezzi di Pace FELICE LIMOSANI a cura di Sonia Zampini Palazzo Bartolini Salimbeni Firenze, piazza Santa Trinita 22 settembre 2023 – 28 gennaio 2024 inaugurazione, giovedì 21 settembre, ore 17.00-19.00 Pezzi di Pace è l’installazione site-specific creata da Felice Limosani per la corte di Palazzo Bartolini Salimbeni, nel cuore storico di Firenze. Un progetto a cura di Sonia Zampini direttrice della Collezione Roberto Casamonti, visibile al pubblico dal 22 settembre 2023 al 28 gennaio 2024. Nella corte rinascimentale del palazzo, racchiuso dalle geometrie perfette delle sue linee architettoniche, si ergerà, fino all’altezza delle prime arcate, un obelisco puntato verso il cielo, sospeso sopra uno specchio d’acqua. La superficie dell’obelisco, fatta di una lamina d’acciaio altamente tecnologica, rifletterà tutto quello che lo circonda, cambiando lentamente prospettiva, grazie al suo movimento rotatorio. Felice Limosani, artista che fa della formazione multidisciplinare la sua forza, ha ideato Pezzi di Pace su commissione di Roberto Casamonti, un lavoro dove ogni limite concettuale e fisico viene assottigliato a favore di un’armonia visiva che integra e fa dialogare e accordare tutti gli elementi coinvolti; un’opera metafisica che crea un rapporto magnetico e di totale adesione con lo spettatore, accogliendolo fisicamente in un solenne canone ideale. Limosani ci invita a riflettere sul momento attuale, sul desiderio collettivo di Pace, condizione ambita ma costantemente disattesa per l’incapacità di sedare i conflitti, per la negazione dei diritti, a causa delle tensioni religiose ed etniche, e dei disastri ambientali. Pezzi di Pace, nell’intenzione dell’autore, è un segno, non ha

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niente di politico, siamo tutti chiamati a contribuire con un pezzetto alla pace attraverso la cultura, la conoscenza, l’educazione, la gentilezza, il rispetto reciproco, valori fondamentali alla sua realizzazione e l’arte è un mezzo. Non a caso, l’artista, ha scelto una forma antica, per questa narrazione, una forma che ripercorre la Storia, come quando l’esercito di Roma occupò l’Egitto e si portò via l’obelisco di Heliopolis, caro agli egizi, come ben descrive Sonia Zampini nel saggio critico che accompagna l’esposizione. In quel caso fu sottratto qualcosa che, oltre a testimoniare la conquista, rappresentava l’identità culturale di quel luogo con tutte le implicazioni legate alla simbologia mitologica che rappresentava. Pezzi di Pace è un ideale congiungimento tra cielo e terra, tra dimensione umana e luogo delle idee; è un desiderio di completare e mettere in equilibrio gli opposti: noi e il mondo, noi e gli altri.

“Ho concepito l’opera Pezzi di Pace - dichiara Felice Limosani - come un’installazione che partendo dall’esperienza estetica si avvale di rimandi poetici, simbolici e metaforici. L’obelisco non è solo un monumento commemorativo, la cui etimologia riconduce al verbo latino monere (ricordare), ma in questo caso vuole essere un simbolo perentorio e assertivo. Si erige nello spazio come una annotazione visiva che senza radicarsi nella terra è sospeso su uno specchio d’acqua. La sua condizione statica quanto estatica rappresenta l’equilibrio tra concretezza e


sogno. La rotazione allude al processo continuo ed evolutivo della vita, mescolando riflessi e prospettive, verità e percezione. Simultaneamente l’acciaio, ci parla di forza e resistenza, valori universali che determinano la crescita e lo sviluppo di ogni condizione vivente. Nella superficie levigata e specchiante dell’opera si riflette la realtà e con essa anche l’auspicio alla pace, come condizione che persiste, sempre in atto, sottesa nelle nostre coscienze e nei nostri gesti.” “Sono andato a trovare Felice Limosani al suo studio” racconta Roberto Casamonti. “Ho trovato nei suoi lavori una grande tecnica e una grande abilità ma anche una grande visionarietà intrisa di pensiero e poesia. Considero Limosani un bravissimo artista, un artista vero, ed è mia intenzione rappresentarlo a tutti gli effetti nel mondo dell’arte. Sono rimasto molto affascinato dal progetto che Felice e Sonia, direttrice della Collezione, hanno elaborato insieme per Palazzo Bartolini Salimbeni. L’obelisco è un simbolo, carico di storia, perfetto per questo luogo, ha un potere quasi ipnotico. Pezzi di Pace è un titolo evocativo, in un periodo storico così buio, dominato da guerre, disastri ambientali e ingiustizie sociali. Vorrei, con questa opera, contribuire, nel nostro piccolo, a far sì che la pace possa compiersi in tutte le sue dimensioni per noi e per le generazioni future.” “Limosani è un unicum” come sottolinea nel bel testo in catalogo Cristiano Seganfreddo, editore della rivista d’arte contemporanea Flash Art, “il suo linguaggio è indefinibile, impossibile incasellarlo, ma la sua poetica è capace di suscitare un senso di stupore che va al di là del luogo e del tempo.”

per sviluppare inediti modelli di valorizzazione del patrimonio culturale, anche a supporto di contesti sociali, didattici e ambientali. I suoi lavori spaziano dalle installazioni artistiche, alla costruzione di ambienti immersivi fisici e virtuali fino alla curatela di progetti corporate su commissione. Ricercatore impegnato nel connettere linguaggi estetici e sensoriali con interfacce evolute, tiene conferenze in università e centri studi, collocando il fattore umano al centro delle innovazioni sociali, tecnologiche e culturali. É stato membro del comitato scientifico della Fondazione Matera Capitale della Cultura Europea 2019 e della Fondazione Venezia Museo Multimediale M9. Ha curato per la Triennale di Milano la mostra “Pianeta EXPO 2015 conoscere, gustare, divertirsi”. Harvard University ha acquisito nella sezione digital collections, la sua opera Dante,Il Poeta Eterno, per la custodia e divulgazione a tempo indeterminato. Ha creato opere su commissione esposte a: Louvre Parigi, Miami Art Basel, Italian Cultural Institute New York, Opera di Santa Croce Firenze Cappella Pazzi, The White Chapel Gallery Londra, Palazzo Strozzi e Palazzo Vecchio Firenze, Galleria dell’Accademia di Firenze, Accademia di Francia Roma, Triennale di Milano, Padiglione Mies Van der Rohe Barcellona. Esperto di cultura visuale e linguaggi multidisciplinari, ha tenuto lectures e seminari per Stanford University, Central Saint Martins – Università IUAV Venezia, University of the Arts London, Ecal Ecole Cantonale d’Art de Lausanne, YPO Presidents Organization, Domus Academy Milano, Ca’ Foscari Venezia, La Sapienza Roma, Istituto Marangoni Milano, NABA Milano. Il saggio “Italo Globali” (Lupetti 2014), lo ha inserito tra i principali innovatori italiani apprezzati nel mondo. www.felicelimosani.com

Per l’occasione sarà pubblicato un volume, Forma Edizioni, sull’opera dell’artista con testi di Sonia Zampini, Felice Limosani, Cristiano Seganfreddo e Jeffrey Schnapp. L’installazione sarà visibile fino al 28 gennaio 2024, secondo i giorni e gli orari di apertura della Collezione. FELICE LIMOSANI - Artista riconosciuto in ambito internazionale, interprete e innovatore delle Digital Humanities, esperto di avanguardie espressive e linguaggi emergenti. Lavora con l’idea di integrare discipline umanistiche e tecnologie digitali attraverso l’arte e il design, per creare sotto forma di esperienze sinestetiche, nuovi livelli di percezione, di conoscenza e di cultura espansa. Basato a Firenze, il suo studio multidisciplinare opera con la status giuridico di Società Benefit

Collezione Roberto Casamonti info@collezionerobertocasamonti.com prenotazioni@collezionerobertocasamonti.com Orari di apertura pubblico: dal mercoledì alla domenica, dalle 11.15 alle 19.00, ultimo ingresso 18.45. Ufficio stampa: Davis & Co | Lea Codognato e Caterina Briganti Tel. + 39 055 2347273 | e.mail info@davisandco.it www.davisandco.it


Chambres L’ A R T E C O N T E M P O R A N E A FA IL CHECK-IN

«Sai mantenere un segreto? Sto organizzando un’evasione da un carcere. Mi serve, diciamo, un complice. Prima dobbiamo andarcene da questo bar, poi dall’albergo, dalla città e infine dal paese. Ci stai o non ci stai?» (Bob a Charlotte, nel bar dell’albergo nel film Lost in Translation di Sofia Coppola) Si è inaugurata a metà settembre una nuova mostra di arte contemporanea nel centro di Firenze, un progetto espositivo pensato per gli spazi dell’hotel mH Florence & Spa dagli artisti (e docenti) Pantani-Surace e Paolo Parisi, che su invito della direttrice Irene Vezzosi, hanno coinvolto alcuni ex allievi delle Accademie di Belle Arti italiane.

Chambres è un progetto che si rinnoverà di anno in anno con lavori e protagonisti diversi, sempre con artiste e artisti che hanno terminato il loro percorso

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di formazione e che stanno già distinguendosi internazionalmente per la qualità della loro ricerca. Il lancio di questa prima puntata è avvenuto prima tramite un bel progetto grafico di Dania Menafra, anche lei ex allieva dell’Accademia di Belle arti di Firenze, diffuso soprattutto attraverso i social con una presentazione dei primi protagonisti – Anna Dormio, Lori Lako, Matteo Coluccia, Max Mondini, Mohsen Baghernejad Moghanjooghi e Stefano Giuri – che hanno presentato opere che sono andate a inserirsi all’interno delle stanze e degli spazi comuni dell’hotel, alcune pensate o realizzate appositamente per e in questo luogo. Il legame di questo gruppo di artisti con Firenze proviene per alcuni dalla formazione proprio all’interno dell’Accademia fiorentina, e per tutti con un’esperienza di residenza alla Manifattura Tabacchi di Firenze nelle prime edizioni del progetto,


confermando la naturale necessità di trovare spazi per il contemporaneo in città. Lo spazio principale in cui sono accolti i lavori è al piano terreno, una stanza relax per gli ospiti con delle vetrate sull’esterno, direttamente su una delle nuove fermate della tramvia, proprio dietro la stazione di Firenze Santa Maria Novella: un luogo di calma affacciato sul via vai della città. Un segno di collegamento tra interno ed esterno è quello creato da Max Mondini con l’installazione Entogramma#1 (Filippo) (2023), che fa dialogare l’elemento posizionato sulla vetrata con un altro in alluminio collocato all’interno, così come anche con gli ospiti dell’albergo e le altre opere in mostra. Un lavoro al confine tra figurazione e astrazione realizzato esplorando e riutilizzando immagini già esistenti, una realtà che per l’artista diventa archivio al quale attingere per poi rielaborare un nuovo immaginario. Un mondo surreale, che porta per certi versi in altre stanze sia i visitatori che gli ospiti dell’albergo, è quello creato dagli artisti Matteo Coluccia e Mohsen Baghernejad Moghanjooghi. Coluccia con la serie di opere pittoriche Good Morning, George (2021/2022) racconta la storia di un personaggio inventato, un uomo che si sveglia al mattino, forse dopo un lungo sonno e che ha una serie di visioni, numeri, animali strani, incendi improvvisi, rassicurati dai colori accesi di una fiaba per bambini. E come da un sogno strambo sembra apparire la figura readelitism.com 19


umana con una maschera animale dell’opera fotografica Lilly si chiamava! (2022) di Mohsen Baghernejad Moghanjooghi, che decide di affiancare alla stampa la vera maschera in peluche indossata dal curioso personaggio creando un gioco e un collegamento tra realtà e finzione. L’artista iraniano colloca anche una delle sue sculture in cemento nello spazio esterno della galleria Io e i miei fratelli (2021), una pianta creata con i materiali tipici dell’architettura, cemento e tondini di ferro. Il cemento grazie all’introduzione del solfato di rame fa in modo che la scultura si comporti come una vera pianta: se bagnata diventa verde esaltando l’idea di cura di un ambiente domestico. Tra gioco e realtà si collocano i lavori di Anna Dormio. Il padre dell’artista ha un’armeria e il titolo dei due piccoli collage Boom Boom papà (2020) rievoca un’espressione della sua infanzia, quando i cataloghi di pistole e fucili erano per Anna l’equivalente degli album di figurine dei coetanei, e come tali ce li ripropone, ritagliando e rendendo innocue queste armi. Il titolo della serie Shooting Sky (2017/ongoing), composta da 16 polaroid, rimanda sia allo shooting fotografico che al verbo inglese to shoot = sparare. Il cielo, in varie situazioni di tempo e di luogo, viene “sparato” con il “click” della macchina fotografica istantanea, e una volta stampato e reso apparentemente tangibile, viene forato con un paio di colpi di arma da fuoco. Questa serie è collocata in alto e visibile alzando leggermente lo sguardo. Per vedere le opere di Lori Lako dobbiamo invece cercare nei pianerottoli delle scale dell’albergo,

dove sono esposte quattro immagini fotografiche tratte dal ciclo di Poems until the Sheets Get Changed [Poesie fino a che le lenzuola non vengano cambiate] (2023), realizzate in una delle stanze dell’hotel nell’intervallo di tempo tra il check-out del cliente della notte precedente e il check-in del successivo. Prendendo ispirazione dalla poesia di Erica Jong Hotel Rooms, l’artista albanese mette in scena delle apparizioni in cui alcuni personaggi, di cui non viene mostrata l’identità, prendono momentaneo possesso della stanza, brindando con gli alcolici del frigo bar, nascondendosi nell’armadio o cospargendo il letto di coriandoli. Anche l’opera realizzata da Stefano Giuri per Chambres va a relazionarsi con gli ospiti dell’albergo, inserendosi direttamente nelle camere. La piccola scultura in ceramica, in edizione illimitata, verrà collocata di volta in volta in stanze differenti mettendo il cliente dell’hotel di fronte a un bivio: acquistare l’opera o farla distruggere? I resti dell’eventuale distruzione saranno accuratamente custoditi e messi in mostra, costituendo così una nuova scultura frutto di questa relazione tra l’opera e gli ospiti. La mostra è visibile fino a marzo, per poi dare spazio a nuovi ospiti. mH Florence & Spa Via Alamanni 37 www.facebook.com/chambresflorence @_chambres_

Serena Becagli


cittadifirenzeufficiale

Comune di Firenze


Depero

Cavalcata fantastica, 1920 - Tarsia in panno (arazzo) 237x376 - Collezione privata.

CAVALCATA FANTASTICA

a cura di Sergio Risaliti e Eva Francioli Dal 28 settembre 2023 al 28 gennaio 2024 Palazzo Medici Riccardi – Firenze

“Un’analogia profonda esiste fra le linee-forze essenziali della velocità e le linee-forze essenziali d’un paesaggio. Siamo scesi nell’essenza profonda dell’universo, e padroneggiamo gli elementi. Giungeremo così, a costruire l’animale metallico” Ricostruzione futurista dell’universo, 1915 Fortunato Depero

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al 28 settembre 2023 al 28 gennaio 2024 Palazzo Medici Riccardi ospiterà Depero. Cavalcata fantastica, un’importante monografica dedicata al maestro del futurismo Fortunato Depero (Fondo, 1892 – Rovereto, 1960), promossa da Città Metropolitana di Firenze su progetto del Museo Novecento, curata da Sergio Risaliti ed Eva Francioli e organizzata da MUS.E. L’esposizione, la prima di rilievo in uno spazio pubblico a Firenze, prende avvio dalla presenza nelle collezioni dei Musei Civici Fiorentini, di Nitrito in velocità (1932), capolavoro dell’artista normalmente esposto al Museo Novecento. Il dipinto fu donato dall’ingegnere navale Alberto Della Ragione al Comune di Firenze all’indomani della terribile alluvione del 1966, insieme ad altre 240 opere della sua celebre collezione. L’opera, rivelatrice di un’apertura di Della Ragione alle sperimentazioni delle avanguardie, si offre come pretesto per presentare al pubblico fiorentino la produzione e l’innovazione del maestro trentino all’interno del palazzo dove i Medici ospitarono nel XV secolo gli innovatori del proprio tempo. A Palazzo Medici Riccardi sarà possibile ammirare una cinquantina di opere dell’artista, provenienti dal Mart – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto – e da collezioni private. Saranno esposti dipinti e disegni dei primi decenni del XX secolo, oltre alcuni splendidi arazzi realizzati dall’artista, tra i quali spicca la maestosa Cavalcata Fantastica, che rievocheranno il legame di Firenze con l’arte tessile, attraverso la tradizione rinascimentale degli arazzi. Grande rilievo verrà dato anche alla produzione deperiana in ambito teatrale: le visionarie

Nitrito in velocità, 1932 ca., olio su tela, cm 60 × 90. Firenze, Museo Novecento, Collezione Alberto Della Ragione.

scenografie e i costumi di scena, popolati da iconici personaggi ricorrenti nelle sue opere, offriranno un panorama sul vivace clima di sperimentazione di inizio Novecento. Sarà l’occasione per il grande pubblico di immergersi all’interno del variopinto panorama artistico del Secondo Futurismo, attraverso la scoperta dei mondi fantastici di Depero.

UFFICIO STAMPA E COMUNICAZIONE Città Metropolitana di Firenze Michele Brancale T.+0552760343 michele.brancale@cittametropolitana.fi.it Palazzo Medici Riccardi – MUS.E Ludovica Zarrilli: Tabloid coop T. +39 393 9577255 ludovica@tabloidcoop.it Museo Novecento Firenze Camilla Fatticcioni | T. +39 055 291014 | pressmuseonovecento@musefirenze.it INFORMAZIONI Palazzo Medici Riccardi Tel. +39 055-276 0552 info@palazzomediciriccardi.it Via Cavour 3, 50121 – Firenze www.palazzomediciriccardi.it Orario: Tutti i giorni 9:00 - 19:00 Mercoledì chiuso

Marionette per i Balli Plastici, 1918, olio su cartone, cm 30 × 30. Collezione privata.

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88A MOSTRA INTERNAZIONALE DELL’ARTIGIANATO


25 Aprile • 1 Maggio 2024 Fortezza da Basso Firenze

www.mostrartigianato.it



>> I posterini di Elitism, staccali e conservali PIAZZA DUOMO PIETRASANTA


1 coda alLa volta

! I t T U T i l r .. per salva "Animals don't have a voice. But we do. A LOUD ONE."

SIAMO UN'Associazione no profit CREATA per la salvaguardia e la tutela dei cani di strada operante NELL'ISOLA DI BALI, DOVE OGNI ANNO MIGLIAIA DI CANI VENGONO ABBANDONATI, ABUSATI,SACRIFICATI O MACELLATI PER IL COMMERCIO ILLEGALE DI CARNE. CI OCCUPIAMO DI RECUPERARLI DALLA STRADA, PAGARE LE SPESE VETERINARIE E CREARE PER LORO UN FUTURO MIGLIORE. DONA, DIVENTA SOCIO, AIUTACI AD AIUTARLI.

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B.East gallery AND BESTIARIO

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n questo numero di Elitism Florence and Tuscany, vi racconto una di quelle storie che rendono un po' unica questa città. Lontana dalle folle e dalla marea di informazioni su locali ed eventi, di cui Firenze, ormai è maestra. Questa, ha come protagonisti quattro amici seduti in una galleria d'arte e sono tutti con un calice in mano. Ognuno di loro, possiede un talento. Ed i talenti si sa, se utilizzati al meglio sono dei doni per sé stessi e per gli altri. Bestiario, nasce dall'unione delle qualità di ognuno di loro, che vanno dall'amore per la scrittura di Simone, dall'esperienza di Diana in campo editoriale, passando per gli ottimi cibi di Anna e terminano con il senso estetico sublime Yan per le cose belle. Questo connubio “aurorale”, avviene poco prima dell’inizio della pandemia, per poi prendere definitivamente il via nel 2022, come un contenitore variopinto di idee, persone, che anima le serate dei venerdi fiorentini,ottenendo un ampio riscontro di pubblico che ad ogni appuntamento torna sempre più numeroso ed entusiasta.

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Le serate di Bestiario, iniziano a partire dalle 19.30 Si arriva con calma per aperitiveggiare e socializzare nel caldo ambiente della B.east Gallery. Oltre ad un’ampia scelta di vini biologici e naturali e semplici long drinks, gli ospiti possono ordinare piatti “tapas” o più sostanziosi provenienti da lontane regioni del mondo quali sud est asiatico, america latina ecc. (Anna, Australiana, propone una cucina internazionale e fusion). Dalle 21.30, prende vita lo show condotto da Simone Lisi, spesso accompagnato da ospiti del mondo letterario, comico o musicale. Simone, scrittore, recita dei monolghi comici dove racconta per lo più fatti ridicoli e assurdi della sua vita, considerazioni filosofiche sulla città e sulla società e altre bestialità sul mondo. Al termine dello show, in cui talvolta si alternano ospiti e musicisti, le persone presenti proseguono la serata tra conversazioni nel cortile interno, chiacchiere ed altra musica. Il nome Bestiario si rifà al nome della galleria,


B.East Gallery e ai bestiari medievali in cui si andavano collezionando creature esotiche e/o fantastiche come idealmente sono gli ospiti che si susseguono sul palcoscenico (e nel pubblico). La tessera associativa per partecipare a questa piccola magia, è prenotabile sul sito ad un costo di 5 euro ed è valida un anno. Si parte da queste date imminenti e si proseguirà con le altre che verranno sempre pubblicizzate sui canali social e sul sito:

La prossima, che verrà presentata al pubblico fiorentino e non solo, è quella dell’artista lituano Ernest Zacharevich, internazialmente riconosciuto nel campo dell’arte urbana. Sarà presente anche la grande fotografa statunitense Martha Cooper che si occupa di mappare la street culture dal 1980. Dal 27 settembre a partire dalle 18.30.

Cristina Tedde

venerdì 6 ottobre venerdi 27 ottobre venerdi 10 novembre venerdì 24 novembre La B.East Gallery, spazio espositivo di 200mq nel centro storico di Firenze, luminoso e molto accogliente, nasce dall'unione di East Catering condotto dallo chef Anna Bowcock e dal lavoro di Yan Blussea, che organizza nella galleria adiacente al laboratorio di cucine, mostre di arte contemporanea fiorentina e non solo. Nel tempo si sono succedute moltissime mostre con artisti provenienti da varie parti del mondo. Borondo, Clet, Elia Mauceri, per citarne alcuni.

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Mapplethorpe VON GLOEDEN. BEAUTY AND DESIRE Museo del 900, Firenze Dal 23 Settembre al 14 Febbraio


I

l Museo Novecento rende omaggio a uno dei più grandi esponenti della fotografia del Novecento, Robert Mapplethorpe (New York, 1946 – Boston, 1989), tramite un raffronto inedito con gli scatti di Wilhelm von Gloeden (Wismar, 1856 – Taormina, 1931) e alcune immagini dei Fratelli Alinari: un confronto evocativo e a tratti puntuale, che rivela il ricorrere di temi comuni; motivi che attraversano il tempo e giungono fino a noi, ponendosi come spunti di riflessione sull’attualità e su come arte, morale e spiritualità cambino e si evolvano nella loro reciproca relazione. La mostra, organizzata a quarant’anni di distanza dall’esposizione del Palazzo delle Cento Finestre che fece conoscere a Firenze l’opera del fotografo statunitense, mette in luce il legame di Robert Mapplethorpe con la classicità, nonché il suo approccio scultoreo al mezzo fotografico. Il profondo interesse per l’antico, la passione per i maestri che lo hanno preceduto e l’attenta comprensione della statuaria (in particolare dell’opera di Michelangelo) sono delle costanti nella ricerca dell’artista. Appassionato collezionista di fotografie, Mapplethorpe conosce l’opera del barone Wilhelm von Gloeden, con la quale ha forse la possibilità

di confrontarsi ampiamente anche agli inizi degli anni Ottanta, grazie ai contatti con il gallerista Lucio Amelio e a un soggiorno a Napoli, durante il quale si misura inoltre con la potenza disarmante delle rovine. Von Gloeden, tra i pionieri della staged photography, celebra nelle sue composizioni un ideale richiamo al passato, concepito quale inesauribile bacino di soggetti e suggestioni: un segno stilistico unico, che lo rende ancora oggi un’icona e costituisce un suggestivo riferimento per Mapplethorpe. Le fotografie di Mapplethorpe e von Gloeden, pur traendo ispirazione dai canoni della classicità, sembrano condurre lungo traiettorie estetiche non scontate e a tratti perturbanti, sollevando e risolvendo interrogativi sul tema del corpo e della sessualità la cui eco risuona, a tratti immutata, nella cultura visiva contemporanea, dove la censura e il giudizio morale sono sempre pronti a mettere sotto accusa la bellezza e il desiderio. Ph Credits: – Robert Mapplethorpe, Self Portrait, 1985 copyright © Robert Mapplethorpe Foundation – Wilhelm von Gloeden, Presunto autoritratto come “Nazareno”, 1880 ca., Archivi Alinari – Archivio von Gloeden, Firenze. Patti Smith, 1986 copyright © Robert Mapplethorpe Foundation.

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Il Castello

di Ama Una destinazione rinomata per gli amanti del vino, dell'arte e della cultura in Toscana.

V

c o m v i n i : Il Castello di Ama è noto per la produzione di vini pregiati, in particolare vini Chianti Classico. Tra i loro vini più rinomati ci sono il "Castello di Ama Chianti Classico" e il "Castello di Ama Vigneto Bellavista". Questi vini sono spesso elogiati per la loro complessità, la struttura e la finezza.

A

come arte c o n t e m p o r a n e a : Oltre alla produzione di vino, il Castello di Ama è noto anche per la sua collezione d'arte contemporanea. Gli artisti sono stati invitati a creare opere d'arte che sono state collocate all'aperto tra i vigneti e all'interno degli edifici storici della

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tenuta. Artisti provenienti da tutto il mondo sono stati chiamati a confrontarsi con le sensazioni che il luogo emana, con le emozioni che è in grado di suscitare. Questa combinazione di arte e vino ha reso il Castello di Ama un luogo unico per gli appassionati d'arte e gli amanti del vino.

V

come Visite e d e g u s t a z i o n i : Visite guidate della tenuta e degustazioni dei suoi vini. Queste visite spesso includono la possibilità di esplorare le opere d'arte contemporanea sparse per la proprietà, creando un'esperienza culturale e enologica completa. www.castellodiama.com ph: Castello di Ama



Fiera Antiquaria DI AREZZO

L

di agosto quando solitamente viene sospesa a causa delle ferie estive, gli espositori allestiscono le loro bancarelle e stand nelle strade del centro storico di Arezzo, creando un'affascinante atmosfera di mercato all'aperto.

Ogni primo weekend di ogni mese, eccetto il mese

Una grande opportunità, unica nel suo genere, per gli appassionati di antiquariato e arte di scoprire pezzi rari e unici, che spesso includono oggetti d'arte rinascimentale, argenteria, orologi antichi, dipinti,

a Fiera Antiquaria di Arezzo è, dal 1968, una delle fiere di antiquariato più famose e antiche d'Italia. Questo evento si svolge nella città di Arezzo, in Toscana, ed è rinomato per la sua vasta selezione di oggetti d'antiquariato, opere d'arte, mobili antichi, gioielli, ceramiche, e molti altri articoli da collezione. La fiera attira visitatori, collezionisti e antiquari da tutto il mondo!

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sculture e molto altro. Gli antiquari presenti alla fiera sono spesso esperti nel loro campo e possono fornire informazioni dettagliate su ciascun oggetto in vendita e consigliarvi dei veri e propri "affari". Una bella occasione anche per esplorare la bellissima città di Arezzo, con la sua ricca storia, le sue attrazioni culturali e il suo affascinante centro storico. Molti visitatori combinano la loro visita alla fiera con la scoperta delle bellezze artistiche e architettoniche della città. Insomma, è un appuntamento imperdibile per gli amanti dell'antiquariato e dell'arte, offrendo l'opportunità di esplorare tesori d'epoca in uno dei contesti storici più suggestivi d'Italia.

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Pets of Florence OWNER: LAURA PET: COTY

C

oty dorme accanto a Laura in un letto tutto suo. Laura è infermiera da 37 anni. Coty è il diminutivo di Cotoletta, ma abbreviato e con l'accento finale fa un pò francese e si addice tantissimo a questa cagnolina dalle orecchie grandi e dagli occhi dolci. La storia di Coty comincia nel Giugno 2022, quando si rende conto che il Pianeta Terra non è un posto semplice per un animale a quattro zampe, perché si ritrova randagia a Cassino, sperduta tra mille sguardi indifferenti. Un giorno, viene travolta da un auto e Francesca, una volontaria, la soccorre la cura e la consola, ma non può tenerla e così decide di mettere un annuncio sul fb, per cercare una famiglia. Ed è qui che Laura vede per la prima volta Coty, legge la sua storia e si mette in contatto con Francesca per pagare tutte le spese veterinarie..ma non per adottarla. Passa l’Estate intera e mentre Laura continua a pensare alla cagnolina intanto per Coty non sembra esserci nessun segnale di fortuna: a fine Ottobre ancora nessuno ha chiamato per lei. Per tutte le persone dal cuore profondo, come Laura, la vita può sembrare in apparenza più difficile. Ma la vita ripaga sempre chi ha sentimenti puri e nobili, gli stessi che hanno spinto Laura ad alzare il telefono e chiamare Francesca per dirle "Ok, la prendo io. Facciamo una prova" Il tempo di prova è finito nell'istante in cui Laura l'ha messa in macchina per portarla a casa a Firenze. La prova si è trasformata in "tempo di vita". Laura e Coty sono inseparabili, entrambe con i loro occhi pieni di luce e amore, insieme.

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Il parco della

Maremma

I

l Parco Naturale della Maremma, conosciuto anche come Parco Regionale della Maremma, è una riserva naturale situata nella regione della Toscana, in Italia. Questo parco protetto si estende lungo la costa tirrenica toscana e copre un'area di circa 9800 ettari. Noto per la

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sua bellezza naturale e la sua diversità ecologica, comprende una varietà di habitat, tra cui pinete costiere, paludi, dune di sabbia, lagune, e spiagge. Questi ambienti forniscono rifugio a una vasta gamma di specie animali e vegetali, rendendolo un'importante area di conservazione.


Tra gli animali selvatici che si possono incontrare nel Parco della Maremma ci sono il cervo, il cinghiale, il muflone e molte specie di uccelli, tra cui il falco pellegrino e il gabbiano reale. Inoltre, il parco è famoso per il suo mare cristallino, che attira nuotatori e amanti della natura. Ci sono anche sentieri escursionistici ben segnalati all'interno del parco, che consentono ai visitatori di esplorare la bellezza naturale della zona. Il parco è suddiviso in diverse zone con regole specifiche per la protezione dell'ambiente, e le attività umane sono regolamentate per preservare la flora e la fauna locali. In sintesi, il Parco della Maremma è una destinazione ecoturistica popolare in Italia, dove i visitatori possono godere della natura incontaminata, fare escursioni, osservare la fauna selvatica e rilassarsi sulle spiagge incontaminate. Ama la Natura, rispettala, proteggila.

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Site Transitoire I

l "Site Transitoire" di Jean-Paul Philippe, un'opera d'arte situata nelle colline senesi vicino a Leonina e Mucigliani, nel comune di Asciano, in Toscana. Philippe ha concepito un “sito” con alcuni elementi che dialogano tra loro e con il paesaggio: “una dimora senza mura dalla soglia invisibile. A terra alcune lastre, una sedia per accogliere il passante, un banco, una finestra e per tetto la volta celeste”. L'opera è infatti composta da un portale, un trono e un letto in pietra che permettono al visitatore di godere della vista sulle Crete Senesi nelle tre posizioni principali che contraddistinguono l'uomo (stando in piedi, seduti o sdraiati). Un luogo perfetto per godersi il tramonto, soprattutto il giorno del solstizio d'estate:

in questa occasione, il sole cala esattamente all'interno del Site Transitoire. Il monumento diviene così una cornice che racchiude un paesaggio incantevole dagli incredibili colori. Un elemento di bellezza e significato al paesaggio che riesce ad offrire un'esperienza unica ai visitatori. L'interazione tra l'arte, la natura e l'ambiente circostante si uniscono per un'esperienza memorabile e stimolante. L’artista racconta così la sua opera: “Compiendo quel gesto, installando quelle pietre, mi resi conto che disegnavano nella luce e nello spazio i limiti di una casa: una dimora senza mura e dalla soglia invisibile. A terra alcune lastre, una sedia per accogliere il passante, un banco, una finestra e per tetto la volta celeste”.




BACCALÀ ARTUSIANO

PORZIONI

6

INGREDIENTI

• 1 filetto da circa 500 g di baccalà • 1 spicchio d’aglio • Qualche foglia di prezzemolo • 2 patate bianche lessate • 250 ml di latte fresco intero Coop • Una foglia di alloro • Una cipollina • Olio extravergine di oliva Toscano igp fior fiore Coop • Pepe nero qb

COTTURA

PENTOLA

MINUTI

15

DIFFICOLTÀ

2/5

PREPARAZIONE 1. Dopo aver dissalato il baccalà come di consueto, mettere a bollire un litro d’acqua e 250 ml di latte con la cipollina e l’alloro. Non aggiungere sale. Una volta raggiunta l'ebollizione mettere nell’acqua il baccalà, spegnere il fuoco e coprire la pentola col coperchio per una decina di minuti. 2. Scolare il filetto e, tolta la pelle, spezzettarlo con le dita avendo cura di togliere tutte le spine.In un mixer o con il frullatore a immersione frullare la polpa del baccalà con le patate lesse fatte a pezzettini aggiunte via via, 1/4 di spicchio di aglio, il prezzemolo, una macinata di pepe e l’olio extravergine aggiunto a filo come si fa per fare la maionese, tanto fino a che ne assorbe e fino a che non si sarà creata una bella crema morbida. 3. Può essere servita come antipasto o secondo piatto, tutto sta nelle quantità. Accompagnata da pane tostato o polenta fritta, montata in modo elegante, oppure modellata con un coppapasta a creare un bel cuore di baccalà: un ultimo filo d’olio, due foglioline verdi tritate e via a tavola!

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Il lago dell' Accesa


I

l lago dell'Accesa è un piccolo ed incantevole lago di dimensioni ca. 14 ha. e profondo fino a 50 mt., nel Comune di Massa Marittima in provincia di Grosseto. Le sue acque cristalline , provengono da sorgenti sotterranee ed è immerso nella natura di una campagna fra le piu' belle della Maremma, circondato da un fitto bosco di querce e lecci. E' stato attrezzato con varie piattaforme di legno , per dare la possibilità di accedere all'acqua senza difficoltà per i turisti e per la gente del posto. Dista ca. 19 km da Massa Marittima ed oltre ad essere interessante dal punto di vista naturalistico lo è anche archeologicamente in quanto sulle sue sponde è stato rinvenuto un insediamento Etrusco originario del VII secolo a.c. Dal 2001, l'intera area del Lago dell'Accesa , è divenuta Parco tematico della civiltà Etrusca, tutti i reperti rinvenuti negli scavi, possono essere ammirati presso il Museo Archeologico di Massa

Marittima. Nel corso dei secoli , si sono raccontate numerose leggende e fra le tante , sembra che nel 1200 al posto del Lago si estendesse una vasta pianura coltivata a grano. I contadini che vi lavoravano, soltanto il giorno 26 Luglio , festa della Protettrice S.Anna, potevano festeggiare e riposarsi per l'intera giornata, ma un anno fu' deciso di non interrompere i lavori ed iniziarono a mietere il grano. A meta' giornata, il cielo si oscuro' , la terra inizio' a tremare e nel terreno si apri' una grande voragine che inghiotti' tutto, uomini , case ed animali , dal terreno si alzarono fiamme immense e poi si scateno' il diluvio. Quando tutto cesso', al posto dei campi , si apri' uno specchio d'acqua color verde cupo, con bagliori rossastri e da qui è rimasto il nome LAGO DELL'ACCESA. Marta Matteini


S.M. Novella Central Train Station Piazza dell’Unità

Mercato Centrale

Piazza S. Maria Novella

Arn o

Palazzo Strozzi

Piazza Goldoni Ponte Alla Carraia

Piazza della Repubblica

Piazza S. Trinita Mercato Nuovo

Ponte S. Trinita

Galleria degli Uf

Ponte Vecchio

Piazza Santo Spirito

Piazza Dei Pitti

Piazza della S

Giardino di Boboli

Palazzo Pitti


Piazza San Marco

Giardino dei Semplici

Piazza della S.S. Annunziata

Galleria Dell’ Accademia

Get lost in Florence Perdetevi a Firenze >> SA N TA C RO C E >> SA N TO S P I RI TO A N D S AN F RE DI A N O >> D U O M O A N D S AN LO RE N Z O >> SA N T ’AM B RO G I O >> SA N N I C C O LÒ

Cathedral of Santa Maria Del Fiore

>> SA N M I N I ATO AL M O N T E A ND P I AZ Z AL E M I C H E L A N G E LO

Piazza a San Firenze Signoria

a ffizi

Piazza Santa Croce

Piazza Mentana

Arn o

Ponte Alle Grazie


Le copertine di

Elitism

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“ Twenty years from now you will be more disappointed by the things you didn’t do than by the ones you did do. So throw off the bowlines, sail away from the safe harbor. Catch the trade winds in your sails” - Mark Twain -

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Explore, live and enjoy the best of the city.

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