Elisa Lanza - Portfolio

graphic & editorial design

Elisa Lanza

portfolio 2017-20

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Elisa Lanza

Graphic designer Vivo dentro un romanzo di Alessandro Baricco, tra lunghi monologhi interiori, immagini suggestive che si continuano a ripetere e fatti banali avvolti nel surreale.

Credo nella bellezza delle cose che ci circondano e in chi ha ancora il coraggio di rischiare.

Formazione 10/2018 - 07/2020 | Catania, Italia DASL06 - Diploma accademico di secondo livello in Design della comunicazione visiva Accademia di Belle Arti 10/2015 - 09/2018 | Catania, Italia DAPL06 - Diploma accademico di primo livello in Graphic design Accademia di Belle Arti

In mostra

Dati anagrafici 10/02/1997 Catania, Italia

Interessi

Letteratura contemporanea Storia dell’arte Cantautorato italiano Fotografia istantanea Interior design

Lingue

Inglese (B2) Francese (B1) Spagnolo (B1)

Contatti

+39 3938002918 elisalanza.gd@gmail.com behance.net/elisalanza instagram.com/elisalanza

22 - 24/11/2019 | Catania, Italia Mostra per il centenario della nascita di Max Huber 10 - 26/05/2019 | Milano, Italia Mostra «Memoria» 17 - 19/05/2019 | Noto (SR), Italia Mostra «Casamerica» 27/01/2019 | Catania, Italia Mostra «Memoria»

Campi creativi Progettazione grafica | Branding | Packaging | Pattern | Illustrazione | Editing | Grafica ambientale

Softwares InDesign Illustrator Photoshop AfterEffects Procreate

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progetti editoriali

Identità visive

Personal branding

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Il primo progetto di identità visiva è il progetto per il mio personal brand.

La progettazione è iniziata dal monogramma el che diventa un marchio semplice ma caratterizzante, che verte sul gioco di linee, ombre e contrasti. La font utilizzata per le due lettere è il Garamond Premier Pro. Su questo è stato poi creato il biglietto da visita, formato 55x85 mm, che riprende il flat design del marchio/monogramma e si trasforma così in forme libere dalla tinta piena, usate per la costruzione del pattern.

Il pattern, che si combina con i tre colori utilizzati per il biglietto da visita, viene applicato ai vari prodotti possibili.

identità visive

Casa editrice Plenilunio

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Il progetto parte dall’idea di creare una collana editoriale che appartenga ad una casa editrice da lanciare nel mercato, con ricerche su target e piano marketing.

La casa editrice prende il nome di Plenilunio, e adotta il seguente payoff: A chi si sente fuori posto, a chi procede controvento, a chi crede di essere incompleto.

Ricorda: la somma delle tue parti ricucite sarà sempre una luminosa luna piena.

Nello specifico poi la collana editoriale creata viene chiamata Mercurio e tratta i romanzi epistolari. Il nome della collana evoca il dio greco Hermes, messaggero degli dèi dalle calzature alate e da sempre protettore della comunicazione. La collana Mercurio è dedicata a chi sente ancora la necessità di avere un contatto più profondo con le parole. La veste grafica adotatta è per questo essenziale.

L’unica traccia di colore la troviamo in costa: ogni volume viene infatti associato ad uno tra i colori contenuti nella palette creata.

identità visive

Mudec - Museo delle Culture di Milano

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Durante il mio secondo viaggio a Milano, nel dicembre del 2016, visitai per la prima volta il Mudec. Lo scopo era quello di vedere la mostra dedicata a Jean-Michel Basquiat, restare affascinata dall’intero museo non era dunque nei piani.

L’architettura è sicuramente il tratto distintivo di questo museo, che sorge nell’area dell’ex fabbrica Asaldo. Su progetto di David Chipperfield, il Mudec si divide tra edifici di forma squadrata rivestiti di zinco, che nascondono nel loro centro una struttura in cristallo dalle forme sinuose.

Ma il Mudec si è sempre contraddistinto tra gli altri musei del capoluogo lombardo anche per la sua inclinazione all’interculturalità. È per questo che il rebranding da me pensato viene concepito con lo scopo di sottolineare questa peculiarità.

Il nuovo marchio/logotipo Mudec segue quindi quest’idea e si trasforma in una chiave. La chiave è in tutte le culture antiche simbolo di rivelazione, di unione fra uomo e divinità. Vuole quindi qui essere l’unione, l’incontro tra uomo e ciò che di più magico c’è al mondo: l’arte.

Al fine di mettere in risalto la caratterizzante internazionalità delle mostre ospitate, la chiave Mudec si trasforma in relazione al continente di provenienza dell’artista in mostra: verde per l’Europa, rosso per l’America, giallo per l’Asia, grigio per l’Africa e azzurro per l’Oceania.

identità visive

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progetti editoriali

Progetti editoriali

Identità in movimento

Sette metropolitane a confronto

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Per l’elaborato di sintesi finale del percorso in triennale, ho scelto di approfondire la parte di grafica che riguarda la pubblica utilità. Nello specifico ho posto all’attenzione lo studio delle identità visive delle metropolitane di sette città nel mondo: Londra, Parigi, Bilbao, Milano, Catania, New York e San Paolo.

La storia della metropolitana si intreccia fin da subito con la disciplina del graphic design. Si è infatti immediatamente capito che per accrescere la fama della rete ferroviaria sotterranea bisognava darle carattere, identificarla con un marchio, uno stile, un modo di comunicare con i suoi passeggeri inconfondibile. Questa strategia si rivelò ovviamente vincente, e negli anni si è cercato sempre più di raggiungere risultati e soluzioni efficaci. Ciò grazie allo studio e alla ricerca di designer che puntarono sempre più in alto, raggiungendo risultati che trascendono le epoche e le mode, che superano i limiti dello spazio fisico e temporale e vincono l’ostacolo dell’obsolescenza programmata delle cose.

progetti editoriali

Legami di carta

Progettare tra forma e contenuto

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Per l’elaborato di sintesi finale del percorso in magistrale, ho attenzionato la storia di case editrici che hanno segnato il mondo dell’editoria quali la Penguin Books, l’Einaudi e la Gallimard e di alcune delle loro collane di maggior rilievo.

Credevo non ci fosse modo migliore per concludere questo percorso formativo che attenzionare il mondo dell’editoria, una realtà che ho sempre amato.

Scriveva Roberto Calasso ne «La Repubblica» del 19 settembre 2003: «la casa editrice come forma è una somma di oggetti cartacei che messi insieme possono anche essere considerati come un unico libro». Un libro che racchiude la storia di chi per tutta la vita ha dedicato il suo tempo e il suo amore ai libri, ed ha creduto davvero in loro. Storie che iniziano dalle idee di autori capaci di tramutare in parole le emozioni, storie che vengono selezionate dai migliori editori, storie che assumono una veste grafica – una forma – che risulta spesso imprescindibile dal loro contenuto, e soprattutto storie che smettono di appartenere all’autore nel momento in cui incrociano le vite di milioni di lettori e creano con esse legami indissolubili.

progetti editoriali

Nemeri, Lettere e Segni Lo scambio epistolare

La collana editoriale «Alfabeti tipografici» si sviluppa su 3 tomi che approfondiscono il tema delle lettere (epistole) declinato in Numeri, Lettere e Segni.

Il primo tomo Numeri, La lettera attraverso gli anni approfondisce l’evoluzione della lettera dall’VIII secolo a.C. sino ai giorni d’oggi, ripercorrendo cronologicamente tutte le tappe storiche che vedono protagonista la lettera come mezzo per la trasmissione di importanti messaggi e soprattutto tutte le riforme che hanno permesso la formazione del nostro sistema postale. Il secondo tomo Lettere, La lettera attraverso gli scrittori spiega la missiva sotto un punto di vista stilistico prendendo in esempio figure importati nel mondo dello scambio epistolare. Infine il terzo tomo Segni, La lettera attraverso gli elementi distintivi esamina tutto ciò che fa parte delle epistole ma che non è propriamente parole scritte su un foglio.

Proprio perchè nei tre tomi viene scandagliato tutto l’immaginario delle lettere essi adottano un formato C6, il formato standard delle buste che proteggono le missive.

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portfolio Progetto grafico copertina Elisa Lanza

ELISA LANZA NUMERI

«L’arte di scrivere lettere è andata pian piano perduta, pochi sono i romantici sopravvissuti che mandano ancora missive all’amato o all’amico lontano. Eppure allo stesso tempo la posta è entrata nel terzo millennio con una doppia certezza: che nessuna nuova tecnologia riuscirà mai a trasportare diversamente plichi e pacchi, e che ancora dopo duemila anni verba volant, scripta manent.»

ELISA LANZA

NUMERI LA LETTERA ATTRAVERSO GLI ANNI

Per millenni le lettere hanno plasmato la storia e l’esistenza degli individui: la digitalizzazione della comunicazione e l’avvento delle e-mail hanno cancellato la vitalità e l’autenticità di un semplice foglio infilato in una busta affrancata.

Nel tomo Numeri della collana «Alfabeti tipografici» non viene certo intrapresa una crociata contro il progresso informatico, ma piuttosto si cerca si riaffermare il romanticismo della posta in epoche in cui gli scambi epistolari fornivano «il tramite silenzioso di ciò che era importa e accessorio». SI vuole quindi celebrare un aspetto centrale del nostro passato, una modalità di comunicazione basata sul rispetto e sulla riflessione.

L’intera collana è una dichiarazione d’amore per le lettere, per la loro intimità e intrinseca completezza, per le emozioni e le sensazioni che trapelano da un semplice foglio di carta.

progetti editoriali

Olympe

The art of getting by

(in collaborazione con Alessandra Mastroeni)

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Il magazine Olympe, redatto da Elisa Lanza e Alessandra Mastroeni, parla di donne.

Ma non solo. Parla soprattutto di diversità, di abbattimenti di tabù, di ricerca di nuovi equilibri all’interno della società moderna, di persone che riescono ad ispirare intere generazioni, di sogni, di scintille che appiccano i fuochi delle rivoluzioni, di forza e di tenacia. Racconta storie di vita, del presente e del passato.

Olympe è un magazine fresco e contemporaneo, indirizzato prevalentemente a donne di età compresa fra i 16 e i 30 anni. Donne che in qualche modo sono ancora giovani ragazze che vanno alla ricerca del proprio tassello mancante.

Olympe nasce come rivista monografica trimestrale. Ogni numero ruota attorno ad un tema preciso che viene affrontato e sviluppato declinandone diverse sfumature attraverso gli articoli di linea e l’articolo di punta. Il tema viene evidenziato nella prima di copertina e spiegato nell’editoriale.

Il nome del magazine riprende quello di Olympe de Gouges, pseudonimo di Marie Gouze. Olympe fu una drammatura che visse durante la rivoluzione francese e soprattutto una delle prime sostenitrici dell’emancipazione femminile che, con la «Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina» del 1791 pose la società a lei contemporanea di fronte al ruolo negato nello spazio pubblico alle donne.

progetti editoriali

Monografia

Massimo Vignelli

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Questa monografia su Massimo Vignelli (1931-2014) nasce con l’intenzione di far conoscere parte del pensiero di uno dei più famori designer italiani nel mondo.

Per raggiungere il mio intento nel migliore dei modi ho provato ad approfondire i vari aspetti del design trattati da Vignelli, sviluppandoli attraverso esempi e partendo da citazioni dello stesso. Le frasi sono state appositamente lasciate in lingua inglese, idioma che a partire dal 1964 - anno del trasferimento a New York diventa per il designer milanese la prima lingua.

Anche la proggettazione della monografia riprende quelli che erano i canoni di Vignelli, con l’uso dei colori bianco, nero e rosso e della font Helvetica nei suoi diversi pesi.

progetti editoriali

portfolio

progetti editoriali

Manifesti

Storie incise

Mostra «Memoria»

Accademia di Belle Arti, Catania Casa della Memoria, Milano

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In occasione dell’anniversario della liberazione degli ebrei prigionieri del campo di concentramento di Auschwitz, è stata allestita a Catania prima, e successivamente anche a Milano, la mostra «Memoria».

Per la progettazione del mio manifesto sono stata ispirata dal progetto artistico avviato da Gunter Demning nel 1992, quello delle Pietre d’inciampo: piccoli sampietrini collocati nei pressi delle abitazioni dei cittadini deportati.

Quest’istallazione, che coinvolge più di 20 paesi europei, è oggi considerata il più grande memoriale decentrato del mondo.

manifesti

La Spartenza

Mostra «Casamerica»

40^ edizione dell’Infiorata di Noto (SR)

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La 40^ edizione dell’Infiorata di Noto ha affrontato il tema dei siciliani nel mondo.

Per mettere così in risalto la sicilitudine tanto decantata da Leonardo Sciascia, all’interno del bellissimo Palazzo Trigona, è stata allestita la mostra «Casamerica».

Nello specifico io ho voluto attenzionare la storia di Tommaso Bordonaro, contadino siciliano emigrato negli Stati Uniti, e de La Spartenza, un diario scritto durante il lungo viaggio in mare. La parola «Spartenza», non traducibile in italiano, racchiude in sé tutta l’amarezza di chi è costretto a separarsi dagli affetti e dai luoghi familiari. Un’aspra partenza quindi, carica di sogni e nostalgia.

manifesti

La cultura non si ferma

«mantieni le distanze/esercita il pensiero» Call lanciata da Aiap

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Ho sfruttato l’occasione della call lanciata da Aiap per conferire maggiore rilievo alla campagna «La cultura non si ferma» promossa dal Ministero per i beni e le attività culturali, con lo scopo di far crescere l’offerta del patrimonio culturale fruibile da casa. Era importante infatti per me rendere omaggio all’arte, alla letteratura, alla musica, al cinema e ad ogni tipo di intrattenimento culturale che ha reso più sopportabile il lungo lasso di tempo in cui siamo stati costretti a casa.

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