ARCHITECTURAL PORTFOLIO

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ARCHITECTURAL PORTFOLIO

ELISABETTA BARATO

CURRICULUM VITAE

ESPERIENZE E COMPETENZE PERSONALI

Attestato corso Base CasaClima per Progettisti

Attestato di formazione in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro, Art.37 D.Lgs 81/08

Formazione sistema di gestione qualità ISO 9001

Ottima conoscienza lingua spagnola

Buona conoscenza lingua inglese CONTATTI

Arch. ELISABETTA BARATO

ABILITAZIONE ALLA PROFESSIONE, SEZIONE A SETTORE ARCHITETTURA

EDUCAZIONE

Diploma Liceo Scientifico

Liceo scientifico I. Nievo, 2014

Laurea Magistrale in architettura

Università degli studi di Ferrara, LM4, 2023, valutazione 103/110

ESPERIENZE LAVORATIVE

Martini Opere, Padova, 2024-presente Elaborazione di esecutivi in BIM di progetti residenziali e studi di fattibilità

ArcheoEd, Padova, 2023-2024

Redazione di progetti di restauro del patrimonio dei Beni Cultuali.

in.formal-atelier, Padova, 2021-2022

Redazione di progetti di nuova costruzione e ristrutturazione di unità immobiliari in BIM, con restituzione dei relativi rilievi, preparazione e consegna di pratiche edilizie, computi metrici estimativi, rapporti con la committenza e con le Pubbliche Amministrazioni

Arquitectura Creativa S.L., Estepona, Spagna, 2019

Tirocinio curriculare elisabetta.barato@gmail.com

+39 349 7112686

Autodesk

Archicad

Adobe

Adobe

Adobe

Rhinoceros

Sketchup

Twinmotion

Primus

Microsoft Office

CONTENUTI

NEW MOODS - a timber box

iNside the former rural walls

CampagNa bologNese

ferrara, via savoNarola 01 02 03 04 05 07 06

INTRA MOENIA - Città soCiale

imola, ex ospedale psiChiatriCo dell’osservaNza

PEOPLE MOVER

bologNa airport statioN

PALAZZO TASSONI MIROGLI

- progetto di restauro

SCALO ROMANA - proposta di rigeNerazioNe urbaNa per il quartiere a sud dell ’ ex sCalo ferrroviario milaNese

CASTEL DELL’OVO

- progetto di restauro

Napoli

MOODELLI 3D BIM GRAFICA

NEW MOODS - a timber box iNside the former rural walls

CampagNa bologNese

Il tema prevede la progettazione di un edificio a scopo ristorativo che si relazioni con lo stato di fatto, costituito da un rudere rurale nella campagna bolognese.

L’edificio proposto si innesta nel lotto in oggetto, creando un percorso che avvolge esternamente il rudere e culminante nelle ampie aperture sulla corte creata dalla preesistenza.

Le volumetrie di progetto circolari e sinuose si contrappongono alle geometrie esistenti più squadrate e regolari.

Entrando il visitatore compie un viaggio temporale dalla campagna attuale a quella passata, in un cammino che comincia nel nuovo edificio e termina circondati dalle mura antiche.

Parallelamente lo stesso percorso porta a riscoprire antiche tradizioni culinarie di cui l’Emilia Romagna è promotrice.

L’edificio è composto da due volumi ad un unico livello, collegati tramite una passerella vetrata che funge anche da ingresso secondario.

Alla copertura, interamente praticabile, si accede tramite i collegamenti verticali posti lungo la facciata nord est vicino all’ingresso del lotto. Il belvedere si divide anch’esso in due spazi: il primo più pubblico, dotato di sedute; l’area che si sviluppa all’interno degli antichi resti è un salotto all’aperto, con spazi più raccolti e privati. La struttura è realizzata in legno tramite trecnologia platform frame, mentre le facciate sono rivestite da listellatura di legno di noce e brise soleil orientati per le ampie finestrature della sala polivalente.

PROSPETTO NORD OVEST

PIANTA PIANO TERRA

PROSPETTO SUD EST

PIANTA PIANO PRIMO

STRUTTURA ESPLOSO ASSONOMETRICO

La struttura portante lignea in platform frames si adatta alle forme curvilinee dell’edificio.

Si costituisce di:

-travi in legno lamellare curve 18x28 cm e raggi di 8.80; 12.60 e 16.50 m -travi in legno lamellare 18x28 cm -travetti 12x20 cm -travetti 8x18 cm

NODO CHIUSURA VERTICALE - CHIUSURA ORIZZONTALE BELVEDERE
NODO PARETE ESTERNA - FONDAZIONE SFOGLIATO ASSONOMETRICO
NODO TRAVE - PILASTRO NODO PILASTROFONDAZIONE

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INTRA MOENIA - Città soCiale

imola, ex ospedale psiChiatriCo dell’osservaNza

L’uomo è un animale sociale. Ha vitale bisogno di compagnia, condivisione ed amicizia. In questo progetto di riqualificazione per l’ex Istituto psichiatrico, spazi raccolti ed irregolari aprono alla possibilità di infiniti incontri tra le mura di questa città del domani. Sono riprese le proporzioni dei centri storici italiani, per ricreare proprio quel tipo di socialità. L’irregolarità dei percorsi e la varietà degli spazi che si incontrano camminando tra i vicoli, sono il teatro di diverse tipologie di rapporti che hanno come attori gli abitanti della città o anche solo chi è di passaggio. Al mercato coperto come negli orti urbani la condivisione offre l’opportunità di scambiare parola con i vicini. Tutto ciò grazie alla molteplicità di atmosfere create partendo dalla stessa tipologia di ambienti. I percorsi interni al nuovo quartiere sono riservati alla sola mobilità lenta, presentandosi come crepe che rompono i volumi, come un cretto. La vegetazione si differenzia sia dal punto di vista degli usi che dei volumi: gli alberi dei piccoli boschi imitano l’ingombro degli edifici, creando però un rapporto diverso con le strade pedonali. Gli edifici ospitano al piano terra funzioni pubbliche (servizi, luoghi produttivi o distensivi), mentre ai piani superiori vi sono le abitazioni, in cui la disposizione spaziale faorisce i moenti di condivisione. In alcuni edifici la parte pubblica si estende sino in copertura, offrendo ulteriori piazze sopraelevate, sempre all’aperto.

PLANIMETRIA GENERALE

Nella trama fondamentale imposrtanza è data ai boschi, progettati come Mini Forests secondo il metodo Miyawaki.

Questa soluzione permette di far crescere una ricca foresta naturale in un paio di decenni, sempre più autosufficiente nel tempo. Nelle fitte aree verdi, di dimensione variabile tra i 100 e 500 mq, vi sono piante autoctone resistenti e spontanee, più adatte a riprodursi velocemente e crescere autonomamente, dando vita ad un ecosistema naturale che necessita di sempre meno apporto umano.

Questi piccoli boschi sono, dunque, pensati comme mezzo di adattamento al cambiamento climatico, in grado di implemetare la biodiversità, combattere l’inquinamento e moderare le temperature.

PIANTA PIANO TERRA
SEZIONE
PIANTA PIANO TERRA

ESPLOSO ASSONOMETRICO

Il legno è utilizzato sia per la struttura che come rivestimento di edifici e di arredo urbano, insieme alla pietra. Materiali naturali e coerenza tra ciò che si percepisce e l’anima del costruito.

03 PEOPLE MOVER

Il progetto della stazione di testa del servizio people Mover di Bologna che collega il centro città con l’aeroporto internazionale G. Marconi, nasce dall’idea di movimento, concetto chiave del luogo in cui si colloca. Esso si esprime attraverso la forma irregolare dell’involucro costituito da scatolari in alluminio, la cui di sposizione comunica l’idea di permeabilità. La struttura si sviluppa interamente sollevata da terra, così da agevolare al massimo i flussi di attraversamento pedonale al livello inferiore. Il progetto si pone anche come punto di incontro e di scambi tra i flussi di viaggiatori in arrivo e in partenza. La forma stessa della struttura invita ad essere attraversata: il rivestimento esterno si solleva per consentire il passaggio del treno, e si svolge lateralmente, come fosse una bobina, consentendo l’innesto della passerella pedonale proveniaente dall’aeroporto. I collegamenti verticali sono collocati in corpi evidenziati dal rivestimento in lamiera stirata color rosso, così da rendere facilmente riconoscibili ai viaggiatori i punti di accesso, creando un forte elemento di connessione con la struttura dell’aeroporto. L’idea di leggerezza, sospensione, permeabilità e movimento che caratterizzano il progetto esternamente trovano la loro contrapposizione nel materiale utillizzato al suo interno in una soluzione di equilibrio. Il gioco di luci ed ombre dell’involucro e la compattezza del cemento interno, infatti, caratterizza gli ambienti della stazione, sia al piano terra che lungo la banchina, dove sono collocati gli ambienti di servizio (un front office, una sala d’attesa coperta ed una scoperta).

A livello stradale la struttura si innesta tra la zona adibita a parcheggio ed un’ampia area pedonale caratterizzata da una forte presenza di verde e da due piazze dotate di alberature e sedute che incoraggiano la sosta e la socialità tra i viaggiatori.

INNESTO CONTINUITÀ SOPRAELEVAZIONE APERTURA PERMEABILITÀ

Apertura dell’involucro per consentire l‘ingresso alla passerella di collegamento con il terminale dell’aeroporto.

Continuità del rivestimento esterno ripresa dagli ambienti di sevrizio interni.

Struttura interamente sollevata da terreno per accentuare la percezione di leggerezza.

Rotazione delle aste dell’involucro in corrispondenza della monorotaia. Massima permeabilità del piano inferiore, filtro tra parcheggi e piazza pedonale.

SISTEMA DI RIVESTIMENTO ESTERNO

Sistema di rivestimento esterno in scatolari di alluminio, 100x40 mm - sp. alluminio 3 mm. Sono previsti più metodi di montaggio di questi scatolari, a seconda della loro posizione lungo le facciate della struttura.

SEQUENZA PANNELLI ASSEMBLATI

2

DETTAGLIO PANNELLI PER COMBINAZIONE 1

FASCIA INFERIORE
FASCIA INTERMEDIA
FASCIA SUPERIORE COMBINAZIONE
PIANTA PIANO PRIMO
PIANTA PIANO TERRA

SEZIONE A-A

SEZIONE B-B

NODO CHIUSURA ORIZZONTALE SUPERIORECHIUSURA VERTICALE

04

PALAZZO TASSONI MIROGLI

progetto di restauro

ferrara, via savoNarola

Il contesto di progetto è un antico palazzo ferrarese, che attualmente presenta segni di degrado.

Il restauro dell’edificio prevede interventi atti a ripristinare l’antico splendore in un’ottica che mira all’onestà tenendo conto dell’effettivo passare del tempo, senza imporsi come flaso storico. L’edificio viene rifunzionalizzato come sede universitaria.

L’attuale scala nell’ala nord del complesso, non presente nella conforamzione originale e causa di dissesti stutturali viene demolita. Si propone un nuovo collegamento verticale esterno, posto nel quadrante nord est della corte e che conduce alle aule di rappresentanza al piano superiore. La struttura del vano scale è pensata in acciaio con pilastri HEA200 e travi IPE200.

L’intervento esterno viene completato con l’aggiunta di un porticato lungo lo stesso prospetto nord della corte, in modo da armonizzare l’intervent, riprendendo il ritmo delle aperture mediante i pilastri della struttura. Gli spazi della corte vengono ripensati attraverso l’impiego di diverse tipologie di materiali e dislivelli consentendo una maggior delineazione spaziale, permettendo alla corte di divenire anche sede di eventi culturali all’aperto.

STATO DI FATTO DETTAGLIO FACCIATA

ANALISI DEL DEGRADO DETTAGLIO FACCIATA

STATO DI PROGETTO DETTAGLIO FACCIATA

STATO DI PROGETTO PIANO TERRA
MACCHIA ABACO FENOMENI DI DEGRADO
STATO DI PROGETTO DETTAGLIO SOFFITTO
LACUNA
MANCANZA
FESSURAZIONE

SCALO ROMANA - proposta di rigeNerazioNe urbaNa per il quartiere a sud dell ’ ex sCalo ferrroviario milaNese

milaNo, vigeNtiNo

Questo progetto nasce dalla volontà di integrare i recenti interventi di riqualificazione e investimenti che interessano l’area a sud dell’ex scalo di Porta Romana a Milano con un progetto urbano più sostenibile alla scala di quartiere, per aumentare e migliorare la qualità dello spazio pubblico anche all’esterno dei confini definiti degli interventi privati. L’ex scalo ferroviario, infatti, ospiterà un parco urbano di grandi dimensioni, sedi direzionali e il Villaggio Olimpico dei giochi di Milano-Cortina 2026, che si prevede verrà riconvertito in residenze al termine del grande evento. È pertanto evidente il ruolo di volano economico e sociale che questo progetto avrà per il quartiere, così come note sono le probabili dinamiche urbane e socio-economiche che un simile intervento potrà innescare. Alla luce di ciò, lo scopo del progetto è di interrogarsi su quale modello “alternativo” di città si possa costruire per il futuro, lavorando sulla qualità diffusa degli spazi pubblici, dell’abitare, della mobilità sostenibile. I progetti cui è soggetta oggi l’area, come la Fondazione Prada, il quartiere direzionale Simbiosys, il polo di ricerca Vitae, la sede di A2A, si rivolgono, infatti, a determinate tipologie di residenti e fruitori, non curandosi della popolazione già residente nel quartiere - a cui non vengono dedicati nuovi servizi e che, a causa dell’aumento del target economico dell’area, si vedrà privata anche di spazi e dotazioni di cui tuttora gode – e ignorando la necessità di lavorare per una migliore mixité sociale, oltre che funzionale. Si è scelto di lavorare ad una strategia di intervento capace di migliorare il sistema ambientale urbano, rafforzando una trama verde anche con finalità di mitigazione degli effetti del cambiamento climatico in città; modificare il sistema della mobilità a scala di quartiere, ridefinendo le sezioni stradali e creando assi viari principali orientati a privilegiare la mobilità dolce a discapito del traffico veicolare, inserendo servizi per i cittadini, sfruttando edifici abbandonati e vuoti urbani.

INTERVENTI PRINCIPALI

PARCO LINEARE

PIAZZA PUBBLICA E PARCHEGGIO INTERRATO

RESIDENZE SOCIALI PER ANZIANI E SCUOLE PER L’INFANZIA

PIAZZA PUBBLICA BENACO
PIAZZETTA D’ADDA
PIAZZETTA CALABIANA
STATO DI FATTO
STATO DI FATTO
PIAZZETTA PUBBLICA

L’asse viario Romilli-Benaco collega il nuovo polo residenziale e commerciale dell’ex Scalo Romana col Parco Agricolo Sud, diffondendo la qualità degli spazi pubblici all’intero quartiere e non limitandola al solo intervento privato circoscritto.

Il progetto prevede un’esperienza pedonale e ciclabile sicura, attraverso la ridistribuzione della sezione stradale, togliendo lo spazio carrabile, in favore di profondi marciapiedi, aree ricreative ed una pista ciclabile. La velocità delle auto è tenuta sotto controllo dall’andamento curvilineo della strada, numerose chicanes e shared zones

Fondamentale importanza è data alla vegetezione: sono previsti alberi e rain gardens lungo l’intero viale con funzione di ombreggiamento, recupero acque meteoriche, assorbimento di smog ed attenuazione delle temperature.

Planimetria via Benaco- via romilli

sezione c-c via Benaco stato Di Progetto

Dettaglio rain garDen - sezione

STRATIGRAFIA

Vegetazione

Substrato

Sabbia

Sottofondo misto

Pietrisco

Tubo di drenaggio

Terreno compatto

Cemento drenante

Allettamento in pietrisco

Sottofondo misto

Parco lineare
Strada carrabile
Ciclabile Aiuole

OBIETTIVI DI PROGETTO

L’intervento consiste nella trasformazione di uno spazio attualmente abbandonato ed in forte stato di degrado, in uno spazio pubblico di qualità.

A livello stradale prende forma una piazza destinata alla condivisione di utenti del quartiere e residenti e che ospiterà il mercato settimanale che attualmente si svolge lungo via Benaco, una condizione di promiscuità fra il traffico pedonale e quello veicolare.

Ruolo fondamentale sarà dato alla vegetazione dalla funzione termoregolatrice. Verrà realizzato un parcheggio interrato in corrispondenza della piazza sovrastante, per rispondere alla necessità di residenti ed utenti esterni in seguito all’eliminazione in progetto della maggior parte dei posti auto lungo la via, per lasciare spazio alla mobilità ciclopedonale ed alberature in superficie.

Il viale a nord della piazza, è riservato al transito dei furgoni del mercato, che hanno la possibilità di sostare temporaneamente in corrispondenza dell’area preposta alla vendita, per poi entrare nel parcheggio sotterraneo, tramite accesso dedicato.

sezione a-a
sezione B-B

1° PIANO INTERRATO posti auto per residenti

2° PIANO INTERRATO posti auto per residenti e sosta breve

3° PIANO INTERRATO posti auto per sosta lunga

4° PIANO INTERRATO posti auto per sosta lunga

L’intervento consiste nella trasformazione della storica cascina Molino Valle attualmente in stato di abbandono, in uno spazio al servizio della comunità locale.

Il complesso è destinato a residenze per anziani autonomi e scuole pubbliche per l’infanzia, prevedendo laboratori comuni alle due tipologie di utenti, alla luce dell’analisi di casi esperienziali pregressi di collaborazione tra anziani e bambini.

A livello progettuale si riprende l’area di sedime di quella che originariamente era l’impronta a terra dei corpi di fabbrica principali, come desunto dalla documentazione del Catasto Storico. Vengono così edificati due nuovi corpi di fabbrica, uno in corrispondenza di un edificio demolito da precedenti lavori e l’altro in sostituzione di un edificio che attualmente verte in un forte stato di degrado strutturale. Il primo con funzione di segreteria amministrativa del complesso ed accesso comune alle residenze ed il secondo sede dei laboratori intergenerazionali.

Vicino all’area della cascina sorge una piccola isola in mezzo alla Vettabbia, sede di una vecchia chiusa in disuso. Il progetto prevede la riqualificazione dell’isolotto, rendendolo accessibile e fruibile come piazzetta pubblica.

SEZIONE A-A
SEZIONE B-B

ASSONOMETRIA DEL COMPLESSO

COPERTURE

Tetti a falda originali per gli edifici mantenuti

1° PIANO

Residenze sociali per anziani autonomi:

17 Bilocali 34-38 m2

Spazi comuni e servizi

PIANO TERRA

Scuola materna e asilo nido con giardini privati

Asilo nido

Scuola materna - aule

Spazi comuni e servizi

Residenze sociali per anziani autonomi:

13 Bilocali 34-38 m2

Spazi comuni e servizi

Laboratori e spazi comuni tra residenti anziani e bambini

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CASTEL DELL’OVO

progetto di restauro

Napoli

Il progetto di restauro del più antico castello di Napoli, ne ha riguardato la maggior parte delle sale e degli spazi esterni.

Progetto facente parte del PNRR, commissionato da Comune di Napoli e Sovrintendenza, ha coinvolto un RTP multidisciplinare interregionale.

Oltre alla necessaria messa in sicurezza strutturale ed al restauro materico delle superfici, ci si è concentrati sulla musealizzazione del castello, riportando la celebre Sala delle Colonne al fulcro delle future visite.

Per un’altra sala di epoca posteriore, Sala Compagna, il progetto ha previsto un’ingente modifica strutturale, pur mantenedo la sua destinazione d’uso come sala per eventi e concerti. Nel secolo scorso questo edificio era stato stravolto dai lavori che lo hanno reso un auditorium, ma che ne hanno compromesso la sicurezza statica. La proposta progettuale, tiene conto delle modificazioni che Sala Compagna ha subito nei secoli e ne valorizza i suoi caratteri primari, andando a sgravare la parete a picco sul mare dalla spinta introdotta dal piano del solaio in c.a. degli ani 60 del Novecento (uno degli interventi promossi dalla Cassa del Mezzogiorno) che ne ha determinato la scarsa sicurezza statica, proponendo una nuova configurazione delle tribune e dei servizi.

Individuazione di stralci del progetto nel modello 3d del Castello

Planimetria di progetto di Sala delle Colonne, quote pavimentazione e rampe

Per la riapertura al pubblico di Sala delle Colonne si è resa necessaria una nuova pavimentazione che uniformasse le quote attuamente molto differenti tra loro, che rendevano pericolosa la visita. L’approfondito studio archeologico ha rivelato le quote delle diverse imposte della sala nel corso dei secoli, consentendo di adottare il livello di progetto, quello che più si relazione con gli spazi adiacenti e che, soprattutto, riprende la quota più certa di pavimento nobile rinvenuta. Oltre alla pavimentezione, l’intervento comprende il restauro materico delle superfici lapidee delle colonne e delle pareti della sala, oltre alla creazione di un percorso museale composto da teche per esposizione dei numerosi ritrovamenti durante gli scavi archeologici all’interno dell’edificio.

Nuvola di punti di Sala delle Colonne

07 MODELLI 3D

BIM GRAFICA

Progetto su commissione per il rifacimentro della facciata di un edificio adibito ad ambulatorio medico. La proposta costituita da una struttura leggera metallica e lugnea su tre facciate dell’edificio, come base per piante rampicanti a bassa manutenzione, che offriranno all’edificio una seconda pelle mutevole nel tempo e che garantisce l’ombreggiamento richiesto dalla committenza.

Fondazione Foresta Onlus, Padova

Progetto su commissione di una lottizzazione a destinazione residenziale, su lotto soggetto a PUA. La proposta prevede la realizzazione di un percorso ciclabile e pedonale principale ed uno secondario a servizio delle abitazioni limitrofe, entrambi al riparo dal traffico carrabile primario. Le dotazioni pubbliche sono completate da parcheggi e un parchetto

Lottizzazione Fiesso d’Artico, Venezia

Progetto esecutivo in BIM di due edifici residenziali

Restituzione del progetto definitivo in Archicad, elaborazione dell’esecutivo e gestione delle modifiche interne di due palazzine residenziali nella provincia di Venezia.

Logo commissionato da un’azienda che si occupa di sicurezza e transfer nel contesto dell’Arena di Verona e nel Triveneto. La volontà del committente era ottenere un’immagine riconoscibile ed allo stesso tempo semplice.

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