Tuttochiaro_A

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Punteggiatura

Le virgolette si usano per aprire e chiudere il discorso diretto: La mamma disse: «Non tornate tardi!». segnalano una citazione, in cui si riportano le parole precise di qualcuno: Brenno esclamò: «Guai ai vinti». delimitano il titolo di un giornale, di un libro, di un film… Ho comprato il “Corriere della sera”. evidenziano parole non usate con il loro significato proprio: È stato indetto uno sciopero “a singhiozzo” dai ferrovieri. Le lineette servono per racchiudere un inciso: Carlo – il mio migliore amico – partirà a settembre. possono delimitare le battute di dialogo nel discorso diretto: – Non vorrai ricominciare a lamentarti! – gli dissi. – Non inquietarti: soffro e mi lamento. – rispose. Il trattino si usa per unire due parole e ottenerne una composta: Domani bassa pressione su tutta l’Europa centro-settentrionale. Stiamo percorrendo l’autostrada Torino-Milano. si usa per indicare, nei testi a stampa, il segno dell’a capo: … andia- [a capo] mo… Le parentesi tonde delimitano le parole che si vogliono isolare in un discorso o che non fanno parte del testo, ma sono inserite per maggior chiarezza: La zia Rina (moglie del fratello di mio padre) è stata ricoverata all’ospedale. Le parentesi quadre racchiudono i puntini di sospensione che, in un testo, indicano che nella citazione è stata tagliata una parte: Per me si va ne la città dolente […] per me si va tra la perduta gente. L’asterisco si usa nei testi a stampa: ripetuto tre volte, per sostituire un nome di persona o di un luogo che non si vuole rivelare: Renzo e Lucia vivevano a ***, un piccolo centro sul ramo lecchese del lago di Como. posposto a una parola, per indicare che il termine segnalato viene spiegato in nota: Tra gli animali unicellulari, i protozoi* sono visibili con l’uso di un microscopio.

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