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ELLIOTT E L’AMICO EXTRATERRESTRE
Un ragazzino di dieci anni, Elliott, trova un extraterrestre abbandonato dai suoi simili e lo accoglie in casa, in camera sua. Elliott lo nasconde nell’armadio e finge di non stare bene per non andare a scuola.
– Non mi sento bene, mamma…
L’extraterrestre sbirciò e vide che il ragazzo si era rimesso a letto con un oggetto oblungo in bocca.
Il ragazzo, non appena la mamma l’aveva lasciato solo, mise l’oggetto a scaldare sotto la lampada, lo riscaldò ben bene e se lo rimise in bocca. L’extraterrestre sorrise: era un trucco noto in tutta la galassia. Elliott rimase a casa, sotto le coperte, e la mamma uscì per andare al lavoro.
– Puoi restare a casa, ma niente TV, capito?
Dopo aver sentito partire la madre, Elliott uscì dal letto e andò ad aprire l’armadio. L’extraterrestre s’appiattì contro il fondo.
– Ehi, vieni fuori di lì! – gli disse Elliott porgendogli la mano.
– Come ti devo chiamare?
Elliott guardò gli occhi lampeggianti.
– Sei un extraterrestre, vero? Ti chiamerò E.T.
Melissa Mathison, E.T. l’extraterrestre, Mondadori Ragazzi
TESTAMICI, cioè facciamo un test tra amici e amiche.
Nei confronti di chi NON conosci, sei… curioso/a sospettoso/a impaurito/a aggressivo/a accogliente timido/a chiuso/a generoso/a simpatico/a indifferente