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LA CANOA
Nel villaggio tutti stimavano molto Acuh per la sua abilità quasi magica di vedere cose nelle cose. Quando, però, disse che dentro al tronco di un albero abbattuto dalla tempesta c’era nascosta una grande ciotola che serviva a camminare sull’acqua, tutti pensarono che Acuh volesse scherzare.
Il ragazzo si armò di una grande ascia di pietra e cominciò a tagliare via i rami, ma capì che per far uscire la grande ciotola gli serviva una cosa più tagliente. Suo nonno gli aveva parlato di una tribù al di là delle montagne che usava asce magiche che luccicavano alla luce del sole come piccole stelle. Decise che sarebbe andato a cercare le asce per finire il suo lavoro.
Quando raggiunse la valle, gli apparve un villaggio di capanne di paglia vicino a un lago. Il ragazzo aveva quattro ami di madreperla da commerciare e ora poteva fare un baratto.
Acuh mostrò come si usavano e la tribù guardava interessatissima. Quando ripartì, in cambio dei suoi quattro ami, Acuh non aveva avuto l’ascia che brillava al sole, ma aveva imparato come poterla costruire, quali minerali scegliere, come fonderli in un forno speciale. Tornato al villaggio, costruì un’ascia di ferro che brillava, con cui scavò il tronco della grande pianta e costruì una grande ciotola di legno: una canoa. Forse per la canoa, forse per la sua abilità di vedere cose dentro le cose, Acuh fu scelto dagli altri come capo del villaggio.
Il Testo Sotto La Lente Comprensione
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