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SULLE TRACCE DELL’UOMO

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INVENZIONI

INVENZIONI

Sono nella caverna, circondata da questi buffi esseri pelosi. Là fuori continua a nevicare. Io sono al caldo e in penombra. Gironzolo un po’ qua e là. Capisco che i mammut non sono sorpresi dalla mia presenza. In fondo sono un essere umano, parlante, tipologia bambina, carattere curioso e sospettoso, capelli lunghi, felpa verde, apparecchio ai denti e un guscio pieno di semi. Un esserino buffo, forse, ai loro occhi.

Mi sdraio su una pietra a forma di foglia. Mi sembra comoda per schiacciare un pisolino. La cupola della caverna è un album tutto disegnato! Mammut, cervi, lepri, daini, cavalli e… uomini armati di arco e frecce. Che cosa significano quei disegni?

Le immagini scorrono sulla parete rocciosa e mi incuriosiscono sempre di più. La vita nella caverna mi piace. Ho imparato a disegnare graffiando la parete con delle pietre dure che ho raccolto. Gioco a nascondino con i mammut, capisco quello che vogliono comunicare, ma non riesco a parlare la loro lingua. Sono animali pigri, che non trascorrono il tempo a grattare la crosta di neve in cerca di tenere erbette da mangiare. Pian piano il paesaggio sta cambiando, in questo mondo senza tempo e senza confini. Vaste zone di erba e di terra emergono dalle pozzanghere lasciate dalla neve. La luce dura di più e piano piano sta prendendo il posto delle tenebre.

Ark si racconta sulle pareti della caverna, graffiandole con le pietre dure. E tu, come ti racconti? Disegni? Scrivi? Tieni un diario? Hai un amico o un’amica del cuore?

Racconta e poi parlane con i compagni e le compagne.

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