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LA REGINA DISTRATTA

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INVENZIONI

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Una volta, tanti anni fa, viveva in un palazzo una regina molto distratta. Un giorno in cui era tornata a casa scalza, la regina disse: – Oggi ho perso il mio ultimo paio di scarpe.

– Così distratta, perderai anche la testa! – concluse il re. Il giorno dopo, la regina tornò a casa senza testa e disse:

– Una testa mi occorre e dovrò comprarne una nuova! Così regina, corte e re andarono al negozio in cui vendono teste nuove. Lì la regina provò e riprovò teste di tutti i tipi: di marzapane, di cioccolato e di caramello, di plastica, di gomma, d’oro e d’argento, gialle, rosse e blu.

Alla fine la regina colpì così forte lo scaffale che tutte le teste caddero a testa in giù.

– Rimarrò così, senza testa! – urlò infuriata.

Corte e re ammutolirono per mesi e mesi.

Un giorno la regina distratta disse: “Senza testa né testone si val meno di un bottone.

Se cocuzza io non ho, la cocuzza mi farò.”

La regina mandò a comprare rasi pregiati, velluti morbidissimi e iniziò a cucire una testa di stoffa.

Al viso diede il chiarore dell’alba; alle labbra i riflessi del tramonto; agli occhi l’azzurro del cielo; ai capelli la luce delle stelle; alle gote il profumo delle rose. Quando la testa fu terminata, la regina prese un barattolo di colla e con la colla sul collo la incollò.

– Ora che la testa mi son fatta, non sarò mai più distratta!

Emanuela Nava, La zucca dei re, Mondadori

Sottolinea e riscrivi tutte le parole del tempo presenti nella fiaba.

Il Viaggio Della Regina

Era la Regina migliore che si possa immaginare. Allegra, gentile, buona. Da ragazza, quando era solo una principessa come tante, era diversa: era stata capricciosa, vanitosa, altera. Così almeno raccontava la sua dama di compagnia. Poi a una festa aveva incontrato il Principe, si era innamorata e l’aveva corteggiato con poesie e canzoni, ostinata, insistente, finché lui le aveva detto sì.

Dopo le nozze erano arrivati i principini gemelli, Amaranto e Ginestra. Poi il Principe era diventato Re, e lei Regina. Non c’era la guerra, il regno era ricco, tutti lavoravano, i bambini andavano a scuola, i ragazzi imparavano i mestieri. Non si poteva volere di più.

Poi un giorno dal cielo arrivò un messaggio per la Regina. Lo portò negli artigli un grande falco nero.

Nel messaggio c’era scritto: Vieni da me

Beatrice Masini, Il viaggio della regina, Carthusia

ApprendistA scrittore scrittrice

Nella fiaba che hai letto manca il finale. Scegli tu, tra i seguenti, il finale che vuoi scrivere.

La regina DECISE DI PARTIRE e I principini Amaranto e Ginestra

La regina, nel suo viaggio, incontrò

La regina tornò dopo tanto tempo e

La regina DECISE DI NON PARTIRE e I principini Amaranto e Ginestra

La regina, nel suo castello,

Un giorno, dalla regina arrivarono

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