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COME NACQUE IL MARE
Al principio di tutto Mbarè prese la sua zucca con la polvere magica e creò il mondo. Ma un giorno uno stormo di uccelli giunse rapido in volo alla sua dimora.
– Potente Mbarè – dissero gli uccelli, – hai dimenticato il mare!
Mbarè prese la zucca e la rovesciò sul palmo della mano, ma la polvere magica era finita. Allora Mbarè si grattò la testa e, pensieroso, disse agli uccelli: – Radunate tutte le donne della terra e dite loro di pensare pensieri tristi. Rapidi, gli uccelli volarono via e ripeterono alle donne l’ordine di Mbarè. Le donne, orgogliose di essere state scelte da Mbarè per un’impresa così difficile, cominciarono a pensare pensieri tristi e a lacrimare.
Fiumi, fiumi di lacrime formarono in breve una vasta quantità d’acqua. Quando finirono i pensieri tristi, finirono anche le lacrime. Ma non c’era ancora abbastanza mare. Mbarè ordinò dunque alle donne di pensare pensieri allegri. Ben presto lacrime di gioia sgorgarono dai loro occhi e fiumi e fiumi di lacrime si unirono alle altre, formando una distesa d’acqua di cui non si vedeva nemmeno la fine.
Anna Lavatelli, Quando la luna scelse la notte, Editrice Piccoli
Secondo te, questo testo: è narrativo realistico. ci vuole informare. è fantastico.
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Tanto tempo fa, gli uomini non sapevano come spiegarsi la nascita del mondo, degli elementi e dei fenomeni naturali, della nascita dell’uomo sulla Terra. Fu così che si tramandarono dei racconti di padre in figlio. Fu così che quei racconti, i MITI, sono arrivati fino a noi.
Quali sono gli elementi magici nel testo?
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