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ALLE ORIGINI DEL MONDO
Mi chiamo Arkè, per gli amici Ark, e oggi, 26 settembre, sono finita alle origini del mondo. Beh, mica male! Non c’è traffico, non ci sono palazzi e nemmeno grattacieli. Raccoglierò tante informazioni per la maestra Dalia, la maestra di Storia. Iniziamo da qui. Gli alberi giganteschi, le pigne dai pinoli extralarge, sui cespugli bacche rosse invitanti, orme sconosciute di fantastici animali, uccelli dalle zampe come artigli, felci mosse dal vento e sabbia dai granelli sottili e, sullo sfondo, il MARE! E allora, eccomi qui alle origini del mondo. Immaginatevi un enorme silenzio quasi misterioso, a tratti squarciato dai tonfi di lava, pietre e sassi eruttati dalle fiammeggianti bocche dei vulcani. Osservo il nuovo mondo dall’alto di una collina coperta da felci gigantesche, in lontananza l’azzurro profondo e caldo del mare. Un mare immobile, fermo, sembra quasi un fondale di cartone, come quelli che abbiamo costruito a scuola, in una scatola di scarpe che era diventata un acquario per pesci finti.