Apollo e Dafne: la potenza dell’amore Dopo aver ucciso il serpente Pitone, Apollo si vanta della sua impresa con Cupido, dio dell’Amore, sorridendo del fatto che anche lui portasse arco e frecce, ed affermando che quelle non sembravano armi adatte a lui. Cupido indignato, decide allora di vendicarsi: colpisce il dio con la freccia d’oro che ha il potere di far innamorare e Dafne, la ninfa di cui sapeva che Apollo si sarebbe invaghito, con la freccia di piombo che fa rifuggire l’amore. Apollo, non appena vede la ninfa, figlia del dio fiume Peneo, se ne innamora perdutamente, ma… Il primo amore di Apollo fu Dafne figlia di Peneo, un amore non prodotto dal caso, bensì dall’ira tremenda di Cupido. Il dio di Delfi1, superbo per la vittoria con il serpente Pitone, aveva appena visto Amore piegare l’arco, tirando la corda, e gli disse: «Che fai, ragazzino smorfioso, con le armi, che stanno bene sulle mie spalle – io che so infliggere colpi infallibili a una belva o a un nemico, che ho appena piegato con innumerevoli frecce il gonfio Pitone, che tanto spazio occupava col ventre pestifero. Tu accontentati di attizzare con la tua fiaccola non so quali amori, e non ambire alla mia gloria». Gli rispose il figlio di Venere: «Se il tuo arco trafigge tutti gli altri, il mio trafigge te, e quanto sono inferiori al dio gli animali, altrettanto è minore della mia la tua gloria». 1
La città di Delfi era sacra ad Apollo, qui il dio aveva un santuario con un oracolo.
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