Il Poeta favoloso

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1. Un pomeriggio d’estate A Recanati, nelle Marche, sono nato nell’afoso pomeriggio del 29 giugno 1798 da Monaldo Leopardi e da Adelaide Antici, entrambi provenienti da casati nobili. Gli ideali della Rivoluzione francese del 1789 già da tempo si erano diffusi ovunque, smuovendo gli animi e gettando i semi di un futuro rinnovamento sociale, e in seguito l’arrivo in Italia di Napoleone Bonaparte aveva ulteriormente scosso gli equilibri politici e la vita di tanti cittadini. Le truppe napoleoniche, nel febbraio del 1798, sono arrivate a invadere persino lo Stato Pontificio di cui Recanati faceva parte e, mosse da valori anticlericali, hanno spodestato dal suo trono papa Pio VI, che aveva condannato i principi rivoluzionari, e lo hanno costretto a pagare milioni di scudi. Nel turbine di tale tempesta politica, mio padre, che era dalla parte del papa, vedendo nella mia nascita un presagio fortunoso, ha voluto che il mio battesimo fosse celebrato il giorno successivo e che fossi chiamato Giacomo Taldegardo Francesco di Sales Saverio Pietro. Mio padre era fiero di me e anche della sua giovane sposa, che aveva saputo dargli subito un maschio come erede e, a sera, quando il buio della notte era sceso sul Palazzo, aveva annotato sul suo diario: “A dì 29 giugno 1798. Nacque alle ore 19 il mio primo figlio, maschio, partorito da mia moglie Adelaide felicemente, sebbene dopo tre giorni interi di doglie… A dì 30 fu battezzato il dopo pranzo nella nostra parrocchia di Monte Morello dal padre Luigi Leopardi filippino, mio zio, e lo levarono al sacro fonte i Cittadini Filippo Antici mio suocero e Virginia Mosca Leopardi mia madre”. Io naturalmente non avevo coscienza di ciò che accadeva: ero un neonato inconsapevole e me ne stavo beato tra 6


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