ITALIANO Invalsi 2
• Prove ufficiali commentate
• Prove di allenamento
• Prove digitali
NUOVA EDIZIONE
PRONTI PER LA Prova



ITALIANO Invalsi 2
Gruppo Editoriale ELi
Il piacere di apprendere
NUOVA EDIZIONE



PRESENTAZIONE
Le prove Invalsi servono per monitorare le competenze raggiunte dagli alunni e dalle alunne al termine dei primi due anni di scuola, quando devono essere consolidate le abilità di comprensione del testo.
Esse sono anche un ottimo strumento per:
• programmare e strutturare il lavoro;
• favorire l’acquisizione e lo sviluppo delle competenze nell’area linguistica.
Il testo presenta:
• 5 prove graduate per complessità dei quesiti posti e del testo da leggere, sul modello delle prove ministeriali. Di queste prove, le prime due sono guidate, per aiutare gli alunni e le alunne nei primi passi;
• le prove ufficiali degli ultimi tre anni. Queste prove sono commentate e aiutano gli alunni e le alunne a trovare i punti su cui dovranno concentrarsi maggiormente;
• una prova finale, simile alle prove ministeriali per numero di item e difficoltà, per poter controllare le competenze e le abilità raggiunte al termine del percorso.
Consigliamo di somministrare agli alunni e alle alunne queste prove scandendole durante tutto l’anno scolastico. In questo modo la preparazione per affrontare le prove ufficiali sarà graduale e aiuterà i bambini e le bambine a superare l’ansia della prova Invalsi.
Le prove contenute in questo testo danno la possibilità ai bambini e alle bambine di acquisire una forma mentale che li aiuta nel percorso di comprensione per raggiungere il vero scopo finale: sapere che cosa vuol dire comprendere un testo.
Alcuni testi propongono temi di educazione civica perché il lavoro non sia solo “esercizio di comprensione”, ma anche strumento di crescita personale.
L’insegnante ha a disposizione un percorso propedeutico online con esercizi specifici che riguardano gli aspetti della comprensione del testo. Questo percorso aiuta a individuare il tipo di lavoro che si può proporre per ciascun aspetto di comprensione, anche esportandolo in altre situazioni di lettura di testi.
Le esercitazioni proposte in questo volume permettono inoltre di monitorare, durante tutto l’anno scolastico, i successi e le eventuali difficoltà di alunne e alunni.
Come ti prepara questo testo ad affrontare bene le prove Invalsi?
Questa pagina offre gli strumenti per aiutare i bambini e le bambine ad affrontare le prove Invalsi con maggiore serenità.
MINDFULNESS
Presta attenzione leggendo con calma la consegna.
Concentrati per capire che cosa ti sta chiedendo la consegna e non pensare subito alla risposta.
Metti in azione la curiosità per conoscere quali sono le risposte proposte o per capire come puoi dare tu una risposta.
Sfida te stesso/a convinto/a che sei in grado di “uscire vincitore/vincitrice”.
Pensa positivamente perché “ce la puoi fare”.
LIFE SKILLS
Consapevolezza di sé : sai che come tutti hai punti deboli, ma anche punti di forza. Fai leva su questi ultimi per sentirti forte.
Gestione delle emozioni : non puoi cancellare l’emozione, ma cerca di reagire in modo positivo e con fiducia.
Gestione dello stress: è normale sentirsi stressati di fronte a una prova importante. Cerca di mantenere la calma e sappi che sei pronto/a a risolvere i problemi che ti vengono presentati.
Pensiero creativo : a volte la curiosità e un’idea originale ti possono aiutare a trovare la soluzione.
Prendere decisioni : quando sei sicuro/a dai la tua risposta senza incertezze. Rivedendo poi le tue risposte puoi sempre correggere.
Prova 1 e Prova 2
Prova 3, Prova 4 e Prova 5
Prova 6, Prova 7 e Prova 8
Sono due prove guidate. Svolgile autonomamente. Leggi con attenzione le indicazioni che ti possono aiutare.
In queste prove le difficoltà sono in progressione : dalla più facile alla più difficile.
Sono le “vere” prove Invalsi che i bambini e le bambine come te hanno affrontato nelle prove ufficiali degli anni 2023 – 2024 – 2025. I suggerimenti possono aiutarti a comprendere quale procedimento devi seguire.
Prova 9 È una prova molto simile alle prove ufficiali. Metti in atto tutto ciò che hai imparato.
















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Questa prova ti serve per abituarti a lavorare nel modo richiesto dalla Prova Invalsi. È più semplice delle prove ufficiali. Ha meno domande e meno scelte per la risposta.
PABLO
Nel bosco di conifere e betulle vivono tanti simpatici orsetti.
5 10 15 20
Le loro pellicce sono tutte di colore marrone, tranne una, quella di Pablo, che è arancione a pallini rossi.
Questo per Pablo è un bel problema. Quando giocano a nascondino, lui si vede sempre!
E quando vanno a caccia di miele, tutte le volte le api li scoprono. E chi inseguono? Pablo, naturalmente. Quasi ogni giorno poi, alle quattro di pomeriggio, giocano a pallone.

Gli orsetti si dividono in due squadre: marrone chiaro e marrone scuro. E Pablo?
Lui è arancione a pallini rossi e… non gli resta che fare l’arbitro. Sempre!
Tutti si divertono un sacco, ma Pablo no!
Non ha nemmeno il fischietto!
Pablo è ogni giorno più triste. Vorrebbe essere marrone come gli altri orsi. Odia essere diverso, così se ne sta da solo. Si sente tanto sfortunato.
PROVA 1 • GUIDATA
Piange e, mentre le lacrime cadono sul terreno, gli viene una bellissima idea.
Decide di rotolarsi nel fango. E così fa.
Poi si specchia nel lago e…
Evviva! Sono marrone come tutti gli altri.
Di corsa raggiunge il gruppo di amici che stanno facendo un pic nic.
Gli orsi non lo riconoscono e lo invitano a mangiare con loro.
Pablo è felice… marrone e felice.
Per la prima volta non si sente diverso.
(Alessia Zucchi, Un tipo speciale, La Spiga Edizioni)
1 Qual è il bosco di conifere?



Pensa a quale immagine ti ricorda un bosco.
2 Nel testo si legge: “Quando giocano a nascondino...”
Chi gioca a nascondino?
A. Le api
B. Gli orsetti
C. Le api e gli orsetti
Con chi gioca Pablo?
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PROVA 1 • GUIDATA
Quali sono le due squadre formate dagli orsetti?
A. Marrone chiaro e marrone scuro
B. Marrone scuro e arancione a pallini rossi
C. Marrone chiaro e arancione a pallini rossi
Se non ricordi la risposta, rileggi la parte in cui si parla delle squadre.
4
Che cosa vuol dire la frase: “Non gli resta che fare l’arbitro”?
Pablo:
A. non può fare l’arbitro
B. vuole fare l’arbitro
C. può fare solo l’arbitro
Pablo può appartenere a una delle squadre?
5 Perché Pablo si rotola nel fango?
A. Perché è da solo
B. Per diventare marrone
C. Perché è triste
Che cosa ha Pablo di diverso dagli altri? Che cosa desidera?
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PROVA 1 • GUIDATA
Perché Pablo sta da solo?
Pablo sta da solo perché:
A. non sa giocare a pallone
B. gli altri non vogliono stare con lui
C. si sente diverso
Pensa a come si sente Pablo.
7 Nel racconto che hai letto puoi trovare queste informazioni?
Metti una crocetta per ogni riga.
Posso trovare l’informazione Non posso trovare l’informazione
a) A Pablo non piace il colore della sua pelliccia
b) Gli altri orsetti fanno i dispetti a Pablo
c) Pablo cerca di risolvere il suo problema
Leggi una frase per volta. Pensa se ciò accade oppure no.
8 A che ora gli orsetti giocano a pallone?
Completa la frase.
Gli orsetti giocano a pallone alle ..................................... del pomeriggio.
Nel testo è scritto a che ora giocano a pallone.
















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IL DIVORATUTTO
PARTE 1
C’era una volta un Divoratutto... Ma iniziamo dal principio, quando la capitana zia Nini e il suo equipaggio, Giorgio l’orsetto e Giulio il pinguino, furono chiamati per mettersi alla ricerca di uno strano essere marino.
Da tempo il mostro passava sotto i pescherecci e le navi da crociera spaventando i turisti. E divorava oggetti sulle spiagge.
Tutti avevano paura di lui. Qualcuno doveva fermarlo. Fu così che zia Nini, Giorgio e Giulio salparono dal porto per mettersi al suo inseguimento.
– Secondo i miei calcoli si sta dirigendo in mare aperto! – disse la capitana leggendo le ultime notizie su un giornale – Dobbiamo fare scorta di acqua e cibo.
Dopo lunghi giorni di navigazione, Giorgio avvistò qualcosa: – Eccolo là! – gridò indicandolo.
Ma, mentre lo stavano raggiungendo, il cielo si oscurò e il mare iniziò a ingrossarsi. La mattina seguente il temporale cessò.
– Lo abbiamo perso! Lo avevamo appena trovato... – si lamentò Giorgio. Proprio in quel momento sentirono qualcosa che urtava la nave. I tre indossarono le loro tute da palombaro e si tuffarono.
Adagiato sul fondo del mare trovarono un grande sottomarino. Dentro c’erano ingranaggi e quadri di comando e tutt’intorno bottiglie, scodelle, ruote, paperelle di gomma, piatti e posate di plastica. In mezzo a tutto ciò stava immobile lo strano coso verdastro, con cinque zampe e due pinne. Sembrava addormentato.
E così entrarono. All’interno c’era un disgustoso odore di pesce, petrolio e spazzatura. 5 10 15 20 25
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PROVA 2 • GUIDATA
Quando il coso verdastro si svegliò... – Ma sei un Divoratutto! –gridarono Giorgio e Giulio mentre scappavano il più velocemente possibile.
Saliti in superficie videro il sottomarino ripartire velocissimo. Lo seguirono per giorni. Ogni tanto il Divoratutto si fermava a rosicchiare qualcosa.
Tutto quello che i turisti gettavano in mare, lui lo rosicchiava.

PARTE 2
A un certo punto si fermò di fronte a un’isoletta. E fu lì che il nostro equipaggio scoprì un laboratorio subacqueo.
Zia Nini, Giorgio e Giulio si misero le tute da palombaro e si tuffarono. Entrati nel laboratorio restarono di sasso. La bocca del Divoratutto era aperta e uno strano personaggio armeggiava al suo interno con uno sputafiamme.
– Chi sei? E cosa stai combinando? Sono mesi che inseguiamo il Divoratutto! – disse la capitana zia Nini.
Lo sconosciuto disse: – Sono il dottor Asimov. Ho creato questo robot che trita spazzatura per nutrirsi. Dovete sapere che io amo il mare. È già da un pezzo che, ovunque vada con la mia barca, trovo immondizia e plastica e ho creato il Divoratutto. È programmato per ripulire il mondo.
(Federica Nuccio - Roberta Vattero, Il Divoratutto. La Spiga Edizioni)
A1
PROVA 2 • GUIDATA
Dopo aver letto tutto il racconto rifletti su che cosa le autrici
vogliono comunicare.
Le autrici hanno scritto questo racconto per:
A. far capire la necessità di usare macchine specializzate per eliminare i rifiuti
B. far capire l’importanza di tenere pulito l’ambiente
C. dimostrare che i mostri possono essere buoni
D. raccontare un’avventura di tre personaggi simpatici
Pensa al motivo per cui il dottor Asimov ha costruito il Divoratutto.
DOMANDE SULLA PARTE 1
A2 La capitana zia Nini dice che dovranno “fare scorta di acqua e cibo”. Perché?
A. Perché incontreranno il Divoratutto che mangia molto
B. Perché dovranno rimanere a lungo in mare senza sbarcare
C. Perché dovranno recarsi in alto mare
D. Perché è vietato uscire dal porto senza acqua e cibo
La frase successiva a quella in cui si parla di “scorta di acqua e cibo” ti aiuta a trovare la risposta.
PROVA 2 • GUIDATA
A3 “Si sta dirigendo in mare aperto” vuol dire che zia Nini, Giulio e Giorgio navigheranno:
A. lontano dalla costa
B. fuori dal porto
C. per molti giorni
D. vicino alle navi da crociera
Non trovi la risposta precisa nel testo. Pensa al significato di aperto: vuol dire che non ci sono linee che lo delimitano.
A4 Giorgio dice: “Lo abbiamo perso! Lo avevamo appena trovato...”
Giorgio sta parlando:
A. del mare
B. del temporale
C. del cibo
D. del mostro
Pensa a che cosa stanno cercando i protagonisti del racconto.
A5 All’inizio del racconto zia Nini parla con Giorgio e Giulio mentre sta leggendo il giornale. Questo ti fa capire che:
A. i capitani devono leggere il giornale tutti i giorni
B. i giornali avvisano quando una nave salpa dal porto
C. i giornali parlano degli avvistamenti del mostro
D. i giornali calcolano quanti danni fa il mostro
Pensa allo scopo del viaggio di zia Nini e quindi per quale motivo sta leggendo il giornale.
A6
PROVA 2 • GUIDATA
Che cosa usava il Divoratutto per trasportare i rifiuti che raccoglieva?
A. Una nave da crociera
B. Un laboratorio
C. Un peschereccio
D. Un sottomarino
La risposta è chiaramente contenuta nel testo.
A7 Dove viveva il Divoratutto c’era un disgustoso odore di pesce, petrolio e spazzatura. Ciò accadeva perché il Divoratutto:
A. era molto sporco
B. non sapeva dove buttare la spazzatura di casa
C. portava lì tutti i rifiuti per mangiarli
D. non aveva acqua per poter pulire l’ambiente
Nella seconda parte del racconto hai letto il motivo per cui è stato costruito il Divoratutto.
A8 Nel testo si legge il nome di alcuni oggetti che il Divoratutto ha raccolto. Quale tra questi oggetti non è nominato?

Nel testo non si parla di ...........................................................
Leggi con attenzione il testo.
PROVA 2 • GUIDATA
DOMANDE SULLA PARTE 2
A9 In questa parte del racconto viene presentato il dottor Asimov.
Per ogni frase che spiega una sua caratteristica indica se è vera, falsa, o se non si può capire leggendo il testo.
Il dottor Asimov sì no non si può capire dal testo
a) rispetta l’ambiente X
b) è un bravo inventore X
c) è molto vecchio X
d) non ama il mare X
Puoi dedurre queste informazioni leggendo con attenzione la parte 2 del testo.
A10 Entrati nel laboratorio, zia Nini, Giorgio e Giulio “restarono di sasso”, cioè restarono:
A. pietrificati da un incantesimo
B. nascosti dietro gli scogli
C. fermi e immobili per la sorpresa
D. immobilizzati dalle tute da palombaro
Anche se non conosci il significato di questa espressione, lo puoi dedurre leggendo attentamente tutte le quattro opzioni di risposta.
A11
PROVA 2 • GUIDATA
Zia Nini quando incontra il dottor Asimov dice: “Chi sei? E cosa stai
combinando? Sono mesi che inseguiamo il Divoratutto!”
Che cosa potrebbe aver pensato zia Nini?
Abbiamo trovato il Divoratutto e lui lo aiuta!

Finalmente abbiamo trovato il dottor Asimov.
Abbiamo trovato il Divoratutto e lui lo distrugge!
Ci ha scambiato per suoi nemici.
Zia Nini vede Asimov con in mano uno sputafiamme, un oggetto che può causare molti danni.
PROVA 2 • GUIDATA
Leggi la frase del testo riportata nel riquadro, poi rispondi alle due domande che a essa si riferiscono.
Il dottor
Asimov armeggiava all’interno della bocca del Divoratutto con uno sputafiamme.
A12 Armeggiare significa:
A. pulire le armi
B. fare qualcosa
C. spostare qualcosa
D. procurare un grande danno
A13 Il dottor Asimov si comportava così perché:
A. voleva distruggere la spazzatura raccolta dal Divoratutto
B. voleva distruggere il Divoratutto
C. voleva riscaldare il Divoratutto
D. voleva disinfettare la bocca del Divoratutto
Puoi dedurre sia il significato della parola “armeggiare” sia perché il dottor Asimov utilizza lo sputafiamme pensando a qual è l’intenzione del dottore.
PROVA 2 • GUIDATA
ESERCIZI
B1 Le parole dell’elenco possono essere divise in due gruppi.
Una parola è già stata collegata al Gruppo 1 e un’altra al Gruppo 2.
Osserva bene gli esempi e poi collega tu con una freccia le altre parole al Gruppo 1 o al Gruppo 2.
a) parliamo
b) giocate
c) beviamo
d) leggiamo
e) saltate
f) apriamo
g) dormite




Gruppo 1
Gruppo 2
Pensa a chi compie l’azione. Noi o voi?
B2 Trova l’intruso. Sottolinea la parola che non sta bene con le altre. mare
auricolare
ascoltare alveare
cellulare
Tutte queste parole terminano in “are”. Tutte sono nomi comuni di cosa?
B3
PROVA 2 • GUIDATA
In ogni gruppo di frasi indica la frase che non va bene, cioè che non è corretta.
a) Gruppo 1
A. Il leone corre
B. Il leone è addormentata
C. Il leone si abbevera
D. Il leone ha la criniera
b) Gruppo 2
A. Il maestro apre la porta
B. Il maestro spiega matematica
C. Il maestro storia
D. Il maestro legge
Gruppo 1
“Leone” è un nome maschile o femminile?
Gruppo 2
In quale frase non si capisce che cosa succede?
Errori:
Valutazione:
Data:









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PRIME RIGHE DEL RACCONTO
BIANCO E NERO
C’era una gallina bianca, contenta di essere bianca, che faceva bellissime uova bianche.
Immaginate come rimase, cosa pensò, cosa disse, cosa “coccò”, quando una mattina guardò l’uovo appena fatto e vide che era nero. – E questo, coo… cos’è? – strillava correndogli intorno. – Ma cooo… come può essermi venuto un uovo così buio?
A1 Che cosa si dice della gallina nelle prime righe del racconto?
Metti una crocetta per ogni riga.
Si dice... sì no
a) di che colore è la gallina
b) di che colore è una delle sue uova
c) dove si trova la gallina
d) quante uova ha fatto la gallina
e) che sentimenti prova la gallina
IL RACCONTO CONTINUA
Piangeva, si sconsolava, e le altre galline le facevano coo coo di consolazione, coo coo di coraggio: ma lei non si consolava. Quando poi si mise a covare, non dico che quello non lo covasse, ma lo teneva un po’ fuori, un po’ discosto, come per paura che sporcasse di nero le altre uova.
– Chissà cosa uscirà da quest’uovo! – si lamentava la covatrice. –
Chissà che uccellaccio, che corvaccio! E se sarà un pulcino come gli altri, sarà nero, nero, tutto nero come la pece!
Però, seppur controvoglia, seppur di sbieco, lo covava, perché era un uovo suo.
Venne il giorno della schiusa: le uova si agitavano sulla paglia e sulle piume come gigantesche gocce di latte: si videro beccucci becchettare, e i gusci bianchi si ruppero in un punto, poi fecero crepa, il buco si allargò e da ogni uovo uscì un pulcino, un bel batuffolo giallo.
Ma l’uovo nero non si apriva.
Anche lui si muoveva di qua e di là, come tremando: ma non si vedeva nessun becco, nessun buco... la chioccia lo guardava, preoccupata. – È coo… colpa mia – diceva. – È perché non l’ho covato come si deve… e adesso non ha la forza di aprirsi!
Mentre i pulcini gialli pigolavano intorno, chiamò le galline del pollaio e disse:
– Coo... comari... coo... compagne, ho fatto una coo… cosa sbagliata e voglio riparare. Per favore, insegnate voi ai miei pulcini a raccogliere vermetti e semi: io devo coo... covare il mio ultimo uovo.
Le galline, senza commenti, cominciarono ad aiutare i pulcini a procurarsi il cibo, come se fossero figli loro, mentre la chioccia covava l’uovo nero, delicata, morbida, attenta, senza nemmeno mangiare per non togliergli calore.
E dopo tre giorni l’uovo si schiuse e uscì un pulcino non solo giallo, non solo rosso, non solo azzurro: un pulcino di ogni colore.
Era così bello che nessuno ne aveva mai visto di simili: un piccolo sole. E quando fu grande, fu un gallo con una coda di tutti i colori, che andava da Oriente a Occidente come l’arcobaleno.
(Roberto Piumini, C’era una volta, ascolta. Einaudi Ragazzi)
PROVA 3
A2 Dopo aver letto il racconto hai capito che l’autore ha scritto questa storia per dare alcuni insegnamenti. Quali? Metti una crocetta per ogni riga.
L’autore vuole insegnare che: sì no
a) non si deve pensare che chi è diverso è brutto
b) i pulcini colorati sono più belli di quelli gialli
c) non si deve mai giudicare dalle apparenze
A3 Nel testo, riferito alla gallina bianca, si legge: “Non dico che quello non lo covasse”. Con quali parole si può esprimere lo stesso concetto?
A. Non voglio dire che cosa faceva la gallina
B. Non lo covava per nulla
C. Lo covava lo stesso
D. Lo covava solo per alcuni momenti
A4 Perché le altre galline facevano “coo coo di consolazione”?
A. Perché la gallina bianca era triste per aver fatto un uovo scuro
B. Perché la gallina bianca era triste per aver fatto uova bianche
C. Perché la gallina bianca strillava
D. Per farla smettere di correre intorno all’uovo
A5
PROVA 3
Quando la gallina bianca covava le uova, teneva l’uovo nero “un po’ discosto”. Quali di questi disegni rappresenta il modo in cui la gallina covava?



B. C. D.
A6
Nella seguente frase c’è un’espressione che sottolinea il fatto che la gallina, mentre covava, teneva l’uovo “un po’ discosto”.
Evidenzia le parole nella seguente frase:
“Però, seppur controvoglia, seppur di sbieco, lo covava, perché era un uovo suo”.
A7 La schiusa è:
A. l’ultimo giorno in cui le uova sono tutte chiuse
B. il giorno in cui le galline covano le uova in modo speciale
C. il momento in cui il contadino chiude il pollaio
D. il momento in cui i pulcini escono dalle uova
PROVA 3
A8 Nel testo si legge: “Non si vedeva nessun becco, nessun buco”.
Queste parole sono riferite:
A. a tutte le uova
B. all’uovo nero
C. alle uova bianche
D. ai pulcini
A9 La gallina dice: – Ho fatto una coo… cosa sbagliata, e voglio riparare.
Che cosa intende dire la gallina?
A. Voglio aiutare il pulcino a rompere il guscio dell’uovo
B. Voglio porre rimedio al mio errore
C. Voglio aggiustare le uova che si sono rotte
D. Voglio far diventare colorato l’uovo nero
A10 Nel testo si legge: “Le galline, senza commenti, cominciarono ad aiutare i pulcini”. “Senza commenti” significa che le galline:
A. non parlavano
B. non erano d’accordo con il comportamento della gallina
C. non giudicavano la gallina
D. non volevano perdere tempo
A11 Il pulcino viene definito “un piccolo sole” perché:
A. era giallo
B. era rotondo e paffuto
C. era bello
D. era molto caldo