COMP E Nome e Cognome
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Data
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LEGGERE LA BAMBINA E L’UNICORNO Tanto tanto tempo fa, in un castello in fondo al mare, c’era un re buono e saggio che viveva felice con la sua bella bambina. Quella felicità durò poco perché un giorno la bambina fu vittima di un maleficio. In una foresta lontana dall’oceano viveva un grande e bellissimo unicorno. Dalla mattina alla sera giocava e si riposava al sole. Il suo candido manto illuminato dai raggi sembrava risplendere con sfumature argentee. Quando veniva la sera l’unicorno cercava un posto dove trascorrere la notte. Si coricava sotto i grandi alberi della foresta e ammirava la luna che illuminava le tenebre della notte. In fondo al cuore si sentiva molto solo e triste: viveva in un posto magnifico, ma non aveva nessuno con cui parlare. Una notte udì un debole lamento: – Aiuto, aiuto! Venite a salvarmi! – implorava una vocina oltre gli alberi scuri. L’unicorno uscì dalla foresta. Si diresse verso quelle voci che imploravano aiuto. All’improvviso vide una bambina prigioniera su una roccia. Un incantesimo le impediva di fuggire da quel luogo. – Per favore aiutami. Sono prigioniera. Una notte le Arpie mi hanno rapita e vogliono da mio padre il suo regno in cambio della mia vita. L’unicorno non esitò un attimo: andò verso la roccia, si sollevò sulle zampe posteriori, in modo che la bambina potesse raggiungere il suo corno magico, che aveva il potere di eliminare gli incantesimi. La bambina si aggrappò al suo corno. Dolcemente, l’unicorno piegò la testa all’indietro e adagiò la bambina con molta cura sulla propria schiena. Le Arpie, quelle creature con il viso di donna e il corpo di uccello, di nascosto stavano a guardia della bambina. Avevano osservato tutta la scena e se ne volarono via urlando perché avevano capito che nulla potevano contro la magia dell’unicorno. Dovevano tornare dal padre della bambina al più presto per farsi dare da lui il suo regno prima che egli scoprisse che sua figlia era sana e salva. La bambina disse all’unicorno: – Mi chiamo Ulla e sono figlia del re dell’oceano. Le Arpie sono gelose del potere del mio buon padre. Per favore, unicorno, portami a casa prima che mio padre dia a loro il regno. Fiona Moodie, L’unicorno e il mare , Arka
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