magicamente insieme 3 - storia geografia

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LE SCIMMIE ANTROPOMORFE

La storia dell’uomo

Più di 14 milioni di anni fa, nelle foreste africane, vivevano le scimmie antropomorfe, cioè simili all’uomo (da antropos = uomo e morphe = forma). Vivevano preferibilmente sugli alberi per sfuggire ai predatori; si nutrivano di frutti, bacche e piccoli insetti. Queste scimmie sono considerate le antenate dell’uomo, perché per prime hanno imparato a camminare i n posizione eretta. Come è stato possibile? Circa 10 milioni di anni fa ci fu un cambiamento di clima: scomparvero le foreste lasciando il posto alla savana, una distesa di erbe alte e alberi radi. In questo nuovo ambiente le scimmie furono costrette ad abbandonare gli alberi e a muoversi allo scoperto per cercare il cibo, attraversando grandi spazi. Dovevano camminare a lungo tra l’erba alta che impediva loro la visuale, così, un po’ alla volta, cominciarono a sollevarsi sulle zampe posteriori. La nuova posizione portò grandi vantaggi. Con le mani libere, infatti: • si potevano raccogliere frutti e bacche facilmente e in maggiore quantità; • si potevano afferrare pietre e bastoni per utilizzarli secondo le necessità. Queste scimmie sono chiamate dagli studiosi ominidi e i loro resti fossili sono stati ritrovati in Africa: per questo essi sono conosciuti come australopitechi, ovvero “scimmie del sud”.

Dove vivevano le scimmie antropomorfe? Perché hanno cominciato a muoversi sulla terra? Quali vantaggi ha portato la posizione eretta?

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Le prime impronte A Laetoli, in Tanzania, sono state ritrovate impronte di 3 ominidi, che camminavano su due gambe. Risalgono a 3,7 milioni di anni fa, sono le più antiche. Da quelle orme comincia il lungo “cammino” dell’uomo.


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