1
La fonologia › CHE COS’È LA FONOLOGIA? La lingua è un codice costituito da un insieme di segni e regole utili a comunicare e a capirsi. I segni sono sia suoni (o fonemi) sia lettere (o grafemi). La fonologia è la disciplina che studia i fonemi, cioè i suoni nella loro funzione. In italiano i fonemi vocalici sono 7: a (casa), e chiusa (pescare), e aperta (peste), o chiusa (rovo), o aperta (roccia), i (vicolo), u (liuto). I fonemi consonantici sono 21, di cui 16 propri dell’italiano: b, c, d, f, g, h, l, m, n, p, q, r, s, t, v, z e 5 di origine straniera: j, k, w, x, y.
› TUTTE LE PAROLE HANNO L’ACCENTO? L’unità base della parola è la sillaba, in genere composta da una vocale e da una consonante. A seconda del numero di sillabe le parole possono essere: monosillabe (ma, chi, fa, con, da), bisillabe (li-bro, tet-to, pas-so, ca-sa), trisillabe (in-di-ce, es-se-re, a-ve-re), quadrisillabe (ta-vo-li-no, car-tel-let-ta, a-scen-so-re), polisillabe (ar-co-ba-le-no, ma-tema-ti-ca, por-ta-let-te-re). All’interno delle parole le vocali possono essere atone, cioè prive di accento, o toniche, cioè accentate. Nella parola vestito la e e la o sono atone, mentre la i è tonica. L’accento tonico può cadere sull’ultima vocale (parola tronca) come città, perché, affinché; sulla penultima (parola piana) come borsetta, lavagna, quaderno; sulla terzultima (parola sdrucciola) come cattedra, albero, tavolo; sulla quartultima (parola bisdrucciola) come parlamene, andiamocene. In italiano la maggior parte delle parole è piana, cioè ha l’accento tonico sulla penultima sillaba. L’accento tonico, che ci permette di evitare una pronuncia scorretta, in genere non viene indicato graficamente, ma in qualche caso è obbligatorio l’accento grafico: • sulle parole tronche, che cioè hanno l’accento sull’ultima sillaba: caffè, città, però, virtù; • su alcuni monosillabi che si scrivono allo stesso modo di altri (omografi) ma che hanno un significato diverso: è (verbo essere) e (congiunzione); né (congiunzione) ne (pronome); là (avverbio) la (articolo o pronome) dà (verbo dare) da (preposizione); • su alcuni monosillabi che terminano con due vocali: già, più, ciò; qui e qua non rispettano questa regola.
➜
Per capire su quale sillaba cade l’accento è bene leggere ad alta voce la parola per rendersi conto che non si pronuncia cìtta, albéro, lavagnà, ma città, àlbero, lavàgna. Saper dividere in sillabe e saper collocare correttamente l’accento sono capacità fondamentali per capire la metrica e quindi per riuscire a comprendere i testi poetici.
4