l'elfo 03/2012

Page 1

una parola è morta quando vien detta - dicono alcuni io dico che comincia a vivere soltanto allora emily dickinson

anno III 03/2012 stagione 12/13


suoni parole danze 7 e 20 settembre, sale Shakespeare e Fassbinder

MITO

settembre musica 2012

www.mitosettembremusica.it 11 settembre, sala fassbinder

Impresa sociale

convegno organizzato con la Lega delle Cooperative e la rivista Vita

elfo puccini, dancehaus, scuola paolo grassi, m.a.s. music arts & show, instituto cervantes, non solo danza (bollate) 3 - 7 ottobre
 17 - 18 novembre 
 26 novembre - 2 dicembre

milanoltre 2012 focus compagnie

mauro astolfi e spellbound contemporary ballet / cesc gelabert e gelabert/azzopardi compania de danca 
 vetrina italia spellbound contemporary ballet compagnia simona bucci mk michele di stefano mm company michele merola compagnia susanna beltrami, sanpapié compagnia dagipoli, giulio d’anna 

 vetrina italia domani professione mas dance lab + matteo bittante 

 incontri francesca pedroni, mauro astolfi maria luisa buzzi, michele merola daniele ninarello, valeria crippa umberto galimberti, marinella guatterini cesc gelabert-lydia azzopardi elisa guzzo vaccarino e altri.

www.milanoltre.org

26 e 27 ottobre, sala bausch

fonderia mercury presenta

autorevole

audiodrammi in teatro un progetto a cura di Sergio Ferrentino www.fonderiamercury.it

ottobre/giugno, elfo puccini

cantare la voce

suoni parole visioni corsi di canto con francesca breschi

info: tel. 02 00660644 organizzazione@elfo.org - www.elfo.org


Il problema non è decidere se andare a teatro: il problema è scegliere quando non andarci. Perché può essere molto forte la tentazione di passa-

rivederlo perché nella ripresa ci sono nuovi attori, e un cambiamento di cast per questa compagnia significa cambiamenti di ritmo e di tempi teatrali, quasi una nuova regia, così come deve essere in un teatro concepito come arte totale e insieme artigianato di alta sapienza pratica. Tra il 1997 e il 2011 avrò visto almeno tre volte il Sogno di una notte di mezza estate nella versione di De Capitani, e ogni volta era un altro: più divertente, più inquietante, più magico. Spettacoli che non sono mai uguali a se stessi, percorsi di ricerca che si intrecciano e creano dialoghi imprevisti, drammaturgie da far conoscere o da rielaborare, intelligenze in movimento. La vena angloamericana dell’Elfo, che ha generato il prodigio di Angels in America e ci ha fatto scoprire la bellezza, la comicità e la disperazione felice di The History Boys, arriva a distillare dal Tennessee Williams della Discesa di Orfeo una meditazione sull’intolleranza che già nella lettura scenica presentata come studio preliminare era di una potenza quintessenziale. Da vedere senz’altro. Poi, certo, ci sarebbe anche tutto il resto del cartellone dell’Elfo Puccini, con le riprese e le ospitalità che formano una lista di tentazioni variegata eppur coerente. Che cosa non andare a vedere? Questo è il problema, e, con le situazioni che soffriamo in Italia dentro e fuori dai teatri, è un problema bellissimo.

Intelligenze in movimento re attraverso lo specchio e lasciarsi sognare ogni sera da una diversa forma del mondo. Le forme prodotte dal teatro dell’Elfo sono sempre messe in scena con la follia e il rigore di una partita a scacchi dove ogni pezzo è vivo e tanto autocosciente da scivolare per sua volontà al posto giusto nel momento esatto previsto dai registi. Di conseguenza, non mi meraviglia che Bruni e Frongia traggano da Carroll una Alice underground, da cui mi aspetto fantasmagorie, moltezze di visione e imprevedibili moltiplicazioni di senso, anzi, di più: un’immagine nuova di un testo letterario ormai tanto assorbito dalla nostra cultura che in superficie ne rimane poco, come una sfumatura di sorriso senza gatto. Ridare corpo ai classici riportandone in vita tutta l’originaria virulenza e l’incanto è ciò che l’Elfo sta facendo da anni con i suoi splendidi Shakespeare. Non mi perderei la ripresa di Romeo e Giulietta, perché l’ho visto e non confesserò che alla fine ero in lacrime e stupefatta di esserlo: dirò solo che voglio

l’elfo

è un trimestrale edito da Teatridithalia Società Cooperativa Teatro dell’Elfo Impresa Sociale corso buenos aires 33 20124 milano

direttore responsabile barbara caldarini redazione flora cucchi, nicola manfredi veronica pitea, diana sartori progetto grafico plum (plumdesign.it)

Carmen Covito

registrazione tribunale di milano, n. 5 del 4 gennaio 2010 stampa arti grafiche bianca e volta via del santuario – 20060 trucazzano (milano) giugno 2012 distribuzione gratuita


SOGNI E PASSIONI, EROS E DESIDERI

INFERNI DI

FAMIGLIA

Elio De Capitani e Tennessee Williams: vent’anni fa aveva

allestito per il Festival di Spoleto Un tram che si chiama desiderio, nella scorsa stagione Improvvisamente, l’estate scorsa, ora affronta un testo del 1957 inedito sulle scene italiane, La discesa di Orfeo, che sul grande schermo divenne Pelle di serpente con Anna Magnani e Marlon Brando. Il 13 luglio debutta a Spoleto e dal 16 ottobre al 4 novembre è in scena all’Elfo Puccini. È l’incontro di tre fragili sognatori «che lasciano pelli dietro di sé, pelli pulite e denti e ossa bianche; sono segni che si trasmettono tra loro perché la razza di quelli sempre in fuga possa seguire le orme dei suoi simili». Val (Edoardo Ribatto) è un vagabondo, un uomo da marciapiede con chitarra e giacca di pelle di serpente, Lady (Cristina Crippa) è figlia d’un emigrante italiano linciato dai razzisti, prigioniera di un matrimonio crudele con Jabe che la considera sua “proprietà”, e Carole Cutrere (Elena Russo Arman) è una giovane milionaria, fragile ma ribelle. Fuggire con Carole e i suoi soldi o rompere con il passato per vivere e lavorare accanto a Lady? Val, come un moderno Orfeo che


tenta di salvare la sua Euridice, sceglie Lady per finire fatto a pezzi dai fanatici del paese, che non tollerano lo “scandalo” della loro passione e il loro sogno di una vita felice. Anche Joyce C. Oates scruta Nel buio dell’America (3-21 aprile) mettendo sotto i riflettori di un talkshow una coppia di oggi: gente semplice del New Jersey, con valori morali ben radicati nel conformismo e nel rispetto di una convivenza sociale perbenista, sconvolta dall’arresto del figlio, accusato dell’omicidio di una giovanissima vicina di casa. Corinna Agustoni e Luca Toracca li interpretano con delicatezza e sapiente pudore diretti da Francesco Frongia. Le responsabilità personali si legano indissolubilmente a quelle collettive, l’omertà copre delitti antichi e nuovi anche in Furie de sanghe, testo e regia dei giovani di Fibre Paralle (29 gennaio-3 febbraio). Ci catapultano nel profondo sud, in una terra difficile e dura dove i rituali famigliari si fanno claustrofobici ed esasperati fino a diventare veri riti tribali o a esplodere nella violenza.

La coppia scoppia Un uomo, sua moglie, una giovane donna e un altro uomo: Exit, la nuova commedia di Fausto Paravidino, (27 febbraio - 10 marzo), delicata, profonda e divertente, racconta la coppia in crisi. Ritmo serrato, scene montate in modo cinematografico, come insegna Woody Allen. Autore, regista (e attore), Paravidino, a soli trentacinque anni, è ormai un punto di riferimento delle nostre scene.


Appartengono a epoche, lingue e stili diversi ma i loro rac-

conti, che hanno avuto una fortuna immensa, hanno molto in comune: forse perché percorrono le terre misteriose del sogno e dell’inconscio, i mondi incantati e allucinati della fantasia. Parliamo di Lewis Carroll (1832-1898) e E. T. A. H offmann (1776-1822). Ferdinando Bruni e Francesco Frongia ci conducono con Alice Underground (3-13 dicembre) nel paese delle meraviglie e oltre lo specchio, in un viaggio teatrale visionario che esalta le potenzialità oniriche dei video.

realtà sospese

Una scatola magica animata dai disegni di Ferdinando Bruni, dove sia possibile giocare con il tempo e lo spazio, contestare il senso delle parole, inscenare assurdi indovinelli, mettere in dubbio le nostre certezze. E con Ida Marinelli ed Elena Russo Arman reinventare le rime, le poesie e le canzoni del testo creando un tessuto musicale che rimanda all’immaginario contemporaneo. I tre giovani fondatori di Menoventi partono dalle figure e dalle atmosfere dell’Uomo della sabbia di Hoffmann (6-11 novembre) - padre dello smarrimento nel panorama della letteratura moderna - per scarnificarne la trama e scoprire che le sue suggestioni nutrono gli incubi di Kafka e le distorte realtà di Philip Dick e di David Lynch.



Il coraggio delle donne

Le protagoniste della scena italiana sui palcoscenici dell’Elfo Puccini

Mariangela Melato, Federica Fracassi, Cristina Crippa e Marina Massironi e Adriana Asti, sole in scena, svelano, con sguardi

diversi, la complessità dell’animo femminile, «quell’essere fragilissime nella sensazione dell’abbandono, della paura del dolore, ma insieme tenaci come solo le donne sanno essere». Prendiamo a prestito le parole di Mariangela Melato a proposito del Dolore di Marguerite Duras - un diario-romanzo che nella sua straordinaria interpretazione si fa teatro (dall’8 al 25 novembre) - per raccontare tante altre solitudini, attese e ribel-


lioni: «L’attesa in cui vive la protagonista del Dolore è identica a quella di tutte le donne che aspettano, non solo in un momento di guerra (come in questo caso), ma nei momenti di abbandono, di sofferenza interiore e testimonia una capacità di sopportazione tipicamente femminile che mi ha molto colpito». È la solitudine che ritroviamo nei monologhi di Jean Cocteau - La voce umana e Il bell’indifferente – che offrono ad Adriana Asti l’occasione per una nuova, imperdibile prova d’attrice (14-19 maggio). I due atti unici mettono in scena la parabola di un amore che finisce e il coraggio di raccontarsi, di spalancare le porte alla sofferenza. Il coraggio si fa vero atto di denuncia nel monologo di Marina Massironi (5-24 febbraio) tratto dal romanzo di Roddy Doyle La donna che sbatteva contro le porte: Paula, dopo anni di abusi da parte del marito, trova la forza di ribellarsi e di buttarlo fuori dalla propria vita. Una prova “drammatica” per un’attrice che, nota per le apparizioni al fianco di Aldo, Giovanni e Giacomo, anche qui non rinuncia alle armi dell’ironia. Patrizia Valduga, una delle voci più significative della poesia contemporanea, nella Corsia degli incurabili (16-20 gennaio) offre i toni tutti femminili dell’invettiva, del desiderio, dello scherno, della preghiera, del bisbiglio, della provocazione alla sensibilità di Federica Fracassi, attrice tra le più apprezzate e premiate degli ultimi anni.

lieto fine assicurato Torna in scena Il bambino sottovuoto (5 - 17 marzo), favola surreale e scanzonata di Christine Nöstlinger. Cristina Crippa interpreta Berta Bartolotti, pasticciona signora di mezza età che si ritrova mamma di un bambino sintetico, per il quale dovrà lottare con il coraggio dell’intelligenza e dei sentimenti.


L’irresistibile leggerezza della poesia, il lato comico della filosofia

Un grande attore con il gusto nostalgico per le parole in rima,

per un mondo preindustriale di cui gli di Pascoli sono i simboli: Paolo Poli (18 dicembre-13 gennaio) rilegge il poeta del fanciullino per farci viaggiare con malizia nel passato, nei territori della nostra infanzia o nel piccolo mondo antico dei nostri bisnonni. Circondato dai motivi floreali della belle epoque, dai suoi boys sgambettanti, dai costumi di Santuzza Calì e dalle scene di Emanuele Luzzati, “un amico che ormai non c’è più - ricorda - ma che prima di andarsene mi ha riempito i magazzini di capolavori”.

Aquiloni


Non si stanca di giocare con gli endecasillabi danteschi Maurizio Lastrico (3-12 maggio), con quei versi che hanno reso famose le sue apparizioni a Zelig. Un alfabeto musicale e letterario più che mai adatto a esorcizzare i disagi della contemporaneità... nell’attesa di qualche saltuario sprazzo di paradiso. E con l’aiuto registico di Giole Dix, Maurizio riesce a conciliare lo stile folgorante delle sue esibizioni televisive con la sua indole di attore teatrale. Dalle capriole linguistiche alle contorsioni filosofiche: Silvio Orlando interpreta Il nipote di Rameau di Diderot (26 febbraio-10 marzo), un capolavoro satirico settecentesco che regala motivi di aspro divertimento. È la parabola grottesca di un musico fallito, cortigiano convinto, amorale per vocazione che nella sua riduzione della vita a pura funzione fisiologica riesce a ribaltare la visione del bene e del male. Lo sporco lavoro di dire cose scomode se lo accolla questo inconfondibile attore che per suscitare comica ripugnanza calza una parrucca logora, usa toni ora melliflui ora adulatori perché “fare il ruffiano è un mestiere considerato, e i politici lo sanno”.

Possono esistere felicità trascurabili? E allora come chiamare quei piaceri intensi e volatili che punteggiano le nostre giornate, accendendone i minuti come fiammiferi nel buio? Valerio Aprea porta in teatro il clamoroso successo letterario di Francesco Piccolo, Momenti di trascurabile felicità (15 - 21 aprile), e del suo perfido, irresistibile catalogo dell’allegria di vivere.


stagione 12/13

elfo puccini

8 – 25 novembre | sala Shakespeare

Mariangela Melato

IL DOLORE

di Marguerite Duras | regia Massimo Luconi Teatro Stabile di Genova 3 – 31 dicembre | sala Fassbinder

Ferdinando Bruni, Ida Marinelli Elena Russo Arman

ALICE UNDERGROUND

da Lewis Carroll | regia di Ferdinando Bruni e Francesco Frongia TEATRO DELL’ELFO 4 – 16 dicembre | sala Shakespeare

UN MARITO IDEALE

di Oscar Wilde | regia Roberto Valerio 18 dicembre – 13 gennaio | sala Shakespeare

Paolo Poli

AQUILONI

due tempi di Paolo Poli da Pascoli Produzioni Teatrali Paolo Poli

MILANOLTRE 2012 3 – 7 ottobre 17 – 18 novembre 26 novembre – 2 dicembre

Spellbound Contemporary Ballet Vetrina Italia Gelabert Azzopardi Companyia De Dansa 10 – 28 ottobre | sala Fassbinder

Ferdinando Bruni Alejandro Bruni Ocaña

ROSSO

di John Logan | regia Francesco Frongia TEATRO DELL’ELFO 16 ottobre – 4 novembre | sala Shakespeare

Cristina Crippa, Edoardo Ribatto Elena Russo Arman

15 – 20 gennaio | sala Shakespeare

Giulio Scarpati, Claudio Casadio

OSCURA IMMENSITÀ

di Massimo Carlotto | regia Alessandro Gassman Teatro Stabile del Veneto 16 – 20 gennaio | sala Fassbinder

Federica Fracassi

CORSIA DEGLI INCURABILI di Patrizia Valduga | regia Valter Malosti Teatro di Dioniso sala Fassbinder

PUGLIA IN SCENA A MILANO 22 - 27 gennaio Compagnia del Sole GUERRA 29 gennaio - 3 febbraio Fibre Parallele FURIE DE SANGHE

29 gennaio – 24 febbraio | Sala Shakespeare

LA DISCESA DI ORFEO

ROMEO E GIULIETTA

6 – 11 novembre | sala Fassbinder

5 – 24 febbraio | Sala Fassbinder

di Tennessee Williams | regia Elio De Capitani TEATRO DELL’ELFO

L’UOMO DELLA SABBIA

di Consuelo Battiston, Gianni Farina, Alessandro Miele regia Gianni Farina Emilia Romagna Teatro Fondazione Festival delle Colline - Torino, Menoventi

di William Shakespeare | regia Ferdinando Bruni TEATRO DELL’ELFO

Marina Massironi

LA DONNA CHE SBATTEVA NELLE PORTE

di Roddy Doyle | drammaturgia e regia Giorgio Gallione Teatro dell’Archivolto


26 febbraio – 10 marzo | Sala Shakespeare

Silvio Orlando

IL NIPOTE DI RAMEAU di Denis Diderot | regia Silvio Orlando produzione Cardellino srl

27 febbraio – 10 marzo | Sala Fassbinder

EXIT

di Fausto Paravidino | regia Fausto Paravidino Teatro Stabile di Bolzano 5 – 17 marzo | Sala Bausch

Cristina Crippa

IL BAMBINO SOTTOVUOTO di Christine Nöstlinger | regia Elio De Capitani TEATRO DELL’ELFO 12 – 24 marzo | Sala Shakespeare

LE RANE

di Aristofane Fondazione Teatro Due 18 marzo – 14 aprile | sala Fassbinder

VIVA L’ITALIA

di Roberto Scarpetti | regia César Brie TEATRO DELL’ELFO 2 – 14 aprile | sala Shakespeare

IL VENTAGLIO

di Carlo Goldoni | regia Damiano Michieletto Teatro Stabile del Veneto 3 – 21 aprile | Sala Bausch

corinna agustoni, luca toracca

NEL BUIO DELL’AMERICA

di Joyce Carol Oates | regia di Francesco Frongia TEATRO DELL’ELFO 15 – 21 aprile | Sala Fassbinder

Valerio Aprea

MOMENTI DI TRASCURABILE FELICITÀ di Francesco Piccolo | regia Valerio Aprea 16 – 21 aprile | Sala Shakespeare

Giuseppe Battiston Gianmaria Testa

ITALY

di Giovanni Pascoli Produzioni Fuorivia

23 aprile – 1 maggio | Sala Shakespeare

NOME DI BATTAGLIA LIA testo e regia Renato Sarti Teatro della Cooperativa

2 - 12 maggio | Sala Shakespeare

Maurizio Lastrico

regia Gioele Dix produzione Bananas

3 – 12 maggio | Sala Fassbinder

TEATRO DELLE ALBE / RAVENNA TEATRO

3 - 8 maggio PANTANI 9 e 10 maggio RUMORE DI ACQUE 11 e 12 maggio OUVERTURE ALCINA 14 – 19 maggio | Sala Shakespeare

Adriana Asti

LA VOCE UMANA IL BELL’INDIFFERENTE

di Jean Cocteau | regia Benoit Jacquot CRT Artificio 14 – 26 maggio | Sala Fassbinder

BABILONIA TEATRI

14 - 19 maggio THE END 21 - 26 maggio PINOCCHIO di Valeria Raimondi e Enrico Castellani 3 – 29 giugno | Sala Fassbinder

SHOPPING & FUCKING

di Mark Ravenhill | regia Ferdinando Bruni TEATRO DELL’ELFO 10 giugno – 6 luglio | Sala Shakespeare

NUOVA PRODUZIONE regia Elio De Capitani TEATRO DELL’ELFO

ottobre – giugno | Sala Bausch

nuove storie per un nuovo teatro


Abbonamenti, prezzi e promozioni Il teatro ad ogni costo Biglietteria Elfo Puccini c.so Buenos Aires 33, Milano tel. 02.00.66.06.06 www.elfo.org - biglietteria@elfo.org Mm1 Lima - passante ferroviario Porta Venezia tram 33, autobus 60 luglio: da lunedì a venerdì 14.30 - 19.30 settembre: da lunedì a sabato 10.30 - 19.30 chiusa estiva biglietteria: dal 14 luglio al 4 settembre

Prezzi Posto unico € 30.50 Riduzione convenzioni € 27 Riduzione giovani (fino ai 25 anni compiuti) € 16 Riduzione anziani (dai 60 anni compiuti) € 16 Il martedì posto unico € 20 *per ottenere le riduzioni è necessario presentare tessere o documenti al momento del ritiro dei biglietti. *il martedì non sono previste ulteriori riduzioni.

Abbonamenti COPPIA 7 spettacoli a scelta per due persone intero € 196 (€ 14 a tagliando) ridotto giovani < 25 – anziani > 60 € 168 (€ 12 a tagliando) PRIMA SETTIMANA € 70 (€ 10 a tagliando) abbonamento personale per 7 spettacoli, valido esclusivamente per le prime 6 repliche PRIMA SETTIMANA COPPIA € 140 (€ 10 a tagliando) 7 spettacoli a scelta per due persone, valido esclusivamente per le prime 6 repliche CARNET 9 ingressi a scelta libera € 171 (€ 19 a tagliando) CARTA REGALO 2 biglietti utilizzabili senza vincoli per tutti gli spettacoli in stagione € 61


Abbonarsi conviene Tutti gli abbonati possono ritirare Elfopass, la card che dà diritto a sconti e riduzioni (www.elfo.org/elfopass). Chi acquista un abbonamento coppia entro il 1 ottobre ha diritto a 2 biglietti omaggio per una prima delle produzioni Teatro dell’Elfo in sala Shakespeare. Tutti gli abbonamenti danno diritto a un omaggio per gli spettacoli della rassegna Puglia in sala Bausch (posti limitati, prenotazioni dal 5 novembre) e al ridotto a 21,50 € per gli spettacoli del festival Milanoltre

Per le scuole Intero € 12 ABBONAMENTO SCUOLA 3 spettacoli € 30 (€ 10 a tagliando) ABBONAMENTO CLASSICI Romeo e Giulietta + Le rane + Il ventaglio € 27 (€ 9 a tagliando) Da concordare presso l’ufficio promozione e scuole: tel 02.00.66.06.33 – promozione@elfo.org

Acquisti online I biglietti e gli abbonamenti possono essere acquistati online sul sito www.elfo.org e su www.vivaticket.it con carta di credito o bancomat (ritiro la sera stessa, entro 30 minuti dall’inizio dello spettacolo) Call center Vivaticket by Charta all’ 899.666.805 (servizio a pagamento)

Prenotazioni online I biglietti possono essere prenotati scrivendo a biglietteria@elfo.org o compilando il form sul sito www.elfo.org

Acquisti telefonici I biglietti si possono acquistare anche telefonicamente con carta di credito allo 02.00.66.06.06 (senza costi aggiuntivi) e ritirare entro 30 minuti prima dell’inizio dello spettacolo. Informazioni e programma possono subire variazioni. Tutti gli aggiornamenti sul sito: www.elfo.org


Bruni e De Capitani si confrontano con le nuove generazioni. Tornano in scena quattro successi delle passate stagioni

Genitori e figli, allievi e maestri, giovani e adulti


Il tema della responsabilità e della trasmissione del sapere, ovvero di una sorta di “genitorialità

sociale”, ritorna nelle ultime produzione dell’Elfo. Rosso (10-28 ottobre, sala Fassbinder), con il tutto esaurito dello scorso maggio, si è conquistato a pieno titolo l’apertura della prossima stagione. Qui, lo scontro/ incontro è tra generazioni di artisti, ma va oltre il cliché maestro/allievo, toccando interrogativi universali. Bruni è il pittore Rothko, uomo maturo, che faticosamente fa i conti con se stesso e con i compromessi del mercato. Talvolta ringhia, più spesso ruggisce al suo devoto assistente Ken, artista in erba, a scuola di arte e di vita e alla ricerca di un “padre”, da uccidere. Nella nuova edizione di Romeo e Giulietta (29 gennaio-24 febbraio), Bruni, oltre a dirigere un rinnovato cast di giovani nei ruoli degli impavidi amanti e amici, si ritaglia anche la parte di Capuleti, rappresentante del potere cinico degli adulti sotto la cui crudeltà cadono le giovani vittime inconsapevoli. La messa in scena riverbera di contrasti, fra buio e luce, notte e giorno, gioia e lutto, balli e funerali e vi convive un doppio sguardo: un inno alla giovinezza, alla passione, alla velocità, al pericolo e un presagio di rovina e di morte. Anche in Shopping and Fucking (3-29 giugno), Brian/Bruni, unico adulto della pièce, è un vero e proprio deus ex machina senza cuore, un educatore severo e feroce, corrotto da una nuova religione che ha nel dio denaro il suo punto di riferimento. I quattro giovani, tutti attori under 30, già applauditi in altre produzioni dell’Elfo, sono personaggi senza passato, senza padri e senza madri, stupidi e vulnerabili, vittime perfette per il primo orco di passaggio, assurdi, ma tragicamente reali, votati a consumarsi e consumare.

De Capitani è l’irresistibile insegnante di inglese Hector

Il caso The History Boys: 30.000 spettatori, oltre 140 repliche già all’attivo. Nel 2013 in tournée in più di 20 città italiane. Definito come “uno degli spettacoli più importanti ed emozionanti” made in Elfo, diventato un caso per la risposta entusiasta degli spettatori più giovani, il testo di Bennett mette a confronto due concezioni opposte: quella della cultura come fattore indispensabile per diventare esseri umani completi, imparando a leggere la realtà, e quella che invece la concepisce come valore d’uso da giocarsi nel grande supermercato dello showbusiness.


Senza memoria non c’è futuro

Torna dopo il successo di Freddo, il grande autore svedese Lars Nóren. Guerra (22 - 27 gennaio) prova a raccontare cosa accade quando un conflitto finisce e arriva la tanto sognata pace. Una famiglia cerca di lasciarsi alle spalle le angosce e di guardare al futuro: le ferite aperte sono i loro personali danni collaterali, laconica definizione con cui si licenzia tutto ciò che resta e spesso non ha

Due spettacoli per celebrare il canto della vita che si

infrange contro la furia omicida. Biografie personali che si fanno narrazione collettiva per parlare, oggi come allora, di ingiustizia e verità, di sordide trame e percorsi di liberazione, di antifascismo e libertà, di diritti sociali e cultura indipendente. Il quartiere “occupato” del Casoretto, dove due diciottenni milanesi vengono uccisi a colpi di pistola, due giorni dopo il rapimento di Aldo Moro, e il quartiere “resistente” di Niguarda, con il Gruppo di Difesa della Donna, dove la partigiana Lia viene falciata dai mitra nazisti: luoghi simbolo di Milano che si intrecciano alla storia buia degli anni di piombo e alla grande pagina della Resistenza.

Nome di battaglia Lia (23 aprile-1 maggio), testo e regia di Renato Sarti, è dedicato alle donne e al loro coraggio. Basato su testimonianze dirette, ritrae con pochi precisi tocchi un’epoca e racconta l’eroismo della lotta per la liberazione insieme ai momenti più quotidiani, le piccole cose che rendevano più lieve la vita. Anche Viva l’Italia di Roberto Scarpetti (18 marzo-14 aprile) è una storia narrata in prima persona dai personaggi, per far rivivere al pubblico il passato come fosse presente, con tutte le emozioni, i sentimenti, la disperazione di persone reali. Un testo inedito, affidato alla profonda umanità di César Brie, regista argentino d’origine e milanese d’adozione.


Due pezzi di storia della città di Milano: le morti di Fausto e Iaio (18 marzo 1978) e di Gina Galeotti Bianchi, nome di battaglia Lia (24 aprile 1945)

Giustizia, vendetta, perdono, pena Alessandro Gassman dirige Oscura immensità , tratto dall’omonimo romanzo di Massimo Carlotto, nel quale i due protagonisti, la vittima (Giulio Scarpati) e il carnefice (Claudio Casadio), intersecano i loro destini, contrapposti e ineluttabili. Perché quando ti uccidono la moglie e il figlio nel corso di una rapina, tutto ciò che ti vela gli occhi per sempre è l’oscura immensità della morte. L’incomunicabilità tra innocenti e colpevoli riesuma sentimenti ancestrali che accecano e non lasciando spazio al perdono, ma solo a una vendetta cieca. (15 - 20 gennaio)

Quello che chiamiamo pace Torna dopo il successo di Freddo, il grande autore svedese Lars Norén. Guerra (22 - 27 gennaio) prova a raccontare cosa accade quando un conflitto finisce e arriva la tanto sognata pace. Una famiglia cerca di lasciarsi alle spalle le angosce e di guardare al futuro: le ferite aperte sono i loro personali danni collaterali, laconica definizione con cui si licenzia tutto ciò che resta e spesso non ha voce. Eppure qualcosa di vitale è rimasto. “Dove fanno il deserto, quello chiamano pace”. Tacito


Classici: capire l’oggi attraverso le commedie di ieri


Classici che diventano contemporanei e viceversa:

un percorso di andata e ritorno che riassumeva la stagione dell’Elfo di alcuni anni fa. E classici contemporanei sono alcuni degli spettacoli proposti nella nuova stagione. Tre commedie e un poema attualissimi, a partire da Il marito Ideale di Oscar Wilde (4-16 dicembre) che, nella versione di Roberto Valerio (qui traduttore, regista e attore), pone al centro la questione morale, tema sempre scottante nel nostro paese. Una storia che si consuma nel salotto buono di un’aristocrazia imborghesita, microcosmo che mostra con estrema ironia il divario tra apparenza e onestà, vita pubblica e vita privata. Il ruolo politico della cultura e dell’arte nella società è fulcro de Le rane di Aristofane (12-24 marzo). Qui è la società greca in decadenza, alla ricerca dei valori perduti, a venire presa di mira e la regia collettiva del Teatro Due di Parma la rievoca con comicità e leggerezza, al ritmo di un sirtaki, lanciando frasi al megafono, inscenando un duello poetico, affidando al voto del pubblico il responso. Chissà se Goldoni avrebbe mai fatto entrare in scena i suoi personaggi ballando sulle note di Amy Winehouse o ha mai pensato di citare, nelle sue commedie, alcuni sonetti di Shakespeare? Il Ventaglio di Damiano Michieletto (2-14 aprile) è uno spettacolo vivacissimo che trasforma Goldoni in un autore di oggi e coinvolge il pubblico giovane lontano dalle ciprie e dalle parrucche settecentesche. Ci ricordiamo di quando eravamo emigranti? Di quando proprio noi - italiani! - solcavamo i mari affollando barconi in cerca di una vita migliore? Pascoli nel poema ITALY (16-21 aprile) racconta in versi una storia ricordi e amore familiare che Giuseppe Battiston e Gianmaria Testa ci propongono attraverso parole, canzoni e musica.


STORIE DI TEATRI, DI ARTISTI E DI UTOPIe

La creatività di due gruppi, diversi per età e poetica, che amano sconfinare restando se stessi

Tre spettacoli del Teatro delle Albe (creato nel 1983 da Marco

Martinelli, Ermanna Montanari, Luigi Dadina e Marcella Nonni), tre momenti di una storia più che mai vitale, che ha fatto scuola: dalla fondazione di Ravenna Teatro, uno “stabile corsaro” che pratica un’originale “coltura” teatrale della città, al metodo della “non-scuola” che dalla Romagna ha attecchito anche a Scampia con il progetto Punta Corsara. Un percorso che intreccia alla ricerca del “nuovo” la lezione della tradizione: il drammaturgo e regista Martinelli scrive

i testi ispirandosi agli antichi e al tempo presente, pensando le storie per gli attori, i quali diventano veri e propri co-autori degli spettacoli. Fondamentali all’interno del gruppo sono le accensioni visionarie e la vocalità inquietante di Ermanna Montanari, che il pubblico milanese ha apprezzato in Sterminio e nella sua versione al femminile di Arpagone nell’Avaro dello scorso anno. E che ritroverà in tutta la sua forza nell’Ouverture Alcina (11 e 12 maggio). Il focus sull’Albe si completa con Pantani (3-8 maggio), novità dedicata al grande campione, e con Rumore di acque (9-10 maggio), seconda tappa del trittico Ravenna-Mazara 2010, ovvero tre opere che prendono Mazara del Vallo come simbolico luogo di frontiera e punto di partenza per un affresco sull’oggi. Da una storia trentennale a una più recente, ma altrettanto coraggiosa e coerente: è il caso di Babilonia Teatri, fondato nel 2006 da Enrico Castellani e Valeria Raimondi, che ad oggi ha all’attivo ben sette spettacoli tra cui The end (in sala fassbinder dal 14 al 19 maggio), Pornobboy, Pop star, Made in Italy (visti nelle passate stagioni al CRT), fino agli sconfinamenti nel teatro per bambini con Baby don’t cry e al prossimo Pinocchio (22-26 maggio), nato dall’incontro con attori usciti dal coma della compagnia Gli amici di Luca. «Babilonia Teatri è per un teatro pop. Per un teatro rock. Per un teatro punk», si legge nel manifesto poetico del gruppo veneto, che definisce i propri spettacoli blob teatrali, playlist cristallizzate, specchio riflesso. E nel corso di questi anni premi e riconoscimenti sono arrivati numerosi: dal Premio UBU nel 2009 e nel 2011 al Premio Scenario nel 2007, al Premio Vertigine 2010, fino al Premio Hystrio 2012.


20 20 12 12 X X X X VI VI ED ED IZ IZ IO IO N N E E TEATRO ELFO PUCCiNi c.so Buenos Aires 33 TEATRO ELFO PUCCiNi c.so Buenos Aires 33 DANCEhAUS via Tertulliano 70 DANCEhAUS via Tertulliano 70

Intero Euro 25 Ridotto Euro2520 Interodi Euro Diritto prevendita Euro 1,50 MiolCard 4 ingressi Euro 60 Ridotto Euro 20 MiolCard 4 ingressi Euro 60 infoline 02.00.66.06.06 www.milanoltre.org infoline 02.00.66.06.06 www.dancehaus.it www.milanoltre.org www.dancehaus.it

3 – 7 ottobre Vetrina Italia 3 – 7 ottobre SPELLBOUND CONTEMPORARY BALLET Vetrina Italia SiMONA BUCCi / Mk / MM COMPANY SPELLBOUND CONTEMPORARY BALLET Vetrina ItaliaBUCCi Domani / Mk / MM COMPANY SiMONA DANCEhAUS-BiTTANTE / P MAS DANCE LAB Vetrina Italia Domani DANCEhAUS-BiTTANTE / P MAS DANCE LAB 17 novembre – 2 dicembre GELABERT 17 novembreAZZOPARDi – 2 dicembreCOMPANYA DE DANSA Vetrina Italia AZZOPARDi COMPANYA DE DANSA GELABERT SANPAPiE’ Vetrina Italia / DAGiPOLi / GiULiO D’ANNA XE / DANCEhAUS-BELTRAMi SANPAPiE’ / DAGiPOLi / GiULiO D’ANNA XE / DANCEhAUS-BELTRAMi in collaborazione con in collaborazione con


ALBERGHI DOVE INCONTRARSI non solo luoghi di soggiorno, ma anche di incontro della cultura, dell'arte, della musica e del tempo libero Ristorante “Il Capriccio” Caffè Doria “JC” Jazz Club

Presentando Elfo Pass, agli Amici e abbonati del Teatro Elfo Puccini, sarà riservato uno sconto del 15% sui servizi di ristorazione e bar.

ADI Doria Grand Hotel

MILANO ★ ★ ★ ★

Viale Andrea Doria , 22 20124 Milano Tel. +39 02.67.411.411 info.doriagrandhotel@adihotels.com PARTNER DI:

elfo puccini

TEATRO D’ARTE CONTEMPORANEA

STAGIONE 2012 / 2013

www.adihotels.com


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.