Portfolio APS 2019-2021

ELEONORA VIGNANI LM APS - POLITECNICO DI TORINO 2019-2021

P O R T F O L

I

O

INDICE

p. 1

CURRICULUM VITAE

p. 4

ALBERGO AD ALAGNA VALSESIA

p. 12

2|ZERO|50

p. 16

HELIOTROPIUM

p. 22

NEW-VILLE

p. 32

PUZZLE BUBBLE

CURRICULUM VITAE La fantasia e la curiosità nei confronti di ciò che mi circonda mi hanno sempre accompagnata fin dalla tenera età e mi hanno portata a scegliere il percorso di Laurea in Architettura dopo il diploma al liceo scientifico. La precisione, la meticolosità, la dedizione al lavoro e allo studio e la volontà di imparare cose nuove contraddistinguono il mio carattere. Ritengo che il teamwork che contraddistingue la professione dell’architetto sia un’opportunità preziosa per mettersi in gioco e crescere sia professionalmente, sia come persona.

NOME Eleonora Vignani NAZIONALITÀ Italiana LUOGO E DATA DI NASCITA Torino (TO) il 07/08/1998 INDIRIZZO C.so Galileo Ferraris 109, 10128 Torino (TO) CONTATTI Cell: 3318980961 email: eleonoravignani@gmail.com PATENTE DI GUIDA B

ESPERIENZE DI LAVORO Periodo da/a Tipo di impiego (ruolo) Azienda/società Mansioni /responsabilità

Maggio 2019 (elezioni europee e amministrative) - Settembre 2020 (referendum costituzionale) Scrutatrice di seggio elettorale Comune di Torino Costruzione del seggio e preparazione del materiale, affiancamento del presidente di seggio nello svolgimento delle operazioni elettorali: sanificazione del materiale e della cabina di voto, registrazione degli elettori, spoglio e conteggio dei voti, redazione delle tabelle e dei documenti relativi allo scrutinio. Trasporto e consegna del materiale al Comune di Torino.

EDUCAZIONE Periodo da/a Corso di Laurea

Ottobre 2019 - in corso Laurea Magistrale in Architettura per il progetto sostenibile (APS)

Istituto di formazione

Politecnico di Torino

Competenze acquisite

Integrazione delle competenze di restauro e progettazione architettonica, urbana e strutturale acquisite durante la Laurea Triennale, con particolare attenzione al tema della sostenibilità e dell’ecocompatibilità. Introduzione al progetto degli impianti di climatizzazione, acqua calda sanitaria, solare e fotovoltaico. Acquisizione di nozioni di modellazione parametrica avanzata dell’involucro edilizio mediante l’utilizzo integrato di diversi software come Revit e Grasshopper per Rhino e relativi plug-in. Acquisizione di strumenti per la stima della sostenibilità economica del progetto e per la valutazione della sostenibilità di processi e prodotti nell’ambito dei materiali da costruzione. Conoscenza più approfondita della storia dell’architettura moderna nell’ambito della città.

Qualifica conseguita

/

Voto

/

1

Periodo da/a

Ottobre 2016 - Settembre 2019

Corso di Laurea

Laurea Triennale in Architettura

Istituto di formazione

Politecnico di Torino

Competenze acquisite

Competenze di base relative alla progettazione architettonica alle varie scale, da quella urbanistica alla scala dell’interno. Acquisizione di nozioni di fisica tecnica e capacità di sviluppo di un progetto illuminotecnico. Conoscenza dei metodi di rappresentazione e delle convenzioni grafiche, nonché delle tecniche di rilievo architettonico e urbano. Capacità di interpretare e comprendere il comportamento meccanico delle strutture e dei materiali più comunemente utilizzati in architettura. Acquisizione degli strumenti per la stima dei beni immobili e di una comprensione critica della storia dell’architettura. dall’età paleocristiana a quella contemporanea.

Qualifica conseguita Voto

Periodo da/a Scuola superiore

Laurea di I livello in Architettura 110/110

Settembre 2011 - Luglio 2016 Liceo scientifico internazionale a indirizzo bilingue (inglese-spagnolo)

Istituto di formazione

Convitto Nazionale Umberto I, Torino

Competenze acquisite

Acquisizione di nozioni di matematica, geometria analitica e fisica che si sono rivelate utili anche durante il percoso universitario al Politecnico. Ottenimento di una buona padronanza della lingua spagnola, anche grazie a scambi interculturali con istituti superiori di Barcellona e Benalmádena. Discreta padronanza della lingua inglese, grazie alla quale è stato possibile effettuare lo scambio con Cuijk Sviluppo dell’abilità scrittoria e della capacità critica, attraverso lo studio della letteratura, sia italiana che straniera (inglese e spagnola).

Qualifica conseguita Voto

Diploma di maturità italiana e spagnola (Bachiller) 100/100

CONOSCENZE LINGUISTICHE Madrelingua

Italiano

Altre lingue

Inglese Scritto

Orale

Comprensione

Orale

Comprensione

Orale

Comprensione

Spagnolo Scritto

Francese Scritto

Certificazioni internazionali

CAE (Cambridge Advanced English) livello C1, DELE (Diploma de Español como Lengua Extranjera) livello B2.

2

CONOSCENZE SOFTWARE Disegno e modellazione

Autodesk AutoCAD 2017-2020 2D/3D Rhino 6 + Grasshopper e plug-in Autodesk Revit 2020 SketchUP Pro 2017

Rendering

Autodesk 3D Studio Max 2017 (mental ray) Lumion 8.0 Pro VRay per SketchUp 2017

Grafica

Adobe Illustrator CC 2018 Adobe InDesign CC 2018 Adobe Photoshop CC 2018

Pacchetto office

Microsoft Word 2020 Microsoft Power Point 2020 Microsoft Excel 2020

Altri software

DIALux Echo Parasol PRO_SAP RDF (fotoraddrizzamento) Windows movie maker e Live Movie Maker Audacity (editor audio)

ALTRE ESPERIENZE E COMPETENZE A partire dal 2014, svolge attività di tutoraggio e supporto allo studio per studenti della scuola secondaria di primo e secondo grado, nonché per studenti iscritti al corso di Laurea di I livello in Architettura al Politecnico di Torino. Le materie in cui offre supporto spaziano dall’ambito scientifico a quello linguistico.

PREMI E RICONOSCIMENTI Il 6 novembre 2017 ha partecipato alla 22° edizione dell’iniziativa “Premi e Borse di studio Fiat Chrysler Automobiles e CNH Industrial ai figli dei dipendenti” ed è stata insignita del premio per il risultato conseguito all’esame di Maturità da John Elkann (presidente del Comitato Borse di Studio), Sergio Marchionne e dalla senatrice a vita Elena Cattaneo

3

ALBERGO AD ALAGNA VALSESIA ATELIER: IL PROGETTO SOSTENIBILE DI ARCHITETTURA DOCENTI_A. DE ROSSI, A. PELLEGRINO, O. DE PAOLI SEMESTRE I_2019-2020 Il progetto riguarda la realizzazione di una struttura alberghiera ad Alagna Valsesia (VC), località montana ai piedi del Monte Rosa. Il sito di progetto corrisponde alle ex miniere d’oro di Kreas: è caratterizzato da numerose preesistenze legate alla precedente funzione (muri e ruderi), ma è anche soggetto a numerose frane, per cui si rende necessaria la realizzazione di un vallo.

Il progetto ha l’obiettivo di creare un volume edilizio dalle forme semplici e pulite che possano relazionarsi con le preesistenze, seguendone l’andamento, e con le forme dell’ambiente montano circostante. Ne è risultato un edificio composto da due porzioni (una destinata alle camere e l’altra al ristorante) connesse tra loro mediante un passaggio coperto sospeso. La compenetrazione dei volumi così creata viene sottolineata formalmente da estrusioni e svuotamenti.

4

VANTAGGI DELLA ZONA

1191 m s.l.m

Alagnaper Vl’accesso alsesia Flussi all’hotel

Flussi di accesso alla piazze

RISTORANTE

CAMERE

LOUNGE BAR

708 abitanti

TURISMO SPORTIVO: collegamento ad impianti sciistici, alpinismo e arrampicata.

LOCALI TECNICI

PARCHEGGIO

RISTORANTE

CAMERE SPA

AREA DI PROGETTO

Esploso assonometrico funzionale vicinanza alla comunità LUOGO DI INTERESSE STORICO-CULTURALE: Walser. Inoltre, l’idea della riqualificazione delle preesistenze come zone

Distanza dal centro: 2,3 km

museali e di trasformazione delle ex Miniere di Kreas in luoghi culturali, contri-

LOUNGE BAR

Flussi di accesso alla piazze Pedemonte

buisce a rafforzare il valore storico dell’area.

6 min

RISTORANTE

CAMERE

Flussi per l’accesso all’hotel

Flussi di accesso alla piazze

LOCALI TECNICI

29 min

Valsesia e al Monte rosa.

CUCINA

Esploso assonometrico funzionale

SPA

Esploso assonometrico funzionale Flussi di accesso alla piazze

0

100

200

Sezione AA

LOUNGEproge BAR 1. Come punto di partenza del nostro o siamo par dalla problema ca di una futura ostruzione dovuta alla presenSezione AA LUOGO DI INTERESSE NATURALISTICO: vicinanza al Parco Naturale Alta za del vallo.

SPA PARCHEGGIO

CUCINA

PARCHEGGIO

LOCALI TECNICI

CUCINA

LOUNGE BAR

300m

1

CAMERE

2

RISTORANTE

1. Come punto di partenza del nostro proge o siamo par dalla problema ca di una futura ostruzione dovuta alla presenSezione BB za del vallo.

SPA PARCHEGGIO

CUCINA

Esploso assonometrico funzionale

LOCALI TECNICI

Sezione BB

2. La prima scelta delle volumetrie si è basata su solidi puliti e semplici che potessero relazionarsi con le preesistenze .

LOUNGE BAR

Flussi di accesso alla piazze

1. Come punto di partenza del nostro proge o siamo par dalla problema ca di una futura ostruzione dovuta alla presenza del vallo.

1_VALLO

2_VOLUMI

1. Come punto di5 partenza del nostro proge o siamo par dalla problema ca di una futura ostruzione dovuta alla presenza del vallo.

4

SPA

Esploso assonometrico funzionale

CUCINA

2. La prima scelta delle volumetrie si è basata su solidi puliti e semplici che potessero relazionarsi con le preesistenze .

1. Come punto di partenza del nostro proge o siamo par dalla problema ca di una futura ostruzione dovuta alla presenza del vallo.

PROBLEMATICHE DEL SITO

APPROCCI PROGETTUALI

Rigidità del clima: Alagna si trova in zona climatica F, con un

Utilizzo di componenti di involucro con una bassa trasmittanza

2. La prima scelta delle volumetrie si è basata su solidiesterna puliti e numero di gradi giorno pari a 3877.

La temperatura semplici che potessero relazionarsi con le preesistenze . raggiunge un massimo di circa 16°C nei mesi estivi;

3. Abbiamo modellato queste volumetrie così da riprendetermica, in modo da diminuire le dispersioni di calore verso l’esterno re l’ambiente montano circostante.

1. Come punto di partenza del nostro proge o siamo par dalla problema ca dia una futura ostruzione dovuta allaalpresenZona soggetta frane: l’ultimo evento registrato risale 2016; za del vallo.

2. La prima scelta delle volumetrie si è basata su solidi puliti e semplici che potessero relazionarsi con le frana preesistenze .

Possibile riutilizzo del materiale derivante dalla come rivestimento;

e, di conseguenza, limitare il fabbisogno termico dell’edificio;

Possibili allagamenti dovuti alla quota del piano di campagna;

Progetto di una pavimentazione permeabile per facilitare il deflusso delle acque verso la falda acquifera;

Futura presenza di un vallo, che costituirà un’ulteriore ostruzione visiva nel contesto;

Utilizzo di piantumazioni per rendere meno impattante la costruzio-

3_INCLINAZIONI

4_PARCHEGGIO E COLLEGAMENTO

2. La prima scelta delle volumetrie si è basata su solidi puliti e semplici che potessero relazionarsi con le preesistenze .

Poca disponibilità di luce naturale, a causa della presenza

3. Abbiamo ne del vallo;modellato queste volumetrie così da riprendere l’ambiente montano circostante.

degli alti versanti delle montagne che circondano il sito di

Ricerca di un orientamento ottimale per l’edificio, in modo tale da

progetto.

catturare la maggior quantità di luce possibile durante il giorno.

STUDIO SOLARE

A

A

4. Abbiamo inserito un collegamento che unisce le due 3. Abbiamo modellato queste volumetrie così da riprendeQuello dell’illuminazione naturale risulta essere uno dei temi più delicati del progetto.

Da questo punto di riguarda vista, la posizione del sito di invece, nostro interesse strutture.

Per quanto il parcheggio, risulta re l’ambiente montano circostante. risulta critica. I versanti costituiscono il principale ostacolo al passaggio della luce.coperto dal verde e rimane alla quota della preesistenza.

2.

La prima scelta delle volumetrie si è basata su solidi puliti e 3. Abbiamo modellato queste volumetrie così da riprendeCome si può notare dalle viste ombreggiate riportate di seguito, l’area di progetto risulta essere illuminata principalmente nelle ore centrali del giorno. semplici che potessero relazionarsi con le preesistenze . re l’ambiente montano circostante.

D’estate, le ore di luce aumentano rispetto al resto dell’anno, consentendo al sito di restare illuminato fino alle ore 15:00. La direzione prevalente della radiazione solare è quella S-E.

3. Abbiamo modellato queste volumetrie così da riprendere l’ambiente montano circostante.

21 dicembre ore 9:00

5_SVUOTAMENTO

4. Abbiamo inserito un collegamento che unisce le due strutture. Per quanto riguarda il parcheggio, invece, risulta coperto dal verde e rimane alla quota della preesistenza.

21 marzo ore 9:00

re l’ambiente montano circostante.

21 marzo ore 9:00

21 marzo ore 12:00

4. Abbiamo inserito un collegamento che unisce le due strutture. Per quanto riguarda il parcheggio, invece, risulta coperto dal verde e rimane alla quota della preesistenza.

N

01

0

B

Corso Di Laurea magistrale in Architettura per il progetto sostenibile - Torino

Alagna Valsesia

INQUADRAMENTO TERRITORIALE STATO DI FATTO

DI PROGETTO STUDIO SOLARE 0

ESPLOSO FUNZIONALE 0

5

10

5. Nella manica delle camere all’ultimo piano andiamo ad abbassarci in modo da enfatizzare ancora di più la compenetrazione tra volumi.

GRUPPO 1 Anna Barbato s274738, Davide Spada s275265, Silvia Valentini s274699, Eleonora Vignani s275254

l progetto sostenibile - Torino HITETTURA - 2019/2020 De Paoli

GRUPPO 1 Anna Barbato s274738, Davide Spada s275265, Silvia Valentini s274699, Eleonora Vignani s275254 l progetto sostenibile - Torino HITETTURA - 2019/2020 De Paoli Localizzazione sito

GRUPPO 1 CONCEPT Anna Barbato s274738, Davide Spada s275265, Silvia Valentini s274699,PLANIVOLUMETRICO Eleonora Vignani s275254

21 marzo ore 15:00

5. Nella manica delle camere all’ultimo piano andiamo ad abbassarci in modo da enfatizzare ancora di più la compenetrazione tra volumi.

6. Infine dalla struttura vengono estrusi i collegamenti, 5. Nella manica delle camere all’ultimo piano andiamo ad andando così a dare una facile lettura anche dall’esterno abbassarci in modo da enfatizzare ancora di più la com21 giugno ore 9:00 21 giugno ore 12:00 21 giugno ore 15:00 dell’edificio. penetrazione tra volumi.

4. Abbiamo inserito un collegamento che unisce le due 5. Nella manica delle camere all’ultimo piano andiamo ad strutture. Per quanto riguarda il parcheggio, invece, risulta abbassarci in modo da enfatizzare ancora di più la comcoperto dal verde e rimane alla quota della preesistenza. penetrazione tra volumi.

5 10 15m

GRUPPO 1 - 2019/2020 l progetto sostenibile - Torino ATELIER: IL PROGETTO SOSTENIBILE DI ARCHITETTURA Anna Barbato s274738, Davide Spada s275265, De Paoli HITETTURA - 2019/2020 Docenti: Antonio De Rossi, Anna Pellegrino, Orio Silvia Valentini s274699, Eleonora Vignani s275254 De Paoli

21 dicembre ore 15:00

6_ESTRUSIONI

5. Nella manica delle camere all’ultimo piano andiamo ad abbassarci in modo da enfatizzare ancora di più la compenetrazione tra volumi.

4. Abbiamo inserito un collegamento che unisce le due strutture. Per quanto riguarda il parcheggio, invece, risulta coperto dal verde e rimane alla quota della preesistenza.

4. Abbiamo inserito un collegamento che unisce le due strutture. Per quanto riguarda il parcheggio, invece, risulta coperto dal modellato verde e rimane alla quota della preesistenza.

3. Abbiamo queste volumetrie così da riprende-

Stato di fatto_planivolumetrico

5

10

15

20m

15 m

6. Infine dalla struttura vengono estrusi i collegamenti, andando così a dare una facile lettura anche dall’esterno dell’edificio.

CONCEPT PLANIVOLUMETRICO DI PROGETTO ESPLOSO FUNZIONALE

6. Infine dalla struttura vengono estrusi i collegamenti, 0 10 andando così a dare una facile lettura anche5 dall’esterno dell’edificio.

5.

Nella manica delle camere all’ultimo piano andiamo ad abbassarci in modo da enfatizzare ancora di più la compenetrazione tra volumi.

Pedemonte

15 m

6. Infine dalla struttura vengono estrusi i collegamenti, andando così a dare una facile lettura anche dall’esterno dell’edificio.

CONCEPT PLANIVOLUMETRICO DI PROGETTO

N

GRUPPOESPLOSO 1 FUNZIONALE Barbato s274738, Davide Spada s275265, 0 Anna 100 200 300m Silvia Valentini s274699, Eleonora Vignani s275254

5

CONCEPT 5 PLANIVOLUMETRICO DI0 PROGETTO

ESPLOSO FUNZIONALE

10

3

15 m

6. Infine dalla struttura vengono estrusi i collegamenti, andando così a dare una facile lettura anche dall’esterno

6

B

LOCALE CALDAIA 6 mq

SPOGLIATIO MASCHILE

DEP. 5mq

7 mq

SPOGLIATIO FEMMINILE 7 mq

C

LAVANDERIA 21 mq

DEP. 5 mq

LOUNGE BAR 40 mq

SPOGLIATOIO MASCHILE 15 mq

DISP. 4,5 mq

SPOGLIATOIO FEMMINILE 20 mq

RECEPTION 40 mq

INGRESSO 20 mq

+0.16

DISP. 18 mq

PARCHEGGIO 600 mq

DEP. BAGAGLI 7 mq

+0.00

+0.00

CUCINA 70 mq

A A

SPA

70 mq

C

Progetto_pianta piano terra

B

GRUPPO 1 Anna Barbato s274738, Davide Spada s275265, Silvia Valentini s274699, Eleonora Vignani s275254

Corso Di Laurea magistrale in Architettura per il progetto sostenibile - Torino ATELIER: IL PROGETTO SOSTENIBILE DI ARCHITETTURA - 2019/2020 Docenti: Antonio De Rossi, Anna Pellegrino, Orio De Paoli

B

PROSPETTO EST HOTEL PIANTA PIANO TERRA SEZIONE AA

scala 1:100 0

1

2

3

4

5m

+3.60

+10.50

C APPARTAMENTO GESTORE +7.16 53 mq

+3.81

+3.60

+1.75

+0.17

+0.00

CAMERA DISABILI 26 mq

DEP. 6 mq

CAMERA DISABILI 26 mq

COLLEGAMENTO 67 mq

RISTORANTE SALA COLAZIONE 120 mq

+3.80

+3.60 CAMERA DOPPIA 25 mq

+0.00

A A

CAMERA DOPPIA 25 mq

CAMERA DOPPIA 25 mq

Progetto_pianta piano primo

PIANO TERRA Il piano terra della struttura ricettiva si trova a livello dell’ingresso principale dalla strada. Nella manica delle camere troviamo gli accessi, la reception, il bar, la spa e gli ambienti di servizio, collocati nella porzione di edificio che al piano terra risulta completamente interrata e quindi cieca. Nella manica del ristorante sono collocati la cucina e gli spazi destinati al personale e alla conservazione di cibi e bevande. La cucina si apre mediante un’ampia vetrata sul cortile interno dell’hotel.

I piani superiori dell’albergo sono raggiungibili mediante l’ascensore posto sul lato ovest, oppure utilizzando i vani scala posti in testa all’edificio principale. Il vano scala collocato a nord parte dal primo piano.

N

0

2

4

C

PIANO PRIMO La manica di sinistra ospita cinque camere doppie (con due letti singoli o un matrimoniale) e l’appartamento del gestore. Ogni camera dispone di un proprio balcone di pertinenza. All’interno delle abitazioni vi sono due tipi di schermature solari: scorrevoli esterne alla facciata (pannelli in listelli di legno che, all’occorrenza, possono chiudere interamente il prospetto) e interne a rullo.

Le camere sono distribuite mediante un lungo corridoio attrezzato che connette i vani scala di testa. Al centro dello sviluppo della pianta si colloca uno spazio comune, dal quale è possibile accedere al passaggio coperto sospeso che conduce al ristorante. Al piano primo di quest’ultimo si trova la sala, che serve anche alla somministrazione della prima colazione agli ospiti dell’albergo.

6

6m B

B

PIANO SECONDO Ospita i livelli inferiori delle suite che si sviluppano su due piani.

A questo livello sono collocate le zone giorno con divano, alcuni dei quali sono sostituiti in favore di due ulteriori posti letto. Ogni suite è dotata di un balcone di pertinenza. Al centro del piano si trova un’area relax comune che si apre sul cortile.

+3.60

SUITE 23 mq

C

SUITE 23 mq

+1.75

SUITE 23 mq

SUITE 23 mq

AREA RELAX 35 mq

+7.15

+3.60

SUITE

+0.00

23 mq

A A +3.60

SUITE 23 mq

C

SUITE 23 mq

Progetto_pianta piano secondo

B

GRUPPO 1 Anna Barbato s274738, Davide Spada s275265, Silvia Valentini s274699, Eleonora Vignani s275254

Corso Di Laurea magistrale in Architettura per il progetto sostenibile - Torino ATELIER: IL PROGETTO SOSTENIBILE DI ARCHITETTURA - 2019/2020 Docenti: Antonio De Rossi, Anna Pellegrino, Orio De Paoli

B

PROSPETTO EST RISTORANTE PIANTA SECONDO PIANO PROSPETTO OVEST RISTORANTE SEZIONE CC

PIANO SOPPALCATO A questo livello scompare il corridoio, non essendo più necessario per distribuire le camere.

Ospita le zone notte e i bagni delle suite, raggiungibili mediante scale a L poste all’interno delle abitazioni. Le schermature solari delle suite seguono lo stesso criterio di quelle delle camere doppie al primo piano.

scala 1:100 0

1

2

3

4

5m

+3.60

SOPPALCO 18,50 mq

C SOPPALCO 18,50 mq

+3.80

+1.75

+1.75 SOPPALCO 18,50 mq

+0.17

SOPPALCO 18,50 mq

+3.60

+10.50

SOPPALCO 18,50 mq

+0.00

A A SOPPALCO 18,50 mq

C SOPPALCO 18,50 mq

Progetto_pianta piano soppalcato

N

0

2

4

7

6m B

Prospetto ovest albergo

Sezione BB

Prospetto est albergo

Prospetto est ristorante

Prospetto ovest ristorante

8 Prospetto sud complessivo

9

SEZIONE TECNOLOGICA: MANICA DEL RISTORANTE

10 Stralci di prospetto e sezione della manica del ristorante_scala nominale 1:20

SEZIONE TECNOLOGICA: MANICA DELLE CAMERE

11 Stralci di prospetto e sezione della manica delle camere_scala nominale 1:20

2|ZERO|50 NO HOME. TURIN ATELIER PROGETTO URBANISTICO C DOCENTI_A. SAMPIERI, S. CRIVELLO SEMESTRE II_2019-2020

Il progetto cerca di immaginare la Torino del 2050. A partire da tre scenari estremizzati (zero-car, zero-home, zero-energy), si ipotizza la trasformazione di una porzione urbana del quartiere Mirafiori Nord (isolato con edifici a barre).

Zero-car_La città è interdetta all’auto privata. Al suo interno gli spostamenti avvengono mediante trasporto pubblico e mobilità condivisa. Ne deriva la possibilità di liberare e di ripensare gli spazi dell’automobile.

Zero-home_L’idea tradizionale di casa quale spazio privato cessa di esistere a favore di forme del “vivere individualmente insieme” (Bauman), dove il singolo individuo si identifica in primo luogo con la comunità. Le zone private dell’abitazione sono ridotte al minimo, mentre vengono dilatati al massimo gli spazi condivisi. Questo modo di abitare è un riflesso di una società sempre più mobile, in cui individuale e collettivo si fondono.

Zero-energy system _La città si frammenta in realtà minori, ognuna delle quali diventa autosufficiente dal punto di vista energetico. All’obiettivo zero-energy system contribuisce anche la creazione di un ecosistema urbano, attraverso un insieme di strategie applicate sugli edifici preesistenti, permettendo di ridurre il consumo di energia.

12

TORINO 2020: VERSO IL 2|ZERO|50

1000

0

ZERO-CAR 2020

HOME 2020

ENERGY SYSTEM 2020

AREA DI COPERTURA MONOPATTINI_ HELNIZ

PERCORSO AUTOBUS GTT

HOUSING SOCIALE

TERMOELETTRICO DA METANO

AREA DI COPERTURA AUTO_ENJOY, SHARE NOW

PERCORSO METROPOLITANA

RESIDENZE TEMPORANEE

TERMOELETTRICO DA RSU

AREA DI COPERTURA BICI_ TOBIKE, MOBIKE

PERCORSO METROPOLITANA IN COSTRUZIONE

PATRIMONIO DI EDILIZIA RESIDENZIALE POPOLARE

TERMOELETTRICO DISMESSO DA CONVERTIRE

AREA DI COPERTURA MOTORINI_MIMOTO

FERMATE METROPOLITANA

FOTOVOLTAICO CON POTENZA >500KW

IMPIANTO TRATTAMENTO ACQUE SMAT

13

ZERO-CAR 2050

1. Creazione di parcheggi fuori dal confine urbano dove lasciare l’auto privata. Torino diventa ZERO-CAR.

2. Eliminazione delle barriere e degli spazi dell’auto all’interno della città.

3. Formazione di isole ciclopedonali; creazione di piastre pubbliche ed energetiche.

4. Rinverdimento delle carreggiate e ripiantumazione. Dislocazione di spazi del terziario temportanei lungo la strada.

ZERO-ENERGY E ZERO-HOME 2050

Pianta piano terra di progetto.

Pianta piano tipo. N

0

Pianta piano interrato (sinistra) e coperture (destra) di progetto.

5

ADA STRADA STRADA STRADA

VERDE A PRATO NON DI COMPETENZA

10

15m

AMBIENTI RICAVATI

PAVIMENTAZIONE PAVIMENTAZIONE PERMEABILE PERMEABILE PAVIMENTAZIONE PAVIMENTAZIONE PERMEABILE PERMEABILE VASCHE DI VASCHE FITODEPURAZIONE DI FITODEPURAZIONE AMBIENTIAMBIENTI RICAVATI DALL’ELIMINAZIO RICAVATI DALL’E VASCHE VASCHE FITODEPURAZIONE DI FITODEPURAZIONE AMBIENTI RICAVATI AMBIENTI VASCHE DIDIFITODEPURAZIONE PAVIMENTAZIONE PERMEABILE DALL’ELIMUBAZIONE DEI BOX DEI BOX AUTO DEI BOX AUTO DEI BOX AUTO DEI BOX A

VERDE AAPRATO VERDE A PRATO VERDE A PRATO VERDE PRATO VERDE A PRATO TO DE NON A PRATO DI A COMPETENZA NON DINON COMPETENZA VERDE PRATO VERDE A PRATO DI COMPETENZA NON DI COMPETENZA

COPERTURA VERDE COPERTURA VERDE COPERTURA COPERTURA VERDE VERDE COPERTURA VERDE

AUTO INTERRATI

PICCOLI EDIFICI PER SERVIZI

VERDE ARBUSTIVO E ALBERATO E ALBERATO VERDE ARBUSTIVO VERDE ARBUSTIVO ALBERATO E ALBERATO PICCOLI EDIFICI PICCOLI PER EDIFICI SERVIZI PER SERVIZI ONE MENTAZIONE ESTERNA ESTERNA PICCOLI EDIFICI PICCOLI PEREDIFICI SERVIZI PER SERVIZI VERDE ARBUSTIVO EEALBERATO PAVIMENTAZIONE ESTERNAVERDE ARBUSTIVO PAVIMENTAZIONE PAVIMENTAZIONE ESTERNA ESTERNA OO TERZIARIO O TERZIARIO TERZIARIO O TERZIARIO O TERZIARIO

14

STRATEGIE DI PROGETTO Tetto verde estensivo: mitigazione microclima, risparmio energetico, miglior rendimento dei pannelli fotovoltaici.

Vegetazione rampicante caducifoglie come schermatura solare.

Camino solare per la ventilazione naturale passiva e il risparmio energetico.

Pannelli fotovoltaici in copertura.

ZERO-CAR 2050 SERVIZI E TERZIARIO SVUOTAMENTO ZERO-HOME 2050 CELLULE ABITATIVE AREE COMUNI

Recupero dei garage per servizi e attività del terziario

Piazza alta: natura e microclima.

DISTRIBUZIONEORIZZONTALE DISTRIBUZIONE VERTICALE

Piazza bassa: energia e socialità.

ZERO-ENERGY SYSTEM 2050 CAMINO SOLARE

Vasche di fitodepurazione.

FITODEPURAZIONE VEGETAZIONE IN FACCIATA

SERVIZI E TERZIARIO

DISTRIBUZIONE ORIZZONTALE

CELLULE ABITATIVE

Sezione prospettica di progetto sulle “barre” di corso Sebastopoli

AREE COMUNI

DISTRIBUZIONE VERTICALE

VEGETAZIONE IN FACCIATA

SVUOTAMENTO

15

HELIOTROPIUM MODELLAZIONE PARAMETRICA AVANZATA DELL’INVOLUCRO EDILIZIO DOCENTI_M. LO TURCO, M. CALVANO, F. THIEBAT, F. FAVOINO SEMESTRE II_2019-2020

Il progetto riguarda il ripensamento della funzione e dell’involucro edilizio di una delle torri Ligini (zona EUR a Roma), con l’unico vincolo di conservarne la struttura portante e le scale di sicurezza esistenti. L’edificio viene interamente destinato a uffici, alternando open space offices e closed offices ai vari piani. Con l’ausilio di tools come Ladybug per Grasshopper sono state effettuate analisi fisiche del contesto, sulle quali si è basato il progetto e la modellazione della nuova skin parametrica per la torre.

La pelle dell’edificio è definita da pannelli romboidali metallici forati che ruotano attorno al proprio asse orizzontale a nord e sud e attorno a quello verticale a est e ovest; negli spigoli e sulle scale i pannelli sono fissi. L’angolo di rotazione delle schermature (compreso tra -90° e +90°) dipende dalla posizione del sole e dall’utenza, permettendo di schermare o lasciar passare la radiazione solare a seconda della stagione e delle necessità individuali. Il collegamento dei dispositivi schermanti alla struttura avviene mediante un’intelaiatura composta da elementi tubolari in acciaio. Le verifiche prestazionali effettuate al termine del percorso progettuale hanno confermato l’efficacia schermante dei pannelli romboidali.

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LOCALIZZAZIONE

LAZIO

PROVINCIA DI ROMA

Planimetria dell’area di progetto_stato di fatto.

ZONA EUR

Assonometria dell’area di progetto_stato di fatto. Si evidenzia l’edificio scelto (torre C).

CONCEPT DI PROGETTO

Sezione funzionale di progetto.

INTERRATO

OPEN SPACE OFFICE

PIANO TERRA

CLOSED OFFICE

Si è scelta una schermatura mobile per garantire il controllo solare, termico e della luce naturale sia in estate che in inverno, rispettando i valori limite dei parametri di riferimento (FLDm, H’t, Asol,est, gvalue).

ESTATE

INVERNO

-90°

-50°

-30°

0°

+90°

+60°

Schema di rotazione dei pannelli in estate/inverno.

Sezione prospettica da Revit.

+45°

17

IL PROGETTO DELL’EDIFICIO

1420.01 13.00

20.00 546.60

Pianta piano terdicesimo

5,5mt 1 0

516.36

440.00

330.00

2,5

4

108.43

93.28

.95.18

226.00

Le analisi di supporto alla progettazione parametrica sono state svolte prendendo in considerazione il piano tredicesimo dell’edificio. Dopo aver modellato su Grasshopper la schermatura, si è riportata quest’ultima in ambiente BIM (Revit), al fine di ottenere gli elaborati architettonici finali.

53.90 220.10

220.00

566.50

222.45 57.39

241.98

313.59

44.55 mt

106.40

94.44

582.01

440.00

439.69

47.00

239.99

220.00

107.92

59.14

195.16

770.00

767.02

657.00

752.51

793.00

990.00

315.51

44.55mt

753.49

329.50

A’

257.03

559.00

13.00

224.44

224.51

292.92

107.86

116.36

559.50

A

13.00

566.50

261.50

5.6600

1420.0

Sezione A-A’.

Pianta piano tipo uffici open space.

A sinistra: prospetto sud (da viale America). A destra: prospetto ovest (da viale Cristoforo Colombo).

0

2,5 5 7,5m

N

0

1

2,5

5,5m

18

FUNZIONAMENTO DELLA SCHERMATURA

1

51,45

10

8 Lastra in cartongesso | 1,3cm B.V. carta Kraft | 0,1cm Lastra in cartongesso | 1,3cm Isolante in fibra di cellulosa | 10cm Lastra in cartongesso | 1,3cm Isolante in fibra di cellulosa | 15cm Lastra in cartongesso |1,3cm Intonaco in gesso | 0,1cm

138

2

Vetro interno | Basso emissivo 4mm Argon 100% | 16mm Vetro esterno | Float chiaro 6mm

9 3

48,00

1. Piastra di ancoraggio 2. Profilo cavo portante 3.Profilo di raccordo 4. Profilo d’interpiano 5. Profilo cavo diagonale 6. Profilo di sostegno del pannello ACCIAIO 7. Profilo cavo per alloggiamento motore 8. Profilo a “C” per aggangio del supporto LAMIERA del pannello 9. Profilo di supporto al RI CI CL pannello AB ILI TA di schermatura 10. Pannello ’ RE SI 11. Giunto di connessione ST albero motore-traveENZA 12. Motore orbitale LA DanfossVORA BI LIT solare ’ 13. Sensore D A UR

AB

FA CI

LIT

ILI

5

7

345

4

6

44,55

TA

A’ D

I

S E MB LA GG

AS

80 ’

IO

5

5

4

4

Stralcio di prospetto e stralcio di sezione.

150

Stralcio di13 sezione12 A.A’

0 15 40 70 100cm 13

10

13

0 15 40

70cm

0 15 40 70 100cm Stralcio di prospetto 1. Piastra di ancoraggio 13

1. Piastra 2.

Profilodi ancoraggio cavo portante 13 cavo portante 2. Profilo 5 5 4 5 4 10 10 3a.

Profilo di raccordo 11 11 3a. Profilo di raccordo 10 10 10 10 3b.

Chiusura profilo 3a 3b.

Chiusura profilo di raccordo 11 11 10 13 13 13 10 74.

7 8 8 4. Profilo d’interpiano Profilo di interpiano 13 13 13 4 4 8 8 16a4 5.

Profilo cavo diagonale 7 7 8 8 6 6 5. Profilo cavo diagonale 8 8 15 10 10 10 6 6. Profilo cavo di sostegno 6 del pannello 4 11 11 6.

Profilo cavo di sostegno del 1 2 1 2 44 11 10 10 7. Profilo cavo per alloggiamento motore 4 10 1 2 1 2 6 3a 3a pannello 7 8 7 8 8 8. 7Profilo a “C” per aggangio del supporto del pa 17 3a 8 3a 3b 3b 8 8 9. Profilo di supporto pannello 6b 7 Profilo cavo alper alloggia3b 3b 12 12 6 6 7.

6 10. Pannello di 12 12schermatura 9 9 17 12 12 mento del motore 4 4 4 9 9 2 2 2 12 12 1 1 1 11. Giunto di connessione albero motore-trave 9 9 11 9 11 9 6 4 per 11 11 8. aC aggancio del 66 6 4 4 3a 3a 3a 12.Profilo Motore orbitale Danfoss 7 3b 3b 3b 7 77 13. Sensore solare supporto del pannello 12 12 12 14.Profilo Piastra d’ancoraggio d’angolo 1112 9 12 9 9 12 9. di supporto al pannello 9 9 9 11 11 11 15. Profilo cavo portante d’angolo 6 6 6 4 4 10.

4 Pannello di schermatura 16a. Profilo di raccordo d’angolo 7 7 7 11. di connessione albe16b. Giunto ChiusuraSECONDARIA profilo di raccordo d’angolo UTTURA PORTANTESTRUTTURA STRUTTURA SECONDARIA PORTANTE STRUTTURA SECONDARIA STRUTTURASTRUTTURA SECONDARIA URA PORTANTE STRUTTURA PORTANTE STRUTTURA STRUTTURASECONDARIA SECONDARIA STRUTTURA SECONDARIA STRUTTURA SECONDARIA 17.motore-trave Profilo d’nterpiano d’angolo ro (rotazione (rotazione verticale) (rotazione orizzontale) (rotazione verticale) STRUTTURA SECONDARIA (rotazioneorizzontale) orizzontale) (rotazione orizzontale) (rotazione verticale) (rotazione verticale) 18. Profilo cavo diagonaleMODULO d’angolo PRINCIPA 12.

Motore orbitale Danfoss 19. Tiranti STRUTTURA SECONDARIA STRUTTURA STRUTTURA SECONDARIA STRUTTURA SECONDARIA RUTTURA PORTANTE PORTANTE PORTANTE STRUTTURA SECONDARIA STRUTTURA SECONDARIA STRUTTURA SECONDARIA 13.

160 Sensore solare (rotazione(rotazione orizzontale) orizzontale) (rotazione(rotazione verticale)(rotazione verticale) verticale) (rotazione orizzontale) 140 19PRINCIP MODULO

1

13

13 2

13

120 160 100

20

21

NEW-VILLE ATELIER FINALE DI PROGETTAZIONE DOCENTI_G. AMBROSINI, G. CALLEGARI, P. SIMEONE, A. CAPOZZOLI SEMESTRE II_2020-2021

L’intervento riguarda la riqualificazione di una porzione urbana residenziale situata a Neuville-en-Ferrain, una piccola cittadina francese collocata in provincia di Lille nella regione Hauts-de-France. Si è deciso di aprire l’isolato, definendo nuovi assi ciclo-pedonali e nuovi fulcri della vita comunitaria dei cittadini (due piazze e un’area verde attrezzata). Il viale pedonale che attraversa l’isolato viene identificato dal punto di vista urbanistico mediante l’uso di un rivestimento scuro e piante rampicanti sulle facciate prospicenti.

Dal punto di vista architettonico, al fine di creare una nuova e più diversificata offerta abitativa nel quartiere, il progetto prevede la sopraelevazione di un piano delle villette unifamiliari esistenti realizzato mediante tecnologia in CLT. Due gruppi di edifici vengono compattati e destinati alla funzione di cohousing, mentre gli altri rimangono adibiti a residenze private. Oltre alla sopraelevazione, si prevede anche la ridistribuzione degli ambienti interni preesistenti, in modo da ricavare appartamenti più conformi alle utenze individuate. Vengono poi inseriti nuovi volumi contenenti i collegamenti verticali (scale, ascensori) per compattare i fabbricati.

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Area di progetto

Demolizioni

Nuovi fulcri Nuovi assi Stazione bike sharing TRASFORMAZIONI A SCALA URBANA

Volumi aggiunti

Pista ciclopedonale

Sopraelevazioni

1. DEMOLIZIONI E NUOVI VOLUMI

Demolizioni AREA DI PROGETTO Sopraelevazioni VOLUMI AGGIUNTI Area di progetto

Volumi aggiunti DEMOLIZIONI

SOPRAELEVAZIONI

2. NUOVI ASSI E FULCRI URBANI

Nuovi assi

NUOVI ASSI Pista ciclopedonale

Nuovi fulcri Parcheggio

STAZIONE BIKE SHARING

Parcheggio

3. SPAZI APERTI

Stazione bike sharing

NUOVI FULCRI PARCHEGGIO

Verde cohousing Orto condiviso VERDE COHOUSING VERDE PUBBLICO Verde provato chiuso Verde privato aperto Parcheggio verde VERDE PRIVATO ORTO CONDIVISO CHIUSO Verde pubblico

VERDE PRIVATO APERTO

PERCORSO CICLO-PEDONALE

PARCHEGGIO VERDE

IL PROGETTO DELL’ISOLATO

Nuovi assi

Nuovi fulcri

Pista ciclopedonale

Parcheggio

Verde pubblico

Verde cohousing

Orto condiviso

Verde provato chiuso

Verde privato aperto

Parcheggio verde

N

Masterplan di progetto.

COHOUSING

0

Stazione bike sharing

1

2,5

Verde pubblico

Verde cohousing

Orto condiviso

Verde provato chiuso

Verde privato aperto

Parcheggio verde

5,5m

RESIDENZE PRIVATE

PT COMMERCIALE

COPERTURE VERDI

PT COMMERCIALE 23

LOGICHE DI TRASFORMAZIONE BLOCCO A C

VOLUMETRIA ESISTENTE

AGGIUNTA BLOCCO DI DISTRIBUZIONE VERTICALE

SOPRAELEVAZIONE SOLUZIONE 1_COHOUSING

SOPRAELEVAZIONE SOLUZIONE 2_RESIDENZE PRIVATE

Assonometria di progetto.

BLOCCHI A Z

VOLUMETRIA ESISTENTE

SOPRAELEVAZIONE MEDIANTE INSERIMENTO DI VOLUMI IN COPERTURA 24

Assonometria del cohousing dal lato nord_cortile.

25 Assonometria delle residenze private lato sud_strada.

Il COHOUSING

Prospetto sud_lato strada.

Pianta piano terra.

N

0

1

2

3m

26

IL COHOUSING

Prospetto nord_lato cortile.

Pianta piano primo.

N

0

1

2

3m

27

BLOCCO C_COHOUSING

28 Stralci di prospetto sud e sezione longitudinale di un blocco a C del cohousing_scala nominale 1:50.

SEZIONE ASSONOMETRICA_LATO NORD

Copertura verde estensiva in sedum (substrato colturale spessore 8 cm)

Sopraelevazione in CLT: facciata ventilata con rivestimento in fibrocemento ecologico effetto legno.

Canale di gronda che gira tutto intorno alla copertura verde, collegata a pluviali per l’allontanamento delle acque meteoriche.

Nuovi serramenti in legno-alluminio per migliorare le prestazioni energetiche dell’involucro edilizio.

Aggancio della struttura in CLT al solaio esistente mediante cordolo in c.a., piastre forate e hold down metallici.

Cappottatura dell’esistente e rivestimento in clinker per riprendere la matericità del laterizio, materiale tipico della zona.

Smaltimento delle acque meteoriche.

29

30

31

PUZZLE BUBBLE CONCORSO DI IDEE_CORSO DI SOSTENIBILITÀ DI PROCESSI E PRODOTTI NEI MATERIALI PER L’ARCHITETTURA DOCENTI_S. PAGLIOLICO, V.R.M. LO VERSO SEMESTRE I_2020-2021 Il concorso di idee ha spronato gli studenti a pensare ad un sistema di partizione interna e/o di schermatura che riuscisse ad integrare i fotobioreattori. In particolare, era posto il vincolo di utilizzare dei plastic bag PBRs, costituiti da semplici sacchetti per il ghiaccio in PTFE all’interno dei quali viene sviluppata la coltura delle microalghe.

Si è optato per il progetto di un elemento flessibile, composto da elementi modulari, che potesse adattarsi a tutti gli ambienti. Tale elemento può essere fisso o mobile, e quindi può assumere la funzione di divisorio dello spazio (e di arredo) e/o di schermatura interna della luce solare.

Essendo necessario sostituire i sacchetti contenenti le microalghe circa ogni tre mesi per estrarne la biomassa, si è pensato ad un sistema semplice di integrazione dei fotobioreattori nell’elemento di partizione/ schermatura attraverso l’uso di cornici mobili, in modo tale da favorire la flessibilità e l’interattività del prodotto. All’interno del pannello sono integrate delle fonti led che permettono lo sviluppo delle alghe anche in assenza di luce solare diretta. I materiali utilizzati (legno truciolare, PVC) sono interamente riciclati e/o riciclabili.

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1. SOLUZIONE STATICA_PARTIZIONE-LIBRERIA

33

2. SOLUZIONE DINAMICA_SCHERMATURA

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ABACO COMPONENTI DEL PANNELLO

Pannelli di legno truciolare di diversi colori

Buste del ghiaccio in PTFE: 16x16cm e 32x16cm

Cornici a display unico in PVC riciclato per l’allocazione dei PBRs: 19,5x19,5cm e 35,4x19,5cm

1. SOLUZIONE STATICA_PARTIZIONE-LIBRERIA Elementi di ancoraggio: SUPPORTO METALLICO Elemento di supporto zincato impiegato per connettere la struttura lignea al soffitto.

PIEDINO METALLICO CON BASE IN GOMMA Sono fissati alla struttura lignea tramite viti e permettono di creare la base di appoggio dell’elemento sul terreno.

PIASTRINE METALLICHE Si ipotizza il loro utilizzo per garantire il fissaggio alla struttura lignea e la stabilità delle cornici contenenti i fotobioreattori.

2. SOLUZIONE DINAMICA_SCHERMATURA Elementi di ancoraggio: GUIDE E CARRELLI METALLICI Per permettere la movimentazione del pannello ligneo sono previste binari metallici posti sia a soffitto che a pavimento.

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DETTAGLI TECNOLOGICI

INCASTRO DEGLI ELEMENTI LIGNEI La struttura del pannello è stata pensata per essere realizzata interamente a secco, senza l’uso di collanti. I montanti e i traversi della griglia lignea sono uniti mediante incastri e, laddove necessario, tramite connessioni metalliche, in modo da garantire la stabilità richiesta dagli elementi della struttura.

NODO 1

SOVRAPPOSIZIONE DEI MODULI I moduli di base possono essere sovrapposti e affiancati in numero variabile, in modo tale da poter coprire luci diverse (sia in altezza che in larghezza). La partizione/schermatura risulta così molto flessibile, adattabile a diverse tipologie di ambienti e alle esigenze specifiche dell’utente. La connessione tra i moduli avviene mediante piastre metalliche.

NODO 2

1 2

3

4

INSERIMENTO SORGENTI LED Le strip led vengono incassate all’interno dei pannelli di legno che costituiscono le scaffalature, in modo da poter irradiare in maniera efficace i fotobioreattori. L’alimentazione delle sorgenti LED può avvenire a corrente o a batteria a seconda della soluzione scelta.

NODO 3

INSERIMENTO DEI PBRs NELLE CORNICI E FISSAGGIO DELLE STESSE ALLA STRUTTURA LIGNEA MEDIANTE PIASTRINE METALLICHE NODO 4

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