Elena Farinelli portfolio+cv

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ELENA FARINELLI PORTFOLIO


Elena Farinelli via Leon Pancaldo 62 c/o Peyretti Fagioli 00147 Roma +39 3294376355 farinelli.elena@gmail.com nata il 13/10/1986

Esperienza professionale

marzo 2018 - aprile 2018 Collaboratrice esterna presso lo studio di architettura MSA Associati, Firenze http://www.msaassociati.it

marzo 2017 - settembre 2017 Internship con il programma Erasmus+ presso lo studio di architettura Correia Ragazzi, Porto http://www.correiaragazzi.com/

settembre 2015 - dicembre 2015 Tirocinio curriculare presso lo studio di architettura OKS Architetti, Firenze http://www.oksarchitetti.com/

giugno 2007 - luglio 2010 Collaborazione all’allestimento scenico dell’ambiente in cui si svolgono eventi presso il colettivo Arabeschi di latte, Firenze http://www.arabeschidilatte.org/

Istruzione e formazione

2007_ 2017 Corso di laurea specialistica a ciclo unico in Architettura presso la Facoltà di Architettura dell’Università degli studi di Firenze 2010/2011 Partecipazione al programma Erasmus presso l’Ecole Nationale Supérieure d’Architecture Paris Val de Seine, Parigi 2000/2005 Diploma indirizzo pittorico presso l’Istituto statale d’arte B. di Betto, Perugia


Conoscenze software

os. 2d. 3d. graphics. texts.

Windows 7 | OS Mojave AutoCAD Rhino | 3dsMax | Cinema 4d Adobe CC (Photoshop | Illustrator | Indesign) Microsoft Office | Excel

Conoscenza lingue straniere

Italiano Francese Inglese Portoghese

Madrelingua C1 B1 A2

Competenze

Buone capacità nelle relazioni interpersonali e attitudine al lavoro di gruppo acquisite nell’ambiente universitario, grazie ai numerosi esami da preparare in gruppo e grazie ad esperienze personali come la partecipazione a sport di squadra e alla costante ricerca di viaggiare e studiare all’estero. Ottime competenze organizzative grazie a numerose esperienze personali, universitarie e lavorative (organizzazione del lavoro, rispetto delle scadenze, partecipazine a conocorsi..) Competenze grafico espressive spontanee, perfezionate grazie agli studi presso l’Istituto d’Arte e partecipazione a workshops.



LAVORI PERSONALI


SCUOLA CESENATICO Cesenatico (FC)


Attivita normali Attivita Interciclo Mensa / Servizi Biblioteca Insegnanti Attivita Integrative Connettivo Palestra / Servizi Direzione Didatica Ludoteca Servizi Igienici Locale Tecnico




ARREDI ESTERNI PER _SÙ_ Roma




MSA ASSOCIATI

COLLABORATION WITH


INTERNATIONAL SCHOOL Bagno a Ripoli, Firenze

Collaborazione alla produzione di: disegni tecnici 2d modello 3d renders






CORREIA RAGAZZI ARQUITECTOS

COLLABORATION WITH




MARECHAL 720 Porto

Collaborazione alla produzione di: disegni tecnici 2d modello 3d renders prima fase concorso produzione disegni 2d per consegna al comune



CASA EM VALADARES Valadares

Collaborazione alla produzione di: modello 3d renders post-produzione renders in photoshop disegni esecutivi 2d




SELECTED PROJECTS


E SU TUTTO LA TORRE Tesi di laurea

Umbriano “se non sappiamo modernizzare le città diventano dei gusci vuoti”. (Rafael Moneo) Come la soglia di Borges, che smette di esistere dal momento in cui non viene più varcata, così l’incessante modernizzazione dei nostri stili di vita ha lasciato soccombere all’abbandono interi frammenti urbani. Questo lavoro si concentra su realtà oggi considerate anacronistiche, o con problematiche invalicabili, partendo da aspetti cruciali quali funzione e tempo per costruire un progetto di recupero inedito. In Umbria, tra il crinale e le mura che tengono i confini di questo insediamento difficile – disagevole- e scomodo, non trova posto l’ennesimo monumento al

vuoto che abita ormai quelle strade, bensì l’intento di riabitare, pragmaticamente, con un programma che preve di ospitare un centro di ricerca che andrà a migliorare lo sviluppo del territorio. Non v’è più allora la cristallizzazione dell’architettura come patetica rovina, ma saranno invece vere stanze, cisterne, laboratori e passaggi, spazi veri e tangibili, spazi di vita a dare nuova forma al paesaggio perduto. e sopra tutto la torre.



casa torre

appartamento appartamento

casa torre appartamento uffici amministrativi mensa/ristorante

casa torre appartamento

sala riunioni bar appartamento sala informatica sala riunioni servizi

segreteria

magazzino sala proiezioni biblioteca sala lettura

sala conferenze


serra

servizi ambienti multifunzionali di co-working laboratorio di analisi

spogliatoi

laboratori di analisi stanze climatizzate per l’allevamento di organismi ambienti attrezzati con celle frigo chiesa di San Rocco












BANCO DI NAPOLI Concorso in collaborazione

Napoli L’idea di progetto per la riqualificazione della torre-archivio del Banco di Napoli vuole tener conto della sua verticalità, della ricerca che all’epoca era stata portata dai materiali e dalla forma. Un vuoto che viene abitato da un elemento d’acciaio, che lo satura, lo funzionalizza, ma che mai fa perdere la lettura della sua misura. La Torre archivio necessita di questa misura, di questo vuoto. Perchè esso stesso è racconto di ciò che è stata. E’ memoria. Si vuole tentare di riconnettere la Torre stessa agli ambienti della Fondazione, connessioni che oggi non appaiono cosi forti, diventando quindi una “nuova porta”. un nuovo ingresso che si pone come primo step di un percorso museale e di archivio già recentemente realizzato, del quale ne diventa un’estensione. Un’esperienza spaziale che rievoca la storica essenza della torre stessa e che nel suo percorso diventa pretesto culturale, didattico, raccontando la storia del Banco e preparando l’uomo a ciò quello che da li a poco potrà conoscere attraverso gli spazi espositivi attualmente presenti negli ambienti della Fondazione. Quattro momenti spaziali diversi caratterizzano il nuovo intervento, quattro episodi che, nella loro continua relazione, costitutiscono un manifesto d’ingresso, una premessa (ma anche un estensione) ad un percorso museale che ha un obiettivo preciso: raccontare e far conoscere la grandezza di questa istituzione nella storia del Meridione.





TORRE SGARRÀTA Concorso in collaborazione



UNFILLING UP

Concorso in collaborazione

Crevalcore L’idea di riqualificare gli edifici danneggiati dal sisma nasce dalla ricerca di una nuova visione di vuoti architettonici e non propone una soluzione tecnicamente definita o immediata. Abbiamo scelto di lavorare con le risorse già presenti a Crevalcore, quelle storicihe e umane. Uno dei punti chiave del progetto è il municipio, come luogo della città, l’intento è di recuperare tutti i materiali e le energie della_1330 città. La ricostruzione di Crevalcore si avvia come un laboratorio continuo e aperto in cui, attraverso la partecipazione degli abi

UNFILLING UP

tanti e non, possiamo invertire il rapporto tra spazio pieno e vuoto. La comunità ritrova i suoi bisogni e li ricostruisce senza trasformarsi in qualcosa di preconcetto o banale. In questo modo si attiva un processo umano e, quindi complesso, lento. Il Comune si svuota progressivamente dei materiali che lo compongono, fino a che solo lo scheletro dei ponteggi resti in piedi. L’edificio simbolo della città diventa un luogo di memoria, mentre la città torna a se stessa.

The project comes from the search for a new vision of architectural voids and it does not propose a solution technically defined or immediate. We chose to work with the resources already present in Crevalcore, the historical and human ones. One focus of the project is the building of the City Hall, as place of the town, which is wanted to keep all materials and energies in town. Crevalcore reconstruction starts up as a continuous and open workshop where, through the participation of both inhabitants and not, we can reverse the relationship between filled and empitied space. The community finds again its needs and rebuilds them without turning into something preconceived or banal. On this way, that is a human process and, therefore, complex and slow, the City Hall takes progressively off the substance composing it, until only the skeleton of scaffolding remains. The place of the town becomes a place of memory, while the city comes back to itself



PIETRE DI LUCE Esame in collaborazione

Berlin Il progetto di ripristino del centro evangelico di Petriplatz, nel quartiere Mitte a Berlino, si inserisce all’interno di un percorso più ampio, a scala urbana, che pone l’area in connessione con l’isola dei musei, attraverso il grande viale alberato e con il lungofiume della piccola Sprea. Gli scavi archeologici hanno oggi restituito le rovine di parte dei paramenti di una scuola medioevale di latino e i resti delle cortine di fondazione delle tre passate Petrikirke. Intorno l’edificato è vario e disomogeneo, il paesaggio appare un insieme di frammenti megalitici di varie grigie masse che si dissolvono lentamente nel cielo. I tre volumi, organizzati attraverso una sequenza di sostruzioni e scavi, in negativo e positivo, poggiano su una piastra che copre l’intera area di progetto. Emergono progressivamente la torre campanaria, il tempio per la comunità evangelica e il padiglione museale. La vista del portale, che si apre sul vuoto all’incrocio dei due assi viari, funge da mezzo di orientamento tra l’edificato esistente, per delineare la presenza di una nuova polarità.



UNA BIBLIOTECA SUL FIUME Esame in collaborazione

Firenze Il nodo della composizione è la Piazza su cui si affacciano i volumi che compongono la biblioteca: l’andamento delle mura dirige lo sguardo di chi arriva da Porta San Frediano direttamente sui volumi che vanno ad occupare il vuoto lasciato dagli edifici. La Piazza ed il fiume sono connessi da una porzione di terreno dolcemente degradante. La composizione è giocata sulla ripetizione di un modulo e dei suoi multipli e sottomultipli, che vanno a formare dei “gradoni” che connettono la Piazza con i giardini e con il fiume.

Un percorso pedonale fatto di rampe e pianerottoli garantisce l’accesso alle piazzole. A separare la composizione dalla strada, è stata ideata una fascia verde tagliata da un percorso ciclabile dall’andamento sinusoidale, spezzando così la linearità dell’impianto. A tal fine sono stati inoltre ruotati la caffetteria e uno dei due volumi della biblioteca in direzioni differenti per sottolineare la connessione con gli edifici retrostanti. L’organizzazione degli spazi si rifà al concetto di corte interna.




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