DARE

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DARE

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D’Evola 45B 2024
Elena

THE CONCEPT

Questa scelta mira a mettere in risalto il coraggio di tali individui nel contestare le convenzioni della società, portando un vento di cambiamento nella propria epoca. In un mondo in cui la cultura giapponese è spesso associata a una certa rigidità nelle norme sociali e nelle aspettative, si è voluto sottolineare come anche in questo contesto possano emergere voci individuali audaci.

I personaggi giapponesi sulla scacchiera diventano, quindi, simboli di resistenza e innovazione, sfidando le aspettative e portando una fresca prospettiva in un ambiente tradizionalmente ancorato. Attraverso la rappresentazione di queste figure giapponesi, il progetto invita a considerare il coraggio necessario per farsi sentire in un contesto sociale che spesso valorizza la conformità.

La scelta di coloro che rompono con le convenzioni tradizionali e portano un tocco di novità è un invito a esplorare le potenzialità della diversità e della voce individuale anche in ambienti culturali più conservatori. In questo modo, il progetto non solo racconta la lotta interiore e la connessione tra individualità e società, ma sfida anche attivamente le aspettative culturali, dimostrando che anche in contesti fortemente radicati nelle tradizioni, esiste spazio per la rivoluzione personale e per una prospettiva più audace sulla vita.

La scelta dei colori bianco e nero per la rappresentazione dei personaggi sulla scacchiera è stata inizialmente dettata dalla natura stessa del gioco degli scacchi, dove la scacchiera tradizionale è caratterizzata da una disposizione alternata di caselle bianche e nere. Questo schema binario crea un contrasto visivo netto, un equilibrio tra luce e ombra, e riflette il dualismo intrinseco nel gioco degli scacchi. Tuttavia, è stato voluto andare oltre la semplice rappresentazione della scacchiera e approfondire il significato dei colori bianco e nero, soprattutto nel contesto della cultura giapponese. Nel Giappone, il bianco e il nero hanno significati simbolici e culturali profondi, che si intrecciano in modi significativi con il concetto del progetto. Il bianco è spesso associato alla purezza, alla semplicità e alla chiarezza nella cultura giapponese. Simboleggia l’onestà, l’apertura e la trasparenza. D’altro canto, il nero rappresenta la forza, la profondità e la saggezza. Si collega a concetti di mistero e introversità. Insieme, il bianco e il nero possono creare un equilibrio armonioso, simboleggiando l’interconnessione tra luce e oscurità, tra la forza e la delicatezza.

Nel contesto del progetto, l’uso del bianco e nero non solo rimanda al gioco degli scacchi, ma diventa anche un richiamo ai significati culturali associati a questi colori nel contesto giapponese. I personaggi giapponesi rappresentati sulla scacchiera, in bianco e nero, diventano quindi icone di purezza, forza, e della complessità delle emozioni umane. Attraverso questa scelta cromatica, il progetto cerca di esplorare la dualità non solo come elemento strategico nel gioco degli scacchi, ma anche come rappresentazione simbolica delle sfide e delle vittorie interiori. Bianco e nero, con i loro significati culturali, amplificano il messaggio del progetto, sottolineando il delicato equilibrio tra tradizione e innovazione, individualità e appartenenza sociale, all’interno della partita della vita.

E VIVERE

Attraverso i telai, si mostra come ognuno di noi sia coinvolto in una costante negoziazione tra la propria autenticità e il desiderio di appartenenza. Gli intrecci complicati rappresentano i conflitti, le tensioni e le sfide che emergono da questa lotta interna. L’arte dell’intreccio diventa così la metafora visiva di come la nostra identità si intreccia con il contesto sociale, creando un intricato paesaggio di relazioni.

Nella narrazione, i telai non sono solo un elemento decorativo, ma una parte essenziale del racconto. Ogni nodo è un momento di decisione, una mossa sulla scacchiera della vita in cui si deve bilanciare il desiderio di esprimersi con la necessità di appartenere. La tensione tra queste due forze è palpabile, e l’arte dell’intreccio diventa il mezzo attraverso cui esplorare la complessità di questo conflitto interiore.

MY MOOD G

DESIGN INSIDE K MY

La pennellata, realizzata con un inchiostro nero giapponese, diventa l’elemento distintivo e simbolico che accentua il concetto di libertà all’interno della mia capsule di moda. Questo inchiostro, carico di storia e tradizione, collega in modo tangibile il senso di libertà con la ricca cultura giapponese, creando un ponte tra passato e presente.

La pennellata, deliberatamente imprevedibile e inarrestabile, rappresenta la voracità della libertà individuale. È un flusso di creatività e forza che scorre attraverso ciascun capo della collezione, sottolineando la natura unica e inarrestabile di ogni individuo nel perseguire la propria autenticità.

L’utilizzo dell’inchiostro nero giapponese aggiunge un elemento di profondità e significato alla pennellata. L’inchiostro nero, nella tradizione giapponese, è spesso associato a concetti di mistero, potenza e bellezza intrinseca. Essendo stato utilizzato per secoli nella calligrafia e nella pittura giapponese, questo inchiostro porta con sé una storia di espressione artistica e di libera interpretazione.

Incorporando questa pennellata nei capi della collezione, intendo trasmettere l’idea che la libertà individuale è un’arte. È un’espressione creativa, un flusso dinamico che rompe le convenzioni e trasforma il comune in straordinario. La pennellata diventa il simbolo visivo della forza che deriva dal rompere le catene dell’omologazione sociale e dell’espressione unica di sé.

Inoltre, l’inchiostro nero giapponese contribuisce anche a creare un’estetica sofisticata e intramontabile per i capi della collezione, connettendo il senso di libertà con l’eleganza intrinseca della cultura giapponese. In questo modo, ogni capo diventa non solo un indumento, ma una dichiarazione di individualità, di sfida alle convenzioni e di esplorazione creativa della propria identità.

HOW IÙ DID IT

Per creare la pennellata materica, è stata utilizzata la lana cardata come materiale base, una fibra naturale e malleabile. La lana cardata, scelta nei colori desiderati, è stata impregnata con una miscela di colla vinilica e acqua per conferire stabilità e struttura.

Successivamente, la lana cardata impregnata è stata posizionata sulla superficie curva desiderata, plasmandola secondo la forma di una pennellata. Questa superficie poteva essere costituita da un manichino, una forma in polistirolo o qualsiasi oggetto che avesse la forma desiderata.

Una volta modellata, è stato utilizzato il calore del phon per accelerare il processo di asciugatura. Il calore ha contribuito a far indurire la colla, fissando la forma della pennellata in modo stabile.

Questa tecnica ha permesso di ottenere una pennellata tridimensionale e materica. La lana cardata, pur conservando la sua morbidezza originale, ha acquisito la rigidità necessaria per mantenere la forma desiderata. La scelta della lana cardata, della colla vinilica e dell’asciugatura con il calore del phon ha contribuito a creare una texture interessante e unica, aggiungendo profondità visiva al progetto.

My MUSE

Q

YOHIJ YAMAMOTO B

WHY I CHOOSE HIM

Mi sono ispirata allo stilista Yohji Yamamoto poiché è stato un vero rivoluzionario nel campo della moda, contribuendo a ridefinire il concetto stesso di eleganza e stile. Yamamoto, nato in Giappone, è noto per la sua visione audace e anticonformista, che ha trasformato il modo in cui concepiamo l’abbigliamento. Una delle caratteristiche distintive del lavoro di Yohji Yamamoto è l’attenzione particolare alle linee e ai volumi dei suoi abiti. La sua estetica si basa su forme oversize, tagli asimmetrici e una predilezione per i tessuti fluidi. Questo stile si discosta drasticamente dai canoni tradizionali della moda, sfidando le aspettative e creando un linguaggio visivo unico.

Le sue creazioni sono spesso caratterizzate da silhouette ampie e fluide che avvolgono il corpo in modo non convenzionale. I suoi tagli asimmetrici e irregolari esprimono un concetto di bellezza che si allontana dalla perfezione convenzionale, invitando a riflettere sulla diversità e sulla complessità delle forme umane. Yohji Yamamoto è stato pioniere nel promuovere l’idea di “bellezza nel difetto” e nel celebrare la natura imperfetta della vita. La sua moda è una dichiarazione di individualità e un invito a esplorare la propria unicità. Il suo approccio al design si basa su un profondo senso di libertà creativa, che si riflette nella scelta di forme e volumi fuori dagli schemi.

Incorporando queste caratteristiche nello stile della collezione, si cerca di emulare la ribellione creativa di Yohji Yamamoto. La scelta di linee oversize, tagli asimmetrici e tessuti fluidi è un omaggio al suo spirito innovativo. Nel farlo, si spera di trasmettere un messaggio di audacia, sfidando le convenzioni e ispirando una nuova visione di eleganza e stile nella moda contemporanea.

My JEWERLY

THE DESIGN

La creazione di questa collana è stata guidata dalla volontà di esplorare un concetto profondo di legame, attraverso l’intreccio sapiente di diverse tecniche e materiali. Ogni elemento è stato selezionato con cura per rappresentare in modo simbolico e tangibile il concetto di connessione intrinseco al progetto. Gli intrecci tra tecniche artigianali e materiali eterogenei sottolineano la complessità e la ricchezza delle relazioni umane. Le perline rosse, ad esempio, sono scelte per richiamare i semi del melograno, simbolo di fertilità, prosperità e, soprattutto, di legame. La loro forma sferica rappresenta un ciclo continuo, un’eterna connessione che si perpetua nel tempo. Ma la vera sorpresa di questa creazione risiede nell’inclusione di parti di melograno essiccate e successivamente smaltate con uno smalto argento. Questo dettaglio unico aggiunge un tocco di originalità e rende la collana non solo un ornamento, ma quasi un gioiello. Le parti di melograno, trasformate in gioielli tramite il processo di essiccazione e smaltatura, diventano simbolo di connessione tangibile, portando la natura stessa nel cuore del gioiello.

what it symbolizes

In Giappone, il melograno è stato introdotto e nel corso del tempo ha acquisito diversi significati simbolici nella cultura giapponese.

Benché non sia originario del paese, il melograno è stato adottato per rappresentare concetti come prosperità, buona fortuna e longevità.

Il frutto è spesso interpretato come un simbolo di prosperità, grazie alla ricchezza dei suoi semi, che suggerisce abbondanza e prosperità.

Inoltre, il melograno è associato alla longevità e all’immortalità, riflettendo la resistenza del frutto e la vitalità dei suoi semi.

Un’altra interpretazione simbolica è legata alla fertilità, in quanto la presenza numerosa di semi all’interno del melograno può essere associata alla fecondità e alla prosperità familiare.

Nelle celebrazioni giapponesi, il melograno può essere utilizzato come elemento decorativo o come ingrediente in preparazioni culinarie, contribuendo ad arricchire le festività con il suo significato positivo.

my inspiration

Chef Yoshihiro Narisawa, rinomato per la sua cucina in profonda connessione con la natura, trova nel melograno un ingrediente che si integra perfettamente con la sua filosofia culinaria.

La scelta di utilizzare il melograno non è solo un elemento decorativo, ma rappresenta un impegno concreto a lavorare con ingredienti freschi, stagionali e simbolici.

La ricca simbologia del melograno, legata alla fertilità, prosperità e longevità, si allinea con la visione sostenibile di chef Narisawa, evidenziando la sua connessione profonda con la natura e il rispetto per gli ingredienti locali e stagionali.

COLLECTION INSIDE B MY

YAYOI KUSAMA

Yayoi Kusama, celebre artista giapponese nota per le sue opere che esplorano il concetto di infinità e ripetizione attraverso motivi come i pois, offre un intrigante collegamento con il tema degli scacchi, in particolare con il personaggio della torre.

La torre negli scacchi è spesso considerata una figura di potenza e controllo, simboleggiando la capacità di dominare lo spazio verticale e di osservare l’intero campo di gioco. Questo richiama la presenza imponente e onnipresente delle sculture di Kusama, che spesso dominano lo spazio espositivo con la loro grandezza e ripetizione.

La torre può essere interpretata come un simbolo di isolamento e protezione, essendo in grado di difendersi da attacchi esterni. Questo richiama le opere di Kusama, in cui la ripetizione ossessiva dei pois e dei motivi può essere vista come un tentativo di proteggere se stessa dall’ansia e dalla paura.

La torre può anche rappresentare la possibilità di una visione privilegiata, essendo in grado di osservare il campo di gioco da un’altezza elevata, questo rispecchia il ruolo di Kusama come osservatrice attenta della società e della cultura contemporanea, offrendo una prospettiva unica e incisiva attraverso le sue opere.

Yayoi Kusama e il tema degli scacchi, in particolare il personaggio della torre, condividono una complessità simbolica e concettuale che si esprime attraverso il potere, l’isolamento e la prospettiva.

yohji yamamoto

Yohji Yamamoto, lo stilista giapponese noto per la sua visione audace e anticonformista nella moda, offre un intrigante collegamento con la figura del cavallo negli scacchi.

Il cavallo negli scacchi è spesso considerato una figura di movimento e versatilità, poiché può saltare sopra gli ostacoli in modo unico rispetto agli altri pezzi. Questo richiama il carattere innovativo e sperimentale delle creazioni di Yamamoto, che spesso sfidano le convenzioni della moda attraverso tagli asimmetrici e linee fluide.

Inoltre, il cavallo può essere interpretato come un simbolo di libertà e ribellione, poiché è in grado di muoversi in modo indipendente rispetto agli altri pezzi sulla scacchiera. Questo rispecchia lo spirito ribelle di Yamamoto nel suo approccio alla moda, che sfida le norme e celebra l’individualità e l’autenticità.

il cavallo può anche rappresentare un elemento di sorpresa e imprevedibilità, poiché può cambiare improvvisamente direzione e sorprendere l’avversario. Questo richiama la capacità di Yamamoto di sorprendere e innovare nel mondo della moda, offrendo collezioni che sfidano le aspettative e stimolano la riflessione.

Yohji Yamamoto e il tema degli scacchi, in particolare il personaggio del cavallo, condividono una connessione attraverso il movimento, la libertà e la sorpresa, che si riflettono nel carattere innovativo e anticonformista dello stilista giapponese.

narisawa

Lo chef Yoshihiro Narisawa, rinomato per la sua cucina innovativa e profondamente radicata nella tradizione giapponese, presenta una suggestiva connessione con la figura del re negli scacchi.

Il re negli scacchi è il pezzo centrale, simbolo di leadership e centralità nel gioco. Paragonabile al re, Narisawa è al centro della sua cucina, guidando con maestria e autorità la creazione di piatti che combinano tecniche moderne con un profondo rispetto per gli ingredienti tradizionali.

Il re è anche il pezzo più prezioso, richiedendo una strategia accurata per essere protetto. In modo simile, Narisawa cura attentamente ogni dettaglio dei suoi piatti, garantendo un’esperienza culinaria completa e straordinaria.

Il re rappresenta la stabilità e la continuità, elementi chiave nel regno gastronomico di Narisawa. Il suo impegno per la sostenibilità e l’uso responsabile degli ingredienti riflette la preoccupazione per la continuità delle risorse alimentari, parallela alla necessità del re di mantenere la stabilità nel gioco degli scacchi. Yoshihiro Narisawa e il tema degli scacchi, particolarmente la figura del re, condividono una connessione attraverso la leadership, la centralità, la preziosità e la stabilità. Come il re negli scacchi, Narisawa è al centro della sua arte culinaria, governando con maestria e assicurando la continuità di un’esperienza gastronomica straordinaria.

REI Kawakubo

Rei Kawakubo, l’innovativa designer giapponese dietro il marchio Comme des Garçons, presenta una connessione affascinante con il personaggio della regina negli scacchi.

La regina negli scacchi è il pezzo più potente e versatile sulla scacchiera, capace di muoversi in tutte le direzioni. In modo simile, Kawakubo è rinomata per la sua creatività senza limiti e la sua capacità di spingersi oltre i confini convenzionali della moda.

La regina è anche un simbolo di femminilità e forza, due qualità che emergono chiaramente nelle creazioni di Kawakubo.

Le sue sperimentazioni con forme, tessuti e concetti sfidano le norme di genere e celebrano l’individualità e l’autenticità.

La regina è spesso vista come una figura enigmatica e imprevedibile, in grado di influenzare drasticamente il corso del gioco. Questo richiama la reputazione di Kawakubo come un’icona della moda capace di sorprendere e ispirare con le sue collezioni provocatorie e concettuali.

La regina è un simbolo di dominio e leadership, concetti che si riflettono nel ruolo di Kawakubo nel plasmare il panorama della moda contemporanea e influenzare generazioni di designer.

In sintesi, Rei Kawakubo e il personaggio della regina negli scacchi condividono una connessione attraverso la potenza, la versatilità, la femminilità, l’imprevedibilità e il dominio. Come la regina negli scacchi, Kawakubo regna sovrana nel mondo della moda, esercitando un’influenza senza pari e lasciando un’impronta indelebile sulle passerelle di tutto il mondo.

shuntaro tanikawa

Shuntaro Tanikawa, il rinomato poeta giapponese, offre una connessione affascinante con la figura dell’alfiere negli scacchi.

L’alfiere negli scacchi è noto per la sua capacità di muoversi in diagonale lungo la scacchiera, raggiungendo posizioni altrimenti inaccessibili agli altri pezzi. Questo richiama la maestria di Tanikawa nel navigare attraverso le sfumature del linguaggio e delle emozioni, esplorando territori poetici che sfuggono alle regole convenzionali.

L’alfiere è spesso associato alla strategia e alla pianificazione, in quanto il suo movimento lungo le diagonali richiede un approccio ponderato e calcolato. Questo riflette la profondità e la complessità delle poesie di Tanikawa, che spesso sono il risultato di una riflessione profonda e di un’introspezione accurata.

L’alfiere è anche un simbolo di flessibilità e adattabilità, in grado di adattarsi rapidamente ai cambiamenti nella situazione di gioco. In modo simile, Tanikawa dimostra una versatilità notevole nel suo stile poetico, passando senza sforzo da toni umoristici e leggeri a riflessioni più profonde e filosofiche.

L’alfiere è spesso visto come un pezzo di potenza silenziosa, che agisce con determinazione e incisività. Questo richiama la presenza riservata ma influente di Tanikawa nel mondo della poesia giapponese, dove le sue opere continuano a esercitare un impatto duraturo e significativo.

In sintesi, Shuntaro Tanikawa e la figura dell’alfiere negli scacchi condividono una connessione attraverso la creatività, la strategia, la flessibilità e la potenza silenziosa. Come l’alfiere negli scacchi, Tanikawa è un maestro del suo mestiere poetico, muovendosi con grazia e precisione attraverso i vari aspetti del linguaggio e delle emozioni umane.

toku shinoida

Toku Shinoda, la rinomata artista giapponese nota per le sue opere minimaliste e concettuali, presenta una connessione intrigante con la figura del pedone negli scacchi.

Il pedone negli scacchi è spesso considerato il pezzo più numeroso e meno potente sulla scacchiera, ma il suo ruolo è fondamentale nel tessuto della partita. Paragonabile al pedone, Shinoda è nota per la sua abilità di trasformare elementi semplici in opere d’arte di grande significato e profondità.

Il pedone è anche simbolo di progresso e trasformazione, in quanto può avanzare attraverso la scacchiera e promuoversi a pezzi più potenti. In modo simile, Shinoda ha attraversato diverse fasi artistiche nel corso della sua carriera, continuando a evolversi e a reinventarsi come artista.

Il pedone può essere visto come una rappresentazione della perseveranza e della determinazione, poiché avanza costantemente verso l’obiettivo finale nonostante le sfide lungo il cammino. Questo richiama l’approccio diligente e disciplinato di Shinoda al suo lavoro artistico, che richiede pazienza e impegno nel perseguire la sua visione creativa.

Il pedone è spesso considerato un simbolo di individualità, in quanto ogni pedone ha il potenziale per avanzare e diventare un pezzo unico e potente. Questo rispecchia la capacità di Shinoda di esprimere la sua identità artistica attraverso la sua arte, creando opere che riflettono la sua visione unica e la sua prospettiva personale.

In sintesi, Toku Shinoda e la figura del pedone negli scacchi condividono una connessione attraverso la semplicità, la trasformazione, la perseveranza e l’individualità. Come il pedone negli scacchi, Shinoda dimostra la potenza e la profondità che possono emergere da elementi semplici, trasformando la sua arte in espressioni significative e durature della sua visione creativa.

COLOR CHART

sustainable fabrics

Oggigiorno il Lyocell può essere trovato in lenzuola, in asciugamani, nel denim, nell’abbigliamento, nella biancheria intima e persino nelle medicazioni, tra le altre cose. Come si può intuire, è un tessuto molto versatile . Nel 2018, la produzione globale di Lyocell ha raggiunto le 415,6 tonnellate e si prevede che raddoppi entro il 2027.

Oltre ai suoi molteplici usi, il Lyocell è molto ambito in quanto 100% biodegradabile e compostabile (purché non unito ad altre fibre sintetiche). Poiché di legno, i prodotti in Lyocell impiegherebbero solo un paio di mesi per decomporsi, a differenza di altri articoli a base di plastica, che potrebbero richiedere fino a fino a cento anni per biodegradarsi.

Il Lyocell è una fibra di origine vegetale, ma è anche lavorata con sostanze sintetiche avanzate. Ciò significa che non è né del tutto naturale né del tutto sintetico: è una via di mezzo. E tecnicamente parlando, questo la rende una fibra semi-sintetica .

Il Lyocell è ecosostenibile e anche di origine etica : il suo componente principale, la cellulosa, può essere ottenuto solo da foreste ben gestite, il che lo rende una fantastica fonte di fibra rinnovabile.

FIRST OUTFIT C

In questo primo outfit, ispirato alla regalità e alla creatività della stilista Rei Kawakubo, si presenta una giacca con chiusura laterale. Sotto di essa, un top semitrasparente con una manica dal volume imponente, richiamando il distintivo stile di Kawakubo. La parte inferiore del look è completata da pantaloni ampi a vita bassa, mentre ai piedi si trovano delle decolté nere. Gli accessori, di un vibrante colore magenta, sono scelti per richiamare la tonalità dei chicchi di melograno.

SECOND OUTFIT 4

Il secondo look trae ispirazione dalla figura regale di un re e, di conseguenza, dall’approccio culinario dello chef Narisawa, noto per il suo impegno nel riutilizzo degli elementi naturali. L’elemento centrale di questo outfit è la collana a forma di melograno, che rappresenta questa connessione con la natura. Il resto dell’abbigliamento consiste in un top nero e una minigonna, entrambi caratterizzati da un taglio asimmetrico che si ispira alle linee creative della spalla.

THIRD OUTFIT C

Il terzo outfit, ispirato al poeta giapponese Shuntaro Tanikawa e alla sua figura di alfiere dell’arte poetica, si distingue per la leggerezza e la morbidezza della parte superiore. Questi elementi sono scelti per rappresentare la libertà del cuore, che trova espressione attraverso la poesia.

FOURTH OUTFIT C

Il quarto outfit trae ispirazione dalla figura del cavallo e dallo stile distintivo del famoso stilista Yohji Yamamoto. Questo è evidente dalle lavorazioni del capo, caratterizzate da tagli asimmetrici e insoliti, che richiamano l’approccio audace e innovativo di Yamamoto alla moda.

Come la mossa del cavallo sulla scacchiera, che è nota per il suo movimento imprevedibile e dinamico, questo abito si distingue per la sua originalità e per la sua capacità di rompere gli schemi convenzionali. Anche nei colori, si rispecchia l’estetica di Yamamoto, con tonalità principalmente sul nero, che conferiscono all’outfit un’eleganza senza tempo e un’aura di mistero.

Infine, per completare il look, un telaio viene utilizzato come accessorio, aggiungendo un tocco di sofisticatezza e raffinatezza. Questo dettaglio non solo aggiunge un elemento decorativo, ma sottolinea anche l’ispirazione artistica dietro al design, creando un connubio unico tra moda e arte.

FIFTH OUTFIT C

Nel quinto outfit, ispirato al pedone, è stato realizzato un kimono aperto su un fianco, con l’intento di staccarsi dalla tradizione giapponese. Sotto di esso è presente un abito attillato che valorizza le forme e le curve del corpo, accompagnato da calze trasparenti che coprono le gambe. Questo abito, come gli altri all’interno della collezione, contribuisce a conferire un tocco provocatorio a un mondo che sfida la tradizione e i suoi limiti.

Per abbellire l’abito, è stato aggiunto un telaio, posizionato sulla chiusura del kimono, che serve a sottolineare la dualità del nostro essere. Questo elemento aggiuntivo non solo enfatizza la fusione tra tradizione e innovazione, ma simboleggia anche la complessità delle nostre identità. L’inserimento del telaio mira a rappresentare visivamente la tensione tra elementi contrastanti, contribuendo così a trasmettere il messaggio provocatorio e sfidante presente nella collezione.

sixth OUTFIT C

L’ultimo capo è concepito in onore della figura della torre, con un design che evoca imponenza e grandezza. Tuttavia, non ci si ferma qui: l’abito è anche arricchito da una texture artistica che richiama lo stile unico di Yayoi Kusama, con motivi vivaci e audaci che si intrecciano in un gioco vibrante di forme e colori.

Come gli altri capi della collezione, anche questo è stato realizzato con tessuti sostenibili e pensati in ottica di riciclo, per sposare l’estetica con l’impegno per l’ambiente. L’utilizzo di materiali eco-sostenibili è un riflesso del nostro impegno a promuovere la moda etica e responsabile.

Per completare il look, un telaio viene utilizzato come accessorio, aggiungendo un tocco di eleganza e raffinatezza all’abito. Questo dettaglio non solo aggiunge un elemento decorativo, ma contribuisce anche a sottolineare l’ispirazione artistica dietro al design, creando un connubio armonioso tra moda e arte contemporanea.

THE AMBIENTATION

ALL ZEN

L’ambientazione trae ispirazione da un giardino zen, un ambiente che evoca serenità e armonia attraverso l’integrazione di elementi naturali e architettonici. Nei giardini zen, le rocce sono disposte in modo armonioso sulla sabbia, creando paesaggi astratti che simboleggiano montagne o isole. Il concetto di Karesansui, un giardino di pietre senza piante, è un’espressione unica di questa estetica.

L’uso artistico di bambù e piante verdi, come il bambù stesso, è comune nei giardini zen, simboleggiando la vitalità e la crescita. Un ponte di legno o pietra può attraversare il giardino, rappresentando il passaggio e simboleggiando transizioni nella vita. Elementi decorativi come lanterne di pietra e piccole statuette buddiste aggiungono un tocco spirituale e culturale.

L’acqua, rappresentata da stagni o fontane, porta movimento e fluidità al paesaggio e è spesso associata alla purificazione e alla tranquillità. Complessivamente, il giardino zen rappresenta un’armonia tra natura e costruito, promuovendo la meditazione e la contemplazione.

ALL ZEN

L’ambientazione è stata realizzata con la tecnica del collage digitale, una fusione creativa di elementi provenienti dalla natura, dalle rocce e dall’arte. Attraverso questa tecnica innovativa, è stato cercato di creare un connubio unico tra l’armonia intrinseca del giardino zen e l’audacia delle tendenze contemporanee.

Il collage digitale ha altresì consentito di integrare elementi artistici, come lanterne di pietra stilizzate e raffigurazioni di ponti, creando capi di abbigliamento che vanno oltre la semplice moda per diventare opere d’arte portabili. Questa fusione di natura, rocce e arte ha dato vita a una collezione che cattura l’essenza del giardino zen in modo innovativo e stimolante.

Il risultato è un progetto che trasmette non solo l’armonia tradizionale del giardino zen, ma anche un senso di novità e originalità. La visione era quella di offrire al pubblico un’esperienza unica, dove la moda diventa una forma d’arte che celebra la bellezza della natura e la sua connessione con l’arte contemporanea.

THANK YOU

e.
Elena D’Evola 45B 2024

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