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Uno stile secondo natura
Bizze della meteo a parte, il design per gli spazi esterni è protagonista di queste settimane. Definito da forme organiche, materiali ecosostenibili, tecniche innovative. La filosofia
‘outdoor’ di Jean-Marie Massaud, tra i più importanti designer francesi contemporanei.
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Il mercato dell’arredo in Svizzera vale oltre 10 miliardi di franchi e prevede una crescita media del comparto del 5% annuo per i prossimi quattro anni. L’outdoor ha contribuito a questi risultati, forte di una sempre più diffusa cultura dell’arredo ricercato e griffato anche per terrazzi e giardini.
En plein air, gli spazi sono allestiti come un salotto interno. Mobili e complementi, abbinamenti e composizioni in nome dello stile, in grado di resistere alle intemperie e all’avvicendarsi delle mode, sviluppati con tecniche innovative e materiali all’avanguardia, nel segno della sostenibilità.
«Considero lo spazio outdoor come un paesaggio domestico immerso nella natura, rilassante e più informale dei living indoor. Mi interessa la durevolezza di oggetti timeless e sostenibili», ha esordito
Jean-Marie Massaud, designer francese oggi tra i più affermati. «Vivere all’aperto in connessione con la natura per me significa vivere in maniera autentica. Parto da questa premessa per disegnare collezioni connotate da naturalezza, morbidezza, un’apparente casualità. Arredi pronti ad accoglierci nei momenti di relax», ha raccontato Jean-Marie Massaud, incontrato in primavera nella suggestiva cornice milanese dei Chiostri di San Simpliciano. Qui, nei giorni del Salone del Mobile sono state presentate le collezioni con cui lo storico marchio Poliform ha esordito nell’outdoor.
Disegnata da Massaud per Poliform, «La collezione Ketch, si compone di isole ‘easy chic’ ispirate alla nautica. Con gli schienali di divani e poltrone tesi sulla struttura in massello di iroko, come vele tra gli alberi di una barca. Con cuscini relax generosi e braccioli particolarmente larghi, per poterci appoggiare un bicchiere o un libro», prosegue il designer, «Lo stesso spirito anima i complementi, caratterizzati da un mix di materiali tra cui vetro, legno e tessuto».
A caratterizzare il lavoro di Jean-Marie Massaud, che si tratti di imponenti architetture o di oggetti di uso quotidiano, è la simbiosi tra l’individuo, le sue creazioni e l’ambiente naturale. Nelle due pagine, alcuni pezzi della collezione Ketch, di Jean-Marie Massaud per Poliform. Ispirata alla nautica, è una delle cinque collezioni con cui lo storico marchio di design ha esordito quest’anno nell’outdoor.
«Sintesi, sottrazione, leggerezza, confort. Durabilità e sostenibilità. Ogni mio lavoro prende ispirazione da questo paradigma. Una costante ricerca dell’essenziale, in cui l’individuo è posto al centro»
Jean-Marie Massaud, designer



Diplomatosi nel 1990 agli Ateliers de l’École Nationale Supérieure de Création
Industrielle di Parigi, Jean-Marie Massaud è alla ricerca di sintesi e leggerezza, fin dalle sue prime intuizioni. In tale ricerca dell’essenziale, l’individuo rimane comunque al centro dell’attenzione.
La collaborazione con il designer Marc Berthier e il lavoro di pianificazione urbana lo hanno avvicinato alla fusione tra architettura e design. E di quest’ultimo Massaud affronta nel tempo i diversi aspetti e scale: dai mobili ai prodotti industriali. Le sue opere hanno un forte riferimento a oggetti e forme naturali.
Rifiutando le tendenze e le mode, Jean-Marie preferisce mettere in discussione l’esistente, proiettandolo nel futuro, e proporre risposte alle sfide contemporanee. È questa simbiosi tra l’uomo, le sue creazioni e l’ambiente naturale che il designer cerca di realizzare, come catalizzatore di innovazione, come modello economico e come stile di vita.
Con i suoi pezzi, Massaud ha la puntuale ambizione di migliorare gli spazi di esistenza delle persone che li utilizzano. Lunghissima la lista delle aziende, in diversi ambiti, con cui ha stretto collaborazioni, da Baccarat a Lancôme, da Yamaha offshore a Renault, B&B Italia, Air France e Dior, ben lungi dall’essere qui esaustivi.
In estrema sintesi, per Jean-Marie Massaud il design deve essere parte di un approccio allo sviluppo sostenibile che tenga conto dei vincoli ambientali e umani. Molti dei suoi progetti, realizzati o solo ipotizzati, sono improntati all’ecologia e connotati da grande originalità, se non arditezza, come il progetto di hotel volante Manned Cloud: un hotel mobile che, non avendo alcun contatto con il suolo, non avrebbe effetti sugli ecosistemi, lasciandoli intatti. Anche il Volcano Stadium è stato progettato per avere un basso impatto ecologico e per ricreare legami umani e sociali.
Questa attenzione per l’ambiente non si limita alla progettazione di vaste e costose strutture architettoniche, ma ritorna anche negli oggetti, fino a quelli più piccoli, come la gamma di rubinetteria Axor, che dimezza il consumo di acqua. Le sue creazioni sono insomma concepite per essere in armonia con l’ambiente e con le persone, in modo responsabile e sostenibile. «Propongo progetti per la vita», afferma Massaud.
Sopra, e nel disegno qui accanto, collezione Milos realizzata per Vondom da Jean-Marie Massaud. Il designer francese ha siglato anche, questa volta per Mdf Italia, il tavolo Rock Table Maxi (nelle due immagini in basso).



Che si tratti di divani, showroom, hotel o flaconi di profumo. Il suo lavoro ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui Designer of the Year di Elle Déco e Best Eco Design, e molti dei prodotti da lui disegnati fanno oggi parte delle collezioni di design di alcuni dei più grandi musei del mondo: dalla collezione permanente del Musée National d’Art Moderne di Parigi alle collezioni permanenti del Museum für Gestaltung di Zurigo, del Chicago Athenaeum-Museum of Architecture and Design, dello Stedelijk Museum di Amsterdam e del Musée des Arts décoratifs di Parigi.
