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Bufale inflative
L’agroalimentare è il primo contributore della crisi climatica, partecipando per oltre un terzo alle emissioni totali. Ma quanto sta davvero contribuendo alle spinte inflative, e come potrebbe diventare più sostenibile?
Opinioni
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10 Ettore Accenti. I numeri sconfessano i virtuosi obiettivi in materia di questione climatica ed energetica.
12 Stelio Pesciallo. La caduta di Credit Suisse mette in rilievo i punti critici nell’attività della Finma.
14 Ignazio Bonoli Ennesimo capitolo per la riforma sulla previdenza, che solleva i soliti malcontenti per i nodi irrisolti.
16 Luca Trisconi (in foto) L’intelligenza artificiale rischia di rimpiazzare gli avvocati nella consulenza legale?
18 Andrea Ferraretti. Gestione patrimoniale e ‘advisory’ per holding, grande opportunità per gli operatori svizzeri.



20 Carlo Secchi. Design thinking: individuo al centro nello sviluppo di prodotti, servizi, processi e organizzazioni.
Economia
32 Testimonianze. Un fenomeno ancora poco conosciuto ma promettente: le comunità energetiche rinnovabili, possibile modello per la transizione alle fonti alternative
34 Aziende. Le pratiche di gestione Lean per raggiungere l’eccellenza operativa puntando su un’organizzazione efficiente ed efficace.
Da sinistra, Christina Senn-Jakobsen, di Swiss Food & Nutrition Valley, Carmine Garzia, professore dell’Università di Pollenzo, Alec Lucas, analista di Global X Etf, e Victoria Leggett, responsabile Impact Investing di Ubp.


Osservatorio
61 Sfama. L’estate è una stagione molto complessa.
62 Analisi . Si fa notare la crescita del trading delle opzioni a breve scadenza.
64 Settori . L’ascesa dell’Ia generativa suscita l’entusiasmo di molti. Quali orizzonti per gli investitori in titoli tecnologici?
66 Obbligazionario. Si riaccende l’interesse degli istituzionali per l’obbligazionario, ma attenzione alla volatilità.
70 Obbligazionario (Vincent Chaigneau, sopra). Mentre cala il sipario sul secondo trimestre 2023, un falso senso di calma domina i mercati globali.
81 Strategie. Puntare sulle imprese di grande e media capitalizzazione del mercato azionario svizzero.
Eureka
44 Editoriale. Il secondo capitolo della nuova sezione dedicata all’innovazione e alla galassia delle sue stelle nascenti, le start up.
46 Start up. Forte del suo business model unico, Klam sta rinnovando il mercato delle ristrutturazioni, che l’immobiliare fatica invece di solito a mettere a frutto.
48 Strategie. Le sfide per l’ecosistema dell’innovazione ticinese che si apre alle start up da fuori cantone.
50 Digitale . Anche le aziende del settore Travel possono esplorare nuovi orizzonti di efficienza e personalizzazione sfruttando le applicazioni di Ia e machine learning.
52 Lo studente Incentivare impegno e motivazione dei dipendenti grazie a modelli contrattuali stimolanti.
La stoffa della creatività p. 36
Un secolo di storia e il perfetto intreccio fra grande la tradizione tessile di San Gallo e l’innovatività del suo stile, fanno di Akris una protagonista di prima classe del prêt-à-porter. A lato, Albert Kriemler, direttore creativo.
Eureka p. 45
L’imprenditoria europea vive ancora oggi lo stigma del fallimento. Sbagliare è però un ottimo modo per imparare, e poi ritentare. A lato, Laurent Ashenden, fondatore di Ashenden Finance.
Preparati al futuro p. 56
Una giovane realtà del territorio si è ritagliata un’importante ruolo nella Piazza, ed è pronta a dare il suo contributo nei mesi a venire. Ma avverrà il consolidamento? A lato, Marco Boldrin, Ceo di Copernicus Wealth.


Industria cinematografica
I programmi dedicati dal Locarno Film Festival ai professionisti, potenziano il suo sostegno al cinema indipendente e ai nuovi talenti. A lato, Markus Duffner, responsabile di Locarno Pro. p. 40


Arredo d’autore
Abitare gli spazi esterni all’insegna di un benessere autentico e profondo. Il ruolo di linee avvolgenti, di materiali di qualità e anche del giusto mindset. La filosofia di Jean-Marie Massaud, designer.
p. 90
Finanza
54 Analisi. Ampliare la propria attività, rilevando anche un’altra? La soluzione della holding.
67 Settori. Cè ancora tempo per salire a bordo del treno dei tecnologici dopo la folgorante corsa nel 2023?
68 Alternativi Tendenze contrastanti e pressioni significative per il Venture Capital.
Turismo p. 84 e p. 87
Fra natura, sport e un’accoglienza impeccabile, Gstaad è anche una perfetta destinazione estiva. Una stagione sulle classiche note del Menuhin Festival. A lato, la Gstaad Festival Orchestra.


Cultura
74 Fiere. È tornata in grande spolvero Art Basel, confermandosi leader assoluta. Il racconto di quattro galleristi di riferimento a Lugano.
78 Fotografia. La grande mostra itinerante di Sebastião Salgado, per sensibilizzare alla tutela del patrimonio della foresta amazzonica, fa tappa a Zurigo e Milano.
82 Mostre. Alla Fondazione Marguerite Arp un aspetto inedito della creatività di Jean, ispirato dall’Oriente.
94 Enogastronomia. Il Grand Vintage 2015 Moët & Chandon onora le promesse di un’ottima annata.
Rubriche
8 Appuntamenti
96 Auto
Arles
Diana Arbus. Constellation
Appena nominata nuova Presidente del Locarno Film Festival, tra i tanti suoi prestigiosi ruoli Maja Hoffmann brilla come fondatrice e presidente della Luma Foundation di Arles, fra i maggiori progetti privati in ambito culturale d’Europa. Anche nel 2023 si distingue con una serie di progetti e mostre di qualità che, introducendo un ampio spettro di temi, concetti provocatori e opere d’arte di grande impatto visivo, ne confermano il ruolo di centro internazionale di sperimentazione. Tra i punti forti, la mostra dedicata a Diane Arbus che si qualifica come la più completa mai organizzata sull’artista, riunendo per la prima volta tutti e 454 gli scatti (alcuni ancora non pubblicati) sviluppati da Neil Selkirk, l’unica persona autorizzata a stampare i negativi della grande fotografa dopo la sua morte.
Fondamentale centralità assume l’allestimento: un’installazione immersiva per rappresentare anche la dimensione extra-fotografica di queste immagini ciò che, come la materia, le mantiene tutte in equilibrio e le collega l’una all’altra. Niente percorso di visita, ma un numero infinito di combinazioni perdendosi dietro i passi che, fra casualità e istinto, hanno guidato l’obiettivo della grande fotografa. La mostra fa parte anche del festival fotografico Rencontres d’Arles, che da 54 edizioni accompagna le estati provenzali: un programma eclettico, che tocca tematiche dal rapporto tra uomo e natura alla libertà femminile, alla memoria collettiva, in cui ognuno potrà trovare altri importanti spunti di riflessioni e scoperta.
LUMA Foundation
Me-Do, 10-19.30
Fino al 24 settembre
A sinistra, uno dei modelli a parire da cui Monika Sosnowska crea le sue monumentali sculture, Maquette pour corrimano, 2016, carta cartone.

A fianco, lo speciale allestimento ideato con cui la Luma Foundation di Arles presenta per la prima volta l’eccezionale collezione di 454 stampe della grande fotografa nella mostra Constellation.

Berna
Monika Sosnowska
Non solo fra le più celebri artiste contemporanee di origine est-europea, Monika Sosnowska è considerata tout court una delle più importanti creative oggi in attività. Cresciuta nella Repubblica Popolare Polacca, ha vissuto l’introduzione della democrazia nel 1989. Dopo essersi formata presso l’Accademia delle Arti di Poznań sotto la direzione di Jarosław Kozłowski, uno dei principali esponenti dell’arte concettuale in Polonia, da inizio anni Duemila ha sviluppato un singolare corpus di opere scultoree. Spesso occupando interi spazi, le sue sculture e installazioni architettoniche in acciaio, cemento o qualsiasi altro materiale da costruzione interagiscono con l’ambiente costruito e anche con gli spazi vuoti, che costituscono lo spazio urbano nella sua complessità.
La mostra che le dedica il Zentrum Paul Klee è la prima a concentrarsi non solo sulle opere di grandi dimensioni, ma anche sul processo di lavoro dell’artista, documentato grazie a 50 modelli che ne coprono l’intera carriera: prima di creare le sue sculture alte diversi metri, Monika Sosnowska realizza infatti piccoli modelli, principalmente in cartone, carta o filo metallico, rielaborati poi con ingegneri e fabbri, utilizzando camion, gru, argani e altri metodi per deformare gli elementi architettonici di partenza delle sue opere. Inoltre una selezione di fotografie di Monika Sosnowska illustra il suo approccio allo spazio urbano e ai suoi cambiamenti, con particolare attenzione a Varsavia.
Zentrum Paul Klee
Ma-Do, 10-17
Fino al 10 settembre
Il dialogo fra gli storici, suggetsivi spazi di Villa Arconati e l’impossibile Engadina che il fotografo svizzero
Marco D’Anna ha ricreato nelle sue immagini digitalmente rielaborate, con risultati di pittorica poeticità.
Magdalena
Abakanowicz
Territori tessili
Organizzata d al Musée cantonal des Beaux-Arts di Losanna e dalla Fondazione Toms Pauli con la Tate Modern, questa grande mostra internazionale offre un’affascinante visione sull’inclassificabile universo creativo dell’artista polacca Magdalena Abakanowicz (1930-2017), pioniera dell’arte tessile e importante scultrice della secondo Novecento. Abakanowicz ha esplorato le possibilità della fibra organica come materiale vivo e malleabile per esprimere in modo innovativo la sua visione ispirata all’osservazione della natura e dell’essere umano, creando imponenti opere tridimensionali dalle forme biomorfe, chiamate Abakans.
Losanna ha avuto un ruolo decisivo nel suo successo, grazie alle Biennales de la tapisserie, alla galleria Alice Pauli e ai collezionisti locali. La mostra presenta le prime tessiture, sculture morbide di grandi dimensioni, modanature, knottings e disegni, con opere fondamentali come l’Abakan rosso, esposto per la prima volta a Losanna nel 1969 e ora parte della collezione della Tate. Sono inoltre presenti opere mai viste prima, in particolare dalla Fondazione Toms Pauli, che possiede una delle più importanti collezioni di opere dell’artista al di fuori della Polonia. Musée cantonal des Beaux-Arts Ma-Do, 10-18; Gi 10-20 Fino al 24 settembre

Il celebre Abakan rosso, 1969, sisal, 405×382×400 cm, Tate, Londra, con l’Abakan arancione, 1968, sisal, 360× 360×45 cm, Museo nazionale Stoccolma.

Castellazzo di Bollate
Oltrereale
Tra i più illustri esempi di “villa di delizia” del patriziato milanese, Villa Arconati vanta un fascino senza tempo, valorizzato grazie al lavoro di recupero e riconversione culturale di Fondazione Augusto Rancilio. Quest’anno regala ai suoi visitatri anche la prima mostra fotografica, conducendoli in un viaggio alla scoperta delle montagne catturate dalla maestria di Marco D’Anna. Un percorso di 34 fotografie che presentano le cime svizzere dell’Engadina, ri-scoperta durante la pandemia. Un luogo caro non solo al fotografo ma anche al maestro divisionista
Giovanni Segantini, a cui D’Anna si ispira per la tecnica di riproduzione. Immagini digitali che vengono sovrapposte creando nuove realtà in cui ognuno di noi ritroverà il suo luogo ideale, la vetta della memoria. Un percorso visivo ed emozionale che si inscrive negli spazi della Villa, le cui sale non perdono mai la loro personalità e il loro personale racconto, ma entranio in dialogo con le nuove suggestioni portate dagli artisti che con progetti personali e irripetibili, continuano un racconto che si scrive ormai da quattro secoli.
Villa Arconati
Domenica, 11-19
Fino al 29 ottobre