Ml5 desert nights

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dita. Mentre il mercante la raccoglieva, un gruppo di uomini in uniforme attraversò il vicolo, facendo disperdere la folla al suo passaggio e spalancando porte, cercando evidentemente qualcuno e non facendo caso al danno che poteva causare sia alle persone sia alle cose. Lo sguardo di Katrina si diresse allora automaticamente alla porta attraverso la quale il beduino era sparito. In quel momento la porta alle sue spalle si aprì e un uomo uscì in strada. Alto e scuro di capelli, indossava abiti occidentali, pantaloni e una camicia di lino, ma Katrina lo riconobbe subito, gli occhi spalancati per la sorpresa. Il beduino si era trasformato in un europeo. Si volse e iniziò a percorrere il vicolo. Arrivato all'altezza della bancarella in cui si trovava Katrina, uno degli uomini in uniforme lo vide e spinse Katrina da parte, chiamandolo in inglese e in zuranese. «Tu! Fermati!» Katrina vide lo sguardo dorato del beduino indurirsi, valutare, cercare... e poi fermarsi, come illuminato, su di lei. «Tesoro! Eccoti qui, ti avevo avvertito di non andare a passeggio senza di me.» Le dita snelle che aveva notato solo pochi minuti prima ora le stavano trattenendo il polso, scivolandole sulla mano e intrecciandola alla sua in una forte stretta. Fece un passo verso di lei, un sorriso calcolato a infrangere l'arroganza del suo volto. «Non sono il suo tesoro» gli replicò Katrina senza fiato. «Inizia a camminare» le rispose lui calmo, lo sguardo duro e intimidatorio. Seguì le sue istruzioni, combattuta tra ostilità e qualcosa di molto più primitivo e pericoloso. Lui le si avvicinò e attraverso il profumo assolato di spezie e aromi lei percepì consapevole prima la fragranza costosa della sua colonia al limone, e poi l'intimo profumo vagamente muschiato del corpo stesso. Il vicolo ora era gremito di uomini armati che spalancava9


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