J2492_MILIONARIO DA PRIMA PAGINA

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l'unica regola che tu abbia mai violato» aggiunse. «Lingua pungente, anche.» Si sentì punta da quell'affermazione. L'incidente poteva essere doloroso ma, diamine... era stata inseguita da un asino e chiunque si sarebbe almeno sforzato di nascondere un sorriso in quel momento. «E per quanto riguarda le trote» continuò Hal, «non sono mai state di Robert Cranbrook; lui aveva solo il diritto di sostare sull'argine con una canna nel tentativo di pescarle. E non può nemmeno rivendicarlo adesso.» «Forse lui no» reagì, facendo del suo meglio per ignorare il diluvio sensoriale, «ma qualcun altro sì.» E risuonò fredda e distaccata come appariva. «L'autorità fiscale britannica, se bisogna dare credito alle voci sulla situazione finanziaria di Sir Robert. E il fisco di sicuro non sarà gentile con te.» Fredda e moralista. «Non preoccuparti» riprese facendo lo sforzo di alleggerire l'umore, «la guarderò da un'altra prospettiva, se mi prometti di ignorare la mia infrazione.» «Non dovremmo uscire da questo fossato prima di iniziare a patteggiare?» suggerì lui. Patteggiare? Stava scherzando, per l'amore del cielo! Non era così precisa. «Non mi sembra che tu abbia subito un trauma cranico» continuò lui, «e, a meno che tu non mi dica che non senti le gambe o che hai qualcosa di rotto, lascerei i paramedici ad affrontare le vere emergenze.» «Aspetta» disse Claire, anche se lui non sembrava avere bisogno d'incoraggiamento a farlo. Non era cambiato molto. «Controllo.» Ruotò gli arti, fletté le dita delle mani e dei piedi. Le spalle avevano ricevuto la botta più forte nella caduta e sapeva che presto avrebbe sentito qualcosa ma, probabilmente, non si era fatta più di qualche graffio. Il pedale si era girato quando il piede era scivolato, batten16


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