Grs201s l'ultima debuttante

Page 1


JULIA LONDON

L'ultima debuttante


Titolo originale dell'edizione in lingua inglese: The Last Debutante Pocket Books A Division of Simon & Schuster, Inc., New York © 2013 Dinah Dinwiddie Traduzione di Teresa Rossi Tutti i diritti sono riservati incluso il diritto di riproduzione integrale o parziale in qualsiasi forma. Questa è un'opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o persone della vita reale è puramente casuale. © 2015 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano Prima edizione I Grandi Romanzi Storici Special gennaio 2015 Questo volume è stato stampato nel dicembre 2014 da Grafica Veneta S.p.A. - Trebaseleghe (Pd) I GRANDI ROMANZI STORICI SPECIAL ISSN 1124 - 5379 Periodico mensile n. 201 del 21/01/2015 Direttore responsabile: Chiara Scaglioni Registrazione Tribunale di Milano n. 368 del 25/06/1994 Spedizione in abbonamento postale a tariffa editoriale Aut. n. 21470/2LL del 30/10/1981 DIRPOSTEL VERONA Distributore per l'Italia e per l'Estero: Press-Di Distribuzione Stampa & Multimedia S.r.l. - Via Trentacoste, 7 - 20134 Milano Gli arretrati possono essere richiesti contattando il Servizio Arretrati al numero: 199 162171 Harlequin Mondadori S.p.A. Via Marco D'Aviano 2 - 20131 Milano


1 Dundavie, Highlands scozzesi, 1811 Jamie Campbell non si allarmò quando la vecchia signora gli puntò l'arma che impugnava alla testa... si irritò. Aveva cavalcato fino al cancello ed era appena sceso di sella quando la porta del cottage si era aperta ed era comparsa lei, con il suo archibugio spianato. Nelle ultime settimane, Jamie aveva subito la sua parte più che abbondante di frustrazioni. Le cose erano andate a rotoli quando suo fratello, Geordie, aveva sfidato Cormag Brodie a duello ed era mancato poco che lo uccidesse. Con una certa inconfutabile logica, l'evento aveva indotto la sorella di Cormag, Isabella, che era la fidanzata di Jamie, a rompere il loro fidanzamento. Questo era, di per sé, quasi sufficiente a spingere un uomo a trovare conforto nel più vicino boccale di birra. Ma per concludere quella serie di circostanze straordinarie in senso negativo, Jamie aveva scoperto che suo zio Hamish, il cui acume andava assottigliandosi ogni giorno di più, aveva dato via il denaro che lo stesso Jamie era riuscito a mettere al sicuro nelle casse di famiglia. Quel denaro era tutto ciò che Jamie aveva per mantenere il suo clan, che aveva visto i propri mezzi di sostentamento erosi dall'invasione delle pecore di Lord Murchison sui piccoli appezzamenti di terreno che possedeva, spin5


gendo molti a emigrare in cerca di occupazioni migliori, a Glasgow e anche più lontano. Nei nove anni da quando aveva assunto il ruolo di Laird dei Campbell di Dundavie, Jamie aveva cercato di guidarli sulla via di un cambiamento, conservando nello stesso tempo il più possibile il loro stile di vita. I Brodie erano la chiave del suo piano, perciò la situazione era maledettamente irritante... come lo era quella donna con il suo fucile. Jamie discendeva da una lunga progenie di Campbell strambi e attaccabrighe, uomini il cui coraggio era stato messo alla prova in guerra, durante carestie, e nel corso di grandi cambiamenti. Non erano i tipi da lasciarsi mettere in difficoltà da duelli o rotture di fidanzamenti, o da una pazza con un ferrovecchio di fucile... il quale tremava un po' mentre lei si sforzava di tenerlo puntato. «Non c'è bisogno di quello, signora» disse Jamie, fermandosi fuori dal cancello. Alzò entrambe le mani per mostrare che non era armato. «Visto che siete sulla mia proprietà, sarò io a giudicare» ribatté la donna, con un marcato accento inglese. Sassenach. Gesù, un'altra. Jamie drizzò gli aculei. «Che cosa venite a fare qui, signore?» Che cosa andava a fare lui? Era nato e cresciuto là, proprio su quelle colline. Le conosceva come le sue tasche, ogni sentiero, ogni ruscello, ogni albero. Che cosa diamine ci faceva lei? Diavolo, non sarebbe dovuto venire, pensò Jamie. Di solito non agiva frettolosamente. Come minimo avrebbe dovuto portare con sé Duff, suo cugino e suo braccio destro. Ma il vecchio Willie gli aveva riferito che era stata la donna che viveva in quel cottage sulle terre dei Brodie ad approfittare di Hamish, e questo aveva suscitato in Jamie un certo istinto omicida. Che genere di persona si avvantaggiava di un vecchio dalla mente vacillante? 6


Jamie era stato così deciso a scoprire la risposta che era salito immediatamente a cavallo, diretto alle terre dei Brodie. Sospirò e guardò il lindo, piccolo cottage dal tetto di paglia, su uno sfondo di abeti torreggianti, ai margini di un campicello dove becchettavano delle galline. Il cottage era stato imbiancato e la recinzione riparata di recente, a giudicare dal legno fresco. Un sorbo, albero che gli scozzesi superstiziosi spesso piantavano vicino alle loro case per tenere alla larga le streghe, ombreggiava il giardino sul davanti, e su una finestra aperta erano state messe a raffreddare delle pagnotte appena sfornate. Era una scena idilliaca, del genere che di recente aveva portato folle di inglesi nelle Highlands. La donna, comunque, non era come Jamie se l'era aspettata. Il vecchio Willie aveva detto che era inglese, ma non aveva accennato ai capelli grigi e alla figura rotondetta. Jamie si era aspettato una maliarda dallo sguardo sensuale e dalle curve procaci, visibilmente esperta nel raggirare gli uomini e privarli del loro denaro. Quella vecchina aveva l'aria di essere più portata a filare la lana. Jamie abbassò le mani. «Sono Jamie Campbell, Laird di Dundavie.» Aspettò l'inevitabile sussulto allarmato da parte della donna, quando si fosse resa conto che aveva commesso un'azione impensabile, minacciando un uomo ricco e potente. Lei non batté ciglio, alzò solo un po' di più il fucile. «Questo non significa niente per me. Ci sono più Campbell che alberi, in giro per queste colline. Perciò, avanti, andate via. Penso che sia meglio che non vi facciate vedere da queste parti» disse. «I Brodie non hanno alcun amore per i Campbell.» «Il sentimento è assolutamente reciproco» ribatté Jamie, un po' stupito che la donna fosse così incline e 7


schierarsi con i Brodie. «Tuttavia io sono venuto in cerca di una donna che ha avuto rapporti finanziari con mio zio Hamish.» Inarcò un sopracciglio all'indirizzo della donna, sfidandola silenziosamente a negare. «Se intendete insinuare che io ho rapporti finanziari con lui, posso assicurarvi che non è così.» Era svelta a negare, eh? E un pochino nervosa, anche, cosa che Jamie attribuì al senso di colpa. «Posso almeno sapere con chi sto parlando?» Si avvicinò di un passo, mettendo la mano sul cancello. «Fermo! State mettendo piede illegalmente sulla mia terra!» Lui sbuffò. «Questa terra appartiene a Gordon Brodie.» «Questo è solo un piccolo dettaglio» ritorse lei. «Mi ha affidato questa terra, perciò è come se fosse mia. Adesso, per favore, andatevene, prima che sia costretta a difendermi in modo violento.» Se pensava di poterlo scacciare come una mosca si sbagliava. Jamie spinse il cancello. «Diah, per essere qualcuno che sostiene di non conoscere Hamish, siete impaziente di vedermi sparire, non è vero? Avete assistito alle corse di cavalli vicino a Nairn?» «Vi sparerò, se farete un altro passo, e i ragazzi Brodie che vengono tutti i lunedì porteranno via la vostra carcassa e la getteranno in mare.» «Non ho mai conosciuto un Brodie disposto a compiere un simile sforzo. E meno che mai uno capace di portarmi in qualunque posto» ribatté Jamie, brusco. «Signora, parlerò ancora più chiaro. Sto cercando la donna inglese che vive nel cottage vicino al vecchio cairn vichingo.» Additò con un ampio gesto il sentiero da cui era venuto e un vecchia costruzione di pietre impilate a secco chiaramente visibile in cima alla collina, poi continuò: «C'è chi ritiene che abbia spogliato mio 8


zio di un migliaio di sterline, una bella somma. E mentre sarei il primo a dire che un uomo può dare il proprio denaro a qualunque ragazza voglia, me la prendo quando l'uomo non ha la mente a posto. Mio zio Hamish dimentica di allacciarsi il kilt ed è convinto di essere amico di un lord inglese che vive da solo qui sulle colline. Non è capace di ricordare i nomi dei suoi figli, e tuttavia sa i nomi degli angeli che gli fanno visita la notte. Chiunque portasse via del denaro a mio zio approfitterebbe crudelmente di lui». Le guance della donna divennero rosse come due mele. Alzò il cane del fucile. «Andatevene subito, o morirete nel giardino.» Jamie corrugò le sopracciglia. Non gli piaceva l'idea di aggredire una donna anziana per disarmarla. La cosa migliore era tornare con Duff e qualcuno dei suoi uomini. «Benissimo» disse con una scrollata di spalle. «Forse potrete essere persuasa a ricordare la vostra conoscenza quando porterò qui un paio di testimoni per aiutare la vostra memoria, cosa ne dite? Buongiorno, signora.» Si toccò il cappello e tornò al suo cavallo. Udì il colpo un attimo prima di sentire il bruciore del piombo che gli entrava nel corpo. Cadde, atterrando con un gran tonfo e battendo la testa su una pietra... e poi tutto divenne nero. Strano come piccoli momenti casuali potessero alterare completamente il mondo di una persona. Daria Babcock non ci aveva mai realmente riflettuto, finora. Di solito non era il tipo da interrogarsi sul destino e sul senso della vita, non si era mai impegnata in simili lunghe introspezioni. Ma già, fino a quel giorno non si era mai trovata completamente sola sul margine di una strada, nelle campagne scozzesi. Be', non proprio completamente, poiché c'era un cane, 9


ma quello non contava certo. Dopo l'iniziale paura di essere attaccata, quando l'animale era sbucato dalla foresta, aveva ben presto scoperto che era del tutto docile, oltre che inutile. Era nero, con macchie bianche sulle zampe e sul petto, e al momento si era accovacciato accanto al suo baule, a occhi chiusi, come se non avesse niente di più urgente da fare che un sonnellino. Mr. Mungo Brodie non era sembrato particolarmente preoccupato quando l'aveva depositata là. Aveva solo detto che la sua destinazione era solo un po' più su lungo la strada. La strada era appena più larga di un sentiero per conigli. Si addentrava in un bosco. Senza un'anima in vista. Daria guardò le cime degli alberi e il cielo azzurro come l'uovo di un pettirosso. Calcolò che era metà pomeriggio, il che significava che aveva ancora un po' di tempo prima che facesse buio. Questo, a sua volta, le dava più tempo anche per riflettere sui ridicoli rigiri del destino che l'avevano portata là. Perché la sua attuale precaria situazione – tutta sola sul lato della strada – chiaramente meritava un certo studio. «Vorrei conoscere il momento in cui tutto è cambiato» disse ad alta voce. Il cane mosse un orecchio. Forse tutto era cominciato circa un mese prima, quando lei aveva cominciato ad avvertire una certa inquietudine. Aveva avuto l'impressione che si verificasse una vera esplosione di nascite a Hadley Green e nei dintorni, e che orde di cherubini dalle guance rosee venissero portate in giro nelle carrozzine spinte dalle bambinaie, o che le loro risate gorgoglianti filtrassero da ogni finestra aperta. La circostanza che l'aveva fatta riflettere in modo particolare era avvenuta un pomeriggio, quando era inter10


venuta a un tè ad Ashwood. Era rimasta sbalordita quando Lady Ashwood aveva annunciato con aria maliziosa al gruppo di signore di Hadley Green là riunite che aspettava il suo secondo bambino. «Un bambino!» Lady Horncastle, la gran dama di Hadley Green, aveva voltato la testa argentea per fissare la bionda Lady Ashwood attraverso l'occhialino, palesemente sbalordita quanto Daria. «Ma avete appena partorito vostro figlio, mia cara» osservò, come se Lady Ashwood avesse potuto avere dei ripensamenti sulla propria gravidanza sulla base della sorprendente notizia che aveva già un bambino. Lady Ashwood era arrossita e aveva risposto ridendo: «Ho fatto notare la stessa cosa a mio marito, ma credo che non sarà contento fino a quando ogni stanza di Ashwood non sarà occupata da un fanciullo». «Quello sarebbe davvero un bel numero» aveva commentato Lady Horncastle. «Vostro marito senza dubbio sa che se desidera una mandria potrebbe investire in bestiame. È molto più semplice.» L'annuncio aveva irritato molto Daria. Desiderava disperatamente un bambino suo, o anche una mandria, quanto a questo. Ogni volta che teneva in braccio un neonato provava una spiacevole stretta al cuore. Le sarebbe piaciuto essere sposata, essere madre, moglie, avere qualche scopo, a parte intervenire ai tè delle cinque. Eppure, dopo aver passato gli ultimi tre anni a sforzarsi di inserirsi in ogni possibile ambiente della società, non aveva neppure l'ombra di una prospettiva di matrimonio. Quella ferita veniva abbondantemente cosparsa di sale dal fatto che tutte le sue più strette conoscenti ormai erano sposate e avevano figli, e quel giorno in particolare la notizia di una nuova gravidanza l'aveva gettata nella malinconia. Era l'ultima debuttante di Hadley Green. L'ultima del11


la sua cerchia, l'ultima senza una proposta di matrimonio. Daria era tornata a casa in quello stato d'animo, ma là le cose non erano migliorate, poiché aveva la sfortuna di vivere con due persone che le rammentavano costantemente che cosa mancava alla sua vita. I suoi genitori erano come due colombi in amore, sempre l'uno in compagnia dell'altro, appagati del loro rapporto esclusivo. Spesso Daria si sentiva quasi un'intrusa nel loro piccolo mondo segreto. A volte era commossa dalla loro reciproca devozione, ma altre volte ne era irritata. Quando era arrivata a casa, dopo il tè, aveva trovato i suoi genitori stretti stretti davanti al fuoco, in salotto, per difendersi dal freddo di quella giornata primaverile, con le testa vicine, chine su una lettera. Daria non aveva dato importanza alla cosa. «Ammetterò» disse ora, alzando un dito inguantato all'indirizzo del cane, «che ci sono momenti in cui sono completamente distratta dalla mia patetica situazione esistenziale.» Lui agitò una sola volta la coda. Era stato a cena che Daria aveva cominciato a notare un sottile cambiamento nei suoi genitori. La serata mancava dei loro tipici, diffusi commenti sulla loro felice giornata. Così Daria aveva riempito il silenzio con il resoconto degli avvenimenti del pomeriggio, ansiosa di liberarsi dalla frustrazione. Comunque non era stata ricompensata da una appropriata commiserazione, di fronte alle sue lamentele di non avere alcuna prospettiva o speranza di un futuro. Aveva sospirato ad alta voce per dimostrare la propria esasperazione mentre Griswold, che fungeva nello stesso tempo da maggiordomo, giardiniere e valletto, si aggirava attorno al tavolo, togliendo i piatti della minestra. «C'è qualcuno che mi ascolta?» aveva chiesto Daria. 12


«Ma certo!» aveva risposto sua madre. «Stavi dicendo, cara?» «Che la mia vita non comincerà mai!» aveva affermato Daria lamentosamente. «E che tu e papà potreste portarmi a Londra per la Stagione» aveva aggiunto, speranzosa. «Oh, penso di no» aveva risposto suo padre, più attento al piatto che Griswold gli stava mettendo davanti. «Perché no?» aveva chiesto Daria, ferita dalla rapidità del rifiuto. «Non è che abbia qualche prospettiva qui.» «Non siamo fatti per Londra» aveva detto sua madre. «E tu hai delle prospettive, cara. Lord Horncastle è molto premuroso con te...» «Preferirei morire che sposare Lord Horncastle! Mi rendo conto che è il solo gentiluomo di Hadley Green che abbia un patrimonio, ma questo non compensa la sua odiosa tendenza a bere e a immusonirsi!» Sua madre aveva sorriso e aveva affermato con grande condiscendenza: «Troverai un simpatico giovanotto al momento giusto, mia cara». «Il momento giusto è più che passato, mamma. Ho ventun anni! Devo avvizzire in questo minuscolo villaggio senza nulla da fare? Mi sento irrequieta e inutile.» Poteva quasi sentire la sua buona amica, Charity Scott, sussurrarle all'orecchio: «Il punto è che qui a Hadley Green non c'è una vera società. Può esserci qualche membro dell'aristocrazia di passaggio, di tanto in tanto, ma la vera società è a Londra. Devi andare a Londra». «Tu sei molto utile per noi» aveva obiettato suo padre. Daria si era lasciata sfuggire un lamento. Amava i suoi genitori, naturalmente. Era la loro unica figlia e si erano dedicati a lei per tutta la vita. Se avevano un difetto era che non si preoccupavano che le cose venissero fatte nel modo più corretto. Erano soddisfatti della loro vita e sembravano pensare che dovesse esserlo anche 13


lei. «Via, papà, quale donna non è ancora sposata, alla mia età?» Sua padre si era stretto nelle spalle. «Charity Scott non è sposata.» Sì, be', Charity non era sposata perché anni prima aveva avuto una figlia illegittima e rifiutava di dire chi era il padre. «Charity ha detto che suo fratello, Lord Eberlin, mi darebbe un'adeguata lettera di presentazione, e che con una simile lettera, tutto quello che una persona deve fare è mettere con decisione il piede in mezzo alla porta, e il resto dipende da lei.» «Sembra che Miss Scott sia un'autorevole fonte di informazioni» aveva osservato sua madre. Daria aveva guardato lei, poi suo padre, che stava fissando la moglie in modo così attento che Daria si era sentita sul punto di mettersi a urlare perché qualcuno, chiunque, ascoltasse lei. Era proprio ciò che aveva detto a Charity quel giorno. Nessuno capiva quanto era squallida la sua situazione. Aveva guardato i genitori, esasperata. «E va bene» aveva detto, decisa. «Dovete dirmi che cosa sta succedendo. Perché vi comportate così stranamente? E che cos'è quella lettera che tieni in grembo, mamma?» «Tua madre ha ricevuto una notizia spiacevole» aveva risposto suo padre. «Richard!» «Non è una bambina, Beth. Non puoi nasconderglielo.» «Che cos'è successo?» aveva chiesto Daria, spaventata. «Si tratta di Mamie? È successo qualcosa a Mamie?» chiese, usando il vezzeggiativo con cui si rivolgevano alla nonna. «Sì» aveva risposto suo padre. «No!» aveva esclamato sua madre nello stesso momento. «No, lei sta benissimo, Daria.» 14


«Ma la lettera è sua» aveva insistito lei. «E ha scritto qualcosa che vi ha turbati.» «Non voglio preoccuparti con...» «Per l'amore del cielo, Beth» era intervenuto suo padre. «Mamie ha qualche difficoltà finanziaria. Niente che qualche sterlina non possa rimediare subito.» Daria avrebbe anche potuto credere che fosse vero, se non avesse visto sua madre mordersi il labbro per impedirsi di parlare. «Non capisco. La nonna ha avuto bisogno di denaro altre volte, e non ti ho mai vista così sconvolta.» «Stavolta è una somma piuttosto grossa» aveva spiegato Beth. «Tuo padre deve andare in Scozia. Non possiamo assolutamente affidare una somma simile a qualcun altro.» «Onestamente, non so perché non torna a casa» aveva osservato Daria. «È andata in Scozia per curare sua sorella, e sua sorella è morta da due anni. Non c'è niente che la trattenga là.» «Non è pronta a tornare in Inghilterra» si era affrettata ad affermare sua madre. «Davvero, tesoro, non c'è niente di cui tu debba preoccuparti. Tuo padre andrà da lei, e questo è tutto.» «È deciso, allora? Io non ho voce in capitolo?» era scattato Richard. «Beth, cara... non posso immaginare di fare il viaggio senza di te. E se...» «Qualcuno deve restare qui con Daria» lo aveva interrotto la moglie, decisa. «Oh, per favore, mamma. L'estate sarà già abbastanza noiosa senza dover curare le vostre orchidee. Andrò io» aveva detto Daria all'improvviso. Era sembrata un'idea brillante, la perfetta soluzione per le sue malinconie. Un'estate in Scozia, lontano da Hadley Green e da tutte le sue amiche felici con i loro bellissimi bambini. 15


Il bacio di un dissoluto ANNA CAMPBELL Inghilterra, 1827 - Sir Richard Harmsworth, il più affascinante dei libertini, croce e delizia della buona società inglese, sembra incurante della propria nascita illegittima che fa di lui un bastardo, per quanto di rango. Le sue origini dubbie, invece, rappresentano una ferita aperta che Richard ha forse trovato il modo di guarire. La chiave della sua identità potrebbe celarsi in un prezioso artefatto, attualmente in possesso di un colto vicario di campagna e di sua figlia, Genevieve Barrett. Quando il piano di introdursi in casa degli ignari proprietari per sottrarlo va storto, a Richard resta un'unica opzione: farsi accettare dal vicario come studente, sotto mentite spoglie. Ma come mantenere il proprio sangue freddo accanto a Genevieve, creatura tanto intelligente quanto seducente? E come essere sicuro che lei non l'abbia riconosciuto nel maldestro ladro che ha tentato di derubarla?

L'ultima debuttante JULIA LONDON Inghilterra - Scozia, 1811 - Miss Daria Babcock ha deciso di allontanarsi per qualche tempo da Hadley Green e di cercare un pizzico di avventura altrove. E nel momento in cui raggiunge il cottage dell'amata nonna, in Scozia, pare proprio che il destino l'abbia accontentata. C'è un uomo ospite dell'anziana parente, un uomo aitante, attraente... e nudo! È davvero stato trovato ferito nel bosco, come le viene raccontato, oppure nasconde qualche altra verità? Ed è sincero Jamie Campbell nel sostenere di non ricordare nulla dell'aggressione subita? Quello che è certo è che l'affascinante laird colpisce l'immaginazione di Daria come nessuno ha mai fatto prima d'ora. E quando stabilisce di prenderla in ostaggio e portarla nel suo castello, lei non sa se disperarsi o compiacersi per l'inaspettata fortuna.


L'amante del libertino VICKY DREILING Inghilterra, 1819 - Andrew Carrington, Conte di Bellingham, sta cercando una nuova amante, impresa non facile visto che lui è piuttosto esigente in proposito, e quella sera al ricevimento di Lady Atherton sembra che siano presenti solo sciocche debuttanti in cerca di un buon partito o gentildonne felicemente sposate, che non fanno al caso suo. Annoiato, sta per andarsene quando rimane abbagliato dalla provocante sensualità di una dama bionda che risveglia all'istante il suo istinto di conquistatore. È Laura Davenport, una giovane vedova virtuosa e dai modi irreprensibili che non esita a voltargli le spalle, indignata e imbarazzata da tanta spudorata arroganza. Una reazione che per Andrew è un ulteriore stimolo: quando mai, infatti, ha perso l'occasione di convincere una donna a rinnegare i propri principi morali?

Il tempo della passione ANNE BARTON Inghilterra, 1817 - In quanto sorella del ricco Duca di Huntford e fanciulla di notevole bellezza, Olivia Sherbourne è abituata a ottenere tutto ciò che desidera. Tutto, tranne l'uomo dei suoi sogni, che dieci anni prima l'ha stregata con un sorriso e ancora adesso sa colpirla dritto al cuore con una semplice occhiata. James, però, coltiva sogni ben diversi da quelli matrimoniali, ed è in partenza per un viaggio alla ricerca di manufatti antichi, che lo terrà lontano per mesi. A Olivia, dunque, non resta che smetterla di perdersi in fantasticherie e sfruttare i pochi giorni a disposizione per far innamorare di sé il gentiluomo. Ma l'amore rende ciechi, e così quello che doveva essere il tempo della passione si rivela il tempo degli equivoci, e quella che doveva essere una proposta di matrimonio si tramuta in un frettoloso saluto...

Dal 18 marzo


Ti è piaciuto questo libro? Continua a vivere indimenticabili emozioni con

A B B ON ATI!

-50% sulla prima spedizione Spedisci questa pagina a: SERVIZIO LETTRICI HARMONY C/O CMP Brescia - Via Dalmazia 13 - 25126 Brescia BS

Sì!

Voglio abbonarmi a I Grandi Romanzi Storici Special. Speditemi bimestralmente 2 inediti romanzi al prezzo scontato del 50%: € 6.90 più € 1.80 per contributo spese di spedizione. Dalla seconda spedizione mensile sconto del 15%: € 11.70 più € 1.80 per contributo spese di spedizione. Potrò sospendere in ogni momento le successive spedizioni a pagamento mediante comunicazione scritta, come pure restituirvi i romanzi ricevuti a pagamento per posta entro 10gg. (diritto di recesso Art. 64 dlg. 206/2005).

5B0142

Cognome.............................................................Nome................................................................................ Via.....................................................................................................................N°...................................... Località.............................................................................Prov...................CAP............................................. Prefisso....................Telefono....................................e-mail.......................................................................... Firma............................................................................................Data........................................................ Offerta limitata a un solo componente per ciascun nucleo familiare non minorenne e non valida per coloro che già ricevono per corrispondenza I Grandi Romanzi Storici Special. Offerta valida solo in Italia fino al 31.12.2015. Tutte le richieste sono soggette ad approvazione della Casa. I Suoi dati saranno trattati, manualmente ed elettronicamente, da Harlequin Mondadori S.p.A. - Via Marco d’Aviano, 2 – 20131 MILANO - e dalle società con essa in rapporto di controllo e collegamento ai sensi dell’art. 2359 cod. civ. - titolari del trattamento - per evadere la Sua richiesta di ricevere per posta cartacea informazioni commerciali e campioni di prodotto, nonché la Sua eventuale richiesta di acquisto di nostri prodotti editoriali, secondo l’offerta riportata sul presente coupon, e le attività a ciò strumentali, ivi comprese le operazioni di pagamento e quelle connesse con adempimenti amministrativi e fiscali, nonché le attività di customer care. Nome, cognome e indirizzo sono indispensabili per i suddetti fini. Il mancato conferimento dei restanti dati non pregiudica il Suo diritto ad ottenere quanto richiesto. Previo Suo consenso, i Suoi dati potranno essere trattati dalle titolari per finalità di marketing, attività promozionali, offerte commerciali, indagini di mercato - anche tramite email e telefono, qualora forniti I Suoi dati potranno, altresì, essere comunicati a soggetti operanti nei settori editoriale, largo consumo e distribuzione, vendita a distanza, per propri utilizzi aventi le suddette medesime fi nalità. L’elenco completo ed aggiornato delle società in rapporto di controllo e collegamento ai sensi dell’art. 2359 cod. civ. con Harlequin Mondadori S.p.A., dei soggetti terzi cui i dati possono essere comunicati e dei responsabili è disponibile a richiesta all’indirizzo sopra indicato. I Suoi dati potranno essere trattati dagli incaricati preposti alle seguenti operazioni di trattamento: elaborazione dati e sistemi informativi, amministrazione, servizio clienti, gestione abbonamenti, confezionamento e spedizione riviste, confezionamento mailing, invio newsletter Ai sensi dell’art. 7, d. lgs 196/2003, potrà esercitare i relativi diritti, fra cui consultare, modifi care e cancellare i Suoi dati od opporsi al loro trattamento per fini di invio di materiale pubblicitario o per comunicazioni commerciali o sondaggi di opinione, rivolgendosi al Responsabile Dati presso Harlequin Mondadori S.p.A. all’indirizzo indicato. Acconsente che le titolari utilizzino i Suoi dati per le proprie fi nalità di marketing, anche via e-mail e telefono, come illustrato nell’informativa? SI NO Acconsente che i Suoi dati siano comunicati ai suddetti soggetti terzi e da questi utilizzati per le finalità e secondo le modalità illustrate nell’informativa? SI NO


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.