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domenica 10 gennaio 2016 anno 6 numero 2

Sport & Spettacolo

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campione d’inverno non più fuga a tre Inter

Sassuolo

Fuori il Geometra Il Gemello diverso e l’Operaio, chi la spunterà?


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Che bello essere sempre al comando Parola al Baffo Il 2016 si è presentato: Inter, Fiorentina, Napoli e Juventus continuano la marcia verso il paradiso, la Roma verso il purgatorio, il Milan, invece, continua la sua passeggiata verso l’oblio. I nerazzurri hanno espugnato il “Castellani” con tanta, troppa sofferenza, con il nono 1-0 della stagione, mentre più convincenti sono state le vittorie delle immediate inseguitrici. A Mancini o va tutto bene o va tutto male. Le ultime due partite sono un esempio: contro la Lazio non girò benissimo, contro l’Empoli c’è quanto basta per baciarsi i gomiti. Contro ogni pronostico, però, l’Inter è sempre in testa, pur giocando peggio. Merito della miglior difesa del campionato, che in 18 partite ha subito solo 11 gol, rimanendo imbattuta in ben 12 gare. Il pacchetto arretrato dei nerazzurri è quello che sposta gli equilibri, nonostante davanti solo Icardi pare si sia svegliato. L’attacco è solo il quinto, a pari merito con Chievo e Milan, che ha problemi ben più gravi. La sconfitta casalinga con il Bologna ha gettato la squadra di Mihajlovic nell’incertezza più totale e solo il mercato di riparazione potrà ridare un pizzico d’entusiasmo all’ambiente e ai tifosi. Il match del Meazza vede l’arrivo del Sassuolo, squadra che regala spettacolo ormai da un paio d’anni. L’arma tattica di Di Francesco, guru della panchina neroverde, è possesso palla e contropiede fulminante. Negli ultimi due match contro i nerazzurri hanno subito ben 14 gol, in entrambe le occasioni episodi e prove sconcertanti hanno pesato molto perché la squadra andasse “fuori giri” dopo pochi minuti. La posizione in classifica e l’attenzione maggiore in difesa non prevede simile disfatta questa volta. La pressione sarà tutta su Mancini che deve vincere a tutti i costi, anche se in questa stagione sembra più vulnerabile tra le mura di casa. Il motivo sta nella carenza di “piedi buoni” che non permette di dare l’impronta su una partita, quindi con meno possesso palla si rischia di più. E’ successo con Fiorentina e Napoli, dove i nerazzurri sono stati in balia dell’avversario, anche se contro i partenopei l’Inter rischiò di pareggiare. Nell’ultima partita del girone d’andata l’Inter rischia di finire in testa: nel 70% chi ci è riuscito ha vinto lo scudetto.

Sandro Mazzola

A

bbiamo ricominciato a vincere per uno a zero, però i tre punti conquistati con l’Empoli sono molto importanti e ci hanno permesso di stare in vetta alla classifica per un’altra giornata. Fiorentina e Napoli hanno rispettato il pronostico, battendo rispettivamente Palermo e Torino, facendo sentire il loro fiato addosso ai noi nerazzurri. Oggi con il Sassuolo la vittoria è alla nostra portata, però dovremo temere bene le antenne alzate per frenare gli attaccanti di Di

Francesco. Questi ragazzi sono pericolosi e segnano sempre, mettendo in difficoltà le difese avversarie. Il Sassuolo, per conto mio, gioca il miglior calcio del campionato e ribadisco che dovremo fare molta attenzione se vogliamo conquistare i tre punti. Sulla carta le nostre immediate inseguitrici sembrano favorite, dal momento che la Fiorentina riceverà la Lazio ed il Napoli sarà a Frosinone contro un avversario non proprio irresistibile. Una partita da seguire con attenzione sarà quella di Marassi, dove arriva la Juventus decisa a conquistare la nona vittoria consecutiva. Con il Genoa ho visto una bella Sampdoria, però in questo momento è molto difficile fermare i bianconeri. Per noi sarebbe un bel regalo se i blucerchiati fermassero la squadra di allegri, tornata alla grande nel giro dello scudetto. I nostri cugini, dopo il colpo pesante incassato a San Siro con il Bologna, hanno camminato sui carboni accesi all’Olimpico contro la Roma.

Difficile è il compito del Genoa, reduce da sei sconfitte consecutive, nella sfida di Bergamo con l’Atalanta, mentre il Verona si giocherà le ultime chance per la salvezza con il Palermo, davanti al proprio pubblico.

Inter Allenatore

Roberto Mancini

STADIO

MEAZZA

Arbitro: Paolo

INTER (4-4-2)

Handanovic D’ambrosio, Miranda, Murillo, Telles; Biabiany, Medel, Guarin; Perisic, Ljajc, Icardi

Partita del riscatto è invece per il Torino quella contro l’ Empoli, quest’ultimo castigato dal gol di Icardi, quattro giorni fa, in terra toscana. Un occhio particolare per il Bologna, reduce dal colpaccio di

San Siro con il Milan, impegnato fra le mura di casa con il Chievo.

Sassuolo ORE 12.30

Allenatore

Eusebio Di Francesco

Mazzoleni di Bergamo SASSUOLO (4-3-3)

Consigli Vrsaljko, Cannavaro, Acerbi, Peluso; Missiroli, Magnanelli, Duncan; Berardi, Falcinelli, Sansone


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vincere assolutamente

Partita

I

l 2016 comincia bene per l’Inter che domenica scorsa, nel secondo posticipo della diciottesima giornata, è ri-

nano alla vittoria, dopo il passo falso contro la Lazio a San Siro, con il gol partita di Mauro Icardi, ottavo centro per l’argentino e nona vittoria della banda Mancini per 1-0. Il Biscione procede nella sua personale corsa al titolo di campione d’inverso. Se in questo anticipo dell’ultima giornata del girone d’andata aves-

suo cammino in modo cinico e spietato mettendo dentro anche l’unica palla gol e proseguire con la gestione del risicato vantaggio con la sua difesa di ferro ed un super Handanovic che poco lascia passare. Poca roba, non diverte? Nessun problema, quello che conta è portare a casa i tre punti utili a tenere dietro il resto

ben 14 reti. Eusebio Di Francesco sa bene come schierare i suoi per frenare l’armata nerazzurra puntando tutto sulla velocità e creando innumerevoli occasioni da gol. Mancini, oggi a San Siro, manderà in campo un modulo nuovo, il 4-4-2 che spedirebbe momentaneamente al parcheggio il consueto 4-3-3. Il gol è

Felipe Melo, giocheranno Guarin, se in giornata buona potrà fare veramente la differenza, e Medel, in alternativa a Guarin vedremo Kongodbia fare coppia con Brozovic.. Davanti alla porta, a proteggere un super Handanovic, vedremo la stessa linea difensiva vista in Toscana con D’Ambrosio, la sua prestazione ad Empoli è stata convincente, Miranda, Murillo e Nagatomo, quest’ultimo in ballottaggio con Telles. L’unico vero dubbio per Mancini resta l’attacco. Jovetic al posto di Ljajic a sostenere la cop-

In gioco il titolo d’inverno che solo l’Inter può decidere di perdere uscita a portare a casa tre punti preziosi, seppure senza convincere e con qualche sofferenza di troppo, in una gara delicata contro l’Empoli. I nerazzurri tor-

se la meglio sul Sassuolo sarà campione d’inverno lasciando momentaneamente Fiorentina e Napoli ad un punto, e la Juventus a 3. L’Inter deve proseguire il

delle pretendenti al titolo. Oggi con il Sassuolo non sarà impresa facile, i neroverdi non sono gli stessi degli ultimi due scontri diretti che li hanno visti subire

affidato alla coppia Ljajic-Icardi mentre sulle fasce di centrocampo vedremo Biabiany a destra e Perisic a sinistra. A centrocampo, assente ancora lo squalificato

pia del gol. La scelta più accreditata vedrebbe il tridente con il serbo mentre il montenegrino partirebbe ancora una volta dalla panchina.

bella la vetta, ma bisogna battere il Sassuolo

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LA CLASSIFICA

classifica marcatori

a Befana è volata via velocemente sulla scopa magica ed ha lasciato alle sue spalle una scia di felicità e soprattutto un dono tanto atteso ai tifosi nerazzurri: la vittoria di Empoli. Forse la vecchietta, che a volte sa anche regalare carbone ai suoi bimbi, doveva essere interista e quindi ha ipnotizzato con una sorta di magia i toscani, rendendoli innocui di fronte ad un Inter ancora una volta cinica grazie al suo bomber per eccellenza, Maurito Icardi e ad una difesa granitica, formata dalla coppia, quasi imperforabile M-M ( Miranda-Murillo). L’Inter in terra toscana si è quindi ri-

presa quello che sciaguratamente aveva lasciato in casa alla Lazio, cioè i tre punti, sconfiggendo gufi ed incertezze in una gara non spettacolare, fortunata forse, ma essenziale che sicuramente dà la carica giusta per andare avanti in un campionato incerto e mai bello come quest’anno, dove sono ben cinque le squadre che si contendono il tricolore. Contro l’Empoli inoltre si è avuta la conferma (anche se non c’era bisogno n.d.r) che Icardi non solo è un grande bomber, ma un elemento indispensabile per il decollo definitivo della squadra verso i grandi obiettivi presenti e futuri. L’attaccante, il gol ce l’ha

Gonzalo Higuain

nel sangue. Il suo sopranome “El nino del partido” (ragazzo della partita) sembra suonare a perfezione per un giocatore come lui, giovane, spietato e con tanta tecnica sopraffina. Da quando veste la maglia nerazzurra Maurito ha segnato 39 gol. Lo scorso anno si è aggiudicato il titolo di capocannoniere del campionato con 22 reti ed ora, dopo un periodo grigio, nelle ultime cinque giornate sta realizzando gol decisivi. Domenica scorsa al Castellani, ha sfruttato a dovere un prezioso invito di Perisic e ha permesso all’Inter di conquistare tre preziosi punti per rimanere in vetta, in attesa del platonico titolo di

campione d’inverno, che i nerazzurri conquisteranno sicuramente solo nel caso di vittoria nel lunch match di oggi contro l’ostico Sassuolo. In società c’è grande desiderio di chiudere in vetta il girone d’andata, anche perché la squadra sta facendo notevoli progressi in tutti i settori in un organico costruito soltanto poco più di quattro mesi fa dal Mancio e che ora è vicino al primo traguardo simbolico della stagione; quel titolo di campione d’inverno che fa trepidare, sognare i tifosi nerazzurri, che dall’inizio della stagione sono stati vaccinati per un traguardo diverso, quel piazzamento Champions, che

con il trascorrere delle giornate può diventare maggiore certezza, ora che la squadra si trova a lottare per quel fatidico triangolino tricolore tanto importante che si chiama scudetto. La storia ci dice che dall’inizio del girone unico (campionato 1929/30), la percentuale delle squadre che

Paulo Dybala

Josip Ilicic

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Éder Citadin Martins

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Inter... Parliamone

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’ ufficiale, Rodrigo Palacio resta all’Inter, almeno fino al 2017. L’attaccante argentino pare non soffrire il poco impiego di questa stagione, ma nel girone di ritorno, un calciatore navigato come lui queste cose le sa, ci sarà spazio per tutti. La fatica si fa sentire e poter attingere ad una rosa fresca ed esperta può fare la differenza. El Trenza è più che felice di restare all’Inter: “…Voglio rimanere qui un altro anno e vincere qualcosa con l’Inter. Adesso che siamo primi è tutto molto più bello rispetto agli altri anni”. L’attaccante nerazzurro, fresco di prolungamento di contratto, nega anche l’intenzione di tornare in Argentina, almeno per ora, e di non avere problemi a partire dalla panchina: “Mi trovo bene, è più difficile giocare perché ci sono molti attaccanti di qualità. Io cerco di aiutare la squadra da fuori e di dare il massimo quando vengo schierato per dimostrare al mister che voglio giocare”.

hanno vinto il titolo d’inverno e che poi si sono aggiudicate il titolo a fine campionato arriva al 70% mentre solo per 25 volte è accaduto il contrario. Particolare rilevante che quando sono stati introdotti i tre punti a vittoria soltanto quattro volte negli ultimi 21 campionati è accaduto che chi ha vinto il titolo d’inverno non si sia poi laureato campione d’Italia, come si è verificato nella stagione 2002/2003, quando il Milan si aggiudicò il platonico titolo d’inverno e la Juve lo scudetto.

Carlos Bacca

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1 partita in meno

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nerazzurra

e grandi assenti F

elipe Melo sconta ancora la squalifica, tre giornate, rime-

Felipe Melo

diata al Meazza nella partita contro la Lazio. Gara che ha segnato la sconfitta della squadra di casa.

Emanuele Terranova P

roblemi fisici per Emanuele Terranova, unico assente dei nero-

verdi oggi a San Siro contro l’Inter.


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gli Ospiti

Giovanni Labanca

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otrebbe essere a quota trentuno punti. Si accontenta di venire a San Siro con i 28 che la classifica gli assegna, in attesa del recupero della partita con il Toro. Una credenziale migliore non poteva ostentare questo modello che sembra forgiato da mani di scultori esperti che hanno fatto ricorso alle migliori materie prime che assicurano di modellare qualsiasi capolavoro. Squinzi sa

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Caduta massi secondo Mapei come si fa ed Eusebio Di Francesco ha le mani giuste per ben imitare, nel calcio, l’arte che fu di Michelangelo o di meno famosi artisti, se sia riuscito a farsi a sua immagine e somiglianza una squadra che sa del miracoloso, se consideriamo come è arrivata in serie A e come ci sia rimasta anche per tanti anni, senza passare per la solita provincialotta di cui fare una scorpacciata ad ogni partita. Invece no. Ha avuto l’ardire di sfidare le grandi, mostrando loro i denti e chiudendole all’angolo più di una volta. Tra queste malcapitate, non ha fatto eccezione la Beneamata nerazzurra, che ha sempre avuto filo da torcere dai modenesi, salvo quell’inopinato sette a zero, di cui ancora non si capacitano gli uomini di Di Francesco. E cosi. come pranzo di mezzogiorno, c’è un bel piatto che va in scena sulla bella imbandita tavola neraz-

zurra. “Siamo a Milano ed abbiamo fame, dice serio serio il mister di Squinzi. Noi giochiamo sempre per vincere ed è proprio questo il motivo della nostra sicurezza che ci fa stare a galla nelle partite più difficili, come quella di oggi. Qui abbiamo giocato sempre bene e non vedo perchè non si possa mantenere l’arma segreta di cui abbiamo una buona padronanza. Non scordiamoci, però, che quella di Mancini è la prima della classe che non ama essere fermata proprio ora che respira aria buona di alta montagna”. Non scriviamo più di Sassuolino nelle scarpe ed altre simili amenità, perchè noi per primi non sappiamo più come presentare questi ospiti, che francamente avremmo creduto di vedere in solo un paio di volte dalle parti di Milano. Invece no, se pensi che sono uomini di valore e di carutura internazione, come Berardi, Sansone,

Acerbi, tanto per pescare tra i migliori. “E proprio noi saremo il bocconcino indigesto del Biscione che, per la verità, giochicchia e non fa tanta paura”. E’ la voce di Berardi, che ci giunge alle spalle, per ribadire quello che è stato già altre volte scritto. “Con Sansone ed Acerbi, tutti giovani e freschi, faremo ballare la tarantella alla difesa dell’Inter che ha delle pause strane e commette falli a ripetizione che possono regalarci qualche rigoretto. Non si sa mai!” Avete sentito che idee bellicose hanno questi giovincelli, a cui non basterebbe neanche un pareggino, tanto per uscire da San Siro a testa alta tra gli applausi anche dei milanesi. Vedremo, quale altro tipo di cemento avranno portato dalle secrete di Sassuolo, se sono certi di fare il colpaccio. Attenti nerazzurri, i sassolini stanno per diventare caduta massi, assai pericolosa.

Domenico Berardi

L’alchimia non è più una semplice reazione chimica N

on poteva essere diversamente. Lui, il presidentissimo, Giorgio Squinzi è si un grande imprenditore, ma da bravo chimico qual’è non ha faticato troppo a trovare la giusta formula per fare del Sassuolo una squadra vincente. Eredita la la Mapei dal padre Rodolfo, anche qui, però, ci mette lo zampino giusto. Della già conosciuta Mapei ne fa un azienda leader del settore e non poteva essere diversamente, dal 2012 l’imprenditore di successo Giorgio Squinzi è anche Presidente di Confindustria. Milanista fino all’osso, e soprattutto antinterista, ha l’ambizione di arrivare, prima o poi, all’acquisto della squadra rossonera. Il

presidente Squinzi, però, non assumerebbe mai come tecnico Sinisa Mihajlovic, lui è un ex nerazzurro e soprattutto non è fedele ai colori socie-

tari. Meglio optare per un tecnico come Di Francesco, umile e gran lavoratore con idee innovative e forte spirito di sacrificio.

Nella foto

Giorgio Squinzi e Eusebio Di Francesco

E

usebio Di Francesco ne ha fatta di strada da quel-

la stagione 87-88, poco più che diciottenne, in cui esordisce nel calcio professionistico indossando i colori dell’Empoli in Serie B. Oggi, a distanza di quasi trent’anni e passando da Pescara e Lecce, è il tecnico che ha portato il Sassuolo allo storico salto di qualità proiettandolo in Serie A con l’intenzione di fare bene e restarci il più possibile. Oggi, non più promettente allenatore alla guida di una promessa del calcio italiano, ma tecnico stimato e capace alla guida di una formazione che ha già consolidato il suo posto fra le squadre che scendono in campo per vincere, vuole altro. Si, Eusebio Di Francesco, Giorgio Squinzi e l’undici neroverde voglio l’Europa.


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Giù al Nord

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a che gol ha fatto Insigne? Allo stadio, mentre la palla si infilava in rete, per un breve lasso di tempo ho pensato di non vivere la realtà, una serie di triangolazioni così bella da sembrare invero-

Napoli gol simili a quelli che si fanno alla play station simile, un’azione che spesso ho visto fare a mio figlio alla play station, ma stavolta per grazia di Dio la rete era vera, spettacolare, da standing ovation, dal vivo, allo stadio San Paolo di Fuorigrotta. Ma che squadra è questo Napoli? Vince ancora, nonostante i rigori inventati come quello di Napoli-Torino, talmente insistente che Bruno Peres ad azione finita, indicava all’arbitro che era calcio d’angolo, che magnanimi

questi arbitri, così fiscali con il Napoli così distratti con gli altri, come a Empoli, in occasione della partita tra i toscani e l’Inter. Diciotto partite vinte su ventidue giocate di seguito, questa è storia amici cari, un calcio bello da vedere, azioni, sovrapposizioni, tiri a ripetizione verso la porta avversaria, questo momento rimarrà impresso nella mente di tutti quelli che potranno dire: io c’ero. Abbiamo cominciato l’anno con una vittoria come era ac-

caduto in occasione dell’ultima del 2015, battendo il toro ostico con il risultato di 2-1 (risultato che ci sta stretto), le reti realizzate da Insigne e Hamsik, due perle bellissime e preziose. La magia che si è riscontrata in occasione di Napoli-Torino è sortita in tutto il suo fulgore a pochi minuti dalla fine, quando tutto lo stadio ha cominciato a intonare “Un giorno all’improvviso”, da quel momento in poi la poesia è diventata magia, al di là del

L’Inter prova a suonare il Sassuolo Campionato

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otrebbe essere la domenica giusta per allungare il passo per l’Inter di Mancini. A san Siro, a mezzogiorno di oggi, sale il Sassuolo, intenzionato a rompere le uova nel paniere alla capolista, ma anche pronto ad accettare la dittatura nerazzurra, se Icardi e compagni giocheranno come sanno. “Noi rispettiamo tutti gli avversari - ha fatto rimarcare Di Francesco - però non abbiamo paura di nessuno, perchè ho molta fiducia nei miei ragazzi. Abbiamo tirato un pò il freno a mano con il Frosinone e con l’Inter vogliamo riprendere l’accelerata per tornare in pista nel modo migliore”. Parole perfette per il mister e gli emiliani, ma

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l’Inter sa benissimo che per poter avere sempre credibilità ed il comando della classifica, non può sgarrare assolutamente in questa circostanza. La squadra vista ad Empoli sembra garantire solidità e con il Sassuolo proverà a confermare il proprio stato di grazia. Sulla carta, l’Inter resta favorita con il Sassuolo e lo stesso discorso vale per il Napoli, impegnato al Matusa con il Frosinone, reduce dall’importante pareggio con il Sassuolo. I partenopei vogliono sempre far sentire il fiato sul collo all’Inter, ma con i frosinati non sarà tanto facile uscire con i tre punti in tasca, se Stellone riuscirà a mettere il bavaglio a Iguain, come ha fatto Ventura l’altra sera al San Paolo. Riflettori puntati su Marassi, dove la Sampdoria ospiterà la lanciatissima Juve, decisa a centrare l’obbiettivo della nona vittoria consecutiva. Per i blucerchiati sarà un compito difficile, anche se ottime cose si sono viste nella formazione di Montella nel derby della Lanterna con il Genoa. Il Grifone disperato, dopo il ko di Marassi, alla ricerca di almeno un punto nella sfida di Bergamo con l’Atalanta, mentre il Bologna di Donadoni, su di giri per i tre punti conquistati a San Siro con il Milan proverà a far felice nuovamente i propri tifosi con il Chievo al Dall’Allara.

Ieri, negli anticipi di questa ultima giornata del girone d’andata, il Carpi ha dato lezioni di umiltà all’Udinese battendola per 2-1, la Fiorentina è impattata malamente in casa contro la Lazio perdendo il match per 1-3, rallentando così la corsa al primo posto e all’Olimpico si è visto il solito brutto Milan.

risultato che ancora era in bilico. Una magia che è proseguita fino a fine partita, quando Higuian e co. sono venuti sotto la curva B a festeggiare, festeggiamenti colti in maniera indigesta da qualche mezzobusto della TV tipo Zvonimir Boban, che ha ritenuto esprimere “esagerati” i festeggiamenti dei calciatori del Napoli dopo la vittoria sul Torino. Lasciateci festeggiare, cantare, esaltarci, lasciate che la gioia infuri, a chi facciamo del male facendo così? Caro Boban fattela pure tu una risata, che il mondo già è triste di suo. Sarri nella conferenza stampa dopo la gara, ha rimarcato che è mancata la cattiveria necessaria per chiudere la partita. “A causa della lunga sosta abbiamo dovuto fare un lavoro diverso negli ultimi giorni e non escludo che anche nella prossima partita potremmo non essere al massimo”. Pur non giocando una gara perfetta ciò che conta in certi casi è il risultato finale. I tre punti sono stati incamerati e ora avanti col Frosinone. Frosinone in salute che ha fatto risul-

tato su un campo difficile come quello del Sassuolo. Mancano ancora notizie di mercato ma francamente come dice Sarri è una cosa che ci annoia un poco a tutti. Due parole sullo striscione esposto in Curva B, che rimembra antichi fatti del passato: nessuno di noi innamorati di Napoli, del Borbone e delle Due Sicilie vuole di certo riportare indietro le lancette della storia, ma di sicuro non permetteremo mai più a nessuno di lasciarci calpestare, mai più sarà tollerata la bugia di una falsa storia risorgimentale, che ci ha visto soccombere nostro malgrado e poi additati come il cancro di questa nazione, noi oramai sappiamo bene come andarono le cose e non daremo mai più il destro a infamie e false accuse, anzi il consiglio che lancio gratuitamente è quello di smetterla di proseguire sulla falsariga del razzismo anti napoletano, del falso storico che ci è stato raccontato in questi ultimi centocinquanta anni e oltre, come dicevano le madri dei desaparecidos: nunca mas, mai più.


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Vita di CLUB

INTER CLUB MONOPOLI

miglie dei soci, ma anche alla consueta raccolta fondi con la vendita delle Stelle di Natale, fondi per 1.285 euro destinati, per mano della dottoressa Vanna Rossani, presidentessa, della AMO Puglia. La bella e toccante

manifestazione è merito e frutto dell’impegno costante del presidente del Club (dedicato a Sante Puteo), Antonio Brescia, del segretario Nando Tricarico e del collaboratore tuttofare Iacopo Petrachi, tanto per citarne alcu-

ni, perchè, parimenti tutti i soci hanno profuso il massimo impe-

gno per realizzare, in concreto, il desiderio di venire incontro ai

bisogni della AMO, cosa che avviene da ben otto anni.

stampata una grande immagine della maglia che si impreziosisce incollandovi la figurina fustellata dello scudetto in raso, oltre ad essere presenti i contatti della società e le foto delle tre divise ufficiali indossate da dei modelli riprodotti in stile videogioco; nella seconda pagina, trovano spazio le due figurine con la squadra schierata, i dati dei calciatori della rosa 2015-16, un’immagine e i dati dello stadio e una serie di informazioni su record e curiosità storiche; nella terza e quarta pagina sono presenti le figurine di 22 calciatori (con i loro principali dati anagrafici e “calcistici” già stampati sulle singole figurine, a cui da quest’anno si aggiungono informazioni come il “piede preferito”, l’eventuale ruolo di “capitano”, piuttosto che l’indicazione se esordienti in Serie A o ancora nazionali per le squadre dei paesi di appartenenza), la figurina dell’allenatore, con l’elenco delle squadre che ha guidato in carriera (ed è una novità assoluta), oltre alle schede sintetiche di altri giocatori in rosa e ai principali risultati della squadra. La sezione sulla Serie B ConTe.it si apre con le figurine fustellate del logo e del pallone ufficiale. A ognuna delle 22 squadre è poi dedicata una pagina, che contiene le figurine di 18 calciatori (con solo 2 giocatori per ogni figurina, contrariamente ai 3 degli scorsi anni, cosicché l’immagine del singolo giocatore risulta notevolmente più grande), della squadra schierata, dell’allenatore e dello scudetto fustellato, che va a completare la grande foto di sfondo della maglia, oltre alle schede sinteti-

che di altri giocatori in rosa (ed anche questa integrazione è una novità assoluta) e della società. Sul retro delle figurine di Serie A e da quest’anno anche di Serie B sono stampati i “Quiz del tifoso”, che tanto successo hanno riscosso nell’ultima edizione della raccolta: si tratta di quasi 600 nuove domande con relative risposte legate ai calciatori e alle squadre dei due campionati. Dopo la Serie B ConTe.it seguono due pagine dedicate alla Primavera TIM, con le immagini stampate in formato figurina delle 42 squadre schierate dei tre gironi. Ai team di Lega Pro è dedicata la figurina di squadra schierata e scudetto; per la Serie D lo scudetto di Lega e della competizione. Una pagina dell’album è dedicata anche ai club di Serie A Femminile, con le immagini stampate in formato figurina di tutte le 12 squadre. La collezione “Calciatori 20152016” contiene diverse sezioni speciali. La prima è frutto della collaborazione con il programma di Sky Sport “Calciomercato – l’originale”, dove troveranno spazio le figurine di 50 calciatori protagonisti dei colpi di mercato. Torna arricchita anche la sezione “Film del Campionato”: saranno ben 30 le figurine speciali che racconteranno la storia della stagione 2015-16 con le immagini più significative e le prime pagine de “La Gazzetta dello Sport”, partner dell’iniziativa; le prime 6 figurine, relative all’”inizio stagione”, sono già inserite nelle bustine standard, mentre le altre 24 (tra cui 2 sul calciatore ”idolo” e sulla “promessa”, scelti online dai collezionisti con il concorso “Vota il tuo idolo”) saranno in-

serite in 4 bustine esclusive che verranno distribuite gratuitamente in edicola (insieme a “La Gazzetta dello Sport” del 30 gennaio, 5 marzo, 16 aprile e 18 giugno 2016). L’album si chiude con un’altra sezione speciale: si tratta di 20 figurine dedicate alle 20 squadre della Serie A TIM, realizzate con i disegni vincitori del contest web “RafFIGUra la tua squadra” a cui hanno partecipato con i loro lavori centinaia di collezionisti e appassionati. Tutti i disegni sono visibili online su www.raffiguralatuasquadra.it. Il lancio della nuova collezione prevede una grande campagna di comunicazione su tutti i media: tv, stampa e web. Saranno anche sviluppate tante attività multimediali, collegate dall’hashtag #celocelomanca: dal sito internet www.calciatoripanini.it alla pagina Facebook Calciatori Panini, dal canale YouTube all’applicazione MyPanini™ per creare la propria figurina personalizzata, dal feed Twitter al profilo Instagram dedicati per arrivare alle app “Panini Collectors” per gestire la propria mancolista e “iCalciatori”, che quest’anno integra anche un motore di realtà aumentata, che permette di “vedere” sul proprio smartphone le statistiche aggiornate da Panini Digital per ogni figurina semplicemente inquadrandola. A febbraio partirà anche il tradizionale “Panini Tour 2016 – Le Figuriniadi”, che proseguirà fino ad aprile: le strutture itineranti Panini raggiungeranno le principali piazze ed i grandi centri commerciali di tutta Italia (con un totale di quasi 100 giornate/ evento) per presentare al pubbli-

co, attraverso attività e giochi a premio, le novità della collezione “Calciatori 2015-2016” e di altri prodotti Panini. “La raccolta Calciatori 2015-2016 è secondo noi, ‘semplicemente’, la collezione più ricca di sempre”, ha dichiarato Antonio Allegra, direttore Mercato Italia della Panini. “Un allargamento dei contenuti editoriali privilegiando innanzitutto i calciatori, i veri protagonisti della raccolta, un’attività social e multimediale mai così integrata e di arricchimento contenutistico, il tour e le iniziative a supporto dei collezionisti: tutto è finalizzato a rendere l’esperienza

legata a questa raccolta decisamente unica”. La collezione “Calciatori 2015-2016” è in vendita in tutte le edicole. Una bustina contiene 6 figurine e costa 0,70 euro, come negli ultimi 3 anni. In vendita, sono disponibili anche: lo starter pack contenente album e 24 figurine a 2 euro; il blister con 8 bustine (1 in omaggio) a 4,90 euro; lo speciale gift box contenente 50 bustine (8 in omaggio) a 29,40 euro; la scatola standard con 100 bustine, contenente in regalo una maxi-card da collezione dedicata ad alcune copertine storiche dell’album “Calciatori”.

Giovanni Labanca

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a lunga pausa natalizia, sebbene mal digerita dai tifosi nerazzurri per la brutta sconfitta interna contro la Lazio, è stata caratterizzata dai soliti gesti di buona volontà, culminati nelle feste più disparate, che hanno permesso agli Inter Club di rendersi utili anche dal punto di vista sociale ed assistenziale, dove la beneficienza per vari Enti è stato il comune denominatore. E’ successo da Nord a Sud, in egual misura per impegno e dedizione. Stadio5 ripropone in queste pagine alcune delle manifestazioni più salienti, grazie anche alla collaborazione di Inter Club-VivereilClub, a cui è riconoscente.

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ella cittadina pugliese, dal mare tanto bello, che più bello non si può, si è svolta presso la sede dell’A.M.O Puglia (Associazione Malati Oncologici) una magnificativa serata che è servita non solo allo scambio degli auguri natalizi fra le faE’ uscita in edicola “Calciatori 2015-2016”, la 55esima edizione della collezione ufficiale di figurine Panini dedicata ai protagonisti del campionato di calcio italiano. Questa nuova raccolta comprende 893 figurine su giocatori e squadre di Serie A TIM, Serie B ConTe.it, Lega Pro, Serie D, Campionato Primavera TIM e Serie A Femminile. L’album di 128 pagine ha una copertina preziosa e colorata, stampata in rilievo con verniciatura foil ed effetto tridimensionale: vi spiccano i colori della Serie A riprodotti su bandiere, oltre all’immancabile immagine del “calciatore in rovesciata”. Tante sono le novità di questa raccolta: sale a 22 il numero delle figurine dei calciatori per ciascuna squadra di Serie A TIM; crescono le dimensioni delle figurine fustellate dei singoli calciatori di Serie B ConTe.it; tornano i “Quiz del Tifoso” sul retro delle figurine di Serie A e da quest’anno anche della Serie B; si arricchisce la sezione “Film del Campionato” e arriva la nuova sezione “RafFIGUra la tua squadra” con le figurine disegnate dai collezionisti e dedicate alle 20 squadre di Serie A. Un’altra grande novità riguarda il concorso “Vota i tuoi idoli”, che consentirà ai collezionisti di eleggere online i giocatori più amati in Italia votandoli su www.calciatoripanini.it. A questa iniziativa è anche collegato un grande concorso a premi. L’album “Calciatori 2015-2016” si apre con la sezione dedicata ai “simboli” della Serie A TIM, con le figurine di loghi e trofei. A ogni club sono poi dedicate quattro pagine: nella prima è


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INTER CLUB BERNALDA

Vita di CLUB Giovanni Labanca

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rande successo per la 4° Tombolata Nerazzurra organizzata dall’Inter Club Bernalda, in provincia di Matera. Presso la sede del club, oltre a tutti i numerosi soci accorsi per l’occasione, è stato presente anche il Coordinatore regionale Ludovico Iannotti, cui hanno fatto ottima compagnia anche molti soci dell’Inter Club Montescaglioso e dell’Inter Club Tursi. Tra brindisi e giochi, l’appuntamento della grande fami-

glia Inter Club è trascorso con grande passione e gioia, unendo grandi e piccini sotto la bandiera

dei colori nerazzurri, con la viva speranza che la squadra resti sempre la regina della classifica.

Inter Club Istituto Nazionale Tumori

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li impegni delicati e gravosi non hanno impedito ai soci dell’Inter Club di ritrovarsi, almeno una volta per trascorrere una piacevole serata presso la propria sede di via Venezian a Milano. Ospiti dell’evento, che ricopre massima importanza per il luogo particolare

in cui si è tenuto, sono stati Mario Corso, Gianfelice Facchetti e Luigi Prisco, che assieme a tutti i presenti hanno ripercorso il mito della Grande Inter, dagli esordi fino alle vittorie che l’hanno resa leggendaria, per i quali è stato grande motivo di orgoglio portare anche tanta solidarietà ai tanti

malati che, purtroppo, affollano le corsie dell’Istituto. L’evento è stata anche una buona occasione per presentare il libro “Luis Suarez l’Architetto”, scritto da Marco Pedrazzini, cha ha completato in maniera sentita e bellissima l’emozionante incontro che ha coinvolto tutti i presenti.

INTER CLUB ZOFINGEN C INTER CLUB

BUSTO ARSIZIO

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ifo e solidarietà sono stati i temi portanti della bella serata organizzata dall’Inter Club Busto Arsizio, presso la sala delle Feste del Museo del Tessile, a cui hanno preso parte 90 soci e famiglie, che hanno

Giovanni Labanca

INTER CLUB RECANATI

condiviso i tanti brindisi augurali, la Real Family School (scuola di danza), Arianna Bruno, promettente cantante, Giorgio Casanova, pittore nerazzurro, oltre ai due mattatori della serata Luca e Michele (I Jemelly). Alla serata hanno anche partecipato, come pregiati ospiti d’onore, le vecchie glorie nerazzurre Beccalossi, Canuti, Scanziani e Fontolan, oltre all’arrangiatore dei Matia Bazar, Fabio Perversi, il presidente dei Bindun Romano Parmigoni e il coordinatore della provincia di Varese Patrizio Alfieri. Obiettivo “onorevole” della serata è stata la raccolta di fondi per l’associazione del Bindun e Agorà97, la casa di Gabry, casa di assistenza per bimbi affetti da gravi patologie. La presidente Betty Borroni, assieme al vice presidente Giuseppe Cataldi e al direttivo, hanno concluso la frizzante serata nerazzurra ringraziando tutti i presenti, con un brindisi finale alla grande famiglia degli Inter Club.

Tanti cuori nerazzurri marchigiani si sono ritrovati per brindare alle feste ed alle fortune della squadra, per celebrare insieme la grande passione nerazzurra, che da sempre li contraddistingue tra i Club più attivi del centro Italia. Presente il Coordinatore regionale Mario Montesi, che ha fatto il punto sulla prima parte della stagione e ha aperto il momento conviviale, che si è protratto per tutta la serata con tanto entusiasmo. La grande energia della famiglia Inter Club sempre più rappresenta un modo unico e speciale per vivere i colori nerazzurri da protagonisti. Siamo sicuri che l’avvenimento sarebbe piaciuto molto anche a Giacomino Leopardi che, dal suo Infinito, ne siamo sicuri, fa il tifo per la Beneamata.

ome ogni anno, L’Inter Club Zofingen ha organizzato una serata per scambiarsi gli auguri e per tifare tutti insieme durante la

-SVIZZERA-

visione della partita. L’occasione ha visto anche la raccolta di fondi per la Fondazione P.U.P.I., con sorteggio finale del DVD Zanetti

INTER CLUB CASTELLANZA GANASSA

esta grande anche quella organizzata dall’Inter Club FCastellanza, con “Ganassa Christmas Party”, per la riu-

scita del quale il presidente Bettino Calcaterra ha dato il massimo della sua proverbiale capacità organizzativa.

Story. Una serata ben trascorsa all’insegna dei colori nerazzurri in quel della Svizzera, dove i soci Inter Club si ritrovano per condividere la propria passione nerazzurra per il Biscione, che seguono ogni domenica con la trasferta nella vicina Milano.

Alla bella festa natalizia sono stati invitati numerosi Inter Club limitrofi, tra cui Somma Lombardo, Cislago,Origgio, ai quali Calcaterra ha rivolto calorosissime parole di benvenuto, prima di lasciar loro godere la bella serata. Il mattatore è stato il Mago Arty che ha sbalordito tutti i presenti con i suoi imprevedibili giochi di prestigio, che hanno fatto da degno contorno ai fiumi di spumante versati per gli auguri natalizi, il primo dei quali è stato rivolto, logicamente, alla Beneamata che, non solo da queste parti, vogliono vedere sempre in cima al Cervino del campionato. Mancini è avvisato.

INTER CLUB BORGOVERCELLI

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a tradizionale cena benefica di Natale dell’Inter Club Grange Neroazzurre si è svolta al ristorante Borgo Antico di Borgovercelli. Presenti più di 75 soci, la serata

è trascorsa in grande allegria, arrivando al momento della consegna all’associazione “Pagliacci nel Cuore” di un contributo a sostegno dell’attività svolta, per donare tutte le settimane qualche ora di sollievo e di spensieratezza ai bambini ed agli anziani ricoverati in ospedale. Il sodalizio nerazzurro, presieduto da Giancarlo Sali, ha rinnovato , anche quest’anno, l’impegno a favore del sociale, che costituisce uno dei capisaldi della propria articolata e qualificata attività.


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ANNO NUOVO

Cugini

VECCHIA VITA

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ulla è cambiato in casa Milan, stessa confusione e stessa scarsa concretezza. Mentre la Juventus continua la personale ed inarrestabile corsa alla zona alta della classifica, un tranquillo e convincente 3-0 rifilato all’incolpevole Verona allo Juventus Stadium domenica scorsa, e la Fiorentina non lascia nulla al caso facendo sentire sempre di più il fiato sul collo all’Inter, la vittoria per 1-3 conquistata in terra siciliana contro il Palermo conferma la carica dei viola e del loro condottiero, il Milan che fa? Lascia a San Siro tre punti che valgono più dell’oro contro un Bologna, seppur galvanizzato dal nuovo tecnico Roberto Donadoni, che, con tutto il rispetto per i felsinei, vantano un bagaglio tecnico ed una storia ben diversa da quella rossonera. E’ peccato mortale lasciare sul terreno di gioco punti preziosissimi. La vetta della classifica

Primavera Coppa Italia

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a Primavera questa volta ce l’ha fatta e si qualifica meritamente alle semifinali di Coppa Italia a spese della Roma. I nerazzurri nel prossimo turno affronteranno la Lazio, vittoriosa sul Palermo. Buona la prestazione di tutta la squadra che ha dimostrato di avere a disposizione un organico di ottimo livello con ragazzi molto promettenti, come Pinamonti (classe 99), autore del secondo e decisivo gol. Come lo

resta, almeno per quanto visto fin qui, una vera e propria chimera per i cugini rossoneri che devono fare i conti ancora una volta con una difesa disordinata ed incapace di contenere le rincorse avversarie. Domenica scorsa ci ha pensato Giaccherini a far tornare il mal di testa al buon Sina Mihajlovic. San Siro fischia e il tecnico serbo torna sulla graticola, ammesso che ci sia mai sceso. La difesa rossonera si perde in un bicchiere d’acqua e come se non bastasse, ci pensa anche il reparto più avanzato a navigare nel limbo. Anche questo 2016 non sembra iniziato sotto una buona stella. Questo Milan è poca cosa e la dirigenza lo sa. Il mercato riparatore deve svegliare antichi fasti, ma per questo ci voglio soldi e soprattutto bisogna sfornire la rosa. Ieri sera all’Olimpico, nell’anticipo di questa diciannovesima giornata, il Milan ha dovuto fare i conti con la Roma, messa meglio solo in classifica, passata in vantaggio al quarto minuto con Rudi-

ger. Sembrava una partita, visto l’arrembaggio dei primi minuti, a favore dei giallorossi, ma l’undici di Garcia non è voluto essere da meno dei rossoneri e mettono in campo tutti i limiti, quasi alla pari del Milan. Si salva Garcia, si salva Mihajlovic, per quanto? Nella seconda frazione di gioco il Diavolo prova a sputare fuoco facendo passare un brutto momento alla Roma che sembra finita. Al quinto minuto della ripresa arriva il meritato pareggio ad opera di Kucka che insacca di testa su pennellata di Honda. Il Milan ci crede e ci crede anche Mihajlovic che manda in campo Boateng cambiando lo schieramento e ridisegna il 4-2-3-1. A questo punto va di scena il festival degli errori rossoneri. Prima è Bacca a privarsi dell’urlo di gioia mangiandosi letteralmente un gol, poi è Kucka a divorarsi l’1-2 da solo davanti a Szczesny e al 20’ ci pensa ancora Bacca, questa volta preferisce la traversa. Il nervosismo in campo è alto, Mihajlovic spedito anzi tempo negli spogliatoi per aver preso a calci una bottiglia, e la preoccupazione tanta, Garcia spera in un colpo d’autore del Pupone, rientrato dopo oltre tre mesi di stop. Rischiano grosso sia Garcia che Mihailovic, ma, almeno per questa settimana, entrambi potranno indossare ancora la divisa della società d’appartenenza. A questo punto resta solo il totofuori: chi e esce prima tra il tecnico francese e quello serbo?

L’Inter supera la Roma e va in semifinale scorso anno, l’Inter torna a sfidare la Roma nei quarti di finale di Coppa Italia. Le due formazioni si presentano in campo prive di alcuni titolari. Vecchi non può schierare Della Giovanna. I giallorossi devono fare a meno di Sadiq e Tumminiello aggregati alla prima squadra e dell’attaccante Soleri. Inter sicura e determinata già nei primi minuti. Al 10’ i nerazzurri passano in vantaggio. L’azione parte da Gyamfi che serve Zonta a destra, cross rasoterra in area per Baldini che di destro supera Pop. La Roma cerca di reagire, ma la squadra di Vecchi è ben disposta in campo, gioca corto ed attua un notevole pressing sui portatori di palla avversari. La gara prosegue a ritmi lenti. I giallorossi provano a manovrare con lanci lunghi,

cercando di aggirare la difesa nerazzurra soprattutto sul fronte offensivo di destra, senza però ferire. Al 41’ grande occasione per la Roma: cross da sinistra di Anonic e stacco di testa in area di Pellegrini che costringe Radu a deviare in angolo. Passano pochi minuti ed ancora la squadra di De Rossi va vicino al gol con una percussione in area di Anonic che da pochi passi costringe Radu a deviare in angolo, sopra la traversa. Il secondo tempo inizia con la Roma in attacco. L’Inter però si chiude bene nella sua area. Al 50’ Bakayoko scarica un destro respinto dal portiere della Roma. I giallorossi insistono in avanti e collezionano una serie di calci d’angolo. Al 66’ delizioso assist di Correia per Baldini che entra in area, ma il portiere gial-

lorosso Pop devia in angolo. La gara è combattuta. L’Inter è pericolosa subito dopo con Correia che serve Baldini che costringe Pop a deviare in angolo. Al ‘87’ l’Inter raddoppia: Appiah fugge sulla destra, salta un avversario e scarica in area per Pinamonti che insacca di destro il pallone della vittoria e della qualificazione. Roma-Inter 0-2 Marcatori: 10’ Baldini ( I ), 87’ Pinamonti (I ) Roma: Pop, De Santis, Paolelli, (87’Antonucci), Marchizza, Anonic, D’Urso, Vasco, Bordin,( 77’ Spinozzi) Di Livio, Mendez, Pellegrini. All: A. De Rossi Inter: Radu, Gyamfi, Popa, Miangue, Dimarco, Zonta, Tchaoule, Bonetto, Bakayoko,(

76’Appiah) Correia,( 73’ Pinamonti) Baldini. All. Vecchi Arbitro: Lacagnina di Caltanisetta

Assistenti: Abagnara e Oliviero Note: giornata di sole, con folate di vento. Ammoniti: Mendea ( R), Popa ( I), Bonetto ( R)


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Alberto Figliolia, Davide Grassi, Mauro Raimondi

IL DERBY DELLA MADONNINA

pagine 284 - ill. - prezzo € 16,00 isbn 978-88-6218-242-3 ell’ottobre del 1908, curioN samente a Chiasso, si disputava il primo Inter-Milan,

la sfida che sarebbe diventata il derby italiano per eccellenza, il più giocato, il più prestigioso. Il derby della Madonnina ne celebra la storia ripercorrendo in sessantuno storie la sua gloriosa epopea attraverso partite famose e incontri che pochi conoscono. Un lungo, intenso e vivace racconto, ricchissimo di aneddoti, interviste, personaggi: dai fratelli Cevenini all’immenso Meazza che segnò con entrambe le maglie, dai fuoriclasse come Nyers e il Gre-No-Li, Rivera e Mazzola, Matthaeus e van Basten, Ibra e Kaká, a giocatori magari meno celebri ma che un’impronta, nella stracittadina, l’hanno lasciata: Smerzi, Bonizzoni, Cappellini, Belli, De Vecchi, Minaudo e tanti altri. Calcio, dunque, ma non solo. Poesia, musica, fatti di cronaca si inseriscono spesso e volentieri nei racconti, al pari delle vicende di una città fortunata a possedere il derby. Perché la stracittadina, oltre a essere emozione allo stato puro, è anche de-

mocrazia: una sorta di bipolarismo calcistico, l’esaltazione della dialettica, della libertà. Questo libro rappresenta un sincero, appassionato atto d’amore nei suoi confronti. Alberto Figliolia è giornalista pubblicista. Collabora con il «Gazetin», periodico indipendente di cronaca civile, e «tellusfolio», rivista telematica “glocal”. Allenatore di basket, ha provato a coniugare la passione dell’insegnamento con i concetti di agonismo, democrazia e solidarietà. Collabora con Silvana Ceruti alla conduzione del Laboratorio di Scrittura creativa nella Casa di Reclusione di MilanoOpera. Ha scritto numerosi libri navigando fra poesia e sport. Condivide con Çlirim Muça la vocazione alla divulgazione dello haiku e crede con fermezza nel martello libertario e gandhiano della poesia. Davide Grassi, giornalista pubblicista, ha collaborato con diversi quotidiani nazionali – tra cui il «Corriere della Sera» – prima di approdare agli uffici stampa. Ha pubblicato Inter? No, grazie! (Limina, 2002), Rossoneri comunque (Limina, 2003) – antologia curata con Andrea Scanzi –, La palla è rotonda? (Limina, 2003),

Christopher Nasso


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Suoni e Sapori

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uesto mestiere è molto antico e nasce ben prima della pizza così come è conosciuta oggi. Infatti, in origine,

non solo calcio Suoni e sapori del Mediterraneo

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O pizzajuolo

O pizzajuolo era il venditore di pizze con la parola pizza si identificava semplicemente una pasta di frumento senza lievito, condita con olio, formaggi, acciughe e, successivamente, anche pomo-

dori. Il piazzaiolo, quindi, cucinava la pietanza in un forno a legna e le vendeva a chi passava dalla sua bottega. Inoltre, chi era così fortunato da disporre

di un locale più grande, riusciva anche a creare una sala in cui far accomodare i clienti. Molto spesso, per attrarre più clienti, il pizzaiolo si avventurava anche tra i vicoli della città, con un grande recipiente di stagno nel quale appoggiava le pizza appena sfornate. Questo mestiere ebbe subito un grande successo tra la popolazione, poiché con pochi soldi era possibile comprare un alimento abbastanza sostanzioso. Alcuni pizzaioli, per incentivare l’acquisto, fornivano gratis una piccola pizza,

altri, invece, utilizzavano la pizza Ogge a oltto, cioè quella che si poteva mangiare subito e pagare dopo circa una settimana. Col passare dei secoli, il mestiere di pizzaiolo, oltre a diventare sempre di più un’arte, ha perso il suo carattere ambulante e, oggi, il pizzaiolo lavora nelle pizzerie o, in alcuni casi, possiede un proprio forno in cui produce anche pane, focacce, ecc… Se si pensa poi alle origini, dove l’unica pizza consumata era quella alla marinara, con acciughe olive, olio e origano, ci accorgiamo delle

numerose varianti nate dopo la creazione della Margherita: oltre agli abbinamenti con qualsiasi tipo di ingrediente, troviamo anche la pizza al metro, il calzone e la pizza fritta. Di solito, attirava la clientela le seguenti grida: “Uhe, ca je me cocio! Comme so’ vullente, favorite” (Ehi, qui mi scotto! Come sono bollenti, favorite). “Tenghe ‘a lava e ll’uoglie” (Ho la lava e l’olio). “Nu sorde mange ‘a mamma e ‘a figlia” (Un soldo, mangia la mamma e la figlia).


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Attualità

finestra sul mondo e dintorni

Festa di Capodanno e chiacchiere di Paese... immaturo

Matera, Capitale della Cultura con...un minuto di anticipo

tappi delle bottiglie di spumante, la notte di Capodanno, hanno fatto il botto, caso unico nella storia dell’umanità, per ben due volte, per colpa delle televisioni nazionali: RAI, da una parte e Mediaset dall’altra. E’ successo, in pratica, che l’orologio della RAI, che trasmetteva da Matera, abbia rintoccato la mezzanotte secondo il suo ritmo, mentre quello della rivale Mediaset, da Bari, lo abbia fatto dopo 40 secondi. Apriti cielo, sgomento nazionale, scandalo degli scandali e le solite accuse di broglio

mondo intero, segnando un punto fermo sulla sua esistenza sul mappamondo. E’ stato un bel lavoro di marketing, proprio nella notte più importante dell’anno, mentre fiumi di spumante sgorgavano copiosi negli anfratti più reconditi della Terra. Evviva il 2016, giunto a ravvivare speranze, evviva l’anno nuovo che promette sempre cose belle e desideri in libertà. Tutto normale, dunque? Macchè, signori miei, nell’ombra del sottobosco dell’informazione dei social moderni, montava, come la calunnia di Rossini, il venticello dei soliti, accusando la RAI di aver volutamente anticipato l’arrivo dell’anno nascente. Disgrazia delle disgrazie che, come un terremoto dell’ultimo grado della scala Mercalli, veniva registrato prontamente dall’attento Codacons, che, more solito, lo rilanciava su scala nazionale, invocando prese di posizioni, scuse e altro ancora, tra cui l’intervento della solita Procura, questa volta quella di Matera, che, per legge e per sem-

della RAI per fregare un tantino di audience al Biscione milanese, prendendo per i fondelli milioni di telespettatori che, come se fosse una novità, pagano il canone. E quelli di Canale 5 cosa hanno detto? Niente, nessuna lamentela, hanno brindato e lo hanno fatto, proprio come noi, quaranta secondi prima perchè sintonizzati sulla nostra Matera che, per la prima volta, si librava nel’universo dell’etere, per mostrarsi al

plice atto dovuto, come si suol dire, “apre un fascicolo”. Tanto basta per aumentare il putiferio, che trovava il massimo epilogo, sui grossi giornali web, seguiti poi dai cartacei, del Corriere della Sera e di Repubblica, in modo particolare che, visto che c’erano, hanno parlato di scandalo RAI e della Regione Basilicata, per il costo spropositato dell’operazione Matera. E qui abbiamo il dovere di scrivere come siano andate le cose

Giovanni Labanca

I

per sgomberare i soliti luoghi comuni. Un tempo, la RAI trasmetteva , a sue spese e dai suoi studi, il programma della notte di Capodanno, con il solito conto alla rovescia dettato dai suoi cronometri. Da qualche anno, invece, fiutando l’affare, propone a chiunque ne avesse la forza politica ed economica , di trasmettere la festa di fine anno dalle piazze più famose. E’ stato fatto, per anni, a Saint Vincent e poi a Rimini, località che hanno sborsato fior di quattrini per avere il privilegio della nottata

venimento non è traslocato a Matera, designata Capitale europea della Cultura per 2019. E’ una bella occasione per pubblicizzare una città del Sud ed un territorio che ha bisogno ancora tanto di essere conosciuto ed apprezzato, motivo per cui , secondo le vigenti leggi, il governo regionale intavola una trattativa diretta con la RAI, per portare nelle piazza della città dei Sassi lo spettacolo dell’ultimo dell’anno. La delibera regionale ,che ne regola il contratto, è la 1616 e prevede una spesa di 460 mila euro

della città di Matera quale Capitale europea della cultura nel 2019». Tutto in ordine, dunque. A conti fatti , conviene solo che la Regione dovrà anche pagare altri 130 mila euro per alloggiare le maestranze RAI. E qui, scatta lo scandalo. A Matera sono arrivati in trecento, come i giovani e forti di Carlo Pisacane allo sbarco di Sapri o gli Spartani alle Termopoli. Fate voi. Sta di fatto che la stampa, quella che conta, cioè quella che considera il SUD sempre un’entità astratta, grida alla vergo-

una indagine severa sul personale che il carrozzone di viale Mazzini ha impiegato e rendere così un bel servigio a noi abbonati e dare stura anche ad una approfondita inchiesta della Procura interessata che, aperto il solito fascicolo, vada a scrutare a fondo nelle spese del nostro Ente televisivo, grande macchina di sprechi e maestra di bilanci sempre più rossi. Ecco quello che ci vuole e non la baraonda per 40 secondi di anticipo. Di grazia, quando nei tempi andati si regolava l’ora solo sui nostri orologi, non abbiamo brindato, forse, in tempi diversi? Chiudiamola qui questa vicenda e, piuttosto, stappia-

in diretta e sfruttare la magia della tanta pubblicità di ritorno. Pare che per queste operazioni commerciali, nessuno abbia mai avuto da ridire, tanto meno il Codacons e le procure. Tutto bene, quindi, fino a che l’av-

, più vitto e alloggio per il personale RAI, giustificata da legge europea per “ favorire un’azione informativa ed educativa finalizzata alla promozione e allo sviluppo del patrimonio paesaggistico, storico e culturale

gna per spese iperboliche, coinvolgendo, per grazia ricevuta, anche la Regione, abituata ad altri sprechi, ma sicuramente incolpevole in questo caso. Noi suggeriamo ai suddetti organi di stampa di aprire, piuttosto,

mo ancora altro spumante alla salute ed al rilancio di una Regione, quella dei quattro fiumi, due mari e due nomi:Basilicata e Lucania, con Matera Capitale europea per la Cultura e non dei chiacchiericci malevoli.

trattarmi bene, mi ha invitato frau Merkel”. Un altro, invece, ha stracciato il permesso di soggiorno, dicendo “tanto domani, ne prendo un altro, senza problemi. Intanto a Parigi altra sparatoria al commissariato di Montmatre. Nel giorno del primo anniversario degli attentati jihadisti, nella ricorrenza dell’uccisione dei giornalisti di Charly e Hebdo. Parigi è ripiombata di nuovo nell’incubo del terrorismo. Un uomo che inneggiava ad Allah, armato di coltello, ha minacciato gli agenti che hanno sparato uccidendolo. La persona indos-

sava una finta cintura esplosiva, anche se nelle ultime ore alcuni testimoni hanno sottolineato che l’ uomo ucciso aveva le mani alzate. Infine, dopo l’annuncio dell’esplosione della bomba all’idrogeno della Corea del Nord, nuovo ping pong tra Iran ed Arabia Saudita. Riad è accusata di aver bombardata l’ambasciata iraniana in Yemen. La guerra diplomatica tra Iran ed Arabia Saudita, scoppiata dopo che Riad ha giustiziato l’Iman leader Al nimr, ha segnato un’altra tappa. Il governo di Teheran ha deciso di vietare l’importazione di tut-

ti i prodotti sauditi, proveniente dall’Arabia e proibito i volo fra le due nazioni.

Colonia, i barbari colpiscono le donne

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ono i nuovi barbari. Non c’è altra definizione per l’onda di maschi arabi che ha assalito in pieno centro a Colonia più di duecento donne nella notte di capodanno. Le denunce di violenze arrivati ai centri di Polizia di Colonia sono state circa centoventi, le quali sottolineavano molestie sessuali, furti, e perfino stupri. La Polizia tedesca dalle prime indagini ha individuato una decine di elementi arrestandoli

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con accuse gravissime. Il comando centrale di Colonia parla di gruppi di immigrati siriani ed arabi allestiti e coordinati a Dusserdorf, per colpire donne sole che si trovavano la notte del trentun gennaio sul piazzale della stazione e della cattedrale di Colonia. Questi nuovi barbari sembra siano arrivati con le ultime ondate di profughi, provenienti dai paesi arabi in guerra. La Merkel ha dichiarato “ episodi disgustosi” che saranno puniti

con la massima severità, con il carcere e l’espulsione immediata. Dai primi dati emersi risulta che alcuni agenti di Polizia hanno appreso alcune frasi deliranti da parte di questa gentaglia, fatte di minacce e ironie: non puoi farmi nulla, sei un poliziotto di m... Voci e frasi di questo genere si sono susseguite per tutta la notte di San Silvestro. Nel dossier pubblicato dalla Bildzeutung si legge , ad esempio, che un uomo ha detto: sono siriano, dovete

buco NERO

Luigi Sada


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Musica

Riccardo Sada

A

gennaio i club sono soliti tirare il fiato sia in termini di programmazio-

Amnesia Milano: un gennaio rovente ne sia di ospiti? Non l’Amnesia Milano, che in poco più di tre settimane propone una serie di guest di altissimo livello con il raro pregio della qualità e della tempestività. Si inizia sabato 9 con due graditi ritorni: Yaya e Just A Mood. Yaya è Amnesia Milano regular guest, e torna nel locale milanese pochi giorni prima di suonare al Bpm in Messico, uno dei festival dance più importanti al mondo; i torinesi

Nina Kraviz

brique, e che appuntamento! Ospite più che speciale Loco Dice, reduce da un 2015 assolutamente pazzesco, basti pensare alla sua serata Hyte all’Amnesia di Ibiza, al suo album “Underground Sound Suicide” e dai suoi cinque set concentrati in 48 ore tra giovedì 31 dicembre e venerdì 1 gennaio, spalmati tra Italia e Spagna. Ritmi da vero e proprio superman. Al suo fianco, Loco Dice

Martin Buttrich

Just A Mood smentiscono sempre il detto “nemo propheta in patria”, date le loro acclamate performance nei raduni sabaudi Movement e Kappa Future Festival. Sabato 16 arriva Martin Buttrich, dj e producer tedesco capace in oltre vent’anni di attraversare a testa alta tutte le fasi più importanti della musica elettronica: tra le gemme di una carriera esemplare, la nomination ai Grammy Awards, gli Oscar della Musica (nel 2003) e la creazione insieme a Loco Dice della label Desolat. Sa-

bato 23 ospite speciale un’autentica diva della consolle, Nina Kraviz, un concentrato di bellezza, esplosività e talento musicale: tra le ultime notizie che la riguardano, una tournèe in Giappone, il suo album di debutto “Nina Kraviz” del 2012 appena rieditato con nuovi remix e soprattutto la residenza a Bbc Radio One, dove una volta al mese proporrà la sua musica mixata. Il suo primo set è in programma sabato 14 gennaio. Venerdì 29 primo appuntamento annuale con le serate al Fa-

come in tante altre sue serate speciali, Caleb Calloway. Sabato 30 gran finale con la prima maratona musicale Amnesia del 2016: protagonista Leon, capace ormai di sostenere anche otto ore consecutive di djset. Un gennaio senza tregua e senza sosta, il miglior modo per iniziare l’anno come lo si era concluso: potenza e merito dell’Amnesia Milano.


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Amore e vacanze per le nostre coppie vip, cosa ci avrà portato l’anno nuovo? Raffaele, nel ruolo di spalla del presentatore Carlo Conti. Sembrerebbe infatti non le serva ri-

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aura Chiatti ha recente-

mente postato sul suo profilo una foto in cui si lascia ammirare in tutto il suo splendore acqua e sapone, per rispondere a tono alle critiche recentemente fattele dai suoi seguaci. In molti sono a dire infatti che il trucco sull’attrice farebbe miracoli, lei però non si è lasciata influenzare, dimostrando a tutti che sono tut-

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more sempre più forte tra Cristina Chiabotto e Fabio Fulco, che sono appena stati infatti ai Caraibi, la vacanza romantica per eccellenza, che hanno immortalato con numerosi

spondere alle critiche, la vita della Chiatti va a gonfie vele.

te storie, ritraendosi abbronzata e struccata commentando: “Dedicata a Pezzella Giuseppina che sostiene che su di me il trucco fa miracoli”. La bella bionda invece non si sbilancia riguardo la presunta gravidanza, sulla quale già si sentono pettegolezzi. È invece confermata la sua partecipazione al festival di Sanremo accanto a Vanessa Incontrada e Virginia

più longeve, conosciutisi sul set di “Ballando con le Stelle2 e il loro amore è sbocciato nel 2005, dopo dieci anni di relazione ciò che stiamo aspettando è il matrimonio. La Chabotto

avrebbe però dichiarato durante un’intervista di desiderare un matrimonio discreto, il segreto sarebbe sentimento, attrazione e passione, noi invece aspettiamo con ansia le nozze.

rata, il ritorno del centrocampista infatti pone fine alla vita da pendolare. La ex velina potrà ormai concentrarsi sul suo ruolo da showgirl nel programma Tiki

del ruolo più importante, quello della mamma. Insomma inizia il 2016 nel modo migliore per la bellissima ex velina, lei sa bene quanto possa essere stressante la

n’altra coppia felice di essere tornata a casa è quella composta da Melissa Satta e Kevin Prince Boateng, il Milan ha richiamato Boateng nella squadra rossonera e la ex velina è felicissima del ritorno del fidanzato nella squadra. Dopo le vacanze alle Maldive con il fidanzato e il figlio Maddox, la Satta è tornata alla routine del capoluogo lombardo, dove potrà ritrovare la tranquillità deside-

Taka e di modella per vari brand e iniziare a godersi la tanto attesa vita di coppia, per non parlare

vita da pendolare e potrà sicuramente godere a pieno della serenità familiare.

morati, e speriamo non li abban-

doni mai.

U

scatti postati poi sui social. La coppia si è goduta una crociera da sogno al caldo e sembra molto felice, nelle foto i bellissimi infatti sono baciati dal sole, mentre Fulco bacia il viso della radiosa ex miss Italia. Il loro amore va a gonfie vele dopo tanti anni, è infatti ormai una delle coppie

A

ncora in vacanza invece Naike Rivelli e Yari Carrisi, una vacanza infinita e piena di sorprese per la coppia, il loro amore infatti è più forte che mai, in giro per l’India raccontano la loro storia con tante foto pubblicate sui social, e ci permettono di esplorare con loro i fantastici paesaggi dell’India. La coppia si sposta costantemente e scova veri e propri angoli di paradiso, con foto magnifiche ma soprattutto romantiche, ma anche luoghi poveri, così commenta la figlia di Ornella Muti “C’è chi vive così… Senza nulla, eppure hanno una luce negli occhi, una serenità”, serenità che sembra accompagnare anche i due inna-


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