N 23 2016 milan romaweb

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sabato 14 maggio 2016 anno 6 numero 23

Mil an

Sport

Roma

& Spettacolo

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ULTIMA CHIAMATA PER L’EUROPA


T

MILAN

A San Siro questa sera ci divertiremo Riflettori puntati anche a Reggio Emilia Sandro Mazzola

L

a sfida tra Milan e Roma è sicuramente la più importante dell’ultima giornata. Per i rossoneri si tratta di staccare il biglietto per l’Europa, mentre per i giallorossi è determinante fare il risultato pieno sperando in un miracolo del Frosinone impegnato al San Paolo col il Napoli.

I cugini non avranno vita facile perchè la Roma è la squadra più in forma del campionato. Abbiamo visto con quanta facilità si è sbarazzata domenica scorsa del Chievo, che non è sicuramente l’ultima ruota del torneo, dal momento che ha acquisito la salvezza con diverse settimane di anticipo. La Roma, comunque, non tanto per tradizione, quanto per le sue qualità, penso possa avere la meglio sul Milan, che attualmente è alle prese con l’accordo con i cinesi. Giocare in

Europa per i cugini è molto importante, però dovranno fare i conti col Sassuolo che difenderà a denti stretti contro l’Inter il sesto posto in classifica, che li vede davanti di un punto dal Milan. Personalmente mi auguro che l’Inter chiuda in maniera positiva questa stagione, battendo questa sera il Sassuolo a Reggio Emilia. Il Frosinone già condannato, sarà a Napoli, ma potrebbe staccare la sorpresa perchè l’undici di Stellone, pur uscendo sconfit-

Milan STADIO

MEAZZA

to nel match con il Sassuolo ha dimostrato di saper lottare con grinta e determinazione fino al fischio di chiusura. Un bel caos per la Sampdoria, dopo lo 0-3 di Marassi col Genoa. Per il licenziamento di Cassano e con lo stesso Montella nell’occhio del ciclone con i tifosi che hanno aggredito il pullman della squadra a fine partita. La Juventus non starà a guardare perchè vorrà riscattare il 2-1 incassato col Verona. Un occhio al Palermo chiamato a conquistare

i tre punti in casa col Verona, quest’ultimo deciso a lottare fino alla fine. E’ un discorso salvezza che riguarda anche il Carpi che tenterà il colpaccio a Udine restando sintonizzato su Palermo sperando in un regalo grandioso del Verona a proprio favore.

Roma ORE 20.45 Allenatore

utto come l’anno scorso di questi tempi. Juventus campione d’Italia e, soprattutto, Inter e Milan ancora fuori dalla Champions League. E se le cose dovessero rimanere così, il club rossonero è fuori anche dall’Europa League. Proprio come nel 2014-2015. Se l’Inter riuscirà a giocare in Europa League, il Milan dovrà battere la Roma per superare il Sassuolo (che domenica incontrerà in casa l’Inter). I neroverdi sono padroni del proprio destino, ma anche arrivare sesti in classifica potrebbe non bastare per entrare in Europa, poiché se i rossoneri riusciranno a vincere la Coppa Italia andranno di diritto a giocarsi il trofeo continentale. L’anno scorso l’Inter finì il campionato all’8° posto, mentre il Milan al 10°. In virtù di queste cifre entrambe le squadre milanesi hanno migliorato la loro posizione nelle gerarchie del calcio, ma ancora non basta. Gli uomini di Mancini hanno gettato alle ortiche la possibilità di entrare in Champions per due mesi storti, mentre i rossoneri devono questo ennesimo campionato cupo a operazioni societarie abbastanza discutibili. L’allontanamento di Mihajlovic non è stato digerito da alcun tifoso, nonostante il tecnico serbo non abbia sciorinato il “calcio champagne”, ma chi ha seguito la sua carriera da allenatore sapeva benissimo che non era la persona giusta per impartire pennellate di tecnica sopraffina. Chi lo pensava ha sbagliato, chi l’ha esonerato la pagherà cara. Sono convinto, infatti, che il Milan non riuscirà ad arrivare sesto ma se dovesse farcela, sarà un Calvario affrontare i preliminari di Europa League a luglio. Domenica, il Milan affronterà la Roma che è ancora a caccia del secondo posto, mentre l’Inter sarà ospite a Reggio Emilia contro gli uomini di Di Francesco, i quali sono davvero a un passo dal “miracolo”. L’ultima giornata sarà pieno di pathos: ben sei squadre sono ancora alla ricerca del colpo di coda. La Roma proverà a scavalcare il Napoli, il Milan proverà a fare la stessa cosa col Sassuolo, mentre in zona retrocessione Carpi e Palermo si giocheranno fino all’ultima stilla di sudore la permanenza in Serie A. Non lamentiamoci: quest’anno ci siamo veramente divertiti! Alla prossima stagione.

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Allenatore

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Milan Cristian Brocchi

Luciano Spalletti

Arbitro:

(4-3-1-2)

Donnarumma Abate, Mexes, Romagnoli, De Sciglio; Kucka, Montolivo, Mauri; Honda; Bacca, Balotelli

Nicola Rizzoli di Bologna

(4-3-3)

Szczesny Florenzi, Manolas, Rudiger, Digne; Pjanic, De Rossi, Nainggolan; Salah, Dzeko, El Shaarawy

ROMA


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la partita

Severa Bisceglia

P

er avere la meglio, nell’anticipo di sabato scorso, contro il Bologna il Milan ha dovuto puntare tutto sul rigore trasformato da Bacca e sull’uomo in meno degli avversari. Neppure la superiorità numerica per quasi l’intera gara ha consentito ai rossoneri un gioco convincente che avrebbe dovuto ripagare i tifosi con una goleada. Contro quel Bologna l’incolpevole Brocchi sarebbe

potuto tranquillamente rientrare alla base con una sconfitta sonora, ma, almeno questa volta, la dea bendata ci ha visto bene, negato un rigore ai padroni di casa nel contatto in area Romagnoli-Floccari e grazie alla rete annullata giustamente per fuorigioco a Masina. Bruttissima partita al Dall’Ara, ma servivano i tre punti per tenere accesa la fiamma che illumina il cammino per l’ultimo posto disponibile in Europa League. Rossoneri poco incisivi, privi di idee e con un gioco che latita da inizio stagione. Berlusconi ha promesso miglioramenti e cambiamenti, questo Milan ne ha davvero bisogno. Questa sera fuochi d’artificio a San Siro. Il sipario del Meazza chiude la stagione con una partitissima a cui è affidato il destino dei rossoneri in E. L. e quello della Roma che ci prova fino all’ultimo minuto ad acciuffare il fatidico secondo posto che le consentirebbe di giocare la Champions League senza pas-

Vincere e sperare sare dai preliminari. Torniamo ai nostri paladini. La rosa del Diavolo sulla carta direbbe di più ma in campo lascia sempre tanta amarezza. Calabria, inesperto ok, incapace di concentrarsi e sfruttare occasioni come quella avuta contro gli emiliani per mettere in mostra le proprie capacità, ma poco ha da mostrare se non la totale imprecisione e l’incapacità di coordinarsi con i compagni. De Sciglio non merita altro spreco d’inchiostro. Impreciso anche Mauri, non è riuscito, sempre contro il Bologna, ad indovinare un solo tempo d’intervento. Se Mauri è tanta pochezza, meglio Bertolacci che

Le ultime fatiche del Diavolo

LA CLASSIFICA

classifica marcatori

Saranno le ultime fatiche del campionato. In pochi giorni, il Milan ha la possibilità di salvare il salvabile, alleviare sofferenze e delusioni, vincere qualcosa giocando, per poi costruire un futuro migliore. Si aspetta la newentry della cordata cinese rappresentata dall’advisor italo-americano Sal Galatioto, interessata ad acquistare il 70% della società. Nel frattempo, il primo ostacolo, i rossoneri lo

affronteranno questa sera a San Siro, dove sarà di scena la Roma, che sicuramente ce la metterà tutta per conquistare i tre punti che in caso di eventuale sorpresa proveniente dal S. Paolo con mancata vittoria del Napoli contro il già condannato Frosinone, consentirebbe alla squadra giallorossa di centrare il secondo posto e il matematico accesso in Champions League, senza disputare i preliminari. La sfida tra il

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Diavolo e la Lupa si preannuncia quindi avvincente, anche perchè i tre punti del big match di S. Siro fanno infatti gola anche al Milan, che in caso di sconfitta in finale di Coppa Italia da parte della Juve, potrebbe entrare in Europa League, qualora il Sassuolo, attualmente in sesta posizione ed avanti di un punto in classifica, venisse fermato in casa dai cugini nerazzurri. Ben più sostanzioso e prestigioso invece sarà l’im-

nella sua inadeguatezza farebbe meglio, forse. Promosso, insieme a Bacca che ha sprecato l’occasione di mettere a segno il secondo gol, con la sufficienza Luiz Adriano costretto a giocare lontano dalla porta. Promosso anche Donnarumma, Mexes, Romagnoli e Montolivo, tutti con appena la sufficienza. Rimandati a settembre De Sciglio, Calabria, Kucka e Poli. Torniamo alla gara di oggi per sottolineare, ancora una volta, l’importanza affidata al risultato finale. Milan contro la Roma di Francesco Totti. Il capitano giallorosso, alla sua terza giovinezza calcistica, è sempre più leader di questa formazione.

Marcature decisive portano la sua firma in questo campionato, come nei precedenti, e sempre più assist targati Pupone. La Roma arriva al Meazza decisa a fare sua la partita, il 3-0 inflitto all’incolpevole Chievo domenica scorsa all’Olimpico la dice tutta su questa squadra che ha trovato con l’arrivo di Luciano Spalletti la quadratura dei giochi. Dall’altra parte del campo, ad attendere i capitoli, la squadra rossonera che, al contrario, non è riuscita a fare quadre i conti per tutta la stagione. I tre punti del Dall’Ara non impensieriscono la Lupa che sa far girare la palla e con cinismo punire al

pegno dei rossoneri il 21 maggio prossimo, quando la squadra di Brocchi, all’Olimpico di Roma, avrà la possibilità di contendere alla Juve la Coppa Italia; trofeo che nella bacheca rossonera manca dalla stagione 2002/2003, quando i rossoneri riuscirono ad alzare la Coppa nazionale a termine di una doppia finale disputata contro la Roma (4-1 in trasferta, 2-2 in casa). La vittoria risicata a Bologna, contro i felsinei, grazie ad un rigore trasformato da Bacca, al suo 17esi-

mo centro in campionato, non è stata esaltante. I rossoneri in superiorità numerica per 80 minuti, per l’espulsione di Diawara e malgrado un lento e continuo possesso palla, non sono riusciti a chiudere la gara, di fronte ad un avversario che, nonostante la tranquilla situazione in classifica, ha onorato l’impegno senza mai risparmiarsi. Nel frattempo è tornato ad allenarsi Niang. L’attaccante francese potrebbe essere in panchina questa sera contro la Roma per poi presentarsi

momento opportuno. Tutto si gioca in quest’ultimo match e i cugini nerazzurri, che incontreranno proprio quel Sassuolo, avanti di un punto, che cerca di fargli le scarpe, potrebbero dare una mano ai brocchi-boys battendo i neroverdi. Ma pensando all’Inter, più incerta che mai, non ci spererei troppo. Il Milan non ha altra possibilità che vincere e sperare, una volta tanto, nella vittoria dei cugini. Ma la Roma non può mollare e proverà a sfilare quel secondo posto ai partenopei che se la giocano in contemporanea al San Paolo contro il retrocesso Frosinone.

Luigi Rubino pronto per la finale di Coppa Italia contro la Juventus. Un’arma in più per mister Brocchi che, se rinnovo non dovesse esserci, sogna perlomeno di entrare nella storia del calcio; conquistare in pochi mesi un trofeo che il Milan non vince da ben 12 anni.

Gonzalo Higuain

Paulo Dybala

Carlos Bacca

Mauro Icardi

Josip Ilicic

Éder Citadin Martins

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...Siamo su youtube


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Indisponibili

Mbaye Niang

ANTONELLI

Lesione legamenti caviglia, rientro metĂ maggio.

Lesione parziale soleo, stagione finita prima del previsto.

Lesione alla coscia, rientro metĂ maggio.

G Bonaventura

Distorsione alla cavaglia, stagione finita anzitempo.

Rodrigo Ely


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I Cugini

Pronti a voltare pagina e dare una mano ai cugini Perchè no!

Marjlja Bisceglia

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l quarto posto è conquistato, l’Inter torna in Europa, anche se in quella che conta meno, da qualche parte bisognerà pure iniziare. Una squadra da rifare e Roberto Mancini avrà poche scusanti per la prossima stagione, in realtà non ne ha avute neppure in questo fallimentare 2015-2016. Nell’anticipo di sabato scorso ha evitato ai

suoi tifosi di tornare ancora una volta affranti da San Siro. Davanti al suo pubblico ha conquistato i tre punti che la confermano al quarto posto. Hanno rischiato molto Icardi e compagni contro quell’Empoli che avrebbe meritato il 2-2 sul finire del match. L’Inter, nella sua ultima gara stagionale al Meazza non si è fatta mancare nulla, Mauro Icardi infortunato, discussione plateale tra Mancini e Juan Jesus. Contro i toscani i nerazzurri sono tornati per un attimo gli stessi di inizio campionato: azioni create quanto basta per concretizzare, al minimo dello sforzo, con cinismo quanto basta, il mini-

Parliamone

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arà un’Inter diversa, priva di molti titolari quella che vedremo questa sera al Mapei Stadium affrontare il Sassuolo nell’ultima gara di campionato. Nell’undici che Mancini manderà in campo non ci sarà il bomber Icardi, infortunatosi nell’ultima gara contro l’Empoli. L’argentino che ha riportato una lesione di primo grado alla coscia destra, chiude così con una giornata di anticipo il suo campionato, con un bottino di 16 gol realizzati; non pochi considerato anche che Maurito

mo sindacale che vale tre punti. Squadra sciupona, Perisic da salvare a tutti i costi, giocatore di categoria che imbecca Maurito per il gol del primo vantaggio e si toglie anche la soddisfazione della marcatura che vale l’Europa League senza passare dai preliminari. Fuori nella prossima stagione sicuramente Eder, la panchina nerazzurra è già abbondantemente popolata anche senza di lui, salvo anche Brozovic che corre in lungo e largo per tutto il terreno di gioco. Solita difesa colabrodo, contro l’Empoli sia Miranda che Melo e Juan Jesus hanno giocato alle belle statuine sul gol di Pucciarelli per il momentaneo pareggio toscano. Nagatomo resta l’uomo utile per tutte le occasioni, riesce sempre a mettere in difficoltà le retroguardie avversarie. Peccato per

Luigi Rubino

cini, senza l’assillo della vittoria, sfrutti l’occasione per premiare e far debuttare in prima squadra qualche giovane della Primavera, che si è qualificata alla grande

sfida di campionato soprattutto per i neroverdi che tenteranno la qualificazione in Europa League. Sonante invece è stata la vittoria casalinga dell’Inter l’anno precedente (7-0) con Icardi mattator ed autore di ben tre gol. Al Mapei Stadium, l’Inter ha disputato finora due partite, vincendo la prima per 7-0 nel 2013 e perdendo la seconda 3-1 lo scorso anno. Nel frattempo, la dirigenza nerazzurra è già all’opera per cercare di potenziare la squadra. Non sarà facile. Serviranno scelte oculate per monitorare nel migliore dei modi i nomi che il mercato offrirà a parametro zero, come richiesto dal fair play finanziario dell’Uefa, che sta andando avanti come nelle previsioni. Obiettivo della società sarà quello di chiudere il bilancio 2015/2016 con un passivo di 30 milioni di euro. Il mercato nerazzurro comunque non si

Mauro Icardi che nel rincorrere un pallone rimedia un fastidio muscolare, da valutare i flessori della coscia destra. Spettatore illustre il presidente Thohir che ha potuto godere della luce delle sue due stelle: Mauro Icardi, al sedicesimo gol stagionale, e Perisic al 7° gol e che potrà dare molto alla squadra nella prossima stagione, 27 anni, piena maturità calcistica e tanta voglia di mettersi in mostra sul palcoscenico europeo tinto di nerazzurro. Oggi l’ostacolo si chiama Sassuolo. I neroverdi non hanno nessuna intenzione di lasciare l’ultimo posto europeo al Milan che dovrà vedersela in contemporanea con La Roma a San Siro. La palla è rotonda e il popolo milanista spera nel regalo dell’ultima ora di un parente a caso.

Riflettori su Milan-Roma Juventus in passerella

Sassuolo pronto al colpaccio

L’Inter guarda al futuro

Contro il Sassuolo spazio ai giovani non sempre è stato schierato con una certa continuità dal tecnico Mancini. Altri assenti del match saranno Handanovic e Perisic, che dovranno scontare un turno di squalifica. Non è escluso anche lo stop per Miranda e Medel, che accusano problemi muscolari. Raggiunta la matematica qualificazione in Europa League, con la conquista del quarto posto dopo la vittoria casalinga della settimana scorsa contro l’Empoli, questa sera contro il Sassuolo che, per la prima volta nella storia, lotta con il Milan per entrare in Europa League, si spera di non assistere all’ennesimo film di un Inter svogliata e demotivata e con il pensiero dei protagonisti già rivolto alle spensierate vacanze. Proprio per questo, non è escluso che Man-

alle finali Eight per la conquista del titolo nazionale di categoria. Da quando il Sassuolo è in serie A ha affrontato cinque volte l’Inter. Nelle tre sfide disputate a San Siro, gli emiliani hanno perso due volte e vinto la sfida di quest’anno, quella dell’andata con il punteggio di 1-0 con un rigore di Berardi, che sarà però assente, per squalifica, questa sera nell’ultima ed importante

fermerà. Banega, in scadenza di contratto con il Siviglia, malgrado le smentite del Siviglia, club di appartenenza del centrocampista argentino, è già pronto e nella prossima stagione indosserà la maglia nerazzurra. Con lui arriverà anche il 27enne difensore turco del Fenerbahce, Caner Erkin che dovrebbe firmare un triennale da 5 milioni lordi a stagione, circa 2,5 netti all’anno.

C

ala il sipario sul campionato con la sfida principe di San Siro fra Milan e Roma, con i giallorossi alla caccia dei tre punti per la Champions diretta. La squadra di Spalletti spera in un miracolo del San Paolo, col Frosinone vittorioso sul Napoli. E’ pura utopia se si pensa che ilNapoli, soprattutto al San Paolo è una autentica macchina da gol, capace di trasformare in oro ogni pallone toccato da Gonzalo Gerardo Higuaín. Ma il calcio ogni tanto regala sorprese, vedi il successo del Verona con la Juve, partita che ormai contava poco per l’undici di Allegri, vista l’ipoteca messa sullo scudetto più di

un mese fa. Il Frosinone, è vero, vorrebbe salutare la serie A con un’impresa storica, ecco perchè la Roma è decisa ad aggiudicarsi i tre punti con il Milan, quest’ultimo tra l’altro ancora sotto choc fino all’arrivo di Brocchi. L’Inter, che ha blindato il quarto posto con la vittoria con l’Empoli, andrà a Reggio Emilia per incrociare le armi con il lanciatissimo Sassuolo che ha condannato alla retrocessione il Frosinone e che punta addirittura al quinto posto se la Fiorentina dovesse perdere domani sera con la Lazio all’Olimpico. Passerella oggi alle 17 a Torino per la Juventus chiamata a festeggiare con un’imbufalita Sampdoria

il quinto scudetto consecutivo, nell’ormai appuntamento spezzatino della serie A, il Bologna sfiderà il Chievo al Bentegodi, il Torino sarà di scena al Castellani con l’Empoli, mentre l’Atalanta scenderà in campo a Marassi contro il Genoa che si sta ancora leccando i baffi, dopo il 3-0 inflitto alla Sampdoria, nel derby della Lanterna. In serata, in campo anche il Carpi, ad Udine con le radioline sintonizzate su Palermo, dove i rosanero ospiteranno il Verona, ormai retrocesso, ma pronto a sferrare un altro colpo di coda, come è successo la scorsa settimana con la Juventus.


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Vita di CLUB

Milan Club oman N

Giovanni Labanca

on si direbbe che il Milan Club dell’Omano abbia solo tre mesi di vita, a giudicare l’enorme lavoro che svolge e che mira sempre più ad accrescere il numero dei tifosi

verso la squadra milanese. Naturalmente la Società ne va fiera anche in considerazione della sua attuale situazione che, secondo Berlusconi andrà sicuramente a migliore. Le autorità

dell’Oman hanno salutato con molto favore l’iniziativa sportiva e promesso ogni tipo di appoggio nelle attività che esso andrà ad intraprendere. I migliori auguri a tutti i soci del sodalizio.

Milan Club BENEVENTO A

rriva il ‘Mito’: Gianni Rivera fa visita al Milan Club di Benevento. Il glorioso calciatore delMilan, al suo arrivo è stato accolto da una folla numerosissima, composta da tifosi, ma anche da gente comune e appassionati di sport, uno sport fatto di correttezza, classe e signorilità; tutte quelle qualità che il grande Campione milanista ha rappresentato e rappresenta a pieno titolo.

Rivera, qundi, ha fatto tappa anche in quel di Benevento per la presentazione del suo libro intitolato: “Autobiografia di un Campione”. Un libro interessantissimo, composto da circa 500 pagine che raccontano emozioni che vanno dall’Alessandria al Milan, alle Olimpiadi, al Pallone d’Oro, fino ad arrivare ai giorni d’oggi. Sono articoli fatti di immagini e racconti che Rivera ha voluto condividere con tut-

ti i tifosi rossoneri e non solo. Il libro è suddiviso in vari capitoli, che parlano del Rivera ragazzino, delRivera calciatore e del Rivera Campione. C’è anche una sezione dedicata ai giorni d’oggi, che parla del Rivera “Uomo di Governo”. In questa sezione, l’ex bandiera del Milan, attraverso il calcio cerca di lanciare messaggi e valori destinati allo sport e alle famiglie. Al termine della visita al Milan

club Benevento, Rivera si è trattenuto a firmare autografi e dediche. La sua giornata continuerà al Teatro De Simone, dove la presentazione del suo libro avrà una veste “ufficiale” attaverso la presenza di Tv e carta stampata. Nel pomeriggio Rivera sarà anche allo stadio Vigorito per assistere alla gara tra Benevento eLecce, che dovrebbe assegnare una storica serie B che la città sannita attende dalla sua nascita.

Milan Club ORNAGO 6

aprile 2016 cena sociale per festeggiare il traguardo del 32° anno di fondazione e serata dedicata al nostro indimenticabile presidente e fondatore ZANDARIN ALFIERI e al grande campione rossonero ANGELO ANQUILLETTI prematuramente scomparsi. La serata si è svolta al ristorante “il Brianteo” di Burago Molgora con una nutrita presenza di soci

e finalmente anche di tifose rossonere. Ospite della serata il figlio di Angelo Anquilletti e il figlio del nostro presidente al quale il Milan Club Ornago è dedicato Walter Zandarin. Taglio della torta l’onore è toccato all’attuale presidente del Milan club Ornago Alfieri Zandarin Bassani Adriano, Zandarin Walter e Billy Anquilletti.

Milan Club in Tribuna

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Ospiti

Giovanni Labanca

tano gli ha dimostrato, cose che noi sapevamo già come i tifosi giallorossi, che sarebbero bastati due prove di alta magia calcistica per far guadagnare assai punti preziosi. Lo ha fato però peccando anche di presunzione, fino a quando non ha dovuto cedere alla folla del Circo che stava gridando il nome del Massimo il Gladiatore contro l’imbelle imperatore che ha dovuto, alla fine cedere. Resa di Spalletti e vittoria di Francesco che, fresco padre per la terza volta, gli piace tanto anche l’altra porta a quanto pare, ci ha messo poco a fare scintille. Stasera sarà partita vera che può valere anche il secondo posto, se dalla città di Partenope lo zefiro gentile facesse arrivare

- un altro risultato non ci servirebbe. La mia con Spalletti è stata come la pazienza di Giobbe, ma alla fine la classe vince”. Il Diavolo che ora dovrà imparare anche il cinese e saranno guai, se appena appena conosce l’italiano e dovrà pure dimostrare alla nuova dirigenza di avere almeno la voglia di giocare. Brocchi e brocchi sulla stessa linea: vincere o comunque non perdere con la Roma per salvare la faccia di un fallimento che nemmeno le traumatologie del Berlusca ha saputo mascherare. Ne vedremo delle belle, soprattutto perchè i figli della Caput mundi (speriamo che ci diventi davvero) hanno passato una settimana intera ad allattarsi di-

Lupa reale per un piccolo S

Se le strisce sono bianconere La Festa può iniziare

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l campionato volge al termine con un match in casa Juve dal sapore di festa. La Torino bianconera attende questo scudetto, ancora una volta firmato Allegri, con ansia perché dopo l’era Conte, e’il secondo consecutivo del Mister di origine Toscana. La famiglia Agnelli, ma in particolare modo il presidente Andrea Agnelli lo hanno voluto con impegno, sacrificando anche pezzi pregiati come Vidal ma la Juventus c’è! Una squadra di campioni che sul campo ha dimostrato di essere la prima della

improvvisati che da Piazza xx Dicembre, cioè Porta Susa, seguiranno il pulman a due piani scoperto con i giocatori esultanti fino a Piazza Vittorio Veneto. La serata proseguirà strettamente a inviti in un locale mondano (forse il Cacao) per brindare senza sosta fino al mattino. I giorni che precedono Juve Samp di sabato, trascorrono lenti, ci dice Giovanni C. che lavora senza sosta come barman in un Bar del centro, ma sabato “sarò libero”ci dice, e con la sua fidanzata in scooter seguirà la parata di “Stelle”. Un saluto,

da Torino

P. C. Fantini Forneris dabile portierone ormai 39enne è da sempre un baluardo della difesa. Questa giornata, oltre alle premiazioni, offre la possibilità ai tifosi dalle 9.30 alle 17 un tour dello stadio e visita al mu-

Ultima giornata Diavolo allo Stadium con la Sampdoria

tasera i riflettori di San Siro illumineranno, come accade nella Scale del calcio, sopratutto sulla Roma. E’ una squadra che ha sorpreso tutti dopo il cambio del timoniere, a dimostrazione che sono a volte gli stessi calciatori a non essere in grado di dare il massimo, come si è visto con il povero Garcia. Spalletti non è che fosse il traumaturgo venuto dall’oriente con mille alambicchi, ma comunque, con quel poco che ha a disposizione ha rimosso tanto fango dalle ruote dei capitolini, cominciando a fare a meno di Totti il Furioso, mettendolo in squadra, salvo poi pentirsene quando il vecchio capi-

fino nel lucente cielo di Milano, la bella notizia di un miracolo a Napoli, proprio sotto gli occhi di San Gennaro. La palla è tonda ed anche quella del Frosinone può scivolare nella rete azzurra. Sarà spettacolo contro un Diavolo che più che umiliazioni non ha avuto nel catino della storia del calcio, dove i capitolini hanno sempre dato dimostrazione di gare bellissime, se pensiamo anche a quelle disputate contro l’Inter, ai tempi degli scudetti. L’ambiente è in fermento e lo si vede ogni qualvolta salgono dal Tevere con i classici barconi di tifosi non sempre calmi e tranquilli. “Per noi contano i tre punti, dice un Totti tutto cacio e pepe

rettamente dalla mammelle di Mamma Lupa, che è energetico come una bomba. Fuochi di artificio ne vedremo dalle parti di San Siro, accompagnati pure da qualche bel botto. Sarebbe bello concludere il campionato con l’onore delle grandi squadre, quelle di vecchio stampo. Forza Lupi, Forza “Maggica” Roma, gridano già i tifosi dal terzo anello, con qualche sfottò di troppo. Quel tanto che ci vuole, come il sale in cucina, ma il tifo deve levarsi alto dal catino dei campioni, che giusto qualche settimana dopo sarà teatro della finale della Coppa con le grandi orecchie. A voi le armi.

seo, occasione da non perdere. Dal lato Sampdoria, protesta del tifo organizzato, e quindi niente trasferta da Genova. Il Torino invece affronta allo Stadio Carlo Castellani un Empoli in cerca di

classe, e la città non manchera di stringersi festosa all’appuntamento ormai “consueto” da alcuni anni a questa parte, nel centro città con caroselli di auto e cortei

un abbraccio e via con un immancabile “FORZA JUVE”. Ma tornando al calcio giocato, tra poche ore Buffon rinnoverà il contratto fino al 2018, l’inossi-

una vittoria di prestigio. Il Toro è avvertito, non sarà una amichevole ma un match vero, con una squadra a fine stagione in crescita.


recordman

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Pipita d’oro U

na stagione da incorniciare la sua, perfetta, unica nota stonata le giornate di squalifica rimediate. Peccato non aver coronato queste prestazioni con la conquista dello scudetto. Patron De Laurentiis può ritenersi soddisfatto, l’argentino l’ha ripagato di ogni euro speso tre anni fa. Gonzalo Gerardo Higuaín, nato il 10 dicembre 1987 a

Brest -Francia-. arrivato al Napoli per non far rimpiangere Cavani, è il vero uomo dei record di questa stagione che si presta a calare il sipario, e non è ancora finita… questa sera contro il Frosinone, ormai retrocesso in Serie B ma pur sempre una squadra ostica, potrebbe far vedere ancora delle belle. 33 reti, ben nove doppiette, che eguagliano il record di Angelillo, 33 reti con la maglia dell’Inter nella stagione 1958-59. Il record di Luca Toni,

31 gol con la maglia della Fiorentina, è ormai superato e a rischio c’è anche il record italiano assoluto di marcature: Gino Rossetti con la maglia del Torino di reti ne realizzo ben 36 nella stagione 1928-29. Ma nel mirino del bomber argentino c’è il record di reti realizzate nei campionati a 20 squadre che porta la firma, anzi il piede, dello svedese Gunnar Nordahl che nella stagione 1949/50 realizzò 35 reti. Questa sera, a chiusura di campionato, il Pipita potrebbe scrivere a caratteri cubitali il suo nome nella storia del calcio.

Contro la squadra laziale deve assolutamente realizzare una doppietta, sarebbe la decima, e ancor meglio se realizzasse una tripletta che al cannoniere del Napoli manca in questa stagione. Tutti a tifare per Gonzalo Higuain, per entrare nella storia c’è ancora quest’ultima giornata.


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Philippe Mexès

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Stepan El Shaarawy

tephan El Shaarawy arriva al Milan con cui esordisce in Serie A, a 18 anni, il 18 settembre 2011 allo stadio San Paolo, in sostituzione di Aquilani, nella partita persa per 3-1 contro il Napoli. Il primo gol in rossonero arriva tre giorni dopo, il 21 settembre a San Siro contro l’Udinese segna il gol del definitivo pareggio. Resterà al Milan fino al 2015 collezionando 83 presenze e 21 gol. Dopo una esperienza in terra di Monegasca, prestito oneroso per 3 milioni di euro con obbligo di riscatto per altri 13, passa alla Roma il 26 gennaio di quest’anno a titolo temporaneo per 1,4 milioni con diritto di riscatto definitivo a favore della società giallorossa per 13 milioni di euro. L’esordio in giallorosso, anche quello del gol di tacco, è all’Olimpico contro il Frosinone, gara vinta per 3-1. Con la squadra capitolina ha realizzato sette reti in 15 presenze.

hilippe Mexès, difensore centrale dal fisico agile ed imponente al tempo stesso, arriva nel Bel Paese accasandosi alla Roma, correva l’anno 2004. Con i giallorossi giocherà fino al 2011 segnando 11 reti in 183 presene. Nel 2011, in scadenza di contratto con la Roma, si trasferisce al Milan a parametro zero con un contratto quadriennale. In rossonero ha totalizzato 85 presenze e 6 gol.

Andrea Bertolacci

Alessio Romagnoli

A

lessio Romagnoli, difensore centrale, all’occorrenza anche terzino sinistro, cresce calcisticamente nelle giovanili della Roma con cui esordisce anche in prima squadra, gara di Coppa Italia contro l’Atalanta (3-0) l’11 dicembre 2012 sotto la guida di Zdenek Zeman. Il successivo 22 dicembre, a 17 anni, fa il suo esordio in Serie A nella gara vincente dell’Olimpico contro il Milan (4-2). Il suo primo gol nella massima serie lo realizza il 3 marzo 2013 nella gara caliga vinta 3-1 contro il Genoa. Dopo una parentesi alla Sampdoria, si trasferisce a Milano, sponda rossonera, l’11 agosto 2015 a titolo definitivo per 25 milioni di euro. Con il Milan firma un contratto di cinque anni con scadenza giugno 2020.


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E’ qui la festa!

toria è un passo importantissimo verso la Champions, ma dobbiamo rimanere assolutamente concentrati perché sabato ci aspetta la partita col Frosinone e bisogna superare l’ultimo ostacolo per raggiungere un traguardo importante. Come abbiamo visto

11 frega del contratto in questo momento?. Adesso il mio pensiero è solo alla partita di sabato. C’è da vincere l’ultima sfida per conquistare, anche con la spinta del San Paolo, un obiettivo che è per noi straordinario”. Un pensiero alla fine per la sua presenza a Super-

Contro il Torino il Napoli porta a 24 le vittorie in campionato

G

ioco, partita, record, gol, e papera di Pepe Reina, tutto come da copione. A una giornata dal termine del torneo 2015-2016 lo score del Napoli recita così: 31 vittorie su 47 partite stagionali, 102 gol fatti, 39 subiti (a 2 reti dal record stagionale di Rafa Benitez). 79 punti in Serie A: battuto il precedente record di Benitez e Mazzarri (78). 35º

gol stagionale per Gonzalo Higuain, sempre più capocannoniere in campionato con 33 reti, eguagliato il record di Anton Valentin Angelillo che resisteva dalla stagione ‘58/’59, quando Angelillo segnò 33 reti con la maglia dell’Inter. Ora ha l’ultima partita, in casa con il Frosinone, per battere lo storico record dei 35 gol di Nordahl. Per ritrovare numeri di questo genere biso-

gna tornare indietro di oltre 60 anni. Higuain in questa stagione ha segnato 33 gol giocando 34 partite (3 saltate per squalifica), ha colpito 5 pali (recordman in Serie A). Delle 33 reti, 3 sono arrivate dal dischetto. Angelillo, nella stagione 1958-1959, segnò 33 gol in 33 partite (campionato a 18 squadre), con 4 rigori: l’Inter arrivò terza, dietro a Milan e Fiorentina. Ora Higuain ha l’occasione, contro il Frosinone già retrocesso nell’ultima giornata al San Paolo, di dare l’assalto al record di Gunnar Nordahl, l’attaccante svedese che nel Milan 1949-1950 segnò 35 gol in 37 presenze (record per la Serie A col campionato a 20 squadre), solo uno su rigore. I rossoneri arrivarono secondi dietro alla Juventus. Servirà una doppietta ad Higuain, per eguagliare un record che dura da 66 anni. Il Napoli con la vittoria sul Torino stabilisce il suo nuovo record in campionato: 24. E’ qui la festa! Ora si chiude al San Paolo per festeggiare l’ingresso in Champions. Maurizio Sarri commenta così la vittoria contro il Torino che ha permesso di stabilire il record di successi e punti in campionato nella storia azzurra: “Questa vit-

stasera a Verona, non esistono gare facili in Serie A, ecco perché dobbiamo avere la massima concentrazione, una distrazione adesso sarebbe imperdonabile. I ragazzi dopo il gol di Bruno Peres hanno dimostrato carattere.

ga: “Un dovere andare a Superga e rendere onore a un mito della storia dello sport: il Grande Torino è patrimonio di tutti”. Per cuore e grinta, Allan è stato il migliore in campo della gara Torino-Napoli. Il brasiliano è stato

vero motivo dell’unione saccheggiare il meridione!”. Un pesante messaggio di critica contro una parte della storia troppo spesso dimenticata e mal raccontata sui libri di scuola e non solo. Da amante del calcio ringra-

E’ record Siamo al primo anno e bisognerà maturare, ma sono molto soddisfatto della nostra stagione e del rendimento che ha avuto la squadra. Higuain? Gonzalo è un fenomeno e io l’ho detto in tempi non sospetti. I suoi 33 gol ci riempiono di gioia e allo stesso modo c’è grande soddisfazione per aver battuto il record di punti della storia del Napoli perché vuol dire che l’intera squadra ha fatto cose eccezionali. Il contratto? Io e il Presidente ci siamo visti un mese fa e ci siamo dati appuntamento alla fine del campionato perché volevamo concentrarci sul campionato che non è ancora finito. L’appuntamento è per il 15 o il 16. Io sono entrato in un campo di calcio nel ’72 e domenica mi gioco la Champions, che cacchio me ne

un muro invalicabile e un recupera palloni di grande efficienza, ritornando ai livelli di inizio stagione. Ha cucito con maestria i vari reparti della squadra di Sarri. Un vero leone che nel momento più importante della stagione ha mostrato tutto il suo attaccamento alla maglia azzurra. Onore a lui. Nel prepartita c’è stato spazio anche per i classici striscioni esposti dai tifosi. Uno in particolare, dei tifosi partenopei, ha attirato l’attenzione. Come mostrato in una foto pubblicata nel gruppo Facebook “Il Regno delle due Sicilie”, i tifosi hanno esposto un’eloquente striscione contro l’Unità d’Italia, in occasione proprio del match con il Torino. Ecco cosa recita lo striscione: “Sull’unità solo falsità, il

zio il Napoli per avere offerto quest’anno, il prodotto più vicino al “bello del calcio”, per raggiungere l’obiettivo scudetto, per la prossima stagione, serve un portiere che sappia parare, un paio di esterni di ricambio e soprattutto centrocampisti di “peso” e personalità. Contro il Frosinone potrebbe essere l’ultima partita di Christian Maggio col Napoli, è stato un giocatore utile, una bandiera, Christian buona fortuna. In questi giorni, e precisamente il 10 maggio 1987, cade il giorno del primo storico scudetto azzurro. Grazie mamma per avermi fatto nascere napoletano.


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Il Sassuolo sogna l’Europa League Il Crotone alla sua prima in Serie A

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inisce qui la bella avventura in Serie A per il Frosinone, a cui auguriamo un pronto ritorno nella massima serie. Domenica scorsa ci ha pensato il Sassuolo

timane, dal campo, la retrocessione dell’Hellas Verona, anche ai veneti auguriamo una grande stagione nella serie cadetta con un pronto ritorno in A. Tutto da decidere, invece, per la terza

punticino, il Carpi. I rosanero sulla carta hanno la sfida più facile contro il Verona che, però, potrebbe giocare per l’onore e quindi vincere. La squadra emiliana ha subito in casa un pesante

Roberto Stellone a firmare la sua retrocessione al 40’ di gioco. La squadra laziale saluta la Serie A con tutta la dignità possibile, la stessa del suo tecnico Stellone. Decisa da set-

retrocessione. In lotta per restare nella massima serie sono Palermo, che grazie al pareggio di domenica scorsa con la Fiorentina ha superato, seppur di un solo

1-3 dalla Lazio e domani dovrà incrociare le armi con l’Udinese che non vorrà rischiare nulla. La classifica parla chiaro: 39 pinti per l’Udinese che rischia, in caso

di sconfitta, di essere preso dal Palermo ora a quota 36. Le sorprese non sono mancate neppure in Serie B. Il Crotone si presta a vivere la sua storica prima stagione in Serie A, certo il ritorno

nella massima serie anche per il Cagliari. Resta ancora aperta, invece, la terza promozione. I punti in palio sono ancora sei e le possibilità sono aperte al Pescara, che comanda la cordata con 68 punti, al Trapani, ad una sola lunghezza dagli abruzzesi, Bari a 65 punti e chiudono la cordata Spezia, Novara e Cesena, tutte a 62 punti. Retrocessione matematica per il Como, il Livorno con un piede già fuori a 38 punti ma non ancora condannata dalla matematica. In lotta per non retrocedere sono anche il Lan-

ciano a 39 punti, Latina a 42 in compagnia della Salernitana e del Modena. Non ha la matematica certezza di restare in serie B la prossima stagione neppure la

Pro Vercelli. Ora tuffiamoci nelle finali di Coppa Italia e Champions League


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ESCE LA NUOVA COLLEZIONE DI FIGURINE “UEFA EURO 2016”

BUFFON TESTIMONIAL: “DA COLLEZIONISTA, UNA VERA GRATIFICAZIONE”

M

ancano esattamente cinquanta giorni all’avvio degli Europei di Calcio in Francia e Panini lancia “UEFA Euro 2016”, la nuovissima collezione di figurine sulle 24 Nazionali che si contenderanno il trofeo europeo. Questa raccolta, appena uscita in edicola, è articolata in 680 figurine ade-

sive (di cui 200 speciali), da raccogliere nell’apposito album da 96 pagine. Ben in anticipo sulle convocazioni ufficiali del CT Antonio Conte, dunque, l’azienda di Modena ha puntato su 20 calciatori per comporre l’Italia che giocherà sui campi d’oltralpe. Nella collezione sono presenti infatti le figurine di Gianluigi Buffon, Andrea Barzagli, Leo-

nardo Bonucci, Giorgio Chiellini, Matteo Darmian, Mattia De Sciglio, Alessandro Florenzi, Daniele De Rossi, Andrea Pirlo, Claudio Marchisio (purtroppo recentemente infortunatosi), Marco Verratti, Marco Parolo, Roberto Soriano, Giacomo Bonaventura, Antonio Candreva, Stephan El Shaarawy, Lorenzo Insigne, Ciro Immobile, Éder, Graziano Pellè. Testimonial d’eccezione per il lancio di questa collezione è Gianluigi Buffon, protagonista di uno spot in onda nei prossimi giorni: “E’ stato un grande piacere, una vera gratifi-

porre una sorta di ”11 ideale” di quella Nazionale. Nell’album, ognuno dei 6 Gruppi di Nazionali si apre con una doppia pagina di presentazione delle squadre del Gruppo, a cui seguono le doppie pagine dedicate a ciascuna Nazionale con i relativi giocatori e infine le doppie pagine che contengono le figurine in azione dell’undici tipo di ogni compagine, risultante dalle qualificazioni. Vi è poi la sezione istituzionale, con 8 figurine sulla coppa, il simbolo della competizione, la locandina, il pallone ufficiale, la mascotte “Super Victor” e anche

cazione”, ha detto il portiere della Nazionale. “Sono stato e sono tutt’ora un collezionista di figurine Panini, una delle mie più grandi passioni sin da bambino”. Nella collezione “UEFA Euro 2016”, ogni Nazionale ha 28 figurine, di cui 2 speciali, con il logo della Federazione e un’immagine di esultanza del team, 20 mezzobusto sui calciatori e 5 fustellate ognuna con 2 giocatori in azione che, insieme alla figurina speciale del Top Player, vanno a com-

il “calciatore in rovesciata” Panini. In questa sezione sono anche riportati l’albo d’oro, il programma della manifestazione, le città e gli stadi francesi che ospiteranno le partite del torneo a partire dal prossimo 10 giugno. E infine vi sono la sezione storica con i dati relativi alle finali dal 1960 al 2012 e la sezione che presenta tutti i record della competizione. “Arriviamo puntuali all’’appuntamento con la manifestazione europea con questa grande

collezione, che contiene molti profili di novità ma è sempre in linea con la tradizione di completezza e attendibilità propria della Panini”, ha dichiarato Antonio Allegra, direttore Mercato Italia di Panini, “I nostri esperti redattori, infatti, lavorano per mesi, “anticipando” le convocazioni di tutti i CT al fine di offrire a collezionisti e appassionati un quadro completo delle compagini nazionali che si sfideranno in Francia nel prossimo giugno. E per il lancio di un prodotto di

questo valore Panini ha scelto per l’Italia addirittura il capitano della Nazionale, Gigi Buffon, da sempre appassionato di figurine Panini come ha confessato lui stesso”. La collezione “UEFA Euro 2016”, realizzata su licenza ufficiale UEFA, è già in vendita in tutte le edicole. L’album ha un costo di 2 euro, mentre una bustina contenente 5 figurine costa 0,70 euro. Oltre che in tutta Europa, questa raccolta viene anche distribuita da Panini in più di 80 Paesi di tutto il mondo.


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Il calcio come è ma nuje ‘nce credimmo ancora

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rrivare secondi dietro la Fiat e davanti alla Banca Unicredit è stato epico, da notte dei miracoli, visto che questo periodo storico è dominato dal dio denaro, dove non vince più

degli ultimi, i media dicono che noi come società e condizioni di vita siamo tra le peggiori realtà italiche, questa posizione di classifica calcistica è soddisfacente come minimo, arrivare secondi nella città dove si vive peggio,

Io... ci credo

Fiore Marro Davide, deve essere accaduto qualcosa di anomalo, forse qualche distrazione del Grande Occhio, che ha consentito questa singolarità in termini. Arrivare secondi essendo tra l’altro parte

deve essere stato uno smacco terribile per chi ha fatto queste ripartizioni, che ancora comunque non capisco su quali basi si fondano. Eppure Napoli poteva arrivare addirittura anche prima della Fiat, se non fosse stato per i dipendenti della holding piemontese, gli arbitri, è risaputo da tutti che appunto gli Agnelli sono lo sponsor ufficiale dell’Aia ( associazione italiana arbitri), dicevo che se gli arbitri non avessero applicato il senso “aziendale” e fatto di tutto per accontentare il padrone, il campionato sarebbe andato diversamente, ma non è stato così e questo in gergo si chiama “falsificazione”, ma siccome in Italia la falsifi-

cazione ha radici lontane, e ben radicate nel dna di questa specie di nazione, da Garibaldi in poi, tutto è regolare, anche l’imbroglio, anzi soprattutto l’imbroglio. Siamo talmente abituati a tutto questo marciume che per esempio ti capita di sentire assurdità come il paragone che taluni opinionisti della domenica durante un talk show sportivo, hanno messo in atto tra Maurizio Sarri e Roberto Mancini per esempio, viene fuori che da una parte il tecnico partenopeo deve: migliorare l’approccio delle conferenze stampa, deve migliorare l’approccio alle gare fuori casa (82 punti se realizza la vittoria contro il Frosinone, distribuiti in 41 punti all’andata e 41 al ritorno), mentre Mancini è stato capace di fare il quarto posto dopo 4 anni.. capace? Spendendo una barca di soldi e con un parco giocatori a mio parere superiore anche a quello della Juve? Non un fallimento ma un successo. Assurdo! Termina un torneo che finalmente per lunghi tratti ha visto due antagonisti confrontarsi, da un lato la prepotenza di “palazzo”, lo strapotere economico, la coercizione fatta sport, dall’altro lato una città, uno stato d’animo, la passione fatta sogno e i sogni rimangono spesso tali, e così è stato, onore ai vinti. Eppure in altri lidi, il sogno si è

trasformato materializzandosi in realtà, in Inghilterra, che è da sempre a mio sommesso avviso, il posto dove attraverso una falsa educazione e finta democrazia, ha da secoli monopolizzato il mondo, trasformandolo in quello che è oggi chiamiamo società di consumi più volgarmente detto: liberismo sfrenato. Eppure proprio loro, i maledetti figli di Albione, almeno per quel che concerne lo sfogatoio nazionale, il gioco del calcio, hanno lasciato il beneficio del divertimento puro, del sogno, della possibilità che tutti indistintamente “se la possono giocare”, speriamo che questa lezione sia di buon auspicio anche in Italia, che però ha fatto della sua storia tutto il contrario degli inglesi, vile all’estero (i marò, Calipari, Battisti, i sorrisini di Sarkozy e Merkel, per dirne alcuni) e imbrogliona

nel calcio, dove a vincere non è sempre il più forte ma quello che riesce a intricare meglio. Certo a questo punto la domanda del lettore sarebbe: ma allora se è tutto marcio, di cosa ti magnifichi? Del fatto che rimane dentro ognuno di noi, quel bambino che ha scoperto il campo di gioco, la corsa, la sfida, il pallone, la maglietta, la voglia di vincere, “un giorno all’improvviso …” poi quando si cresce, si diventa adulti, si diventa “grandi”, rimane comunque in ognuno di noi qualcosa di quel primo vagito, puro, limpido, senza macchia, senza imbroglio, senza caste, senza distinguo e nonostante tutto, quel ragazzino che è ancora da qualche parte, dentro ognuno di noi, vuole continuare a confidare che almeno il gioco sia una cosa in cui credere. Si può arrivare secondi anche senza che chi vince

deve necessariamente imbrogliare, si possono battere record anche senza vincere uno scudetto, d’altronde siamo stati sempre in seconda linea come Napoli, il sud si sa non ha mai contato granché nella storia di questo paese, quindi arrivare secondi o terzi oppure come nell’era De Laurentiis presenti sempre in Europa ora con la Champions ora con l’Europa League già sarebbe da magnificare e esaltarsi, certo sarebbe meglio vincere e soprattutto sarebbe meglio vincere un gioco senza barare. E questo non è l’augurio che faccio solo ai tifosi del Napoli, il mio augurio, la mia speranza è che sia così per tutti un giorno non lontano. … Nino non aver paura di tirare un calcio di rigore, un giocatore si vede dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia… Forza e onore.


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Alberto Figliolia, Davide Grassi, Mauro Raimondi

IL DERBY DELLA MADONNINA

pagine 284 - ill. - prezzo € 16,00

smo calcistico, l’esaltazione della

to casciavit (Fratelli Frilli Editori,

isbn 978-88-6218-242-3

dialettica, della libertà. Questo

2008). Nel 2013, ha curato il Dia-

libro rappresenta un sincero, ap-

rio della mia guerra (Segni e Pa-

ell’ottobre del 1908, cu-

passionato atto d’amore nei suoi

role), scritto da suo padre Paolo,

riosamente a Chiasso, si

confronti.

e nel 2014 ha partecipato all’an-

disputava il primo Inter-Milan,

Alberto Figliolia è giornali-

tologia 33 Racconti rock (QuiE-

la sfida che sarebbe diventata il

sta pubblicista. Collabora con

dit). Il suo sito è www.davideg.it,

derby italiano per eccellenza, il

il «Gazetin», periodico indi-

il blog www.fuorigiocoblog.com.

più giocato, il più prestigioso. Il

pendente di cronaca civile, e

Mauro Raimondi, milanese, ha

derby della Madonnina ne ce-

«tellusfolio», rivista telematica

esordito nel 2003 con Invasione

lebra la storia ripercorrendo in

“glocal”. Allenatore di basket, ha

di campo. Una vita in rossonero

sessantuno storie la sua gloriosa

provato a coniugare la passione

(Limina), partecipando all’an-

epopea attraverso partite famose

dell’insegnamento con i concetti

tologia

e incontri che pochi conoscono.

di agonismo, democrazia e soli-

(Limina, 2003). Insegnante di

Un lungo, intenso e vivace rac-

darietà. Collabora con Silvana

Storia di Milano, ha curato la

conto, ricchissimo di aneddoti,

Ceruti alla conduzione del Labo-

biografia del poeta Franco Loi in

interviste, personaggi: dai fratelli

ratorio di Scrittura creativa nella

Da bambino il cielo (Garzanti,

Cevenini all’immenso Meazza

Casa di Reclusione di Milano-

2010). Della sua città ha raccon-

che segnò con entrambe le ma-

Opera. Ha scritto numerosi libri

tato il cinema in Milano Films

glie, dai fuoriclasse come Nyers

navigando fra poesia e sport.

1896/2009 (Frilli, 2009, coautore

e il Gre-No-Li, Rivera e Mazzola,

Condivide con Çlirim Muça la

M. Palazzini), le testimonianze

Matthaeus e van Basten, Ibra e

vocazione alla divulgazione del-

dei viaggiatori stranieri in Dal

Kaká, a giocatori magari meno

lo haiku e crede con fermezza nel

tetto del Duomo (Touring Club,

celebri ma che un’impronta, nel-

martello libertario e gandhiano

2007) e i libri in CentoMilano

la stracittadina, l’hanno lasciata:

della poesia.

(Frilli, 2006). I tre autori hanno

Smerzi, Bonizzoni, Cappellini,

Davide Grassi, giornalista pub-

pubblicato insieme Centonovan-

Belli, De Vecchi, Minaudo e tan-

blicista, ha collaborato con diver-

tesimi (Sep, 2005), Eravamo in

ti altri. Calcio, dunque, ma non

si quotidiani nazionali – tra cui il

centomila (Frilli, 2008) e Portieri

solo. Poesia, musica, fatti di cro-

«Corriere della Sera» – prima di

d’Italia (A.Car, 2010). Nel 2010,

naca si inseriscono spesso e vo-

approdare agli uffici stampa. Ha

Figliolia e Grassi hanno inol-

lentieri nei racconti, al pari delle

pubblicato Inter? No, grazie! (Li-

tre scritto La sua Africa. Storia

vicende di una città fortunata

mina, 2002), Rossoneri comun-

di Samuel Eto’o (Limina), e nel

a possedere il derby. Perché la

que (Limina, 2003) – antologia

2012 Grassi e Raimondi hanno

stracittadina, oltre a essere emo-

curata con Andrea Scanzi –, La

pubblicato Milano è rossonera

zione allo stato puro, è anche de-

palla è rotonda? (Limina, 2003),

(Bradipolibri).

mocrazia: una sorta di bipolari-

Rossoneri. Il manuale del perfet-

N

Rossoneri

comunque


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Giro d’Italia 2016

Parla tedesco l’inizio del Giro

A Roccaraso trionfa invece Wellens

Luigi Sada

I

l giro sta risalendo la penisola con Dumoulin in Rosa, dopo la parentesi in Olanda, dove il leader della corsa Kittel, tedesco con una doppietta, hanno firmato le prime tre tappe del Giro. Kittel è arrivato in maglia rosa a Catanzaro dove il giro è ripartito verso il Nord con Ulissi che ha messo a segno un allungo solitario la zampata

vincente sul traguardo di Praia a Mare. Il giorno successivo a festeggiare la vittoria a Benevento è stato il tedesco Greipel, che ha messo in fila il francese Demare, vincitore della Sanremo, il nostro Colbrelli, approfittando dell’assenza di Kittel, tagliato fuori nel tratto conclusivo per una caduta di diversi corridori. Nella terza frazione, che portava i corridori a Roccaraso con la prima salita del Giro, si è imposto alla grande Tim Wellens. Il corridore ha promosso la sua azione raggiungendo il quintetto dei fuggitivi, partito dopo pochi chilometri dal via. Il gruppetto si è ridotto a tre elementi, cioè l’albanese Zhupa, il nostro Bisolti ed il russo Kolobnev. In cima al GPM di Bocca della Selva Bisolti transita primo ed terzetto porta a quattro minuti il vantaggio sul

gruppo. In discesa, i tre vengono agganciati da Didier, Bellens e Ligthar in breve il quintetto accumula minuti di vantaggio portandolo addirittura a otto minuti a venti chilometri da Roccaraso. Nel primo passaggio della cittadina abruzzese, Bellens fa il vuoto, mentre progressivamente rientrano il danese Fuglsans e il russo Siutscu, i due assolvono e staccano Didier e Bisolti, mentre dal gruppo, dopo uno scatto senza successo di Nibali, esce alla grande la maglia rosa Dumoulin, tallonato da Pozzovivo, che termina sesto, primo degli italiani. Per Bellens un trionfo. Ieri arrivo a Foligno, partenza da Sulmona, con la settima tappa vinta ancora, dopo la volata di Benevento, da André Greipel, il 33enne della Lotto-Soudal ha bruciato Giacomo Nizzolo (Trek-Segafredo) costretto alla seconda piazza e Sacha Modolo che arriva terzo al traguardo. Oggi si va ad Arezzo, con asperità dell’Alpe di Poti, a venti chilometri dall’arrivo.

André Greipel, 33 anni, primo sul traguardo di Foligno

La gioia di André Gripel sul podio di Foligno

Tom Dumoulin sempre più rosa Giovanni Labanca

I

A Roccaraso si rivede anche Pozzovivo

Tom Dumoulin, sempre più leader del Giro

l Giro d’Italia, dopo otto giorni, regala emozioni a non finire. Prima gli sprint vincenti di Kittel, poi di Greipel, quindi la zampata ma-

gnifica di Ulissi. A Roccaraso la sesta tappa ha premiato il belga Wellens, però c’è stata una bella prova di Domenico Pozzovivo che ha risposto immediatamente

all’allungo della maglia Rosa Domoulin, partito all’attacco dopo il tentativo di Nibali. Il Lucano non ha mollato la ruota del leader olandese, piazzandosi al sesto posto nel tappone di Roccaraso. “Non era sicuramente la mia corsa questa sesta tappa -ha confessato il capitano della Ag2R - io ci ho provato. Quando ho visto partire Nibali quasi per reazione ho pigiato sui pedali, quando Vincenzo ha rallentato ed è partito Domoulin, non ho fatto altro che aumentare la forza” Per Pozzovivo si è trattato del sesto posto che gli è valso il tredicesimo in classifica generale con un ritardo di 56’ dal capolista Du-

Tim Wellens, vincitore della 6° e 7° tappa moulin. “Il mio obiettivo è quello di arrivare a Torino tra i primi 5. Non sarà facile perchè non sono ancora al meglio della condizio-

ne fisica dopo l’incidente che ho avuto lo scorso anno” Pozzovivo in questi giorni è seguito tappa dopo tappa dalla moglie Valen-

tina, nonostante qualche critica che non sta nè in terra nè in cielo. Stesso discorso per Vincenzo Nibali che al suo seguito ha papà e mamma. Lo squalo dello stretto nel tappone di Roccaraso ha provato a saggiare i suoi muscoli, tentando di staccare Domoulin. Ma l’olandese ha risposto alla grande staccando addirittura il corridore dell’Astana infliggendogli 21’ di distacco. “Ho visto partire forte Nibali ha detto Dumoulin - e la prima cosa che ho fatto è stata quella di bloccarlo. Poi ho visto che era in leggera difficoltà e sono partito per staccarlo. Mi è andata bene e ringrazio anche i miei compagni di squadra”


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finestra sul mondo e dintorni Corruzione e abusivismo, come sempre impuniti Attualità

Giovanni Labanca

O

rmai è una bella abitudine, sempre nel nostro Bel Paese, fare due cose di cui si è sicuri di rimanere impuniti: corruzione e abusivismo. La colpa principale come al solito non è mai di nessuno, ma si riversa sempre su gli altri. La corruzione fa da corollario a tutta la vita del Paese ed investe politici di ogni risma, il cui capofila sembra essere in questo periodo quello di maggioranza se ogni giorno assistiamo ad arresti in tutte le direzioni. Ma ormai non ci fa più caso nessuno e sembra che la cosa non interessi più di tanto, grande com’è anche l’assuefazione ad un fenomeno molto diffuso. Quando vengono

S

arrestati, si dichiarano innocenti o al massimo che hanno fiducia nella magistratura, salvo poi vedere la magistratura prendere altre strade. L’abusivismo ha origini lontanissime ed anche qui, la politica ci ha messo una buona mano, essendo sempre stata tra le prime ad “abusarne”. Ora vogliono abbattere tutto in nome di chi sa quale legge e staremo a vedere quello che succederà. Case costruite sulle spiagge ed in bella mostra di cui ora si pretende l’abbattimento, ma in nome di che logica si fa una cosa del genere se la legge ha sempre permesso tutto? Non ci dobbiamo meravigliare affatto, tanto è il solito scarica barile o tira e molla, anche se qualche villetta viene tirata giù per la dimostrazione di una forza che per forza lo stato deve dimostrare di avere, comunque e sempre, ciò di cui siamo lieti, a ben vedere. Ora è tempo di elezioni e non dovrebbero mancare le promesse che fanno allentare la morsa per poi riprendere subito dopo il voto. Perchè della campagna elettorale non ne fanno un punto fermo? E’ quello che chiediamo a tutti i candidati, con la speranza che il monito dei cittadini possa essere ascoltato una buona volta, ma ci sarà ragione di credere che se ne farà ben poco. Staremo a vedere come andranno le cose.

L’America deve cambiare

e togliamo il successo della Seconda Guerra Mondiale, l’America, cioè gli USA, dal 1945 in avanti ha combinato solo pasticci. Grazie grandissimo per aver battuto il nazifascismo, ma poi solo errori, cominciando dai colpi di stato finanziati dalla Cia con la sponsorizzazione dei governi fantocci del Centro America, vedi Cile, per finire alle armi segrete nascoste da Saddam poco dopo l’attentato alle Torri dell’11 settembre 2001 e mai trovate. La guerra in Corea è stata una mossa criticata, però giusta, quella in

Vietnam un vero disastro, non solo politico, con troppi morti da un a parte e l’altra, accompagnate da alcune vigliaccate USA nei confronti della popolazione locale etichettata terrorista, con i Viet Cong che colpirono le truppe americane senza pietà con agguati e conseguenti rappresaglie. Alla fine, gli Stati Uniti hanno dovuto abbandonare il Vietnam fuggendo da Saigon nel caos generale. Allora il nemico da combattere era il comunismo, il virus che aveva contagiato metà Europa e buona parte dell’Asia. Il Bolscevismo era il male per-

chè costruiva muri a Berlino e ai confini dell’URRS. Però alla fine con l’avvento di Gorbachov il Soviet si è sciolto come neve al sole. Ma dal nostro punto di vista, anche prima della caduta del comunismo, l’URSS era stata messa sotto accusa dall’America per l’invasione dell’Afganistan. Giusta perchè Mosca combatteva i famigerati talebani che a loro volta arrivati al potere hanno trasformato il paese in una dittatura oscurantista la vittoria su Mosca. Cosa ci ha guadagnato l’America con la sconfitta dell’URSS? Niente. Si è trovata

con una polpetta avvelenata in mano con gente che lapidava e giustiziava negli stadi le donne colpevoli solo di essere del sesso opposto agli uomini. Poi cosa è successo? Gli USA hanno avuto l’11 settembre e Bush ha pensato prima di invadere l’Afganistan, poi a far crollare il regime di Saddām Husayn facendo guerra ad una Nazione ormai alla canna del gas dopo i bombardamenti di Bush con la scusa delle armi segrete. Quando sono scoppiate le Primavere Arabe, con l’assassinio di Mu’ammar Gheddafi, la cacciata di Mubarak e la guerra

civile in Siria, dove Assad è stato attaccato dai ribelli, col risultato di creare potenziali jihadisti e possibili combattenti dell’ISIS. L’ISIS che tanto per cambiare è tornata alla ribalta a Monaco di Baviera dove è stata uccisa una persona e feriti tra i giovani da un atto terroristico individuale. Il governo tedesco ha poi smentito gli indizi che porterebbero allo Stato Islamico contro l’aggressore è infatti un giovane non islamico, ma i testimoni hanno sottolineato che al momento dell’attacco la persona ha urlato alle vittime Allah Akbar.

buco NERO

Luigi Sada


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non solo calcio

Suoni e Sapori

P

resentato alla Feltrinelli di Napoli alla scoperta dei segreti delle tavole dei Borbone Fra ragù, cannoli, un caciocavallo che fu un pegno d’amore e maccheroni Perché i palermitani prepararono l’arrosto panato per salutare gli ebrei cacciati nel 1492? E perché i napoletani chiamavano il riso sciacquapanza? Qual è la vera storia della cassata o dei cannoli? Quando sono stati inventati gli struffoli? E perché è cambiata la forchetta? E i maccheroni: sono lunghi o corti? E il ragù? Perché è legato alla regina Maria Carolina, così come la pizza alla regina Margherita? E quanti sanno che il caciocavallo

un ricettario favoloso e saporito alla scoperta del regno delle due sicilie fu il pegno d’amore tra Ferdinando I e quella che diventerà la sua moglie morganatica, donna Lucia Migliaccio? Tra «munnezzaglia» e bruschette garibaldine, ecco srotolarsi la cucina del Sud, del Regno delle due Sicilie, di due regioni strettamente legate tra loro per temi, tempi, ricette, ingredienti. Una storia che diventa alla portata dei più piccoli, spinti non solo a provare le ricette, ma anche a scoprire una cucina sana. La sfida di mettere insieme storia del Mezzogiorno, tradizioni culinarie e conquistare i più giovani è di una insegnante e scrittrice palermitana, Lietta Valvo Grimaldi che, dopo aver già tentato di spiegare ai ragazzi la storia di Palermo e di Catania, della Sicilia, della Villa del Casale e del Serpotta, prova

ad instradarli sulla via della cucina. Il suo «Favoloso ricettario del Regno delle Due Sicilie per ragazzi molto golosi», pubblicato da Pietro Vittorietti editore, sarà presentato venerdì alle 18 alla libreria La Feltrinelli in piazza Santa Caterina, al suo fianco lo chef Antonello Colonna, l’avvocato Anton Emilio Krogh e la giornalista del Corriere del Mezzogiorno Anna Paola Merone. Un libro leggero leggero, agevole e prelibato, zuccherino come la pastiera e succulento come una pizza: a corredo dei racconti, delle ricette e delle favole ci sono anche le illustrazioni ironiche e colorate di Bianca Martorana Tusa, al fianco della scrittrice già guide precedenti. Uno straordinario viaggio attraverso i sapori delle tavole dei Borbone.

Un libro dove viene raccontata la storia del regno delle Due Sicilie attraverso una galleria di personaggi. Le sorti del babà, per fare un esempio, si intrecciano con quelle di un nostalgico sovrano polacco defraudato del suo regno, e poi ecco Federico II Totò, Garibaldi: tutti legati ad una pietanza di cui erano terribilmente golosi. Un volume dedicato al «buon mangiare», in senso mediterraneo, che permetterà agli insegnanti di scuole elementari e medie di portare avanti in maniera creativa un progetto di educazione alla salute alimentare in modo efficace e divertente. Una idea creativa per grandi e piccini, per un antico slow food salutistico ed innovativo nel segno della tradizione.

Termina con la fine del campionato, per quest’anno, anche questo nuovo esperimento, una rubrica dedicata ai suoni e ai sapori del Mediterraneo, mi auguro di avere fatto cosa gradita ai lettori di Stadio5, ripromettendomi di proseguire il progetto anche per

gli anni a venire, perché sono certo che il cibo, la musica, la tradizione, la cultura meridiana sia luogo di incontro e amicizia fra i popoli. Un saluto affettuoso a tutti e a rileggersi al più presto. Forza e onore


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Pericle il Nero

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nico film italiano in concorso al Festival di Cannes 2016, nella sezione “un Certain Regard”, “Pericle Il Nero” arriva nelle nostre sale dal 12 maggio. Adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Giuseppe Ferrandino, il film diretto da Stefano Mordini (“Provincia Meccanica”, “Acciaio”) vede Riccardo Scamarcio nei panni del protagonista e del co-produttore.

boss camorrista della zona, emigrato pure lui in Belgio. Il suo compito è fare il “culo alla gente”, cioè punire i debitori ed i detrattori umiliandoli nel modo più turpe. Durante una spedizione punitiva però Pericle commette un grave errore e così scatta la sua condanna a morte. In una rocambolesca fuga che lo porterà fino in Francia, Pericle incontrerà Anastasia (Marina Foïs), che gli mostrerà la possibilità di

tico. Il regista, infatti, sceglie di raccontare non una storia di camorra, ma di redenzione, di presa di coscienza. Pericle è un criminale, un peccatore ma grazie all’amore, nel senso più romantico del termine, scopre come potersi riscattare. La regia risulta essere lineare ed attenta, lo sviluppo narrativo invece è altalenante. Buona è l’interpretazione del cast, in particolare quella del protagonista Riccardo

Belgio, Liegi, camorra napoletana. Pericle Scalzone, detto “il nero”, è un giovane al servizio di Don Luigi (Gigio Morra), noto

una nuova vita. “Pericle il nero” è un noir esistenzialista. Violento e crudele il film di Mordimi è anche un film d’amore roman-

Scamarcio. “Pericle il Nero” è un prodotto cinematografico ben confezionato che riflette sulla solitudine e sulla miseria umana.

Scamarcio diventa un camorrista

Cinema

Anastasia Mazzia

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al 18 maggio arriva nelle nostre sale l’ultimo film di Stefano Calvagna “Si Vis Pacem para Bellum”. Stefano (Ste-

Si Vis Pacem Para Bellum fano Calvagna) è un uomo solitario che lavora come buttafuori in una discoteca. E’ anche un killer alle dipendenze di alcuni loschi individui e la sua terra di caccia sono le strade di Roma. Un giorno incontra e s’innamora di Lee Ang (Francesca Fiume), una ragazza che lavora come cameriera nel ristorante di famiglia. Stefano così propone a Lee Ang di lasciare Roma e partire per la Cina per iniziare una nuova vita. Prima della partenza però scopre che il padre di lei è coinvolto in pericolosi e loschi giri. Il giovane regista Calvagna (“In Nomine Satan”, “Non esclu-

do il ritorno”) ritorna al cinema con un thriller che vanta un budget irrisorio (appena 17 mila euro) e tempi di lavorazione minimi (due settimane). Prendendo in prestito la nota locuzione latina usata per affermare che uno dei mezzi più efficaci al fine di assicurare la pace è quello di essere armati e in grado di difendersi, Ricorda nel plot diversi modelli cinematografici appartenenti alla cinematografia internazionale, ma questa volta ambientata nella metropoli romana. Il protagonista è in realtà un piccolo eroe: uccide per denaro ma allo stesso tempo ha una sua moralità, è sempre pronto a difendere i più deboli. Con un buon ritmo ed una sempre at-

La criminalità romana tenta regia, però non vanta nè originalità nè alcuna aspirazione artistica. Infatti la pellicola sembra essere più adatta al piccolo schermo a causa delle sue numerose ingenuità narrative. Nota sicuramente positiva della pellicola è il sottile velo di romanticismo. Tra sesso e violenza, il vero amore è quello sottaciuto, accarezzato, difeso. Buone sono le interpretazioni: Stefano Calcagna ha sempre il suo accattivante appeal romanesco, brava risulta essere anche Francesca Fiume. “Si Vis Pacem para Bellum” è un piccolo prodotto cinematografico, ben confezionato ma senza molte aspirazioni.


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Musica

Riccardo Sada

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a techno di Ch’Ab, ovvero del dj Alessandro Martino, viene rivista in tre remix curati rispettivamente dal turco Emir Hazir (“Mediterraneo”), da Nikola Carusso (“Basic Info”) e da Earth Control Room (“Besiktas”). Il tutto esce l’11 giugno su Underground, label techno del gruppo Media Records. Classe 1982, il dj producer è noto per la traccia “Polymeric” (Labrynth) e si muove nell’ambiente della underground dal 2009. Cofonda-

La techno di Ch’Ab tore del progetto Loungesquatt Organization, ha lavorato in feste tra Milano e Berlino. Negli ultimi anni Ch’Ab ha suonato al fianco di vari artisti europei e internazionali nella scena underground e non, come Len Faki, Gary Beck, Rebekah, Laura Jones, Neverdogs, Chris Liberator, Henry Cullen aka Dave the Drummer, Lawrie Immersion, Rachel Rackitt, Jerome Hill, Rob Stow, Dj Zebedee, Francesco Zappalà, Mad Alba e tanti altri. Media Records, in qualche modo ha cambiato o arricchito la tua vita come produttore? “La mia avventura con Media Records è appena iniziata. Ma credo che cambierà evolvendosi in qualcosa di ancora più particolare. Sono molto felice e per me è un onore lavora con Media: si tratta

di una sorpresa inaspettata, non pensavo che in realtà potesse accadere”. Hai nuove produzioni in cantiere? “Sì ma ora sono concentrato sul mio nuovo e.p, fuori a brevissimo”. Pensi che il tuo stile musicale può essere identificato con un uno specifico? “Sì, io lo chiamo sicuramente techno: suoni mentali, psichedelici, ipnotici e sperimentali”. Come sarà il suono del futuro? “Credo che il suono sia sempre in evoluzione, sono però le persone che devono apprezzarlo: si tratta di andare avanti in modo costante nello sviluppo. Altrimenti si continueranno a sentire le stesse cose”.

Le sue tracce techno sono influenzate da suoni mentali, psichedelici, ipnotici e sperimentali


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WECANDANCE FESTIVAL 2016

Dixon, DJ Tennis, Jamie Jones, Pachanga Boys, Recondite, Roy Davis Jr and Young Marco amongst the first names announced for WECANDAN13-14 August 2016 CE festival on Belgium’s Zeebrugge Beach Zeebrugge Beach, Belgium Introducing WECANDANCE. Taking place from 13-14 August 2016, on the sun-kissed golden sands of Zeebrugge Beach in Belgium, WECANDANCE festival showcases an exceptional line-up of quality underground music across 4 main stages.

/ Smith Davis Vs Cdrique Survivor Tag Team / Thang / The Lizzies / Zoey Hasselbank

about the different packages can be found on www.WECANDANCE. be.

+MORE TO BE ANNOUNCED

Alongside headline sets from acts including Innervisions co-founder Dixon, Life And Death label head DJ Tennis and Hot Creations/Paradise main man Jamie Jones, the stunning beach location will also play host to house and techno’s finest, including Recondite, Pachanga Boys, Vaal, Woo York, Roy Davis Jr, Young Marco, Goldffinch and Maribou State. The acts announced so far include:

WECANDANCE fuses together the very best in music, food, art and style for a one-of-a-kind festival experience. The theme for the fourth edition of WECANDANCE is SPACE.

#WECANDRESS The festival theme for this year’s edition of WECANDANCE is SPACE! In terms of festival decoration, you can expect a futuristic freshness of raw constructions and monochrome simplicity. On the style side, think sheer materials, sleek metallics, futuristic textiles with splashes of eye-blinding white and silver.

DIXON / JAMIE JONES / RECONDITE / DJ TENNIS / PACHANGA BOYS / VAAL / WOO YORK EDUARDO CASTILLO / OCEANVS ORIENTALIS / GOLDFFINCH / MILO HÄFLIGER / JULIO YOUNG MARCO / TROYBOI / ROY DAVIS JR / VIC CREZEE & MC LYRICAL TIE / LIDO MARIBOU STATE dj set / ERAN AVINER / MILO HÄFLIGER / SAM TIBA / HAMZA PAOLO FRANCESCO / KAPIBARA / BONNIE BANANE / LOVEFINGERS Amelie Lens / Bafana / Bart Ricardo / Bibi Seck / Bleu Bleu / Charlotte DC / DiscoVery / Eagl Emily Jeanne / Faisal / Gus & Sense / Hits & Tits / Jean Le Rouge / Kaiserr / Kong / Koodoo L. Bossa / Maté / Mickey / Monsieur Moustache / Mr Jay / Mr Wonder & I.Z. Mc / Neon / Nosedrip Rick Shiver / Ritchie Santos / Sheridan / Simon Le Saint / Sixsixsixties

TICKETS WCD Weekend Ticket €79.00 WCD Saturday Ticket €49.00 WCD Sunday Ticket €49.00 The Jane Saturday €175.00 The Jane Sunday €175.00 Book now at wecandance.be/tickets CAMPING WECANCAMP Easy €40.00 (1 person, bring your own tent, excl breakfast & entrance) WECANCAMP Easy Relax €205.00 (2 persons, incl. WCD tent, excl breakfast & entrance) WECANCAMP All inc. €410.00 (2 persons,includes luxe-cabin, 50€ drinkvoucher, excl breakfast & entrance) Book now at wecandance.be/tickets VIP THE OBSERVATORY: KITSCH CLUB X MAGIC €2500 / 10 people (10x entrance + €1700 spending budget) €1500 / 10 people (10x entrance + €700 spending budget) HYPER GALAXY: BLOODY LOUIS €2500 / 10 people (10x entrance + €1700 spending budget) €1500 / 10 people (10x entrance + €700 spending budget) For more information about the different packages, contact vip@wecandance.be WECANDANCE 2015 AFTERMOVIE https://youtu.be/denmzX_xDQ0 CONNECT http://wecandance.be https://www.facebook.com/WECANDANCE.FEST https://twitter.com/WECANDANCEFEST https://www.instagram.com/wecandancefest https://nl.pinterest.com/wecandancefest https://www.snapchat.com/add/wecandance_fest

#WECANTASTE Food is a big part of the #WCD16 experience, with an exceptional level of quality food available at the on-site Food Market. Visitors will be able to choose from a wide and international range of signature dishes developed by premium restaurants and chefs, inspired by this year’s festival theme of Space. For those who want to opt for that little extra, WECANDANCE are delighted to welcome revered restauranteurs The Jane, where the lucky few can savour a tastebud-tingling meal, prepared by celebrated chefs Sergio Herman and Nick Bril. For this occasion Sergio Herman and Nick Bril will close their doors in Antwerp and move their entire staff to WECANDANCE for two entire days. Drinks specialists and master mixologists Pure C will also be providing spacey cocktails. #WECANCAMP Submerge into the complete WECANDANCE experience with a camping ticket. The camping zone, which offers space to bring your own tent and the option of luxury cabins, will be opened on 12th of August with a barbecue, all soundtracked with a guest DJ, to ensure a laid back vibe to get people in the festival mood. More information

KEEP THE BEACH CLEAN Last year we had a great and especially clean edition, collaborating with the Surfrider Foundation Europe to protect and enjoy the Belgian coast. We also teamed up with CO2LOGIC to reduce our ecological footprint by making an effort for a clean environment and by compensating the remaining climate impact. This year we can proudly say that we are a CO2 Neutral Festival thanks to this partnership. Book your place at #WCD16 now at www.WECANDANCE.be.


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