N 14 2016 inter bolognaweb

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sabato 12 marzo 2016 anno 6 numero 14

Sport & Spettacolo

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Inter Bologna

ICARDI ALLA BOLOGNESE


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UN SALTO IN AVANTI

Parola al Baffo

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’Inter ha rifilato tre gol anche al Palermo e tutti sono convinti che il momento buio sia finito. Ma il match con la Juventus rimane un piacevole ricordo, una di quelle dimostrazioni di forza che i nerazzurri sanno dare. La determinazione di chi non ha nulla da perdere contro chi pensava di aver già passato il turno sono stati una miscela che alla fine ha fatto esplodere il Meazza per una vittoria che profumava di leggenda. Per un pelo non è arrivata una qualificazione impensabile, tra l’altro meritata, se Palacio non avesse scagliato il tiro dagli undici metri sulla traversa. Per l’argentino un episodio che fa il paio con quella rete sbranata davanti alla porta agli ultimi Mondiali. C’è il Bologna, intanto, una squadra che non perde da cinque turni e che nel girone d’andata ha una mediapunti che i Mancini-boys non hanno. Una vittoria darebbe ancor più sicurezza ai padroni di casa, che hanno ancora delle chance in ottica Champions League, anche per la sfida che proprio i nerazzurri avranno con la Roma, sabato prossimo. Mancini è arrivato al momento topico della stagione: Champions o Europa League, terzo o addio miracolo. Anche i cugini rossoneri hanno nel mirino l’Europa che conta, nonostante i 9 punti che hanno dalla Roma. Nel matinèe di domenica se la vedranno col Chievo al Bentegodi: vincere è l’unica cosa che conta, per proseguire il sogno. Il calendario dell’Inter è sicuramente il più ostico sulla carta, motivo in più, perché in palio ci sono ancora 30 punti. Vincere dieci partite consecutive è possibile, anche se quasi insostenibile. Proprio in questi giorni, poiché i giornali non sanno che scrivere, gli allenatori di Inter e Milan sono messi in prima pagina come possibili partenti; un modo come un altro per rendere ancora più difficile la rincorsa al terzo posto. I giornali fanno il loro mestiere, ma è giusto sottolineare che le supposizioni stabilizzano gli ambienti, più che tranquillizzarli. Mancini e Mihajlovic sono dati per allenatori con la valigia in mano. Ma se a partire, alla fine, fosse Allegri? Guai a dare tutto per scontato. E’ come credere agli asini che volano e che Delneri possa vincere la Champions col Verona.

in difesa, dove le disattenzioni sono all’ordine del giorno, visto il gol incassato dal Palermo. Un successo, lo ripeto, è essenziale per non gettare alle ortiche l’intera stagione.

Sandro Mazzola

S

periamo di aver girato pagina. Due vittorie con la Juventus e con il Palermo spero possano dare una spinta all’Inter in queste ultime dieci giornate di campionato. La Roma, eliminata con rammarico dalla Champions, giocherà ad Udine e per noi potrebbe essere l’occasione di diminuire lo svantaggio se si riuscisse a battere il Bologna, questa sera. La squadra di Donadoni, anche se ha pareggiato con il Carpi, è un cliente difficile e per conquistare i tre punti non bisognerà commettere alcun errore, soprattutto

Inter Allenatore

Roberto Mancini

STADIO

L’obiettivo sono i preliminari di Champions, un traguardo che Mancini e la dirigenza nerazzurra si erano prefissi come minimo sindacale all’inizio di stagione.

MEAZZA

Arbitro: Carmine

Il Bologna, come ho detto, è un avversario da non sottovalutare assolutamente, non tanto perchè poche settimane fa ha fermato la marcia trionfale della Juve con il pareggio, ma per l’assetto che è riuscito a dargli Donadoni, dopo la cacciata di Delio Rossi, che probabilmente aveva qualche problema nel dialogo con i giocatori. Per quanto riguarda i piani alti della classifica, indipendentemente dalla gara con il Sassuolo, la Juventus ha tutti i favori del pronostico per rivincere lo scudetto. Il Napoli non molla, però la squadra di Sarri dovrà stare molto attenta domani sera a Palermo con i rosanero che daranno l’anima sicuramente per strappare un risultato po-

sitivo, dopo la sconfitta rimediata con l’Inter. I nostri cugini, dopo il passo falso con il Sassuolo, non li vedo molto bene con il Chievo, perchè la squadra di Maran, pur uscendo sconfitta dalla sfida del San Paolo con il Napoli, ha lasciato un ottima impressione. Una giornata favorevole, infine, per la Fiorentina contro il Verona, ormai condannato, dopo la sconfitta casalinga con la Sampdoria che questa sera a Empoli precederà la sfida Inter-Bologna.

Bologna ORE 20.45

Allenatore

Roberto Donadoni

Russo di Nola

INTER (4-2-3-1)

BOLOGNA (4-3-3)

Handanovic D’ambrosio, Miranda, Murillo, Nagatomo; Medel, Kondogbia; Perisic, Palacio, Ljajic; Icardi

Mirante Mbaye, Gastaldello, Maietta, Masina; Donash, Diawara, Taider; Rizzo, Destro, Giaccherini


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lOTTARE PER LA CHAMPIONS

Partita

N

on certo una partita facile quella di questa sera contro il Bologna, ma possibilissima. L’Inter che è riuscita a rifilare tre gol alla Juventus nella gara di ritorno di Coppa Italia e quella che ha rifilato ancora tre reti al malcapitato Palermo, può farcela. Deve farcela se vuole provare almeno a giocarsi i preliminari di Champions League, minimo obiettivo stagionale. Troppi punti, purtroppo, lasciati per strada in questo nuovo anno, ma nulla è perduto

e tutto è ancora possibile. I trenta punti in palio dicono che l’Inter può ancora farcela. Una buona occasione per trovare continuità e per dimostrare che il peggio è passato. Nelle ultime tre gare disputate al Meazza contro il Bologna, l’Inter ha strappato zero vittorie, forse questa sarà la volta buona. Il numero tre torna ancora una volta, potrebbe essere quella di questa sera la terza vittoria consecutiva per la banda nerazzurra. Battuta la Juventus nei tempi regolamentari e battuto il Palermo, una vittoria questa sera potrebbe essere, soprattutto in vista della prossima sfida contro la Roma, il giusto ossigeno che rigenera gli animi di Icardi e

di Spalletti, nonostante l’eliminazione dalla Champions, pare aver inserito il turbo. Vincere questa sera sarà utile non solo in chiave Europa. Come anzidetto, le utile tre sfide dirette a San Siro hanno portato nelle casse nerazzurre un solo punto rimediato, a guidare la squadra c’era Walter Mazzarri, nell’aprile 2014. L’anno prima, con Stramaccioni, il gol di Gilardino ha gelato il Meazza e nel 2012 è andata anche peggio subendo la doppietta di Di Vaio e la rete di Acquafresca. Mancini sembra aver trovato finalmente la giusta quadratura. Il 4-2-3-1, con Ljajic titolare, Felipe Melo fuori, e la continuità di Perisic dà maggiore convinzione e spinta.

compagni. Certo, bisogna fare i conti con un Bologna rigenerato dall’arrivo di Donadoni che ha portato la squadra ad una marcia punti che neppure l’Inter può vantare. Bisogna agguantare la Fiorentina, che avrà sicuramente vita più facile ospitando al Franchi il fanalino di coda Verona, e la Roma che dovrà vedersela a Udine contro l’undici di Colantuono. La sfida di questa sera servirà soprattutto a Mancini per capire se i suoi ragazzi sapranno giocarsela alla pari, se supera una delle squadre più ostiche di questo fine campionato che ha fermato anche la Juventus, la prossima settimana la sfida contro una Roma che con l’arrivo

Inter, non ti resta che vincere

LA CLASSIFICA

classifica marcatori

Da poco giorni, la “Beneamata” ha compiuto 108 anni, ma sembra che non li dimostri, soprattutto se si tiene in grande considerazione lo spirito combattivo, la grinta che i ragazzi di Mancini hanno dimostrato in Coppa Italia con la Juve e in campionato con il Palermo. Il futuro non lo conosce nessuno. Forse ci vorrà tempo per le grandi vittorie, ma la sostanza e le capacità degli interpreti in maglia nerazzurra stanno venendo a galla. L’Inter,

quella vecchia e stralunata vista alcune settimane fa sembra non esserci più. Merito di chi? Nel calcio più delle volte è difficile dare risposte agli enigmi tattici e di gioco di una squadra. Puoi giocare male o bene, ma spesso basta poco per rigenerarsi e tornare a lottare. I nerazzurri lo hanno capito e spinti dall’orgoglio hanno presto ricaricato le batterie. Nello spazio di pochi giorni, l’Inter si è svegliata ed è tornata ad essere una squadra

Gonzalo Higuain

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Inter... Parliamone

posizioni in classifica. La salvezza ormai è quasi certezza. La squadra occupa il nono posto in classifica e non perde da cinque giornate. L’ultima vittoria rossoblu a Milano è quella del 2013, con rete realizzata da Gilardino.

Carlos Bacca

Mauro Icardi

Éder Citadin Martins

Nikola Kalinic

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le. L’Inter però non può perdere punti se vuole raggiungere il terzo posto Champions, attualmente occupato dalla rigenerata Roma di Spalletti. Occorrerà quindi tanta concentrazione, intensità in campo e stare attenti soprattutto in difesa. Dall’inizi del 2016, la squadra spesso è andata in difficoltà nelle ripartenze avversarie, subendo gol che, con un po’ di attenzione, potevano essere evitati. Il Bologna è una squadra che dispone di un ottimo organico. Grazie al lavoro di Diawara, Giaccherini, Brienza e l’ex di turno Taider, a centrocampo non manca quantità I e qualità. I rossoblu, da quando è arrivato Donadoni, hanno cambiato passo e recuperato molte

fermare la stessa formazione che ha battuto il Palermo, con Handanovic recuperato dall’influeza, in difesa D’Ambrosio, Miranda, Murillo e Nagatomo. Davanti Medel e Kondogbia a muovere il gioco. In posizione più avanzata dubbio tra Ljajic e Brozovic, Eder dovrebbe partire dalla panchina mentre Palacio dovrebbe dare manforte a Maurito Icardi. Donadoni è per il 4-3-3 schierato contro il Carpi. In difesa Messina dal primo minuto, a destra Mbaye, al centrocampo Donash, Diawara e Taider. In attacco, invece, potrebbe trovare posto Rizzo, con Mounier costretto a partire dalla panchina, Giaccherini e Destro.

Paulo Dybala

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la Vecchia Signora, tramortita dai nerazzurri proprio dai colpi micidiali del croato, festeggiato a lungo soprattutto da Icardone, subito dopo il gol di testa realizzato proprio su perfetto cross dell’attaccante argentino, che nell’occasione si è calato anche nelle vesti di suggeritore. Intanto, a San. Siro, questa sera,l’Inter affronta il Bologna. Ai nerazzurri non resta che vincere. L’impegno non è agevole e potrebbe riservare delle trappo-

che lotta, corre, pressa e gioca, soprattutto usando la testa, senza alcuna paura. Nella gara con il Palermo, l’Inter ha giocato quasi sempre senza pause. Gli interpreti finalmente, messi al posto giusto, non hanno fallito. Perisic ha confermato il suo buon momento. Non è un caso, ma la sua buona prestazione contro i siciliani può essere considerata il proseguimento del bellissimo film che si era incominciato a vedere alcuni giorni prima contro

Questa sera, prima del fischio d’inizio, ci saranno i festeggiamenti per i 108 anni dell’Inter. La Beneamata sarà festeggiata dai campioni di Inter Forever come Evaristo Beccalossi, Alessandro Bianchi, Luis Suarez, Benny Carbone, Nicola Berti, Mario Corso, Francesco Toldo Roberto Boninsegna, solo per citarne qualcuno. Tutti attesi al Meazza, non solo per la gara contro gli emiliani, sono previsti grandi festeggiamenti. Torniamo alla gara. L’anticipo di questa 29° giornata vede, dunque, l’Inter reduce da due vittorie consecutive e i felsinei intenzionati a spezzare la catena dei pareggi, tre consecutivi. Mancini dovrebbe con-

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1 partita in più

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Un Balanzone in buona salute gli Ospiti

Giovanni Labanca Una volta faceva tremare il mondo,ora anche il Chievo si prende un punto e se lo porta a casa senza difficoltà. Forse il dottore era distratto o sazio,Dalla pancia crediamo sia stato sazio della buona posizione raggiunta e un po’ di digiuno prima di stasera non gli fa certo male, per poter

incontrare un Inter lanciatissima che non ha nessuna intenzione di fermarsi, proprio ora che ha ripreso la rincorsa. “Non saremo a Milano a battere le mani a chi sta meglio di noi e nemmeno a fare inchini reverenziali, ci confessa un pimpante Donadoni. Ho raddrizzato la barca che aveva preso una brutta rotta e l’ho rimessa in onde più sicure. Il discorso salvezza dovrebbe essere quasi chiuso. I miei giocatori hanno ripreso il vigore perduto” Non dimentichiamoci che sotto le Due c’è ancora tanta speranza e a furia di lasagne, più che di tortellini, e con la mano sapiente del grande medico assistente, tutti si sentono autorizzati a sperare e non sono pochi quelli che non dimenticano di

ringraziare il nuovo mister. Giannino Morandi che abbiamo incrociato in un suo ultimo concerto con Baglioni al Forum, ci ha detto candidamente, a modo suo e con la sua schiettezza: “vuoi vedere che da quando sono diven-

tato capitano coraggioso con l’amico Baglioni, sti ragazzi mi fanno il verso e emulano le mie fatiche che portano sempre ad un buon risultato? Quando ero presidente non tutto filava liscio e anche una parte di pubblico rema-

va contro e qualcuno anche contro il sottoscritto. Ho preferito lasciare, ma nel mio cuore non è cambiato proprio niente. Se mi rivogliono son sempre pronto”. Le canta chiaro il Morandino alla sua gente per richiamarli allo sta-

dio, quel D’Allara che ricorda altri periodi, altre belle storie che sotto i portici ancora la gente felsinea si racconta volentieri nelle serate nebbiose, ora molto poche, e nei bei giorni di primavera. Quella che stasera a San Siro i baldi eredi di Pascutti e Bulgarelli vogliono rinverdire sul bel prato di epici scontri tra il Biscione e Balanzone ne ha visti davvero tanti. Continuare a vederli sarebbe come cogliere le margheritine che qua e là spuntano di colore nerazzurro. La cara amica Beneamata è avvisata e lo scontro tra due scuole, quella di Mancini e quella rampante di Donadoni non potrà che far bene al pubblico che numeroso sarà sugli spalti. Così sia.

Inizia il Torneo di Viareggio. Inter e Milan puntano in alto Partirà lunedì 12 marzo 2016 la 68esima edizione del “Viareggio,” torneo internazionale giovanile di calcio al quale partecipano ben 32 squadre di varie nazioni. Ben 17 sono le società professionistiche italiane iscritte al torneo, incluso la Rappresentativa di serie D. Il torneo si articolerà in 8 gironi composto da 4 formazioni suddivisi in due gruppi ( A e B), con quattro gironi ognuno, composti per sorteggio da altre 24 squadre non teste di serie. La finale si disputerà il 30 marzo 2016. Tutte le gare le potremo seguire in diretta su Rai Sport1 e Rai Sport2. L’Inter, vincitrice lo scorso anno del torneo, è raggruppata nel girone 1( fascia A) insieme allo

Spezia, gli australiani dell’ Apia Leichhardt e i macedoni dell’Akademija Pandev. Il Milan è incluso nel girone B con Cagliari, Ascoli e gli africani dello Ujana. I nerazzurri, dopo l’ultima gara di campionato vinta 2 a 1 contro il Vicenza mercoledì scorso, apriranno il “Viareggio” lunedì 12 contro l’Akademija Pandev. L’Inter proverà a vincere il Torneo e a bissare il successo dello scorso anno. La squadra è molto cambiata, ma il valore dei “nuovi” in formazione sono notevoli. Formazioni come Spezia, Apia e Akademija non dovrebbero essere ostacoli insormontabili per la formazione allenata da Stefano Vecchi che, dall’inizio del campionato ad oggi, ha fatto

grandi progressi. Dopo un lungo inseguimento con un filotto di otto risultati utili consecutivi, il team nerazzurro è attualmente in vetta al campionato nel girone B, davanti proprio ai cugini rossoneri. Al “Viareggio,”l’organico nerazzurro sarà al gran completo e potrà contare su elementi non solo forti fisicamente, ma anche bravi tecnicamente come Gnoukouri che finalmente potrà giocare, dopo tanta panchina in prima squadra, Rapaic, attaccante croato, figlio del famoso ex calciatore di Perugia ed Ancona, Milan Rapaic, Mattia Bonetto centrocampista classe ’97, il bomber Pinamonti, 16 anni di Cles, proveniente dagli Allievi dell’Inter, il veloce e possente Ba-

kayoko, l’altro attaccante Correia detto il “turbo” classe ’96, senza dimenticare il portiere Radu e tanti altri. Il Milan esordirà nel torneo martedì 13 marzo contro l’Ascoli. La squadra di Cristian Brocchi si presenta al “Viareggio” con grandi prospettive. La lotta nel girone B con l’Inter in campionato ha caricato ulteriormente il gruppo rossonero che ha fatto un grande balzo nelle ultime settimane, anche grazie alle buone prestazioni di Ivan De Santis, difensore, valido anche in attacco ed autore di ben 8 reti, Cutrone, attaccante con il vizio del gol e protagonista di uno splendido gol di tacco contro il Perugia, Mastalli, Locatelli , Gian Filippo

Felicioli, terzino sinistro dal passaggio facile e il centrocampista Giovanni Crociata. Il torneo di Viareggio, “Coppa Carnevale,” è nato nel lontano 1949. La prima squadra a vincere questa competizione internazionale è stato il Milan proprio nel ’49 contro la Lazio. I rossoneri finora hanno vinto il trofeo 9 volte, l’ultimo dei quali vinto nel 2014 contro l’Anderlecht con il punteggio di 3 a 1. L’Inter invece è salita sul trono 7 volte. Lo scorso anno, i nerazzurri vinsero il torneo contro il Verona per 2 a 1, con reti di Bonazzoli e Gyamfi. L’unico derby disputato in finale tra Inter e Milan e vinto dai nerazzurri per 2 a 1 si disputò nel lontano 1971. A decidere quella

Primavera

sfida fu Giuseppe Giavardi, entrato al 61’ al posto di Cortesi, ed attuale responsabile scouting in Italia della società nerazzurra.


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brahima Mbaye (Guédiawaye, 19 novem- l’Hajduk Spalato in Europa League. Appena diciotten-

Ibrahima Mbaye

bre 1994) è cresciuto nel vivaio nerazzurro. Il veloce difensore senegalese arriva nelle giovanili nerazzurre nel gennaio del 2011 poco più che sedicenne. Prima gioca con gli Allievi e poi con la Primavera conquistando due trofei, la NextGen Series con Andrea Stramaccioni e il campionato di categoria con Daniele Bernazzani. Nell’agosto del 2012 debutta in prima squadra contro

ne firma un nuovo contratto con l’Inter e passa in prestito al Livorno con cui esordisce in Serie A. Nell’estate 2014 fa ritorno all’Inter. L’esordio in nerazzurro nella massima serie è contro il Sassuolo, vittoria casalinga per 7-0, in sostituzione di Nagatomo. Il 23 gennaio dello scorso anno si trasferisce, in prestito per 500.000 euro, a Bologna con obbligo di riscatto fissato a 2,75 milioni. E’ legato alla squadra emiliana fino al 2019.


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Napoli a Palermo storico momento, tra scudetto e retrocessione Giù al Nord

In Sicilia il Napoli a marzo del 2014 strapazzò con un pesante 2 a 4 il Catania allenato da Maran che poi retrocesse; nello stesso periodo questa volta incontreremo in Trinacria, la squadra rosanera del Palermo, che è in piena crisi e che purtroppo si sta avviando mestamente in un cono d’ombra che sfocerà nel dramma della retrocessione a meno di un vero miracolo da parte di Santa Rosalia. Come borbonico e duosiciliano sono amareggiato da questa situazione, perché Palermo assieme a Napoli sono le capitali dell’ ex reame del sud italico e quindi subito dopo gli azzurri per un tifoso napoletano è assolutamente un dovere tifare per i rosanero palermitani. Dispiace tornare in Sicilia e dover togliere dei punti alla squadra isolana che è nel cuore di molti napoletani, squadra tra l’altro che assieme al Frosinone rimane una delle poche rappresentanti meridionali del calcio nazionale, dovesse retrocedere

sarebbe un dispiacere per tutto il calcio sotto al Tronto, perché il campionato di Serie A è la giusta collocazione del Palermo Calcio. Un forte buon augurio sincero al mio conterraneo Walter Alfredo Novellino, nuovo allenatore del Palermo, mi auguro per lui, che dopo la gara con il Napoli, possa traghettare gli isolani fuori dal guado. La storia, quest’anno, per la società di proprietà di Maurizio Zamparini è nata sotto una cattiva stella, certo la cessione di Paulo Dybala ha inciso profondamente, non si trovano sostituti con facilità calciatori simili a lui, ma a mio sommesso avviso il presidente dei rosanero ha esagerato nei confronti del Mister Peppe Iachini e da quel momento, dal primo esonero, si è aperta una voragine che ha risucchiato l’intera compagine nel vortice della lotta per la salvezza. Eppure l’anno scorso la banda di De La allenata da Rafa Benitez, prese una scoppola davvero brutta. Era il 14 febbraio e la gara tra Palermo e Napoli finì 3-1, con reti al 14’ Lazaar, 36’ Vazquez , 65’ Rigoni, salvò la faccia al Napoli il gol all’82’ di Gabbiadini. Anche quella partita segnò il passo, al Napoli però, a mente fredda si deve ammettete che dopo quell’incontro il club partenopeo intraprese una discesa agli inferi che la portò a finire la stagione con quel disastroso quinto posto, da dove siamo ripartiti quest’anno. Tra l’altro Sarri non ha al-

Higuian e il Napoli serenità e sinergia ternative alla vittoria, se vince continuerà a sperare di rimanere nella scia della Juventus, sennò deve cominciare a guardarsi alle spalle per l’arrivo prepotente della Roma che da quando è arrivato Luciano Spalletti, ha cambiato seriamente passo, infilando una serie lunghissima di risultati. Costretti a non fermarsi e a racimolare punti in maniera disperata, perché altrimenti il sogno svanisce definitivamente, anche

Juve e Napoli, continua il braccio di ferro Campionato

T

rasferta difficile, domani sera per il Napoli al Barbera con il Palermo. I rosanero, reduci dall’uno a tre di San Siro con l’Inter, giocheranno alla morte con i partenopei per cercare di tenere lontano il Frosinone, arrivato domenica sera ad un solo punto di distacco da loro in classifica. La situazione del Palermo non è sicuramente tranquilla, per questo motivo il Napoli dovrà tenere le antenne ben alzate per non correre rischi grossi in questo viaggio in Sicilia. Il Palermo, tra l’altro, quando scenderà in campo, saprà già l’esito della sfida pomeridiana tra Carpi e Frosinone. La ventinovesima giornata regalerà, questa sera, al pubblico di San Siro un’altra emozione per l’Inter, chiamata a respingere l’attacco del Bologna che vorrà fare sicuramente il corsaro in questa trasferta milanese. Per l’Inter è forse l’ultima spiaggia in prospettiva Champions, anche se

Roma e Fiorentina non dovrebbero avere grossi problemi, soprattutto la Viola, impegnata al Franchi, con l’ormai condannato Verona. Un pò più difficile il compito della Roma, reduce dall’eliminazione dalla Coppa a Madrid con il Real, al Friuli con l’Udinese, dal dente avvelenato per la sconfitta con il Frosinone. Non facile nemmeno la trasferta del Milan al Bentegodi con il Chievo Verona. I rossoneri, dopo la bastonata con il Sassuolo, proveranno a risalire la china, ma non sarà affatto facile perchè l’undici di Maran, al San Paolo, non ha affatto sfigurato con il Napoli, malgrado il tre a uno incassato. Partita della disperazione quella di Modena tra Carpi e Frosinone, con i Laziali che provano l’impresa per sorpassare, provvisoriamente il Palermo in classifica, sia pure con cinque ore di anticipo, rispetto alla sfida serale del Barbera. Cerca conferma la Sampdoria dopo il colpaccio esterno con il Verona. La squadra di Montella sarà di scena con l’Empoli, in campo prima di Inter-Bologna. Domani sera, la Lazio, reduce dalla sfida di Europa League con lo Sparta Praga affronterà all’Olimpico l’Atalanta a caccia di punti, dopo il flop casalingo con la Juventus.

se i punti il Napoli li ha persi in altre occasioni, con il Carpi per esempio, a Sassuolo, a Empoli, con la Sampdoria e anche a Torino, allo Juventus Stadium, senza quella serie di errori a catena, che ha poi hanno propiziato il gol di Zaza, oggi vedremo la situazione da un’altra angolazione, senza l’affanno che ci recinge, punti da fare a ogni costo perché ci saranno altri scontri più difficili, come quello di Milano con

l’Inter e soprattutto contro i giallorossi della Roma. La banda di Higuian è tornata a vincere, dopo ben 5 partite a digiuno di vittorie (Juventus, Villareal, Milan, Villareal, Fiorentina), un secco e meritato 3 a 1 al Chievo, facendo un match davvero di alta qualità, tirando la bellezza di 27 volte verso il portiere scaligero Bizzarri. Ancora in rete El Pipita (26 gol finora) e di nuovo a segno Josè Callejon,

prima realizzazione per il difensore centrale rumeno Vlad Chiriches, che però aveva iniziato la partita con un errore di supponenza, facendosi soffiare il pallone da Rigoni, che poi si è involato verso la porta di Pepe Reina, segnando il gol del momentaneo vantaggio dei veronesi. Il morale degli azzurri rimane comunque alto, ne è prova provata un video che sta spopolando sul web, che riprende i calciatori azzurri, in tuffo, in una peschiera formatasi dalla pioggia torrenziale caduta giù mercoledì scorso, sul campo di allenamento di Castelvolturno, Gonzalo, Calleti, Allan, Reina, Chalobah, David Lopez si sono cimentati in slanci infantili che trasmettono a tutti il momento di serenità che sta attraversando l’animo del gruppo, tranquillità e amalgama che fa davvero stare sereni, almeno dal punto di vista della sinergia, quello che si scorge tra gli atleti allenati dal Mister tosco - napoletano. Dopo Palermo ci sarà la sfida al San Paolo con i fratelli del Genoa, sarà un altro contributo di sofferenza che ci tormenterà tra la speranza di rimanere attaccati alla sogno e la probabile, eventuale e necessaria vittoria su un club amico fraterno, cosa che tra l’altro non dovesse accadere, anche le tifoserie della squadre a noi vicine sarebbero consapevoli da fare un piacere enorme agli odiati non colorati


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Vita di CLUB

Giovanni Labanca

U

no degli Inter Club che maggiormente si distingue in Lombardia è quello di Somma Lombardo, dedicato ad Angelo Moratti. il presidentissimo che vide i natali in questo magnifico posto. La presidentessa Anna Maria Cantù, dal polso duro ma dal carattere con un cuore grande quanto il mondo, tratta tutti i suoi soci con familiarità, preoccupandosi,in modo particolare, dei loro aspetti umani e

INTER CLUB SOMMA LOMBARDO delle loro condizioni sociali. Tra le attività che sono in primo piano dell’Inter Club c’è l’assistenza alla ONLUS ANFFAS, che raggruppa giovani, per far sentire loro l’affetto come se fosse di una madre. Ogni domenica con un particolare servizio , li fa accompagnare a san Siro per assistere alla partita che, testimone il sottoscritto, questi ragazzi vivono con passione fino all’ultimo istante. “Non avrebbe senso, ci dice Anna Maria Cantù, limitare le attività di un sodalizio sportivo al solo tifo. Ho scelto questa assistenza perchè sono consapevole che bisogna dare una mano a chi dalla vita ha avuto dispiaceri. Non ci costa tanti sacrifici, in fin dei conti, perchè possiamo contare sulla solidarietà della nostra comunità ed anche di piccole aziende che sono orgogliose di stare al nostro fianco. Per questo

Inter Club Cerignola

le ringrazio tutte di vero cuore”. La settimana scorsa, l’intero gruppo. è stato ospite per una intera giornata ad Appiano Gentile, ospiti della società ed i ragazzi hanno avuto modo di vivere ore meravigliose in compagnia dei loro beniamini, con cui hanno avuto anche scambi di opinioni sulla attuale situazione dell’Inter. Tutti felici e per almeno una giornata hanno potuto tenere lontano i dispiaceri giornalieri, accanto alla squadra del cuore, che , anche stasera, sarà da loro seguita a bordo del primo anello blu, con la immutata passione di sempre, come se fosse una grande giornata specialeStadio5 si congratula con la presidentessa Anna Maria per la lodevole attività svolta, nonostante gli anni non siano pochi, cosa che non le impedisce di essere anche una bella mamma speciale.

A

mare l’Inter al di là delle distanze. E’ un assioma che tocca tutti gli Inter club d’Italia, specialmente quelli lontani da Milano. Uno di questi, è quello di Cerignola, dedicato a Zanetti , che ogni domenica oc-

cupa il suo bravo posto sugli spalti di San Siro, come si vede nella foto, con un alfiere eccezionale che è il vicepresidente dell’Inter Club Templari, Pietro Gallenzi, visto che tra i due sodalizi esiste un gemellaggio di idee e passio-

ne. L’Inter Club di Cerignola, da poco con una nuova e moderna sede, è frutto dell’intraprendenza di Leonardo Labia, Nunzio Antonacci, Pasquale Rannoli, Umberto Longo, Vito Gadaleta e Franco Padovano.


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Il passato che

ritorna


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I campioni si scaldano i muscoli alla Parigi-Nizza

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Conto alla rovescia per la Milano San Remo gara. In primo luogo, hanno fatto sapere, che bisogna sem-

Luigi Sada

pre preservare l’incolumità dei corridori e questi ultimi

A

hanno preso con soddisfazio-

Il corridore, compagno di

ne la decisione, in primo luo-

squadra di Nibali, si è invola-

lla classica Parigi-

squadre.

go l’Astana che si sta battendo

to nel finale, staccando di 29”

Nizza, ci sono i mi-

La Parigi-Nizza è stata carat-

su due fronti, quello italiano

Kristoff, Matthews e Cimolai,

gliori corridori del

terizzata dalla neutralizza-

della Tirreno-Adriatico e qui

giunti nell’ordine. La classi-

momento, capaci di mettere

zione della terza tappa per la

alla Parigi-Nizza.

fica generale vede sempre al

la firma al prossimo appun-

troppa neve caduta sul per-

Attraversato il Rodano, la

comando Matthews, con sei

tamento di sabato 19, dove

corso. Gli organizzatori della

quinta tappa disputata ieri, ha

secondi su Lutsenko e dieci

sono previsti oltre duecento-

corsa transalpina hanno agito

visto il successo per distacco

secondi su Dumoulin. Oggi

cinquanta corridori, in rap-

con intelligenza e coraggio in

del portacolori dell’Astana il

sesta tappa con arrivo in sa-

presentanza di una ventina di

merito alla sospensione della

giovane Alexey Lutsenko.

lita.

Alexey Lutsenko

Sagan vuole la Tirreno Adriatico

Giovanni Labanca

S

ul podio della Tirreno Adriatico, gara a tappe, che precede di una settimana la classicissima MilanoSanremo vuol salire Eter Sagan. Lo slovacco sta facendo un buon rodaggio nella corsa dei due mari e sembra deciso a fare le cose alla grande, lasciando al palo gli altri campioni presenti a questa settimana ciclisitica. In attesa di vedere concretizzati i suoi progetti, la TirrenoAdriatico, giunta quest’anno alla 51° edizione, ha visto sfilare sul traguardo della terza tappa di ieri, la Castelnuovo Val di Cenina-Montalto di Castro, di centosettantasei chilometri, il colombiano Fernando Gaviria che batte in volata l’australiano Ewan, Viviani e Sagan. Il ceko Stybar conserva la maglia di leader con nove secondi di vantaggio su Caruso e Oss. Oggi quarto appuntamento con percorso costellato da numerose salite di seconda categoria. Al seguito della TirrenoAdriatico c’è il CT azzurri, Davide Cassani.

Peter Sagan

Zdeněk Štybar

Fernando Gaviria


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finestra sul mondo e dintorni I SINDACATI DELL’ASSURDO CONTRO IL LAVORO

C

he il sindacato fosse contro il lavoro, non è una grossa novità, visto che loro non ne hanno mai assaporato il piacere. Hanno sempre

buco NERO

predicato lavoro e occupazione. Quando poi le cose vanno bene, a loro non è cosa gradita, perchè, come si diceva in giro, il lavoro stanca. Incredibile, ma

vero è quello che è accaduto alla Reggia di Caserta, il cui nuovo direttore, lontano un miglio dai suoi predecessori, si è messo a lavorare di buona lena, tanto da rimettere in ordine le cose trasandate e far aumentare di molto il numero dei visitatori, grazie anche al suo impegno che non guarda all’orario, ma al lavoro di dirigente. Questo fatto avrebbe fatto fare salti di gioia all’Italia intera, ma non ai sindacati di quella bella Reggia, i quali hanno pensato bene di fargli una bella denuncia, alla quale si sono aggregate le varie sigle di un mondo che pensavamo fosse sparito, ma che, invece, è sempre lì pronto a fare il mestiere del non far nulla, tanto lo stipendio corre lo stesso. Tutto il mondo ha riso di noi e

qualcuno ancora non smette di farlo. Il Ministro Franceschini si è detto soddisfatto del lavoro del suo dirigente, ma ha fortemente stigmatizzato le sparate del sindacato. Cosa dire, del resto, in un Paese in cui il lavoro manca e si fa tanto per averlo. Una volta ottenuto, zac, arrivano loro, i sindacati, si impadroniscono del sistema che non vogliono mollare mai e ne fanno quello che vogliono. In parte hanno cercato qualche giustificazione, offrendo la solita versione di una cattiva interpretazione della loro azione, ma no sono riusciti nell’intento. L’Italia, quella onesta, i giovani hanno capito e ben recepito il messaggio, ma hanno fortemente espresso le loro perplessità. La Reggia di Vanvitelli, la cui

gestione era commissariata, era ridotta in un misero orticello incolto per giunta. Ci voleva un intervento forte e quando è arrivato e ha cominciato a dare i suoi sperati frutti, anzichè essere salutato con fuochi di artificio, è stato subissato di critiche, proprio da coloro i quali scendevano, ora con Renzi ed i compagni al governo, non lo fanno più, per reclamare occupazione, proprio quella che si preoccupa di ottenere dal suo buon lavoro il nuovo Re di quel meraviglioso gioiello che il mondo intero ci invidia e che, se ben sfruttato, può risollevare le sorti dell’economia di una regione che ne ha tanto bisogno, ma veramente tanto. Un ALT a questi ultimi sindacati all’antica deve venire dallo stesso mondo del lavoro, nel suo

Attualità

Giovanni Labanca interesse, anche se ai sindacati quello che interessa più di ogni altra cosa è la bella pensione che si accaparrano con un solo mese di lavoro. Si avete capito proprio bene: con un mese ci campano una eternità, alla faccia del buon senso. E giacchè siamo dalle parti di Napoli, non ci stona quella bella frase del principe De Curtis, in arte Totò: … e io pago. Cioè paghiamo tutti.

Libia, due morti, due salvati comunità internazionale, ha catturato una trentina di militanti dell’ISIS e in un primo

Luigi Sada

controllo effettuato sui prigionieri ha segnalato che tra loro ci sono tunisini e maroc-

L’Italia stacca il primo asse-

chini, ma nemmeno un libico,

gno per l’ISIS, regalando due

a conferma che le varie tribù

ostaggi vittime in battaglia e

scese in campo dopo la morte

due prigionieri liberati in cir-

di Gheddafi si fanno la guer-

costanze ancora poche chiare.

ra tra di loro e non a fianco

Purtroppo, Salvatore Failla e

dell’ISIS, dove quest’ultima

Fausto Piano sono stati ucci-

occupa militarmente la zona

si durante un bliz delle forze

di Sirte a ovest di Tobruk, ter-

libiche, mentre Gino Poli-

rorizzando la popolazione.

carpo e Filippo Calcagno ce

Oltre a Tunisini e Marocchi-

l’hanno fatta fuggendo dalla

ni, tra i combattenti catturati

prigione del Califfato di Sa-

da Tripoli risultano persone

batha, piccolo centro a qual-

provenienti dal CIAD, dal

che chilometro di distanza da

Mali, Niger ed alcuni algerini,

tripoli, dove opera l’ENI e la

mentre le nazioni attualmen-

società dei quattro sventurati

te in Libia, nella forza di co-

dipendenti della Bonatti. In

alizione (Servizi segreti) sono

fendere (Italia con l’ENI) e

Intanto, l’altro giorno, scontri

posto a Ben Guerdane, città

militare. Catturati due terro-

Libia, come detto in un pre-

USA, Italia, Francia, Gran

al momento intervengono su

a fuoco tra esercito Tunisino

vicina al confine. Secondo il

risti. Mercoledì scorso cinque

cedente nostro articolo, regna

Bretagna e Egitto. Ognuno

focolai che attaccano le loro

e militanti dell’ISIS, infiltrati

ministero della difesa tunisi-

uomini armati, infiltrati dalla

il caos. L’esercito di Tripoli,

di questi Paesi ha i propri

aziende petrolifere, soprat-

dalla vicina Libia, sono alme-

no, tra le vittime ci sono ja-

Libia sono stati uccisi dalla

quello non riconosciuto dalla

interessi commerciali da di-

tutto nella zona di Tobruk.

no ventisei i morti lasciati sul

hadisti, ma anche civili ed un

Guardia Nazionale.

Salvatore Failla (a sinistra) e Fausto Piano, vittime in Libia


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Media Records: Carlo Cavalli nuovo A&R per Heartbeat Carlo Cavalli è l’A&R di Heartbeat (Media Records), etichetta storica nel settore della house music

Carlo Cavalli è il cuore che batte della house music made in Media Records: le pulsazioni di Heartbeat rianimano il settore. L’incontro con Gianfranco Bortolotti è stato fondamentale per la riuscita di un così meticolo-

so scouting. “Sono un editore da una dozzina d’anni e opero nel mondo della musica dance”, spiega il talent scout di origini cremasche. “Ho incontrato Gianfranco Bortolotti nell’estate dello scorso anno e da quell’i-

stante è iniziato un rapporto lavorativo. Mi sono proposto come A&R per Heartbeat e dopo il suo benestare. È una grande opportunità per crescere all’interno di una struttura innovativa, confrontandosi con dei validi collaboratori”. Heartbeat è la label house di Media Records, alla ricerca di prodotti unici e di qualità. “Heartbeat deve catturare l’attenzione dell’ascoltatore e del consumatore musicale, stando sempre attenta alle nuove proposte di mercato e selezionando scrupolosamente le numerose demo che riceve quotidianamente. La house music si sta prendendo una bella rivincita sugli altri generi ed è in costante risalita, anno dopo anno”. Heartbeat è house music in tutte le sue sfumature. “Sì e il Winter Music Conference 2016 servirà a capire le nuove sonorità, quelle in voga tra i dj. È una loro vetrina. Miami serve per osservare la risposta del pubblico e scoprire nuove produzioni da licenziare”.

Quali responsabilità per te? “Innanzitutto il mantenimento dell’alta qualità dei prodotti pubblicati. Heartbeat deve splendere come nel suo passato. Le sonorità? Saranno destinate sia al club che al mondo radiofonico. Puntiamo su produzioni che possano tra-

smettere ‘qualcosa’ e seguiamo il nostro istinto”. Deep, real house, tropical e future oppure qualcosa di nuovo? “Non vogliamo legare Heartbeat a un unico stile o un genere in particolare. Le contaminazioni sonore saranno varie se non infi-

Musica Riccardo Sada

nite”. Nessuna rivalità interna con UMM? “Heartbeat è house, UMM è più vicine alla tech house”. Come svincolarsi dalla miriade di promo EDM che giungono ogni giorno nella posta elettronica di Media Records? “Personalmente ascolto tutto, segnalando i promo agli A&R di competenza specializzati in precisi generi”. Prossime uscite? Cosa c’è in cantiere? “Da qualche giorno è disponibile ‘Heart House Vol. 1’ in vinile; è poi in arrivo Eros DJ con ‘Paint The Sky’ e il nuovo progetto di Blush affiancato da Lino di Meglio con ‘Oye Como’. Priority official hashtags #goldencollection #gianfrancobortolotti #EDMedia #mediarecords #heartbeat www.mediarecords.dance

Sven Väth, il re de dj, sabato 19 marzo all’Amnesia Milano

D

a diversi anni, il le-

di Cocoon, il prossimo 30 mag-

game esclusivo tra

gio. Classe 1964, dj professioni-

Amnesia Milano e

sta dal 1984, il 25 ottobre 2014

Sven Väth ha regalato momenti

ha festeggiato 50 anni e 30 anni

tra i più memorabili nella storia

di carriera con un vero e proprio

del clubbing italiano, e tanti altri

festival a Mannheim: in prati-

ancora ne regalerà. Il prossimo?

ca, un’edizione speciale di Time

Sabato 19 marzo, quando Sven

Warp tutta dedicata a lui. Sabato

Väth torna a suonare nel locale

19 marzo, il dj tedesco è affian-

milanese, insieme al suo fiero

cato da Maurizio Schmitz, metà

compagno di tante avventure

italiano, metà tedesco. Il suo stile

musicali, l’italo-tedesco Mauri-

musicale viene definito “Psy-

zio Schmitz. Da oltre trent’anni

chedelic House Music”, anche

assoluta fonte di ispirazione per

se risulta riduttivo ingabbiare i

tutti i dj, Sven Väth arriva all’Am-

suoi set in un genere specifico,

nesia Milano nel pieno del suo

capace com’è di sconfinare anche

tour invernale, che lo vede prota-

nella minimal techno. Sabato 19

gonista in altri club di culto qua-

marzo A.Lab (Amnesia second

le il Womb di Tokio e in festival

room) ospita Surveyor Mode,

quali Time Warp, Snowbombing

Marco Zeta, Pitronik, Roberto

e Caprices, in attesa della grande

Enfasi e Gabriele Poletti.

apertura della stagione ibizenca

Amnesia Milano via Gatto angolo Viale Forlanini infoline 348/7241015 www.amnesiamilano.com


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Barça Dreams Cinema

Anastasia Mazzia

L

QMI/Stardust, celebra i 115 anni di storia del football club, dall’anno di fondazione, il 1899, fino ad oggi, per svelare i segreti della squadra simbolo dei valori e dell’identità catalana che ha superato i confini geografici conquistando migliaia di fan in tutto il mondo. Con la voce narrante del giornalista e commentatore sportivo Pierluigi Pardo, la pellicola vuole raccontare la vera storia di una delle squadre di calcio più popo-

protagonisti vede l’attaccante fuoriclasse Lionel Messi, i centrocampista Xavi Hernández ed Andrés Iniesta, il difensore Gerard Piqué Bernabeu, il celeberrimo allenatore Pep Guardiola, e Johan Cruyff, stella del Barça degli anni settanta e suo allenatore tra il 1988 ed il 1996. Scritto e diretto da Jordi Llompart, la pellicola è molto attesa non solo dai fan del club calcistico. Infatti, come ha dichiarato lo stesso regista: “Questo non è

La vera storia

eo Messi, Xavi Hernández ed Andrés Iniesta sono solo alcuni dei giocatori leggendari protagonisti di “Barça Dreams”, la storia di uno dei club calcistici più famosi ed antichi al

lari di tutti i tempi, il leggendario FC Barcelona, che si è sempre definito “Més que un club” (più che un club). Attraverso video inediti, interviste e prezioso materiale d’ar-

un film sugli “hooligan” fatto per gli “hooligan” del FC Barcelona. Assolutamente no. Non abbiamo semplicemente riportato i successi della squadra e dei suoi protagonisti. Barça Dreams è sta-

mondo qual è FC Barcelona. Un evento unico che arriverà nelle nostre sale solo martedì 29 e mercoledì 30 marzo. “Barça Dreams – la vera storia del FC Barcelona” di Jordi Llopart, distribuito in Italia da

chivio, la pellicola s’incentra sui volti e le voci dei campioni che sono cresciuti ed hanno raggiunto la gloria nello stadio Camp Nou (noto fino al 2001 come Estadi del Fútbol Club Barcelona). Il lungo e ricco elenco dei

to costruito in modo da narrare non solo le vittorie, ma anche le sconfitte e i fallimenti che hanno contribuito a forgiare il cuore del Club, e la natura competitiva di coloro che da qui sono emersi”. Il regista non ha nascosto ne-

anche le molte ed inaspettate difficoltà che ha incontrato durante la lavorazione sia per i fitti impegni dei calciatori sia per gli ostacoli tecnici. Llompart ha così aggiunto: “Quando filmavamo i giocatori in slow motion durante le partite, eravamo stupefatti dalle incredibili imprese di Leo Messi sul campo da gioco. Ad esempio, quando un compagno gli passava la palla, scattava a una tale velocità che risultava impossibile seguirlo e assicurarsi che la sua immagine rimanesse all’interno dell’inquadratura. Una cosa che non succedeva con nessun altro giocatore. Era sensibilmente più veloce, e per non perderlo ogni volta dovevamo tentare di indovinare da che parte avrebbe iniziato a correre.” “Barça Dreams” è la storia di un’identità catalana antica che ancora oggi emoziona milioni di fan in tutto il mondo ed il cui punto di forza è sicuramente il grande spirito di sacrificio e di fratellanza.

La squadra catalana è una delle formazioni più titolate al mondo: ben 23 titoli di Campione di Spagna, 27 coppe di Spagna, 11 SuperCoppe di Spagna; 2 Coppe della Liga; 5 UEFA Champions League; 4 Coppe delle Coppe; 5 Supercoppe europee e 3 Coppe del Mondo per club. Inoltre è il primo e unico club spagnolo ad aver centrato per ben tre volte il treble “classico”, vincendo la Liga - la Coppa del Re - la Champions League, rispettivamente nel 2008-2009, nel 2011 e nel 20142015. Sempre nel 2009, avendo vinto anche la Supercoppa Spagnola, la Supercoppa Europea e la Coppa del Mondo per club FIFA, ha addirittura raggiunto il sextuple, cioè la vittoria di sei tornei ufficiali disputate nell’anno solare. Molti sono i cinema che hanno già previsto la programmazione del film. La lista sempre aggiornata delle sale proiezioni, divisa per regione, è consultabile sul sito: https://barcadreams.stardust.it/.


Cinema

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Anastasia Mazzia

L

a bellissima attrice Zoe Soldana è al centro di una furiosa polemica a colpi di ruggenti tweet! L’attrice americana, apprezzata interprete di “Guardiani della Galassia” ed “Avatar”, è stata ferocemente criticata per il suo ruolo nel biopic “Nina” scritto e diretto da Cynthia Mort. La pellicola, che

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Zoe Soldana Troppo bianca per “Nina” arriverà nelle sale americane il 22 aprile, racconta la storia della nota cantante jazz afro-americana Nina Simone. Icona della musica jazz del secolo scorso, la Simone è stata un’appassionata scrittrice, pianista ed attivista per i diritti civili. Il film è molto atteso negli Stati Uniti: milioni di fan aspettano di poter rivedere il loro idolo scomparso nel 2003 sul grande schermo. Alla pubblicazione del trailer e delle prime foto ufficiali però il web ed i mass media hanno scatenato una polemica feroce soprattutto contro Zoe Saldana che inter-

preta Nina. L’attrice americana è stata criticata innanzitutto per il colore della pelle: sarebbe “troppo pallida” per interpretare una donna afro-americana. Infatti la produzione ha ben pensato di sottoporre l’attrice ad una attento make up per scurirla e renderla più somigliante alla cantante. Questo ha reso furiosi i fan della Simone e molti afro-americani che hanno iniziato a gridare sul solito razzismo che imperversa ad Hollywood, dove si preferisce scurire piuttosto che ingaggiare attrici afro americane! Inoltre, l’interpretazione stessa dell’attri-

ce sarebbe non credibile a causa delle sue origini. Infatti essendo l’attrice di madre portoricana e di padre dominicano con origini haitiane e libanesi, non potrebbe in alcun modo rappresentare la cultura e l’identità afro-americana! Miriam J. Petty, esperta di cultura afro-americana, ha così gridato al boicottaggio del film accusando l’attrice apertamente: “È irrispettosa, fuorviante la scelta di Zoe, dimostra l’ignoranza di molte persone”. La Saldana ha risposto alle accuse con un tweet citando la stessa Simone: “Ti dirò cos’è la libertà per me: nessuna paura... Dico sul

serio, niente paura”. La risposta è arrivata puntuale e pungente da parte della famiglia della cantante con un altro tweet: “Bella storia, ma per favore non pronunciare più il nome di Nina. Per il resto della tua vita”. La famiglia della Simone, in particolare la figlia Lisa Simon Kelly, ha più volte mostrato la sua disapprovazione riguardo la pellicola. La Kelly ha dichiarato che questo film “si basa su una bugia. Il progetto è stato contaminato fin dall’inizio. Chiaramente non è la verità sulla vita di mia madre e tutti ora lo sanno”. A poche settimane dall’arrivo nelle sale americane

Tipico Napoletano – Nuje simme accussì non solo calcio

Mastino Napoletano, tipico napoletano

C

he cos’è ‘tipico’? Tipico è una generalizzazione di qualcosa che si trova frequentemente in un luogo, in alcune persone, in un popolo. Questo termine vuole indicare una caratteristica che, non essendo “norma”, può diventare pregiudizio. Cosi nasce la sofferenza di ogni Paese, di ogni nazionalità, di ogni popolo e quindi anche delle Due Sicilie e di Napoli in particolare. La capitale sebezia ha più chiese che teatri ma comunque viene conosciuta e denigrata per le sceneggiate dette, appunto, napoletane. Mol-

ti luoghi sono curati e tenuti magnificamente eppure, quando si tratta di Partenope, l’unica cosa che si sottolinea sono gli scippi e la munnezza. I napoletani dalla pelle scura ci sono naturalmente ma sono un eccezione che forse si trova qui un po’ più spesso che in altri paesi. Particolarmente i bambini sono incantevoli con i loro ricci mori, con quei volti espressivi e con gli occhi svegli e neri. Ma molti hanno altri colori, rossi, oppure biondissimi e occhi azzurri e verdi. Napoli e la pizza... un tema convenuto e molto abusato. Ci sono taluni che fol-

cloristicamente l’abbinano con il mandolino, ma le peculiarità non sono queste, Napoli è arte, pittura, poesia, lirica, Napoli è passione, vita . Pochi hanno un rapporto equilibrato con questa realtà proprio perché non è possibile inquadrarla; come diceva Pino Daniele : Napol’è mille culure. Napoli una volta fortemente cattolica, ora non lo è più di un qualsiasi altro paese cattolico. I napoletani non vanno più ogni giorno in chiesa e non leggono la bibbia ogni sera, conservano, però, la tradizione della partecipazione alla messa di domenica e naturalmente a Natale e a Pasqua. Nella vita quotidiana non pensano in continuazione alla religione, tuttavia hanno forse su alcune questioni una forte capacità morale, anche se in questi tempi di globalizzazione la gioventù in particolare non è per niente differente da quella che vive nel resto dell’Europa. Tutto questo forse perché le mille chiese della città sono ancora un simbolo, ancora un riferimento oltre che un dovere morale e etico. I napoletani sono sempre un poco troppo “larghi” nel loro modo di pensare, si dice. I na-

della pellicola “Nina”, il vortice di polemiche e critiche non sembra placarsi. In realtà queste battaglie a colpi di tweet sembrano un po’ sterili. Il film dovrebbe essere prima visionato per poter esser criticato. Le stesse accuse rivolte alla Saldana fanno un po’ storcere il naso. In genere si accusa Hollywood di essere razzista nei confronti degli afro-americani e dei latinos. In questo caso però sembra un razzismo al contrario: “troppo bianca per poter interpretare una nera!” Ma Hollywood è anche questo: una fabbrica di sogni piena di contraddizioni!

Suoni e Sapori

Suoni e sapori del Mediterraneo

poletani sono da sempre estremamente aperti verso altre culture e religioni o modi di vivere, finché non intacca il loro modo di considerare la vita. Ma questo è normale dovunque. Con il tempo hanno un rapporto tipico mediterraneo. Quello che non faccio oggi, faccio domani, dopodomani? Ma sicuramente un giorno. Se si vuole che un napoletano faccia una cosa, glielo si deve ricordare in continuazione. Promettono tanto ma c’è sempre

tempo perché come spesso si dice da queste parti : “a pagà e a murì c’è sta sempe tiempo”. I napoletani sono molto ospitali. Su questo sono assolutamente primi . Quando si chiede di una via si può essere certi che viene spiegato ogni minima possibilità per arrivarci e si deve solo scegliere tra le 100 possibilità indicate. Se la risposta non è sufficiente il napoletano chiama il suo vicino, il suo parente, un amico per essere certo della giusta descrizione.

Fiore Marro, “bestia” tipicamente napoletana

In macchina non sono cordiali, non ti lasciano passare facilmente e sono soggetti a ingolfare le fila, ma fanno vedere che sono disponibili col turista che non sa dove andare. Se vedono che è uno straniero a precederli o a stargli dietro rimangono più attenti nel rispettare le regole, ci tengono a far fare bella figura alla propria città e al nome della loro gente. Il rapporto con il sole è singolare. Per il fatto che spesso c’è il sole a Napoli, un po’ più spesso che nel resto dell’Europa, è necessario imparare a conviverci. Solo quando la calura diventa eccessiva allora si va un attimo sotto ‘copertura’, ma comunque si continua a leggere il giornale e si continua a camminare, dopo, come non fosse mai stato davvero così caldo. Del tempo il napoletano non parla quasi mai, ci sono temi più interessanti come il Calcio Napoli, l’aumento del caffè e di altri beni di prima necessità oppure a che ora si va in pizzeria, al concerto, al cinema o al teatro. Napoli rimane il migliore palcoscenico al mondo per l’uomo che mette in scena la recita della storia della propria vita.


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