Prenditi cura dello stomaco e non ti ammali più

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RIZA Lo stomaco è il laboratorio dell’organismo e le sostanze necessarie alla sopravvivenza. È l’organo più esposto ai rischi prodotti dalla moderna alimentazione e da stili di vita sovraccarichi di impegni. Infatti la cattiva digestione e la gastrite sono oggi tra i disturbi più diffusi e possono dare complicazioni, come il reflusso e l’ulcera. Per proteggere la salute dello stomaco occorre prestare attenzione alla propria dieta, ma anche ridurre stress e tensioni che fanno aumentare l’acidità gastrica. In questo libro consigliamo gli alimenti

Prenditi cura dello stomaco

che elabora i cibi per darci l’energia

Prenditi cura dello stomaco E NON TI AMMALI PIÙ

più adatti per agevolare la digestione, i rimedi naturali che sfiammano le mucose, ma anche gli atteggiamenti mentali e i comportamenti che ci evitano

Edizioni Riza - Via Luigi Anelli, 1 - 20122 Milano - www.riza.it

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di accumulare “pesi sullo stomaco”.

I cibi, i rimedi naturali e gli atteggiamenti psicologici per prevenire e combattere gastrite, reflusso e acidità

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Prenditi cura dello stomaco e non ti ammali più Editing: Giuseppe Maffeis Grafica di copertina: Barbara Marchetti Foto: 123rf, Fotolia © 2018 Edizioni Riza S.p.A. via Luigi Anelli, 1 - 20122 Milano - www.riza.it Tutti i diritti riservati. Questo libro è protetto da copyright ©. Nessuna parte di esso può essere riprodotta, contenuta in un sistema di recupero o trasmessa in ogni forma e con ogni mezzo elettronico, meccanico, di fotocopia, incisione o altrimenti senza il permesso scritto dell’editore. Le informazioni contenute nella presente pubblicazione sono a scopo informativo e divulgativo: pertanto non intendono sostituire, in alcun caso, il consiglio del medico di fiducia.

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Sommario Introduzione Lo stomaco in salute è la chiave per star bene.................................................................... 7

Capitolo 1 Il “laboratorio” che elabora i cibi e le emozioni............................................................................ 11

Capitolo 2 La digestione difficile che ci appesantisce.......................................................................... 25

Capitolo 3 La gastrite: il “fuoco” che brucia dentro............................................................................... 57

Capitolo 4 Il reflusso: acidità che risale fino in gola....................................................................... 87

Capitolo 5 L’ulcera gastrica: una ferita nello stomaco................................................................ 117

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Introduzione

Lo stomaco in salute è la chiave per star bene

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otto il nome di “mal di stomaco” si raccoglie in realtà una grande varietà di disturbi, che vanno dalla pesantezza gastrica, all’acidità, al bruciore, tutti oggi molto diffusi. In Italia circa il 25% delle persone lamenta ricorrenti problemi digestivi. Spesso i disturbi gastrici compaiono dal nulla: gli organi dell’apparato digerente hanno una grandissima capacità di adattamento e possono sopportare in silenzio per anni i quotidiani affronti dovuti a una dieta sbagliata, a stili di vita stressanti e anche ad atteggiamenti psicologici nocivi. Ma a un certo punto la loro capacità di resistenza si esaurisce, sfociando in infiammazioni e fastidi che, alla lunga, diventano sempre più frequenti fino a trasformarsi in patologie vere e proprie. Non a caso, i farmaci antiacido sono tra i medicinali più venduti. Moltissime persone poi hanno difficoltà ricorrente a smaltire pranzi e cene: cattiva digestione, 7

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Lo stomaco in salute è la chiave per star bene

pesantezza post-prandiale e bruciori sono all’ordine del giorno e spingono a fare ricorso al medico. In realtà, nella maggior parte dei casi, la difficoltà digestiva è semplicemente dovuta ad abitudini alimentari inappropriate e a uno stile di vita malsano, che giorno dopo giorno deteriora la salute digestiva. Pochi però sono disposti a ritenere che il problema dipenda dalle proprie abitudini a tavola, o sono disposti a cambiarle. Dopotutto, prendere un farmaco è una soluzione apparentemente più veloce che rivedere il proprio stile di vita. La ricerca medica ha messo a punto farmaci in grado di tamponare il problema in vari modi, ad esempio bloccando la secrezione acida, oppure creando una patina protettiva sulle pareti di stomaco ed esofago, in modo tale da attenuare alcuni tra i disturbi più comuni. A questi si aggiungono poi i farmaci procinetici, cioè studiati appositamente per accelerare lo svuotamento gastrico. Ma tacitando i disturbi provvisoriamente con i farmaci non si approda a risultati duraturi. I fastidi tornano a ripresentarsi e lo stomaco, bombardato di sostanze chimiche e di cibi inadatti, non migliora le proprie condizioni, anzi il suo equilibrio è sempre più fragile e basta pochissimo per mandarlo in tilt. Con i farmaci non si risolve il problema alla radice, anzi si è invogliati ad andare avanti continuando a seguire la propria alimentazione scorretta, confidando nel fatto che assumendo la solita compressa poi si potrà mettere a tacere il sintomo. A lungo andare non sarà più così, e dietro l’angolo c’è il rischio di disturbi più gravi di un semplice fastidio di stomaco. 8

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I disturbi arrivano quando occorre “dare una svolta” Resta il fatto che digerire male e soffrire di stomaco è comunque un ostacolo di non poco conto per la qualità della vita. Il senso di pesantezza, l’acidità e il torpore che spesso colpiscono dopo i pasti non sono facilmente tollerati soprattutto da chi vuole essere sempre efficiente, concentrato, attivo. Ma forse proprio per questo tali sintomi sono più frequenti in chi avrebbe bisogno di rallentare i ritmi della propria vita. Tali disturbi, con il loro carico di sensazioni spiacevoli, si impongono all’attenzione e chiedono di essere ascoltati. Se vengono accolti e affrontati veramente - non semplicemente zittiti con i farmaci - offrono l’opportunità di rivedere lo stile di vita e di dare una svolta alle proprie abitudini, con scelte più sane per l’organismo, più appaganti per noi e, in definitiva, più “a misura d’uomo”. Come vedremo, cattiva digestione, acidità di stomaco, gastrite, reflusso e ulcera, hanno sempre un risvolto anche nella sfera psichica; ecco perché cambiare i propri atteggiamenti interiori, oltre a correggere l’alimentazione e assumere i rimedi verdi, è utile per attenuare i sintomi e ritrovare la salute digestiva. Questo libro vuol essere uno strumento pratico per conoscere meglio i disturbi gastrici più comuni, identificare le cattive abitudini che possono favorirne la comparsa, scoprire come prevenirli e come trattarli nelle fasi acute, con gli alimenti adatti, gli alleati verdi più efficaci e gli atteggiamenti più benefici per l’apparato digerente. 9

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Capitolo 1

Il “laboratorio� che elabora i cibi e le emozioni

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Il “laboratorio” che elabora i cibi e le emozioni

Com’è fatto lo stomaco e come funziona

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o stomaco è l’organo principale della digestione e può essere paragonato a una sorta di “laboratorio” in cui il cibo viene smontato, perché l’intestino e il fegato possano filtrarlo e assimilarlo. Situato nella parte sinistra della zona superiore dell’addome, lo stomaco è collegato in alto con l’esofago, che scende lungo la gola, fino all’imboccatura dello stomaco, attraverso la sezione chiamata “cardias”; la parte terminale dello stomaco, nella parte inferiore, è collegata con il primo tratto dell’intestino tenue, il duodeno. La sacca gastrica è lunga circa 25-28 cm, larga 10-12 cm e ha una forma a “j”, ma è un organo elastico, che cambia forma e dimensioni a seconda del cibo che contiene e che trasporta; può dilatarsi fino a raggiungere una capienza di 4 litri. Lo strato più esterno è costituito dalla tonaca sierosa, il rivestimento che avvolge completamente l’organo. Procedendo verso l’interno troviamo la tonaca muscolare, uno strato di muscoli che, contraendosi, permette il rimescolamento del cibo. La parete più interna dello stomaco, invece, è rivestita dalla mucosa gastrica, che crea l’ambiente acido necessario alla digestione. Infatti in questa zona sono presenti le ghiandole che producono i succhi gastrici, composti da enzimi, muco e acido cloridrico, capaci di “aggredire” i cibi e procedere alla digestione. L’eccesso

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di acido cloridrico, però, è anche la causa scatenante di molte patologie (come la gastrite): ciò avviene in particolare quando una sostanza prodotta dallo stomaco, la mucina, non è più in grado di proteggere le pareti dell’organo dall’aggressività dell’acido stesso. Quando il cibo è stato immagazzinato al suo interno, lo stomaco si contrae, con movimenti chiamati “onde peristaltiche”. In alcuni punti, le pareti dello stomaco si stringono fino ad assumere un calibro di pochi millimetri e, di conseguenza, il cibo viene letteralmente “tritato”. Nell’ultima fase, invece, gli acidi e gli enzimi presenti sulle pareti gastriche cominciano a dividere le molecole di cibo, trasformandole in sostanze utili per il corpo. È solo all’interno dell’intestino, però, che si completa il processo digestivo. Le pareti intestinali assorbono la maggior parte delle sostanze prodotte dalla digestione, immettendole nella circolazione sanguigna.

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Il “laboratorio” che elabora i cibi e le emozioni

La cassa di risonanza delle emozioni Lo stomaco è uno degli organi più esposti alle somatizzazioni, cioè alla trasformazione di sensazioni psichiche in sintomi corporei, che si verificano soprattutto nelle fasi di passaggio e cambiamento durante l’esistenza e tutte le volte che il nostro rapporto col mondo e la nostra capacità di trasformare e di trasformarci incontrano degli ostacoli. Ne deriva che ad ostacolare o bloccare la digestione può essere sia ciò che mangiamo, sia anche un pensiero o un’emozione. I disturbi gastrici, soprattutto quando si presentano insieme ad altri sintomi, come l’eccessiva sudorazione delle mani, la tachicardia, l’insonnia, il bisogno impellente di andare in bagno, sono legati facilmente a stimoli emotivi, e non semplicemente a indigestioni, colpi di freddo, pesantezza del cibo.

Si infiamma quando vivi un conflitto - Spesso il mal di stomaco o la digestione difficile dipendono da un difficile rapporto con l’ambiente esterno, percepito come conflittuale e frustrante. Chi soffre di disturbi gastrici ha la tendenza a non ammettere di avere bisogno degli altri, del loro affetto e del loro aiuto. Ha una grande smania di indipendenza, ma nasconde una forte necessità di affetto. Questo atteggiamento lo porta a contare sempre e solo su di sé e quindi a essere inflessibile e ipercritico verso ciò che lo circonda. Non è abituato a rivolgere all’esterno le sue emozioni, e finisce per logorarsi in profondità. L’aumento della secrezione gastrica, in altre parole, rappresenta simbolicamente lo sforzo 16

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manifestato dallo stomaco nel tentativo di riuscire a “digerire” le situazioni che la persona non riesce ad accettare. Quindi, in presenza di problemi gastrici come ad esempio nausea, acidità, sofferenza, è opportuno sempre chiedersi se c’è qualcosa che potremmo non aver “digerito” nella nostra vita.

I disturbi di stomaco più comuni I disturbi che colpiscono l’apparato digerente sono svariati. Nella gran parte dei casi, dietro a un problema gastrico ci sono l’abuso di sostanze irritanti (caffè, fumo o alcol) o di farmaci, ma soprattutto abitudini alimentari scorrette: una dieta malsana, sregolata e poco curata, fatta di alimenti troppo elaborati e pesanti o di ingredienti che il nostro stomaco non tollera. Esamineremo nei prossimi capitoli le strategie per affrontare i vari disturbi e prevenirne la ricomparsa; consiglieremo i cibi più adatti in ogni situazione, senza però dover rinunciare ai piaceri della tavola. Molti rimedi naturali sono poi utili per favorire la digestione, attenuare le infiammazioni e l’acidità gastrica. In più, adottando i giusti atteggiamenti psicologici, potremo evitare di trascinarci dietro “pesi sullo stomaco” e “bruciori” che ci infiammano.

L’acidità gastrica - L’acidità di stomaco è il sintomo principale di quasi tutti i disturbi gastrointestinali, in particolare della gastrite e di tutti i malesseri collegati. Solitamente si presenta con una sensazione di brucio17

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Il “laboratorio” che elabora i cibi e le emozioni

re allo stomaco, che può essere più o meno intenso. Secondo la psicosomatica, all’origine di questa patologia potrebbe esserci il fatto che la persona non sfrutta a sufficienza le proprie potenzialità, non trova una via di sfogo alla creatività, oppure reprime le emozioni.

La gastrite - La gastrite, un’infiammazione acuta o cronica della mucosa dello stomaco, è la “madre” di tanti disturbi dello stomaco. È caratterizzata da dolore, bruciore alla bocca dello stomaco, e può essere accompagnata da nausea, vomito e fastidi persistenti. Oltre a produrre caratteristici bruciori, questa infiammazione, se non viene adeguatamente curata, può nel tempo aggravarsi, portando alla formazione di ulcere. Le persone che ne soffrono in molti casi sono introverse, non dicono quello che pensano per paura di turbare gli altri. Sono tentate da pulsioni, ma oppongono loro una forte resistenza.

L’ulcera gastrica - Se la gastrite si cronicizza dà origine all’ulcera, una perforazione delle pareti interne dello stomaco. Oltre che dall’eccesso di acidità l’ulcera può essere provocata da infezioni batteriche (da Helicobacter pylori) e anche da una dieta inappropriata e da cattive abitudini (come fumo e alcol). Causa forti dolori e perdita di sangue internamente.

Il reflusso gastoesofageo - Un’ondata acida e corrosiva di cibo e succhi gastrici caratterizza il reflusso. Fisicamente è dovuto al fatto che la “valvola” che collega l’esofago allo stomaco si apre in modo inappropriato e permette ai succhi gastrici acidi e a parte del cibo di ri18

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salire nell’esofago. Di conseguenza, l’individuo avverte bruciore, che può risalire fino alla bocca. Complicazioni collegate al reflusso sono l’ernia iatale e l’esofagite, un’infiammazione dell’esofago provocata dall’acidità.

La dispepsia, digestione difficile - Dispepsia è il termine generico con cui si allude a una digestione incompleta o difficoltosa; talvolta coincide con quella che viene chiamata comunemente “indigestione”, che si manifesta con una sensazione di pienezza e disagio all’addome. La dispepsia è in pratica un’alterazione delle funzioni digestive a livello dello stomaco che si manifesta prevalentemente come dolore, bruciore (pirosi) nausea e grandi quantità di gas nell’intestino, disturbi che solitamente si presentano dopo i pasti Può essere il sintomo di un problema allo stomaco o all’intestino oppure un disturbo in sé. Può essere cau-

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Il “laboratorio” che elabora i cibi e le emozioni

sata da una serie di fattori, tra cui un eccesso di cibo, un’alimentazione sbagliata, secrezione troppo abbondante di succhi gastrici, un deficit della motilità dello stomaco, che ritarda lo svuotamento del contenuto. La dispepsia può essere favorita dallo stress, dall’abitudine a consumare i pasti in fretta e masticando poco.

Altri disturbi, lievi o molto gravi - Lo stomaco può soffrire poi di una serie di altri disturbi, di entità molto diversa: da semplici eruttazioni e gonfiori, all’angina pectoris, fino a tumori gastrici. Talvolta alcuni problemi digestivi sono all’origine anche di disturbi intestinali, come nel caso della stitichezza o della diarrea.

Tra le cause anche stress e farmaci Oltre a una dieta malsana, anche lo stress e l’abuso di farmaci risultano spesso concatenati nel formare un trio davvero nocivo per la salute dello stomaco. Quando viviamo per un periodo prolungato una situazione che ci sottopone a una forte tensione, il nostro organismo secerne una maggiore quantità di cortisolo, il cosiddetto “ormone dello stress”, prodotto dalle ghiandole surrenali. Il cortisolo ci tiene svegli e attivi ma può provocare anche disturbi gastrici. Infatti, aumenta la produzione di succhi gastrici e diminuisce quella della bile, riducendo quindi l’assimilazione dei nutrienti a livello intestinale. Sensazione di avere lo “stomaco chiuso”, mal di pancia e nausea sono sintomi tipici, favoriti proprio dal 20

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cortisolo. Sotto stress, poi, la dieta diventa l’ultima delle preoccupazioni, il che la rende disordinata, composta da alimenti poco sani, con digiuni casuali e sporadiche abbuffate. Ecco che in questo modo immancabilmente arrivano i disturbi gastrici. Lo stress infatti è considerato un fattore che favorisce molte malattie che colpiscono lo stomaco, tra cui il reflusso gastroesofageo e le ulcere gastriche. Trovare il modo per gestire lo stress aiuta a migliorare la salute dello stomaco e di tutto l’apparato digerente. Qualsiasi forma di attività fisica, da una passeggiata attraverso il parco ad un’intensa lezione di spin, è utile a gestire lo stress. Sono molto efficaci anche tecniche di rilassamento, come il training autogeno, la meditazione, le ginnastiche dolci. Inoltre una dieta sana ha la sua efficacia anche nel gestire lo stress, fornendo al corpo le sostanze nutritive di cui ha bisogno per trovare energia. Ma invece di rallentare il ritmo di vita, rilassarsi e curare la dieta, le persone sotto stress cercano spesso una rapida soluzione attraverso sostanze stimolanti e farmaci di ogni tipo, come gli antiacido. Questi medicinali diminuiscono la quantità e la densità dei succhi gastrici, ma se usati in modo scriteriato hanno notevoli effetti collaterali, in primo luogo sullo stomaco, che si abitua a ricevere questo aiuto, mentre noi possiamo continuare indisturbati a condurre l’esistenza sregolata di sempre. Spesso poi si abusa di antidolorifici e antinfiammatori, anche per un “banale” mal di testa o una “semplice” influenza, e tutte queste sostanze hanno effetti nocivi sulla mucosa dello stomaco, soprattutto se è già indebolita. Così le condizioni dell’apparato digerente peggiorano. 21

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