Iperico, eleuterococco e rhodiola

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CON I FIORI GIALLI DELL’IPERICO SI POSSONO CURARE LE FERITE DELLA PELLE, LE INFIAMMAZIONI E LA DEPRESSIONE. L’ELEUTEROCOCCO, IL “GINSENG SIBERIANO”, RINFORZA L’ORGANISMO INDEBOLITO E AUMENTA LE PRESTAZIONI FISICHE E MENTALI. LA RHODIOLA AIUTA A PREVENIRE LE INFEZIONI, AUMENTA LA RESISTENZA, MIGLIORA L’UMORE E INOLTRE CONTRIBUISCE A RIDURRE IL SOVRAPPESO.

RIZA

P R A T I C A

Giuseppe Maffeis

SONO FRA I PIÙ POTENTI RIMEDI NATURALI PER RITROVARE ENERGIA E BUONUMORE QUANDO SIAMO SOTTOPOSTI A UN FORTE STRESS.

G U I D A

RIZA

IPERICO, ELEUTEROCOCCO E RHODIOLA

IPERICO, ELEUTEROCOCCO E RHODIOLA

Giuseppe Maffeis

G U I D A

IPERICO, ELEUTEROCOCCO E RHODIOLA VINCONO ANSIA E STRESS, REGALANO BUONUMORE TI RICARICANO DI ENERGIA VITALE

SALUTE

P R A T I C A

PREVENZIONE

• Curano le ulcere e le gastriti • Migliorano la qualità del sonno • Guariscono le lesioni cutanee

• Accrescono la resistenza fisica • Stimolano le capacità mentali • Combattono virus e batteri

BENESSERE • Tengono lontano la depressione • Sono utili a sportivi e studenti • Aumentano il vigore sessuale

RIZA



Giuseppe Maffeis

IPERICO, ELEUTEROCOCCO E RHODIOLA VINCONO ANSIA E STRESS, REGALANO BUONUMORE TI RICARICANO DI ENERGIA VITALE

RIZA


IPERICO, ELEUTEROCOCCO E RHODIOLA Editing: Giuseppe Maffeis Progetto grafico: Roberta Marcante Foto e illustrazioni: Fotolia, 123rf © 2014 Edizioni Riza S.p.A. via Luigi Anelli, 1 - 20122 Milano - www.riza.it Tutti i diritti riservati. Questo libro è protetto da copyright ©. Nessuna parte di esso può essere riprodotta, contenuta in un sistema di recupero o trasmessa in ogni forma e con ogni mezzo elettronico, meccanico, di fotocopia, incisione o altrimenti senza il permesso scritto dell’editore. Le informazioni contenute nella presente pubblicazione sono a scopo informativo e divulgativo: pertanto non intendono sostituire, in alcun caso, il consiglio del medico di fiducia.


SOMMARIO

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INTRODUZIONE

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L’IPERICO

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L’ELEUTEROCOCCO

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LA RHODIOLA

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ALTRI ADATTOGENI


INTRODUZIONE

L’

iperico, la rhodiola e l’eleuterococco sono tre piante dotate di caratteristiche che le rendono singolari e affascinanti sotto diversi aspetti. Le proprietà curative dell’iperico sono note da molto tempo, mentre le virtù dell’eleuterococco sono state “scoperte” solo nel secolo scorso; in tempi ancora più recenti si sono diffuse le notizie sulle proprietà benefiche della rhodiola. I fiori gialli dell’iperico da secoli vengono usati per curare malanni del corpo e dello spirito: servono infatti per preparare rimedi contro le ferite ma anche contro l’ansia e la depressione. Questa pianta è chiamata popolarmente “erba di San Giovanni” e l’origine di questo appellativo è stata spiegata nei modi più svariati e fantasiosi. Di certo si sa che l’iperico è una delle tante erbe collegate ai riti magici che si celebravano nella notte di San Giovanni, quella tra il 23 e il 24 giugno. È una data significativa nel calendario astronomico, perché vicina al solstizio d’estate, che cade il 21 giugno e segna il momento in cui il sole raggiunge il punto più alto del suo “cammino” annuale. In questo momento dell’anno abbiamo le giornate più lunghe e le notti più corte; inoltre comincia l’estate. La notte del 23 giugno era la notte magica per ec-

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INTRODUZIONE

cellenza, carica di antichissime tradizioni e di significati esoterici e religiosi. La notte di San Giovanni segnava simbolicamente la vittoria della luce sull’oscurità, del bene sul male. Era considerata la notte dei prodigi, ma anche degli inganni, degli spiriti malvagi e delle streghe. Durante questa notte infatti secondo le leggende le streghe si riunivano per il sabba; per proteggersi dal loro influsso maligno si consigliava di indossare sotto gli abiti dei fiori di iperico. Nell’antichità l’iperico si usava per preparare medicamenti da applicare sulla pelle per curare lesioni, abrasioni, ulcerazioni e scottature. Ma gli antichi sapevano anche che questi fiori sono in grado di curare gli stati d’ansia, l’umore nero e la depressione. Infatti alcuni ritengono che la definizione di “scaccia-demoni” attribuita all’iperico si riferisca proprio al fatto che è in grado di allontanare i “demoni” dall’anima, di alleggerirla dai sentimenti tristi e pesanti. Proprio su questa capacità di influire sull’umore si sono concentrati gli studi moderni attorno all’iperico, alla ricerca di rimedi antidepressivi naturali, senza effetti collaterali. Anche la rhodiola e l’eleuterococco sono utili per risollevare l’umore, perché hanno un effetto tonico ed energizzante. Aiutano a superare lo stress, la fatica e il sovraccarico di tensioni sia fisiche che mentali. Queste due piante appartengono al gruppo di rimedi naturali che vengono definiti “adattogeni”, cioè dotati della capacità di rinforzare l’organismo e di riequilibrare le sue funzioni in modo che possa adattarsi a resistere alla tensione e allo stress, a su-

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perare momenti di sforzi intensi, sotto l’aspetto fisico e psicologico. Gli adattogeni non agiscono solo su un determinato e specifico organo del corpo, ma accrescono l’energia e la capacità di reazione di tutto l’organismo. Da qualche decennio si sono moltiplicate le ricerche su questo gruppo di rimedi naturali, perché sono molto utili per contrastare vari disturbi tipici della nostra epoca e dell’attuale stile di vita. Queste sostanze infatti si sono dimostrate efficaci per aiutarci a far fronte al carico dei tanti impegni quotidiani, senza patirne le conseguenze fisiche e psicologiche. Sia la rhodiola che l’eleuterococco hanno queste proprietà hanno modo all’organismo di resistere alle condizioni di stress prolungato. Inoltre la rhodiola ha dimostrato di possedere anche altre capacità: non solo rinforza l’organismo, ma agisce anche sulla sfera emozionale. Come l’iperico, aiuta a combattere le sindromi depressive e le alterazioni dell’umore; inoltre serve a contrastare i disturbi sessuali di origine psicologica e i problemi del sonno. La rhodiola ha dimostrato efficacia anche come ausilio per ottenere un efficace dimagrimento. L’eleuterococco, oltre a migliorare la capacità di reazione dell’organismo sottoposto a stress, stimola il sistema immunitario indebolito. Inoltre potenzia la capacità di risposta del sistema nervoso e dell’apparato muscolare, incrementando le performance psicofisiche e la capacità di resistenza agli sforzi fisici e mentali. È un potente tonico, utile a chi è in convalescenza, agli sportivi, agli studenti in periodo d’esame e in generale alle persone debilitate. Oltre ad avere in comune proprietà adattogene, la

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INTRODUZIONE

rhodiola e l’eleuterococco sono collegati anche dal fatto di essere entrambe piante originarie dei Paesi del Nord. Il loro habitat naturale è la Siberia, dove crescono allo stato naturale. Proprio l’esigenza di adattarsi a climi molto rigidi e a condizioni ambientali particolarmente difficili ha fatto sì che queste piante nel corso della loro evoluzione producessero sostanze in grado di aumentare la loro resistenza e la capacità di difendersi dagli aggressori. L’uomo ha imparato a ricavare da esse questi principi attivi e a sfruttarli per potenziare le proprie difese e per migliorare la salute e il benessere. In questo libro, oltre a presentare le caratteristiche e le proprietà dell’iperico, della rhodiola e dell’eleuterococco, spieghiamo come fare per beneficiare concretamente delle virtù di questi tre prodigiosi alleati naturali. Nel testo forniamo infatti molte indicazioni utili sulle loro proprietà e descriviamo come sfruttarle per preparare i rimedi più indicati contro i vari disturbi. A conclusione del libro, per ampliare il discorso sugli adattogeni, parliamo anche di alcune altre piante dotate di proprietà antistress.

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L’IPERICO LA PIANTA DEL SOLE

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I FIORI COLOR ORO CHE CURANO LE FERITE

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COME RICONOSCERLO E RACCOGLIERLO

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UN CONCENTRATO DI PRINCIPI ATTIVI

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PER SFRUTTARLO AL MEGLIO

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L’USO PRATICO CONTRO I DISTURBI

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UN ALLEATO PER LA TUA BELLEZZA

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I FIORI COLOR ORO CHE CURANO LE FERITE Un potente rimedio

L’ COME IL SANGUE E IL SOLE L’iperico è una pianta ricca di simbologie: il giallo del fiore la associa il sole, e come al sole fa bene all’umore. Il rosso del succo ricorda invece il sangue delle ferite, che l’iperico ha il potere di rimarginare

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iperico è una pianta dai fiori giallo oro che ha attratto l’attenzione degli uomini sin dall’antichità: dalle infiorescenze si ricava infatti un portentoso succo rosso rubino, simile al sangue, capace di curare anche le ferite più profonde, e in particolare quelle da taglio. Chiamata anche erba di San Giovanni, è una pianta solare, che fiorisce proprio durante il solstizio estivo, quando il sole riscalda e illumina con più forza. Gli antichi infatti l’hanno associata simbolicamente proprio all’astro. Come il sole, l’iperico ha il potere di disinfettare e rimarginare le ferite del corpo e di scacciare le ombre della psiche. È infatti soprattutto un potente vulnerario e un antidepressivo, come è noto da molti secoli e come conferma anche l’attuale ricerca scientifica. Oggi si sa poi che l’iperico è anche un efficace immunoregolatore, un antispasmodico, un digestivo e un forte antisettico. La ricerca farmacologica ha individuato con precisione le sostanze che rendono questa pianta attiva contro molti disturbi: tra queste, ci sono soprattutto flavonoidi, ipericina, iperforina, tannini e melatonina,


L’IPERICO

tutte sostanze molto importanti per il benessere dell’organismo. Un tempo, invece, per spiegare le qualità terapeutiche dell’iperico, si ricorreva ad associazioni simboliche, che lo legavano al sangue e al sole. Secondo il principio del simile che cura il simile, il colore rosso del succo dava alla pianta il potere di bloccare le emorragie; il legame con il sole le conferiva invece la facoltà di scacciare demoni, spiriti maligni e influssi negativi di vario genere. In effetti, l’iperico è la pianta che presenta la maggiore concentrazione di sostanze antidepressive. Secondo studi recenti, avrebbe un’efficacia addirittura paragonabile a quella dei farmaci di sintesi ma, in quanto prodotto naturale, ha molti meno effetti collaterali, non provoca narcotizzazione e senso di stordimento, e non dà dipendenza. Si può usare all’esterno, sulla pelle: in questo caso si predilige l’oleolito, che ha qualità eudermiche dav-

L’ERBA CHE DOMINA LE OMBRE Gli antichi avevano ragione: oggi si sa che l’iperico aiuta davvero a venire a patti con le “ombre”, ossia i pensieri negativi, controproducenti, e ossessivi compagni di ansia e depressione

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UNO STRETTO LEGAME CON IL SOLE

UNA PIANTA PROTETTIVA Gli antichi pensavano che questa pianta, che si raccoglieva durante i riti agrari del solstizio estivo, allontanasse gli spiriti malvagi e gli influssi negativi

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L’iperico ha un legame molto stretto con il sole. I suoi fiori, gialli come l’astro, sbocciano proprio durante il solstizio estivo, quando il sole è al punto più alto e dunque splende e riscalda con la massima potenza. Non è un caso che i Romani lo ritenessero padre del Sole e dell’Aurora. La connessione di questa pianta con il sole è davvero tangibile: i suoi estratti, se assunti in dosi massicce e prima di esporsi ai raggi solari, causano fotosensibilizzazione: cioè inducono la pelle a reagire alla radiazione sviluppando vescicole e arrossamenti. L’iperico è considerato una pianta “calda”, “asciutta” e “luminosa”, capace, come il sole, di riassorbire l’eccesso di umori e di far cicatrizzare le ferite. Non solo: è anche in grado di scacciare melanconie e “ombre” della psiche, stati d’animo “freddi” e “umidi”, secondo l’antica dottrina degli umori. Infatti, come la luce solare, questa pianta influenza positivamente il tono dell’umore, ed esercita un’azione antidepressiva. In particolare, l’iperico è molto efficace proprio sulle depressioni invernali, perché stimola il cervello rimediando agli effetti della poca luce. La ricerca scientifica conferma queste proprietà che, con teorie diverse, erano attribuite all’iperico già da molti secoli.


L’IPERICO

vero portentose e agisce rapidamente. Oppure si assume per via interna sotto forma di infuso, estratto o tintura: in questa forma, la pianta ha un’azione lenta ma duratura, e occorrono diverse somministrazioni per raccogliere i significativi benefici che è in grado di apportare.

Il fiore che scaccia le ombre Caro all’immaginario e alla farmacopea tradizionale, l’iperico è stato chiamato in molti modi; i più famosi sono: “scaccia-diavoli”, “perforata”, “mille buchi” e in particolare “erba di San Giovanni”. È infatti tra le principali erbe protagoniste delle feste solstiziali celebrate in tutt’Europa da tempi antichissimi e poi cristianizzate nell’importante festa di San Giovanni Battista, che apre la stagione estiva. Risalgono all’antichità le prime testimonianze dell’uso medico dell’iperico, soprattutto come vulnerario. Secondo Plinio, naturalista latino, questa pianta era molto efficace contro i morsi di serpente velenoso, mentre il medico e botanico greco Dioscoride lo prescriveva per le ustioni e le bruciature, ma anche per stimolare le mestruazioni, come antimalarico e persino come diuretico. Già i Greci e i Romani pensavano, inoltre, che avesse un grande potere protettivo contro gli spiriti e le forze del male. E in un certo senso è proprio così: l’iperico infatti ha il reale potere di scacciare malinconie e pensieri cupi, paure immotivate, angosce, stati d’animo negativi e quindi, nel linguaggio degli antichi, ombre, diavoli o forze maligne.

UN NOME MAGICO Il nome dell’iperico deriverebbe dal greco “uper” ed “eikon” che, secondo alcuni, vuol dire “che sta sopra agli spiriti, li domina”. Altri invece fanno derivare il nome da “oikos”, casa, perché l’iperico crescerebbe spesso sopra le abitazioni in rovina

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