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Punto & a capo

Punto e a capo di Waimer Perinelli

Ma mi faccia il... VACCINO!

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La ricordate lo scanzonato motivetto romanesco di Alberto Sordi “Te c’hanno mai mannato a quel paese” ? A forza di spinte ci siamo arrivati e il vaccino la fa da padrone. Ecco, proprio il vaccino, il più grande affare del 2021 l’anno in cui se ne venderanno dieci miliardi di dosi con un ricavo previsto in 120-150 miliardi di dollari. Attorno e dentro questa enorme torta si sono scatenate polemiche ed appetiti. L’America di Donald Trump ha finanziato la produzione britannica di AstraZeneca con un miliardo e duecento milioni di dollari, la Gran Bretagna ne ha investiti 200 milioni e grazie alla disinvolta e pragmatica politica di Boris Johnson oltre la metà dei cittadini, premier compreso, sono vaccinati, almeno con la prima dose. E l’Europa? il vecchio Continente non sta a guardare. Il Presidente francese Macron a metà marzo ha avanzato perplessità sul vaccino perché, ha affermato, ci sono poche informazioni e ha aggiunto, salvo smentirsi poco dopo, pare non faccia bene a chi ha più di 65 anni. Anzi c’è stato chi ha avanzato l’ipotesi che facesse addirittura male e che una ventina di morti sui venti milioni di vaccinati, fossero imputabile ad AstraZeneca, ma questo non è stato dimostrato, anzi è stata affermata la mancanza di correlazione fra vaccinazione e morte. Tuttavia la polemica è continuata arrivando fino all’assurdo titolo di un giornale: Un uomo di 82 anni travolto ed ucciso da un autobus, era appena uscito da un centro vaccinale. Involontario, tragico collegamento, innestato in una polemica apparsa strumentale. L’immunologo Francesco Le Foche ha dichiarato che:” Se le vaccinazioni vengono associate ad un problema casuale, ma la popolazione lo associa ad un problema causale, si crea solo un effetto domino di sfiducia. E così è stato. Nel frattempo si sono inseriti nel mercato europeo altri vaccini, ognuno con le proprie potenzialità. Il vaccino AstraZeneca, farmaco anglo svedese, è stato sviluppato all’università di Oxford e ad Irbm, società italiana fondata nel 2009 a Pomezia in provincia di Roma, che opera nel campo della bio tecnologia molecolare. L’azienda produttrice si è impegnata a consegnare quest’anno tre miliardi di dosi a costo di 2,8 euro l’una. Piero Di Lorenzo presidente di Irbm chiarisce che “l’azienda sta facendo uno sforzo sovrumano senza guadagnare un centesimo”. Il concorrente più temibile, dotato del favore della Germania, è lo Pfizer BioN Tech di cui la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen ha annunciato la distribuzione di dieci milioni di dosi nel secondo trimestre dell’anno. Lo Pfizer è americano e sviluppato con la tedesca BioNTech con una tecnologia avanzata e costa 16 euro a dose. L’azienda si è impegnata a consegnare quest’anno 1,2 miliardi di dosi e consentirebbe alla francese Sanopi di produrre 100 milioni di dosi. L’Italia sta cercando di ottenere la licenza per produrre il vaccino presso un’azienda di Frosinone. La Germania intanto innesta una quinta marcia e pare intenzionata a sviluppare un’industria locale per la produzione del vaccino Jhonson & Jhonson aggirando il divieto di esportazione USA. Questi due vaccini hanno un costo superiore di almeno una decina di euro rispetto all’Astra Zeneca e quanto ad efficacia non sarebbero inferiori. Le statistiche dicono Pfizer efficacia testata 95% e somministrato in due dosi; Moderna efficacia 95% con due dosi; Jhonson & Jhonson efficacia fino 86 % con la somministrazione di una sola dose. Intanto si affaccia sull’Europa lo Sputnik russo subito fermato da Thierry Breton commissario europeo per il mercato interno, secondo cui l’Europa non ne avrà bisogno. In tutto questo marasma l’Italia fa ancora una volta la parte del vaso di coccio ma è in buona compagnia in una Europa che avanza compatta in diverse direzioni. Insomma dai e dai a quel paese ci stiamo arrivando e il nostro di Paese non dovrebbe trovarsi male perché gli stati sovrani assomigliano sempre più alle regioni normali e province autonome. Ma noi che manchiamo di vaccini ma non di spirito, parafrasando il grande Totò , possiamo ancora dire: “ Ma mi faccia il.... Vaccino”.