Guida Socio Sanitaria di Palermo Distretto 42 PTA Biondo

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Cos'è il Lupus e come si cura? Il Lupus eritematoso sistemico è una malattia infiammatoria sistemica che insorge maggiormente nelle donne in età fertile, ma può iniziare anche in età pediatrica. è una malattia di tipo autoimmune, cioè lo stesso sistema immunitario che ci difende dalle aggressioni esterne (virus, batteri ecc) attacca le cellule del nostro organismo e cerca di distruggerle. I sintomi più comuni all’esordio sono: febbricola, dolore o tumefazione articolare, eritema cutaneo, stanchezza; con il peggiorare della malattia possono essere interessati tutti gli organi: sistema nervoso (convulsioni, emiparesi, mal di testa, disturbi psichiatrici), rene (nefrite con possibile insufficienza renale), polmoni (pleurite), cuore (pericardite), articolazioni (artrite), pelle (eruzioni cutanee di vario tipo, di solito scatenate da esposizione al sole, la più tipica è l’eritema a forma di “farfalla” che interessa le guance e il dorso del naso). Il farmaco principale per la cura del lupus è il cortisone al quale vanno affiancati farmaci antimalarici (idrossiclorochina) per i disturbi cutanei ed articolari; nelle forme più gravi si associano farmaci immunosoppressori e i più recenti farmaci “biotecnologici”. Dottor P. Pinelli

Terapia del dolore Il dolore è importante: funge da campanello d'allarme per segnalare la presenza di una lesione o un’alterazione in atto nell’organismo. Quindi, nella stragrande maggioranza dei casi, rappresenta il segnale che ci fa capire che l’organismo sta per subire un danno e ci consente di mettere in atto i meccanismi fisiologici di difesa necessari.

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volte, però, può capitare che il dolore si protragga nel tempo, nonostante la malattia sia guarita: in questi casi la sua utilissima funzione di sintomo iniziale si esaurisce, e il dolore stesso si trasforma in una vera e propria malattia. Sono molte le patologie che possono essere causa scatenante di un dolore cronico che, se non viene trattato tempestivamente, può provocare nel paziente ansia e depressione, condizionando la sua qualità di vita. La medicina del dolore è la disciplina specialistica che studia i meccanismi che producono il dolore, le cause che lo provocano e le terapie che possono eliminarlo. Serve a migliorare la qualità della vita dei pazienti che soffrono a causa di dolore acuto o cronico non oncologico. Il reparto è gestito da un anestesista esperto supportato da una procedura organizzativa composta da varie professionalità come infermiere esperto in terapia intensiva, l’algologo, il reumatologo, un ortopedico e uno psicologo. Il paziente può essere indirizzato all'ambulatorio di terapia del dolore dal medico di famiglia o da qualunque altro specialista. Una volta ottenuta la richiesta del medico, l'utente può contattare il CUP per fissare un appuntamento. Le patologie che più frequentemente vengono associate al dolore cronico sono quelle legate all’artrosi, alle lombalgie e alle cefalee. Più spesso, però, la terapia del dolore è necessaria per alleviare la sofferenza delle persone che sono giunte a uno stadio terminale della malattia. L'ambulatorio di terapia del dolore offre visite, infiltrazioni intrarticolari, infiltrazioni peridurali, infiltrazioni perivenose, infiltrazioni peritendinee, mesoterapia, elettroneurostimolazione.

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L’obiettivo della prima visita di terapia del dolore è quello di scoprire e analizzare la qualità, l’intensità e la sede del dolore, così da poter individuare il trattamento migliore per ogni situazione. Nel corso della visita lo specialista procede all’anamnesi – cioè alla raccolta dei dati relativi alla storia clinica del paziente – e a un esame obiettivo e documentale, utile per redigere una diagnosi finale, che in alcune circostanze può comunque richiedere ulteriori approfondimenti quali esami di laboratorio, radiologici, ecc.


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