Colonne Gelesi Edizione Maggio 2017

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Il Consiglio Comunale delibera la cittadinanza onoraria per lo scrittore che a Gela nell’81 ricevette il primo premio della sua carriera

Camilleri cittadino gelese

Speciale “Patto per il Sud”

Ospedale. Invitato personalmente dal sindaco, il padre del Commissario Montalbano desidera tornare in città per la cerimonia di conferimento Decreto contestato

I

l Consiglio Comunale di Gela, presieduto da Alessandra Ascia, ha deliberato all’unanimità il conferimento della cittadinanza onoraria ad Andrea Camilleri. Quando lo scrittore non era ancora noto al grande pubblico, fu un concorso letterario, che si tenne nella città del Golfo nel 1981, ad intravederne le grandi doti. Camilleri fu premiato, per la prima volta nella sua lunga carriera, da una giuria presieduta da un critico di fama come Giacinto Spagnoletti, per il romanzo “Un filo di fumo”, edito da Garzanti. In quell’occasione, con lui si complimentò Gesualdo Bufalino. Fu l’unica volta che i due grandi scrittori vennero in contatto. Prima dell’esordio del commissario Montalbano, sarebbero dovuti passare ancora tredici anni. E negli episodi consacrati al successo dalla fiction Rai, Camilleri non ha dimenticato Gela, affibbiandole lo pseudonimo di Fela, così come Vigata è la sua Porto Empedocle. In città risiede inoltre il più grande amico dello scrittore: Federico Hoefer, anch’egli fine intellettuale, ispiratore della delibera proposta al sindaco Dome-

Il sindaco Domenico Messinese e l’assessore Francesco Salinitro a casa di Andrea Camilleri per invitarlo a ritirare la cittadinanza onoraria a Gela nico Messinese. Il primo cittadino ha invitato personalmente Camilleri alla cerimonia che Gela tributerà al suo nuovo ed illustre concittadino. “Per me – ha detto lo scrittore - è

un'occasione di autentica commozione perché conferire la cittadinanza ad una persona che non è nata in quel paese è un riconoscimento di fraternità. Essere accolto da una

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comunità, come suo figlio e membro, è motivo di profonda emozione, come uomo prima ancora che come scrittore. Sono grato al sindaco, alla Giunta, al Consiglio Comunale e a tutti i miei concittadini gelesi nuovi e vecchi”. A giugno Camilleri ritirerà un premio in Francia, e non se la sente di affrontare, alla sua età (91 anni), due viaggi in un mese. Programmerà la sua trasferta gelese dopo l’estate. Anche se per i suoi spostamenti in aeroporto ci fa sorridere. “Sono diventato come un pacco postale – ci racconta -. È una situazione confortevole: ti prendono e ti portano in giro con la carrozzina, fino a farti accomodare in aereo. Spero proprio anche come fatto personale di venire a Gela, perché ho voglia di tornare in Sicilia e voglio veramente abbracciare tutti i gelesi. E soprattutto, se affronto un viaggio vuol dire che sto bene, quindi l'augurio è fatto anche pro domo mea”. Per Camilleri, quella di Gela è la terza cittadinanza onoraria dopo quella conferitagli dai Comuni di Santa Fiora in Toscana nel 2014, e di Agrigento nel febbraio del 2016.


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