Bagheria aprile 2018 web

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Contratto di Fiume del Bacino Eleuterio Periodico del Comune di Bagheria - Anno XIII - N°1 Aprile 2018 Anno XIII n°1 (8°Pubb.) Aut. Tribunale Palermo n. 30 del 25/10/2005 Editore Sindaco pro-tempore: Patrizio Cinque Direttore responsabile: Marina Mancini ufficio.stampa@comune.bagheria.pa.it Corso Umberto I, 165 - Tel./fax 091/943320 - 90011 Bagheria

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A Bagheria il Mercato del contadino

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EDITORIALE

il Sindaco Patrizio Cinque

Cari concittadini, rieccoci, dopo alcuni mesi dalla sua ultima uscita, il giornale comunale “Comune in…forma” riprende la sua pubblicazione. Le ultime elezioni, come ben sapete, ci hanno imposto il fermo per il silenzio elettorale. Torniamo nelle vostre case con questo strumento per raccontarvi alcune delle ultime iniziative ed azioni amministrative messe in campo e per raccontarvi alcuni progetti futuri. Uno dei punti principali del nostro programma di governo è quello di essere vicini alle persone, in particolare a quelle che più hanno bisogno di un confronto con l’amministrazione. In questi mesi abbiamo cercato, con ogni mezzo, di essere a disposizione di quelli che si sono rivolti all’amministrazione, in forma associata e singola, ed abbiamo cercato di attivare processi di condivisione della gestione della Cosa Pubblica. Il più importante tra questi è il progetto di Amministrazione condivisa di cui ampiamente vi parliamo nelle prossime pagine. Un’iniziativa in cui credo molto e cui sto partecipando attivamente mediante il gruppo di lavoro dell’ufficio amministrazione condivisa. Non tutte le problematiche che i cittadini ci espongono giornalmente possono trovare soluzione in tempi immediati e certi, per alcuni problemi e criticità sono state impostate le soluzioni e queste, auspichiamo, troveranno riscontro nei prossimi mesi. In questo percorso l’aiuto e la partecipazione dei cittadini è fondamentale: lo è per aiutarci a migliorare la raccolta differenziata cosa che comporterà una riduzione dei costi, lo è perché ci aiuterà a mantenere il decoro urbano e lo è perché ci aiuterà ad aver rispetto e cura dei beni comuni. E’ evidente dunque che l’aspetto programmatico che più di tutti mi sta a cuore sottolineare, come esemplificativo della linea d’azione che intendiamo continuare a tenere, è appunto la volontà di avvicinare cittadini e Comune, nonché di rendere le decisioni il più partecipate e condivise possibile. Con la Casa del Volontariato ed ora, con i processi di amministrazione condivisa, ci stiamo riuscendo. Sono frutti che si vedranno anche dopo che il gruppo di lavoro che mi onoro di guidare non amministrerà più, ma il pensiero di vedere una città che è di tutti e che vogliamo amministrare tutti insieme è più forte di ogni appartenenza e divisione politica e spero che unisca chiunque fa politica, chiunque sia impegnato nell’associazionismo e nel volontariato, sino al singolo cittadino. Anche durante i difficili mesi di blocco delle nostre risorse, i tempi del dissesto, non siamo rimasti fermi. Abbiamo cercato di pensare comunque a possibili strategie e vie che ci permettessero comunque di operare. E’ quindi con un velato ottimismo che vi saluto rimandandovi al prossimo numero e alla lettura di questa edizione.

#Lacittàèditutti: #amministriamolainsieme

Presentato, in assemblea cittadina, il regolamento per la co-gestione dei beni comuni. Una nuova idea, un nuovo progetto ha animato le attivà comunali degli ultimi mesi: l’adesione del Comune all’idea di un’Amministrazione condivisa cittadini - Ente locale. Per spiegare ai Bagheresi di cosa si tratta è stata organizzata, lo scorso 28 marzo un’assemblea cittadina, la cui resgistrazione è disponibile on line alla seguente url: http://www.ustream.tv/recorded/113896440 .

L’ASSEMBLEA È SERVITA a spiegare ai cittadini cosa sia un’Amministrazione condivisa, chiarire il senso e il funzionamento del regolamento per la collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la rigenerazione e la gestione condivisa dei beni comuni urbani: a questo è servita l’assemblea cittadina che si è svolta, ieri, in aula consiliare. All’incontro, oltre ad un discreto numero di giovani cittadini interessati e di rappresentanti dell’associazionismo cittadino, erano presenti il sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque, l’assessore alle Politiche Sociali Maria Puleo, l’assessore alla Programmazione fondi europei, Alessandro Tomasello, il presidente del Consiglio comunale, Marco Maggiore, Daniela Ciaffi e Pasquale Bonasora di Labsus (Laboratorio di sussidiarietà), Michele Balistreri referente del CASB (coordinamento delle associazioni del bagherese), Gianluca Rizzo referente del comitato direttivo della delegazione CeSVoP, che ha coordinato i lavori. Può sembrare strano, considerato il degrado di qualche zona del territorio, ma sono in molti i cittadini attivi e le associazioni di volontariato disponibili

a prendersi cura di piazze, giardini, beni immobili e restituirli alla comunità. Spesso però le pastoie burocratiche impediscono e non facilitano affatto i processi di tali percorsi di cura. Il regolamento per la gestione condivisa

Patrizio Cinque dei beni comuni può essere uno strumento facilitatore di questi percorsi. Per proporre un patto di collaborazione non si dovrà far parte, per forza, di un’associazione. Potrà proporlo anche un singolo cittadino, che si aggiunge

ad altri singoli cittadini con la sua idea. I patti possono essere anche veicolo di inclusione sociale. Ogni dettaglio è spiegato nel regolamento che andrà presto in approvazione in Consiglio comunale. Il sito web istituzionale sarà presto ospite di una sezione tutta dedicata ad Amministrazione condivisa. «E’ un regolamento importante, per fare un passo in avanti dove i cittadini diventano amministratori del proprio territorio – dice il sindaco Patrizio Cinque – occorre rendere Bagheria di tutti, Bagheria come bene comune. Ringrazio Labsus, CeSVoP, Casa del volontariato e tutte le associazioni che stanno portando questa città ad essere una comunità. Il regolamento serve proprio a questo, con il patto di collaborazione che faremo con ogni soggetto che vorrà gestire beni comuni ci si impegnerà a partecipare e a far parte di questa comunità». «È importante sottolineare che i patti di collaborazione non si sostituiscono a quel che deve fare il Comune – aggiunge il primo cittadino – ma unendo le forze possiamo fare di più, senza pensare al tornaconto ma migliorando la vivibilità di questo territorio, la nostra vita e quella delle prossime generazioni. In questo modo si toccano tutte le componenti della vita sociale: da quella economica a quella di convivialità non solo migliorando il decoro di una zona un soggetto privato potrà fruire meglio di uno spazio pubblico e, perché no, attraverso questa operazione creare occupazione; non è questo l’obiettivo ma una possibile conseguenza». Il sindaco ha concluso il suo intervento pensando ai progetti che si potrebbero realizzare su Monte Catalfano, sul Giardino antistante villa Cuto, su piazza Butera, i vicoli, le fontane, le piazze e le spiagge. «Adesso dipende tutto dai

cittadini e dalla loro adesione – conclude Cinque – Secondo me questa è una delle migliori cose che abbiamo prodotto come amministrazione perché l’abbiamo fatta non da soli ma insieme a tutti i soggetti che amano questa città». A spiegare come funzionano i processi partecipativi, i patti di collaborazione:

Daniela Ciaffi Daniela Ciaffi e Pasquale Bonasera di Labsus il laboratorio di sussidiarietà che accompagnerà la comunità di Bagheria a far parte dei 150 comuni che hanno adottato il regolamento. Daniela Ciaffi, docente ad UniPa di Sociologia Urbana, ha seguito il tema dei processi partecipativi dagli anni ‘90 aderendo poi al progetto Labsus. Ha spiegato come è nata l’idea, a Bologna, da un funzionario che continuava a ricevere proposte da cittadini attivi per migliorare la città. «Oggi sono 150 i comuni che hanno adottato questo regolamento, personalizzandolo. Nel 2001 nella Costituzione italiana viene introdotto l’articolo 118, 4 comma, il principio di sussidiarietà, che sottolinea come il Pubblico debba favorire l’autonoma iniziativa di cittadini singole e associati che agiscono nell’in-


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