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Editoriale

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L’opinione

L’opinione

DIl periodo tra fine e inizio anno porta sempre con sé tempo di bilanci e valutazioni e, probabilmente più di altri anni, il 2022 ha riportato la dimensione del verde al centro della vita di ognuno, tornando a puntare i riflettori, e interrogare, le figure professionali che vi orbitano intorno. L’intenzione di questo numero è così quella di guardare proprio in questa direzione: storie, scoperte, nuove esigenze e consapevolezze che ci impongono di questionarci sul settore e, perché no, provare a dare delle risposte. Risposte che noi, in questo numero, abbiamo affidato alla voce delle nuove generazioni: un punto di vista fresco e nuovo, ma profondamente attento a ragionare anche sulle modalità del passato. Abbiamo riscoperto così figure professionali appassionate, che tornano a dare una profonda importanza a una conoscenza della materia e della teoria non didascalica, ma fondamentale per intervenire, concretamente nel migliore dei modi. Largo spazio ai giovani, quindi, alle loro impressioni e ai loro approcci: voci ed esperienze come quella di Dario Pizzi, intervistato per la rubrica New Generation, che ha in comune con la storia di copertina di Mirco Colzani un confine tra giardiniere e progettista sempre più sottile e meno definito. Un’interconnessione profonda, e significativa della direzione in cui procede il settore, delle diverse figure che collaborano, talvolta coesistono, per usufruire al meglio delle innovazioni che le nuove tecnologie permettono di sfruttare per operare sul verde, raccolte come sempre nella sezione Soluzioni. Riscoprendo però, allo stesso tempo, un legame col concreto delle scorse generazioni, fatto proprio, secondo paradigmi sempre nuovi, da giovani professionisti.

di Francesco Tozzi

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