Greenup 195 - novembre 2021

Page 1

greenup

TR ADE MAGAZINE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE DEL CANALE GARDEN E AGR ARIE

novembre 2021

Edizioni Laboratorio Verde srls - via E. Cosenz 35 , 20158 Milano

n.195

NEW BUSINESS

Rosaflor, trasformarsi in un punto d’attrazione

Simonetta Chiarugi, mente e cuore di Aboutgarden, la cui pagina Instagram è la più seguita del settore

pag. 16

MOOD

Trend made in Holland, un nuovo inizio

g

INTERVISTA

OFFLINE E ONLINE DEVONO ANDARE A BRACCETTO

Il racconto di Simonetta Chiarugi tra consigli e idee per il garden


Erba srl,

da cinquant’anni il migliore alleato di chi ama il verde.


23 • 24 • 25

FEBBRAIO 2022

Fiera Milano - Rho

PADD. 12 - 16 - 20 9 settori espositivi 5 aree speciali aree demo esterne

International B2B Green Expo

(+39) 02 6889080 | www.myplantgarden.com | info@myplantgarden.com


"E bastava la letizia di un fiore a riportarci alla ragione" (Alda Merini)

fiori t a l e s

Il primo progetto editoriale B2B pensato per creare uno spazio informativo e formativo per gli operatori del comparto del fiore reciso

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DAL SITO WWW.FIORITALES.COM SEGUICI SU INSTAGRAM @FIORI_TALES

DA UN’IDEA DI

e d i z io n i

Laboratorio

verde


Tendenze

Prodotti novità

Tecniche

Storie

Ispirazioni

Info sul mercato

TUTTO IL MEGLIO DEI FIORI LO TROVI SOLO SU FIORITALES!


Super Highlights Primavera

2022


g

Q

Editoriale /

Instagram/ FRA_SETTE GREENUP_LAB

uello che avete tra le mani è un numero scoppiettate, frizzante, pieno di entusiasmo. Concreto. Pagina dopo pagina potrete trovare spunti, consigli e idee da reinterpretare e rielaborare all’interno del vostro centro di giardinaggio. Quindi, spazio alla creatività a partire, come sempre, dalla copertina. Una copertina molto consumeroriented, all’apparenza, ma che racconta l’esperienza di Simonetta Chiarugi… Ma perché intervistare un influencer su una rivista dedicata ai garden? La risposta è tra le righe; per sintetizzarla, perché le sue competenze in content strategy e influencer marketing possono orientare i centri di giardinaggio a trovare la propria strada nell’online - la loro strada unica e speciale, non una strada qualsiasi. Così, dopo un confronto in redazione, siamo andati a trovare Simonetta nella sua Celle Ligure e, in una giornata di luglio, in riva al mare, abbiamo buttato giù l’idea della cover story. Un’intervista ricca, concreta, dalla quale emerge l’importanza della cura per i dettagli, che fanno sempre la differenza. Grazie, Simonetta! E continuiamo con l’entusiasmo dei fratelli Bisinella, che hanno aperto Flora Cafè all’interno del loro garden in provincia di Vicenza, con l’intento di trasformarsi in un punto di attrazione, poliedrico, che non ha paura di cambiare. E anche i trend di Flower Council of Holland, che vi presentiamo a pagina 36 racchiudono l’entusiasmo di chi vuole sperimentare, raccontando l’attualità e i tempi che cambiano, perché il consumatore è sempre più alla ricerca di cose che lo facciano stare bene: piante e fiori sono in prima linea, insieme agli alleati di sempre, i colori. Ma non fermatevi qui, perché il filo conduttore di questo numero è proprio l’entusiasmo… Sarebbe un peccato non leggerlo dall’inizio alla fine. Per concludere, permettermi di spendere due parole sull’articolo che chiude questo numero. Grazie al nostro nuovo progetto editoriale FIORItales, che condividiamo con Myplant & Garden, abbiamo raccolto 10 mini interviste a 10 fioristi, in occasione dell’evento “Bouquet d’autore”: 17 camerini del TAM, dopo il redesign degli spazi, sono stati il teatro di una competizione tra flower designer. E in questo numero vi raccontiamo il loro mondo… Pieno di entusiasmo.

greenup

7


g

Sommario / 195 NOVEMBRE 2021

036

016

048

PRIMO PIANO 014 Under 40

022 Green interior

047 Collaborazioni

054 Prodotti

Il tesoro nascosto: i clienti “di nicchia”

Una casa verde a Trastevere

Prodotti “da copertina”

Una linea speciale a prova di garden center

colloquio con Filippo Petrucci di Marta Meggiolaro

colloquio con Marco Pelliccia di Alice Nicole Ginosa

016 Cover story

024 New Business

Offline e online devono andare a braccetto

Trasformarsi in un punto di attrazione

colloquio con Simonetta Chiarugi di Daniela Stasi

colloquio con Alberto Bisinella e Aurora Costenaro di Alice Nicole Ginosa

TENDENZE

di Bianca Ferraris

048 Supporti “In forma” per le feste di Bianca Ferraris

050 Idee Visioni dall’anno che verrà… di Alice Nicole Ginosa

052 Novità 2022 I ciclamini fanno il pieno di colore e forza

Storie dal futuro (del florovivaismo)

053 Iniziative

di Alice Nicole Ginosa

di Filippo Terragni

di Bianca Ferraris

044 Decor Un 2022+ oltre il tempo e la stagione di Alice Nicole Ginosa

i nostri

8

greenup

su radiogarden.it

colloquio con Nunzia Guerra di Daniela Stasi

060 Intervista colloquio con Severino Sandrini di Francesco Tozzi

040 Generazioni

Il tormentone della sostenibilità approda in fiera

Comprendere il mercato e anticiparlo

“Il centro di giardinaggio deve avere un valore”

Un nuovo inizio

039 Eventi

056 Comunicazione

di Filippo Terragni

036 Mood di Marta Meggiolaro

colloquio con Roberto Ferracuti e Mattia Acciarri di Marta Meggiolaro

Fateci Spazio

062 Web Missione possibile: crescere con il digitale di Jessica Bertoni

064 Sostenibilità 37,5 milioni di italiani chiedono il cambiamento di Marta Meggiolaro


062

greenup

www.laboratorioverde.net / N 195 novembre 2021 Direttore responsabile Francesco Tozzi / direzione@laboratorioverde.net

In redazione Lucio Brioschi, Alice Nicole Ginosa, Marta Meggiolaro / redazione@laboratorioverde.net Grafica Daniela Francescon / daniela.francescon@gmail.com

064

067

Collaboratori Mauro Consilvio (fotografo), Bianca Belfiore, Erica Cherubini, Bianca Ferraris, Costanza di Matteo, Stefania Medetti, Matteo Ragni, Nicolò Pensa, Rachele Pozzato, Daniela Stasi, Filippo Terragni, Filippo Tommaseo Produzione e segreteria Katiuscia Morello / k.morello@laboratorioverde.net Promozione e sviluppo Stefano Carlin / s.carlin@laboratorioverde.net Responsabile editoriale Daniela Stasi / d.stasi@laboratorioverde.net Stampa Aziende Grafiche Printing srl Via Milano 3/5 20068 Peschiera Borromeo (MI) Direzione, redazione e amministrazione Via E. Cosenz 35, 20158 Milano, Tel. 02 42448445 www.laboratorioverde.net info@laboratorioverde.net

greenup

RUBRICHE

TR ADE MAGAZINE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE DEL CANALE GARDEN E AGR ARIE

novembre 2021

034 Business Verde

di Francesco Tozzi

Spine o senza spine? di Matteo Ragni

011 Greenshop Il meglio in primo piano

036 Visual idea

026 Brevi dal mercato

Come valorizzare le luci di Natale?

Edizioni Laboratorio Verde srls - via E. Cosenz 35 , 20158 Milano

n.195

007 Editoriale

NEW BUSINESS

Rosaflor, trasformarsi in un punto d’attrazione

Simonetta Chiarugi, mente e cuore di Aboutgarden, la cui pagina Instagram è la più seguita del settore

pag. 16

MOOD

Trend made in Holland, un nuovo inizio

g

INTERVISTA

OFFLINE E ONLINE DEVONO ANDARE A BRACCETTO

Il racconto di Simonetta Chiarugi tra consigli e idee per il garden

di Erica Cherubini Simonetta Chiarugi, mente e cuore di Aboutgarden, la cui pagina Instagram è la più seguita del settore

SPECIALE FIORItales 067 Contest Una sfida all’ultimo bouquet testi di Alice Nicole Ginosa e Daniela Stasi, foto di Mauro Consilvio

• “La fiorista innamorata” • “Sono un’artigiana del fiore”

• “Infrangere le regole” • Facciamo “accadere le cose” • Naturali imperfezioni • Voce del verbo “pasticciare” • L’elfo del bosco • Flower designer per amore • Armonie e contrasti • Raccontare con i fiori

Questa rivista è stampata su carta FSC

Casa editrice specializzata nei settori florovivaismo, garden e interior Amministratore unico Francesco Tozzi Segreteria generale Katiuscia Morello Greenup è una rivista di Edizioni Laboratorio Verde srls. Fanno parte della stessa casa editrice: • Flortecnica e vivaismo • IL giardiniere • Agenda del verde • Calendario del verde • I Quaderni di greenup • Fiori Tales Rappresentante e collaborazioni: • floorewall.com • F&W magazine • Radio Garden Edizioni Laboratorio Verde srls, titolare del trattamento dei dati relativi ai destinatari della presente pubblicazione, informa che le finalità di tale trattamento sono rivolte a consentire l’invio della presente rivista, e/o altre di propria edizione, allo scopo di agevolare l’aggiornamento dell’informazione tecnica, nonché alle operazioni necessarie alla gestione amministrativa e contabile dell’abbonamento. Edizioni Laboratorio Verde srls riconosce e garantisce ai medesimi destinatari i diritti di cui all’art. 7 del D.Lgs. 196/03. GreenUp, periodico registrato: autorizzazione del Tribunale di Milano n.64 del 27/1/1999 - n. R.o.c. 2232, delibera del 30/06/2001. La pubblicazione o la stampa di articoli e immagini della rivista deve essere autorizzata per iscritto dall’Editore. Gli articoli pubblicati su GreenUp sono sotto la responsabilità degli autori.

www.laboratorioverde.net issuu.com/edizionilaboratorioverde

Abbonamento da 6+1 numeri: 25,00 Euro


Tel. +39 049.9303165 - info@newpharmgarden.it

www.newpharmgarden.it

Usare I biocidi con cautela. Prima dell’uso leggere sempre l’etichetta e le informazioni sul prodotto.

INFALLIBILE SU TOPI E RATTI


g

Prodotti / GREENSHOP

IL MEGLIO IN

PRIMO PIANO La nostra selezione di soluzioni per gli spazi verdi, la casa e gli animali domestici

RISULTATI DA PROFESSIONISTA 

AVVENTURE IN COMPAGNIA 

Con l’arrivo dei mesi più freddi, è essenziale proteggere anche i nostri amici a quattro zampe. E Croci, azienda italiana di riferimento per il settore pet, ha realizzato Hiking Collection per gli spiriti più avventurosi, insieme a tanti altri articoli. La nuova linea di abbigliamento per cani è infatti stata progettata proprio per le attività all’aperto. È adatta a cani di ogni razza, dimensione e taglia grazie alla regolazione su vita, coda e collo. Ogni capo poi è realizzato con tessuti tecnici e impermeabili di alta qualità, per garantire il massimo comfort e per proteggere i nostri fidati compagni da ogni condizione climatica. www.croci.net

Grazie alla sua speciale composizione, il Terriccio Universale Vivo Fleur De Soleil è un prodotto pensato per ottenere risultati ottimali con un’applicazione semplice ed efficace, adatta a tutti. Si presta ad ogni tipo di pianta: pianta per il tuo orto, fiori, piante da vaso o in giardino, garantendo un nutrimento naturale e una crescita rapida. Il punto forte dell’azienda Raggio di Sole è infatti la formulazione a base di microelementi, vitamine e aminoacidi, unendo un concime “starter” all’effetto biostimolante dell’alga bruna norvegese. Il mix di torbe brune e bionde permette così una crescita rapida e rigogliosa per piante e fiori in salute e duraturi. www.raggiodisole.it

ROMPI IL GHIACCIO

Per l’arrivo dell’inverno Gardena ha pensato a una linea di prodotti, perfetta per non farsi cogliere impreparati dai primi freddi e dalle prime nevicate. La nuova Pala da Neve Combisystem viene proposta sia con profilo in plastica, sia con profilo in acciaio inossidabile, per avere il prodotto adatto a ogni tipologia di superficie. Alle pale si aggiunge poi il Rompighiaccio Combisystem: la sua lama in acciaio permette di rompere qualsiasi lastra di ghiaccio, e nei mesi più caldi diventa uno strumento ottimale contro lo sporco ostinato. Entrambi i prodotti possono essere utilizzati con lo speciale manico ergonomico in alluminio, che si presta a ogni articolo della gamma. A completamento della linea Gardena propone lo Spingineve, progettato per ottenere grandi risultati con un piccolo sforzo, e lo Spargisale, con sistema a baionetta e di dosaggio per sale, sabbia o ghiaietto. www.gardena.com greenup

11


g

Prodotti / GREENSHOP

PRATO DA COPERTINA 

Il Paese Verde presenta nel nuovo catalogo 2022 la Linea Prato: una gamma di prodotti, pensati per un utilizzo combinato, per risultati e prestazioni ottimali del tuo prato. Questo percorso inizia con la preparazione del terreno con Starter: un concime specifico da usare al momento della semina, rigenerazione e posa del prato; con azoto e potassio, adatto anche a fiori. Si passa poi a una concimazione di mantenimento grazie a Growing, adatto ai prati ornamentali, o Fertilgreen, per quelli erbosi. Le sostanze nutritive contenute garantiscono un’azione mirata ed efficace. Il ciclo si conclude con Biogreen, un prodotto pensato per prendersi cura del verde, donando ai prati salute e un verde brillante. Una linea completa per tutti gli appassionati, ecosostenibile ed efficace. www.ilpaeseverde.it

ANIMA E CONSAPEVOLEZZA

È la traduzione di “Nuna” dal dialetto Maya, ed è anche il nuovo progetto di zeroCO2, la società benefit italiana che si occupa di progetti di riforestazione, in collaborazione con AWorld, l’app selezionata dalle Nazioni Unite a supporto di Actnow contro il cambiamento climatico. Si tratta di un mazzo di 52 carte, ognuna con consiglio originale per uno stile di vita sostenibile e un’illustrazione, disegnata appositamente da un team di giovani illustratrici italiane. Si può scegliere di seguire un percorso carta dopo carta, o di lasciarsi ispirare da una scelta casuale dal mazzo, sfidando amici e parenti a diventare sempre più consapevoli e responsabili. Ogni carta riporta anche dei qr code, che rimandano a pagine per approfondire le varie tematiche. Per ogni nuna acquistato poi, sarà piantato un albero nei paesi più colpiti dalla crisi climatica. Potrai seguirne la crescita, affidata a famiglie locali, grazie al sistema di tracciamento e trasparenza Chloe. www.zeroco2.eco/it

12

greenup

TRADIZIONE E INNOVAZIONE

Circum è la nuova fioriera circolare TeraPlast, che unisce nuove tecnologie a linee tradizionali. Capienza, resistenza e praticità, disponibile in due tonalità antracite o anticato e in cinque dimensioni, da 40 a 100 cm. La particolarità del prodotto sta nel sistema di auto irrigazione che permette anzitutto di evitare sprechi idrici, oltre a permettere un’attenta cura del verde anche in caso di assenze. Circum è infatti progettata per permettere la creazione di una riserva d’acqua sul fondo, grazie ai fori nelle aree di drenaggio. Uno strato di argilla e di tessuto non tessuto permetteranno poi che l’acqua in eccesso, passata attraverso i fori, risalga verso l’alto a terreno asciutto. In pochi passaggi è anche possibile aggiungere le ruote multidirezionali, per maggiore praticità e maneggevolezza: un ulteriore valore aggiunto a un utilizzo responsabile delle risorse. www.teraplast.com/it


Crea uo

e al Natal li t

Lasciati ispirare dalle Stelle di Natale. Scarica gratis su www.sfe-trade.com i materiali per personalizzare il tuo punto vendita.

CAMPAGNA FINANZIATA CON L’AIUTO DELL’UNIONE EUROPEA.

IL CONTENUTO DI QUESTA CAMPAGNA PROMOZIONALE RAPPRESENTA SOLTANTO LE OPINIONI DELL’AUTORE ED È DI SUA ESCLUSIVA RESPONSABILITÀ. LA COMMISSIONE EUROPEA E L’AGENZIA ESECUTIVA EUROPEA PER LA RICERCA (REA) NON ACCETTANO ALCUNA RESPONSABILITÀ RIGUARDO AL POSSIBILE USO DELLE INFORMAZIONI CHE INCLUDE.


g

Primo piano / UNDER 40

Il tesoro nascosto: i clienti “di nicchia” Appassionati alla ricerca di prodotti specifici, che uno shop di grandi dimensioni non prevede in assortimento, trovano negli shop online tutto ciò che desiderano - e che può raggiungerli in qualunque parte del mondo si trovino

E

colloquio con FILIPPO PETRUCCI di MARTA MEGGIOLARO

voplant: un nome suggestivo, in cui si riconoscono le due parole che lo compongono, Evolution e Plant. L’evoluzione delle piante, o meglio, l’evoluzione del concetto di pianta è il sogno su cui Filippo Petrucci, trentanove anni, ha costruito il suo e-commerce. L’obiettivo: portare cose nuove nel mondo delle piante. Lo shop online di Filippo negli ultimi due anni è cresciuto rapidamente, e abbiamo deciso di approfondire con lui i motivi di questa crescita.

Filippo come è nata l’idea di Evoplant? «Verso i 18 anni, complice la passione per il giardinaggio di mia mamma, è nata la mia passione per le piante tropicali, in particolare orchidee, tillandsie e felci. Mi sono laureato in gestione del verde urbano e del paesaggio e ho svolto un progetto post laurea sulla riproduzione delle orchidee in vitro alla facoltà di Pisa. Ho lavorato quattro anni e mezzo in un vivaio, poi ho deciso di mettermi in proprio per rispondere a una difficoltà che conoscevo bene da coltivatore hobbista: quella di reperire i prodotti giusti per le piante tropicali e insolite. Così è nata Evoplant». Quindi parliamo di prodotti che non hanno una grande diffusione. «Il nostro target infatti è il coltivatore evoluto, che vuole ci-

14

sono più orgoglioso è la gamma di vasi in terracotta per piante epifite e per orchidee: abbiamo ritrovato i modelli ottocenteschi e li abbiamo rimessi in produzione. Abbiamo anche un occhio sulle ultime tendenze: humus di lombrico, zeolite e biochar, ad esempio, sono in catalogo». E chi sono i tuoi clienti? «Riforniamo non solo gli appassionati di piante tropicali e insolite, ma anche molti vivai che fanno produzione di orchidee e alcuni orti botanici in Italia e all’estero, come quello di Palermo e di Praga. I nostri clienti sono sparsi in ogni angolo d’Italia e d’Europa. Abbiamo scelto l’online – anche se partecipiamo anche a tante fiere di settore – perché sarebbe stato molto difficile raggiungere con un punto vendita fisico una clientela così di nicchia».

Filippo Petrucci, 39 anni, fondatore di Evoplant.

EVOPLANT DI FILIPPO PETRUCCI

• Fondata nel 2015 • Produzione e commercializzazione di prodotti per la coltivazione di piante tropicali e insolite • Fornitore, fra gli altri, dell’Orto Botanico di Praga • Marchio registrato a livello europeo • Vendita fisica presso le fiere di settore • Shop online • Sede: Fucecchio (FI)

mentarsi con piante che hanno esigenze precise di coltivazione e quindi hanno bisogno di prodotti dedicati. Le orchidee, ad esempio, necessitano di un substrato particolare, il bark per orchidee. Lo produciamo noi con corteccia di pino selezionata per quest’uso, registrato specificamente come ammendante. Uno dei prodotti di cui

È andata subito bene, fin dalla fondazione di Evoplant? «I primi tre anni sono stati tempi tecnici per inserire sempre più prodotti, per farsi conoscere dai clienti e selezionare una serie di fornitori affidabili e prodotti di qualità. L’azienda è sempre stata in crescita e il marchio è registrato a livello europeo. Quest’anno, che è il sesto di attività, abbiamo una nuova sede, uno spazio di 240 metri quadrati con mille metri quadrati di piazzale. Per quanto riguarda il sito, invece, per darti un’idea nelle ultime tre settimane abbiamo processato circa 400 ordini, abbiamo avuto 35mila visualizzazioni di pagina negli ultimi 30 giorni. Il tasso di conversione delle visite in acquisti si attesta al 4,9%. Insomma, stiamo iniziando a strutturarci».

greenup

Scho


E questo “noi” che usi parlando, a chi si riferisce? «Evoplant è mia, ma sono cosciente di avere intorno un sacco di persone, di realtà e di competenze diverse che mi hanno supportato e che continuano ad essere fondamentali nel processo di crescita e innovazione. Il confronto con altri specialisti è stato fondamentale per poter sviluppare la mia idea, arricchendola con competenze ed esperienza». Come sono cambiate le cose con il Covid? «Il fatto di avere uno shop online collaudato e funzionante è stato un punto di forza. Abbiamo notato un innalzamento dell’età media, che è arrivata ai 60 anni. Durante il lockdown ci telefonavano persone che chiedevano se l’acquisto fosse sicuro, come sarebbe stato il trasporto, come potevano pagare se non avevano carta di credito o paypal. Abbiamo

rare stanno comparendo sempre più velocemente sui listini dei produttori e di conseguenza sui banchi dei vivai e garden center. Un esempio recente è stato il Philodendron Pink Princess, reperibile nella GDO».

inserito la possibilità di pagare in contrassegno o con bonifico proprio perché questa fascia d’età usa poco i pagamenti digitali». Che tendenze vedi nel mondo del florovivaismo italiano? «Il cliente finale cerca piante sempre più particolari. Le piante da fiore da interno sono arretrate rispetto a quelle da foglia. La produzione si sta adeguando rapidamente, alcune piante che solo un anno fa erano considerate

Filippo Petrucci ha ritrovato e rimesso in produzione i vasi in terracotta ottocenteschi pensati per poter ospitare le orchidee.

Per saperne di più evoplant.net

Ultima domanda di rito: i punti di forza e di debolezza del florovivaismo italiano dal tuo punto di vista di giovane imprenditore. «La prima debolezza è la mancanza di sistema che ci rende incapaci di affacciarci efficacemente al mercato estero e della GDO, che potrebbe essere una grossa valvola di sfogo a livello numerico. Poi l’arretratezza tecnica e strutturale e la scarsa programmazione. Forse questo è il limite più grosso: non siamo lungimiranti. I nostri punti di forza invece sono le eccellenze nel know how, oltre a un clima favorevole: potremmo primeggiare».

Buon natale e sereno anno nuovo da Schoneveld Breeding!

Gianfranco de Leo, Area manager South Europe Tel: 340 8451418, mail: gdeleo@schoneveld.nl

www.schoneveld-breeding.com

Schoneveld Breeding | Green Up | Novembre(210x145) kopie.indd 1

09-11-2021 08:28


g

Primo piano / COVER STORY

Offline e online devono andare a braccetto

Gli ingredienti del modo di comunicare di Simonetta Chiarugi, mente e cuore di Aboutgarden, la cui pagina Instagram con 65.300 follower è la più seguita del settore. Attrezzatevi di carta e penna, l’intervista è colma di spunti, consigli e idee colloquio con SIMONETTA CHIARUGI di DANIELA STASI • foto di SIMONETTA CHIARUGI

16

U

greenup

Uno spoiler e una premessa. Questa è un’intervista a una vera outsider, una lunga chiacchierata densa di “ciccia”, di sostanza. Mentre ascoltavo Simonetta Chiarugi – et voilà la protagonista – nel prendere appunti, continuavo a scrivere “importante” o “da evidenziare”, col risultato che, se dovessi riportare tutto quello che ho raccolto, non basterebbe un numero intero di greenup. Simonetta – nata e cresciuta in Liguria ma dal sangue misto, mamma dell’ex Jugoslavia, papà di origini toscane – è difficile da definire: ufficial-

mente content creator e influencer di successo con il suo blog Aboutgarden; ufficiosamente un vulcano di idee, un fiume in piena. Un fiume di quelli che, esondando, non fanno danni, anzi, portano detriti fertili su cui costruire nuove realtà. È così, vi svelo che, mentre parlavamo, le sono venute in mente almeno tre nuove idee. Perché intervistare Simonetta Chiarugi su una rivista dedicata ai garden? La risposta è tra le righe; per sintetizzarla, perché le sue competenze in content strategy e influencer marketing possono orien-


LE TENDENZE DA SEGUIRE

• Offerta dedicata alla lotta biologica con personale esperto e competente e corsi ad hoc • Prodotti per attirare gli insetti benevoli sui terrazzi e in giardino • Attrezzi manuali differenti dai soliti con corsi per la loro manutenzione • Piante fiorite per realizzare decorazioni, le dalie sono un trend da qualche tempo • Selezioni di semi per fiori da taglio o verdure particolari per differenziare l’offerta • Linee di accessori per le decorazioni

Vai al blog Aboutgarden.it

LE PERSONE SI RICONOSCONO IN ME: NON SONO LA BOTANICA, MA UN’APPASSIONATA CHE SPERIMENTA, STUDIA, TENTA, SBAGLIA E IMPARA DAGLI ERRORI greenup

17


g

Primo piano / COVER STORY

tare i garden a guardare oltre e a trovare la propria strada nell’online – la loro strada, unica e speciale, non una strada qualsiasi. Poi perché la sua indole creativa le consente di trasformare in business tutto ciò su cui posa lo sguardo. E si tratta di idee a misura di retail: i garden possono indossarle per sfoggiare nuove vesti. Simonetta, come è sbocciata la tua passione per il verde? «Fino ai 35 anni non mi sono interessata alle piante. Da bambina sognavo di fare la stilista e, dopo gli studi artistici, il desiderio si è avverato. Fino all’89 ho lavorato a Milano nel mondo della moda, ho disegnato la mia ultima collezione mentre aspettavo il mio primo figlio e ho detto addio al settore. Il mio desiderio più grande era crearmi una famiglia, così sono diventata moglie e madre di tre figli. Ho iniziato ad appassionarmi alle piante per la strana combinazione di due aspetti: il primo è che adoro mangiare e cucinare, il secondo è che mi sono ritrovata nell’entroterra ligure con tre bambini in un luogo dove nei pochi negozi la verdura scarseggiava e ho pensato così di coltivarla creando un piccolo orto. Ho fatto, di necessità virtù. Per poter essere autonoma, ho iniziato con le aromatiche e poi tutto il resto. Non ne sapevo nulla, chiedevo consigli ai contadini, leggevo libri, andavo alle mostre vivaistiche. E ho cominciato ad apprezzare le piante. La passione vera e propria però è esplosa quando il mio interesse per la cucina ha incontrato quello per l’acquarello botanico, all’inizio degli anni duemila: ho frequentato un corso che mi ha aperto un mondo, ho sentito un senso di appartenenza per quell’universo; l’acquerello botanico è pittura contemplativa, devi imparare l’anatomia delle piante, osservarle nelle varie fasi di crescita, esplorare le sfumature delle foglie. Per me è stata una passione folgorante, che non mi ha più abbandonata».

I NUMERI

Come sei riuscita a trasformare la passione in professione? «A un certo punto, per necessità familiare ho avuto l'esigenza di lavorare. Ho cominciato a proporre ciò che facevo per passione, cucivo complementi d'arredo in tessuto per la casa, restauravo mobili, facevo la falegnama e insegnavo a dipingere ad acquerello. Poi è successa una cosa che mi ha cambiato la vita: ho chiesto al Comune in cui abitavo, Celle Ligure (SV), dove tuttora vivo, di organizzare un corso di riconoscimento di erbe eduli spontanee. Mi è stato risposto che potevo crearlo io. Così ho studiato e mi sono documentata, sia sui libri sia chiedendo agli anziani del posto. Ho iniziato così». E da lì è stato un susseguirsi ininterrotto di attività? «Sì, ho condotto corsi di vario tipo legati alle piante per diversi Comuni e varie realtà, poi nel 2008 ho proposto al Comune di Celle Ligure di poter organizzare una mostra vivaistica. L’ho chiamata Fiori Frutta Qualità evocando un vecchio

NEL MONDO ONLINE È FONDAMENTALE DIVERSIFICARE: NON PUNTARE SOLO SUL SITO O SOLO SU UN SOCIAL MA INTERAGIRE CON PIÙ PIATTAFORME E VALORIZZARE LE FUNZIONI DI CIASCUNA

• Blog Aboutgarden: 25.000 visualizzazioni mensili, oltre 800 articoli dal 2010 • Instagram Aboutgarden: 65.300 follower • Tik Tok Aboutgarden: quasi 24.000 • Diverse collaborazioni continuative con riviste del settore • Tre libri: Buon gardening! (Mondadori Electa, 2015), Più orto che giardino con Camilla Zanarotti (Mondadori Electa, 2016), Felicità verde (Longanesi, 2020)

18

greenup

gioco che recitava così. La prima edizione è stata un successo: 12.000 visitatori con una sessantina di espositori. È diventato un appuntamento fisso, ogni anno coinvolge un centinaio di espositori. Ho scelto di proporla a settembre, per consentire al paese di posticipare la chiusura della stagione turistica: ristoratori e albergatori ne hanno giovato e ne sono molto orgogliosa. Ho poi organizzato eventi del settore per altri Comuni e tuttora mi occupo della parte vivaistica per Rose al Castello a Moncalieri». Hai quindi iniziato con l’offline, e il passaggio all’online? «È stato immediato. Volevo raccontare la storia degli espositori vivaisti presenti alla manifestazione e mi è venuta l’idea di aprire un blog dedicato (https:// fiorifruttaqualita.wordpress.com), una forma di comunicazione allora agli albori, che consentisse al pubblico di interagire. Non mi era mai piaciuto scrivere fino ad allora, ma man mano ho preso gusto nel raccontare, cercavo


un argomento, mi appassionavo sempre di più, così ho aperto il mio blog, Aboutgarden, con un titolo in inglese sgrammaticato che faceva sorridere ma suonava bene (la forma grammaticale corretta è about a garden, ndr)». Ci hai visto lungo, il blog è stato un successo. Secondo te cosa è stato vincente? «Un successo al di sopra di ogni aspettativa: già dall’inizio era sempre in cima alle liste dei blog di giardinaggio più letti. Mi è sempre piaciuto fotografare e la mia curiosità, la voglia di imparare e condividere, il cercare bellezza e meraviglia mi hanno aiutata tantissimo. Ho seguito il mio gusto personale: senza saperlo ho anticipato tendenze, tant’è che alcune riviste del settore parlano di “Stile Chiarugi”». Puoi farci un esempio? «È stato innovativo utilizzare nello styling spaghi e forbici per le decorazioni e l'inquadratura dall’alto. Anche la scelta del template del blog, molto minimale, con tanto bianco, era inusuale al tempo. E poi la scelta dei contenuti: nel mio blog racconto come coltivare le piante per cucinarle, come pianto rose per fare lo sciroppo o coltivo fiori per creare decorazioni. Non ho mai parlato ponendomi da esperta, ma di come preparare una ricetta con una determinata varietà o fare una decorazione con un’altra. Il mio modo di avvicinarmi alle piante è forse stato vincente, perché le persone si rico-

UN SOCIAL MEDIA MANAGER ESTERNO È IMPORTANTE PER ACQUISIRE GLI STRUMENTI MA PER COMUNICARE IN MODO EFFICACE CI DEVE ESSERE UNA PERSONA APPASSIONATA DI GIARDINAGGIO ALL’INTERNO DEL GARDEN noscono in me: non sono una botanica, ma un’appassionata che sperimenta, studia, tenta, sbaglia e impara dagli errori. La mia formazione artistica, inoltre, mi ha permesso di avere dimestichezza nella composizione fotografica e di essere attenta osservatrice». Dietro c’è un grande lavoro, nulla è lasciato all’improvvisazione? «L’idea è estemporanea, soprattutto all’inizio nasceva da una necessità concreta. Ma dietro c’è un grande studio per fornire contenuti attendibili e un’attenzione estetica ai minimi dettagli: cosa, come e dove fotografare, prove su

prove. Fortunatamente i “teatri di scena” sono i miei luoghi del cuore: prima il bosco-giardino, perso per vicissitudini familiari; ora il piccolo orto di un’amica a cui ho dato la mia impronta estetica, e la garden room, un locale minuscolo dove tengo gli attrezzi e gli oggetti da fotografare; in realtà è una cantina che si dà delle arie (sorride, ndr). Il segreto del successo di un blogger, di qualsiasi settore, è essere curiosi e soprattutto autentici». Autenticità: in questo senso i social sono rischiosi… «Su Instagram è facile passare per grandi esperti e fare grandi numeri: basta comprare follower, like e commenti (sì, anche i commenti, si possono comprare). I social purtroppo hanno sfornato una marea di persone improvvisate, soprattutto dopo il lockdown con l’esplosione della passione per il verde. E pensare che prima, in Italia, le pagine di giardinaggio non se le filava nessuno…». greenup

19


g

Primo piano / COVER STORY

Con 65.300 follower la tua pagina Instagram è la più seguita del settore. Cosa possono imparare i garden dalla tua modalità di comunicare? «I social funzionano bene se si è capaci di costruire una buona community, e per farlo, alla base di tutto, ci deve essere una passione vera e autentica, non creata per comodità, interesse o moda. Per questo motivo, all'interno di un garden dovrebbe esserci una figura che si occupa della parte social: un social media manager esterno è importante per acquisire gli strumenti ma per comunicare in modo efficace ci deve essere una persona appassionata di giardinaggio. Altrimenti non si empatizza con il proprio pubblico e si rischia di trasmettere contenuti finti e asettici. Su Instagram leggo tante caption fredde, banali: “vieni qui”, “ti aspettiamo…”, etc… e didascalie che sembrano copiate da Wikipedia. Solo una persona che conosce questo mondo può aiutare il garden ad avere uno stile riconoscibile e fargli trovare la sua identità». Ma spesso i garden fanno fatica a trovare la propria identità sui social… «Ogni garden ha la sua personalità, solo che non la sa valorizzare e comunicare. Non è semplice, ma non è impossibile.

Chi lavora dietro a un social deve essere sempre disponibile, è così che si crea identità e comunità, dando risposte, facendo video, stories. Oggi non si può pensare che i social siano uno strumento in più». Come puoi essere utile per il retail? «Aiutando i punti vendita a usare Instagram, a creare la propria strategia social, a definire la propria brand identity. Se ben seguita, ogni realtà può ottenere risultati. Oltre ai social, è fondamentale anche realizzare una buona newsletter, che incuriosisca e crei attesa. Per esempio, suddivido la mia in due parti: una di osservazioni personali, che agganciano il lettore, l’altra di promozioni; e poi offro sempre un regalo, un acquerello, un ebook, piccoli doni che fidelizzano. Di recente ho realizzato un audio newsletter, ho letto i contenuti per consentire di fruirne anche a chi non ha tempo di leggere fino in fondo». Oltre ai social e alla newsletter altri strumenti di comunicazione utili? «Credo tanto nel ritorno dei blog (anche in quelli aziendali), sono la nostra casa che nessuno ci può togliere: ricordiamoci sempre che i social non sono di nostra proprietà, può succedere qualsiasi cosa e ci possiamo ritrovare con nulla. I contenuti del blog, invece, rimarranno per sempre nostri. E questo aspetto è fondamentale». Altri consigli sul mondo online? «Diversificare sempre: non puntare solo sul sito o solo su un social ma interagire con più piattaforme e valorizzare le funzioni di ciascuna. I punti vendita, inoltre, dovrebbero affidarsi ai content creator per attività di influencer marketing, utili a intercettare target che in genere non frequentano il gardening: un garden piemontese, qualche giorno fa, ha coinvolto una family influencer per addobbare l’albero di Natale; l’operazione ha avuto un ottimo successo e il negozio ha avuto la possibilità di farsi conoscere da un pubblico diverso. Inoltre, è importante non tralasciare mai la parte offline».

LE PROPOSTE PER I GARDEN

• Pacchetti di formazione per strategie social e brand position • Corsi e workshop nei punti vendita legati alla stagionalità (dalla semina al taleaggio, dai trapianti agli innesti, alle decorazioni) • Creazione di esclusive collezioni di piante e attrezzi

20

greenup

Un’idea offline per i garden che parte dalla tua esperienza? «Me ne vengono in mente tre. Primo, proporre un calendario strutturato di corsi e workshop, da come creare una ghirlanda a come contrastare i parassiti con la lotta biologica; non bisogna pensare al garden solo come luogo di vendita, ma come laboratorio di idee dove creare una comunità, condividere interessi e coltivare creatività; un luogo di prossimità che diventa riferimento per le piante e per tutto ciò che ruota intorno a loro. Tra l’altro, dare importanza al fare, al creare, permette di proporre linee di prodotti dedicati da vendere insieme ai corsi (in un corso sui fiori essiccati si possono vendere tutti gli accessori per l’essiccazione). Secondo, dare valore all’estetica nell’esposizione dei prodotti; sembra banale ma non lo è, attenzione, buon gusto e creatività, non è questione di budget (anche un vecchio armadio può fare la sua bella figura!). Non si è in grado? Basta affidarsi a un consulente che possa orientarvi, ce ne sono di competenti». E la terza idea? «Proporre qualcosa che li distingua. Per dinamiche commerciali che i lettori conoscono meglio di me, i garden si ritrovano a proporre tutti le stesse piante. Ed è davvero un peccato. Collaborate anche con i piccoli vivai o con le flower farm: una volta al mese si possono ospitare all’interno del punto vendita; loro si fanno conoscere e voi proponete qualcosa di diverso. I clienti apprezzano. Un’altra mossa poco praticata in Italia è quella delle capsule collection, collezioni in edizione limitata in voga nel mondo della moda. Personalmente mi sto lanciando in questa direzione: insieme a Floriana Bulbose abbiamo creato dei kit di bulbi che stanno andando molto bene, e a brevissimo lancerò una collezione di attrezzi manuali prodotti dalla veronese Kuker personalizzati da me». Queste collezioni si possono veicolare anche nei garden? «Certo, si tratta di operazioni di affiliazione, sia i kit di bulbi che gli attrezzi, entrambi ideali per i garden, vengono venduti da chi li produce. Nulla vieta di venderli anche in punti vendita selezionati o di sviluppare altre linee insie-


28. 1 – 1. 2. 2022 FRANKFURT / MAIN

It’s time for business again Finalmente a Francoforte torna a scoprire dal vivo le novità e le tendenze per le decorazioni stagionali e gli addobbi per le feste! Il tuo biglietto per la più ampia offerta internazionale è disponibile su: christmasworld. messefrankfurt.com.

me ai garden. Chiaro è che operazioni di questo tipo non si improvvisano: il prodotto va studiato bene ed è necessario seguire una procedura di lancio ben articolata». Secondo te cosa non fanno i garden che invece dovrebbero fare? «Uscire fuori dal proprio mondo: dal pubblico online i garden sono percepiti come distaccati, quindi sicuramente dovrebbero creare più connessione con il web e con i social». E per alimentare la passione del verde? «Educare i clienti con un’offerta ragionata e rispettosa: sono i primi a diffondere la cultura del verde. Per esempio, sarebbe opportuno evitare di vendere piante colorate artificialmente e istruire i clienti sul fatto che i bulbi non sono usa e getta. Così facendo, tra l’altro, prenderebbero le distanze dalla grande distribuzione». Cosa desideri per il futuro del settore in generale? «Vorrei che il giardinaggio diventasse sport nazionale (la frase è rotta da una risata, ndr). Inoltre, mi piacerebbe che il settore semplificasse il modo di proporsi. Purtroppo, si tende sempre a fare sembrare le cose difficili, e invece sostanza e semplicità pagano sempre». La collezione di attrezzi manuali prodotta da Kuker, personalizzata da Simonetta Chiarugi. Un’idea da seguire: gamme esclusive proposte dall’influencer al suo pubblico e vendute in punti vendita selezionati.

PURTROPPO, SI TENDE SEMPRE A FARE SEMBRARE LE COSE DIFFICILI, E INVECE SOSTANZA E SEMPLICITÀ PAGANO SEMPRE

Nuovi servizi digitali con eventi informativi in diretta streaming e per il networking con i partner commerciali ti garantiranno un avvio di successo della nuova stagione commerciale.

visitatori@italy. messefrankfurt.com Tel. +39 02 8 80 77 81


g

Primo piano / GREEN INTERIOR

L’ingresso di Fleurgarden.

PIANTE BEST SELLER • Pilea • Ceropegia • Amaranta • Monstera Thai • Monstera Dubia • Philodendron Pink Princess • Begonia Maculata • Begonia Masoniana

pochi minuti è davvero difficile ma ci provo (ride). Fleurgarden nasce come vivaio nel 1949 con mio nonno: la nostra è un’attività generazionale. Dopo il passaggio a mio padre, da circa 20 anni ho preso io il controllo e in questo periodo siamo cresciuti molto, arrivando ad avere 7 dipendenti. Negli anni Ottanta, sotto la gestione di mio padre, eravamo importatori diretti in bonsai ma con il tempo questa specializzazione è venuta a mancare proprio perché non eravamo più gli unici a proporli. Per questo mi sono dedicato in seguito a rintracciare un target di vendita più specifico. A quel punto ci siamo dedicati all’importazione diretta del prodotto olandese e ci stiamo concentrando sempre più sull’articolo da interno (piante + decor): siamo diventati paradossalmente quasi più specializzati sull’accessorio. Mi sento di dire che non ci possiamo più definire

Una casa verde a Trastevere A Roma nel mezzo del trambusto dell’urbe sorge una boutique insolita, l’ultima delle evoluzioni che l’attività di famiglia ha assunto nel corso di 50 anni di storia. Ecco Fleurgarden, una piccola isola felice in cui piante e interior si abbracciano colloquio con MARCO PELLICCIA di ALICE NICOLE GINOSA

S

eguo l’account Instagram di Fleurgarden per qualche giorno prima di scrivere loro in chat per proporre l’intervista che a breve leggerete. A prima vista sembra un’isola felice, in cui il verde si irradia, prende spazio e governa ogni superficie ed elemento decorativo. Si capisce fin da subito che non si tratta di un vivaio o di un comune garden center. C’è qualcosa di più al suo interno che racconta, suggerisce e ti sussurra uno stile di vita, una filosofia che fa dialogare tra loro interior e verde. Una tendenza che oggi convince, anche per il mag-

22

greenup

gior tempo che abbiamo passato in casa e che ci ha fatto riapprezzare la cura e l’attenzione verso la casa. Eppure Fleurgarden, ancora prima della pandemia, si è fatto promotore del binomio, verde e interior, creando un piccolo-grande negozio, come lo definisce il proprietario Marco, che da vivaio nel 1949 (sotto la guida del nonno) è diventato un luogo in cui vivere un’esperienza e dove trovare la varietà giusta caspò annesso - per ogni contesto. Nato come vivaio e ora invece un non vivaio. Come è andata? «Racchiudere 50 anni di storia in


un vivaio e nemmeno un garden center, sia perché non abbiamo la metratura, sia perché la nostra offerta è limitata a un ristretto gruppo di prodotti. Non ci poniamo sul mercato come “l’Ikea del verde”. Due anni fa, in fase di riprogettazione del nostro sito, ci siamo proprio chiesti chi fossimo e cosa, soprattutto, fossimo. Da lì è nata l’idea di definirci come un piccolo grande negozio, o meglio, una boutique del verde. Sì, questo concetto ci rappresenta in toto: vogliamo ispirare i nostri clienti su come vivere il verde in casa». La vostra clientela sarà molto particolare... «Potremmo suddividerla in due grandi tipologie: il cliente medio che ci conosce tramite Instagram o è un appassionato di piante e di vasi di tendenza e l’architetto professionista che, invece, sta progettando uno spazio, dalle case e appartamenti fino a hotel e ristoranti. In questo caso ci occupiamo insieme della creazione degli angoli verdi indoor, partendo da uno studio sul contesto, sui pavimenti e palette dell’ambiente. Un lavoro a quatQui il binomio piante e interior è il punto di forza.

tro mani alla ricerca delle piante giuste. In generale, se devo fare una stima, la percentuale si divide rispettivamente in 60 e 40%». Nella tua boutique sembri prediligere la specializzazione su precise categorie merceologiche. È così? «La direzione ormai è la dimensione dell’interno. L’esterno lo teniamo perché si deve comunque proporre ma non è il nostro punto di forza. Fondamentalmente ci focalizziamo su varietà e oggettistica per interni, tentando di offrire tutti gli strumenti per il verde dentro casa: ci stiamo muovendo verso soluzioni per l’ambiente che andrà ad accogliere le piante». La porta di casa che si apre alla natura è stato un tema molto sentito durante la pandemia. Si potrebbe dire che invece Fleurgarden sia stato un precursore del trend? «Ci siamo specializzati in questo ambito già prima del Covid, assolutamente sì. Per me è sempre stato fondamentale doversi specializzare, soprattutto quando si possiede un piccolo-grande negozio. In caso contrario, non si va da nessuna parte». Spostiamoci un momento sul reparto piante: qual è la vostra proposta? «Piante “instagrammabili” e che si vedono su Instagram sicuramente. Stiamo puntando molto sui social ed effettivamente questa scelta ci sta procurando lavoro soprattutto sul target 25-40 anni. Le varietà che vendono di più sono quelle che vengono proposte sui social, anche perché noi stessi andiamo costantemente a ricercare i trend e quello che funziona di più in quel momento. Addirittura, ogni settimana o quindici giorni, cerchiamo sempre di acquistare una pianta nuova. Fa pubblicità, non c’è niente da fare.

LE EVOLUZIONI

• Vivaio • Importatore diretto di bonsai • Importazione diretta del prodotto olandese + decor • Specializzazione sull’accessorio

@fleurgarden_ trastevere

Ciò nonostante sui social manca la componente esperienziale: non riusciamo a trasmettere su schermo quello che si prova quando si viene a trovarci di persona. Quando si entra si è circondati da un ambiente dal gusto retrò su una superficie di 1000 mq nel centro di Roma. Molti scrivono nelle recensioni che sembra di essere in un paradiso in piena città». Social media sì, e-commerce non ancora: come mai? «Se lo devo fare lo devo fare bene, con attenzione al dettaglio. E in questo momento preferisco non aprire anche questo canale di vendita. Da due anni lo sto studiando, è nei miei pensieri, ma non mi sono fatto prendere dalla frenesia di tanti di aprire uno shop durante la pandemia. Non è nel mio stile agire d’impulso. Sicuramente però abbiamo saputo come muoverci in quel periodo: abbiamo aperto una linea Whatsapp diretta dove per ogni richiesta di consegna a Roma, non facevamo scegliere la foto preimpostata di una pianta come avviene sull’e-commerce, ma direttamente quella della specifica pianta che avremmo consegnato. La concretezza e realismo della pianta vince sull’astrattezza dell’e-commerce». Cosa distingue Fleurgarden dal resto? «Molti apprezzano il nostro modo di fare e proporre oggetti e prodotti, altri addirittura ci chiedono la playlist della musica in negozio. Quando entrano da Fleurgarden credo che le persone riescano a trovare un momento di relax e di pace dalla frenesia. Siamo come una piccola isola felice e verde nel pieno centro di Roma».

Fleurgarden

Viale di Trastevere, 193 00153 Roma

NON CI POSSIAMO PIÙ DEFINIRE UN VIVAIO E NEMMENO UN GARDEN CENTER: SIAMO UNA BOUTIQUE DEL VERDE greenup

23


g

Primo piano / NEW BUSINESS

Trasformarsi in un punto di attrazione La capacità di ascolto in aggiunta alla voglia di sperimentare nuovi linguaggi sono la base di partenza per un punto vendita poliedrico che non ha paura di cambiare colloquio con ALBERTO BISINELLA e AURORA COSTENARO di ALICE NICOLE GINOSA

“P

er te ci siamo sempre” è il primo messaggio che accoglie l’utente non appena si accede al sito web del garden center Ròsaflor. Una promessa che, in un certo senso, incarna la filosofia dell’azienda e che Alberto e Aurora mi hanno trasmesso fin da subito, quando ho fatto due chiacchiere con loro per farmi raccontare di “Flora Cafè”. Un’idea concretizzata in tempi di pandemia e che ha raggiunto la sua maturazione dopo un percorso di quasi trent’anni, da quel 1992, quando Ròsaflor compie i primi passi come floricoltura. Un salto temporale, non solo

di anni ma anche di opportunità che il garden ha saputo cogliere e che lo ha trasformato in un punto di riferimento e di attrazione per i propri clienti. Grazie ai quali, mi raccontano, è iniziata questa nuova avventura. L’apertura di Flora Cafè nasce da una vostra necessità ma anche da una richiesta specifica del pubblico... A.B: «Sì, assolutamente. Sentivamo noi in primis la necessità, ma al tempo stesso era anche la clientela a chiederci uno spazio in cui prendersi del tempo per rilassarsi e fare una pausa. Nel 2015 abbiamo anche avuto alcuni problemi legati al passaggio della

PUNTI DI FORZA

• Attenzione al dettaglio • Pulizia • Offerta ricercata • Ascolto del cliente

Pedemontana, siamo stati praticamente tagliati fuori e questo ci ha spinto a una continua reinvenzione della nostra azienda fino a qui. Il cliente lo ha notato e ovviamente apprezzato». A.C: «Se prima il cliente era di vicinanza, ora non è più così. Abbiamo notato che si sposta e ci viene a trovare appositamente, anche perché nel tempo abbiamo aumentato le categorie merceologiche. Ci siamo conquistati una fetta di clientela che ci viene a trovare proprio perché qui trova un punto di attrazione e trascorre diverse ore del proprio tempo». Si sta profilando una nuova tipologia di cliente, attivo e che sa cosa vuole. Siete d’accordo? A.B: «Complice la pandemia, l’attenzione verso il giardinaggio e la natura c’è e persiste, anche dopo il lockdown. I dati di vendita lo confermano e abbiamo visto in prima persona anche come la composizione della clientela sia ormai variega-

SENTIVAMO NOI IN PRIMIS LA NECESSITÀ, MA AL TEMPO STESSO ERA ANCHE LA CLIENTELA A CHIEDERCI UNO SPAZIO IN CUI PRENDERSI DEL TEMPO PER RILASSARSI E FARE UNA PAUSA 24

greenup


LE RICHIESTE NON SONO PIÙ GENERICHE MA DETTAGLIATE, PRECISE E NOI TENTIAMO DI STARE AL PASSO PROPONENDO SEMPRE LE NOVITÀ E RICERCANDO VARIETÀ INSOLITE richieste non sono più generiche ma dettagliate, precise e noi tentiamo di stare al passo proponendo sempre le novità e ricercando varietà insolite. Il cliente ultimamente è davvero esigente e non guarda nemmeno il prezzo del servizio ma preferisce che il lavoro sia progettato in toto da noi, si fida».

ta. Il garden center ormai attrae anche la generazione più giovane di ventenni e trentenni che chiedono consigli, si informano e hanno le idee chiare su quello che vogliono». A.C: «In molti, addirittura arrivano in negozio con la piantina della propria casa e ci chiedono una consulenza per disporre del verde nello spazio. Nella maggior parte dei casi, il 90%, si tratta di piccoli spazi indoor e outdoor in cui sperimentare con le piante da interno, di cui ormai il cliente medio è in possesso delle principali nozioni e pretende anche una determinata offerta nel punto vendita. Le

IL NOME

Flora Cafè nasce ed è parte di RòsaFlor. La filosofia del garden si intreccia e fa da base a quella dello spazio bar. Da qui la scelta di mantenere “Flora” nel nome.

Il team di Flora Cafè.

Qual è la ricetta per il garden center perfetto? A.C: «Un garden center per essere perfetto non deve farsi mancare una forte componente del reparto piante ma soprattutto la competenza. Ci teniamo che il nostro personale sappia cosa sta vendendo e sappia dare consiglio. Il negozio deve saper mescolare ispirazione e relax - che è quello che stiamo cercando di fare noi in primis - ma deve anche comunicare idee e proposte. Questa sarà una tendenza del futuro: se il cliente non vuole chiedere informazioni al personale di vendita, potrà comunque “portarsi a casa” delle idee». Avete deciso di “allargarvi”, anche su consiglio dei vostri clienti, e avete aperto Flora Cafè. Come è iniziato tutto? A.B: «I nostri clienti ci chiedevano da tempo uno spazio dove bere un caffè e, negli anni, ci siamo resi conto che imbarcarsi in un nuovo progetto di valore potesse essere una buona idea. Il risultato è stato Flora Cafè: prodotti locali e biologici con una fascia prezzo quanto più popolare possibile. Partendo letteralmente da zero, abbiamo deciso di metterci nei panni del cliente e introdurre nel nostro bar tutto quello che secondo noi avrebbe apprezzato, lasciando da parte i soliti prodotti e privilegiando

la qualità. Un esempio concreto è il tè, che viene proposto in tutti i locali ma non tutti probabilmente prestano attenzione alla selezione della miscela o alla presentazione. Noi, per rendere il tutto una vera esperienza, aggiungiamo una clessidra accanto alla tazza per indicare il tempo necessario per l’infusione. Sono piccolezze che però “coccolano” il cliente». L’integrazione tra garden center e servizi “accessori”, come può essere l’apertura di uno spazio ristoro, come si sta evolvendo? Riuscite a tirare le somme dopo qualche mese? A.B: «L’anno scorso abbiamo tenuto aperto un mese, poi con il lockdown di dicembre abbiamo chiuso. Abbiamo riaperto da appena un mese e le cose vanno bene. La nostra proposta è varia, selezioniamo vini biologici e salumi, pietanze vegane e vegetariane e seguiamo gli orari del punto vendita, aprendo trenta minuti prima la mattina per permettere alla clientela di prendersi un caffé». A.C: «Tutto sommato, la clientela non manca, soprattutto nel weekend: le persone tornano non solo perché lo spazio è piacevole ma anche per la qualità e l’attenzione. A questo proposito abbiamo inserito le casse automatiche, per evitare che l’operatore possa toccare il denaro con le mani, e ci teniamo alla cura e alla relazione con il cliente. La filosofia che regna in Ròsaflor deve esserci anche qui, vogliamo che sia un continuum e che non ci sia distinzione tra le due anime del nostro grande progetto».

Rosàflor Garden Center

Via Crocerone, 19 - 36027 - Rosà (VI) www.rosaflor.it greenup

25


g

News / BREVI DAL MERCATO

Il villaggio di Natale Flover compie 25 anni L’edizione di quest’anno del villaggio di Natale Flover, inaugurata il 6 novembre e attiva fino al 9 gennaio 2022, è ispirata alla “Natura che fa sognare”. Un invito a vivere un Natale più naturale ed ecosostenibile, unendo natura e percorsi esperienziali. A questo proposito saranno ospitati due scultori che realizzeranno dal vivo delle vere e proprie opere d’arte utilizzando i tronchi di legno provenienti dal disastro di Vaia dell’ottobre 2018 mentre per i bambini sarà proposto un laboratorio green in cui potranno piantare in vaso una talea di pino da portare poi a casa e osservare crescere. Ma non solo, verrà anche allestito un bosco-giardino d’inverno (novità di questa edizione) per collegare le due grandi aree principali del Villaggio di Natale, sarà presente Babbo Natale nel suo ufficio postale per ricevere la letterina e scattare una foto insieme e torneranno anche gli amati artigiani e i loro oggetti unici e personalizzati. L’evento prevederà anche l’accensione del grande albero di Natale luminoso, la pista di pattinaggio, il trenino Flover Express, la fabbrica dei giocattoli, laboratori e corsi, cene con Babbo Natale e sette punti di ristorazione. Ultime ma non meno importanti anche le Trend Room tematiche con le tendenze home decor del Natale 2021. Per le informazioni su tutti gli eventi e le proposte in programma: www.ilvillaggiodinatale.it

Il 40% degli italiani vuole migliorare la propria casa con le piante Il sondaggio di ManoMano (a cura di YouGov) evidenzia che solo il 39% degli italiani ha apportato modifiche in casa da marzo 2020 a oggi, mentre il restante 58% non lo ha fatto. Tra quelli che si sono occupati di migliorare la propria abitazione, il 44% ha cambiato alcuni pezzi di arredamento o ha modificato la disposizione dei mobili. Un altro atteggiamento che ha guadagnato una buona fetta è stato l’ingresso del verde in casa, con nuove piante che creano un ambiente più naturale e pulito. Se si dovesse sognare e pensare in grande, invece, un italiano su due vorrebbe un terrazzo con la zona barbecue, il tavolo per mangiare insieme ai propri cari e delle sdraio per rilassarsi all’aperto. In generale la tendenza è stata quella di un aumento generale del tempo che si trascorre nelle zone all’aperto della propria casa: balcone, terrazzo o giardino che siano (29%).

DOPPIA APERTURA PER TUTTOGIARDINO GRAZIE AL PARTNER IFS

TuttoGIARDINO di San Martino in Badia (BZ). Nato oltre 20 anni fa presso il Consorzio Agrario di Bolzano, tuttoGIARDINO è arrivato, anno dopo anno, a vantare oltre

26

greenup

300 punti vendita, sviluppati insieme all’ associato IFS in più di 50 province d’Italia. L’offerta, da sempre, si

articola in 20.000 articoli per l’orto, il giardino, gli animali domestici, la casa, il fai da te e l’agricoltura. Il Direttore del Consorzio Agrario di Bolzano, Klaus Gasser, conferma come “diventare partner IFS significhi avere accesso al know-how, ai servizi e all’assistenza tecnico/commerciale di un sistema di franchising solido e consolidato, mantenendo la propria autonomia imprenditoriale”. Sono due gli esempi a supporto della collaborazione tra le due realtà. La prima è l’inaugurazione della filiale tuttoGIARDINO a San Martino in Badia (BZ),

totalmente ristrutturata e con un design moderno e accattivante. Il secondo è invece il punto vendita di Mattarello (TN), un centro di riferimento per la città di Trento e dintorni. I servizi offerti nel pacchetto IFS messi in atto nella progettazione del punto vendita di Mattarello vanno dall’analisi di mercato fino allo sviluppo del punto vendita stesso: category management, marketing e il POS (point of sale) management, caratterizzato dal supporto e dalla consulenza commerciale. Un modello di business destinato a crescere ancora.


Diamo alla plastica una nuova vita www.teraitaly.com


g

News / BREVI DAL MERCATO

FITT è tra le 300 aziende “TOP JOB – ITALY’S BEST EMPLOYERS 2021/2022”

Alessandro Mezzalira, CEO di FITT.

FITT, azienda pioniera nella produzione e nello sviluppo di soluzioni ad alto contenuto innovativo finalizzate al passaggio di fluidi per uso domestico, professionale e industriale, ha ottenuto un importante riconoscimento. L’Istituto Tedesco Qualità e Finanza (Itqf), in collaborazione con Affari&Finanza, ha realizzato uno studio sui migliori datori di lavoro, basato sul metodo del Social Listening Index, arrivando a raccogliere in 12 mesi oltre 1 milione di citazioni online su un campione di 2.000 realtà. L’analisi è stata condotta sfruttando l’intelligenza artificiale per tracciare ogni citazione dell’utente, il tono e il modo in cui la riporta (positiva, negativa e neutrale). Fra gli aspetti analizzati rientrano il clima di lavoro, lo sviluppo professionale, le prospettive di crescita, la sostenibilità e i valori aziendali. A commentare il risultato, Alessandro Mezzalira, CEO di Fitt: “Siamo orgogliosi di far parte di questa classifica basata sulla reputazione online: questo ci stimola a proseguire con i progetti volti a migliorare il modo in cui i collaboratori vivono l’azienda. Un esempio di ciò è l’attivazione del lavoro agile e del cambio culturale che porta con sé”. La policy è entrata in vigore il 18 ottobre e ha valenza a tempo indeterminato: in una settimana di 5 giorni lavorativi, per i collaboratori di FITT è possibile lavorarne 3 da casa, o da altro luogo idoneo e a norma, inclusi i nascenti spazi pubblici di co-working.

ORNAMENTAL PLANTS & FLOWERS MÉXICO È POWERED BY IPM ESSEN Ornamental Plants & Flowers MÉXICO, l’ultimo evento estero di IPM ESSEN, la fiera leader mondiale per l'orticoltura, ha permesso a 80 espositori nazionali e internazionali di presentare, dal 17 al 19 novembre, i loro prodotti e servizi per l'industria al Centro Citibanamex. Conferenze, workshop, concorsi

ed escursioni hanno puntato i riflettori sulla diversità delle piante e dei fiori dell'America Latina e, per la prima volta, la fiera è stata integrata da un'offerta online. La piattaforma digitale "e B2B Connect" ha consentito infatti il contatto diretto tra espositori e visitatori, mettendo a disposizione informazioni sui prodotti e anche

vari elementi del programma fieristico. La data dell'Ornamental, Plants & Flowers MÉXICO powered by IPM ESSEN del prossimo anno è già stata fissata: dal 16 al 18 novembre 2022, il Centro Citibanamex di Città del Messico sarà ancora una volta il punto d'incontro per l'industria del verde in America Latina.

La casa del 2022 avrà uno spirito eco-friendly TaskRabbit ha analizzato la cifra record di 2,8 milioni di prenotazioni dell’anno per identificare quali tendenze seguiremo per arredare casa nel 2022. Nel 2021, sempre più persone (+80%) hanno chiesto una mano per arredare il dehor o per ricreare un ufficio all’interno della casa (+47%). Per decorare gli interni, invece, la scelta è ricaduta principalmente su pezzi di antiquariato (+40%). Una parte dello studio si è interessata anche al futuro, rintracciando quelle che saranno le tendenze caratterizzanti dell’anno in arrivo. Tra gli elementi che spiccano e che interessano il mondo del florovivaismo sicuramente l’attenzione a tematiche green come l’upcycling, che ridà nuova vita ai mobili, e l’utilizzo di prodotti ecologici per la pulizia della casa e strumenti per ridurre il consumo energetico, come la sigillatura delle finestre (+111%). Ma soprattutto, le persone continueranno ad aver voglia di coltivare il proprio orto in casa, dalle erbe aromatiche ai piccoli ortaggi. Il trend del giardinaggio continua ad affascinare, tantoché le richieste sono aumentate del 108%, soprattutto per quanto riguarda la cura delle piante di casa (+41%) o del giardino (+25%).

IL PROGETTO TERA® ENTRA NELL’ADI DESIGN INDEX La pubblicazione annuale dell’Associazione per il Disegno Industriale, che raccoglie il miglior design italiano attualmente in produzione, ha inserito il brand tera® all’interno della categoria “Design dei servizi”. Specializzato nella produzione di vasi ottenuti dal riciclo della plastica post-consumo e riciclabili al 100%, il brand ha ottenuto il riconoscimento per il design innovativo dei prodotti, a firma di JoeVelluto Studio e per l’approccio alla filiera, frutto di un processo di sperimentazione e innovazione continue. Il progetto è stato ritenuto “responsabile”, orientato all’economia circolare, capace di garantire una riduzione degli sprechi e delle emissioni grazie al riciclo, al riutilizzo, al mantenimento e alla riparazione delle materie plastiche. Tutti gli articoli tera® sono certificati Plastica Seconda Vita dall’ IPPR – Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo. www.teraitaly.com

28

greenup


UN BALCONE FIORITO ANCHE D’INVERNO

SCEGLI LA COMBINAZIONE CHE PREFERISCI

RESISTENTE ALLE BASSE TEMPERATURE

Il marchio PROVEN WINNERS® è garanzia della migliore qualità, offre le piante più esclusive presenti sul mercato, selezionando le varietà più straordinarie del mondo. Ogni singola pianta ha un tipo di crescita differente, la serie «Inverno Magico» nasce dalla nostra esperienza, siamo riusciti a combinare insieme piante con crescita omogenea. Maggiori dettagli: www.provenwinners.eu - www.invernomagico.it

PSENN_GreenUp_giugno21_IM_GZD_210514.indd 1

14.05.21 12:29


g

News / BREVI DAL MERCATO

Il primo Weber store apre a Cantù

L’interno dello store Weber.

Il brand americano di barbecue ha aperto il suo primo store ufficiale in Italia, per la precisione all’interno di Bedetti Garden a Cantù, occupando una superficie di ben 300 mq. Uno spazio dalla doppia esposizione, interna ed esterna, con la possibilità di realizzare anche corsi ed eventi formativi. Qui tutti gli amanti della griglia potranno trovare dai dispositivi agli accessori più tecnici, con un’offerta completa per continuare a ispirare e fornire soluzioni ai consumatori. “Da tempo cercavamo un partner che volesse credere totalmente nel nostro progetto” ha affermato Alessandro Radin, Direttore Generale Weber Italia e penisola Iberica. “Garden Bedetti ha compreso le nostre esigenze di vendita monomarca e ha abbracciato prontamente la filosofia Weber sia in termini espositivi sia di formazione del personale”. Tra le novità per lo store di Cantù, l’offerta esclusiva: il merchandising e modelli di barbecue in Edizione speciale saranno unicamente disponibili proprio qui. www.weber.com

VIGORPLANT TRA LE ECCELLENZE ITALIANE SOSTENIBILI SECONDO FORBES ITALIA È stata resa nota la classifica delle 100 Eccellenze Sostenibili elaborata da Forbes Italia che ha decretato Vigorplant al 48° posto, attribuendogli il Sustainability Award. Attraverso rigorosi criteri di giudizio, Credit Suisse e

Kon Group hanno stilato una classifica delle imprese che più di tutte stanno cercando di trovare soluzioni per i grandi problemi sociali e ambientali, tutte dotate di rating ESG emesso da Altis Università Cattolica e da Reprisk. Alla

base della filosofia CSR dell’azienda, la volontà di armonizzare gli obiettivi economici e di business con quelli sociali ed ambientali con l’ottica di lavorare per un mondo migliore per tutti, a partire da chi lo abita oggi.

Cresce la domanda di crisantemi, eppure la produzione è in calo Il ritorno nei cimiteri, avvenuto il 2 novembre in occasione del ponte di Ognissanti e dei morti, ha decretato un aumento considerevole nella vendita di crisantemi, circa 3,5 milioni, ma anche molti altri fiori e piante Made in Italy. I dati provengono da un bilancio effettuato da Coldiretti. Questo periodo dell’anno corrisponde a circa un 1/5 del fatturato del settore, anche se purtroppo la produzione nazionale risulta essere in contrazione, a causa della riduzione dei trapianti, nei mesi scorsi, dettata dalle incognite legate all’andamento della pandemia. La sua produzione è infatti in calo a livello nazionale e i prezzi al dettaglio – secondo la Coldiretti – variano tra 1,00 a 2,5 euro per i crisantemi e possono arrivare a oltre 20 euro se si tratta di fiori in vaso o di mazzi con più fiori. Una situazione che pesa su un settore che si sta riprendendo lentamente dopo il crack provocato dall’emergenza Covid con un taglio del 58% del fatturato di un anno e la perdita di migliaia di posti di lavoro, per effetto delle chiusure obbligatorie e la cancellazione di matrimoni, eventi e cerimonie che hanno costretto a mandare la macero miliardi di fiori.

30

greenup


Gerani? Sì. Bonsai? Sì. Piante Gras...Sì. Orchid...Sì. Agr...Sì Ac...Sì. Sì, la nostra linea è completa, per qualsiasi tipo di pianta.

Sappiamo quanto ci tieni alle tue piante, per questo abbiamo ideato una linea di concimi adatti alle esigenze di ciascuna di esse. Concimi minerali e organo-minerali, pellettati o liquidi, granulari o idrosolubili: trovi sempre la giusta soluzione per te e per il tuo verde! Visita il nostro sito www.ilpaeseverde.it - Seguici sui social


g

La voce delle piante / Matteo Ragni BUSINESS VERDE

LA LINEA MANERA

SPINE O SENZA SPINE? La collezione Manera di piante grasse fa il suo ingresso sul mercato in combinazione con vasi elegantissimi di ceramica smaltata. Un binomio che piace!

• vaso piccolo 12 cm • vaso medio 14 cm • vaso grande 16 cm

All’aperto, sia in estate sia in inverno, attira l’attenzione grazie al suo colore intenso.

famiglia e stampando il logo direttamente sulla ceramica. Presentata questo autunno 2021, la collezione è arricchita da varietà di grande qualità, scelte “maniacalmente” una per una ed esaltate da una ricerca costante per il bello e per un design eye catching. Un progetto che non si discosta dalla filosofia della stessa Cactusmania. Il continuum è evidente.

Manera è composta da piante con e senza spine. Sono proposte, in particolare, piante appartenenti alla famiglia dell’ Euphorbiaceae.

C

actusmania di Manera Bruno ha ideato una selezione di piante grasse e succulente di rara bellezza sotto il nome di collezione Manera, che punta a diventare il brand delle piante grasse, prendendo il prestito il cognome della

VERDE E ROSA I VASI, 6 SFUMATURE, 4 GENERI, PIÙ DI 20 VARIETÀ Questi i numeri della collezione, formata da un gruppo di grasse “prescelte” con spine e senza spine tra cui: il feroce Gymnocalycium pungens o lo spensierato Tephrocactus geometricus, tra le “spinose”, e l’Echeveria orpet tra le non “pungenti”. Attenzione è stata posta anche alla selezione del genere, optando per la famiglia dell’Euphorbiaceae come l’Euphorbia fruticosa inermis e l’Euphorbia triangularis crestata. Tra le Caudiciformi spicca, invece, l’Euphorbia stellata dal caratteristico tronco legnoso.

Per informazioni

www.cactusmania.eu

NEL PUNTO VENDITA

Per agevolare l’esposizione delle piante viene offerto un espositore decorativo e facile da posizionare, oltre a cartoline per la cura e la manutenzione delle piante. MATTEO RAGNI/ Consulente per imprese floricole e vivaistiche, esperto del mercato di fiori e piante.

32

greenup


VIVAI PIANTE

Dal 1993 specialisti nella produzione di alberature, tappezzanti, arbusti da fiore e sempreverdi, rampicanti e rose.

www.coplant.it Seguici su:

Scopri il nostro nuovo Catalogo 2021 - 2022


g

Visual idea / Erica Cherubini MERCHANDISING

COME VALORIZZARE LE LUCI DI NATALE?

L’illuminazione dell’albero di Natale è un tema ricorrente. Potete riproporre la Visual idea per alcuni anni, purché il materiale sia ben progettato!

Creano atmosfera e caratterizzano ogni ambiente ma identificare la formula magica e più funzionale per disporle nel proprio punto vendita regala una marcia in più. Se cercavate uno spunto, eccolo qui

O

ccuparsi di allestimenti natalizi nei centri di giardinaggio richiede di ragionare quando le temperature non sono ancora quelle invernali. Esistono però alcuni interventi che si ripetono ogni anno come l’illuminazione degli alberi di Natale che merita di essere valorizzata. Allestisco alberi di Natale dai tempi delle luci multicolore ovunque; ricordate quelle file di luci con filo doppio verde che si ingarbugliavano un ramo sì e uno sì? Oppure quelle che al posto dell’attuale led avevano vere e proprie lampadine in miniatura che rischiavi di rompere ogni volta? Certo, avevano un valore aggiunto: le lampadine erano sostituibili! Sono certa che a breve anche le luci di Natale con valore aggiunto e dedicato alla sostenibilità prenderanno maggiore spazio sugli scaffali dei centri di giardinaggio. Ma andiamo al sodo. La visual idea di questo numero, state tranquilli, non vuole insegnare a posizionare le luci sugli alberi ma a fornire maggiore importanza al reparto luci. Esistono tre filosofie molto diverse tra loro: • filosofia al risparmio  illumina il minimo indispensabile (tecnica a spirale) • filosofia “luci come non ci fosse un domani”  tecnica interno ramo e ogni punta • filosofia della profondità  tecnica luci fino al tronco, con tutte le varianti regionali

PERCHÉ NON PUNTARE SU UN’INFOGRAFICA? Ecco una simpatica idea per valorizzare e potenziare il reparto luci di Natale, un suggerimento che al momento arriva al visitatore del garden center attraverso video tutorial online o trasmesso dal personale direttamente alla clientela, ma mai trasformato in operazione sistematica e personalizzata sul punto vendita. Perché non studiare e posizionare un’infografica chiara, esaustiva e di grandi dimensioni nel reparto luci natalizie su come illuminare l’albero, da riprendere in piccole schede A5 da posizionare vicino a quelli illuminati nelle aree allestite del Natale? Se decidi di realizzare questa visual idea, struttura la grafica in modo che sia declinabile sui diversi canali online che utilizzi per raggiungere il tuo pubblico.

COME REALIZZARE LA VISUAL IDEA STEP BY STEP

1. DEFINIRE I CONTENUTI: di seguito un esempio che potrai personalizzare secondo la tua filosofia di illuminazione e

secondo le tue strategie di vendita. N.B è particolarmente utile per alberi veri!

Come posizionare le luci

1. Inizia dal basso e dall’interno, accompagna il filo in modo lineare fino alla punta del ramo, stando sulla parte inferiore 2. Fai il percorso a ritroso arrotolando il filo sopra e sotto il ramo 3. Ripeti l’operazione su ogni ramo

COME CALCOLARE QUANTE FILE LUCI SERVONO

1. ILLUMINAZIONE MEDIA (UN QUARTO DI RAMO) = ALTEZZA DELL’ ALBERO X DIAMETRO X 20 / NUMERO LUCI PER FILO ESEMPIO: ALBERO H180 DIAM. 110/ LUCI 800LED 18X11X20 = 3960 ÷ 800 = 4.95 5 FILI DA 800LED

2. ILLUMINAZIONE MOLTO RICCA (INTERO RAMO) = ALTEZZA DELL’ ALBERO X RAGGIO X RAGGIO X 20 / NUMERO LUCI PER FILO ESEMPIO: ALBERO H180 DIAM. 110/ LUCI 800LED 18X5,5X5,5x15 =8167 ÷ 800 = 13,61 10/11 FILI DA 800LED Queste formule sono valide per la tecnica descritta, utilizzando fili di luci con led distanziati uno dall’ altro da 2.5 a 3.5 cm. Negli anni ho elaborato formule matematiche per le diverse filosofie di illuminazione e per le diverse tipologie di luci, sarà importante scegliere le formule più vicine all’ assortimento che si presenta alla propria clientela.

2. PROGETTARE L’ INFOGRAFICA PERSONALIZZATA: consiglio a seconda dello spazio disponibile un totem 80x200 o un pannello 70x100 da appendere.

3. PREPARARE CARTELLI IN A5 COORDINATI: con esempi pratici, che richiamino i modelli di albero che avete illuminato nel punto vendita o da abbinare ad alcuni degli alberi che presentate nel reparto dedicato agli alberi veri o artificiali.

ERICA CHERUBINI/ Consulente, professionista e creativa del verde e non solo. Allestimento, organizzazione e visual merchandising di showroom, stand fieristici e garden center, sono alcune delle sue attività.

34

greenup



g

Tendenze / MOOD

Un nuovo inizio L’era post Covid si apre, fra mille contraddizioni, con la ricerca di cose che ci facciano stare bene e la sensazione che ci sia un mondo da ricostruire. Piante e fiori sono in prima linea, insieme agli alleati di sempre: i colori

GLI IDEATORI DEL PROGETTO I trend del settore 2022 a cura del Flower Council of Holland sono stati sviluppati in collaborazione con Tuinbrache Nederland, iBulb, INretail e Bureau Nijman+Van Haaster

di MARTA MEGGIOLARO • foto di FLOWER COUNCIL OF HOLLAND

Fresh Style è il primo dei trend identificati dal Flower Council of Holland per il 2022. Seguono Bright and Breezy, Traditional Sentiment e Wellness Bubble.

U

n nuovo mondo ci attende, un mondo che sembra tutto da costruire. L’ignoto fa paura ad alcuni, aumentando lo stress, ma eccita altri, desiderosi di prendere parte a questo cambiamento. La polarizzazione su posizioni estreme e opposte è particolarmente evidente in questo momento. Come causa, ma anche come reazione a questo scontro continuo, ci rifugiamo in “bolle” composte dalle persone di cui desideriamo circondarci, con cui accettiamo lo scambio di informazioni e in cui ci sentiamo sicuri. Informazioni riguardo cosa? Lo zeitgeist, lo spirito del tempo che i trend del Flower Council of Holland cercano di cogliere ogni anno, è contraddistinto in particolare dal bisogno di essere flessibili e attenti alla realtà che cambia attorno a noi, perché cerchiamo di decifrare cosa ci attende. Ecco allora i quattro stili che illustrano tramite il colore e l’uso dei fiori indoor e outdoor i diversi mood che i vostri clienti possono avere quando entrano nel vostro garden: Fresh Start (inizio fresco), Bright and Breezy (luminoso e arioso), Traditional Sentiment (sentimento tradizionale), e infine Wellness Bubble (bolla di benessere).

www.flowercouncil.co.uk 36

greenup


Fresh Start Finita (o quasi) la pandemia, sembra che ci sia regalata una seconda chance, che non abbiamo voglia di sprecare. Ecco allora l’interesse per la sostenibilità, il contrasto ai cambiamenti climatici, la conversione al decluttering, che consente di liberarsi del superfluo. Un inizio tutto nuovo, fresco fresco. Fra le novità, il fatto che molti si trovano a dover lavorare a casa, aprendo nuove prospettive sull’arredamento e sulla gestione dell’outdoor domestico. Indoor Spazi freschi e ordinati, in cui prevale il bianco con un accento di blu pallido e giallo. Dato che la nostra casa ora si presta a molteplici funzioni - lavorare, studiare, fare esercizio, rilassarsi e accogliere i visitatori - l'interno deve adattarsi facilmente. Le pareti divisorie e multifunzionali, fatte di materiali naturali in cui si possono incorporare fiori e piante, sono uno dei pezzi forti nel nuovo design. Qui troviamo molte piante con foglie decorative, preferibilmente variegate, che purificano l'aria e creano uno spazio interno sano. In più danno un aspetto fresco all’ambiente e possono essere spostate facilmente. Outdoor Proprio come all'interno, il giardino/ patio/balcone sta acquisendo funzioni multiple, una delle quali è lo spazio vitale extra. Il “nuovo inizio” in giardino è caratterizzato da un layout chiaro, creato con accessori bianchi e piante da fiore bianche, che suggeriscono

continuità con l’interno. Si riduce la pavimentazione e si favorisce la biodiversità: i materiali sono il più possibile biodegradabili e a base biologica. Gli accenti di colore fresco portano energia. Gli ingredienti Le forme sono semplici ed eleganti e i prodotti sono multifunzionali. Le superfici non sono molto decorate, a meno che non si tratti di motivi naturali, come le striature del marmo. I materiali sono naturali, riciclati o riciclabili: pelle, cotone, sughero, oltre a nuovi materiali come la plastica ricavata dalle alghe e dal micelio, un fungo. I colori La base della cartella colori in questa tendenza di stile è il bianco, con accenti di colore scelti fra le tonalità di verde, blu e rosso, che ricorrono nei fiori e nelle piante ed evidenziano la multifunzionalità dei mobili. I colori sono comunque usati con moderazione, per rafforzare l'aspetto fresco del bianco.

Bright and Breezy In una società indurita, che vive nel timore delle fake news e nella tensione creata dalla contrapposizione di gruppi con visioni diverse, si ha l’impressione di non essere ascoltati. Si fa sentire prepotente il bisogno di connessione, di uguaglianza, di una realtà condivisa. Si auspica un comportamento altruistico e inclusivo. Dopo il periodo stressante della pandemia, molti sono alla ricerca di leader intorno a cui riunirsi e che possano risolvere davvero i problemi che ci preoccupano e ci turbano, per poter ricominciare a goderci la vita senza agitarci di continuo. Indoor La spensieratezza che cerchiamo diventa raggiungibile in ambienti dai colori allegri, dove troviamo decori e motivi non complicati: quadretti, strisce o immagini di frutta che rafforzano la sensazione di festa. La ciliegina sulla torta è la gioia di circondarsi di verde: fiori e piante da fiore danno il tocco finale di energia positiva. Outdoor Anche lo spazio esterno è colorato e si respira aria di vacanza, ci si rilassa tra fiori e verde. Non c'è bisogno di rastrellare - un po' di selvaticità contribuisce a dare fascino a questi giardini. Le bordure sono colorate così come gli ombrelloni e gli altri arredi. Sono spazi allegri, generosi di

fiori da raccogliere, come una nuova versione dell'orto. Gli ingredienti Le forme usate sono allegre e festose, con un tocco di idiosincrasia. Ceramica, vetro colorato, plastica pratica, tessuti, rafia e composizioni di granito sono tutti materiali che si adattano perfettamente all’atmosfera easy di questo trend. In altre parole, i materiali possono essere naturali, artigianali e pratici allo stesso tempo. I colori La palette consiste in allegri e potenti toni pastello come il rosa, il blu, il verde menta e l'arancio pallido, alternati con accenti più vivaci. Il rosso corallo dà un tono fresco e morbido, da proporre sia nei fiori che nelle piante.

greenup

37


g

Tendenze / MOOD

Traditional Sentiment Non tutti sono disperati per il cambiamento che ci aspetta. Le persone più conservatrici cercano sicurezza nel controllo e nelle tradizioni. Hanno la sensazione che molte cose importanti vengano trascurate e diffidano delle novità che sembrano volerle rimpiazzare. All'interno di questa tendenza prevale il desiderio di assicurare a tutto ciò che è familiare, locale e fidato il posto che merita in questo mondo che cambia. Indoor Gli interni sono caldi, ricchi di colore, e nostalgici grazie a un’aggiunta di vintage e vecchio. Le piante da fiore in stile retrò sono un successo, così come le collezioni di piante di diverse cultivar all'interno di una singola specie. I bouquet sono apprezzati, e i fiori vengono disposti con molta attenzione. C’è un grande apprezzamento per i dettagli. Outdoor Nel giardino si cerca rifugio: si moltiplicano piante, arbusti e alberi, fra cui troviamo comodi posti a sedere. Ci sono piante insolite, e nell’orto crescono frutta e verdura. Sono amate le rose, tradizionali e romantiche, in particolare le rampicanti, che si combinano armoniosamente con alberi da frutta a crescita bassa.

Gli ingredienti Le forme tradizionali vengono aggiornate, rese più eleganti o ingrandite. In termini di modelli, vediamo varianti nuove degli scacchi. I materiali utilizzati sono la ceramica, il vetro colorato, il velluto, la lana, il legno scuro, la pietra naturale e il marmo. I colori La palette di colori all'interno di questa tendenza di stile consiste in morbide tonalità pastello sbiadite come il nude, il lilla e il rosa, a cui si contrappongono colori ricchi e scuri che danno una sensazione rassicurante, come l'ocra e il verde oliva. Un mix nuovo e interessante, una sorprendente combinazione di elementi familiari e innovativi.

MATERIALE PER I GARDEN CENTER

Wellness Bubble Gli aspetti contraddittori e faticosi di questo tempo generano il bisogno di guardare se stessi e stimolano l’istinto di conservazione. Si sento il bisogno di ritrovare la gioia di vivere, la creatività e l’umorismo. L’investimento è focalizzato sulla salute, in primo luogo mentale: per questo si fa strada l’idea che l’aspetto sia meno importante. Si cerca spazio e tempo per gli hobby e i divertimenti che aumentano il benessere. Da questo favoloso mondo utopico creato nella nostra bolla, si osserva il mondo, più lontano, meno minaccioso. Indoor La casa si trasforma il più possibile in una spa. La combinazione di toni pastello, con materiali lucidi e trasparenti e forme rotonde, ricorda l'acqua e trasmette relax. I fiori e le piante hanno un aspetto energico, come il fogliame dell'aloe. Foglie dipinte, pennacchi, erbe e fiori secchi sono combinati con fiori freschi recisi. Anche questi sono a volte dipinti, creando sfumature gradienti di colore.

Gli ingredienti Forme rotonde e motivi basati su schizzi e motivi d'acqua sono il cuore di questa tendenza, così come le fantasie tropicali, che però perdono i loro tipici colori vivaci. I materiali: vetro colorato, ceramica lucida, materiali riflettenti, tessuti trasparenti, pellicola semitrasparente, carta, vetro o plastica. Si usa anche il metallo perforato e spruzzato, la pelle artificiale e la plastica trasparente intrecciata.

Outdoor Nel giardino ci si rilassa in una vasca o in una piscina naturale che ricorda un laghetto, in mezzo a fiori e piante esotiche. I lettini e le sedie a sdraio si affacciano su un insolito mix di piante esotiche e bordure fiorite. Un bellissimo tramonto fornisce l'ispirazione per i colori utilizzati. In altre parole, il giardino fornisce la fuga dalla frenesia del mondo.

I colori La tabella dei colori è composta da colori pastello vivaci e tonalità al neon. Esempi di questi sono le sfumature di rosa e giallo, affiancate da verde chiaro e lilla. Il bianco è meno importante, e fornisce principalmente la trasparenza del look complessivo. I colori sono spesso usati su superfici trasparenti o semi-trasparenti, per creare un effetto acquoso.

Il Flower Council of Holland mette a disposizione dei punti vendita non solo ispirazioni e informazioni, ma anche immagini, palette colori e moodboard. Tutto il materiale è a disposizione gratuitamente, segnalando il credito a Funnyhowflowersdothat.co.uk o a Thejoyofplants.co.uk. Il booklet è disponibile scrivendo a info@bloemenbureauholland.nl.


LINEA LINEA

LINEA

RS UNIVE

NDA AMME

NTI

O

TALI N E M RNA

ALI

LINEA

RAZ O C E D

IONE

LINEA

ORTO


LINEA UNIVERSALI

>V

L’ampia gamma di terricci Universali Vigorplant è composta da diversi substrati adatti per l’invasatura e la coltivazione delle piante da giardino, orto, terrazzo e interno, per l’impianto di siepi e frutticole, per la formazione e manutenzione dei tappeti erbosi. Si tratta di substrati di eccellenza formulati con l’utilizzo di torbe pregiate e selezionate.

LAN IGORP

T.COM


LINEA ORNAMENTALI

>V La linea Ornamentali Vigorplant è composta da ben 13 terricci specifici per soddisfare ogni singola specie vegetativa. Ciascun terriccio è ottenuto dalla miscelazione di torbe di qualità, selezionate per granulometria e grado di umificazione. Altri componenti aggiuntivi come la concimazione a lento rilascio, la pomice calibrata e l’argilla, contribuiscono a rendere questi substrati idonei alla coltivazione delle essenze vegetali consigliate.

LAN IGORP

T.COM


LINEA ORTO

>V

La linea Orto Vigorplant è composta da ben 8 prodotti specifici per soddisfare ogni singola specie vegetale per la coltivazione dell’orto. Componenti aggiuntivi come il concime organico, la torba superfine, l’argilla e la pomice calibrata, contribuiscono a rendere questi prodotti particolarmente performanti.

LAN IGORP

T.COM


LINEA DECORAZIONE

>V

La linea Decorazione Vigorplant raggruppa i materiali di origine organica, naturali e inalterabili nel tempo. La loro funzione è quella di prevenire la crescita delle infestanti, aumentare la ritenzione idrica del terreno e nello stesso tempo decorare esteticamente vasi, fioriere e giardini.

LAN IGORP

T.COM


LINEA AMMENDANTI

>V

La linea Ammendanti Vigorplant sviluppa una serie di prodotti adatti a migliorare tutti i tipi di terreno per costruire nel suolo una riserva di nutrienti naturali di lunga durata. Rendono inoltre più efficienti le irrigazioni, migliorando la fertilità del terreno stesso.

LAN IGORP

T.COM


Nuovi packaging Vigorplant: informazioni semplici e immediate RETRO PACK FRONT PACK

8

6 1 7

9

2

3

10

4

6

5

1 2 3 4 5

IMMAGINE E COMPOSIZIONE: questa parte del pack è sempre divisa in due sezioni: a destra una composizione/aggregato simbolico, mentre a sinistra un’immagine del prodotto.

7

TASSELLO DI LINEA: ogni pack ha sulla fascia diagonale un tassello in cui è indicata la linea a cui appartiene.

8

DESCRIZIONE PRODOTTO: la frase scritta in giallo aiuta il consumatore nella comprensione di ciò che sta acquistando, indicando una specifica tecnica/di prodotto che ne enfatizza l’utilizzo.

9

PROMESSA: è una frase che specifica l’utilizzo del prodotto e dei risultati che si ottengono. PITTOGRAMMI: una sintesi grafica che comunica in modo immediato componenti e performance di prodotto.

10

LA GARANZIA VIGORPLANT: La nostra competenza agronomica nasce anche dalla partnership con i migliori floricoltori ed orticoltori d’Italia che é la miglior garanzia per i nostri clienti. LA MISCELA: una breve descrizione relativa alle performance del prodotto che aiuta il consumatore a comprendere il prodotto che ha di fronte. I CONSIGLI DELL’AGRONOMO: i nostri agronomi hanno sviluppato dei pratici suggerimenti, consigli, delle vere e proprie chicche sull’uso di un determinato prodotto. LA SCELTA SOSTENIBILE VIGORPLANT: Vigorplant ha a cuore l’ambiente grazie all’utilizzo di un’elevata quantità di plastica riciclata e all’impiego di energie rinnovabili nei processi produttivi. QRCODE: ogni packaging ha un QRCODE che rimanda alla pagina internet relativa alla scheda del prodotto, per consentire al consumatore una piena comprensione di ciò che sta acquistando.


LINEA AMMENDANTI

kaostudio.it

LINEA DECORAZIONE

LINEA ORTO

LINEA ORNAMENTALI

LINEA UNIVERSALI


Tendenze / EVENTI

g

IL TORMENTONE DELLA SOSTENIBILITÀ APPRODA IN FIERA Il desiderio ecologico del consumatore non si arresta e il settore deve così “confezionare” proposte speciali. Come quella di IPM Essen e il suo Packaging Center di BIANCA FERRARIS

S

u queste pagine ci siamo confrontati dif- IPM ESSEN IN BREVE nuova edizione punta al confronto, offrendo fusamente sul tema della sostenibilità, in risposte agli interrogativi sul packaging tutte le sue variabili e applicazioni. La Quando: 25-28 gennaio 2022 sostenibile. Dalle alternative ai vasi di plastica Dove: Messe Essen consapevolezza del cliente, lo sapete, e pellicole fino ai pallet riciclabili, il Packaging è ai massimi storici e consolidata. I Center metterà a disposizione dei visitatori tutprodotti eco-friendly, per ragioni di marketing o per reale in- to quello che darà forma al futuro del packaging proprio attraclinazione delle aziende, sono entrati a gamba tesa nell’offerta verso il center, dove le aziende potranno presentare i prodotti commerciale, le persone hanno cominciato a guardare di sbieco in modo accattivante. la plastica, prediligere una spesa leggermente più costosa per Ma il fulcro dello spazio non è solo l’esposizione dell’ofil proprio portafoglio sì, ma a favore del Pianeta. ferta, infatti ad aggiungersi alla proposta commerciale, Un modus operandi che si è allargato a macchia d’olio su anche un Speakers’ Corner. Un ambiente piacevole e d’attutti i settori merceologici, anche e soprattutto per piante e mosfera in cui ospitare conferenze, facilitare il networking e affini, forse proprio per la loro connotazione “naturale” e verde. condividere conoscenze e consigli pratici per la vendita Non sorprende che anche il comparto fieristico, proprio per al dettaglio. L’attenzione per la tematica a tutti i livelli dimola sua indole di “mettere in vetrina” e riflettere l’andamento stra come ormai ragionare in ottica green, anche per il garden del mercato, abbia preso questa piega: la fiera IPM Essen center, sia imprescindibile. presenterà per la prima volta il suo Packaging Center. DOVE SI PENSA A NUOVI IMBALLAGGI In programma dal 25 al 28 gennaio 2022, IPM Essen per la

greenup consiglia

Per maggiori informazioni www.ipm-essen.de

Se vorresti avere un approccio più green nel tuo punto vendita, ti ricordiamo (nel caso non l'avessi ancora letto) il numero speciale di greenup giugno-luglio 2021 “ Visioni future sulla sostenibilità”. Buona lettura!

ra inquad ODE il QR C greenup

39


g

Tendenze / GENERAZIONI

Storie dal futuro (del florovivaismo) Sono il cuore di “The Green Times”, il progetto online di ICL per ispirare e raccontare il settore da una prospettiva diversa. Dopo “The Future Issue”, ecco “The next generation”, la voce del cambiamento di ALICE NICOLE GINOSA

G

enitori e figli, studenti universitari, professionisti rodati che condividono lo spazio di lavoro con le giovani leve. “The next generation” è un melting pot di esperienze e punti di vista, un agglomerato di storie genuine, in caratteri digitali ma dall’alto valore umano, che mostrano uno spaccato del settore del florovivaismo. Parliamo di visioni del futuro, un futuro prossimo e innovativo messo in moto da giovanissimi professionisti, seconde genera-

zioni che vogliono far evolvere l’azienda famigliare - ma non solo - e mescolare vecchio e nuovo per dare forma a idee ibride, ancora da sperimentare. L’ingresso dei giovani nel florovivaismo è ormai assodato, come l’interesse crescente per il ripensamento delle sue logiche. The Green Times è dunque l’ennesima conferma di una tendenza del settore che non sembra arrestarsi e che, grazie alla fusione tra tradizione e dinamicità, genererà approcci inediti e sinergie uniche.

Harme Broekhuis

Sfoglia “The Next Generation

GIOVANI E AMBIZIOSE VISIONI PER DOMANI Famiglie alle prese con il passaggio e la convivenza intergenerazionale da una parte, studenti della HAS University of Applied Sciences, con fame di conoscenza e l’urgenza di fare la propria parte, dall’altra. Tutte voci di professionisti che stanno o rimodelleranno, questo è l’obiettivo, l'industria florovivaistica. Abbiamo selezionato alcune delle storie raccontate in The Green Times; tutte le altre le potete leggere e consultare sul numero online. A soli 20 anni, Harme Broekhuis, studentessa al secondo anno di Horticulture & Business Management, vuole raggiungere la perfezione delle piante e all’orizzonte vede una carriera in ricerca e innovazione. Per completare le sue conoscenze, addirit-

CONOSCIAMO LA HAS UNIVERSITY OF APPLIED SCIENCES

Specializzata nei settori agroalimentare, florovivaistico e ambientale, la HAS ha due sedi nei Paesi Bassi e accoglie studenti provenienti da tutto il mondo. La sua offerta si basa su 13 programmi di istruzione professionale superiore, compreso un corso speciale di laurea per l'imprenditorialità ma anche corsi aziendali e corsi di formazione. In quanto polo di eccellenza, si concentra sulla ricerca, la consulenza e lo sviluppo dei prodotti, sia nei Paesi Bassi, sia all'estero.

40

greenup


LE TEMATICHE DI “THE GREEN TIMES”

• futuro del florovivaismo • ricerca • terricci/substrati • protezione delle colture • sfide nel mercato del lavoro • produttori di vasi di plastica • tutti gli aspetti per una coltivazione di successo

Violeta Angelova

COMPETENZE TRADIZIONALI E MODERNE TECNOLOGIE CONVIVONO SOTTO LO STESSO TETTO, SI DANNO LA MANO, PERCHÉ SE DA UNA PARTE È IMPORTANTE RICORDARE DA DOVE SI È PARTITI, DALL’ALTRA SI DEVE SEMPRE AVERE IL CORAGGIO DI CAMBIARE IDEA. tura, lavora nel weekend presso un produttore di piante in vaso. Brecht Tielmans, al quarto anno di Horticolture & Arable Farming, ha da poco rilevato insieme al fratello il vivaio dello zio. Ma l’attività agricola è proprio di famiglia, dato che anche i genitori sono professionisti del settore. L’obiettivo del futuro? Semplice, fondere le due aziende e aprirsi alla digitalizzazione, un nodo ancora da sciogliere con lo zio, decisamente più tradizionalista. Violeta Angelova, invece, a 27 anni e al quarto anno di Horticolture & Business, si vede nell’ambito commerciale del floro-

vivaismo. Lo sviluppo di nuovi concept, l’analisi del comportamento dei consumatori, l’approdo in azienda di marketing online ed e-commerce. Il settore può e deve diventare attraente per i giovani con iniziative speciali!

Brecht Tielmans

Dean Zuidgeest, anche lui studente al quarto anno in Horticolture & Business Management, sta avviando la sua impresa di curcuma, che vuole vendere direttamente ai consumatori con cui predilige un contatto diretto. Se da una parte crede che il florovivaismo consista ancora nel duro lavoro nei campi, dall’altra ritiene che la componente del marketing e della contabilità saranno sempre più essenziali, soprattutto in un settore complesso e multidisciplinare come quello in cui opera.


g

Tendenze / GENERAZIONI Dean Zuidgeest

Dietro le quinte di “The Green Times” Intervista a Denise Huizing, Marketing Communication Manager di ICL

C

L’INNOVAZIONE È UN LAVORO A TEMPO PIENO: IL FLOROVIVAISMO È PRONTO? L’URGENZA DI DIGITALIZZARE Il suo obiettivo è quello di lavorare per un’azienda che Comune a tutte le storie è decida consapevolil filo dell’innovazione, mente di investire che si insinua poco IN BREVE in innovazione. a poco nelle logi• Rivista digitale Un esempio? L’irche delle aziende. • 2 pubblicazioni all’attivo: rigazione a goccia. Dalla necessità “The Future Issue” e Competenze tradi rivedere l’or“The Next Generation” dizionali e moganizzazione in• Prossima uscita nel 2022 derne tecnologie terna e i carichi convivono sotto lo di lavoro, ad azioni stesso tetto, si danno la più strutturate che mano, perché se da una parvelocizzeranno e perfezioneranno le performance del te è importante ricordare da florovivaismo al ritmo di da- dove si è partiti, dall’altra si deti, marketing e best practice a ve sempre avere il coraggio di prova di futuro. Secondo Marcel cambiare idea. E così, mentre le Bongartz, uno degli studenti in- nuove generazioni di florovivaisti tervistati per il progetto, “l’indu- si affacciano al mondo del florovistria florovivaistica è rimasta un vaismo, nell’azienda di famiglia o po’ indietro rispetto alla digita- facendo la gavetta in realtà terze, lizzazione”, e conferma l’impor- tutto scorre, i tempi cambiano, e tanza di prevedere l’ingresso stare al passo diventa necessario. dell’automazione dei processi Dopotutto, l’innovazione è un di marketing, deep learning e lavoro a tempo pieno: il florointelligenza artificiale. Krijn vivaismo è pronto? Overbeeke, al secondo anno di Horticolture & Arable Farming, Per informazioni invece, si spinge ancora più in là. Info.italia@icl-group.com

42

greenup

ome ma soprattutto perché è nata l'idea di “The Green Times”? «ICL ha decenni di esperienza nella nutrizione delle piante e i nostri consulenti lavorano quotidianamente sul campo con agricoltori e coltivatori. Si respira così tanta passione e conoscenza in questa azienda che siamo costantemente alla ricerca di modi per condividere le nostre conoscenze con la nostra community. Pubblichiamo articoli tecnici su riviste, condividiamo trial e nuovi contenuti attraverso i nostri canali social e disponiamo di un portale molto ampio sul nostro sito web. Ma il successo della coltivazione, che sia in agricoltura, orticoltura ornamentale o tappeto erboso, non dipende solo dal nutrimento delle piante. Né il successo di quest’ultimo dipende esclusivamente dal fertilizzante stesso. Si deve capire il quadro generale, ed è per questo che abbiamo sviluppato “The Green Times”. Questo progetto editoriale online copre tutti gli aspetti di una coltivazione di successo: ricerca e innovazione, terriccio/substrati, protezione delle colture, sfide nel mercato del lavoro, produttori di vasi di plastica, ecc. The Green Times è una fonte di conoscenza e ispirazione per i coltivatori e il suo obiettivo è per espandere per davvero i nostri orizzonti». Chi è la "nuova generazione” e cosa sta cercando? «Non è facilmente definibile dall'età o dal background professionale e personale. Può essere lo studente ambizioso e desideroso di rinnovare le modalità di lavoro, può essere il figlio/a in un'azienda di famiglia che bilancia il vecchio e il nuovo mentre lavora fianco a fianco con le generazioni precedenti, e può anche essere il professionista che cambia carriera. Hanno tutti background, visioni e obiettivi diversi ma hanno una cosa in comune: sono tutti alla ricerca di modi più efficienti e migliori di coltivare le piante». Cosa vi aspettate in termini di risultati dal progetto? «Il nostro obiettivo più importante con ogni edizione di “The Green Times” è condividere le nostre conoscenze con la community. Vogliamo davvero ispirare i coltivatori di tutto il mondo e, con temi (globali) come "The Future Issue" e "The Next Generation", penso che ci siamo riusciti. Non vedo l'ora che arrivi la prossima edizione nel 2022!


T U T TO I N I Z I A DA U N A PAS S I O N E .

ARENA VIVAI SOCIETÀ AGRICOLA S.R.L. | Via San Giovanni Bosco - 37050 Raldon di S. Giovanni Lupatoto (VR) Tel. 045 8731952 | Fax 045 8739742 | commerciale@arenavivai.com | www.arenavivai.com


g

Tendenze / DÉCOR

Un 2022+ oltre il tempo e la stagione Andiamo verso ispirazioni e stili di vita oltre ogni confine, che abbracciano concetti come la consapevolezza e la tradizione. Decorazioni natalizie e cancelleria tornano a una palette semplice e sono qui per rimanere

I tre stili per il 2022+ di Christmas world e Paperwor ld, hearted+ minimal, mystic+orig inate e loca l+vital, sono svilupp ati e proget tati da Annetta Palmisano di Stilbüro bo ra.herke. palmisano

di ALICE NICOLE GINOSA

Ecco hearted+minimal, mystic+originate e local+vital.

“A

ndare avanti”, non potremmo fare altrimenti, dopo i due anni che si sono accumulati dietro le nostre spalle. Per questo non sorprende che anche Messe Frankfurt abbia scelto “Facing Forward” - andare avanti - come motto per i trend delle fiere Christmasworld e Paperworld 2022. La voglia di futuro e di nuove prospettive è palpabile, la sentiamo noi in

primis come singoli individui e la sente il mercato che freme per incontrarsi di nuovo, per creare sinergie e ripartire da dove ci eravamo lasciati. Le due fiere, in programma dal 28 gennaio al 1 febbraio 2022, ruoteranno intorno a tre tendenze, identificate da Annetta Palmisano di Stilbüro bora.herke.palmisano, che riassumono il cambiamento del comportamento del consumatore post-pandemia.

NETWORKING E OFFERTA (ANCHE) DIGITALE

Paperworld mette in vetrina gli ultimi prodotti e tendenze per carta, forniture per ufficio e cancelleria. Nel 2020, Paperworld ha accolto 1.591 espositori da 69 paesi e 30.723 visitatori professionali da 141 paesi.

PERMANENZA E SIGNIFICATO IN PRIMA LINEA Decorazioni natalizie, prodotti di cancelleria e per l’ufficio diventano “prodotti consapevoli che ci portano vera gioia nella nostra vita quotidiana virtuale" - come spiega Annetta Palmisano - e dimostrano come quest’anno lo sguardo sia rivolto davvero in avanti, verso il futuro. Unico comune denominatore è infatti il cliente-consumatore che è cambiato, ha riscoperto la bellezza della tradizione, combinazioni di colori più semplici e sceglie uno stile di vita e di lavoro moderno. I confini classici e consolidati si dissolvono con il passare del tempo: il momento della longevità, tradizione e sostenibilità è arrivato. "I prodotti con permanenza e significato sono sempre più richiesti. E anche le tradizioni, i rituali cari e la convivenza familiare hanno assunto un significato nuovo e più importante", sottolinea la designer Claudia Herke. Una filosofia e narrazione che si riflette a tutti i livelli di Christmasworld e Paperworld.

Consumer goods fair 2022 torna anche in veste digitale con due piattaforme per stimolare anche da remoto il networking e il mercato. Da una parte Conzoom Solutions renderà disponibili anche a distanza le lezioni sulle tendenze e i contributi degli esperti. Dall’altra, Nextrade, il portale di gestione degli ordini e dei dati, consentirà relazioni commerciali digitali 24 ore su 24, 7 giorni su 7. www.nextrade.market / www.conzoom.solutions

44

greenup


COLORE LIBERO! Grande novità per l’edizione 2022 sarà il ruolo giocato dal colore che avrà un peso maggiore in ognuno dei tre stili. Le tavolozze di "hearted+minimal", "mystic+originate" e "local+vital" saranno caratterizzate da nove nuance: tre neutre, tre calde e tre fredde, per stimolare combinazioni

individuali, senza imposizioni. Come racconta Palmisano, l’obiettivo è stato quello di creare una base migliore per la composizione di un assortimento individuale e orientato alla tendenza sia nel negozio e sia nell'allestimento delle vetrine. Due spazi fondamentali per trasmettere i nuovi messaggi per la stagione in arrivo, all’insegna dell’uso

Christmasworld presenta le ultime prodotti e tendenze per il Natale e tutte le altre occasioni festive. In più, fornisce idee innovative per la decorazione di grandi aree esterne per grossisti e dettaglianti, centri commerciali e centri cittadini.

consapevole delle risorse, dello stare insieme, - dall’inglese “togetherness” che rende ancora meglio l’idea -, dei prodotti locali e del concetto della vicinanza, sempre più centrale.

Per saperne di più

christmasworld.messefrankfurt.com paperworld.messefrankfurt.com

DOVE E QUANDO

Christmasworld e Paperworld Rispettivamente dal 28 gennaio al 1 febbraio 2022 e dal 29 gennaio al 1 febbraio 2022 Messe Frankfurt Exhibition GmbH Ludwig-Erhard-Anlage 1 60327 Frankfurt am Main

I PRODOTTI CON PERMANENZA E SIGNIFICATO SONO SEMPRE PIÙ RICHIESTI. E ANCHE LE TRADIZIONI, I RITUALI CARI E LA CONVIVENZA FAMILIARE HANNO ASSUNTO UN SIGNIFICATO NUOVO E PIÙ IMPORTANTE

Hearted+Minimal Colori brillanti e materiali naturali si fondono in prodotti pregiati Stile accogliente e minimalista vivono sotto lo stesso tetto e grazie a colori sobri ed equilibrati permeano di un'aura di tranquillità gli arredi naturali della casa e dell'ufficio. Gli oggetti si caricano di valore affettivo e rimangono lì a farci compagnia, oltre ogni stagione e tempo. Si opta dunque per texture e materie prime durevoli che non conoscono scadenza, perché rimangono sempre lì, legate a noi.

greenup

45


g

Tendenze / DÉCOR

Mystic+Originate Al confine tra realtà e immaginazione Tra mistico e artistico, lo stile richiama la natura senza però riproporla realmente, poiché surreale. Il racconto visivo vede materiali alternativi che imitano quelli familiari in nuove soluzioni: i valori permangono, la cura e la preziosità dei prodotti sono al centro. Tutto richiama il concetto di convivenza e di celebrazione.

I COLORI

La tavolozza 2022+ si “allarga”: tre nuance neutre +tre fredde+tre calde per dare libero sfogo alla creatività individuale.

I MESSAGGI DI QUESTA STAGIONE • uso consapevole delle risorse • stare insieme • prodotti locali • permanenza • tradizione e significato

Le tavolozze di "hearted+minimal", "mystic+originate" e "local+vital" saranno caratterizzate da nove nuance: tre neutre, tre calde e tre fredde, per stimolare combinazioni individuali

Local+Vital L’allegria tra colori suggestivi e prodotti locali Il 2022 esalterà il concetto di vicinanza e di prodotto locale: i dintorni e il proprio quartiere tornano in auge. Ma non solo. Local+vital è anche allegria e creatività che si riflettono negli spazi che viviamo, tanto all’interno quanto all’esterno.

46

greenup


Tendenze / COLLABORAZIONI

g

PRODOTTI “DA COPERTINA” Il 2022 per Il Paese Verde continua sull’onda del rinnovamento nell’offerta e nella sua identità. Il nuovo catalogo grazie alla cover artistica diventa così simbolo di una mission ambiziosa di BIANCA FERRARIS

I

Il catalogo 2020 de Il Paese Verde.

l nuovo catalogo de Il Paese Verde, consultabile anche online, è uno strumento funzionale che, in modo chiaro e intuitivo, racconta una delle più vaste gamme di concimi e prodotti per la nutrizione delle piante in tutte le loro fasi di crescita. Oltre ai contenuti e formati rinnovati, non si può non notare la vivacissima cover illustrata da Alessandro Baronciani. Uno strumento che, grazie al potere visuale, mira a “porre l’accento sul rapporto tra esseri umani e natura”, racconta Enrico Boscolo Sassariolo, CMO dell’azienda, che sottolinea come “questa sia un’idealizzazione di come vorremmo fosse la realtà”. L’illustrazione ha così l’obiettivo di “catturare” l’attenzione delle persone e spingerle a fermarsi, riflettere e affrontare temi che ormai non possono più essere procrastinati, il tutto con un linguaggio d’impatto che simboleggia il legame tra arte e verde. Un’idea che conferma Alessandro Baronciani “è nata insieme a Ilaria, l'art director della squadra che ha curato la stampa del catalogo Il Paese Verde” proprio perché “la creatività è un qualcosa di collettivo e gli spunti più interessanti nascono parlando insieme”. E il risultato è stato un lavoro importante, denso di contenuto, che evidenzia fin da subito i valori di sostenibilità e la necessità di azioni concrete che sensibilizzino il consumatore a un utilizzo consapevole delle risorse e a una riduzione del proprio impatto ambientale. Proprio in quest’ottica, le pagine stesse del catalogo sono stampate su carta certificata FSC, proveniente da foreste gestite in maniera etica e sostenibile.

IL CATALOGO

• Rinnovato nella forma • Offerta arricchita di nuovi prodotti • Istruzioni precise sull’utilizzo a seconda del periodo d’impiego e della coltura

TRA LE NEW ENTRY

• formato 4kg di Brave Crescita Sana • versione da 250 g di Brave Controllo Vivo • sacco da 70 l di Brave Terriccio Bio • linea dedicata al prato • Humus di Lombrico • Attivatore di Compostaggio in polvere • Concime Fogliare • Rame Active

SEMPRE PIÙ SCELTA E SOLUZIONI “Abbiamo cercato di dare la soluzione alle esigenze di ogni tipologia di consumatore in termini di prodotti e formati. Le occasioni di utilizzo e le necessità sono molteplici e la nostra ambizione è quella di essere il punto di riferimento per tutte le persone” spiega Enrico Boscolo Sassariolo, per questo l’offerta per il 2022 si è decisamente arricchita con il nuovo formato da 4kg di Brave Crescita Sana, la versione da 250 g di Brave Controllo Vivo, il sacco da 70 l di Brave Terriccio Bio e con una linea dedicata al prato. Ma non solo, si aggiungono alle pagine del catalogo anche l’Humus di Lombrico, l’Attivatore di Compostaggio in polvere con microrganismi, il Concime Fogliare e il Rame Active, per citarne alcuni. Un cambio di passo significativo, dunque, che si iscrive in un processo di costruzione e consolidamento di una brand identity coerente in tutti i touchpoint.

Due chiacchiere con l’artista Alessandro Baronciani Qual è il tuo rapporto con il verde? Ho un piccolo giardino dietro casa che mi piace curare. Ogni anno preparo la terra e metto giù i semi per fare il prato erboso che a settembre scompare. Le radici si bruciano e torna a esserci la terra. Ogni anno però imparo qualcosa di

nuovo e mi dura un po' di più. Trovo rilassante vedere il prato che cresce un filo d'erba alla volta. È un divertimento che costa pochissimo: due scatole di semi! Mi occupo anche di tagliare le siepi e sfrondare il salice Mi piace piantare i fiori nella terra perché mi piace pensare che le radici possano

andare ovunque a cercare nutrimento. In che modo l'illustrazione dovrebbe suggerire l'importanza del nostro rapporto con la natura? L'illustrazione doveva ridare la sensazione che provo ogni volta che entro in un punto

vendita: quella di essere completamente sommerso da un mondo di colori e verde. Un po' come quando passeggi in un bosco ma con tanti fiori in più. Dalle mie parti c'è un vivaio enorme di un grossista con serre gigantesche. È un vivaio dove mi piace perdermi per ore.

greenup

47


g

Copyright Stars For Europe

Tendenze / SUPPORTI

“In forma” per le feste Le Stelle di Natale a breve saranno dappertutto, dalle le vetrine alle corsie del tuo punto vendita. La stagione natalizia è alle porte: preparate le piante e i clienti con alcune “dritte” di Stars for Europe

Q

di BIANCA FERRARIS

uesto numero di greenup anticipa il mese del Natale, un mese in cui il punto vendita si sveste degli abiti unicamente verdi e si lascia avvolgere da un tocco più caldo, rosso, che con il verde - tra l’altro - si combina alla perfezione. Tra allestimenti e spazi da favola, angoli espositivi con le ultime tendenze e offerte per stimolare i buoni propositi di darsi

48

greenup

SUPER CONSIGLIO

tutto l’anno, anche quando le altre colture smettono di fiorire. Che servisse o meno, ecco di seguito una breve guida pratica su come istruire i clienti e migliorare la loro customer experience.

INFORMATE IL CLIENTE Un’etichetta con le regole al giardinaggio l’anno IN TRE STEP per l’innaffiatura potrebbe successivo, il garden Fornire spunti e dritte essere un elemento facile ed vivrà un momento sulla cura e manutenefficace per informare il cliente: magico perché cozione della pianta, per poche innaffiature e vietato quanto scontato per molme ogni anno non il terreno fradicio! ti, è fondamentale per un potrà fare a meno di Mi raccomando segnalatelo garden center. Informare, uno dei simboli delle a caratteri cubitali! educare ma anche aggiorfeste, la Stella di Natale. Una pianta popolare e narsi è ciò che distingue un punto vendita dall’altro e nel venduta in tutto il mondo, tanconcreto un buon gardenista to bella quanto capricciosa e da un semplice venditore. ostica e che impegna gli operatori


Conoscere le specialità - pregi e difetti - delle piante e prodotti in vendita è di conseguenza essenziale per fare un buon lavoro, anche quando il lavoro è molto e relazionarsi con la clientela ti potrebbe sembrare un ostacolo. Per prepararti alla stagione del Natale e per aiutarti a selezionare le informazioni più corrette da divulgare, una breve guida direttamente da Stars for Europe – l’associazione dei coltivatori europei di Stelle di Natale:

CUSTOMER EXPERIENCE FACILE

Offri una consulenza specifica sulla Stella di Natale: • Consigli pratici in fase di vendita (puoi prendere spunto da questo articolo!) • Immagini dimostrative e testi posizionati vicino ai prodotti • Opuscoli o guide brevi e dettagliate da regalare al cliente dopo l’acquisto

Temperatura costante di 15-22°c • Fin dall’inizio ricorda al cliente che le Stelle di Natale devono essere protette da correnti d’aria fredda e disposte in ambienti caldi e riparati ma sotto una fonte di luce importante

Trasporto corretto Nel passaggio dal punto vendita a casa, la pianta deve essere avvolta correttamente: • il fogliame non deve essere esposto • utilizzate un sacchetto per protezione • ricordate che dopo l’acquisto anche la minima esposizione all’aria fredda potrebbe essere deleteria. Avvertite il cliente del problema e consigliate di ripararla

N.B Anche la temperatura del punto vendita si dovrà aggirare intorno ai 14°C

Perché non regalare insieme al materiale informativo anche un sacchetto speciale per l’occasione?

Occhio al terreno! • il terreno dovrà avere un ph ottimale tra 5,8 e 6,2, ed essere composto da tre parti di terriccio e da una di graniglia • in caso di concimazione, per rinvaso per esempio, consigliate di nutrire la pianta mensilmente con un fertilizzante con alto contenuto di potassio e basso di azoto. Se lo proponete accanto alle Stelle di Natale, ancora meglio!

Con la pandemia la vendita di piante e fiori ha raggiunto livelli molto elevati e ciò è dovuto ad un notevole aumento della cura degli spazi verdi privati, giardini e balconi su tutti. Ora è necessario concentrarsi sui miglioramenti da applicare presso i punti vendita dedicati, che vanno riadattati per rispondere ai nuovi trend di mercato ed accogliere i nuovi clienti che hanno scoperto con grande entusiasmo il mondo del Garden. In questo momento propizio, è tempo di nuovi progetti.

info@orlandelli.it - (+39) 0376 960311


g

Tendenze / IDEE

VISIONI DALL’ANNO CHE VERRÀ... Anticipiamo il 2022 e immergiamoci nel vortice delle atmosfere future. Ecco quattro spunti direttamente dal Chelsea Flower Show 2021 da tradurre nel tuo punto vendita

O

di ALICE NICOLE GINOSA

gni anno porta con sé i propri trend che si declinano in palette colori, modalità diverse di usufruire di un prodotto, accostamenti tra oggetti di natura diversa: insomma dodici mesi che si caratterizzano per un determinato stile o carattere e in un conseguente comportamento della clientela. Niente di nuovo direte. Anche quest’anno sta finendo, siamo agli sgoccioli e già è necessario pensare a quello che verrà. Per non partire impreparati, abbiamo pensato di raccogliere le idee e presentarvi quattro possibilità di entrare nel 2022 con il piede giusto, grazie al Chelsea Flower Show che ha rivelato quale sarà il mood dei prossimi dodici mesi.

Un giardino sul balcone  L’incontro tra indoor e outdoor continua anche nel 2022, e chi non ha un giardino, se lo costruisce ad hoc nel proprio balcone. Gli spazi ridotti ispirano anche inusuali disposizioni: vasi appesi al muro o soffitto, contenitori multi-tasking e sviluppo in altezza. Un’oasi confortevole da riproporre nel punto vendita. Good to know: si stanno facendo strada anche i “container garden”, giardini in vaso in miniatura, facili da trasportare e con una selezione di piante ben strutturata.

Underwater  Le piante da appartamento saranno sempre più immerse! Ampolle in vetro tondeggianti, ricolme di acqua, si accaparreranno un posto sulle mensole delle case dei pollici verdi. La scelta sarà tra lasciare a mollo le talee e attendere il radicamento oppure sigillare da capo a piedi la pianta. Nel 2022 si sperimenta!

foto di stock.adobe.com/it/

Spazio sostenibile e imperfetto  Lo Yeo Valley Garden di Tom Massey al Chelsea Flower Show è il primo giardino ad essere approvato dalla Soil Association grazie al suo approccio green. Le buone pratiche già in voga in questi mesi si ripropongono nel 2022 e si consolidano. Un esempio? L’attenzione alla fauna selvatica grazie a mangiatoie e casette per accoglierla, metodi biologici per la cura delle piante e preferenza per varietà amiche degli insetti impollinatori. Anche il perfezionismo sarà meglio lasciarlo da parte: mucchi di foglie e aree meno ordinate consentono riparo in inverno alla fauna di piccole dimensioni.

50

greenup

Texture vissute  Tra il piacere di godersi il tempo che passa e il gusto per lo stile post-industriale. Il Chelsea Flower Show ha lasciato intendere come nel 2022 il mondo del giardinaggio prenderà una piega tra urbano-naturale e piacere nella decadenza. Da una parte vecchi tronchi, sassi di grandi dimensioni, acciaio arrugginito e ferro battuto: il giardino non ha nulla di nuovo, è tutto post-industriale e naturale. Dall’altra, il terreno da cui emergono le piante è irregolare, con sassi e sabbia, e rallentare per godersi lo spazio è fondamentale. Un giardino che rifugge la perfezione e stimola la riflessione. Good to know: texture metalliche, ferro battuto e tanto legno si mescolano con una palette totalmente autunnale, simbolo di naturale decadenza.



g

Tendenze / NOVITÀ 2022

I CICLAMINI FANNO IL PIENO DI COLORE E FORZA

Sono tredici le new entry nel catalogo di Morel Diffusion che, tra innovazione e diversità, segnano una svolta per la prossima stagione. Qui ne presentiamo una piccola preview

L

di FILIPPO TERRAGNI

a storica azienda ibridatrice Morel, con il suo savoir faire, ha saputo sempre tenersi attiva, non solo nella ricerca e nell’innovazione, ma anche nella produzione arrivando a quasi 300 varietà - in catalogo e fuori catalogo. Il ciclamino è il loro simbolo, core business e materia prima delle loro creazioni ma soprattutto motore di continua invenzione e passione. Per il prossimo anno, l’azienda originaria di Fréjus e 100% Made in France, ha deciso di arricchire ulteriormente la propria coloratissima offerta con tredici novità che si adattano al clima e alle aspettative più disparate. Rossi accesi, volume accentuato, compazzetta regale ma anche forza e resistenza alle temperature e condizioni dell’ambiente esterno. Ecco una preview:

• • • •

Metis® ø 9/12 cm

Violetto vivo • Colore che rimane luminoso e vivo • Numerose piccole foglie scure • Consigliato in periodo di fioritura con ADT < 20°C

Indiaka® ø 10,5/15 cm

• Performance OUTstanding Cyclamen® • Precocità e fioritura sincronizzate dei 4 colori tra di loro grazie all’aggiunta dell’INDIAKA® Violetto exp. e dell’INDIAKA® Magenta exp. • Ottima uniformità nella dimensione delle piante • Permette una vendita facile e rapida del lotto • 20% Salmone + 20% Fucsia + 30% Violetto + 30% Magenta

52

greenup

contrastato con fogliame 100% argentato Bouquet centrale e fiori più abbondanti Struttura della pianta più rotonda, con piccole foglie Pianta più voluminosa, adatta a dei vasi molto grandi Per le fioriture tardive

di fiori fiammati con un fogliame argentato • Miscuglio di colori freschi e attraenti • Tempo di coltura molto breve: fiorito in 22 settimane dopo la semina nel nord dell’Europa

Latinia® Success ø 10,5/15 cm

SUCCESS Rosa chiaro con occhio • Colore complementare nella serie • Delicato rosa pastello con occhio viola, forte contrasto • Varietà con fioritura abbondante con bouquet centrale • Forma rotonda della pianta anche in condizioni di caldo

Halios® Decora ø 15/22 cm

Rosso decorativo evolution • Colore più vivo, più

Halios® Curly

CURLY® Magenta intenso • Colore più scuro, intenso anche con una luminosità elevata in autunno • Pianta robusta con steli spessi • Fogliame scuro

BISOUS® Mix ø 9 / 10,5 cm

• Abbinamento originale

FALBALA® Rosa evolution ø 12 / 17 cm

• Fiori molto originali: 50% a forma di campanella e 50% frangiati e ondulati • Piante regolari, portamento rotondo e compatto • Migliore qualità della struttura della pianta • Fogliame decorativo • Consigliato per le fioriture precoci

Per maggiori informazioni

www.cyclamen.com/it/ heloise. morel@cyclamen.com


Tendenze / INIZIATIVE

g

Il corner dedicato a Mad About Mangave® presso il garden center Viridea di Rho.

FATECI SPAZIO!

Finalmente le perenni rare da giardino si godono la notorietà che meritano grazie all’iniziativa di Viridea “Preziose di natura” che per la prima volta le ha rese protagoniste di FILIPPO TERRAGNI

S

appiamo tutti come il mondo delle piante possa essere suddiviso in due macro categorie: quelle popolari, da acquisto facile, e quelle rare, meno note, ma non per questo non degne di attenzioni e dalle vendite promettenti. Una “categorizzazione” banale e semplicistica che serve solo per confermare come all’interno del punto vendita, l’offerta negli anni abbia dato precedenza sugli scaffali alle specie comuni, con una domanda ricorrente

e con una clientela pressoché fidelizzata. Questo non significa che esistano piante di serie A o piante di serie B ma semplicemente che i vostri clienti (non tutti) avranno una conoscenza di piante limitata a quelle più popolari che voi avete deciso nel tempo di proporre all’interno del garden center. Spesso l’offerta ruota intorno a un gruppo di prodotti “consolidato”, pur inserendo qua e là varietà meno conosciute e particolari; nel complesso, però, si potrebbe dire che, la tendenza è quella di “cedere” al già visto, dimenticandosi le piante meno note e impedendo al cliente di conoscerle. Questo spiegherebbe anche il motivo per cui la nuova generazione di pollici verdi per soddisfare la propria passione e aggiungere una new entry alla personale collezione di piante, prediliga acquisti tramite e-commerce e canali diversi dal punto vendita. Ma questo è un altro discorso. ANCHE LE PIANTE MENO COMUNI MERITANO ATTENZIONE Insomma, il motivo di questo cappello introduttivo è per raccontarti l’iniziativa di Viridea (presso il garden center di Rho) lanciata la scorsa estate che ha coinvolto specie e varietà, come riporta il claim, “uniche, rare e straordinarie, da non perdere”. E lo ha fatto creando un corner dedicato “Preziose di natura” - che per la prima volta in Italia ha messo al centro della scena le perenni rare da giardino. Al progetto hanno partecipato con le proprie varietà anche Plantipp con Mad About Mangave® e Arena Vivai da sempre coinvolte nella promozione di piante innovative, di qualità ed esteticamente accattivanti. Solo così il garden center diventa luogo di conoscenza in cui il pubblico può entrare in contatto con le novità del settore.

AL PROGETTO HANNO PARTECIPATO ANCHE PLANTIPP E ARENA VIVAI DA SEMPRE COINVOLTE NELLA PROMOZIONE DI PIANTE INNOVATIVE E DI QUALITÀ greenup

53


g

Tendenze / PRODOTTI

L’azienda produce piante mediterranee in diverse taglie.

Una linea speciale a prova Vivai Acciarri ha lanciato piccoli esemplari di piante da vivaio, presentati come un prodotto finito, facili da portare a casa e di pronto effetto. Studiati appositamente per il punto vendita colloquio con ROBERTO FERRACUTI e MATTIA ACCIARRI di MARTA MEGGIOLARO

V

ivai Acciarri si trova in provincia di Ascoli Piceno, nel distretto di Grottammare, noto per la produzione di piante mediterranee, fra cui spicca l’oleandro. La produzione si estende a tutte le piante mediterranee in genere: alloro, leccio, oleandro, pittosporo; ma quello che distingue l’azienda è l’ampia offerta di varietà e taglie diverse. La produzione storicamente è destinata a giardinieri e architetti paesaggisti che cercano piante sane, forti, e di grandi dimensioni; ma da quest’anno Vivai Acciarri, grazie alla collaborazione con Alessandro Fornasaro e Francesco Martini, presenta una collezione di piante da vivaio per il garden center. Abbiamo chiesto a Roberto Ferracuti, collaboratore

della società, di presentarci questa novità insieme a Mattia Acciarri, figlio del fondatore di Vivai Acciarri, Alfredo. Qual è il progetto nuovo che state organizzando con Fornasaro e Martini? «Nell’ultimo periodo io e Mattia abbiamo deciso di sviluppare, su consiglio di Francesco Martini e Alessandro Fornasaro, in parallelo alla nostra realtà, da sempre orientata ai prodotti pronto effetto, una linea da garden center. Abbiamo progettato il nuovo prodotto curando ogni aspetto: il vaso, il pacciamante, l’etichetta, il QRcode, tutti elementi che rendono le nostre piante prodotti adatti alla clientela del garden. Si tratta di un articolo esclusivo, dotato di un

In apertura: la linea di Vivai Acciarri per i garden center raccoglie cespugli di alta qualità fra cui spiccano diverse varietà di Nerium Oleander.

LA LINEA PER I GARDEN • Cespugli di alta qualità • Prodotti finiti pronto effetto • Vaso grigio, etichetta, QRcode • Oleandro come prodotti di punta • Piante aromatiche

LA RICHIESTA DI PIANTE PRONTO EFFETTO È SEMPRE MAGGIORE, E NON CI SI PONE IL PROBLEMA DEL PREZZO 54

greenup

vaso particolare, grigio, dalle linee soft, con etichetta e logo aziendale. Le piante che abbiamo scelto sono cespugli di qualità sopra la media, che entrano nel mercato come prodotto d’élite, con un prezzo superiore. Per il momento abbiamo selezionato varietà che esaltano la fioritura, e abbiamo programmato la produzione in modo che si possa coprire la richiesta per tutto l’anno con varietà adatte alla stagionalità. Il prodotto di punta è naturalmente l’oleandro, la specie su cui siamo più specializzati, con un assortimento molto tecnico e dettagliato che differenzia la nostra offerta. In questa linea garden abbiamo inserito anche delle piante aromatiche, sviluppate per essere cespugli molto compatti e di grande dimensione». È una linea promettente? «Tanto promettente che ora stiamo progettando anche una linea di alberature da garden. L’idea che


stiamo sviluppando, sempre con Fornasaro e Martini, è una linea di alberature facilmente carrellabili e trasportabili. Tutto ciò sarà pronto alla vendita per la primavera - autunno 2022». Come è cambiato il vostro lavoro dopo il Covid-19? «Facciamo una considerazione di base: quando sono iniziati i problemi causati dalla pandemia e dal lockdown, la nostra era un’azienda già ben avviata, solida, e in evoluzione grazie a una serie di investimenti importanti. Nel 2019 infatti abbiamo inaugurato il nuovo corpo aziendale, con due capannoni

prezzo è meno rilevante: quello che chiedono i clienti non è “quanto costa”, ma “è pronto? Copre?”. Il giardino mediterraneo è sempre più di tendenza, perché l’innalzamento delle temperature e la mancanza di piogge che caratterizzano questo periodo ne favoriscono la diffusione. Adesso produciamo e vendiamo piante che qualche tempo fa non pensavamo fosse possibile proporre, come le agavacee e le cactacee. Forse fra i prodotti per cui c’è meno richiesta inserirei le piante ad alto fusto, ma anche questa tendenza sta cambiando perché la produzione non soddisfa la richiesta. Il nostro è un settore che in

LA STORIA IN PILLOLE

L’azienda è stata fondata da Alfredo Acciarri nel 1983, sulla base della prima attività di famiglia, la produzione di ortaggi, in particolare insalata; si deve a lui l’intuizione di introdurre la produzione di piante ornamentali. Nel tempo l’azienda si è evoluta e negli ultimi cinque anni c’è stata la svolta, con la produzione di articoli di qualità superiore che hanno permesso di servire clienti nuovi di fascia alta. Roberto Ferracuti è entrato in azienda nel 2007, e si occupa della parte commerciale, mentre il cugino Mattia, il figlio di Alfredo, è il titolare insieme a suo padre e si occupa della parte tecnica - organizzativa.

così come l’appartenenza alle associazioni: noi facciamo parte di Anve e di Aipv».

di garden center di produzione e una nuova serra, e abbiamo dato una svolta anche dal punto di vista organizzativo: abbiamo un impianto a pannelli solari e stiamo adottando nuove tecnologie sia produttive che logistico-organizzative. I problemi generati dal Covid li conosciamo tutti, ma come è successo per tutto il nostro settore, abbiamo avuto il vantaggio che le persone, costrette a casa, hanno riscoperto la passione per il verde, e il nostro giro di affari è aumentato. Sicuramente il Covid-19 ha cambiato il nostro indirizzo aziendale: la tipologia di consumo di piante è cambiata e di conseguenza la produzione. La richiesta nei garden center è cresciuta e noi ci siamo adattati, aumentando l’offerta di piante finite». Dal vostro punto di vista, come sta evolvendo il mercato? Ci sono prodotti che stanno crescendo, o alcuni che stanno perdendo terreno? «Direi che la domanda di piante di qualità è in costante aumento, soprattutto nei garden. Eravamo abituati a fornire piante di medie-piccole dimensioni, mentre adesso servono piante già grandi, di pronto effetto. Il problema del

generale in questo momento sta navigando col vento in poppa. Il verde va davvero per la maggiore ed è un bene per l’intero settore e per tutta la società; fortunatamente l’interesse per il verde sta coinvolgendo anche la pubblica amministrazione e l’edilizia». Se dovessi dirmi un carattere positivo e uno negativo del florovivaismo italiano, cosa diresti? «Per quanto riguarda la nostra realtà e quello che vedo intorno a me, direi che noi italiani siamo in grado di produrre articoli ottimi, adatti a soddisfare le richieste del mercato, a fronte di una buona capacità di analisi della domanda. Però manca la qualità del lavoro, che è un punto chiave. Mancano agronomi, operai specializzati. Nonostante le università di Agraria siano sempre più frequentate, nelle aziende non arrivano figure professionali di qualità che permettano un vero sviluppo, il tanto decantato cambio di passo. Fra i fattori positivi aggiungo anche che a livello governativo abbiamo un buon aiuto, ci sono i fondi a livello europeo, c’è un trattamento fiscale vantaggioso. In questo momento è importante,

Piante di gaura in fiore: aumenta la tendenza a usare piante mediterranee nei giardini, anche a causa dell’innalzamento delle temperature e della mancanza di pioggia.

Nel sito segnalate la vostra attenzione alla sostenibilità e il fatto di avere due certificazioni: parliamone. «Siamo certificati Globalgap e Vivaifiori, due utili riconoscimenti che ci permettono di vendere anche in mercati non abituali. Per fare un esempio, produciamo piccoli allori su grande scala, in vaso 9x9, 12, 14 e 17. Grazie alla certificazione Globalgap possiamo venderli come prodotti edibili perché coltivati in modo biologico. Questo significa che possono entrare nei mercati in quantità importanti. Abbiamo valorizzato un prodotto di punta della filiera di Grottammare, la nostra zona, con una certificazione che permette di trattare l’alloro come una pianta aromatica, e ne vendiamo quantità importanti». www.vivaiacciarri.it

greenup

55


g

Tendenze / COMUNICAZIONE

H

o incontrato Nunzia Guerra, marketing manager di Compo Italia, a settembre, quando il sole ci faceva ancora dono del suo calore e l’aria era densa di trepidazione per la tanto agognata ripartenza dopo il lungo e forzato letargo. A farci incrociare è stato The Playful Home - La Casa del PresenteFuturo, la riproduzione di un’abitazione per famiglie contemporanee allestita dal team multidisciplinare The Playful Living in un ex cappellificio di via Savona a Milano in occasione dell’edizione straordinaria del Fuorisalone 2021. Compo è stata coinvolta sia nell’esposizione dei prodotti sia in alcuni talk e workshop formativi-informativi rivolti al pubblico presente per saperne di più sul mondo delle piante (a cui ha partecipato anche la nostra casa editrice). Vi starete chiedendo cosa c’entrano una rivista rivolta ai garden e un’azienda come Compo con un evento di design. C’entrano, eccome: fil rouge dell’allestimento era proprio il verde, protagonista negli ambienti indoor e nelle aree esterne. La premessa per il nostro incontro era quella di un’intervista vera e propria. Avevo preparato le Un dettaglio dei prodotti Compo esposti negli spazi green di The Playful Home - La Casa del PresenteFuturo, allestita in un ex cappellificio milanese in occasione del Fuorisalone 2021.

Comprendere il mercato e anticiparlo Osservare i consumatori, capire la direzione verso cui sono rivolti e assecondarne le scelte. Come? Con una gamma prodotti in costante ampliamento e con operazioni di marketing da attuare insieme ai punti vendita. Così fa Compo, e i risultati sono tangibili. Ecco delle dritte da mettere in pratica Colloquio con NUNZIA GUERRA di DANIELA STASI

56

greenup


IL GARDEN È IL LUOGO DOVE IL CONSUMATORE SCEGLIE, QUINDI PER NOI COMUNICARE NEL PUNTO VENDITA È PRIORITARIO. INVESTIAMO MOLTO SU QUESTO FRONTE domande, sfoderato penna, taccuino e registratore. Può capitare però che il prologo non sempre trovi compimento nello svolgimento della trama, così l’intervista si è trasformata in una piacevolissima chiacchierata, durante la quale abbiamo parlato sì di prodotti e novità aziendali, ma abbiamo abbracciato anche temi più ampi, legati a visioni di marketing da cui ciascuno di voi può trarre ispirazione. Basta spoiler, ecco cosa è emerso. Perché Compo ha deciso di essere presente al Fuorisalone? «Innanzitutto, perché, a mio avviso, le piante sono l’elemento di design più importante in un’abitazione: il mio pallino nell’arredare le case in cui ho vissuto. Nello specifico, abbiamo accostato i nostri prodotti al verde fornito dal garden Agricola Home & Garden di Varese e, grazie a Marta Meda, l’architetto responsabile di The Playful Living, siamo riusciti a collocarli in maniera tale che fossero molto visibili ma non stucchevoli. In seguito all’esplosione di amore per il verde

concimi sono in plastica riciclata proveniente dalla raccolta differenziata domestica e i colori per la stampa delle confezioni sono ecologici; i prodotti sono anch’essi di seconda vita, i concimi contengono sottoprodotti dell’industria alimentare, mentre nel terriccio non è presente torba ma compost vegetale risultante dalla potatura delle alberature urbane oltre a fibre di cocco. La gamma Undergreen, invece, è rivolta a consumatori molto giovani che si stanno avvicinando al giardinaggio ed è destinata prevalentemente all’online».

post pandemia è cresciuta anche la richiesta di informazioni attendibili, e poter spiegare come e cosa fare ai consumatori finali tramite workshop dedicati, è stata un’opportunità che ho colto al volo. A prescindere dalla nostra partecipazione a The Playful Home, da sempre il Fuorisalone segna la via delle tendenze future. Per chi si occupa di marketing è un ambito interessante per valutare quali sono gli elementi – grafici e non solo – che influenzano lo sviluppo di nuovi prodotti. Può essere fonte di ispirazione anche per chi non frequenta il mondo del design». Come ti sei orientata nella scelta dei prodotti da esporre in base al target del Fuorisalone? «È un target giovane attento alla sostenibilità. Così abbiamo esposto i prodotti delle gamme Organic & Recycled e Undergreen. La prima è la punta di diamante del progetto di sostenibilità di Compo, è composta da un terriccio e due concimi ed è caratterizzata totalmente da materiali sostenibili: le bottiglie dei

Nunzia Guerra, marketing manager di Compo Italia.

Si stanno verificando profondi cambiamenti nei consumatori, in che modo Compo li intercetta e li asseconda? «Oltre al costante ampliamento di gamma, stiamo attenti al modo in cui i consumatori percepiscono il nostro marchio. Un esempio concreto è il rilancio grafico di tutte le bottiglie di concimi liquidi, con immagini legate al gusto più moderno dei consumatori e con maggiore attenzione al codice colore per il riconoscimento immediato delle piante a cui sono destinati. Un altro esempio è la proposta di gamme complete dedicate alle specifiche colture, che aiutano il cliente a piantarle, nutrirle e curarle: dopo gli ottimi risultati con la gamma specifica per orchidee, ora proponiamo quella per piante verdi, con una linea composta da terriccio, concimi fino al lucidante fogliare. Il pezzo forte del rilancio grafico è rappresentato da Suprême, concime universale nato dalla ricerca Compo, ottenuto grazie al miglioramento delle tecnologie produttive, che hanno consentito l’aumento della concentrazione di mesoelementi come calcio, ferro e magnesio, con l’obiettivo di assicurare un migliore nutrimento nei momenti di stress». greenup

57


g

Tendenze / COMUNICAZIONE

Hai fatto cenno alla corretta collocazione dei prodotti all’evento del Fuorisalone. Quanto conta questo aspetto in un garden? «Conta molto, basti dire che lo scorso anno abbiamo assunto una persona dedicata allo sviluppo di soluzioni di visual merchandising su misura dei garden center. Stiamo provando a fare attività di category management nell’ambito dei terricci, allestendo pareti emozionali, fornendo materiali che aiutino a riconoscere i prodotti e, ancora, nei punti vendita di ampie dimensioni, a creare isole promozionali. Come accennato, stiamo lavorando tantissimo per coltura e abbiamo realizzato espositori da posizionare in prossimità delle piante a cui i prodotti sono destinati». I garden in Italia sono differenti tra loro per dimensioni e offerta. Pensate a soluzioni su misura del singolo punto vendita? «Assolutamente sì, sviluppiamo concept a misura di punto vendita, sia per quelli di grandi dimensioni sia per quelli di dimensioni contenute ma per questo non meno performanti. Da sempre Compo collabora assiduamente con i garden nel concepire l’esposizione dei prodotti: per noi è di fondamentale importanza per aumentare la visibilità dei nostri prodotti e per aiutare il consumatore a orientarsi nella cura delle piante. Tra i materiali di cross selling, oltre ai consolidati vassoi, dallo scorso anno forniamo delle balconette in metallo da agganciare alle vasche, un concept molto

GAMMA AMPLIATA E RINNOVATA

È NECESSARIO CHE I PUNTI VENDITA FACCIANO SCELTE ESPOSITIVE DI UN CERTO TIPO E CHE DIFFERENZINO I PRODOTTI DA VENDERE NEL PUNTO FISICO DA QUELLI DA PROPORRE ONLINE diffuso nel Nord Europa e ora in uso anche da noi». Quindi per voi la comunicazione nei garden è prioritaria? «Sì, il garden è il luogo dove il consumatore sceglie, quindi per noi comunicare nel punto vendita è prioritario. Investiamo molto su questo fronte, in category management, in piani promozionali personalizzati, in allestimenti su misura. Per noi il garden center è il negozio dove il display è un complemento d’arredo e nel contempo contribuisce a creare quell’ambiente esperienziale tanto cercato dal consumatore. La nostra comunicazione è veicolata tramite i gardenisti: dobbiamo convincere loro della bontà del prodotto, in termini agronomici ed economici, e dobbiamo aiutarli a tradurre questo tecnicismo in emozione ed esperienza. Partiamo da un linguaggio tecnico per arrivare a un linguaggio emozionale». Qual è la tua visione dell’evoluzione dei garden? «Il cambiamento non è così forte come mi sarei aspettata, c’è tuttora molta prudenza. In virtù del cambio generazionale però sto osservando una maggiore apertura al mercato online e alla comunicazione digital. Ciò che non vedo è la focalizzazione

sul metro lineare, come capita nella GDO e nella GDS, ci sono ancora lacune nelle competenze economiche e di marketing. Secondo me più che considerare la grande distribuzione come una minaccia, bisognerebbe assimilare i punti positivi di quel canale distributivo, in primis una gestione più oculata dello scaffale e un’adeguata gestione del layout del punto vendita. Alcuni esempi? La classica zona promozioni all’ingresso del punto vendita, non così diffusa nei garden, una migliore razionalizzazione del percorso espositivo e la creazione di shop in shop, per chi ha superfici che lo consentono».

Il pezzo forte del rilancio grafico è rappresentato da Suprême, concime universale nato dalla ricerca Compo, in cui è stata aumentata la concentrazione di mesoelementi come calcio, ferro e magnesio.

Numerose le novità presenti nel Catalogo Compo 2022. Partiamo dal nuovo Compo Bio, gamma di terricci composti unicamente da materie prime consentite in agricoltura biologica:: nuovo nella grafica con un layout più moderno e accattivante, nella gamma con due nuove referenze (una per aromatiche e una per piante mediterranee) e nel pack con l’impiego di imballaggi al 60% in plastica riciclata da raccolta differenziata. Altra new entry è il concime granulare organo-minerale universale 100% naturale, NPK Bio, disponibile in sacchetti da 4 kg, che va ad aggiungersi all’NPK Oro, concime universale minerale a lenta cessione, sviluppato ora con una nuova formula. Segnaliamo, infine, l’ampliamento della gamma di decorativi e pacciamanti, che è passata da tre a sei referenze: due tipologie di corteccia (grande e piccola), due inerti (argilla espansa e lapillo vulcanico) e due cippati di legno (uno colore antracite e uno colore naturale).

58

greenup

Sei ottimista sul futuro di questo canale? «Sì, il trend è irrefrenabile. Immagino che il numero dei garden aumenti, così come aumenteranno le superfici, perché le persone hanno bisogno di andare in un posto dove si sentono accolte e assistite per coltivare la loro passione. È necessario però che i punti vendita facciano scelte espositive di un certo tipo e che differenzino i prodotti da vendere nel punto fisico da quelli da proporre online. Anche questa attenzione in termini commerciali risulta vincente».


Member of the Board of Directors

IT-001442


g

Tendenze / INTERVISTA

“Mettiamo in luce il tuo garden”. È questo il claim di MC Sinergie, società di consulenza che ha appena compiuto 20 anni di attività. L’approccio? Specialisti nel garden business. Ecco cosa ci ha raccontato il fondatore Severino Sandrini colloquio con SEVERINO SANDRINI di FRANCESCO TOZZI

“Il centro di giardinaggio deve avere un valore”

I

l suo primo impiego è stato quello dell’insegnante in un Istituto tecnico di Brescia, un mestiere che è stato per Severino Sandrini una sorta di doppia formazione, perché lo ha poi aiutato molto nella sua attività di consulente nell’ambito del florovivaismo e del garden center. Incontro Severino nei suoi uffici di Borgosatollo, in provincia di Brescia, e l’occasione è particolare: raccogliere un’intervista sui primi 20 anni di MC Sinergie. La società, fondata nel 2001, oggi si occupa principalmente di consulenza e formazione specializzata nel settore garden center

e agro-commerciale a cui offre un’ampia rosa di servizi. Ma da dove nasce questa attività? “Dall’osservazione delle diverse realtà imprenditoriali che hanno mosso i primi passi lungo la filiera del florovivaismo, alcune diventate punto di riferimento del mercato”, mi racconta Sandrini. E di fatto, Severino Sandrini nel 1975 ha iniziato ad affiancare all’attività di insegnante, durata 20 anni, quella di consulente che lo ha portato in giro per l’Italia e l’Europa. “Ho potuto toccare con mano l’evoluzione di questo settore, rendendomi conto delle potenzialità, come dei limiti di alcune

SVILUPPO AZIENDALE

• Esperienza iniziata nel settore orto-floro-vivaismo e sviluppata poi nei garden e altre attività imprenditoriali. • Negli anni ottanta: attività tecnica, di direzione e progettazione aziende ortofloroviaistiche. • Negli anni 90: corsi di formazione a enti territoriali (AssoFlor Ferrara e Aflovit Trento oltre a vari corsi organizzati da aziende del settore) è in questi anni che si sviluppa il concetto garden center (vendita organizzata oltre la produzione). • Dal 2001 in poi c’è l’aumento forte di richieste nel mondo dei garden (ne è l’esempio Bardin Garden Center di Treviso progetto che inizia la fase di sviluppo nel 2001 e proseguita negli anni). • Più di 400 progetti diretti da MC Sinergie sono stati realizzati per l’80% nel mondo dei garden e il resto in realtà molto diversificate tra di loro.

realtà, cercando di capire quale fosse un format riproducibile per il nostro mercato italiano, soprattutto in ambito distributivo”, continua. Di fatto, quella di Severino Sandrini, è una doppia lettura del settore: da una parte ha potuto conoscere da vicino la produzione florovivaistica, a monte della distribuzione, dall’altra ha calibrato il suo lavoro di consulente


“IL GARDEN DEVE PORSI UN OBIETTIVO DI CRESCITA E PROGRAMMARE INVESTIMENTI VOLTI ALLA CRESCITA” dita con una visione di crescita ben definita, con un approccio imprenditoriale».

per i garden grazie proprio a una conoscenza più ampia dell’intero settore. Gli anni in cui hai mosso i primi passi nel florovivaismo, possiamo dire che erano più “semplici” di oggi? «Quelli erano anni facili, nei quali potevi permetterti anche di fare degli errori che tanto cadevi sempre in piedi. Nel 1975, quando mi sono avvicinato a questo settore, possiamo dire che per il florovivaismo italiano era un periodo di gloria, nel nostro Paese come in tutta Europa». Poi che cosa è successo? «Non siamo riusciti a stare al passo coi tempi, non ci siamo adeguati. Noi italiani siamo bravi produttori, ma per anni ci siamo accontentati della situazione favorevole, senza pensare a investire nelle nostre aziende, ad ammodernarle. Poi il progressivo incremento dei costi energetici e delle materie, non accompagnato da un aumento dei prezzi, ha messo in difficoltà il sistema produttivo, soprattutto quello floricolo, a vantaggio di altri Paesi». Ora mi sembra ci sia un cambio, o quantomeno una presa di conoscenza, tra i produttori italiani… «Sì, c’è maggior consapevolezza, ma bisogna fare in fretta».

MC Sinergie nasce nel 2001, con quale spirito? «Prima di tutto nasce da una mia esperienza di consulente fatta per tanti anni in ambito produttivo, poi l’intento è stato quello di trasferire i miei studi da osservatore delle dinamiche distributive europee anche in Italia. MC è l’acronimo di “mente collettiva”, che sta proprio a significare “diffusione delle conoscenze”, partendo da un punto fermo: dare valore a persone e cose». Quale è stato il primo punto vendita che avete progettato? «Centro Verde Caravaggio di Paolo Morandi, un bel banco di prova direi. Siamo partiti da un progetto iniziale, dall’obiettivo che si voleva raggiungere, poi, passo passo, abbiamo costruito il resto». Come si differenzia la clientela di MC Sinergie? «Diciamo che un buon 80% è composta da centri di giardinaggio, mentre il rimanente 20% da aziende di produzione. Nel corso di questi 20 anni, abbiamo lavorato con una buona alternanza di clienti». Ci fai alcuni nomi? «Peraga Giardineria, Flover, Agribrianza, Bardin, Pellegrini, Showgarden e Zocca… Tutti punti ven-

Mi sembra di capire sia un concetto determinante, a tuo avviso, quello della capacità di crescita per un garden center… «In realtà è un concetto importante per tutte le attività imprenditoriali. Spesso, soprattutto nel nostro settore, si tende a non ragionare in termini di futuro, e questo è un errore. Il garden deve porsi un obiettivo di crescita e programmare investimenti volti alla crescita».

I TRE AMBITI DI AZIONE

• Progettazione • Studio dell’area • Progetto e assistenza cantiere • Studio layout espositivo • Progettazione percorsi e allestimenti scenografici • Comunicazione • Utilizzo del marchio • Immagine aziendale • Gestione eventi • Formazione • Responsabili reparto • Corsi su misura • Sala conferenze

L’offerta multimerceologica è una prerogativa del garden moderno? «Sì, direi che è un passaggio obbligato. Un centro di giardinaggio deve avere grandi spazi, con reparti ben definiti che creino identità, con un magazzino e una logistica efficienti. E poi devono essere in regola con i permessi richiesti, soprattutto in ambito commerciale e di sicurezza: questo è un altro passaggio fondamentale per garantire un valore all’attività imprenditoriale, un valore spendibile e vendibile». E il format? «Il garden deve essere uno spazio aperto, dove il cliente può sentirsi a proprio agio, che può visitare facilmente, avendo la percezione dei diversi reparti… Deve avere un’identità». Voi lavorate in tutta Italia, come vedi il futuro di questo canale distributivo? «La parola d’ordine è investimento: sarà la prerogativa per essere competitivi sul mercato della multi-canalità. E sarà importante investire anche sulle nuove generazioni, un aspetto a cui tengo molto». greenup

61


g

Tendenze / WEB

Missione possibile: crescere con il digitale Esistono numerosi strumenti e strategie per fare andare meglio gli affari. Da una parte i social, dall’altra la costanza e l’impegno, eppure il nodo fondamentale da sciogliere resta sempre uno: conquistare il cliente di JESSICA BERTONI

O

gnuno di voi ogni giorno si augura che domani gli affari vadano meglio di oggi e questo è un desiderio ripetuto all’infinito, quasi insaziabile, no? Ma si dovrebbe fare di più, ci dovrebbe essere un impegno costante e duraturo affinché ciò possa davvero accadere. Fare l’imprenditore seriamente e per mestiere, credo voglia significare proprio lavorare perché questa aspettativa trovi riscontro nella realtà. Vuol dire studiare modalità e politica di costi/prezzi tali per cui la direzione sia proprio e concretamente questa. Ma vediamo un po' nel dettaglio, quali strategie potrebbero essere seguite, anche in modo semplice, quotidiano, senza nulla inventare, per assicurarci una continua crescita di profitti (perché alla fine di questo stiamo parlando). E badate bene, profitti e non fatturato. Infatti possono esserci anche

62

greenup

situazioni in cui il fatturato di un’azienda cresce, proprio come i costi (probabilmente per un’errata modalità di controllo di gestione, indispensabile per la verifica dei singoli costi imputati per centro di responsabilità/costo) e, di conseguenza, i ricavi finali sono in calo rispetto al mese o al periodo precedente! IL CONSUMATORE È AL CENTRO DELLA STRATEGIA Spesso si è portati a pensare a chissà quali strategie attuare per migliorare le proprie condizioni e non ci si ferma a mettere in discussione piccoli gesti quotidiani per i quali l’abitudine ha preso il sopravvento, trascurando di conseguenza, ciò che è essenziale. Esistono diverse ragioni per cui molte aziende, piccole e medie, non crescono. Eccone alcuni esempi: • Vengono trascurati i vecchi clienti: uno degli errori più

TRE VELOCI BEST PRACTICE 1.

Coltivare la relazione con clienti consolidati

2.

Fare marketing con i feedback di clienti soddisfatti che dimostrano il valore del vostro lavoro

3.

Pensare a un’offerta upsell e cross-sell per generare ricavi

ingenui e grossolani che commettono molte aziende, molti venditori o liberi professionisti è proprio quello di non comunicare altre offerte ai clienti che hanno già avuto relazioni commerciali con loro. L’atteggiamento ingannevole è quello di focalizzare l’energia sulla ricerca continua di nuovi clienti. Ma questa strategia non deve produrre l’abbandono dei clienti già in essere, in quanto, dal punto di vista dell’economia aziendale è dimostrato che vendere ai vecchi clienti costa 5 volte di meno che offrirsi a nuovi potenziali acquirenti. • Non vengono raccolte testimonianze e referral: la maggior parte delle aziende non sfrutta una leva potentissima del marketing, la riprova sociale. Si possono chiedere ai clienti soddisfatti delle testimonianze da inserire nei materiali promozionali oppure si possono raccogliere dei referral per trovare nuovi clienti e sfruttare il potere del social proof. • Non vengono offerti up-sell o cross-sell: se si desidera vendere di più e aumentare i margini per ogni trattativa o scontrino, questo è il passo fondamentale da compiere. Partendo dal prodotto/ servizio che “funziona bene”


è indispensabile studiarne e realizzarne una versione più lussuosa, con più accessori o con più dettagli. E ovviamente con un prezzo più alto che tenga conto del quid in più che si offre al cliente. Il prezzo, dunque, andrà ad aumentare il nostro margine di profitto, potendo contare su delle soddisfacenti economie di scala che si saranno create a monte nel corso della fase di progettazione del miglioramento, in quanto il punto di partenza era un prodotto/servizio già rodato e vincente. Il mantra imprescindibile deve essere rendere il servizio clienti una priorità, concentrando qui la maggior parte delle energie. Un cliente soddisfatto è un cliente che parlerà bene dell’azienda da cui si è fornito e che tornerà ad acquistare in futuro. LA BRAND IDENTITY DEVE ESSERE COERENTE Non ultimo la presenza sui social, che detta così può sembrare un po' banale, ma oltre ai contenuti è il modus operandi che fa la differenza. Secondo una ricerca recente infatti, il 41% degli italiani è influenzato da ciò che legge sui social media. Curare la presenza online, rispondere ai commenti, controllare i feedback che

vengono lasciati e che vengono condivisi sui social network dà la possibilità di essere a contatto con i potenziali clienti e di iniziare a creare una relazione con loro. Come? Occorre innanzi tutto una coerenza con la propria brand identity: • tutti i contenuti pubblicati sui social media devono rispecchiare i valori, i principi e il messaggio che l’azienda intende trasmettere attraverso i propri prodotti o servizi • la pubblicazione dei nuovi contenuti deve essere regolare: essere presenti sui social significa che si deve comunicare con i potenziali clienti ogni singolo giorno. Non si può puntare ad ottenere risultati postando su una sola piattaforma un paio di volte alla settimana • bisogna lavorare per sfruttare tutti i social media che si ha a disposizione, soprattutto quelli più in linea con il proprio target, e pubblicare contenuti sempre nuovi ai propri follower • una volta creato il post, occorre trovare un modo per aumentare le interazioni, ad esempio iniziano col lanciare delle piccole campagne promozionali ORGANIZZARE IL FUNNEL DI VENDITA Quando si naviga sul web o sui social media si è bombardati da messaggi pubblicitari. Il primo passo da fare è costruire un buon funnel di vendita. Un funnel di vendita è una serie di passaggi progettati per guidare i visitatori verso una decisione di acquisto, composti da asset di marketing che conducono alla vendita, ad esempio landing page ed e-mail. I funnel di vendita possono aiutare ad automatizzare l’attività, perché aiutano a scalare e crescere rapidamente. È scontato dire che per fare in modo di accaparrarsi un cliente, il brand deve aver lavorato per bene sulla propria brand awareness così da rimanere presente nella mente del potenziale consumatore. Occorre dunque la-

PER UNA BRAND IDENTITY EFFICACE 1.

Creare contenuti in linea con i valori e la mission che si è prefissata l’azienda

2.

Essere puntuali e regolari nella pubblicazione. Ogni giorno è un’occasione per entrare in contatto con nuove persone

3.

Promuovere i propri contenuti attraverso campagne promozionali

4.

Rispondere ai commenti e controllare feedback online

GLI STRUMENTI DIGITALI SU CUI PUNTARE

• Google Adwords • Facebook Advertising • Landing pages per generare lead • Funnel di vendita automatizzato e studiato nei dettagli

vorare su pubblicità online e passaparola. Due tra gli strumenti più utilizzati per fare pubblicità sono Google Adwords e Facebook Advertising. Su Google Si cercano rimedi ai propri problemi, quindi occorre proporre il proprio prodotto come soluzione al problema. Su Facebook Si ricerca un momento di svago, dunque l’obiettivo è quello di stimolare il cliente e di saper trovare il “luogo” e il momento giusto per proporre l’acquisto del proprio articolo. SI DEVONO GENERARE LEAD L’utente di oggi non acquista in prima battuta. Per farlo ha bisogno di molteplici contatti con il sito: l’obiettivo delle campagne pubblicitarie online deve essere quello di attrarre il cliente e farlo arrivare nelle landing page dove si cercherà di acquisire la mail dell’utente in cambio di un’offerta appetitosa. Questo fa ben capire come entrare in possesso della mail sia fondamentale. Nel caso in cui il cliente non fosse abbastanza interessato all’acquisto nel momento in cui atterra sul sito, avendo la sua mail, si potrà cercare di recuperare il contatto in seguito attraverso le newsletter. Per far crescere la propria azienda è molto importante generare lead. Occhio anche alle informazioni online che circolano intorno al vostro brand: i potenziali clienti normalmente prima di procedere con l’acquisto eseguono diverse ricerche. Ecco dunque che anche le recensioni negative aiutano il brand in quanto possono stimolare le recensioni positive di altri clienti soddisfatti. In definitiva, il cliente è il target e saper intercettare le sue caratteristiche, rintracciarlo tramite comunicazioni via mail e informarlo delle vostra promozioni sono tre step importanti da ottimizzare. Non si deve sprecare nessun click! greenup

63


g

Tendenze / SOSTENIBILITÁ

37,5 milioni di italiani chiedono il cambiamento È quanto emerge dalla ricerca annuale realizzata da LifeGate: il 75% degli italiani è coinvolto in prima persona dai temi legati alla sostenibilità, nei comportamenti d’acquisto. E il numero è in aumento

C

di MARTA MEGGIOLARO

resce la voglia di cambiare, di impegnarsi in prima persona a favore di temi considerati importanti per costruire un futuro migliore per tutti. Questo è quanto emerge dai dati raccolti dal “7° Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile”, la ricerca condotta annualmente da LifeGate, in collaborazione con l’Istituto Eumetra MR. Realizzata nel mese di giugno su un campione di 921 individui rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne, con sovracampionamento di 500 casi sulle città di Roma e Milano, e un segmento specifico appartenente alla Generazione Z, tra i 18 e i 24 anni, la ricerca ci offre una fotografia dettagliata di come la popolazione applica i principi sostenibili alla visione del futuro e alle scelte quotidiane. «Stiamo assistendo a una ricostruzione nel segno dell’innovazione tecnologica, legata ai principi di sostenibilità, e i prossimi dieci anni rappresentano una grande sfida, ma anche un’enorme opportunità - il commento di Enea Roveda, CEO di LifeGate - Purtroppo la crisi climatica e le diseguaglianze sociali saranno sempre di più dei fattori dominanti, ma gli investimenti pubblici e privati ci porteranno a un mondo molto diverso da quello che viviamo ora e sicuramente migliore». Guardiamo allora più da vicino i dati emersi dall’Osservatorio. UN QUADRO NON OMOGENEO Innanzi tutto, dal punto di vista ge-

64

greenup

nerale, non si può che essere soddisfatti: l’interesse degli italiani, rispetto allo scorso anno, segna una crescita del 3% (+32% confrontato alla prima edizione del 2015), arrivando al 75% della cittadinanza (79% Gen Z), pari a 37,5 milioni di persone che considerano l’applicazione della sostenibilità un fattore imprescindibile nella visione del futuro. Tra questi, coloro che mostrano il maggior interesse sono soprattutto i giovani della Generazione Z, i laureati, i cittadini tra i 18 e i 34 anni, attenti a limitare l’uso della carne e con un animale domestico. Emerge però una differenza fra nord e sud, le cui cause andrebbero indagate meglio: Roma mostra un calo del coinvolgimento verso le tematiche ambientali dall’81% del 2020 a un 79% nel 2021. Milano raggiunge invece un +5%, dal 69% al 74% attestato quest’anno. Vediamo ora i diversi ambiti su cui la ricerca ha coinvolto gli intervistati. PASSIONE PER IL BIOLOGICO Il 50% degli italiani (con il 59% della Gen Z) conosce e sa descrivere l’alimentazione sostenibile, scegliendo di limitare la carne (25%) e una dieta vegetariana/vegana (5%). Il sostegno all’agricoltura biolo-

LIFEGATE

È il punto di riferimento della sostenibilità in Italia e conta su una community di cinque milioni di persone. Si tratta di una Società Benefit che da vent’anni si impegna per un futuro sostenibile fornendo informazioni, progetti e servizi e coinvolgendo imprese, ong e istituzioni.

gica arriva al 79% (75% Gen Z), il consumo di alimenti biologici al 14% (11% Gen Z) e il 33% (33% Gen Z) è disposto a spendere di più per l’acquisto di prodotti da agricoltura biologica. Per quanto riguarda invece la mobilità sostenibile, il tema è compreso dal 49% della popolazione (52% Gen Z) che predilige mezzi di trasporto a minor impatto (25%; 19% Gen Z) e dell’auto elettrica 8% (5% Gen Z). Il 74% chiede il potenziamento di mezzi pubblici e car sharing (66% Gen Z), il 22% acquisterebbe un’auto elettrica o ibrida anche se costasse di più (27% Gen Z) e il 18% una bici elettrica (22% Gen Z). CRESCE LA CONSAPEVOLEZZA DEI CONSUMATORI Un tema ancora non diffuso è quello della moda sostenibile, su cui è informato il 42% degli italiani (40% Gen Z). La cifra è simile quando si parlat di design sostenibile – 40% degli intervistati, 48% Gen Z. In compenso, l’81% sa che l’arredamento e l’abbigliamento possono essere sostenibili (81% Gen Z), il 12% utilizza capi di abbigliamento naturali (10% Gen Z), il 23% è disposto a spendere di più per ritrovare queste caratteristiche


La sostenibilità per gli italiani Riportiamo qui le richieste più sentite dagli intervistati per rendere il nostro Paese più sostenibile.

nell’arredamento (23% Gen Z) e il 25% negli abiti (24% Gen Z). Per gli italiani anche gli investimenti sostenibili stanno diventando importanti: il 37% presta attenzione alla tematica (59% Gen Z) e ha investito parte dei propri risparmi in questo senso (12%). A parità di rendimento, il 91% sceglie un investimento sostenibile, con uno inferiore il 63%. Il 25% ha esperienza nel campo del crowdfunding, il 25%, negli investimenti a impatto il 17% e nei fondi di investimento ESG l’11%. IL COVID HA CAMBIATO I CONSUMATORI Gli italiani dichiarano che durante l’emergenza climatica hanno aumentato gli acquisti online (22%; 31% Gen Z) e utilizzato maggiormente le piste ciclabili (15%; 15% Gen Z). Rispetto a prima dell’emergenza il 79% nota più povertà (65% Gen Z), acquista prodotti Made in Italy (75%;

79% Agricoltura biologica

74% Potenziamento di mezzi pubblici e car sharing

87%

Investimenti statali nelle fonti di energia rinnovabile

61% Gen Z), mangia più sano (69%; 61% Gen Z) e usa di più la bici (42%; 48% Gen Z). Dopo l’emergenza l’86% ha in programma di modificare il proprio stile di vita preferendo prodotti italiani (71% Gen Z), acquistando prodotti sostenibili (67%; 77% Gen Z), prodotti bio (63%; 55% Gen Z) e l’83% scegliendo mete italiane per le vacanze (65% Gen Z). LE LEVE PER IL PROSSIMO SVILUPPO DEL MERCATO Ultimo, ma non meno importante, il tema del riscaldamento globale, che entra a pieno titolo fra i temi che hanno modificato

91% 75% Investimenti sostenibili

Per approfondire I risultati complessivi della ricerca, con i focus completi su Roma e Milano, sono consultabili su lifegate.it/ osservatorio. Sul sito è possibile anche vedere la presentazione in streaming.

Acquistare prodotti Made in Italy

71% Preferenza a prodotti italiani

83% Mete italiane per le vacanze

le abitudini d’acquisto. Infatti, il 77% della popolazione è informato sulla questione del riscaldamento globale (85% Gen Z) e della crisi climatica (61%; 62% Gen Z), conosce la transizione ecologica (32%; 38% Gen Z), la Cop26 (32%; 28% Gen Z) e la carbon neutrality (20%; 28% Gen Z). L’87% (75% Gen Z) crede sia necessario fermare i cambiamenti climatici adattando il proprio stile di vita e il 43% limitare l’utilizzo di bottigliette di plastica (35% Gen Z). Insomma, il futuro verrà deciso da quanto i punti vendita sapranno rispondere alle nuove esigenze che hanno fatto breccia nel cuore dei consumatori.

VIENI A TROVARCI > STAND K02 Padiglione 16

Facciamo crescere i doni de lla Natura con amore, cura e IMMENSA PASSIONE!

Azienda Agricola Bonini Paolo

Strada Provinciale Litoranea, 5057 | 04016 Sabaudia (LT)

www.ilmondodellepetunie.com



Speciale / CONTEST

Una sfida all’ultimo bouquet 17 camerini del TAM, dopo il redesign degli spazi, sono stati il teatro di una competizione tra floral designer. E ora vi raccontiamo il loro mondo pagina dopo pagina testi di ALICE NICOLE GINOSA e DANIELA STASI, foto di MAURO CONSILVIO

“B

ouquet in cerca d’autore”, progetto nato dalla collaborazione tra Myplant & Garden e FIORItales con il Teatro degli Arcimboldi di Milano, ha visto confrontarsi, all’interno dei 17 camerini del Teatro, il talento di ben dieci floral designer che hanno creato - fiore dopo fiore una composizione a tema. L’ispirazione e focus della creazione è stata il performer a cui è stato dedicato il camerino, rinnovato grazie a prestigiose firme della progettazione di interni. Dopo l’apertura al pubblico degli spazi dal 5 al 29 settembre,

la redazione di FIORItales ha deciso di organizzare un contest con la sua community per decretare il bouquet vincitore. Commento dopo commento, numero dopo numero, i voti su Instagram si sono accumulati, scrutinati e dopo qualche testa a testa, finalmente il popolo di FIORItales si è espresso: ad aggiudicarsi la vittoria è stata Elena Severgnini di Les Bouquets con il camerino 16.

Iscriviti alla newsletter mensile di FIORItales

Il nostro viaggio tra i floral designer inizia proprio da lei. Girate pagina e lasciatevi ispirare dalle interviste di chi con i fiori sa come raccontare storie...

g


g

Speciale / CONTEST

LES BOUQUETS / ELENA SEVERGNINI

“LA FIORISTA INNAMORATA” Elena Severgnini, la mente dietro “Les bouquets” che, come ci racconta, vede sempre il bicchiere mezzo pieno, si racconta nell’intervista da protagonista dedicata al vincitore del contest “Bouquet in cerca d’autore”

Camerino 16

IL BOUQUET • • • •

Rosa Black Baccara Calla Fiori secchi di campo Anturio nella versione mattone

colloquio con ELENA SEVERGNINI di ALICE NICOLE GINOSA

Q

uando iniziamo a chiacchierare su Zoom, Elena mi accoglie con un tono frizzante e gioioso, il viso sorridente. Sono un po’ di giorni che ci rincorriamo per trovare un momento per noi, per guardarci attraverso uno schermo, e finalmente ci siamo. Il lavoro non manca, gli impegni, le corse di qua e di là ma eccoci, sono pronta a farmi raccontare il suo mondo ma soprattutto Les Bouquet, il suo negozio atipico, che ha preso dimora in una officina meccanica. Partiamo con le presentazioni… «Sono Elena e mi definisco prima di tutto mamma e in più fiorista in un piccolo paesino in provincia di Cremona, di 900 anime, dove a stento nel periodo Covid avevamo la connessione Internet. Sono nel settore da 10 anni ma soprattutto negli ultimi due, anche grazie a Instagram, sono riuscita a crescere e a creare un bel giro. La mia pagina ha un buon seguito, soprattutto in zona, e questo per me è un grande vanto. Quando poi mi è arrivata la vostra richiesta di partecipare al contest presso il Teatro degli Arcimboldi ero la persona più felice della Terra!». Cosa vuol dire avere un piccolo negozio di paese? «La fioreria, anche se è in un paesino piccolo, vuole essere la quintessenza del mio gusto estetico. All’inizio ho preso delle campionature che andavano di moda qui però mi rendevo conto che non vendevo quello che non mi piaceva e non era in linea con me. Il mio animo commerciale si scontrava con il mio gusto. Nel corso degli anni, invece, sono riuscita a insegnare al mio pubblico a definirsi insieme a me. Un grande cambiamento è avvenuto circa tre anni fa quando da negozio tradizionale di paese, ho deciso di prendere un’officina. Il mio spazio è all’interno di un’officina meccanica che esternamente ha mantenuto proprio quelle caratteristiche. Non abbiamo vetrine ma solo un piccolo porticato».

Parliamo dell’esperienza all’Arcimboldi: come è andata? «Questo contest è stato una bella scoperta! Quando ho visto i marchi presenti nella ristrutturazione dei camerini mi è saltato subito all’occhio Molteni Dada, un brand che vendevo nella prima precedente carriera come arredatrice d’interni. L’ho visto come un segno, come un collegamento. Per preparare il bouquet invece mi sono messa a guardare la palette colori proposta dagli architetti per il camerino 16 che aveva il nome di “Fuori dalle righe”. Anche questo nome mi ricordava qualcosa: è sempre stata la definizione che mi rivolgeva mia mamma! Mi ha sempre detto di essere diversa dal sistema “campagnolo” da cui provengo. La grande ispirazione per il bouquet presentato è stato il colore: i mattoni e i verdi mi hanno dato il la!». Qual è il tuo stile? «Nel mondo del fiore sono certa che ci siano moltissime persone più brave di me. Detto ciò, credo di essere, perlomeno nel mio territorio, non convenzionale. Cerco sempre di reperire e proporre fiori più particolari, che probabilmente in città sono scontati ma qui no. Tendenzialmente, per riassumere, il mio stile è naturale e preferisco materiali semplici, anche nei matrimoni». Il tuo processo creativo «L’arredo è stato il settore in cui mi sono formata. Ho imparato a vendere le idee, il progetto, l’ispirazione proprio a partire dai mobili. E penso di essermi portata dietro questo modus operandi anche nella mia attività da fiorista. Al di là del bouquet semplice per le occasioni, nei progetti ed eventi mi piace studiare il cliente: i colori, gli spazi e penso sia l’arredo che mi “coccoli” e mi aiuti a creare».

La grande ispirazione per il bouquet è stato il colore: i mattoni e i verdi mi hanno dato il la!


MANIFESTO FLOWERS / BRUNO BUGIANI Camerino 8

TRE PAROLE CHIAVE • Fiori di stagione • Sostenibilità • Ascolto del cliente

“SONO UN’ARTIGIANA DEL FIORE”

“INFRANGERE LE REGOLE”

D

al 2012 Manifesto Flowers, fondata da Bruno Bugiani e Kenneth Pope, rappresenta un’alternativa lungimirante all’idea di floral design nel capoluogo lombardo, molto sensibile alle influenze di moda e design. Marchio di fabbrica è l’uso sofisticato del colore e della trama e design singolari che denotano un passato nel fashion e settore musicale. Fondamentale l’incontro alla Scala di Milano con Gianni Versace che Bruno assiste per i costumi di un balletto. Il sodalizio si tradurrà in una collaborazione di 16 anni per il brand fino a quando si aprirà l’opportunità di entrare nel mondo della musica. Più tardi arriva Manifesto Flowers, in cui il suo fondatore richiama lo stile e la creatività derivante dalle esperienze del passato.

S

imona Bracco inizia a lavorare nel mondo del fiore nella ditta all’ingrosso dei suoi genitori per poi ampliare il suo raggio di azione anche al settore eventi e allestimenti soprattutto per la moda. Ha partecipato al nostro contest con il bouquet del camerino 15 del Teatro degli Arcimboldi. Ecco com'è andata. Raccontaci la tua creazione «Tutto è partito con il vaso che avevamo in dotazione che di per sé era molto particolare: stretto e allungato. Avevo bisogno di fiori slanciati con uno stelo lungo e in più, essendo settembre, c’erano disponibili solo determinate tipologie come le ortensie, le bacche di rosa e l’eremurus. Si prestavano tutti al compito e in camerino ho cercato di richiamare il concetto di eleganza. I colori sono stati concordati con l’architetto, che voleva l’arancione da accostare al marmo rosa del camerino». Il tuo stile floreale? «Amo uno stile naturale che richiami quello che la natura offre. Non mi faccio imbrigliare da schemi, materiali artificiali e colorati. Mi piace semplicemente dare importanza al fiore nudo e crudo nel suo essere, senza piegarlo». In quale fiore ti identifichi? «Il mio fiore preferito è la Peonia. Mi piacciono i fiori morbidi che danno allegria quando li si guarda. Non mi piace la rigidità o le varietà troppo moderne».

SIMONA BRACCO

Camerino 15

Oggi il flower design dovrebbe allontanarsi dal già visto e infrangere le regole per trovare nuove strade. La tua creazione in poche parole «Il bouquet che abbiamo proposto è composto da rose garden, craspedia, rose blueberry, e da alcuni materiali colorati, come il solidago, montato con uno “strascico” di asparagina e calle in un vaso di murrine». Come definiresti Manifesto Flowers? «Lo stile Manifesto Flowers è molto eclettico, il mio gusto e il mio utilizzo del colore e delle forme nasce da venti anni passati con il grande Gianni Versace che una volta disse: “Penso che sia responsabilità di uno stilista cercare di infrangere le regole”. Ho cercato di fare mio questo pensiero e trovo che oggi il flower design dovrebbe allontanarsi dal già visto e infrangere le regole per trovare nuove strade». Un fiore che ti rappresenta? «Non mi identifico in nessun fiore in particolare, ma per i colori e le forme le orchidee Vanda sono tra le mie varietà preferite».


g

FLORILIA / MIRCO COLZANI ED ELIA CAMOSSI

Speciale / CONTEST

Camerini 5 e 10

FACCIAMO “ACCADERE LE COSE” IL BOUQUET

• Frutto a grappolo di Trachycarpus fortunei • Cynara cardunculus • Lunaria • Celastrus orbiculatus • Cortaderia • Piume di pavone

O

rganizzazione eventi e laboratorio floreale. Elisabetta Cardani definisce così la sua realtà, che porta il suo nome e che, come racconta, fa “accadere le cose”. Come? Collaborando con significative realtà̀ della moda, dello spettacolo, della fotografia e dell'editoria, progettando e realizzando allestimenti principeschi in Arabia Saudita, componendo scenografie fiorite per il Teatro alla Scala, interpretando luoghi preziosi per importanti cene di gala. Ci sveli il vostro bouquet d’autore? «La nostra creazione raccontava il concetto di passato, presente e futuro. L’enfasi, tema del camerino realizzato da Nick Maltese, era nella dimensione, mentre il materiale vegetale naturale ed essiccato escludeva la repentina caducità̀ del fiore, indicando così la via dell’eternità. Il design delle forme indicava la modernità contemporanea di una natura riscoperta». Qual è il vostro stile floreale? «Siamo un team di creativi e la nostra ricchezza è quella di poter spaziare in varie direzioni di stile, mantenendo sempre la ricerca dell'equilibrio, dell'eleganza, anche negli elaborati più semplici». In quale fiore vi identificate? «Non vogliamo avere un fiore specifico che ci identifichi, ogni fiore è meraviglioso. Sentiamo un'affinità con il girasole, un fiore "magico" per la sua vitalità. Il girasole segue e assorbe continuamente luce ed energia per restituirle in forma di semi. Come il girasole, anche noi seguiamo la fonte di luce più intensa, cogliendo le tendenze moda e ispirandoci alle novità. La nostra esperienza è come il nostro amico girasole, destinata a dare buoni frutti».

ELISABETTA CARDANI Camerino 17

S

NATURALI IMPERFEZIONI

u Instagram con l’account Florilia Flowers, Mirco Colzani ed Elia Camossi, hanno avviato con entusiasmo e passione una piccola attività di design floreale in attesa di raccogliere i primi frutti. Entrambi formati presso Fondazione Minoprio e con un’esperienza in Australia in una grande azienda biologica nel settore del giardinaggio, Elia e Mirco hanno le idee molto chiare sul loro percorso e sul significato del fiore nella loro arte, a cavallo tra sostenibilità e attenzione al digitale. Ora scoprirete perché.

Chi è Florilia? «Ci siamo immersi in questa avventura del design floreale piano piano, aprendo inizialmente solo il canale Instagram. Coltiviamo i fiori insieme noi in prima persona, nei nostri due giardini e i mazzi che realizziamo sono coltivati o recuperati dalla natura, seguendo il buon senso: secondo noi i fiori devono necessariamente essere locali e di stagione». Come definireste il vostro stile? «La nostra ispirazione è il bosco e gli ambienti selvaggi e naturali, dunque imperfetti. Il nostro è uno stile libero che si basa su quello che il nostro giardino produce per noi». Bouquet d’autore: come è andata? «Nei due camerini abbiamo optato per dahlie, luppolo, assenzio, salvia e caglio. Fiori imperfetti ma dal risultato ottimale». Progetti in cantiere? «Stiamo digitalizzando alcune opere, utilizzando blockchain e NFT, che vendiamo su piattaforme specializzate con criptovaluta».

FLORILIA IN BREVE • Stile Spontaneo • Ispirazione dalla natura • Informalità • Fiori di stagione e locali

Dahlie e luppolo.


Sedum, eringium, rose, genziana

VOCE DEL VERBO “PASTICCIARE” CON I FIORI

D

al febbraio 2020, Valentina Ceriani è ufficialmente una floral designer, oltre ad essere in prima linea nel mandare avanti il garden center di famiglia, Ecopark Garden Pravettoni. Mentre si racconta, Valentina sceglie consapevolmente il verbo “pasticciare” e mi sembra un buon modo per descrivere l’arte di plasmare i fiori. La sua, se vogliamo dirla tutta, è stata una doppia sfida: le sono stati affidati ben due camerini. Non resta che scoprire come se l’è cavata. Sei stata una delle poche ad avere due camerini: come è andata? «Un lavoro in corsa, potrei dire, che ho realizzato praticamente da casa ma a dirla tutta è stato molto divertente. Quando si crea normalmente si agisce senza un vincolo - quando si prepara un bouquet per un cliente non ho quasi mai il vincolo del colore o dell’arredamento -, in questo caso invece è stato bello applicare tutte le regole: stile dell’arredo, colore, vaso già predefinito. Insomma, è stato davvero sfidante». Raccontaci i due bouquet «Ho scelto sulla base della stagione ma soprattutto tenendo a mente il colore. Per me nel fiore reciso è fondamentale l’aspetto cromatico perché è quello che emoziona maggiormente. Chiaramente le regole sostengono anche gli abbinamenti e l’effetto finale. In uno dei camerini c’erano toni scuri e ho deciso di lavorare con il bianco e con dei colori tra il rosa e il rosa antico mentre il secondo camerino, che era incentrato sulla palette dell’arancione, mi ha ispirata a optare per un mix tra blu e arancio, appunto». Cosa prediligi in una composizione? «Sono per l’originalità, che a volte può essere tradotta con una semplicità e classicità rivisitata con un dettaglio minimo. Ho uno stile essenziale, non amo l’opulenza: tre fiori messi nel posto giusto, come per esempio gli alium all’interno di un vaso particolare, sono perfetti. Amo anche i contrasti di colore. Direi che prediligo composizioni essenziali con contrasto».

VALENTINA CERIANI

Camerini 3 e 6


g

BOUTIQUE DEI FIORI / ENRICO CASTELLI

Speciale / CONTEST

Camerino 2

IL MAZZO • Fallopia raccolta nei boschi • Phytolacca americana, raccolta nei boschi • Gloriosa • Dahlia

L’ELFO DEL BOSCO

I

fiori e le piante sono le “radici” di Rudy Casati. È, infatti, la quarta generazione di un’attività familiare che, come precisa, «ho seguito non per tradizione ma perché il mio lavoro è la mia vita». Formatosi alla Fondazione Minoprio, insieme a suo fratello Alfredo e alle sorelle Francalisa e Rossella si occupa del negozio I Fiori Di Mario e delle serre a Carate Brianza (MB), oltre a curare allestimenti floreali per matrimoni ed eventi. Forte di un’elevata conoscenza botanica, si occupa di arte floreale da 20 anni. All’Arcimboldi ha allestito più di un camerino, ma quello che vuole raccontare è il numero 1. Perché si è dedicato al floral design? «Ne sono stato attirato dal punto di vista artistico ed è diventato la mia vita: ho partecipato a numerosi concorsi e insegno arte floreale a Minoprio, in Europa e alla Sikastone di Pechino». Per Bouquet d’autore ha realizzato un mazzo legato… «Sì, un mazzo parallelo che riprendeva le linee verticali del camerino: ne ho seguito il mood scegliendo fiori preziosi, in parte raccolti nei boschi. Mi piace lavorare sulla trasparenza con materiali che, anche nell'abbondanza, risultino eterei».

FLOWER DESIGNER PER AMORE

L

a storia di Enrico Castelli potrebbe diventare la trama di un racconto. Proprio così. Dopo avere sperimentato diversi lavori, sceglie di lavorare nel negozio dei suoceri, Boutique dei Fiori, aperto a Castel San Giovanni, nel piacentino, 53 anni fa. Ben presto s’innamora di questa professione e non solo non la lascia più, ma dal 1985 ci si dedica anima e corpo partecipando a concorsi italiani ed europei (è campione italiano Federfiori). La bottega di famiglia nel mentre si è trasformata, oggi è anche uno showroom e si occupa di allestimenti per matrimoni ed eventi. Il suo bouquet? «Ho voluto realizzare un bouquet molto vegetativo, spontaneo, un mazzo futuristico. I fiori erano legati da rami di salice, tra i quali ho inserito i tubi in plastica nera usati dagli elettricisti, recuperati per dare loro una seconda vita: questi fungevano da supporto, li ho usati come fossero fiale attraverso cui uscivano i gambi e si immergevano nell’acqua. Mi sono ispirato al camerino, ai suoi colori. Era composto da: Cotinus, Heliconia, Amaranthus caudatus, calle e Anthurium». Per lei cosa è fondamentale nel suo lavoro? «Realizzare composizioni che rispecchino (e rispettino) la natura in tutta la sua semplicità. Per questo uso molto materiali di recupero». Il suo fiore prediletto? «Tutti i giorni non siamo uguali, così credo di non ho avere un fiore preferito. Ma se proprio devo scegliere, i muscari e le peonie».

Come le piace definirsi? «Usando spesso materiali che raccolgo in natura, mi chiamano “l’elfo del bosco”, una definizione in cui mi ritrovo. Per me è fondamentale creare rispettando le leggi che esistono in natura, dove niente è a caso». In quale fiore si identifica? «Nei fiori invernali, in particolare nel ciclamino, il fiore che la mia famiglia ha coltivato per lungo tempo. Mi ricorda una fatina».

RUDY CASATI

72

greenup

Camerino 1

Evoco la natura in tutta la sua semplicità


LA FIORELLAIA / CECILIA PAGANINI

Camerino 4

ARMONIE E CONTRASTI

M

arco Introini ha seguito le orme di famiglia occupandosi del negozio di fiori a Gallarate (VA) fino a qualche anno fa, poi ha deciso di fare il floral designer freelance e il formatore. Tra le sue specialità, i grandi allestimenti per fiere ed eventi, che lo portano in giro per tutta Europa. Ha allestito tre camerini al Teatro Arcimboldi, di quale ci vuole parlare? «Del camerino 11, realizzato dallo studio wok. Ho voluto giocare con armonie e contrasti: i garofani disposti a cerchio erano in armonia con la forma del lampadario, mentre il fucsia dei fiori creava contrasto con il piano blu. Inoltre, riflesso nello specchio, il bouquet diventava dinamico, evocando il simbolo dell’infinito». Oltre ai garofani fucsia, quali erano gli altri fiori presenti? «Clematis violetta, lisianthus, iperico e beargrass». Qual è il suo stile floreale? «Fatico a definirmi dal punto di vista stilistico. Mi piace lavorare con le forme geometriche, in certi casi aiutano a dare forza all’espressione floreale. Cerco sempre di creare un gioco di luci e di equilibri». Qual è il fiore che più le piace? «La gardenia è uno dei fiori che mi piace di più perché, recisa, è bellissima con una vita brevissima: chi fa il mio lavoro è abituato a confrontarsi con l’effimero, è il gioco del mio mestiere. E la gardenia è di una bellezza sfolgorante, istantanea».

Le geometre aiutano a dare forza all’espressione floreale

MARCO INTROINI

Camerino 11

L

RACCONTARE CON I FIORI

a Fiorellaia è Cecilia Paganini, flower designer che utilizza i fiori come mezzo espressivo per raccontarsi. La sua “casa” è Via Milano 43, spazio polifunzionale a Brescia dove le composizioni prendono vita tra fiori freschi e ghirlande, oggetti inaspettati e colori avvolgenti, ma dove si tengono anche corsi e workshop. Si occupa anche della produzione di oggetti di design e dell’allestimento floreale di eventi e matrimoni. Ci racconti la sua composizione «È stata creata seguendo il progetto creativo originario: un camerino con luci e dettagli rossi racchiusi in un contesto minimal sui toni del grigio. Un’identità vicina a quella della Fiorellaia, per cui la composizione era di fiori rossi (rose, amaranto, Anthurium) per valorizzare l’idea del designer. Tuttavia, al momento del posizionamento il progetto era molto diverso». Come le piace definirsi? «Ho una visione personale di questa professione, proprio per questo non amo definirmi. Il fiore è l’elemento che utilizzo per descrivere ciò che sono e i vari momenti di vita, per raccontare le persone che si affidano a me. La mia azienda e le mie creazioni assomigliano molto a me e alle persone che ne fanno parte e credo sia proprio questa visione che ci ha permesso di essere ben riconoscibili e di non tradirci mai». In quale fiore si identifica? «Ho difficoltà nella scelta di un fiore che mi rappresenti. Ci sono periodi in cui mi sento più vicina a una specie, e altri in cui mi sento vicina a un’altra, sono tutte meravigliose e amo utilizzarle per la loro diversità. Per il logo La Fiorellaia ho scelto il tulipano: è uno dei fiori che più amo e che mi ricorda le mie radici. La mia passione è nata nel giardino dei miei nonni e mio nonno collezionava questi fiori già negli anni ‘50».

Le mie creazioni assomigliano molto a me e alle persone che ne fanno parte


g


TUTTO UN

ALTRO MAGAZINE Ogni numero è un nuovo numero, con la sua copertina, pagine di parole e foto che raccontano storie, fatti, ambizioni e speranze. Tutto su carta, perché solo così il pensiero si stampa nella memoria.

m ag azi n e

tecn i co - professi o n al e

d el

Floor

si stem a

su perfi ci

settembre/21

m

a

g

a

z

i

n

REPORTAGE Supersalone + Fuorisalone, ecco le nostre scelte

e

F&W MATERIALI

settembre - numero 11 / 2021

16 pagine di soluzioni, innovazioni, prodotti Agenda del Verde 2022

Floor&Wall magazine

TUTTI I COLORI

NUMERO SPECIALE con spunti e riflessioni sul (possibile) valore GREEN del garden

del giardino 17

Floor&Wall - DSKronos srl, via Settala 10, 20124 Milano (MI)

Edizioni Laboratorio Verde srls - via Pasubio 16, 21020 Brebbia (VA) - ©foto cover_stock.adobe.com/it

VISIONI FUTURE SULLA SOSTENIBILITÀ

+

TUTTI I COLORI

n.11

Wall

n.193

Agenda del Verde 2022

ri vesti m ento

INTERNI Dialogo con la natura e la luce, grazie a un parquet da collezione

&

giugno/ luglio 2021

e

a

edizione

Porta la firma dello studio Vudafieri-Saverino Partners il nuovo concetto di hotel nel centro di Milano Pag. 16

PROGETTO

Milano Verticale, un innovativo modello di ospitalità che ridefinisce canoni e linguaggio estetico

laboratorioverde.net | info@laboratorioverde.net

Agenda del verde 2022 • TUTTI I COLORI del giardino • 17a edizione

greenup

TR ADE MAGAZINE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE DEL CANALE GARDEN E AGR ARIE

del giardino 17

a

edizione



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.