GreenUp 191 - Marzo/Aprile 2021

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TRADE MAGAZINE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE DEL CANALE GARDEN E AGRARIE

marzo / aprile 2021

Edizioni Laboratorio Verde srls - via E. Cosenz 35 , 20158 Milano

n.191

Mariano Cobianchi inizia a collaborare con il Germoglio come volontario nel 2000. Un anno dopo diventa presidente.

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SPECIALE VASI Da contenitore a complemento d’arredo Allegato a questo numero

TREND 2021

L’anno in cui indoor e outdoor si fondono. Definitivamente

NUOVE PIANTE

Stare al passo con le novità, per conquistare nuovi clienti

g INTERVISTA

COLTIVARE LE PERSONE, PER COLTIVARE LE PIANTE


L’innovazione biologica che serviva. Brave è la nuova linea a marchio Il Paese Verde che punta su una tecnologia innovativa e completamente naturale. L’utilizzo combinato dei quattro prodotti Brave, infatti, apporta una serie di importanti benefici, in particolare lo sviluppo di quei microgranismi utili alle piante che rappresentano una strategia di difesa efficace e sostenibile contro stress biotici e abiotici. La nutrizione del futuro accompagna la pianta durante tutto il ciclo vegetativo in modo costante e completo, senza l’utilizzo di prodotti chimici, per prevenire le principali patologie delle piante.

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Crescita sana

Prodotto innovativo con inoculi di funghi micorrizici e batteri della rizosfera. Favorisce una poderosa radicazione della pianta, potenzia l’assorbimento degli elementi nutritivi, sostiene la pianta nei momenti di stress e migliora sensibilmente l’efficienza idrica.


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Controllo Vivo

Prodotto ad azione specifica con inoculo di funghi micorrizici che rivitalizza il suolo e aiuta il metabolismo della pianta. Inoltre, favorisce lo sviluppo di funghi utili come Metarhizium anisopliae e Beauveria bassiana in grado di svilupparsi con sostanze proteiche e chitiniche presenti anche negli insetti indesiderati come afidi, acari, aleurodidi, elateridi.

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Un prodotto liquido che apporta alla pianta aminoacidi e microelementi chelati, insieme all’azione biostimolante delle alghe brune. Ideale per mantenere la pianta in salute e sostenerla nella fase di crescita dei frutti. Svolge, inoltre, un ruolo fondamentale nella fase di risveglio vegetativo per far “ripartire” la pianta.

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TRADE MAGAZINE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE DEL GARDEN E DELLE AGRARIE

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gennaio/febbraio 2020

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INTERNI L’estetica del comfort in un appartamento romano, grazie a pavimentazioni scelte con cura

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BIO

The Student Hotel, AGENDA la giovane e dinamica GIUNGLA

IN

CASA

start-up olandese attiva nel settore dell’hospitality dal 2012, ha aperto la sua prima struttura in Italia nella splendida cornice di Firenze. Lo studio Rizoma di Bologna ha realizzato il progetto. Pag. 12

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PROGETTO

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Floor&Wall NUMERO 4 - DSKronos srl, via Settala 10, 20124 Milano (MI)

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Edizioni Laboratorio Verde srls - via Pasubio 16, 21020 Brebbia (VA) - foto di copertina: The FLower Council of Holland

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Ogni numero è un nuovo numero, con la sua copertina, pagine di parole e foto che raccontano storie, fatti, ambizioni e speranze. Tutto su carta, perché solo così il pensiero si stampa nella memoria.

BIO AGENDA

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ALTRO MAGAZINE

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TUTTO UN

F&W MATERIALI 16 pagine di soluzioni, innovazione, prodotti

The Student Hotel, la nuova formula (ibrida) dell’hospitality

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AGENDA LA

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Per Vigorpolant /

Informazione pubbliredazionale

LA CAMPAGNA TELEVISIVA CHE INNALZA IL PERCEPITO SUL TERRICCIO

La nuova e ambiziosa campagna tv dal nome “The Blend” proposta da Vigorplant Italia, nasce con lo scopo di enfatizzare il fulcro principale del nuovo spot andato on-air per la prima volta il 28 marzo sulle principali reti nazionali. Lo spot evidenzia fin da subito la volontà di raccontare una storia, una filosofia, un mood, un percepito che innalza il mercato dei terricci ad un nuovo livello competitivo. La qualità professionale per chi ama le piante, il pay-off a firma con cui si conclude il nuovo spot, sottolinea ed evidenzia quanto questa materia prima, il terriccio, sia fondamentale e indispensabile per ottenere dei buoni risultati e delle eccellenti performance agronomiche dalle proprie coltivazioni. Ricerca, studio, passione sono i primi tre ingredienti che, se ben miscelati, conducono alla formulazione di substrati di eccellente qualità come il terriccio Completo: il top di gamma protagonista finale dello spot a rappresentanza di tutta la gamma Vigorplant. Un’esclusiva miscela frutto di un’esperienza di quasi 50 anni nel mercato dei terricci e dei substrati di coltivazione, che Vigorplant ha voluto evidenziare con una vera e propria spettacolarizzazione delle preziose materie prime utilizzate nella produzione dei substrati, dando al terriccio un’immagine che non si era mai vista prima nella comunicazione. Uno spot che svilupperà 508.000.000 di contatti sul pubblico tv, confermando l’ambiziosa vision alla base della strategia aziendale: chi pensa alle piante pensa a Vigorplant.

Quattro dei frame dello spot pubblicitario in onda sui principali canali televisivi, che richiamano l’importanza delle materie prime.

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Instagram/ FRA_SETTE GREENUP_LAB

i mettiamo entusiamo. Una parola che, se ben interpretata, può fare la differenza nella gestione di un’azienda, di un negozio, come di un singolo reparto. Una parola che si traduce in un’attitudine, in una modo di essere che, spesso, consente di avere una marcia in più e permette di affrontare le cose, le situazioni - comprese le difficoltà - con un approccio diverso, molte volte coinvolgente e convincente. Alla voce entusiasmo, la Treccani recita: “sentimento intenso di gioia, di ammirazione, di desiderio per qualche cosa o per qualcuno, oppure totale dedizione a una causa, a un ideale, ecc.”… Al proprio lavoro, potrei aggiungere in questa sede. E così, le persone, le storie che vi presentiamo in questo numero hanno tutte un unico filo conduttore: l’entusiasmo. Come quello di Anna Sandrini, produttrice di Bromelie, che nella sua intervista sottolinea “l’importanza di fare rete, che può tradursi in un sostegno vicendevole fra le aziende del comparto”. Per passare all’entusiasmo di Mariano Cobianchi, a cui è dedicata la copertina di questo numero, che ha preso per mano la cooperativa Il Germoglio di Piacenza, facendola diventare un’eccellenza del territorio e punto di riferimento per tante persone meno fortunate. E l’entusiasmo si respira anche nell’intervista raccolta con Bas Van Berkel (Decorum), che ci racconta che sempre più giovani si stanno appassionando al gardening, per non parlare dell’entusiasmo che traspare dalle parole di Enrico Boscolo Sassariolo (Agribios Italiana) e di Alice Xompero (TeraPlast) e, ancora, di Rosario Parenti, fiorista che ha aperto il suo negozio a febbraio 2020, alla vigilia della pandemia. Ecco, vi invito a leggere questo numero con entusiasmo, lo stesso entusiasmo che ci abbiamo messo noi per realizzarlo, per raccontare le storie e i trend che vi proponiamo. Con l’augurio di non perdere mai quel “sentimento intenso di gioia”.

FRANCESCO TOZZI

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Sommario / 191 MARZO / APRILE 2021

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021 PRIMO PIANO

TENDENZE

014 Under

021 Green

039 Natale

052 Interviste

Il Made in Italy? Facciamolo, ma per gli italiani

Un domani all’insegna della circolarità

Rimettere insieme i pezzi di Marta Meggiolaro

Un marchio dedicato alla sostenibilità

042 Nuove collezioni

colloquio con Alice Xompero di Francesco Tozzi

Vasi originali per piante speciali

054 Interviste

di Alice Nicole Ginosa

colloquio con Anna Sandrini di Marta Meggiolaro

024 La quinta stanza

016 Cover story

Indoor e outdoor si abbracciano

Coltivare le persone, per coltivare le piante

di Bianca Ferraris

di Stefania Medetti

045 Abbinamenti Mix e match

colloquio con Mariano Cobianchi di Marta Meggiolaro

di Costanza di Matteo

048 Estero La passione per il verde non ha confini

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TRADE MAGAZINE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE DEL CANALE GARDEN E AGRARIE

marzo / aprile 2021

n.191

Edizioni Laboratorio Verde srls - via E. Cosenz 35 , 20158 Milano

Mariano Cobianchi è il presidente de Il Germoglio di Piacenza, rappresenta una delle eccellenze del territorio da cui prendere ispirazione. Un piccolo mondo verde in cui immergersi con la famiglia.

Mariano Cobianchi inizia a collaborare con il Germoglio come volontario nel 2000. Un anno dopo diventa presidente.

pag. 16

Da contenitore a complemento d’arredo Allegato a questo numero

TREND 2021

L’anno in cui indoor e outdoor si fondono. Definitivamente

NUOVE PIANTE

Stare al passo con le novità, per conquistare nuovi clienti

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SPECIALE VASI

g INTERVISTA

COLTIVARE LE PERSONE, PER COLTIVARE LE PIANTE

colloquio con Bas Van Berkel di Alice Nicole Ginosa

050 Cura piante

colloquio con Paolo Panico di Francesco Tozzi

056 Fioristi Un fiore in mezzo ai sanpietrini colloquio con Rosario Parenti di Bianca Ferraris

058 Esposizione Il re dei balconi è tornato

Digitale e biologico indicazione la direzione per il 2021

di Alice Nicole Ginosa

colloquio con Enrico Boscolo Sassariolo di Alice Nicole Ginosa

Stare al passo con… il verde

Ascolta i nostri greenup

Puntiamo sulla lotta integrata

062 Nuove piante di Filippo Tommaseo

su radiogarden.it


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www.laboratorioverde.net / N 191 marzo / aprile 2021 Direttore responsabile Francesco Tozzi / direzione@laboratorioverde.net

In redazione Lucio Brioschi, Alice Nicole Ginosa, Marta Meggiolaro / redazione@laboratorioverde.net Grafica Daniela Francescon / daniela.francescon@gmail.com Collaboratori Mauro Consilvio (fotografo), Bianca Belfiore, Erica Cherubini, Bianca Ferraris, Costanza di Matteo, Stefania Medetti, Matteo Ragni, Nicolò Pensa, Daniela Stasi, Filippo Terragni, Filippo Tommaseo

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Produzione e segreteria Katiuscia Morello / k.morello@laboratorioverde.net Promozione e sviluppo Stefano Carlin / s.carlin@laboratorioverde.net Responsabile editoriale Daniela Stasi / d.stasi@laboratorioverde.net

068

Direzione, redazione e amministrazione Via E. Cosenz 35, 20158 Milano, Tel. 02 42448445 www.laboratorioverde.net info@laboratorioverde.net

MERCATI 066 Trend

072 Andamenti

Flower power

La resilienza del settore garden nell’anno della pandemia

di Stefania Medetti

068 Gestione

di Nicola Giunchi

Ripensare il vivaio tradizionale

007 Editoriale

034 Business Verde

di Francesco Tozzi

Effetto velluto

028 Brevi dal mercato

Casa editrice specializzata nei settori florovivaismo, garden e interior Amministratore unico Francesco Tozzi

Greenup è una rivista di Edizioni Laboratorio Verde srls. Fanno parte della stessa casa editrice: • Flortecnica e vivaismo • IL giardiniere • Agenda del verde • Calendario del verde • I Quaderni di greenup • Fiori Tales

RUBRICHE

Il meglio in primo piano

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Segreteria generale Katiuscia Morello

di Lucio Brioschi

011 Greenshop

Stampa Aziende Grafiche Printing srl Via Milano 3/5 20068 Peschiera Borromeo (MI)

di Matteo Ragni

036 Merchandisig Seguire i trend: sì o no? di Erica Cherubini

032 Focus Un ciclamino per ogni stagione di Bianca Ferraris

Questa rivista è stampata su carta FSC

Rappresentante e collaborazioni: • floorewall.com • F&W magazine • Radio Garden Edizioni Laboratorio Verde srls, titolare del trattamento dei dati relativi ai destinatari della presente pubblicazione, informa che le finalità di tale trattamento sono rivolte a consentire l’invio della presente rivista, e/o altre di propria edizione, allo scopo di agevolare l’aggiornamento dell’informazione tecnica, nonché alle operazioni necessarie alla gestione amministrativa e contabile dell’abbonamento. Edizioni Laboratorio Verde srls riconosce e garantisce ai medesimi destinatari i diritti di cui all’art. 7 del D.Lgs. 196/03. GreenUp, periodico registrato: autorizzazione del Tribunale di Milano n.64 del 27/1/1999 - n. R.o.c. 2232, delibera del 30/06/2001. La pubblicazione o la stampa di articoli e immagini della rivista deve essere autorizzata per iscritto dall’Editore. Gli articoli pubblicati su GreenUp sono sotto la responsabilità degli autori.

www.laboratorioverde.net issuu.com/edizionilaboratorioverde

Abbonamento da 6+1 numeri: 25,00 Euro



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Prodotti / GREENSHOP

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PRIMO PIANO La nostra selezione di soluzioni per gli spazi verdi, la casa e gli animali domestici

L’IMPORTANZA DELLA SELEZIONE 

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Plantipp da anni raccoglie le selezioni di Delosperma frutto del lavoro di Koichiro Nishikawa di Florsaika, oltre a Ocean Sunset, Koichiro ha selezionato anche i Delosperma Jewel Of Desert compatta e con i fiori piccoli e la selezione Weels Of Wonder, più vigorosi nella crescita perfetti per soluzioni ricadenti. Tutte le selezioni di Delosperma di Florsaika sono rappresentate in Europa da Plantipp e coltivate in Italia in modo particolare da Paolo Bonini che promuove un’ampia collezione di piante da fiore. www.ilmondodellepetunie.com

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Primo piano / UNDER

© Mara Brioni

Anna Sandrini, 35 anni, guida l’azienda fondata dal padre, Sergio, insieme al fratello Giovanni.

Il Made in Italy? Facciamolo, ma per gli italiani Il bisogno di fare rete può tradursi in un sostegno vicendevole fra le aziende del comparto: in questo modo si mette a disposizione un prodotto di alta qualità. E il nostro mercato diventa più forte collooquio con ANNA SANDRINI di MARTA MEGGIOLARO

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a Floricoltura sg di Sandrini Sergio nel 1980 dall’intuito e dalla volontà di Sergio Sandrini; oggi l’azienda è capitanata dai due figli, Anna e Giovanni, e le sedi sono due, una si trova a Borgosatollo, l’altra a Montichiari, per un totale di ottomila metri quadrati di serre a multitunnel. La produzione si concentra sulle Bromelie, con un numero che si aggira sulle 280mila piante coltivate all’anno. Anna è una giovane imprenditrice, ma lavora in azienda da ben 17 anni: una vasta esperienza che ha messo in condivisione con noi in questa intervista. Qual è stato il tuo percorso prima di entrare in azienda? «Sono sempre stata in serra, fin da bambina. L’ingresso in azienda, dopo la maturità, non mi ha

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obbligato in un certo settore o competenza, mi sono sempre occupata di tutto. Anche i nostri operai imparano a fare tutto, per fare sì che il lavoro possa sempre proseguire anche in assenza di qualcuno di noi. È una formazione che coinvolge coltivazione, pulizia e ordine, impacchettamento delle piante per la spedizione, oltre alle mansioni di ufficio come la contabilità e gli ordini. Diciamo che non mi annoio! Penso che sia la fortuna del nostro lavoro: ogni giorno ho qualcosa di diverso da fare». Come è andata nell’ultimo anno? «A parte il lockdown iniziale, dove per circa cinque settimane abbiamo buttato la merce, il nostro mercato è stato in continuo aumento anche durante la pandemia. Nel lockdown in un primo momento abbiamo ridotto gli ordini per l’anno successi-

vo, ma poi visto l’andamento delle vendite, ho ricontattato i fornitori per ripristinarli. Stando a casa, la gente ha rivalutato l’importanza del verde. Siamo contenti e mi auguro che si vada avanti così».

Cosa vedi in movimento nel settore di mercato di cui ti occupi tu? «Il fatto più importante è che le persone hanno rivalutato la pianta in sé, che prima non veniva considerata se non come oggetto, mentre invece ora la si considera per il suo valore intrinseco. Me ne sono accorta l’anno scorso a Pasqua, quando abbiamo regalato le piante che altrimenti avremmo dovuto buttare: la gente era contentissima, e hanno apprezzato soprattutto i colori delle nostre Bromelie. Queste piante sono coloratissime, anche vederle tutte insieme nella nostra serra è una cosa davvero d’impatto! I colori hanno questo potere, possono migliorare l’umore». Quali sono per te i punti che richiedono l’intervento o l’evoluzione più urgente nella vostra azienda? «Sicuramente l’innovazione dal punto di vista energetico è prioritaria, soprattutto per noi che lavoriamo nel verde. Abbiamo

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appena rinnovato il sistema di irrigazione della serra più recente, ma non vogliamo fermarci qui e stiamo valutando l’installazione di pannelli solari. Un altro aspetto importante il rinnovamento varietale. Sono due anni che non riusciamo ad andare in Olanda, e questa cosa mi manca, perché è il momento in cui capisco l’avanguardia: adesso ci proviamo nel dialogo con i fornitori. L’esigenza è quella di stare al passo con le innovazioni che muovono tutto il settore, cercando non di rincorrere, ma di essere un passo avanti. Lo si vede anche nella vendita: quando mio papà ha iniziato, si stava in serra e si aspettava che il cliente arrivasse; adesso bisogna andare a cercarlo. La cosa buffa è che l’età anagrafica in realtà non conta quanto pensiamo: mio papà ha 62 anni e a volte mi sorprende per come è lungimirante e per come intuisce i passi per poter crescere». Ci parli della vostra adesione a Fioritalia?

Quali sono i punti di forza del florovivaismo italiano, secondo te? «Noi italiani siamo fortunati: abbiamo il clima, abbiamo la posizione giusta. Ci sono aree che da nord a sud sono predisposte per poter coltivare di tutto, con una qualità altissima. Non manca la buona volontà, lavoriamo tanto». Quali sono i punti di debolezza del florovivaismo italiano, invece? «La logistica è sempre il nostro punto di debolezza: si preferisce

FLORICOLTURA acquistare in Olanda piuttosto che SG DI SANDRINI in Italia, perché loro nonostante SERGIO la distanza arrivano sul mercato • Anna e Giovanni Sandrini • Fondata nel 1980 • Due sedi, a Borgosatollo e a Montichiari • 8mila metri quadrati di superficie • Serre a multitunnel • Riscaldamento a metano • Socia di Fioritalia • Produzione principale: Bromelie • 280mila piante l’anno

Italiano molto prima di noi; se invece io voglio prendere un cliente in Sicilia o a Roma sono limitata, perché per spostare le piante da interno ho bisogno di trasporti dedicati. Inoltre, penso che dovremmo essere più coesi fra di noi, non solo nei momenti di difficoltà come durante la pandemia. Scegliere il prodotto italiano aiuterebbe i produttori e i consumatori italiani. Succede che i produttori italiani, parlo di chi lavora bene, si sentano abbandonati a loro stessi. Chiaramente anche qui in Italia c’è chi capisce il vantaggio di poter scegliere il prodotto locale, e questo è uno dei punti per cui lavorare con Fioritalia è una buona opportunità, la cooperativa sostiene il made in Italy; ma sarebbe bello arrivare tutti alla consapevolezza che è importante aiutare il nostro mercato prima di quello estero».

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«Abbiamo iniziato a far parte della cooperativa come conferitori esterni e dal gennaio 2016 siamo soci. Siamo soddisfatti! Fioritalia si occupa della disponibilità, della gestione degli ordini e vendita del nostro prodotto. Diventare soci significa che facciamo parte della cooperativa a tutti gli effetti, come se fosse una grande famiglia: partecipiamo alle decisioni, possiamo farci conoscere e vendere di più».

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Primo piano / COVER STORY Il consiglio direttivo de Il Germoglio. Il secondo da sinistra è Mariano Cobianchi, presidente dal 2001.

Coltivare le persone, È la sfida raccolta quarant’anni fa dalla cooperativa Il Germoglio di Piacenza, che continua a dare frutti. Un piccolo mondo verde in cui immergersi con la famiglia, una realtà sempre in movimento, un’eccellenza del territorio da cui prendere ispirazione

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I greenup

colloquio con MARIANO COBIANCHI di MARTA MEGGIOLARO

Il Germoglio nasce nel febbraio del 1981, l’anno che l’ONU ha dedicato alla disabilità, per volontà di un gruppo di genitori di ragazzi disabili, sostenuto dalla diocesi di Piacenza e da numerosi volontari. È stata la prima cooperativa della città a offrire formazione e prospettive professionali alle persone disabili, nel settore agricolo e florovivaistico. Grazie all’opera della Cooperativa, per la prima volta a Piacenza le persone disabili hanno avuto la possibilità di uscire dal nucleo familiare e di ottenere un riconoscimento professionale.

Il primo dipendente, assunto nel 1982, è una persona disabile tuttora impiegata dalla cooperativa. Mariano Cobianchi inizia a collaborare con il Germoglio come volontario nel 2000, soprattutto grazie alla presenza del fratello Antonio, disabile, e alla lunga attività prestata agli albori della Cooperativa dal padre, che è stato uno dei soci fondatori. Nel 2001 Cobianchi diventa presidente, e accetta la sfida di provare a condurre la realtà del Germoglio fuori dalla situazione di sofferenza in cui versava. Una sfida che ad


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per coltivare le piante oggi possiamo dire vinta: Il Germoglio è un successo, sia in termini di persone disabili assunte, sia in termini di crescita economica e autonomia finanziaria. Abbiamo chiesto a Cobianchi di fare con noi un consuntivo della strada percorsa, e ancora da percorrere, approfittando del “giro di boa” dei quarant’anni di attività. Quarant’anni sono una tappa importante. Quali sono le considerazioni che avete fatto come team, arrivati a questo punto? «In quarant’anni di storia la società ha compiuto molti passi a favore dell’inclusione delle persone disabili, non sempre

sostenuta dalla politica, che all’epoca era molto attenta e pronta a sostenere iniziative sul tema, ma il cui impegno ed entusiasmo sono scemati con il passare del tempo. Riscontriamo sempre meno partecipazione da parte delle amministrazioni comunali rispetto al nostro impegno nell’assunzione di persone con disabilità mentali e psichiatriche, così come nell’accoglienza in stage ed esperienze di tirocinio, nonché sempre meno tutele nei bandi predisposti. Il Germoglio ha intrecciato negli anni rapporti duraturi anche con il settore privato. La clientela ci ha sempre sostenuti e ci sostiene ancora oggi, condivide l’importanza del

nostro scopo sociale, e apprezza lo stile e la tenacia con cui lo perseguiamo. Fondamentali sono le collaborazioni con Iren, Ikea, Generali Properties, partner da molti anni per cui svolgiamo commesse eseguite anche da persone con disabilità importanti». A oggi quante sono le persone in stato di disagio coinvolte? «Attualmente sono ventisette le persone svantaggiate assunte, più una decina di ragazzi disabili in tirocinio formativo; ma in questi quarant’anni di attività centinaia di persone con disabilità sono state accolte a vario titolo dalla cooperativa».

SIAMO UN PICCOLO MONDO: UN’OASI VERDE IN CITTÀ, CHE OFFRE MOLTI SERVIZI INTEGRATI IN UN AMBIENTE ACCOGLIENTE greenup

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Primo piano / COVER STORY

La peculiarità de Il Germoglio è che è una cooperativa con un alto livello di eccellenza, attestato anche da diversi riconoscimenti. L’ultimo in ordine di tempo, se non sbaglio, è stato il premio Gardenia di AICG. Vuole raccontarci quali sono le vostre “punte di diamante”? «Difficile scegliere. Diciamo piuttosto che il Germoglio è un grande mosaico, e ogni tassello dà il suo contributo alla bellezza e al successo di tutti. Gardenia ci ha premiato come “miglior Garden 2019” per la promozione della cultura del verde e l’impegno sociale, “perché per coltivare le piante bisogna prima coltivare le persone”. Una motivazione che ben riflette le due anime della nostra attività e che ci ha riempiti d’orgoglio. Abbiamo ricevuto riconoscimenti da parte di alcune Amministrazioni per la produzione di fioriture di pregio; diverse vetrine del Garden sono state premiate per la loro originalità, e le foto dei giardini all’italiana che abbiamo realizzato sono state pubblicate su riviste specializzate. Ma la più grande soddisfazione, forse, è stata il premio “Coraggio Piacentino” del 2016 per il nostro impegno nell’integrazione delle persone disabili e straniere». Negli ultimi dieci anni avete investito molte risorse ed energie nel rifare il garden, le serre, la bottega. È stato un buon investimento? Come va l’attività? «La coltivazione e la vendita di piante e fiori sono rimaste le nostre attività cardine; ma per offrire sempre nuove possibilità di lavoro nel tempo si sono sviluppate la Bottega alimentare, il servizio di realizzazione e manutenzione del verde, la raccolta differenziata e i servizi per l’ambiente, le attività della Fattoria Didattica per avvicina-

LA CLIENTELA CI HA SEMPRE SOSTENUTI E CI SOSTIENE ANCORA OGGI, CONDIVIDE L’IMPORTANZA DEL NOSTRO SCOPO SOCIALE, E APPREZZA LO STILE E LA TENACIA CON CUI LO PERSEGUIAMO re i bambini alla natura e, più di recente, il ristorante Il Germoglio in Tavola. Abbiamo investito risorse ed energie in tutti i settori, sia dal punto di vista umano che da quello commerciale. Il Garden in particolare è stato completamente ristrutturato, così come la Bottega. Abbiamo realizzato nuove serre e nuovi spazi per rendere la nostra proposta più varia e interessante. Per quanto riguarda la Bottega abbiamo creato i “Fatti in Bottega”: una linea di prodotti realizzati dal nostro laboratorio alimentare, che si sono aggiunti alle uova del nostro pollaio e all’offerta di prodotti d’eccellenza del territorio. Tutti gli utili realizzati grazie alla nostra crescita vengono reinvestiti nella cooperativa per

nuove assunzioni e attrezzature, per dare ulteriori spinte di sviluppo e soprattutto per consolidare il nostro impegno sociale. Come testimoniato dai grafici anche nel 2020 abbiamo chiuso l’anno in crescita, compensando la crisi profonda attraversata da tutto il settore della ristorazione». Parliamo in dettaglio della vostra produzione. Cosa coltivate nelle vostre serre? Quali sono i vostri prodotti di punta? «Produciamo tantissime varietà di piante annuali: gerani, primule, viole, verbene, tageti, petunie, surfinie, begonie, lantane, sun patiens, oltre a erbe aromatiche, ciclamini, crisantemi e stelle di natale. I crisantemi in vaso e le Stelle di natale in particolare sono nostre produzioni storiche molto apprezzate dai clienti. La nostra competenza in materia è ormai consolidata. Nella produzione lavorano cinque persone, di cui quattro disabili». Quali sono i settori merceologici presenti nel vostro garden? «Nella serra calda si trovano una zona dedicata alle piante grasse, le orchidee e le piante da appartamento. Nella serra fredda offriamo le piante perenni e quelle di fioritura annuale, incluse le nostre produzioni, e in primavera una vasta selezione di piante da orto e aromatiche. Nel vivaio esterno sono disponibili piante e arbusti per allestire giardini e terrazzi. Una sezione è dedicata a terricci, concimi, attrezzature per il giardinaggio e prodotti fitosanitari. Disponiamo inoltre di un’am-

IL MONDO DE IL GERMOGLIO • • • •

Garden center Bottega alimentare Realizzazione e manutenzione del verde Raccolta differenziata e servizi per l’ambiente • Fattoria Didattica • Ristorante Il Germoglio in Tavola


pia offerta di fiori artificiali e di fiori recisi con cui realizziamo raffinate composizioni per ricorrenze e matrimoni. Ospitiamo anche uno spazio tutto dedicato alle profumazioni per ambienti, e un reparto di Home Decor con mobili, biancheria e complementi per la casa, oggettistica, libri di settore e per bambini. Nel periodo natalizio è allestito nel Garden il suggestivo Villaggio di Babbo Natale, apprezzato per le offerte originali e l’atmosfera che offre». Settore piante: Il Germoglio si trova in una zona agricola. Quali sono le piante che si vendono di più? «Piacenza manifesta una forte cultura dell’orto e dell’orto da balcone. A differenza delle vicine regioni Lombardia e Veneto, però, la propensione alla cura del proprio giardino e soprattutto del verde pubblico rimane ancora relativamente scarsa. Le nostre vendite maggiori sono legate alla nostra produzione primaverile, ai crisantemi e alle orticole». Cosa vi caratterizza, cosa vi rende un unicum riconoscibile nel territorio? «La ricca gamma di prodotti del nostro Garden e dei servizi offerti ci caratterizza. Siamo un piccolo mondo: un’oasi verde in città, che offre molti servizi integrati in un ambiente accogliente. Il Germoglio propone un’esperienza unica alle famiglie, che mentre fanno acquisti possono visitare la fattoria didattica gratuita, fare merenda con i prodotti della nostra Bottega e del nostro Laboratorio o fermarsi per un pranzo domenicale e godersi il verde cittadino». Come sta andando il Servizio di Igiene Ambientale? Mi sembra una iniziativa molto interessante, anche perché ha anticipato di dieci anni la funzione di garden center come motore dell’ecologia nel territorio. «Il servizio di igiene ambientale ci ha permesso di acquisire nuovi metodi e conoscenze, in quanto è stato necessario ottenere le certificazioni di qualità ISO 9001 e ambientali ISO 14000 (quest’ultima estesa da un paio d’anni anche alla manutenzione del verde). Lavorare in questo settore ci ha motivati a compiere scelte sempre più ecocompatibili: siamo dotati di un impianto fotovoltaico che ormai sfruttiamo quasi al 100%; i nostri nuovi mezzi sono alimentati a metano; privi-

legiamo fornitori con certificazioni ambientali, che utilizzano materiali di riciclo e approcci sostenibili alla produzione. Il servizio di igiene ambientale in appalto da Iren, inoltre, è un’attività accessibile che dà a numerose persone con disabilità mentale e/o psichiatrica uno sbocco lavorativo importante». Domanda doverosa. Come avete vissuto il periodo del lock down? È stata dura per le persone disabili? «Diverse delle nostre attività, per fortuna, non si sono dovute fermare del tutto: la bottega alimentare, la produzione agricola, il pollaio, la manutenzione del verde e l’igiene ambientale. Durante le prime chiusure, la primavera scorsa, il Garden ha potuto effettuare solo consegne a domicilio: una crisi profonda. Nonostante le difficoltà organizzative e lo scarso margine di guadagno, però, ci siamo impegnati al massimo per garantire il servizio ai clienti e la continuità del lavoro ai nostri dipendenti. Per quanto riguarda il ristorante, la chiusura è stata d’obbligo e, dato che la ristorazione non è il nostro codice ATECO primario, non abbiamo avuto accesso ad alcun ristoro. Anche i tirocini formativi sono stati interrotti dalla regione, il che ha portato all’isolamento di diversi dei ragazzi con disabilità più gravi, che hanno dovuto interrompere la loro collaborazione, con pesanti disagi loro e delle loro famiglie. Il personale,

in particolare chi soffre di malattie psichiatriche, ha risentito molto delle limitazioni imposte dal lockdown dal punto di vista psicologico». Avete visto un cambiamento nei consumi o nella domanda a seguito del lockdown? «È stato un periodo estremamente complicato; solo di recente la richiesta ha riguadagnato una certa normalità. In queste nuove chiusure, per fortuna, la scelta di considerare il verde come un bene primario ci ha permesso di aprire il Garden anche in zona rossa». Quali progetti avete per il prossimo futuro? «Tra i nostri grandi sogni c’era la nascita di un asilo-fattoria, per il quale però non abbiamo ad oggi incontrato l’appoggio delle pubbliche amministrazioni. Ma non ci siamo fermati: stiamo progettando uno spazio educativo e ricreativo per bambini e ragazzi all’interno della Fattoria Didattica, una struttura circondata dal verde e dagli animali per ospitare centri estivi e dopo scuola. Soprattutto dopo l’esperienza della pandemia, la possibilità di formarsi in spazi immersi nella natura sarà essenziale per i nostri ragazzi. È un'altra sfida, certo, ma siamo tenaci e faremo di tutto per realizzare anche questo sogno».

Per saperne di più

www.ilgermogliopiacenza.it

Il grafico riporta la crescita dei vari settori di attività de Il Germoglio a partire dal 1998 fino al 2020, quando, nonostante la battuta di arresto causata dal lockdown, l'anno si è chiuso comunque in positivo.

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Primo piano / GREEN

Un domani all’insegna della circolarità

L’Italia è prima in Europa per l’economia circolare ma la strada da percorrere è ancora lunga. Per vincere la sfida della transizione ecologica e del cambiamento climatico, ognuno dovrà fare la sua parte, anche chi si occupa di verde di ALICE NICOLE GINOSA

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L'Italia per il terzo anno consecutivo ha conquistato il primo posto per l’economia circolare tra le prime cinque economie europee. Questo è quanto traspare dal Rapporto nazionale sull’economia circolare in Italia 2021, realizzato dal CEN (Circular Economy Network), la rete promossa dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile insieme a un gruppo di aziende e associazioni di impresa. Il rilancio dell’economia circolare è fondamentale sia per portare

Greenup consiglia

Nei reparti del punto vendita si possono creare aree o espositori dedicati al prodotto sostenibile oppure creare cartelli riconoscibili e colorati che indichino all’interno di una famiglia di prodotti quelli più green. In questo modo, senza sostituire interamente l’offerta tradizionale, il consumatore avrà davanti entrambe le proposte e potrà da sé decidere cosa acquistare. Fondamentale sarà indicare, per quanto riguarda i prodotti sostenibili, produttore e metodi di produzione oltre che a materie prime riciclate utilizzate, la possibilità di riciclo a fine del ciclo di vita e la storia e la mission di quel brand nello specifico. Le persone dovranno capire il valore e il pensiero dietro al prodotto e lasciarsi ispirare.

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Primo piano / GREEN

a termine la transizione ecologica sia per evitare una catastrofe climatica. Secondo i dati, se riuscissimo a raddoppiare, a livello globale, il tasso di circolarità delle merci dall’8,6% al 17% potremmo tagliare il 39% di emissioni di gas serra ogni anno. Questa è la direzione che dobbiamo prendere e tutti dobbiamo impegnarci in questo senso sia in qualità di privati cittadini sia come realtà aziendali. Sì, anche il garden center. PASSI AVANTI PER IL CAMBIAMENTO CLIMATICO Per decretare il primato italiano, per ognuno dei cinque Paesi si sono analizzati i risultati raggiunti in produzione, consumo, gestione circolare dei rifiuti, investimenti, occupazione nel riciclo, nella riparazione e nel riutilizzo. Grazie alla somma dei punteggi di ogni settore, si è ottenuto un indice di performance sull’economia circolare: 79 per l’Italia, 68 per la Francia, 65 per Germania e Spagna e in ultima posizione la Polonia che chiude a 54. Secondo il Circularity Gap Report 2021 del Circle Economy, addirittura, raddoppiando l'attuale tasso di circolarità dall'8,6% (dato del 2019) al 17%, si possono ridurre i consumi di materia dalle attuali 100 a 79 gigatonnellate e tagliare le emissioni globali di gas serra del 39%

ogni anno. Un cambiamento ambizioso che potrebbe farci avvicinare sempre di più all’obiettivo zero emissioni entro il 2050 previsto dall’Accordo di Parigi. A CHE PUNTO SIAMO IN ITALIA? Nel settembre 2020 sono stati approvati i decreti legislativi di recepimento delle direttive in materia di rifiuti contenute nel Pacchetto economia circolare per: • prevenire la produzione di rifiuti; • incrementare il numero di materie prime seconde; • portare il riciclo dei rifiuti urbani al 65% entro il 2035; • ridurre a meno del 10% lo smaltimento in discarica entro il 2035; Da portare a termine entro marzo 2022, invece, l’approvazione del Programma nazionale di gestione dei rifiuti e il nuovo Piano Transizione 4.0 che prevede alcune agevolazioni per quelle imprese che vogliono investire nell’economia circolare. La direzione del Paese è quella giusta ma sembrerebbe che al momento le azioni intraprese non siano sufficienti, come conferma Edo Ronchi, presidente del CEN, « la sfida più importante che abbiamo ora di fronte è la definizione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Il nuovo governo e in particolare il nuovo Ministero della

COSA PUÒ FARE IL GARDEN CENTER?

• Adottare tecnologie o procedure differenti (pannelli solari, raccolta differenziata ecc.) • Comunicare l’evoluzione green dell’azienda ai suoi clienti • Inserire gradualmente nel proprio assortimento prodotti sostenibili • Utilizzare borse e shopper in tessuto o plastica riciclata • Confezionare con materiale in carta riciclata • Sostituire i vasi di plastica con alternative ecosostenibili

IL RILANCIO DELL’ECONOMIA CIRCOLARE È FONDAMENTALE SIA PER PORTARE A TERMINE LA TRANSIZIONE ECOLOGICA SIA PER EVITARE UNA CATASTROFE CLIMATICA 22

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RADDOPPIANDO L'ATTUALE TASSO DI CIRCOLARITÀ DALL'8,6% AL 17%, SI POSSONO RIDURRE I CONSUMI DI MATERIA E TAGLIARE LE EMISSIONI GLOBALI DI GAS SERRA DEL 39% OGNI ANNO COSA SIGNIFICA “OFFERTA ECO-FRIENDLY”

• Alternative vegane • Terricci naturali • Prodotti privi di packaging o con packaging ecologico • Piante a basso consumo d’acqua • Prodotti che non inquinano l’ambiente e biodegradabili • Presenza di una percentuale elevata di materie prime riciclate • Possibilità di completo riciclo al termine del ciclo di vita • Provenienza nelle immediate vicinanze del punto vendita • Piante e alimenti provengono da coltivazioni che mantengono fertili i terreni per le successive produzioni

Transizione ecologica hanno il compito di migliorare e completare l'attuale bozza: bisogna rafforzare le misure per l’economia circolare. Occorre assegnarle un ruolo strategico nel Piano nazionale per la transizione ecologica». Nonostante l’Italia figuri come leader in materia, il rischio è quello di perdere posizioni, un’eventualità che non possiamo permetterci sia a livello ambientale sia per le imprese italiane che perderebbero competitività. E allora, forse, come suggerisce Roberto Morabito, Direttore del Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali di ENEA, dovremo puntare ancora più in alto, potenziando e arricchendo la sezione dedicata alla transizione circolare nel PNRR e mettendo in campo fin da subito gli strumenti necessari, tecnologici, regolatori, finanziari e soprattutto di governance, a partire dalla Strategia Nazionale per l'Economia Circolare che sarà elaborata nei prossimi mesi dal Ministero della Transizione ecologica, in collaborazione con il Mise e con il supporto di Ispra ed Enea.

Nel frattempo, nel suo piccolo, anche il punto vendita si dovrà adeguare a questa tendenza e compiere scelte più sostenibili. Un passo in avanti nella salvaguardia del Pianeta ma anche per il garden center che può diventare così per il cliente un modello e un ambasciatore di buone pratiche.

Il consumatore è sempre più sensibile e premia le realtà più attente alla sostenibilità. Aggiungere gradualmente alle linee tradizionali anche marchi più ecologici, offre alla clientela maggiore scelta ma genera anche consapevolezza dei propri acquisti. Il garden center che decide di abbracciare il modello circolare dovrà anche saper comunicare la sua nuova mission e presentarsi come punto di riferimento per le best practice.


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Primo piano / LA QUINTA STANZA

Indoor e outdoor si abbracciano La necessità di distanziamento sociale si traduce nella voglia di ripensare i propri spazi domestici. Il verde segna la transazione fra interni ed esterni, fra tradizione e innovazione di STEFANIA MEDETTI

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n po’ casa, un po’ giardino. La pandemia ha mischiato le carte e i trend setter confermano: il 2021 è l’anno in cui i confini fra interno ed esterno si dissolvono definitivamente e il giardino diventa la quinta dimensione del living contemporaneo, dopo cucina, soggiorno, camera da letto e servizi. In realtà, bisogna dare merito al modernismo californiano che per primo, complice il clima temperato della regione, ha esplorato le potenzialità di una relazione simbiotica fra indoor e outdoor. Sfruttando

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le componenti architettoniche e la scelta dei materiali, i designer della West Coast hanno regalato al mondo soluzioni di design che sono una vera e propria filosofia di vita. Adesso, complici le limitazioni imposte ai viaggi, chi può ripensa i propri spazi all’aperto per poterne godere in alternativa ai tradizionali mari e monti. A differenza di quanto si è fatto in California con la creazione ad hoc di nuove soluzioni abitative, il concetto di “quinta stanza”, come spazio di transizione nelle funzioni e nei luoghi, si ibrida con le strutture esistenti, dando

Per decidere lo stile della quinta stanza si deve creare un passaggio armonico fra esterno e interno.

vita a una nuova tipologia di area che integra vecchio e nuovo in un concetto di living olistico. Moltissime persone, infatti, hanno cominciato a guardare al proprio outdoor come un’area di cui prendere possesso per aggiungere nuove funzionalità alle abitazioni, indipendentemente dalla dimensione. Giardini e terrazzi, dunque, sono i protagonisti di un restyling (o meglio, di un “rethinking”) che invita a una grande personalizzazione con il plus di intercettare la voglia di verde contemporanea. Per i garden c’è un’ulteriore buona notizia. Perché gli “entertainers”, i consumatori che usano lo spazio verde per stare in famiglia e in compagnia, sono il più importante target emergente contemporaneo. I garden sono ben posizionati per cogliere l’occasione e offrire le risorse - in termini di prodotti e competenze - necessarie per moltiplicare il piacere di immaginare, creare e vivere la propria quinta stanza. Secondo le previsioni di Global Market Insights, il settore dell’arredamento giardino, valutato 18,15 miliardi di dollari nel 2019, è destinato a un


giro d’affari di oltre venti miliardi di dollari entro il 2026, con una crescita annuale del 4,8%, trainata soprattutto dal consumo domestico che colma le distanze con il settore del turismo e della ristorazione, tradizionali acquirenti di arredamenti da esterno. La tendenza, infine, beneficia del supporto indiretto dei social media che contribuiscono a tenere alta l’attenzione sul tema. Instagram, per esempio, ha oltre 96mila post dedicati al “balcony gardening”, segno che la voglia di allargare gli orizzonti abitativi non si arena di fronte alla metratura piccola e media della maggior parte dei balconi di città. Le piante si scelgono in base al look che si vuole realizzare, ma gelsomino, lavanda, digitale, bambù, eucalipto vanno decisamente per la

Oltre a prolungare la fruibilità della propria stanza all’aperto, l’illuminazione contribuisce a creare un senso di calore.

maggiore. Fra le tendenze più gettonate, infine, figurano i giardini naturali che sfruttano scenografie di erbe selvatiche per nascondere costruzioni fatte dall’uomo, creare un senso di privacy e attrarre insetti, farfalle e uccelli, in una sorta di mini-oasi personale. Mentre piante come i gerani, il bosso e le calle si prestano a marcare la transizione fra interno ed esterno, quando lo spazio è poco, ci si può attrezzare per farlo sembrare più ampio puntando su rampicanti.

DATI ALLA MANO Il retailer britannico Made ha scoperto cosa cercano i consumatori in rete quando progettano il loro spazio aperto. Stando al suo studio condotto sulle ricerche online dei consumatori, cresce l’interesse per prodotti e accessori in grado di trasformare il giardino in una vera e propria stanza della casa. Si comincia con le idee per attrezzare un bar in giardino (+122% sull’anno precedente). Alla voce arredamento, le poltrone

Le stanze all’aperto per essere speciali giocano con cuscini, tavolini e accessori per essere sempre più accoglienti.

IL 2021 È L’ANNO IN CUI I CONFINI FRA INTERNO ED ESTERNO SI DISSOLVONO DEFINITIVAMENTE

pensili sono una soluzione che piace per la comodità e la possibilità di spostarle dove serve e segnano un aumento dell’interesse del 234%. Anche l’arredamento da giardino in rattan conquista adepti. In particolare, le ricerche dei divani ad angolo registrano +537%, mentre l’arredamento in teak segue a distanza con +124%. A complemento, le ricerche di informazioni sui tappeti da esterno mettono a segno +326%. A sorpresa, i forni a legno per pizza aggregano il consenso con +243%. Da un lato, infatti, capitalizzano la voglia di socializzare in famiglia, dall’altro hanno i numeri per diventare un punto focale del giardino da usare anche nella stagione fredda. Il gazebo trasformato in ufficio da giardino è il sogno di molti obbligati al lavoro in remoto e le ricerche segnano un incremento dei click del 174%. Una fra le novità più sorprendenti sono i cinema in giardino. Le ricerche per i proiettori da usare all’aperto sono cresciute del 400%, mentre al top della classifica figurano i caminetti per esterno che, da molti, sono visti come un modo per prolungare la possibilità greenup

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Primo piano / LA QUINTA STANZA

di godersi il proprio salotto verde. Le ricerche per questa categoria di prodotti, infatti, hanno totalizzato +1710% sull’anno precedente. Infine, stando a Pinterest, le ricerche per il fai da te - dai letti per orti alle piccole coltivazioni in balcone - sono cresciute del 600% e gli operatori del verde confermano: lattuga, barbabietole e piselli sono fra le sementi che tirano di più. CINQUE IDEE PER GUIDARE NELLA SCELTA Le riviste sono piene di illustrazioni di invitanti stanze-giardino, ecco quali consigli dare ai clienti che vogliono attrezzare il proprio spazio. 1. Assegnate una funzione La parola d’ordine è “selezionare”, chiedendosi quale funzione principale vogliamo attribuire alla nostra quinta stanza. E questo a maggior ragione è importante quando le risorse economiche e di superficie sono limitate. “Realizzare uno spazio dove mangiare all’aperto è ben diverso da uno spazio in cui rilassarsi con un tocco extra di privacy”, osserva Charlotte Moss, designer americana e amante del giardino. 2. Rispettate lo stile della casa Per decidere lo stile della propria stanza all’aperto, si parte dal design della casa, per rafforzare il legame esterno-interno e creare un passaggio armonico fra le due dimensioni. Un modo per farlo senza sbagliare è utilizzare la stessa palette di colori per entrambi gli spazi e questo vale sia per l’arredamento sia per la scelta delle piante e dei fiori che lo decorano. 3. Delimitate i confini Niente dice “stanza” quanto la delimitazione delle superfici. Per dare un senso di calore, i designer giocano con le pavimentazioni o i tappeti da esterni a forme geometriche. Analogamente, limitare lo spazio con una tettoia, un bersò e piante rampicanti lungo il perimetro interpreta la voglia

di una zona intima e verde. 4. Puntate sulla decorazione Le stanze all’aperto più spettacolari risultano tali proprio per la quantità di accessori e arredamento con cui sono decorate. Il che significa cuscini, tavoli e tavolini, poltrone da giardino, lampade, coperte per le serate più fresche, ma anche cornici, orologi da muro e specchi. Se deve essere una stanza all’aperto, che stanza sia! 5. Non dimenticate le luci Oltre a prolungare la fruibilità della propria stanza all’aperto, l’illuminazione contribuisce a creare un senso di calore. Anche in questo caso, si può spaziare, senza bisogno di ricorrere a un elettricista. Le nuove illuminazioni ecologiche a LED che si ricaricano con la luce del sole sono perfette, in abbinata a forme di illuminazione più “romantiche” come le lanterne da appendere a un ramo. REWILDING: SPAZIO ALLA NATURA Ricreare mini ecosistemi è un modo per aggiungere un tocco artistico alla propria stanza all’aperto e approfittare di soluzioni a bassa manutenzione. Oggi più che mai, c’è voglia di tornare alle origini. Lo dimostra anche il fatto che il trend del “rewilding” non è più una possibilità per pochi fortunati. Tutto è nato con “Wilding”, un libro del 2018 in cui Isabelle Tree ha riper-

Una fra le novità più sorprendenti sono i cinema in giardino. Le ricerche per i proiettori da usare all’aperto sono cresciute del 400%.

corso le tappe che, insieme al marito Charlie Burrell, l’hanno portata a restituire alla natura una proprietà da 1400 ettari nel Sussex Occidentale. Il progetto, in realtà, è nato nel 2001 e ha dimostrato come, nel giro di un paio di decenni, la natura è riuscita a riprendersi ciò che le apparteneva. In quello che il Guardian ha definito come “una gloriosa confusione”, il paesaggio è dominato da piante autoctone, comuni e rare che hanno creato l’ambiente per la ripopolazione faunistica a partire dagli insetti, seguiti da pipistrelli, gufi e usignoli e tortore, le cui popolazioni continuano a calare in altri angoli del Regno Unito. La riduzione del ricorso a erbicidi e pesticidi, inoltre, ha favorito il ritorno di habitat naturali. Prendendo spunto da questa e altre iniziative - sempre nel Regno Unito, Rewilding Britain è un’organizzazione che conta di restituire alla natura tre aree marine e l’1% del territorio nazionale -, i designer del paesaggio progettano giardini che “copiano” la natura. L’obiettivo è creare spazi in cui il verde cresce in modo (apparentemente) incontrollato, ma senza prendere il sopravvento. Oltre alla gratificazione estetica, questi giardini hanno il vantaggio di richiedere poca manutenzione. La scelta, infatti, si orienta verso piante e fiori autoctoni, erbe e bambù, che convivono meglio con le temperature in aumento e richiedono minor irrigazione.

LE RICERCHE PER I PROIETTORI DA USARE ALL’APERTO SONO CRESCIUTE DEL 400%, MENTRE AL TOP DELLA CLASSIFICA FIGURANO I CAMINETTI PER ESTERNO 26

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Maria Grazia Mammuccini, Presidentessa di FederBio.

News / BREVI DAL MERCATO

Il biologico al centro del Piano d’Azione 2021-2027 della Commissione Ue La Federazione delle associazioni del biologico a livello europeo, FederBio, ha definito positivo il Piano d’azione presentato dalla Commissione Europea che mira a incrementare sia la produzione sia la domanda di prodotti biologici. Tutti gli Stati membri avranno così a disposizione una serie di strumenti per consolidare e sostenere la transizione agroecologica dell’agricoltura europea. Nel concreto il piano supporta gli obiettivi del Green Deal europeo e delle strategie Farm to Work e Biodiversità che entro il 2030 auspicano a triplicare le superfici agricole coltivate a biologico e a ridurre l’uso dei pesticidi e degli antibiotici del 50%. Tra le novità introdotte: • investimenti per stimolare il consumo di alimenti biologici nell'ambito delle politiche di promozione, a partire da uno stanziamento di 49 milioni di euro per il 2021 • l'istituzione di “appalti pubblici green”, che prevedano l’integrazione dei prodotti biologici nei criteri minimi obbligatori per gli appalti sostenibili

• la realizzazione di uno studio approfondito sul prezzo reale del cibo per impostare una fiscalità per le produzioni biologiche • l’istituzione della “Giornata del biologico” da tenersi ogni anno nell’Unione Europea • la promozione dei distretti biologici e il collegamento con la nuova PAC, affinché il Piano d’azione si inserisca nei Piani Strategici Nazionali degli Stati A commentare per FederBio l’attività della Commissione Europea ci ha pensato la Presidentessa Maria Grazia Mammuccini. «Ci auguriamo che questa ulteriore spinta dell’Europa verso il biologico favorisca la veloce e definitiva approvazione della legge nazionale sull’agricoltura biologica e l’inserimento nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza di investimenti adeguati per la promozione di distretti biologici e di filiere di “Made in Italy Bio».

Chrysal lancia l’alimento per fiori bio Novità in casa Chrysal. Si tratta di un prodotto per nutrire i fiori a base biologica al 99% che si inserisce nella filosofia del brand che si impegna nell’aumentare l’uso di risorse bio rinnovabili. Già lo scorso anno, infatti, era stata presentata sul mercato la linea completa di imballaggi sostenibili, a base di carta, plastica riciclabile e bustine compostabili. Proprio quest’ultime dal 10 marzo 2021 si occuperanno di avvolgere il “cibo” per fiori con ingredienti tutti naturali per lo sviluppo completo dei fiori. Un passo in avanti per Chrysal nel raggiungimento dell’obiettivo, entro il 2040, di essere circolari al 100%. E anche i clienti così potranno godersi i propri fiori fino al 60% in più. Per saperne di più: www.chrysal.com/

PÖPPELMANN TEKU® GARANTISCE IL 100% DI RICICLABILITÀ Lo specialista in prodotti per l'orticoltura commerciale punta alla circolarità grazie a due innovazioni. La prima è Recyclable PCR, composto interamente con materiale riciclato e riciclabile. Che si tratti di vasi quadrati della serie VQB, vassoi della serie PT, vassoi di trasporto e coltura, Normpack 200 e 400 e della serie TP o scatole di trasporto della serie TK, Pöppelmann TEKU® garantisce un uso più sostenibile della plastica con il suo PCR, materiale di riciclo post-consumo. Tutti i prodotti in questa categoria potranno dunque, dopo l'uso, essere recuperati per il riciclo: la loro riciclabilità al 100% è stata confermata e certificata dall'Istituto Cyclos-HTP. La seconda innovazione sviluppata dall’azienda consiste nella combinazione del PCR, PIR (materiale post-industriale) e solo parzialmente di materiale vergine per la realizzazione di contenitori decorativi, vasi per orchidee, griglie di supporto, cesti appesi e coprivasi, anch’essi 100% riciclabili e appartenenti alla categoria Recyclable. Le alternative green che piacciono al Pianeta! Maggiori informazioni www.poeppelmann.com

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News / BREVI DAL MERCATO

2020 positivo per le macchine per il verde KARTINE, IL PRIMO INSETTICIDA CARTACEO Newpharm Home&Garden ha lanciato in anteprima assoluta Kartine®, il primo insetticida cartaceo realizzato con una sostanza biocida in grado di eliminare le zanzare dagli ambienti chiusi. Grazie al vapore leggero profumato che rilascia, in meno di dieci minuti si garantisce una protezione contro gli insetti in tutte le stanze. A differenziare il modus operandi di Kartine® non è tanto la sostanza biocida, la Transflutrina, bensì la formulazione. Quello che in apparenza sembra un normale foglio di carta, si rivela un vero presidio insetticida contro le principali specie di zanzara, compresa la temuta tigre. Kartine ha tutte le carte in regola per imporsi con successo sul mercato.

Dopo il netto calo all’inizio dell’anno, le vendite di macchine e attrezzature per il gardening hanno registrato un costante recupero nei mesi estivi e autunnali, raggiungendo un picco nell’ultimo trimestre (+34,5%) che porta il bilancio finale ad un attivo del 3,3%. L’andamento del mercato, secondo i dati dell’Associazione Costruttori Macchine per il Giardinaggio Comagarden, risulta differenziato per tipologia di prodotto, con andamenti positivi per: - motoseghe (+10% in ragione di 355 mila unità vendute) - trimmer (+10,6% per 66 mila unità) - tagliasiepi (+8,7% in riferimento a 101 mila unità) Un andamento negativo lo hanno registrato invece: - rasaerba (-6%, in ragione di 258 mila unità) - decespugliatori (-0,9% con 265 mila unità) in linea con l’anno precedente Dati che lo stesso presidente di Comagarden, Renato Cifarelli, ha spiegato e commentato. «Il mercato delle macchine e delle attrezzature per il giardinaggio e la cura del verde risente sia dell’andamento dell’economia sia dei fattori climatici. Anche l’emergenza sanitaria ha influito con un numero maggiore di persone costrette a casa che si sono occupate di più del proprio giardino».

TerComposti per la ricerca contro il cancro In occasione della giornata mondiale della lotta contro il cancro, l’azienda TerComposti,per sensibilizzare i consumatori sull’importanza della prevenzione e della ricerca, ha realizzato un prodotto speciale, il terriccio Triplo Donna. Per ogni sacco venduto al garden center, TerComposti ha devoluto 50 centesimi a sostegno delle attività della Fondazione IEO-CCM (Istituto Europeo di Oncologia e Centro Cardiologico Monzino) per il progetto Women’s Cancer Center. Soddisfatti del risultato ottenuto, la campagna sociale è riconfermata anche per il 2021. #sosteniamolaricerca #quelloconleproteine #triplo

BARRIERA NATURALE DI CIFO SI ALLARGA La linea Barriera Naturale di Cifo, a base di sostanze vegetali, animali o alimentari, si arricchisce con due nuovi prodotti per prendersi cura delle piante di casa, orto e giardino in modo sostenibile e al tempo stesso efficace. Cifo Block Bio è un formulato in polvere a base di lecitine estratte dai semi di soia. I fosfolipidi contenuti nella sua materia purissima bloccano la germinazione di molti funghi come Odio

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(mal bianco), Peronospora, Alternaria e Bolla del Pesco. La lecitina contribuisce inoltre a potenziare le difese naturali delle piante. Tannino è invece un corroborante in grani idrosolubili a base di tannino, estratto da legno di castagno 100% naturale, consentito in agricoltura biologica. Favorisce lo sviluppo radicale, migliora l’assorbimento degli elementi nutritivi e attiva le difese naturali della pianta aumentando

la resistenza contro i patogeni e in particolare contro i funghi dell’apparato radicale. Risulta ideale su piante orticole, aromatiche, frutticole, ornamentali e tappeto erboso. L’introduzione dei due prodotti è stata l’occasione perfetta per ripensare anche il packaging in ottica sostenibile. Tutti i nuovi astucci e cartoni della Linea Barriera sono infatti ecosotenibili e realizzati in carta certificata Fsc.



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News / FOCUS

Leopardo ha una lunga durata e resiste alle temperature più calde.

L’olandese Schoneveld Breeding presenta Leopardo, Crayon, Vintro e Odora, quattro varietà speciali, per 365 giorni all’anno, tutti i gusti e temperature. Caldo o freddo non saranno più un problema di BIANCA FERRARIS

UN CICLAMINO PER OGNI STAGIONE

Odora è una pianta dalla forma perfetta che coniuga bellissimi fiori e un ottimo profumo.

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i dice che nelle avversità si generino grandi idee, e Schoneveld Breeding sembra confermarlo. L’azienda originaria di Wilp nei Paesi Bassi, specializzata nell’ibridazione di piante da vaso resistenti al freddo, riparte carica per la nuova stagione con quattro novità per il mercato dei ciclamini. E noi vogliamo presentarvele. Ecco allora Leopardo, Crayon, Vintro e Odora, i ciclamini nati per soddisfare ogni esigenza del cliente e che puntano ad accompagnarlo di mese in mese, dall’autunno all’estate, passando per inverno e primavera, come? VINTRO E LEOPARDO SI ADATTANO AL CLIMA Due ciclamini opposti che resistono a temperature diverse e che

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per questo in un certo senso si completano e creano un continuum. Vintro è a suo agio nel clima fresco e umido, tipico dell’Olanda, è un ciclamino dai fiori forti e grandi che sboccia nelle giornate fredde e buie alla fine della stagione. Ma nell’assortimento mancava qualcosa. Ecco allora Leopardo che non teme le alte temperature. Un fiore grande in sei colorazioni che, dopo i primi risultati positivi in Israele, è arrivato in Italia e oggi conta ben 15 coltivatori. Caldo o freddo non importa, sia Vintro sia Leopardo possono essere coltivati in modo sostenibile. Il primo, grazie alla sua adattabilità al fresco, richiede poco riscaldamento, mentre il secondo ha una lunga durata e non necessita di continue produzioni. Come se non bastasse poi, per rimanere in tema sostenibilità, tutti i prodotti Schoneveld Breeding crescono anche senza un uso massiccio di fertilizzanti, inibitori e altri prodotti chimici. CRAYON E ODORA DELIZIANO GLI OCCHI E L’OLFATTO Le novità di Schoneveld non si fermano solo agli aspetti climatici: anche l’occhio (e il naso) vuole la sua parte. Crayon è un ciclamino dalla colorazione unica, è facile da coltivare e regala un effetto wow al primo sguardo mentre Odora, come suggerisce il nome stesso, si distingue nell’assortimento per la fragranza accattivante che emanano i suoi bellissimi fiori variopinti. Quattro varietà di ciclamini tutte diverse tra loro si affacciano al mercato della nuova stagione. Vivi al freddo? Scegli Vintro. Arriva la primavera? È il momento di Leopardo. E se le esigenze sono più estetiche allora punta su Crayon e Odora. L’unica certezza per tutto l’anno, a quanto pare, sarà il ciclamino.



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La voce delle piante / Matteo Ragni BUSINESS VERDE

EFFETTO VELLUTO Una succulenta intensa e dalle sfumature bordeaux che conquista al primo sguardo. Il suo portamento e la sua forma arrotondata la elevano a pianta decorativa per eccellenza

I Oltre ai suoi colori, questa succulenta si distingue per il suo portamento composto.

vellutato e intenso

4. Non produce fiori

l contrasto tra il verde e il rosso delle foglie è uno degli elementi caratterizzanti della Echeveria Devotion, visibile soprattutto in autunno, inverno e primavera. Nella stagione estiva, invece, non è insolito notare i fusti della pianta che si fanno spazio tra le foglie che in quel momento sono occupate a rinnovarsi. Come abbiamo capito, è la chioma il punto forte della Echeveria: morbida e vellutata sulla superficie tanto da richiamare l’attenzione anche dell’osservatore più distratto, attirato dalle sue calde sfumature. Oltre all’aspetto estetico e cromatico, questa succulenta si distingue per il suo portamento composto - dal momento che fiorisce raramente - e dalle dimensioni ordinate, sinuose, raggiungendo al massimo i 15 cm. Richiede poca acqua, è facile da pulire e resiste all'inverno fino a -10º: è perfetta per vasi in casa, balcone e giardino.

Si chiamano Ocean Glaze, Meadow Glaze e Malva Glaze e sono i tre coprivasi che compongono la collezione Tradition di Scheurich. Ispirati alla tecnica raku giapponese e reinterpretati in modo moderno, questi coprivasi sono accattivanti e dal design contemporaneo con una punta di imperfezione. L'interno grigio antracite scuro crea un senso di profondità, che contrasta e fonde perfettamente i colori della superficie verde chiaro, blu e malva. Fresco come una brezza marina Ocean Glaze, rigoglioso come il verde tropicale Meadow Glaze e soffice come un fiore esotico Malva Glaze: ecco il trio che arreda e che insieme a vasi in antracite e altre piante verdi dà il meglio di sé. Prodotta in Germania e impermeabile al 100%, la collezione Tradition è una nota di colore che sa come attirare l’attenzione del cliente. MATTEO RAGNI/ Consulente per imprese floricole e vivaistiche, esperto del mercato di fiori e piante. greenup

1. Ben ramificata 2. Portamento compatto 3. Fogliame rosso violaceo

All’aperto, sia in estate sia in inverno, attira l’attenzione grazie al suo colore intenso.

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“ Il mix Utimate Gray stabile nel tempo e il giallo vibrante Illuminating esprime un messaggio di positività supportato da grande fortezza. Concreta e salda, ma allo stesso tempo calorosa e ottimistica, questa combinazione di colori ci trasmette un senso di resilienza e speranza. Abbiamo bisogno di sentirci incoraggiati e risollevati: è un qualcosa di essenziale per la natura umana.”

Visual idea / Erica Cherubini MERCHANDISING

L E AT R I C E E I S E M A N , E X E C U T I V E D I R E C TO R D I PA N TO N E COLOR INSTITUTE

L SEGUIRE I TREND: SÌ O NO? Spazi e allestimenti diventano lo specchio delle tendenze del momento, anche in fatto di colore. Ma quanto cedere alle ultime mode? «Quanto basta» consiglia l’esperta

ERICA CHERUBINI/ Consulente, professionista e creativa del verde e non solo. Allestimento, organizzazione e visual merchandising di showroom, stand fieristici e garden center, sono alcune delle sue attività.

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o studio e l’uso dei colori non sono scienze esatte. Sappiamo che la percezione visiva è legata a tre fattori interconnessi: temperatura di colore della fonte luminosa, la soggettività del cervello e la natura dell’oggetto. A determinarne l’interpretazione e il tipo di emozioni che i colori innescano nelle persone entra in gioco la psicologia. I colori possono essere descritti come un trasferimento di energia e sono in grado di attivare diverse aree del cervello, inducendo azioni delle quali non sempre abbiamo il pieno controllo. Pantone ogni anno propone un colore o una coppia di colori, come è successo per il 2021. Ma perché ha così tanta influenza sui mercati? L’azienda effettivamente non ha risposte certe sulle reazioni delle persone a tali proposte, ma dispone di studi scientifici e ricerche di mercato alle quali non tutti hanno accesso, oltre alla credibilità. Questi due aspetti rendono irrinunciabile quanto meno informarsi e, perché no, trarre spunto dalle loro proposte. FARSI GUIDARE DAL COMPORTAMENTO DEL CLIENTE Il colore dell’anno decretato da Pantone è una proposta soggettiva, elaborata da un team molto preparato e un intero istituto dedicato a questo. Utilizzare nei propri allestimenti e nelle proposte di prodotto il trend diventa un ottimo riferimento, a patto che non lo si consideri statico e immutabile. Grazie al web i tempi si sono accorciati ma il passaggio tra lancio della tendenza e reale ricerca del consumatore sul mercato di tali colori richiede un po' di tempo. Questa fase di transizione ci permette di effettuare piccole indagini più dirette. Trovo sempre molto interessante integrare spunti offerti dal mercato globale - come in questo caso il colore dell’anno Pantone - con “small data”, raccolti nel proprio punto vendita o attraverso i propri canali digitali. Un modo per confrontare più punti di vista e attivare scelte espositive e di offerta di prodotto che abbiano un tocco di personalità e si avvicinino con più determinazione al pubblico esistente e potenziale connesso con il nostro centro di giardinaggio. GIALLO E GRIGIO A PROVA DI GARDEN CENTER L’abbinamento proposto per il 2021, per essere valorizzato e riconosciuto, ha bisogno di spazi e allestimenti ben definiti per esaltarne il carattere. Tradotto in pratica significa che la coppia di colori può essere proposta come sfondo e negli oggetti utilizzati: vasi, arredi e complementi d’arredo. Importante sarà, a seconda dei gusti personali, dare più spazio al giallo o al grigio in modo che uno dei due prevalga in una percentuale almeno del 70%. Utilizzati in questo modo creeranno una base neutra - ma molto riconoscibile dal visitatore - sulla quale il verde delle piante acquisterà grande risalto. Grigio o giallo potrebbero diventare un ottimo fondale per proporre una linea di piante verdi da interno. Evitare di usarle, invece, per le fioriture primaverili.


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12 PAGINE PER ORGANIZZARE AL MEGLIO L'OFFERTA DEL GARDEN CENTER

Allegato al numero 191 di Greenup - © cover: stock.adobe.com/it

SPECIALE VASI

Da semplici contenitori a complementi d’arredo di ogni forma e sfumatura


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Speciale Vasi / INCIPIT

Nel corso del tempo, complice il consumismo, altre forme e tipologie di vasi si sono fatte strada e le aziende produttrici hanno ideato un proprio modello.

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VASI O COMPLEMENTI D’ARREDO? Contenere e trasportare è stato fin dai tempi antichi uno dei suoi principali scopi ma non era abbastanza. Oggi in coppia con fiori e piante, i contenitori di ogni fattezza e sfumatura diventano anche oggetto d’arredo. Ecco da dove tutto è cominciato di LUCIO BRIOSCHI

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sservando la storia si può affermare che una pianta senza vaso non ha lo stesso impatto di un vaso senza pianta! Gioco di parole? No, un concetto che ha a che fare con l’arredo. Il vaso, al di là delle sue fattezze, delle dimensioni o dei materiali impiegati, è un arricchimento per la pianta sia da interno sia da esterno o per dei fiori. La sua forma può slanciare il contenuto ed elevarlo a rango di elemento d’arredo. Vasi lunghi lineari, moderni, vasi bassi, panciuti che riempiono gli spazi. Uno per ogni occasione.

MA COSA RAPPRESENTA?

Al di là della descrizione tecnica, si tratta di un contenitore aperto, più o meno impermeabile, disponibile in vari materiali e dotato o meno di fori di drenaggio: caratteristiche che gli hanno permesso di accompagnare l’uomo nei secoli, offrendo la possibilità di conservare, raccogliere e trasportare infinti prodotti e liquidi. Anche le piante ne hanno goduto i privilegi: dalle insolite damigiane usate per il trasporto di palmizi da reddito nei vecchi velieri pieni di salsedine, acqua di mare e muffe, alle evolute “casse di Ward” quelle che oggi chiamiamo…terrari! L’uomo ha sfruttato ogni possibile oggetto che avesse la capacità di “contenere” (da cui il termine “contenitore” come alternativa a “vaso”) per coltivare anche le piante, per avvicinarle a casa, per avere un piccolo lembo di natura sulla finestra e a lato porta o per avere sottomano delle spezie aromatiche. Ogni oggetto concavo è stato utilizzato (copertoni di auto dismessi, catini smaltati ormai usurati, scarpe vecchie, valige, stoviglie da cucina sbeccate, ecc.) con grande fantasia.

PRIMA DOVEVA ESSERE PRATICO

Al di là dei canoni estetici e architettonici, il vaso - o meglio il contenitore - per le piante doveva avere una funzione pratica: doveva permettere di coltivare piante strappate alla natura in un ambiente con terriccio ed essere trasportato e gestito senza troppi problemi. greenup

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Speciale Vasi / INCIPIT

vano, ai tempi, per il trasporto del latte in sacchetti di plastica prima dell’avvento del Tetrapak. Da qui l’idea che utilizzando la plastica, materiale facile da produrre e lavorabile, si potesse far evolvere il contenitore. In un primo momento ci si era concentrati sui vasi semplici: cassette rettangolari e cilindri nei tre colori di base (bianco, verde scuro e color terracotta) e naturalmente i relativi sottovasi o “piattini”. Ma mano a mano che la civiltà si spostava verso il consumismo, ecco apparire altre forme e tipologie e altrettante aziende produttrici che ideavano il loro personale modello. Allo stesso tempo, il mondo della ceramica e del vetro procedevano per la loro strada realizzando contenitori ideati per altri scopi e poi mutuati verso il binomio contenitore - pianta. Il mondo della terracotta produceva il classico vaso campana con bordo in ogni varietà di diametro, almeno fino alla seconda metà degli anni ’60. Da quel momento in poi iniziano ad apparire anche nuove proposte di forme, sempre in terracotta, ma realizzate industrialmente che riducevano i costi di produzione e avvicinavano l’oggetto vaso al consumatore con il fascino degli antichi orci dell’Impruneta.

QUALE VASO?

La forma del vaso può slanciare il contenuto ed elevarlo a rango di elemento d’arredo.

Il vaso da coltivazione è arrivato tardi, si può dire che la sua prima comparsa sia avvenuta dopo la crisi del ’29 negli Stati Uniti, da dove è partito il viaggio del contenitore vivaistico industrializzato. Cosa si poteva avere a disposizione in un paese colpito dalla depressione, senza risorse e alla ricerca di una nuova svolta? Le latte di conserva e i fusti metallici dell’olio meccanico, due tipologie di contenitori che hanno dato avvio alla storia del vaso moderno. Certo in Italia il vivaismo pistoiese era già attivo, ma le piante si vendevano di consuetudine solo a strappo (radice nuda) e poi a zolla. Una pratica che, però, limitava la stagionalità di vendita. Dalle notizie oltreoceano e dall’osservazione delle vecchie limonaie fiorentine, che venivano coltivate in vasi di terracotta, è nata l’idea che il vaso potesse aiutare ad estendere il periodo di vendita. Coltivare in contenitore (franche di vaso) si presentava come un’ottima alternativa che emulava - per una parte dello sviluppo della pianta - la coltivazione in terra. Da qui in poi l’evoluzione fino ai giorni nostri.

Relativamente ai materiali siamo passati da quelli base come: • terracotta • plastica iniezione • plastica rotazionale • resina propriamente detta • vetro • ceramica smaltata A nuovi materiali: • gomma riciclata • fibre vegetali e calce spenta • lolla di riso • torba • materiali misti (la seconda vita) es. fibra di legno e plastica riciclabile

CONTENITORE PER VIVAISMO E BALCONE

I primi vasi furono quelli da vivaio, che fossero in paglia o in terracotta non importava, erano oggetti di valore logistico più che d’arredo. Solo ai ricchi era permesso avere conche, orci, vasche, olle in preziosa terracotta fatta a mano, ornata di festoni, cornucopie di agrumi e cordoni intrecciati. Ai più spettava ancora il recupero, il riuso, il riciclo di altri contenitori. Negli anni Novanta, nei paesi dell’Est, non era insolito vedere conifere tappezzanti coltivate in cassette di plastica rettangolare forate. Contenitori che in Italia si usa-

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Un oggetto che ha aiutato l’uomo nei secoli a conservare, raccogliere e trasportare infinti prodotti e liquidi.


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Speciale Vasi / GESTIONE

VASI E PUNTO VENDITA: ISTRUZIONI PER L’USO

Un prodotto essenziale da saper presentare e comunicare, ma come? Una guida breve ma intensa con idee per l’esposizione, un memorandum sulle stagionalità e le principali tendenze, senza tralasciare alcuni consigli e azioni per migliorare l’assortimento

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di NICOLÒ PENSA

o spazio a disposizione nei punti vendita per i contenitori è molto variabile e dipende dal tipo di magazzino e dal circuito di distribuzione. Nei bricolage e nella grande distribuzione alimentare, per esempio, è naturalmente più ristretto rispetto a quello nei garden center. Da qualche anno a questa parte, inoltre, i produttori puntano a facilitarne la distribuzione ricorrendo a visual e strutture originali su cui inserirli o appoggiarli. Vengono infatti proposte diverse soluzioni: dai pallet misti ai box in ferro o di cartone per rendere più gradevole la presentazione e rendere il cliente più propenso all’acquisto, ma anche rastrelliere in legno per una doppia esposizione che può catturare l’attenzione. Un’altra opzione valida è quella di creare degli impilamenti di vasi al centro del reparto, efficaci ancora di più se suddivisi per colori.

TENERE IN CONSIDERAZIONE IL MATERIALE

Nei garden, per i vasi in terracotta, si preferisce presentarli in gruppo sotto una tettoia coperta o nel reparto coperto con un impilamento armonioso. Per i vasi in plastica si preferisce una scaffalatura nel reparto coperto o anche nella serra calda. In altri casi, invece, per sollecitare l’acquisto d’impulso è utile presentare alcuni contenitori insieme alla pianta per suggerire alla clientela l’associazione tra i due prodotti.

PUNTARE SUL SERVIZIO DI RINVASO

Nella serra chiusa o fredda è utile disporre di tavole per il rinvaso da eseguirsi su richiesta della clientela per dimostrare la propria professionalità, garanzia di qualità e buona vendita. Una scenografia ideale per questo spazio presenta un tavolo contornato da altri prodotti associati come un trapiantatoio, grembiuli, guanti, terriccio, palline di argilla, ecc.

ABBINARE IL CONTENITORE ALLA PIANTA

Nel punto vendita è consigliabile anche ricreare il binomio

vaso+pianta in modo da stimolare il cliente ad acquistare e riproporre a casa propria la combinazione presente in negozio. Per valorizzare sia i contenitori sia gli esemplari stessi, si potrebbe creare un gioco di altezze tra i diversi espositori e disporre i vasi e le balconette con le piante oppure ricorrere a vasi sospesi in fiore. Anche in questo caso sarà fondamentale presentare il tutto in associazione con i materiali utili alla loro esecuzione: piante consigliate, vasche di terracotta o resina, ghiaietta, palline di argilla, terriccio leggero, trapiantatoi, cesoie, guanti, grembiuli. In questa zona, se non si dispone di un addetto specifico, si dovrà puntare su un’abbondante cartellonistica per stimolare e indirizzare l’interesse del cliente.

L’INFLUENZA DELLA STAGIONALITÀ NELLE VENDITE

Possiamo distinguere alcuni periodi: • da febbraio a giugno si registrano le vendite più alte per i vasi da esterno, che possono subire flessioni e picchi in base all’andamento climatico • in marzo e aprile si hanno dei picchi per le balconiere per gerani e piante annuali, ma anche per la maggior vendita delle piante del vivaio • per luglio e agosto sono prevedibili maggiori vendite dei prodotti di grandi dimensioni adatti ad arredare il giardino come le fontane, giarre, orci, ecc… • settembre e ottobre sono i mesi nei quali si acquistano i vasi per interno poiché viene più sentito dai consumatori l’avvicinarsi del periodo invernale nel quale passeranno il loro tempo prevalentemente in casa. In questo periodo un grande impulso alla vendita è dovuto al rinnovo delle piante d’interno con quelle più giovani o al rimpiazzo di quelle che hanno risentito delle insufficienti bagnature e illuminazione subite durante l’assenza del proprietario per le vacanze • da settembre a dicembre sono più richiesti i vasi della terrazza destinati a contenere le varie specie arbustive e si avrà un picco per le vendite in occasione delle festività.

NON ESISTE UNA STAGIONE MORTA PER LA VENDITA DI VASI, SOPRATTUTTO PER QUELLI DECORATIVI CHE VENGONO ACQUISTATI DI IMPULSO O COME IDEA REGALO IN OCCASIONE DELLE FESTIVITÀ 6

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OCCHIO AI MATERIALI

estetica e l’atmosfera desiderata condizionano molto la tipologia di vaso che il cliente sceglierà. Ma non bisogna limitarsi a queste considerazioni: il materiale impiegato ha grande importanza per lo sviluppo futuro della pianta. Ricordiamo che le piante stesse prediligono contenitori porosi e isolanti, due caratteristiche che il cliente tiene a mente al momento dell’acquisto. Ecco un’analisi di ogni materiale dal punto di vista sia dell’influenza che può avere sulla vita della pianta sia da un punto di vista estetico.

TERRACOTTA

La terracotta è quella che più si avvicina alla casa naturale delle piante: la terra. I suoi maggiori pregi sono: - buona porosità all’aria - adeguata permeabilità all’acqua - ben isolante se umido - molteplicità di forme e di colori I suoi difetti: - peso specifico elevato - si danneggia con gli urti - si potrebbe rompere facilmente - non sufficientemente isolante se secco La terracotta si può ritenere perfetta sia per un uso interno sia per l’uso esterno. Le sue pareti porose e isolanti assicurano un’inerzia termica superiore agli altri materiali. Per contro, il materiale perde il suo potere isolante se privato della sua umidità intrinseca e trasmette al terriccio e alle radici della pianta le brusche variazioni di temperatura quando viene sottoposto a riscaldamento e raffreddamento rapido. Si raccomanda di bagnare i nuovi vasi tenendoli sommersi in acqua per qualche ora prima del loro utilizzo. Dal punto di vista estetico la terracotta si sa adattare a tutti gli ambienti e a tutti gli stili decorativi grazie alla sua ricca tavolozza di colori: dal giallo ocra al blu notte.

PLASTICA

La plastica ha acquistato una sempre maggiore fetta di mercato. I suoi pregi sono: - è leggera - non si degrada

- è robusta - è decorativa - imita bene la terracotta e il legno - possono essere muniti di riserva d’acqua - ha costi meno elevati Ma ha anche dei difetti: - poco isolante - non è porosa - si potrebbero rompere con il gelo Facciamo qualche considerazione. La leggerezza del materiale è di grande importanza se si considera che il 70% della clientela è formata da donne per le quali la trasportabilità è un pregio non indifferente. I vasi più grandi e le balconiere sono spesso provvisti di riserva d’acqua e i vasi rotazionali riescono ad imitare perfettamente l’aspetto della terracotta e del legno. Dal punto di vista estetico bisogna considerare che gli innumerevoli colori e forme in commercio soddisfano anche l’aspetto decorativo. Il materiale è però poco isolante e se posto all’esterno può sottoporre le radici al gelo o alle scottature del sole estivo. Si consiglia pertanto l’uso di vasi a riserva d’acqua maggiormente per interni dove il controllo delle annaffiature diventa più puntuale.

LEGNO

I suoi principali pregi: - non si rompe facilmente - resiste agli sbalzi termici - permette una buona aerazione alle radici - rimane relativamente leggero Questi alcuni difetti: - rischia di cedere e di fessurarsi - è soggetto ad attacchi fungini - subisce putrefazione se troppo bagnato Per queste ragioni è consigliabile scegliere contenitori trattati in autoclave o naturalmente resistenti agli attacchi fungini (castagno) anche se relativamente più costosi. Per ambienti interni o su pavimenti delicati è consigliabile isolare l’interno del vaso con della plastica spessa per limitare la percolazione dell’acqua e aprire un foro sul fondo

posizionando un sottovaso. Dal punto di vista estetico, il suo migliore impiego è all’esterno con la coltivazione di arbusti decorativi o anche di ortaggi sul balcone. Le varie finiture possibili (naturale, verniciato, dipinto, laccato) consentono di integrarsi con numerosi stili decorativi.

PIETRA RICOSTRUITA

La pietra ricostruita offre alle piante le condizioni di vita ottimale. Le qualità positive sono: - lo spessore agisce da isolante termico - estremamente poroso - stabilità al vento - prezzi interessanti per i vasi grossi - robustezza - resistenza al gelo - lunga durata Per contro i difetti sono: - peso specifico elevato - uso esclusivo da esterno Il materiale (pietra naturale in polvere, cemento, sabbia) rendono i vasi particolarmente pesanti e adatti a formati più grandi e da esterno. L’alta porosità consente una percolazione dell’acqua in eccesso anche in assenza del buco di scarico mentre la resistenza al gelo e la robustezza garantiscono longevità.

METALLO

Questo materiale offre alle radici scarso isolamento termico e i vasi sono raramente provvisti di foro di drenaggio dal momento che vengono per lo più utilizzati come portavasi da interno. I metalli più usati sono l’acciaio, l’ottone e il rame. Da preferire per le piante a fiore stagionali.

GRES

Il processo di fabbricazione porta alla vetrificazione dell’impasto di terre di cui è costituito, dando caratteristiche di totale impermeabilità all’aria e all’acqua. I vasi di gres esteticamente hanno caratteristiche peculiari e sono disponibili in ogni colore. La loro superficie viene smaltata ottenendo del vasellame non gelivo e che non si danneggia facilmente. greenup

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Speciale Vasi / GESTIONE

IL CLIENTE GUIDA L’ASSORTIMENTO E LA COMUNICAZIONE

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l mercato dei vasi tende a soddisfare differenti tipologie di cliente ed è estremamente diversificato. Per determinare l’assortimento adeguato, capace di soddisfare la propria clientela, bisogna considerare la posizione del punto di vendita (campagna, città, residenziale, agricola, ecc.). Importante è tenere presente che per questi prodotti la più alta percentuale di clienti è rappresentata da donne. Ognuno di questi richiede un diverso tipo di prodotto, di formati e di taglie. Nella fase di realizzazione dell’assortimento e nella stesura della comunicazione si deve tenere presente le esigenze specifiche di ciascuno di essi.

Altri garden center

COME VINCERE CONTRO I COMPETITOR

PUNTARE ALLA SPECIALIZZAZIONE

Il settore produttivo dei vasi ha avuto negli ultimi anni un andamento favorevole con la presenza sul mercato di una sessantina di aziende che possiamo classificare per gruppi: - produttori di vasi di terracotta classici che sono apprezzati particolarmente per la loro estetica e la loro ricercatezza - produttori di vasi di plastica a iniezione che sono i più economici - produttori di vasi di plastica rotazionali che per qualità e prezzo si posizionano accanto a quelli di pregio Ogni figura presenta dei propri punti di forza specifici, ma anche dei punti di debolezza nei quali gli altri competitor possono fare breccia, riassunti nella tabella seguente:

Assortimento L’assortimento è determinato dalle differenti famiglie di prodotti che offriamo alla vendita: maggiore è l’ampiezza, maggiore è la diversificazione dei prodotti.

GAMMA

È definita dalle diverse misure, marche e tipi di una determinata famiglia di prodotti: il loro numero caratterizza la profondità. Nello schema seguente si identificano i differenti gradi di specializzazione: ASSORTIMENTO

TABELLA 1: COMPETITOR Concorrente Agrarie e Consorzi Fioristi Bricocenter Supermercati e G D O Vivaisti e fioristi Altri garden Mercati rionali Garden center

Assortimento +/++ + ++/+++ +/++ +/++ ++/+++ + +++

Gamma + + ++ + +/++ +/++ + ++/+++

Prezzo ++ + ++/+++ +++ + ++/+++ ++ +++

Servizio + + ++ + +/++ ++/+++ -----+++

Legenda: + debole, ++ medio, +++ forte

Se il garden center vuole dimostrarsi vincente deve operare scelte strategiche atte a raggiungere posizioni di forza con azioni ben definite: Competitor

Azione

Bricocenter

elevando l’assortimento e imparando a segmentare i prezzi di vendita

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elevando l’assortimento e giocando la carta dei “prezzi civetta” e quella delle promozioni ma sopratutto quella della conoscenza del prodotto elevando la professionalità greenup

prezzi accattivanti e un miglioramento del servizio inteso come: - assortimento - tutto per qualsiasi esigenza - logistica - conoscenza prodotto - vendita assistita dove serve ma principalmente una comunicazione che renda il cliente servito ma autonomo

G A M M A

RISTRETTO

AMPIO

P R O F O N D A

SPECIALIZZAZIONE

MULTI SPECIALIZZAZIONE

L I M I T A T A

FORNITURE SPECIFICHE

DE- SPECIALIZZAZIONE

Chiariamo ulteriormente i concetti del grafico con alcuni esempi concreti: Boutique

assortimento ristretto gamma profonda

Discount

assortimento ristretto gamma limitata

Garden center

assortimento ampio gamma profonda

Ipermercato

assortimento ampio gamma limitata


Speciale Vasi / FOCUS

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VASI ESTETICAMENTE FUNZIONALI Il Classic Matte High Pot di IDeL si ripensa per la stagione 2021-2022 in più colorazioni e formati diversificati. Senza lasciare in secondo piano la funzionalità

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urve, linee morbide e “rotondità” sono le caratteristiche di Classic Matte High Pot,, l’elegante vaso cilindrico presentato da IDeL lo scorso anno. Per la nuova stagione, però, non poteva mancare un piccolo aggiornamento della collezione. Mode e trend del settore garden & home décor 2021-2022 ormai indicano la via e si inseriscono a tutti gli effetti nell’estetica e palette delle aziende produttrici. Così come testimonia il “restyling” di High Pot.

PALETTE COLORI ELEGANTE Bianco, Antracite, Taupe, Pistacchio Pastello, Porpora, Azzurro-Grigio Cenere Pastello, ma anche molte altre tonalità personalizzabili: ecco le alternative cromatiche per questo vaso ben proporzionato, dalla finitura opaca, forma conica e sinuosa e il bordo alto, che gli conferisce un carattere deciso.

FORME SALVASPAZIO

Attuale, moderno e contemporaneo, High Pot è progettato con fondo senza fori - quindi concepito come cachepot -, Dalla combinazione di High Pot con i contenitori da coltivazione professionale, si viene a creare un’utile riserva d’acqua, favorita dal fondo interno rialzato del coprivaso.

L'ottima impilabilità riduce i costi di trasporto e crea un invitante impatto visivo nel punto vendita.

ma è disponibile con foratura, su richiesta, oppure facilmente forabile direttamente dal consumatore finale, con un piccolo trapano o con un avvitatore. L’ottima ottima impilabilità, inoltre, consente di ridurre i costi di trasporto e aiuta a creare un invitante impatto visivo all’interno del punto vendita, ottimizzando l’impiego della superficie espositiva. Le misure disponibili sono molteplici - 20, 27, 32, 38 e 45 cm - e si adattano a piante di diverse dimensioni, sia da esterno, sia da appartamento. I vantaggi di High Pot non finiscono qui: non è soltanto un vaso molto chic, ma è dotato anche di un surplus tecnico-funzionale, perché dalla sua combinazione con i contenitori da coltivazione professionale, si viene a creare un’utile riserva d’acqua, favorita dal fondo interno rialzato del coprivaso.

Ti piace High Pot? info@idel.it www.idel.it

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Speciale Vasi / COLLEZIONI

Paros Kit è una fioriera con supporto in ferro.

Capri è resistente, funzionale e con un sistema di riserva d’acqua.

Oltre ai vasi più tradizionali, l’offerta riflette anche le ultime tendenze d’arredo.

CLASSICO E MODERNO

Specializzata dal 1979 nella commercializzazione di articoli per il giardino, l’azienda Corino Bruna propone una linea completa di complementi d’arredo unici ed elementi decorativi per organizzare al meglio lo spazio indoor e outdoor. Le sue collezioni di vasi sono molteplici, dalla plastica alla resina, dalla terracotta alla ceramica, e si declinano a loro volta in linee curate nei minimi dettagli. Corino Bruna dona un tocco di eleganza in ogni ambiente della casa e in giardino con contenitori che proteggono e aiutano piante e fiori a crescere rigogliosi e scultorei. Grande attenzione è conferita anche alla ricerca di soluzioni innovative e green, che possano incontrare il gusto e le necessità di ogni tipologia di cliente. www.corinobruna.com

EFFETTO NATURALE E CIRCOLARE

Tera®, nuovo brand di TeraPlast, ha scelto di dare nuova vita alla plastica e creare contenitori 100% sostenibili. Un progetto per gli spazi sia indoor sia outdoor che si declina in collezioni sottoposte a un processo di riciclaggio sostenibile e certificate “Plastica Seconda Vita” dall’Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo. Tutti i vasi presentano una palette limitata dall’effetto naturale, perché incontaminati e unici: ogni difetto diventa pregio.

COLLEZIONE INSULA

Una finitura leggermente rigata, piacevole al tatto e forme morbide caratterizzano la linea firmata dal design di JoeVelluto Studio. Capri, Over e Paros Kit sono i modelli di punta. www.teraplast.com

QUATTRO BELLE IDEE

I vasi o contenitori, in qualunque modo li si chiami, sono la “casa” delle piante, una culla in cui nutrirle e farle riposare o trovare un po’ di pace dopo un periodo stressante. La fantasia delle aziende per formati e colorazioni non manca ma vogliamo proporre la nostra piccola selezione API- FRIENDLY!

Per supportare la popolazione degli insetti impollinatori, l’azienda Bama ha organizzato una campagna che permette ai consumatori di conoscere meglio le api e di favorirne la presenza anche in città. Per aiutarle a trovare ambienti favorevoli, anche senza avere un giardino a disposizione, Bama ha dunque ideato e sviluppato due modelli di vasi balcone: le fioriere Rondine e Klu“api-friendly” per il balcone nia. Due soluzioni semplici per decorare balconi senza dover utilizzare il porta fioriere in ferro battuto che si distinguono per la leggerezza e la praticità e che potranno accogliere le piante amiche di questi insetti. www.bamagroup.com Klunia.

GREEN E POP

Erba da oltre 50 anni continua nella sua missione di creare prodotti funzionali, durevoli e, al tempo stesso, belli da vedere. Oltre alla cura del design, l’azienda da sempre persegue l’obiettivo di incidere positivamente sul Pianeta attraverso l’innovazione tecnologica. E a questo proposito nel 2021 ha lanciato la collezione Green Pop, a dimostrazione della sua sensibilità sostenibile. Il 95% della plastica impiegata nei vasi è infatti riciclata e deriva dalla raccolta differenziata urbana. Un prodotto di qualità reso possibile dall’impiego della migliore tecnologia e dalla scelta delle materie prime che ha accompagnato Erba in tutta la sua storia: miscele di propilene di prima scelta, colorazioni prive di materiali pesanti e materiali riciclabili. www.erbasrl.it

Rondine. Rustica Maxi è uno dei modelli della collezione Green pop.


Erba srl, da cinquant’anni il migliore alleato di chi ama il verde.



Tendenze / NATALE

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Nuove interazioni fra fisico e digitale, nuove fasce di clientela, nuove vie di comunicazione: il racconto di Homi compone un’immagine multisfaccettata e ricca di possibilità per il Natale 2021

Rimettere insieme i pezzi di MARTA MEGGIOLARO

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l kintsugi è una tecnica giapponese che permette di recuperare e impreziosire gli oggetti andati in frantumi, saldando i frammenti con oro o argento. In questo modo il valore dell’oggetto aumenta, sia perché lo si accresce con l’aggiunta dei metalli preziosi, sia perché otteniamo un oggetto artistico nuovo, unico. La presentiamo qui, in testa all’articolo sulle nuove tendenze per il Natale emerse durante il webinair di Homi “Natale 5.0: istruzioni d’uso per la famiglia contemporanea”, perché è una delle tendenze che spopola nel fai da te e nel tableware; non a caso, perché è una delle migliori metafore del periodo che stiamo vivendo, una metafora positiva, che sposta l’accento dai frantumi di ciò che eravamo prima del Covid, a ciò che di buono e bello potremo ricostruire con i cocci. Le tendenze per il Natale

2021 hanno esplorato casa, arredo tavola, giochi, verde, fai da te e decorazioni, componendo il quadro di un Natale che, pur avendo ritrovato una forte connessione con la tradizione, sa anche adattarsi alle esigenze contemporanee. Lo stile del prossimo Natale sarà “mediterraneo”: si allontanerà – finalmente - dallo stereotipo del Natale nordico per arricchirsi di aspetti che permettono di coinvolgere nuove fasce di clientela: persone sole, coinquilini, gli studenti, grazie anche al supporto che la tecnologia ha dato alla vendita. Se prima il Natale era una festività religiosa, è passato ora a essere un grande spartiacque stagionale, che si estende lungo un periodo che inizia, in alcuni casi, già a ottobre. Per alcuni questa rimarrà un’esperienza temporanea, ma il racconto e la fidelizzazione hanno creato un rapporto continuativo con

SAVE THE DATE Homi si terrà dal 5 all’8 settembre 2021 a fieramilanocity.

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Tendenze / NATALE

molti. Sono tutti meccanismi e temi che erano già in fieri, ma che la pandemia ha accelerato. DORATA ABBONDANZA Il Natale va in primo luogo raccontato, tramite una rappresentazione sempre più eclettica ed eterogenea, in cui tutto viene abbracciato. Insomma: vale tutto nello stare a tavola, e nel chi c’è a tavola, in una condivisione esagerata, gioiosa e abbondante, come si vede nelle immagini di Funky Table. Cresce la domanda e la forza attrattiva dei colori forti, decisi, allegri; ma il vero colore del Natale è l’oro, che permette di raccontare la luce e l’opulenza, che aiuta a esorcizzare il momento, e che può essere usato fino a diventare la base neutra su cui innestare il resto, vero e proprio fil rouge che detta l’atmosfera. Torniamo al kintsugi, che infatti non è solo una delle linee di tableware di Seletti più in voga in questo momento, ma è anche, in forma di kit per il fai da te, uno dei best seller di Funky Table. Il kintsugi, come abbiamo anticipato all’inizio, risponde a due esigenze: l’uso della propria manualità, ma anche la possibilità di affermare, di ribadire, che dalle cose rotte possiamo ottenere una realtà migliore, diventando il simbolo di ciò che è Cresce la domanda di tableware di alta qualità, che rende l’ambiente più curato e prezioso. Qui un allestimento di “Fiorirà un giardino”.

stato e di ciò che ci auguriamo per il futuro. In secondo luogo, la condivisione digitale è diventata essenziale e si illude chi pensa che sia legata solo ai giovani under 30. Dai preparativi alla personalizzazione e alla decorazione, fino al cenone, tutto deve fare parte del racconto delle aziende, che devono allinearsi al modo spontaneo caratteristico dei profili personali. Bisogna cioè evocare esperienze realmente vissute e sentite per creare un legame col pubblico. Questo legame può svilupparsi in dialogo, e allora l’obiettivo è stato centrato, l’azienda diventa indispensabile nel vissuto personale. L’uso corretto dei social, usati per lanciare idee nuove, raccontando il prodotto prima ancora che arrivi in negozio, genera curiosità ed emoziona il pubblico. Il negozio da parte sua deve essere sinergico all’azienda. L’azienda si rivolge al pubblico nazionale, il negozio si rivolge alla sua area di competenza e in questo modo il cliente arriva nel punto vendita cercando il prodotto che l’ha colpito online. Infine, il compito del venditore è offrire la migliore esperienza d’acquisto tramite l’esposizione e le azioni di chi lavora in negozio. Fino a qualche anno fa il timore che gli shop digitali avrebbero fatto sparire i negozi

Per approfondire: il reel, l’evoluzione del tutorial Si tratta di una nuova funzione di Instagram che permette di editare video di quindici, trenta secondi. È uno strumento interessante per la presentazione di un processo creativo, che risulta molto fruibile e coinvolgente, perché la percezione del pubblico è che tutto sia “facile”. Le istruzioni possono essere scritte nella didascalia e può essere aggiunto il link al sito in cui si trova un video esplicativo più strutturato. Il reel alleggerisce il racconto, velocizza la comunicazione e convince che tutto sia replicabile fra le mura domestiche: in questo modo si ottengono anche numeri più alti nella condivisione dei contenuti.

fisici era molto sentito. Ma anche l’accelerazione che le vendite e la comunicazione online hanno avuto durante la pandemia confermano che la direzione è un’altra, e che si sta andando verso un’integrazione e un equilibrio fra le due dimensioni: insomma, i frammenti si uniranno anche qui. VERDE COME BISOGNO PRIMARIO L’intervento di Andrea Santambrogio, direttore commerciale Viridea, ci permette di entrare più in dettaglio di ciò che è accaduto all’interno dei garden center. Per il 2020 bisogna dividere il mondo del garden in due realtà: chi ha potuto vendere il Natale, e chi no. Per chi ha potuto vendere, è stato un ottimo Natale: il presepe è andato molto bene, e il rallentamento dei ritmi ha permesso di dedicarsi di più alle attività manuali. Sono aumentate le vendite di biglietti augurali e di candele monocolore, necessarie per creare ghirlande e centri tavola. Il settore che è cresciuto maggiormente però è quello del tableware, con un aumento generale di fatturato e la ricerca di prodotti di qualità alta. Allo stesso modo cresce il settore luci, da interno e da esterno, decorative e a batteria, confermando un trend in atto da anni ma che quest’anno ha avuto un’impennata. Per quanto riguarda il décor, il core business dei garden center resta il tema naturale, a cui si aggancia il tema forte della sostenibilità: si sono venduti più oggetti in vetro, meno in plastica; più tessuti naturali, meno paillettes. Un altro trend che nei garden center va per la maggiore è ovviamente quello del fai da te, in particolare nel giardinaggio e nell’orto, e che ha portato nei punti vendita nuovi clienti. Una volta l’orto era il target dei pensionati; ora lo fanno i trentenni, sui balconi di Milano. Questo significa che si sta avvicinando al verde una clientela neofita, che ha bisogno di tutorial e guide, e che desidera che ci sia comunicazione. Il fai da te risponde infine alla voglia di rinnovare a costi contenuti, ottenendo un effetto caldo, imper-


NATALE 5.0: I PARTECIPANTI

• Federica Sala, curator and design advisor, chairman • Emanuele Guido, exhibition director business unit lifestyle Fiera Milano • Franco Ranieri, presidente Assogiocattoli e amministratore unico Flora • Andrea Santambrogio, vicedirettore commerciale Viridea • Mariangela Negroni, art director e buyer, Funky table • Roberto Pieraccini, managing director di Salvadori • Francesca Martinez, founder Casamenu • Cristina Galliena Bohman, fotografa e fondatrice di Casamenu

fetto, che rispecchia il suo autore piuttosto che l’idea classica del Natale. Per quanto riguarda Viridea, le vendite sono aumentate per quanto riguarda tutto il settore, dilatandosi anche su più mesi dell’anno. Un aspetto correlato a questo è la scelta di prodotti più ecosostenibili, naturali: si predilige il packaging senza plastica; negli addobbi tornano il cotone, il legno e la paglia intrecciata. PROSPETTIVA UNITARIA Uno degli effetti “a sorpresa” della pandemia è stato il desiderio di riscoprire i valori che ci legano alla tradizione, che ci hanno fatto sentire su un terreno solido in un momento in cui tutto sembrava franare sotto i piedi. La tavola imbandita, una casa accogliente, il presepe (di nuovo in crescita dopo anni di stasi), i giochi in casa: puzzle, costruzioni, giochi in scatola, hanno veicolato il ritorno a una visione positiva e tradizionale dello stare in famiglia, come emerge dai dati di Assogiocattoli. Allo stesso modo sono aumentate le richieste di alberi, di decorazioni e di luci. Nell’intervento di Franco Ranieri, presidente di Assogiocattoli e

amministratore unico di Flora, emerge il fatto che le aziende devono iniziare a ragionare in modo onnicomprensivo: ogni elemento è complementare agli altri. Non c’è l’albero “da solo”, l’albero è un componente della casa insieme alla tavola imbandita, al presepe e alle luci. Questa evidenza ha portato alla creazione, in Assogiocattoli, di un gruppo di lavoro con le principali aziende del mondo del party e due distributori, Viridea per il nord e un grossista per il

La ricerca di elementi di arredo e di decoro per la casa è in costante aumento e coinvolge anche fasce di clientela che solitamente investivano molto di meno in questo ambito.

Uno scatto dall’ultima edizione di Festivity.

sud. Per quanto riguarda il settore di pertinenza di Flora, cambiano le misure dell’albero: da una media di 180 centimetri di altezza si passa a 270 centimetri. Cresce la tendenza degli alberi slim: le case sono piccole, quindi gli alberi non possono essere larghi. Un ultimo aspetto importante per le aziende del 2021: l’impegno in progetti sociali e nella green economy, oltre al rapporto con la clientela: «Non possiamo più trattare le persone come gente che deve comprare e basta». Un dato confortante in chiusura: nel 2021 Flora ha chiuso con un +20% sugli acquisti dello scorso anno. «Gli imprenditori italiani sono fantastici e continuano a credere nelle aziende italiane e nel nostro futuro. A Natale ci troveremo tutti a tirare le somme, ma sono ottimista».

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Tendenze / NUOVE COLLEZIONI

La collezione si compone di una selezione di tredici pezzi unici tra succulente e cactus abbinate a vasi in ceramica realizzati a mano da una bottega italiana.

VASI ORIGINALI PER PIANTE SPECIALI Cactusmania ha lanciato ManeRaku, una linea di tredici esemplari che esalta il concetto di unicità grazie (anche) al design artigianale dei contenitori in ceramica

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di BIANCA FERRARIS

a natura entra in casa ed è così bella che diventa spesso anche elemento di arredo. Lo sa bene Cactusmania, il brand ligure che ha trasformato con successo il binomio vaso+cactus e che dopo quarant’anni continua a stupire con la sua selezione esteticamente impeccabile. L’ultima trovata è ManeRaku, una collezione di piante eleganti adagiate in vasi in ceramica cesellati a mano e decorati con la tecnica Raku. Si tratta di un’edizione esclusiva di piante di grande valore, scelte personalmente dalla titolare dell’azienda Annarita Manera, e di vasi artigianali tutti diversi tra loro, in un equilibrio armonioso di forme e colori. UNA LINEA TRA FUOCO, ARIA, ACQUA E TERRA Carattere materico per gli esemplari e gusto artigianale per vasi che “respirano” e che si prestano anche per l’outdoor. ManeRaku è unica nel suo genere proprio per la ricerca e la selezione delle varietà che la compongono ma anche per la tecnica, di origine giapponese, alla base della creazione dei vasi stessi. Fuoco, aria, acqua e terra, è così che si compone la collezione, con nomi che richiamano i quattro elementi naturali. Aria è libertà e leggerezza come i ricci pazzi dell’Albuca spiralis e il rosa intenso della pelle e dei fiori della Sulcorebutia rauschii. Scoppiettante come il fuoco è la scenografica Euphorbia stellata, l’Albuca concordiana con

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La Trichodiadema bulbosum ramifica abbondantemente formando una chioma folta e arrotondata che ospita numerosi fiori fucsia in primavera.

le foglie a cavatappi e il cactus che non punge Echinocereus rigidissimus rubispinus. Le spine larghe e ricurve rosso fuoco della Ferocactus latispinus e l’Euphorbia mitriformis dalla forma a palloncino identificano il carattere della selezione terra e infine, l’acqua, è la più ricca, con ben sei varietà. Tephrocactus articulatus papyracantha, dalle spine di “papiro”, la bizzarra e sferica Tephrocactus geometricus, la libera Euphorbia leucodendron crestata, la classica Crassula hobbit tricolor, la scultorea Lophocereus schottii major e infine la Trichodiadema bulbosum, una succulenta caudiciforme di dieci anni con una vegetazione composta da steli filiformi. Una collezione che celebra l’unicità della natura, la forza delle piante e la bellezza della terra.

Scopri ManeRaku

www.cactusmania.it Vasi artigianali forgiati nel fuoco, in armonia con terra aria e acqua. Il sigillo Manera ne garantisce la qualità per una clientela attenta ad ogni dettaglio.


www.fondazioneieoccm.it Per maggiori informazioni visita il sito www.triplo.pro/donna


VIVAI PIANTE

Dal 1993 specialisti nella produzione di alberature, tappezzanti, arbusti da fiore e sempreverdi, rampicanti e rose.

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Tendenze / ABBINAMENTI

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Mix & match Il colore dell’anno di Pantone è frutto della combinazione di due tonalità, un giallo positivo e solare, e un grigio solido e fermo. Un binomio che possiamo riproporre, giocando a comporre nuove combinazioni di vaso e pianta

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di COSTANZA DI MATTEO

oncreta e solida, calorosa e ottimistica: il colore dell’anno di Pantone è frutto della combinazione di Ultimate Gray e Illuminating, un grigio e un giallo, che si uniscono per dare un'infusione di positività. È una combinazione ambiziosa, di due colori indipendenti che insieme portano speranza: abbiamo bisogno di pensare che le cose torneranno a splendere per la nostra salute mentale in questo momento storico, in cui è necessario ritrovare energia, lucidità e speranza. Illuminating è un giallo brillante e allegro che risplende di vivacità, una tonalità calda intrisa del potere del sole. Ultimate Gray è un richiamo a elementi saldi e affidabili, che durano nel tempo e offrono solide basi: rassicura con discrezione. Un mix cromatico che, con i suoi richiami all'introspezione, all'innovazione e all'intuizione, oltre che al rispetto per la saggezza, l'esperienza e l'intelligenza, ispira rigenerazione, spingendoci verso nuovi concetti e nuovi modi di pensare. Ci siamo divertiti a raccogliere per voi cinque varietà di piante a fiore giallo, che rimanda a Illuminating, e cinque vasi grigi, che ricordano Ultimate Gray: un mix & match che può essere riproposto nel punto vendita, come gioco che stimoli l’acquisto d’impulso sollecitando il desiderio di gioia e di novità. greenup

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Tendenze / ABBINAMENTI

Heliopsis helianthoides Sole d'Oro, Arena Vivai. Margherite gialle luminose e colorate per tutta l'estate e tutto l'autunno. Non sarà mai una pianta ingombrante e non darà pensieri, ma continuerà a fiorire. Con la sua crescita in altezza e larghezza massimo di 50-60 cm rimarrà composta ed efficiente. Una pianta di cui innamorarsi a prima vista.

Euonymus japonicus aurea, Caporalplant. Sempreverde che in primavera porta in giardino un'esplosione di gialli grazie alla nuova vegetazione che presenta bellissimi margini color giallo oro. Portamento naturale a cespuglio libero, ma ordinato. Può essere potato e formato a palla, a piramide, e anche ad alberello. Si adatta bene anche ai climi rigidi.

Il grigio e il giallo combinati insieme infondono grinta e coraggio, rispondendo al nostro bisogno di vitalità Lemon mini, Giambò. La collezione di limoni di Vito Giambò raccoglie 23 varietà dell’agrume più conosciuto al mondo e porta la luce del sole di Sicilia in ogni casa e in ogni giardino, anche quando lo spazio non è molto, grazie alle taglie mini, sempre più richieste.

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Forsythia x intermedia Weekend, Leonessa. Un magnifico cespuglio a foglia caduca che regala una fioritura color giallo oro abbondante. Indispensabile in ogni giardino preannuncia la primavera e si adatta a qualunque terreno, è rustico e poco esigente. Raggiunge circa il metro e mezzo di altezza.

Lantana camara Lucky Yellow, Florensis. Buon portamento, buon vigore e buona ramificazione: Lucky è un’ottima varietà per la coltivazione in vaso. Bello il contrasto tra le foglie verde scuro e i fiori giallo acceso. Fioritura prolungata in estate considerando che i fiori non hanno la tendenza ad andare a seme.


Caspò ALBA grigio chiaro in ceramica. Distribuito da Corino bruna. Diverse tonalità di grigio avvolgono la morbida forma del Caspò Alba. La superficie è mossa dai colori che sembrano ondeggiare e creano giochi di luce e colore sempre nuovi. Un classico nel colore e nella figura, moderno grazie al movimento della superficie.

Fioriera Natura, di Bama. Elegante, leggera e resistente, è realizzata con materiali atossici e riciclabili, è completata da un sottovaso a riserva d’acqua per garantire la massima praticità d’impiego.

Vaso Desch Plantpack D-Tect®plus. Realizzato in plastica riciclata in gran parte di origine industriale, corrisponde ai più elevati standard di riciclo della plastica, infatti è rilevabile agli infrarossi e può essere separato dai tipi più pesanti di plastica grazie alla sua capacità di galleggiare in acqua.

PANTONE COLOR OF THE YEAR

Greenville plant hanger long living concrete, elho. Una moderna fioriera da balcone con serbatoio dell'acqua integrato. La rastrelliera è adatta a una ringhiera di larghezza fino a 6 centimetri. I vasi della linea greenville sono leggeri, facili da pulire e sono resistenti. I vasi sono realizzati in materiale 100% riciclato.

La scelta da parte di Pantone del Colore dell’Anno è frutto di un'attenta valutazione e dell'analisi delle tendenze. Tutti gli anni gli esperti del Pantone Color Institute perlustrano il mondo alla ricerca delle nuove influenze in fatto di colore negli ambiti più svariati: il mondo dello spettacolo e della produzione cinematografica, le collezioni d'arte e i nuovi artisti, la moda, il design, i nuovi stili di vita, di gioco e le condizioni socio-economiche, le nuove tecnologie, materiali, texture fino alle più importanti piattaforme di social media e persino da eventi sportivi. Da oltre 20 anni, il Pantone Color of the Year influenza lo sviluppo dei prodotti e le decisioni in materia di acquisti in svariati settori, tra cui moda, arredamento di interni, design industriale, imballaggio dei prodotti e graphic design. Capri, il nuovo vaso della linea Insula realizzato interamente con plastica riciclata ottenuta dalla raccolta differenziata e riciclabile al 100%. È dotato di riserva d’acqua. Fa parte del nuovo brand Tera, di Teraplast.

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Tendenze / ESTERO

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ll’inizio di quest’anno in Europa i garden center, a seconda del Paese, hanno vissuto, chi più chi meno, momenti di difficoltà perché le vendite si sono concentrate e orientate anche nel canale retail, grandi catene e supermercati. Ma fiori e piante, nonostante tutto, hanno conosciuto una popolarità come mai prima e i clienti si sono cimentati nella scoperta e cura di specie diverse per trasformare la casa in un giardino domestico variegato. Una visione esterna, al di fuori dei confini nazionali arriva da Bas van Berkel, account manager di Decorum, con cui abbiamo fatto due chiacchiere. A che punto siamo, secondo te, con il mercato di piante e fiori? Sia le piante sia i fiori sono incredibilmente popolari, senza distinzione tra outdoor e indoor. In primavera ci aspettiamo però una crescita nella domanda di verde da esterno. Gli ordini non mancano, devo dire, e per questo Decorum vuole mantenere e proporre solo prodotti con standard di qualità elevati. Ci sono differenze tra Europa e Italia in termini di domanda? L’Italia è un Paese di grande produzione sia di fiori sia di piante e molte realtà decidono pertanto di acquistare localmente. Notiamo anche che gli italiani sono fedeli al marchio e continuano ad acquista-

La passione per il verde non ha confini La cura di piante per indoor e outdoor si conferma tra le attività preferite per il tempo libero di giovani e non in tutta Europa, complice la pandemia e la riscoperta della casa. L’attenzione per il sostenibile e per i metodi di produzione conquista terreno colloquio con BAS VAN BERKEL di ALICE NICOLE GINOSA

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C’È CURIOSITÀ PER LA STORIA DIETRO UN DETERMINATO ESEMPLARE E, NON È RARO, CHE I CLIENTI GIOVANI VOGLIANO COLTIVARE DA SÉ

re da Decorum, anche se sappiamo che la fornitura locale di piante è forte e di qualità. L’interesse per il verde, stando ai dati, continua a crescere. Avete riscontrato anche voi questa tendenza? L’urban jungle è assolutamente un trend e anche noi abbiamo registrato una domanda extra soprattutto di piante verdi. Le persone, di ogni età, grazie al tempo a disposizione per stare in casa, comprano piante per arredare e abbellire lo spazio ma anche per essere più in contatto con la natura. Sempre più spesso c’è curiosità per la storia dietro un determinato esemplare e, non è raro, che i clienti giovani vogliano coltivare da sé, anche se la pianta non si è ancora sviluppata completamente. E riguardo alla sostenibilità? Si presta attenzione o è ancora troppo presto? La richiesta di prodotti biologici o senza plastica cresce, in alcuni Paesi più e in altri meno, soprattutto se la paragoniamo al nord Europa. In alcuni casi i clienti vogliono anche ricevere informazioni sui metodi di produzione del produttore, soprattutto in Germania e in Inghilterra. L’Italia al momento non si è ancora aperta totalmente verso questo approccio più sostenibile. Allo stesso tempo però credo che questo cambiamento sarà incoraggiato dalle nuove leggi e regolamentazioni sull’uso della plastica

Creare delle isole su una tipologia di pianta dentro al garden center è un buon modo per catturare l’attenzione del cliente ma anche per raccontare le tendenze che via via si impongono nel mercato. La struttura dell’espositore è pensata per racchiudere tutte le informazioni sulla sua manutenzione, dalla quantità d’acqua necessaria alle indicazioni sull’esposizione alla luce. In un unico luogo tutto quello che c’è da sapere.

e sul packaging. I nostri clienti dei Paesi del nord, addirittura, ci hanno chiesto di effettuare il trasporto della merce dall’Olanda con mezzi elettrici, così da ridurre il proprio impatto. A livello di mercato, direi che ci sono Stati più avanti in questo percorso e altri che, invece, seguono. Pensiamo al futuro: quali saranno le novità per la stagione 2021-2022? Tutti i produttori devono vendere per un anno le loro novità senza il marchio Decorum. Questo perché prima di entrare nella nostra famiglia, i prodotti devono raggiungere determinati standard qualitativi

e per questo motivo non sappiamo ancora cosa proporremo nella prossima stagione. Quel che è certo è che la nostra presenza nei garden center, soprattutto in nord Italia, si sta intensificando. Abbiamo riscontrato, inoltre, che lo shop ricerca ispirazione e rispondiamo a questa necessità con l’invio di newsletter, comunicazione sui social media e con la pubblicazione di video behind the scenes. Tutto questo ci aiuta a intensificare la collaborazione con i garden e, insieme, ci proponiamo di stimolare il consumatore. Il digitale, in questo senso, aiuta molto. greenup

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Tendenze / CURA PIANTE

Digitale e biologico indicano Il mondo sta cambiando e anche le aziende produttrici come Agribios Italiana guardano al futuro con un’attenzione maggiore al loro operato sulle sorti del pianeta. Nascono così linee bio e confezioni in piccolo formato per uso domestico, a conferma che il green sostenibile lo vogliono proprio tutti colloquio con ENRICO BOSCOLO SASSARIOLO di ALICE NICOLE GINOSA

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l verde ha conquistato tutti, ha varcato la soglia di casa e figura tra le principali categorie di acquisto durante la pandemia. Il settore, in controtendenza rispetto ad altri, ha effettivamente vissuto una crescita costante perché le persone hanno riscoperto il legame tra uomo e natura e dedicano sempre più spazio in casa alla creazione di una vera e propria giungla urbana. Le aziende produttrici, sull’onda di questo trend, hanno ampliato la propria gamma di prodotti bio e hanno ripensato i formati, a prova di hobbisti. Il Paese Verde, la divisione Home&Garden di Agribios Italiana, riflette in pieno questo andamento del mercato chiudendo il 2020 con un fatturato di +40% rispetto al 2019. Enrico Boscolo Sassariolo, responsabile marketing di Agribios Italiana, ci ha raccontato come l’azienda ha tradotto i dati del mercato in novità per il proprio catalogo e gli obiettivi per il nuovo anno appena cominciato. Come è stato il vostro 2020 e quanto ha lasciato il segno il Covid? «Il 2020, tutto sommato, è stato un anno positivo. La crescita di quest’ultimo periodo nel nostro settore è dettata dal fatto che le persone hanno avuto più tempo per godersi la casa e hanno dedicato maggiore attenzione all’abbellimento dei propri balconi e giardini ma anche degli spazi indoor con le piante. Questa tendenza ci ha portato a introdurre novità nella

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nostra offerta, attestandoci a fine anno a un +40% sul 2019. Abbiamo notato anche cambiamenti nelle abitudini di consumo, un po’ per il periodo, un po’ però anche perché il mondo sta cambiando e il consumatore è sempre più avveduto e prima di effettuare un acquisto, approfondisce su fonti online. Prima di dirigersi al punto vendita la maggior parte dei clienti si informa sul web, mentre solo una minima parte cerca informazioni in negozio e poi procede con l’acquisto in digitale. Questo comportamento ci ha spinto a riflettere su come il consumo non sia più come in passato e per il futuro abbiamo in mente diverse idee. Prima di tutto vogliamo rafforzare la nostra presenza online sia sui social media, sia con il sito web. Puntiamo a un hub, e non a uno spazio autoreferenziale, in cui il nostro cliente non si trova davanti una schiera di prodotti ma soluzioni e informazioni specifiche per risolvere il suo problema. Il 2020, inoltre, ci ha fatto interrogare sul nostro impatto sul pianeta e sulla necessità di agire per garantirgli un futuro. A questo proposito, per il 2021, attraverso la piattaforma Treedom, pianteremo un albero per ogni nuovo cliente guadagnato. Stiamo creando la nostra foresta aziendale che conta già circa 50 alberi, piantati solo nel primo mese e mezzo del 2021. Un bel traguardo».

Enrico Boscolo Sassariolo è responsabile marketing di Agribios Italiana.

Bioactive è un concime a base organica che contiene micorrize e altri microrganismi utili, che stimolano l’apparato radicale e favoriscono la crescita.

Nel catalogo 2021 ci sono tante nuove linee: su quali puntate di più? «Assolutamente la linea Brave, il fiore all’occhiello della nostra offerta, che fino allo scorso anno era composta da tre prodotti. A questi abbiamo aggiunto Brave Controllo Vivo, ad alta concentrazione di funghi micorrizici, che permette alla pianta di avere una radicazione più sostenuta ma anche di proteggerla e di aumentare le difese nei confronti di parassiti e stress. Si tratta di prodotti tecnologicamente avanzati, inoculati di microrganismi, che consentono, sviluppandosi con la pianta, di preservarne la salute. A completare la linea oltre a Brave Controllo Vivo, anche Brave Terriccio Bio, Brave Energizzante e Brave Crescita Sana. Altri prodotti che stanno riscuotendo molto successo sono i concimi organici e biologici, tra questi Bioactive e Ortofrutta Bio, anch’essi frutto della nostra competenza. Bioactive è un concime a base organica che contiene micorrize e altri microrganismi utili, che stimolano l’apparato radicale e favoriscono la crescita delle piante. Di fondamentale importanza poi è la presenza di grandi quantità di Trichoderma, fungo antagonista in grado di contenere la crescita dei funghi patogeni, in particolare


la direzione per il 2021 IL NEGOZIO FISICO NON È PIÙ SOLO IL LUOGO IN CUI AVVIENE L’ACQUISTO MA DIVENTA LO SPAZIO IN CUI VIVERE UN’ESPERIENZA quelli responsabili dei marciumi radicali. Ortofrutta Bio, invece, è un concime organo minerale, ideale per l’orto e il frutteto biologico, che permette di nutrire le piante in modo graduale e mirato, sempre nel rispetto di una coltivazione sana». Sfogliando il catalogo mi sono fatta catturare da Capsy… «Capsy sono delle capsule gel naturali che nascono per proteggere le piante da parassiti e insetti in maniera naturale perché ormai il consumatore cura le proprie piante esclusivamente con prodotti con un basso impatto sull’ambiente. Capsy viene assorbito facilmente dalle radici delle piante in vaso, ma anche dalle radici di arbusti e alberi in piena terra ed è facile da impiegare: basta fare un foro nel terreno, inserire la capsula e irrigare per una protezione da insetti di circa 4 settimane. Un altro prodotto di punta è Brave Crescita Sana, frutto del know how maturato in ambito professionale che abbiamo deciso di trasferire anche per l’hobbista. È un concime organico altamente innovativo, studiato per nutrire gli ortaggi, le piante aromatiche, da frutto e ornamentali in modo completo e dalla formulazione a base di sostanza organica umifica-

NUOVA LINEA DISABITUANTI

ta, batteri della rizosfera e inoculi di funghi micorrizici. La pianta è così protetta in ogni fase della sua crescita dal trapianto alle prime fasi. Funzionale è anche il formato da 1 kg che consente anche agli appassionati di curare con un prodotto funzionale il verde indoor e outdoor, migliorando la fertilità del suolo e l’efficienza idrica e proteggendolo dallo stress». Tanto spazio all’offerta di prodotti biologici quindi... «Sì, ad oggi su tutta la nostra offerta il fatturato totale si compone per il 60% dal bio. Un trend sicuramente in crescita, già da qualche anno, ma che da febbraio 2020 non si è più arrestato. Credo che il motivo sia che le persone ricercano, più che in passato, prodotti efficaci ma non di origine chimica».

Ortofrutta Bio è un concime organo minerale, ideale per l’orto e il frutteto biologico, che permette di nutrire le piante in modo graduale e mirato.

Oltre al digitale, come vi raccontate nel punto vendita? «Tra noi e il cliente deve esserci scambio, non solo di informazioni ma anche una condivisione su come sta vivendo il mercato e sulle sue necessità. Nel punto vendita attraverso l’espositore cerchiamo di creare dei veri e propri punti

Il cliente ricerca sempre più spesso metodi naturali per allontanare ospiti indesiderati come cani, gatti e insetti. Agribios Italiana ha deciso di inserirsi in questa fetta di mercato perché è questa la direzione che sta intraprendendo: fornire soluzioni efficaci ma rispettose degli esseri animali per cui sono state pensate. La gamma di prodotti è completa, prende in considerazione diverse specie, dal cinghiale fino all’insetto, perché il loro obiettivo è quello di fornire una soluzione a qualsiasi problema.

Brave Controllo Vivo permette alla pianta di avere una radicazione più sostenuta e di aumentare le difese nei confronti di parassiti e stress.

di contatto e non semplicemente dei contenitori di prodotti anche perché ci si sta spostando verso l’online e il garden deve riscoprire nuovi significati. Il negozio fisico non è più il luogo in cui avviene l’acquisto ma lo spazio in cui vivere un’esperienza, anche quando entri in contatto con un brand e i suoi prodotti, veicoli di comunicazione a tutti gli effetti. Uno dei punti di forza di Agribios è la relazione e per questo cerchiamo di coltivarla anche attraverso delle giornate promozionali con i nostri rivenditori che hanno fame di conoscenza relativamente ai prodotti. Noi cerchiamo di trasferire la nostra conoscenza e di essere dei punti di riferimento per le competenze più tecniche mettendo a disposizione i nostri dottori agronomi».


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Tendenze / INTERVISTE

Un marchio dedicato alla sostenibilità

È la prima sfida di Alice Xompero, giovane ceo di TeraPlast, che con il nuovo brand Tera® concretizza l’impegno dell’azienda nei confronti dell’ambiente, senza focalizzarsi solo sul prodotto. Ma ragionando in termini di visione colloquio con ALICE XOMPERO di FRANCESCO TOZZI

Alice Xompero, 33 anni, ceo di TeraPlast da aprile del 2019.

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appuntamento lo abbiamo fissato per giovedì alle 14.30, su Zoom, e l’idea è quella di raccogliere un’intervista per conoscere più da vicino l’azienda che conduce, TeraPlast, e scoprire le novità per la stagione 21/22. Ma l’incontro con Alice Xompero, 33 anni e ceo della società vicentina da aprile del 2019, si trasforma in una chiacchierata a ruota libera sul mercato, sulla necessità di avere una visione e sull’importanza di presentare i prodotti, e le relative collezioni, in modo chiaro per rivenditori e consumatori. Oltre che su TeraPlast. L’azienda è una realtà giovane, fondata 12 anni fa, ma nasce dall’esperienza di una famiglia che negli anni Novanta stampava vari oggetti in plastica, compresi vasi, cercando di trovare una propria dimensione imprenditoriale in questo settore. “L’idea di trasformarsi in una vera e propria azienda di produzione di vasi arriva da mio padre, grazie all’incontro con un ex dirigente di Deroma - mi racconta Alice - che diventò poi l’amministratore di TeraPlast. Una volta andato in pensione, nel 2019, sempre mio padre mi chiede di entrare in azienda, ed eccomi qua”.

Una sorta di passaggio generazionale… «Sì, qualcosa del genere. In realtà, mio padre non è operativo in azienda, lui si occupa di marmo, ma nelle nostre passeggiate serali, qui nello stabilimento, abbiamo modo di confrontarci per trovare una visione comune, nonostante i nostri caratteri belli determinati». Come nasce il marchio Tera®? «Tera® è il nostro nuovo brand che abbiamo lanciato nel settembre 2020 e nasce per sposare il tema della sostenibilità. In realtà, esisteva già all’interno del catalogo TeraPlast sotto la linea RE (recycle), come primo approccio del progetto legato all’utilizzo del materiale riciclato post-consumo, sul quale ci lavoravamo già da circa tre anni con diversi test, anche in funzione alla capacità dei fornitori di garantirci la materia prima. Alla fine, verso la metà del 2019, decidiamo di iniziare lo studio di un nuovo marchio e a settembre dello scorso anno presentiamo il nuovo catalogo Tera®». Quindi un catalogo dedicato solo a questo brand? «Sì, all’interno di questo catalogo si trovano solo prodotti realizzati con plastica riciclata post-consumo e a loro volta riciclabili». Il vostro cliente, soprattutto il centro di giardinaggio, come ha accolto questa novità? «Benissimo! Sai perché? Con tutta


IL DISPLAY ISLAND

Le nuove isole di Tera® rappresentano una soluzione espositiva per presentare le novità nei punti vendita. Realizzate in cartone resistente e facili da assemblare, i Display Island diventano una vetrina in cui esporre i vasi sostenibili della nuova linea Tera®. La vera particolarità risiede nella modularità: le isole possono essere abbinate a più moduli, componendo soluzioni differenti in relazione allo spazio a disposizione nel punto vendita. I prodotti da inserire possono essere di diverse forme e misure e grazie allo spazio sul retro è possibile collocare anche i grandi cassettoni Kos. Sul pannello è illustrata la filosofia di Tera® e sono presenti informazioni sul materiale riciclato e riciclabile impiegato per la produzione dei vasi e delle fioriere. È un display interamente realizzato con materiale riciclabile.

franchezza, perché è un prodotto molto diverso dagli altri, in quanto la differenza netta che abbiamo apportato con Tera® sta proprio nella natura del “rifiuto”, non più industriale, ma urbano… In poche parole, la spazzatura tua, mia e di tutti coloro che riciclano la plastica in casa. È un progetto sostenibile che piace molto ai nostri rivenditori, soprattutto per una delle linee che abbiamo introdotto, Insula, perché ha linee nuove, finiture ricercate e una palette colori che non passa di moda nel giro di breve». Tera®, quindi, rappresenta anche il vostro impegno nella salvaguardia dell’ambiente… «Tera® nasce dal desiderio di concretizzare il nostro impegno nei confronti dell’ambiente e della sostenibilità, senza focalizzarsi solo sul prodotto ma volendo andare

oltre, guardando ad un futuro più green». Desiderio sempre più condiviso anche dai rivenditori, confermi? «Sì, è proprio così, anche perché un garden deve fare la differenza: non aumentando referenze e fornitori, ma trovando referenze e fornitori che fanno la differenza». A chi si rivolge il marchio Altèra? «Si tratta di un marchio ancora più fresco e più nuovo e rappresenta il design e la personalizzazione del prodotto. Altèra si rivolge in particolar modo agli interior designer, agli architetti, ai progettisti del verde sia in ambienti indoor che outdoor. Una collezione che ci permetterà di entrare in un mercato in cui fino ad oggi non eravamo ancora presenti, con un nuovo linguaggio e dei colori dedicati, rimanendo concentrati sul prodotto vaso, senza allargare l’offerta all’arredo, perché andremmo a scontrarci con realtà con maggiore esperienza e più introdotte di noi: dobbiamo continuare a fare quello che sappiamo fare bene». Mi sembra di percepire che il rivenditore è sempre più attento a considerare il vaso come un elemento d'arredo, più che un semplice contenitore... Avete anche in TeraPlast questa percezione? E, nel caso, quali

CONFERMIAMO L’APPREZZAMENTO VERSO VASI DI BELL’ASPETTO, CHE SVOLGONO NON SOLO LA FUNZIONE DI “VASO” MA ANCHE DI COMPLEMENTO D’ARREDO CHE PIACCIA. NONOSTANTE CIÒ IL PRODOTTO SEMPLICE E FUNZIONALE AD UN PREZZO GIUSTO È SEMPRE RICHIESTO

sono i supporti alla vendita che offrite al garden center? «Analizzando le nostre vendite, nel complesso possiamo dire che sono presenti due macro tendenze: la prima orientata al vaso basic e la seconda orientata al vaso per l’arredo. Confermiamo l’apprezzamento verso vasi di bell’aspetto, che svolgono non solo la funzione di “vaso” ma anche di complemento d’arredo che piaccia. Nonostante ciò il prodotto semplice e funzionale ad un prezzo giusto è sempre richiesto. Per quanto riguarda i supporti alla vendita dei prodotti Tera®, e nello specifico per le linee Insula, Harena e Petra, abbiamo realizzato degli espositori che valorizzassero il prodotto all’interno del punto vendita. Proponiamo espositori a scaffale in legno, Display Island (dove il prodotto viene sia esposto sia impilato per la vendita), totem, flag con informazioni sulla filosofia di Tera®, e del concetto di sostenibilità che rappresenta, e la personalizzazioni degli scaffali». Come è iniziato questo 2021? «La stagione è partita bene, molto bene. Siamo positivi e speriamo di aver cavalcato l’onda giusta, nonostante sia un settore che “guarda ancora oggi per domani”, ma sono sicura che siamo sulla buona strada. Sul fronte dei numeri, ti posso dire che sul mese di marzo stiamo registrando aumenti significativi a doppia cifra». Quali sono, secondo te, le tre caratteristiche intrinseche e imprescindibili che dovrebbe racchiudere un vaso? «Un vaso deve essere: funzionale, green e bello». greenup

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Tendenze / INTERVISTA

“PUNTIAMO SULLA LOTTA INTEGRATA” È questa la mission di Adama Home & Garden per diffondere una cultura green verso il consumatore, anche attraverso i propri rivenditori colloquio con PAOLO PANICO di FRANCESCO TOZZI

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a mission è ben chiara: diventare il punto di riferimento in Italia per la lotta integrata anche nel settore hobbistico. Lo strumento per farlo? Un catalogo dedicato all’home & garden con prodotti altamente specializzati frutto della ricerca in campo professionale. Così Adama, colosso internazionale nel settore della difesa agricola, vuole raggiungere il target degli appassionati di giardinaggio e della piccola agricoltura, cercando di divulgare un concetto ampiamente diffuso in ambito professionale: la lotta integrata, appunto. Ne abbiamo parlato con Paolo Panico, Italy sales manager dell’azienda, che in prima battuta gestirà il rapporto con i punti vendita centri di giardinaggio e agrarie.

Una bella sfida che non possiamo che condividere, quella di diffondere la cultura della lotta integrata anche per gli appassionati… Sì, quello della lotta integrata vuole essere il nostro cavallo di battaglia per divulgare ai consumatori l’idea che si può fare giardinaggio con prodotti e pratiche che rispettano l’ambiente e che, nello stesso tempo, siano efficaci. È uno degli aspetti fondamentali della nostra campagna 2021, soprattutto alla luce dei cambiamenti europei. E per fare questo avete realizzato un catalogo ad hoc. Quali sono i punti di forza? Si tratta di un catalogo studiato appositamente per l’home & garden che raccoglie prodotti e referenze che derivano da formulazioni agricole, visto il know how dell’azienda nel campo professionale, quindi con un’efficienza garantita

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IN UN METRO LINEARE

L’allestimento proposto per il punto vendita è concentrato su un espositore in metallo (100 x 205 cm) con quattro richiami, così da comunicare al meglio il concetto della lotta integrata.

Paolo Panico, responsabile vendite per l’Italia.

nell’ambito della difesa e della cura delle piante. Ed è proprio nel segmento della difesa che arriveremo ad avere la gamma più ampia del mercato. L’obiettivo è quello di mettere a disposizione la competenza e la ricerca di un gruppo internazionale, in modo da diventare un punto di riferimento. E per fare questo, abbiamo cercato di lavorare molto sulla chiarezza, comunicando un messaggio trasparente e diretto anche al consumatore. In che senso? Per esempio suddividendo l’offerta in funzione degli ambiti di utilizzo degli hobbisti in tre diverse categorie. La prima è Heart First che raccoglie prodotti biocompatibili per stimolare e rinforzare le piante, per quella fascia di clienti più sensibili al tema dell'impatto ambientale. La seconda è Garden Heroes con soluzioni per il controllo di insetti, funghi e malerbe in orto e in giardino studiate anche per chi non vuole rinunciare ad angoli verdi in città o piccoli centri urbani. Infine, Chill Home per la protezione totale degli spazi di vita da insetti molesti. Come tradurre questo impegno sul punto vendita in un’ottica di visual merchandising? Anche in questo caso abbiamo cercato di essere semplici, diretti e trasparenti, creando degli allestimenti in grado di tradurre il nostro impegno, primo fra tutti il concetto di lotta integrata: una lotta integrata praticabile ovunque, anche in terrazzo, nei piccoli giardini e orti. Al punto vendita proponiamo una scaffalatura in metallo suddivisa in quattro ripiani, che raccolgono due delle tre famiglie merceologiche: un ripiano per i prodotti biostimolanti (Heart First), due per i prodotti di prevenzione (Heart First) e uno per i prodotti di cura (Garden Heroes). Un’esposizione completa che parla di lotta integrata: dalla biostimolazione alla prevenzione fino alla cura in emergenza; tutto in un solo metro lineare. A questa, si aggiungono anche quattro espositori in cartone per la linea Chill Home, in base alla stagionalità. Insomma, una politica commerciale che punta più su un concetto di vendita, che sui singoli prodotti… È proprio così! Il nostro intento è quello di offrire al punto vendita un’idea, un progetto completo per curare le piante dei loro clienti e, al tempo stesso, fare cultura verso il consumatore.


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Tendenze / FIORISTI

UN FIORE IN MEZZO AI SAMPIETRINI Iniziava un anno fa l’avventura di Rosario Flowers, una piccola boutique di quartiere in cui tradizione siciliana e raffinatezza scenografica si fondono in creazioni floreali d’artista. Tutto inizia con la vetrina colloquio con ROSARIO PARENTI di BIANCA FERRARIS

Rosario Parenti, il fondatore di Rosario Flowers

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n via Grottarossa 130 a Roma apriva, il 2 febbraio 2020, un piccolo negozio di fiori, che agli abitanti del quartiere piace chiamare la “perla”. Rosario Flowers nasce così, in un momento storico traballante e incerto, dalla determinazione del flower designer Rosario Parenti. Siciliano di origini ma con un’esperienza maturata tra Milano, Napoli e Parigi, Rosario decide di concretizzare in un suo progetto personale tutti gli anni di lavoro che si porta sulle spalle e di raccontare la sua arte attraverso creazioni e bouquet a regola d’arte. Un inizio in salita ma con quella giusta dose di costanza e determinazione da vendere, dopo un anno dall’apertura in piena pandemia, Rosario ci racconta tutti i segreti del suo atelier e come è riuscito a farsi strada nel cuore dei suoi clienti. Come gestisci lo spazio del tuo atelier? «La mia boutique è molto piccola e gli abitanti del quartiere l’hanno rinominata “la perla”. Il suo punto forte è la vetrina, uno spazio estremamente importante perché credo sia il biglietto da visita con cui presentarsi al cliente e con cui spingerlo a varcare la soglia. Come dicevo, la boutique non è molto grande ma ho cercato di creare all’interno dei corner dedicati affinché la clientela possa vedere e toccare con mano e non si confonda per la troppa merce esposta. Amo gli allestimenti e i dettagli e dietro a ogni aspetto del mio negozio, in primis la vetrina, c’è dietro molto lavoro e dedizione».

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Cosa cattura maggiormente l’attenzione? «I miei clienti hanno scoperto grazie a me la varietà di Rosa Avalanche, di cui sto cercando di spiegare tutte le caratteristiche e farla conoscere quanto più possibile: forse è per questo che nel quartiere mi chiamano l’Ambasciatore delle Avalanche. Personalmente apprezzo molto queste rose perché hanno una durata maggiore, hanno steli quasi totalmente privi di spine e i boccioli fioriscono sempre. Le persone lo percepiscono come un fiore pregiato e anche per questo sono disposte a spendere leggermente di più. Un altro trend che funziona sono i fiori real touch in tessuto, soprattutto nella versione peonie e ortensie e i fiori di stagione». Hai aperto in un momento particolare. Qual è il bilancio dopo il primo anno? «Tutto sommato oggi sono contento perché ho visto la mia attività crescere, giorno dopo giorno, tra aperture e chiusure continue e tanti investimenti. Il Natale ha definitivamente dato il via alle vendite: è stato un periodo positivo grazie alla continua richiesta di composizioni natalizie. Il numero di clienti è decisamente aumentato rispetto ai primi tempi». Oltre alla vetrina, come comunichi con i tuoi clienti? «Sono attivo sia su Facebook sia su Instagram perché i social oggi sono fondamentali strumenti per richiamare a sé le persone o anche solo per ispirarle con una foto o una composizione. Oltre alla vetrina e ai diversi angoli in negozio, seguo personalmente la comunicazione digitale perché mi piacciono i dettagli e pretendo che le foto online siano in linea con il mio gusto e i miei standard». Attrai più persone dal digitale o dalla strada? «I social sono una vetrina con cui un pubblico ampio può vedere cosa crei e lasciarsi stimolare da uno scatto. Spesso mi capita che mi venga richiesto di riprodurre un bouquet o una composizione identica a quella su Instagram. Quando il cliente entra in boutique direttamente “dalla strada”, invece, si instaura un rapporto diverso, di sinergia, e per me è più semplice spiegare e consigliarlo, “accompagnarlo” nell’acquisto. I social sono un po’ più freddi anche se essenziali per farsi pubblicità, sono un appiglio, uno stimolo, ma poi te la devi giocare nel faccia a faccia».

Rosario Flowers

Via Grottarossa, 130 Roma www.rosarioflowers.it rosario_flowers_rome Rosario Flowers


Per Dr. Soil /

Informazione pubbliredazionale

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La linea completa dedicata alle orchidee.

UNA LINEA PERFETTA PER L’HOME GARDENING Dr. Soil, ultima novità in casa Antico Mestiere: terricci ecologici e a impatto zero per gli appassionati di verde

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a nuova linea Dr. Soil è una delle novità più importanti per il catalogo 2021 di Antico Mestiere, azienda toscana specializzata nella produzione e commercializzazione di vasi e contenitori. Dr. Soil rappresenta una proposta nuova e attraente con prodotti ecologici e a impatto zero, testimonianza delle in chiave green di Antico Mestiere. Particolare attenzione al packaging, con una confezione ecologica, snella comoda da trasportare e

maneggiare, così da evitare fastidiosi sprechi. Ogni singolo sacchetto contiene un litro di terriccio, la giusta quantità per i vasi da appartamento, così da rendere più piacevole e funzionale l’home gardening. Una linea completa che risponde alle continue richieste dei consumatori, sempre più appassionati al giardinaggio, e alle necessità dei rivenditori, alla ricerca di prodotti innovativi, funzionali e con un appeal ricercato.

Per maggiori informazioni www.anticomestiere.com greenup

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Tendenze / ESPOSIZIONE

Il re dei balconi è tornato La stagione dei gerani è alle porte e le vendite a breve si impenneranno. Come ripensare e riproporre un evergreen ogni anno? Se sei a scarso di idee, sei nel posto giusto di ALICE NICOLE GINOSA

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o abbiamo detto tante volte, il verde piace, e ancora di più da un anno a questa parte quando - non per nostra volontà - abbiamo iniziato a passare più tempo sdraiati sul divano, attorno a un tavolo sia a pranzo sia a cena, e ci siamo accorti che gli uccellini cantano davvero e che il concetto di tempo è molto labile. Molte persone, indipendentemente dall’età, hanno riscoperto, spolverato e adibito a ufficio o sala relax il proprio balcone o il proprio giardino, e mentre si guardavano intorno si

Color blocking Ultimate gray e Illuminating, grigio e giallo sole, sono le due tonalità su cui Pantone ha puntato per il 2021, due colori opposti tra loro che possono creare contrasti imprevedibili con i gerani. Il grigio di Ultimate gray, delicato e raffinato, è una base neutra perfetta per far risaltare la vivacità del rosso e rosa e la semplicità del bianco dei gerani. Scegli superfici, vasi, fioriere o arredi in questa colorazione per far notare fin da subito lo splendore della pianta anche da lontano. Illuminating invece è il tipico giallo luminoso, vivo, che non passa inosservato. Accosta vasi, fioriere e piccoli dettagli nell’ambiente, come cuscini, pareti ed elementi d’arredo alle varietà di gerani rosse e rosa per un effetto frizzante, giovane, fuori dalle righe.

Una fioriera gialla con geranio rosso regala un effetto frizzante e giocoso.

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sono accorti che, forse, potevano fare qualcosa per renderlo ancora più accogliente. Piante verdi, semi, concimi, fiori, e utensili di ogni tipo hanno iniziato a diventare i prodotti prediletti del nostro shopping online, o la scusa per uscire di casa quando consentito. Abbiamo riscoperto la bellezza dell’attesa, della cura e della dedizione e la natura in ogni sua forma non ci è più sembrata un contorno della nostra quotidianità ma un perno attorno al quale far ruotare le nostre settimane di clausura. Dopo oltre dodici mesi,

si continua ancora ad acquistare verde, a rendere abitabili e confortevoli i giardini, e la casa è sempre più simile a una giungla urbana. Come ogni anno arriva la bella stagione e con lei un must have per balconi, scaffali e superfici indoor: il geranio. Il suo momento è ufficialmente arrivato e metterlo in bella mostra in negozio sarà fondamentale. Ma come renderlo ancora più appetibile a una clientela variegata? Ecco qualche spunto direttamente da Pelargonium for Europe da riproporre anche nel garden center.


Nelle tonalità pastello regala un tocco confortevole e caldo all’ambiente.

Effetto pastello Oltre ai contrasti e alla brillantezza, la versatilità del geranio è tale da poter essere impiegato anche nelle sue tonalità più morbide. Punta su bianco, rosa, malva e lilla per ricreare una zona confortevole e calda, magari insieme a elementi nelle tonalità della terra.

Verde su verde A proposito di colori brillanti, anche il verde sta riscuotendo un discreto successo nell’arredo da esterno e da interno. Una sfumatura che è facile trovare all’interno di qualsiasi garden center e un ottimo punto di partenza su cui costruire uno spazio ad hoc per presentare le nuove proposte di gerani per la stagione. Verde brillante e gerani si combinano facilmente. Un esempio? I gerani zonali dalle venature marroni o viola sul fogliame, i gerani edera e i gerani odorosi sono tre varietà che ben si prestano all’arredo verde, grazie al contrasto armonioso che le diverse colorazioni sanno creare.

Il verde è un ottimo punto di partenza per presentare questa pianta grazie al contrasto armonioso che nasce dal loro incontro.

TRE IDEE A TUTTO COLORE CON CUI RILANCIARE IL GERANIO DA EVERGREEN DA BALCONE A PIANTA DI TENDENZA. PREPARA IL PUNTO VENDITA ALLA GERANIO MANIA! greenup

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Tendenze / ESPOSIZIONE

ALLESTIMENTI ALTERNATIVI Il geranio, grazie ai suoi colori, si presta facilmente a essere presentato in modi creativi e originali. Prova a mixarlo con elementi inconsueti per attirare un pubblico più vario. Contenitori di latta, copertoni colorati ma anche dentro a ceste colorate e cassette della frutta. Ecco quattro idee fuori dagli schemi da riproporre anche nel garden center.

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Tendenze / NUOVE PIANTE

Stare al passo con… il verde Il tempo passa anche per le piante e una stagione dopo l’altra i produttori cercano di intercettare il gusto e riconquistare il cliente del garden center. Il 2021, dopo un anno di incerto ma positivo, si apre e riparte con l’obiettivo di osare e innovare. Vi presentiamo le new entry nella famiglia Plantipp e i vincitori del Florall Award di FILIPPO TOMMASEO

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5 arbusti per il giardino Plantipp, la società olandese specializzata nella gestione delle royalty, ha sviluppato durante il 2020 nuove varietà di arbusti da fiore, più una da frutto, per soddisfare le esigenze dei giovani appassionati di verde. Sono cinque le novità più rappresentative per quanto riguarda la famiglia degli arbusti da fiore, tutte pensate per spazi verdi dall’impostazione innovativa e per consumatori giovani con la voglia di circondarsi di green. Queste cinque nuove varietà sono il frutto di un importante lavoro di genetica, che ha visto, inoltre, il coinvolgimento dei diversi interlocutori della filiera – licenziatari, ibridatori, partner commerciali, giardinieri e garden center – per riuscire a offrire piante sempre più apprezzate dall’hobbista. Ecco una breve presentazione di ognuna.  Dalle striature bianco crema Trachelospermun Star of Milano è un arbusto rampicante sempreverde che ha come caratteristica principale quella di avere le foglie color verde scuro, con striature tendenti al bianco crema. Star of Milano fiorisce abbondantemente con fiori rosa e profumati e garantisce un lungo periodo di fioritura, da maggio a settembre. Può raggiungere senza difficoltà un’altezza di circa tre metri e una larghezza di due metri. La potatura non è necessaria, ma nel caso, può essere effettuata a inizio primavera. Non ha esigenze particolari, tollera il pieno sole e resiste alla siccità, quindi non ha bisogno di particolari quantità di acqua. Può resistere fino a -12 °C.

Il fiore della Trachelospermun Star of Milano. La Rosa Cutie Pie in piena fioritura.

Abbondante fioritura Weigela Picobella Rosa regala fiori in abbondanza da maggio a ottobre ed è una pianta che rimane estremamente compatta, con un’altezza di 40 cm e un’altezza di 60 cm. Questa Weigela è caratterizzata da una chioma molto fine e richiede poca manutenzione. Deve essere piantata al sole e resiste molto bene alle basse temperature (-25 °C).

Estate esuberante  La Rosa Cutie Pie rimane bassa e compatta: cresce fino a 10 cm in altezza e 20-30 cm in larghezza. Non si tratta di una varietà da frutto, quindi non necessita di essere potata, e inoltre non ha spine. Fiorisce in modo esuberante in estate con graziosi fiori rosa ed è una valida scelta terrazzi e angoli del giardino. Resiste tranquillamente fino a –25 °C.

Perfetta per le siepi Prunus Bonaparte è particolare per i giovani germogli rosso-arancio che creano un magnifico contrasto con il fogliame verde maturo. Questo arbusto sempreverde colpisce anche per il suo caratteristico portamento lineare e la vegetazione molto densa. I fiori, sui toni del bianco-rosa, compaiono in primavera. È una pianta perfetta per la formazione di siepi, ma anche come singolo esemplare. Ha l’esigenza di essere piantata in un terreno ben drenato e in pieno sole (o mezz’ombra), richiede bassa manutenzione, è facile da potare e resiste fino a -22 °C.

 Per il frutteto sul balcone Ficus “Little Miss Figgy” è una pianta dalle dimensioni nane e molto compatte, che cresce fino a 90 cm di altezza. Il fogliame verde scuro e profondamente lobato, compare in primavera su numerosi rami dagli internodi corti. Durante la bella stagione e in autunno è molto generosa nella produzione di fichi grandi, dolci e bronzati. Predilige terreni asciutti e leggeri e ama il pieno sole. È una pianta resistente alla siccità, ma deve essere tenuta al riparo dai forti venti. Sarà necessario ricorrere alla potatura in inverno, dopo la caduta delle foglie, per mantenere le dimensioni e la forma desiderate. È la pianta ideale per un frutteto sul balcone, per piccoli giardini e per la coltivazione in vaso.

I frutti del Ficus “Little Miss Figgy”.

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Tendenze / NUOVE PIANTE

Il podio del Florall Award Betterbuxus, l’innovativo  Betterbuxus è il risultato di un lavoro, durato dieci anni, dell’Istituto di ricerca delle Fiandre per l'agricoltura, la pesca e l'alimentazione (ILVO). Una varietà di bosso più forte, in un certo senso, e con una maggiore resistenza rispetto a quello comune. Il nome Betterbuxus®, pensato dall’azienda Herplant - è ideale per abbattere la convinzione che il Bosso sia una pianta difficile da curare. Una varietà estremamente versatile, dal momento che prospera sia in vaso sia in giardino, e che ha il potenziale per ottenere un successo internazionale, anche oltre il mercato fiammingo, grazie alla resistenza alle malattie fungine che permette una crescita indisturbata durante l'estate. Una varietà di Bosso più forte e con una maggiore resistenza rispetto a quello comune.

 Agapanto“Poppin’ Purple”, colorato e scoppiettante Il primo agapanto sempreverde viola intenso disponibile sul mercato è stato premiato con la medaglia d’argento al Florall Award 2021. La varietà, battezzata dall’azienda Agapanthuskwekerij, saprà conquistare un vasto pubblico grazie al colore intenso dei suoi fiori e alla fioritura di lunga durata. La pianta attira le farfalle, è amica delle api e cresce più velocemente di altre varietà raggiungendo 60 cm di altezza e 45 cm di larghezza. In pieno sole e in un terreno ben drenato, questa pianta ipercolorata resiste fino a -12 °C. In vaso, in balcone o in contenitori misti, saprà come ravvivare ogni angolo. In pieno sole e in un terreno ben drenato, questa pianta ipercolorata resiste fino a -12 °C.

Leucothoe Rant01 (Firestar), libera e giocosa  Il verde e il rosso che caratterizzano questa varietà, la distinguono da tutti gli altri Leucothoe. Oltre a crescere lentamente ma in modo compatto, la pianta richiede poca manutenzione. Le sue foglie sono di un verde brillante e, in estate, presentano ampi bordi bianchi. In autunno, i giovani germogli assumono un colore viola-rosso intenso, che li accompagna lungo tutta la stagione. Rinominata dall’azienda Van Vliet new plants bv, il Leucothoe ‘Rant01’ si adatta a questi tempi strani, comunica creatività e leggerezza e ha il potenziale per renderci felici. Il verde e il rosso che caratterizzano questa varietà, la distinguono da tutti gli altri Leucothoe.

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Fioritura massiccia e garantita senza aggiunta di concime • Terriccio Premium pronto all’uso ideale per piantagione e il rinvaso di piante fiorite • Una stagione di fioritura garantita dal deposito di concime attivo per 6 mesi • Ideale assorbimento dell’acqua, anche dopo un lungo essiccamento

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Mercati / TREND

Flower power! Belli da vedere, buoni da mangiare, i fiori edibili si preparano a fare il salto di qualità dalle cucine degli chef alle tavole di casa

di STEFANIA MEDETTI

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erfettamente instagrammabili, ricchi di antiossidanti e nutrienti essenziali per la salute e la bellezza, come vitamina C, vitamina A, ferro e potassio, i fiori edibili stanno uscendo dalla categoria di prodotti di nicchia. Gli istituti di ricerca hanno preso nota e il report “Global Packaged Edible Flowers Market 2018-2022” (Mercato globale dei fiori edibili confezionati 2018- 2022, ndr) di Research and Markets prevede una crescita annuale del giro d’affari del 10,54% entro il 2022. Secondo i ricercatori, saranno proprio nutrizionisti ed esperti di salute a trainare la volata del settore, spiegando ai consumatori i vantaggi e i piaceri dell’introduzione di fiori edibili nella dieta. SI VENDONO AL SUPERMERCATO E ONLINE Nel Regno Unito, si trovano già nella zona frigo di Waitrose e

Sainsbury, mentre negli Stati Uniti siti per foodies come Gourmets Sweet Botanicals (www.gourmetsweetsbotanicals.com) e Marx Foods (www.marxfoods.com) offrono una ricchissima selezione e consegnano anche a domicilio. A Parigi,Tokyo e Seul i pasticceri fanno a gara nell’utilizzare petali colorati e su Amazon sono arrivati nuovi titoli come “Botanical Baking” (Pasticceria botanica, ndr) e “The Art of Edible Flowers” (L’arte dei fiori edibili, ndr). SI COLTIVANO TUTTO L’ANNO Dalla calendula alla lavanda, dagli iris alle margherite, dalla malva alla rosa, dalla violetta alle primule, con in più alcune varietà di alyssum e nasturtium, i fiori edibili sono facili da coltivare, anche partendo dai semi (in particolare: borragine, la calendula, il nasturtium e la viola). Farlo sul davanzale o in giardino è un modo per risparmiare e per assicurarsi che siano privi

Nutrizionisti ed esperti di salute traineranno la volata del settore, spiegando ai consumatori i vantaggi e i piaceri dell’introduzione di fiori edibili nella dieta

di pesticidi. Ai vivaisti e rivenditori, inoltre, si richiede di proporre piante cresciute senza residui di pesticidi che, dunque, vanno etichettate come tali. Infine, la ricca varietà di fiori edibili permette la coltivazione nel corso di tutto l’anno: i fiore dell’aglio selvatico e le primule sbocciano in primavera, le rose e le bocche di leone arrivano in estate e le dalie e i girasoli sono i fiori dell’autunno.

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BUONO A SAPERSI • I fiori con gradazioni di viola contengono polifenoli dalle proprietà antiossidanti e facilitano la digestione • Bolliti, i fiori di caprifoglio diventano uno sciroppo per zuccherare lo yogurt e i sorbetti • La prima notizia dell’uso di fiori edibili risale al 140 d.C: i romani usavano rose e violette nelle insalate e per decorare i dolci • Per conservare il colore e la fragranza, i fiori vanno raccolti di prima mattina, prima che il sole diventi troppo caldo • I fiori di borragine si possono congelare in cubetti di ghiaccio per decorare i drink • Una volta raccolti, i fiori possono essere conservati in frigorifero in un sacchetto con la zip per un paio di giorni o in un contenitore sottovuoto per una settimana


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Mercati / GESTIONE

Ripensare il vivaio tradizionale Tutto cambia e anche il reparto delle piante da esterno deve adeguarsi a questi tempi moderni. Assortimenti, esposizione e customer journey si proiettano verso il futuro. Pronti a partire? di LUCIO BRIOSCHI

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l vivaio, inteso come spazio dove esporre e mantenere le piante da esterno o da giardino - come spesso sono chiamate - ha rappresentato, negli anni passati, il punto di partenza dell'attività commerciale per molti

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vivaisti o giardinieri. Integrando la conoscenza e le capacità produttive o ancora quelle progettuali e di messa a dimora, il vivaio si è arricchito anche della semplice vendita al dettaglio, la quale ha preso una fetta sempre più consistente

dell’attività di produzione e vendita delle piante, spingendo il settore, o almeno parte, ad evolvere verso il concetto di plant center prima e successivamente di garden center. Da quell’eredità, si trovano ancora plant center o garden center con aree esterne piuttosto grandi con un’eccessiva esposizione di piante per outdoor anche in zolla - sebbene sempre meno presente e limitata alle siepi e/o alle piante da frutta. DA COSA È “FATTO” IL VIVAIO? L’assortimento è ampio e profondo - data l’origine produttrice o il servizio di realizzazione del verde sia privato sia pubblico - e sempre ben dotato di ogni tipo di pianta declinata in ogni misura e tipologia. Spesso il catalogo per la consul-


tazione - non solo da parte della clientela ma degli stessi addetti definito “millepiante” ne è l’espressione pratica. Ma l’assortimento costa perché: • necessita di una spesa di manutenzione elevata • spesso la gestione è secondaria ai più importanti e redditizi lavori esterni • le aree esterne sono troppo grandi e non strutturate per la vendita se non quella assistita • manca comunicazione di percorso e di prodotto • mancano gli strumenti per favorire il libero servizio, inteso come la possibilità da parte del cliente di potersi orientare all’interno del reparto, non necessariamente di doversi servire da solo

E come spesso abbiamo detto non è la quantità che definisce la professionalità di un’attività o le dimensioni elevate. Il fatto che la quantità sia l’elemento che salta all’occhio è legato anche alla logica di acquisto tradizionale: si acquista dal mercato a bilici o a motrici per ottimizzare i costi di trasporto. Ma il risparmio iniziale si concretizza in un secondo momento in: • spese di manutenzione • merce buttata o spesso ricoltivata che non sempre offre risultati attesi (si rinvasa troppo tardi ecc.) Con questo sistema, seppur un tempo valido e funzionale, si hanno alcuni svantaggi: • i costi di gestione risultano elevati • le piante non sono sempre perfette

I PRODOTTI DEVONO ESSERE SEMPRE PIÙ FRUIBILI DA PARTE DELLA CLIENTELA CHE DEVE POTERSI ORIENTARE NEL REPARTO • la percentuale di buttato o di svenduto si eleva • il fatturato per mq di superficie è più basso rispetto agli standard • si abbassa la rotazione del prodotto CAMBIARE PER GUADAGNARE Il mercato al consumo e le esigenze del cliente sono cambiate, anche nel settore immobiliare: • le aree verdi sono più piccole • sono cresciute villette a schiera, terrazzi, balconi greenup

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Mercati / GESTIONE

• la domanda di piante ad alto fusto è diminuita A livello sociale, la popolazione è: • più frettolosa di un tempo • ha meno conoscenze tramandate e vive nella dimensione della velocizzazione del tempo: la realtà è un’app con cui soddisfare i nostri bisogni Ne consegue: • un aumento della richiesta di piante in contenitori di taglia medio-piccola facilmente maneggiabili • un aumento della domanda di piante “facili”, che consumino poca acqua, che resistano, che non prendano parassiti, proprio per questa necessità del “tutto e subito” Tutto questo ci impone, ma è sempre una scelta individuale, di adeguarci ad una realtà mutata. OCCORRE VELOCIZZARE Un vivaio è fatto di piante in contenitore, ma perché non pensarlo seppure con i dovuti distinguo - alla stessa maniera della serra calda? LAYOUT A

IL FUTURO RICHIEDE ARREDI ED ESPOSIZIONE RIPENSATE PER GARANTIRE UNA CUSTOMER JOURNEY DI QUALITÀ Una gestione fino ad oggi di successo (al di là di emergenze o differenze tra i vari attori del mercato) che funziona con ordini settimanali o al massimo quindicinali attraverso un approvvigionamento “elastico”, dai due carrelli “mini” in su. Ciò permette di: • garantire sempre freschezza e fioriture perfette • presentare costantemente novità • abbattere i costi fissi imputabili alla gestione Un vivaio gestito in modo più moderno prevede sempre le principali piante, siano esse fiorite o da foglia, presentate in maniera accattivante, seguendo le stagioni, come avviene ormai regolarmente per le piante da interno.

Partendo dal layout classico è possibile riorganizzare lo spazio in modo da migliorare la visibilità e la circolazione rinunciando solo a 50 mq.

CAMBIARE IL SISTEMA ESPOSITIVO Il vivaio dovrà cambiare anche a livello espositivo. So già che ci

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LAYOUT CLASSICO

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(Figura 1)

sarà chi dirà che l’investimento in strutture di sostegno e impianto di irrigazione sono già stati fatti e quindi non si può cambiare. Ma se la ristorazione italiana avesse pensato e reagito nello stesso modo, saremmo ancora all’osteria di paese e non a ciò che possiamo apprezzare oggi (pandemia a parte). Non è vero che non si possa fare, ci vuole solo una visione proiettata verso il futuro, sia nell’arredo sia nella disposizione degli espositori. I prodotti dovranno essere maggiormente fruibili da parte della clientela che li cerca e li vuole facilmente, subito, in un viaggio di esperienza (customer journey) positiva, da ripetersi, da condividere. Dobbiamo abbandonare ciò che si è sempre fatto e provare a vedere la nostra attività come una nuova inaugurazione, con la stessa energia che abbiamo profuso proprio alla prima apertura della nostra attività. Un esempio di come possano cambiare le cose? (Figura 1) Le differenti possibilità qui presentate ne sono l’esempio, e lo spazio è lo stesso! Cosa sono 50 mq in meno se in questo modo si favorisce la circolazione e la visibilità e si dà l’impressione che il vivaio sia più grande e più assortito? È questo a fare la differenza tra un risultato o un fallimento: fare le cose in modo diverso, seppure nello stesso ambito. Buon vivaio a tutti!


Per Pagano Piante/

Informazione pubbliredazionale

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UN PACKAGING SPECIALE CHE ABBRACCIA OGNI PIANTA

È così che Pagano Piante ha deciso di inaugurare il 2021, tra tradizione orientale, innovative tecniche di imballaggio e quel pizzico di creatività che non fa mai male

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partito bene il 2021 per Pagano Piante, l’azienda di Ruvo di Puglia nata nel 1976 e che nel corso degli anni ha lasciato il segno sia nel mercato italiano sia in quello internazionale. Un punto di riferimento nella produzione e distribuzione di bonsai, piante grasse, tropicali, verdi e fiorite da interno ed esterno che apre il nuovo anno con tante idee che proprio Raffaele Pagano ha deciso di raccontarci. «Ai nostri prodotti più tradizionali abbiamo aggiunto alcuni nuovi prodotti che hanno incontrato subito il favore dei clienti: un esempio è quello dei Kokedama, originari da un’antica tradizione giapponese. Si tratta di piante simili ai bonsai

Un esempio di Kokedama, caratterizzato da una palla di argilla rivestita di muschio.

Un imballaggio “cucito” sulle forme di ogni pianta, da quelle più piccole ai maxi esemplari.

caratterizzati da una palla di argilla rivestita di muschio che non necessita del vaso. L’uso sapiente di fili di nylon consente, inoltre, di appenderle come se fossero delle suggestive “piante volanti». COME UN ABITO SU MISURA Ma le novità in casa Pagano Piante non finiscono qui perché, oltre allo sguardo alla tradizione, l’azienda continua la sua crescita in termini di innovazione con l’ideazione di imballaggi su misura per i clienti. «Abbiamo fatto un notevole investimento in macchine 4.0 in grado di lavorare con materiali ecosostenibili per completare e personalizzare la nostra offerta. Il risultato è stato un packaging dal design creativo e dai materiali ecologici». Un imballaggio “cucito” sulle forme di ogni pianta, da quelle più piccole ai maxi esemplari, che riduce le possibilità di danni durante il trasporto. Ma non solo, perché anche l’occhio vuole la sua parte e l’azienda non poteva tralasciare questo aspetto. È nato così il nuovo marchio, “Bella, Verde e Italiana”, per sottolineare gli aspetti fondamentali delle piante Pagano. «Lo mettiamo volentieri a disposizione dei nostri clienti che però possono anche chiederci una loro personalizzazione esclusiva». Tradizione, innovazione e attenzione sono i tre ingredienti su cui Pagano Piante ha deciso di puntare per la prossima stagione. Tre pilastri che si stanno facendo strada nel mercato e che riflettono il rinnovato interesse per la natura, l’ingresso del digitale e dell’e-commerce nelle dinamiche del verde e soprattutto la necessità di sorprendere e riconquistare ogni volta il cliente. Per saperne di più www.paganopiante.it greenup

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Mercati / ANDAMENTI

La resilienza del settore garden n Grazie al nostro servizio Infotrend, in collaborazione con Soluzione Garden, abbiamo raccontato e tradotto in grafici e numeri il 2020. E ora tiriamo le somme di NICOLA GIUNCHI

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esilienza è la capacità di resistere a eventi avversi. Si può resistere in vari modi: semplicemente si può “tenere il colpo”, oppure ci si può adattare o addirittura trasformare. Lo abbiamo già detto in diversi modi in alcune delle nostre Infotrend o in alcuni articoli in passato. Non è per ripeterci, è che vogliamo analizzare sempre più a fondo e imparare il più possibile da come il settore green ha reagito nell’annata del COVID-19. I risultati del nostro Osservatorio Permanente, inoltre, li abbiamo condivisi nel numero febbraio (pag. 23-27) e nel nostro ultimo infotrend e ora, dopo che i contorni del fenomeno sono nitidi e definiti, possiamo permetterci di tirare le fila e trarre insegnamenti da quello appena vissuto. Più volte abbiamo detto che il settore è stato resiliente: dall’Italia e dagli Stati Uniti, i dati che abbiamo analizzato hanno dimostrato che il settore ha superato il 2020 da vincitore e si è proiettato nel 2021 con buone prospettive. Se per il mese di marzo 2020 potremmo dire che il settore ha “cercato di tenere il colpo” , ciò che ha fatto la differenza è stata la sua capacità di adattarsi e addirittura, in certi casi, di trasformarsi nel corso del resto dell’anno, con adattamenti e trasformazioni che si sono rivelati dal lato dei venditori ma anche dal lato dei consumatori. Ci interessa capirle, queste trasformazioni, perché saranno utili per il futuro. UN CONSUMATORE CHE HA (RI) SCOPERTO IL VERDE Grandi alleati della resilienza del settore green sono stati senza dub-

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bio i consumatori. Molti italiani hanno scoperto (o ritrovato?) l’importanza e il beneficio di dedicare del tempo alla cura di uno spazio: un piccolo balcone, una semplice pianta da interni o un vero e proprio giardino. Un passatempo, durante i mesi di lockdown, che si è trasformata in una passione, tanto da accedere ai prodotti dei garden center, nelle modalità concesse dalle misure di contenimento del virus. L’incontro fra questa richiesta sempre viva e un’intraprendenza dei gestori dei garden - complice un decreto Bellanova che ha classificato i prodotti della filiera florovivaistica come essenziali - ha stimolato la creatività e permesso di trovare soluzioni. È stato così che molti gestori hanno sperimentato l’uso di canali social, l’uso di siti online e di e-commerce, e le prenotazioni telefoniche. Le vendite in Italia hanno performato bene nelle vendite di prodotti di utensileria e arredo outdoor perché i consumatori hanno investito per diventare buoni giardinieri o architetti del verde nei loro spazi. In certi settori merceologici le vendite sono andate talmente bene, che alcuni garden hanno vissuto il problema della rottura di stock. Messi di fronte a questa situazione inedita, sarà fondamentale sviluppare strategie per la sua prevenzione. LA “SVOLTA ALIMENTARE" Il lockdown ha messo in luce un aspetto forse nuovo: la sicurezza alimentare. Le vendite hanno registrato nel 2020 una crescita per

GARDEN CENTER E COVID-19

NUOVA DEFINIZIONE DI CENTRO DI GIARDINAGGIO

FESTA DELLA MAMMA

sementi e prodotti per l’orto. In effetti, il garden ha la possibilità di trattare l’argomento food nella sua forma più pura: la coltivazione. È forse questa l’occasione giusta per scoprire di avere un po’ più di voce in capitolo su questo argomento? La svolta per il punto vendita potrebbe essere non solo quella di esporre sementi o concimi di vario tipo, ma anche di abbinare con una buona offerta di libri tecnici, servizi di formazione e, perché no, anche iniziative di gemellaggio con scuole di agraria. Per non parlare del come valorizzare al meglio i prodotti del proprio orto a tavola. Non solo coltivazione, dunque, ma anche cucina. E quindi perché non abbinare anche libri di ricette che valorizzino prodotti stagionali. In effetti, di “svolta alimentare” del garden center non è la prima volta che ne parliamo: alcuni tra i nostri esperti avevano immaginato degli spazi con angoli food, in cui fosse possibile soffermarsi per una degustazione e per nuove sollecitazioni per il palato. IL PUNTO VENDITA COME LUOGO DI IDEE Se la pandemia ci ha insegnato che i prodotti possono essere spediti, allora è giusto interrogarsi su quale possa essere il valore aggiunto della visita nel punto vendita, che è tanto mancata nel 2020. Lo avevamo già detto e lo ribadiamo con ancora più convinzione: il garden center ha tutte le carte in regola per diventare una


nell’anno della pandemia vera e propria esperienza. Non solo consumatori, dunque, ma anche e soprattutto visitatori. Non è da escludere che in futuro le persone qui potrebbero non solo voler effettuare acquisti, ma anche e soprattutto trovare un momento di tranquillità e di ispirazione. Sarà sempre più importante esporre non semplici file di prodotti sugli scaffali, ma esempi di idee originali e abbinamenti. E a questo proposito, forse, ci si potrebbe ingegnare anche sulla proposta di fiori, trovando un modo per “slegarli” dalle ricorrenze e festività. E poi viene il ruolo del personale: gli addetti alle vendite potrebbero diventare sempre di più dei veri e propri consulenti del verde, persone che trasmettano, oltre che passione, una buona

dose di conoscenza tecnica e che possano sviluppare sempre di più relazioni speciali con i clienti, ricordandosi i loro progetti di verde e proponendo via via consigli su cosa migliorare. L’aspetto della formazione e della trasmissione di conoscenze sarà essenziale nella transizione al biologico. Le vendite in Italia nel 2020 hanno visto, infatti, un aumento di concimi, ma non una buona performance per quanto riguarda i prodotti biologici. È da tenere in mente che le leggi d’ora in avanti propenderanno, giustamente, a favore dei prodotti biologici: accompagnare i consumatori lungo questa importante transizione sarà anche responsabilità e missione dei garden center.

IL SETTORE FLOROVIVAISTICO NEGLI USA

VENDITE 2020

VERSO IL FUTURO L’anno della pandemia ci ha posto di fronte a tante difficoltà, ma ha anche messo in luce la resilienza, e ha portato nuove idee. Il modo in cui tanti garden si sono adattati e trasformati ha indicato gli strumenti che possono caratterizzare il settore green del futuro e che potranno aprire la strada verso modelli di gestione che stimolino una cultura sostenibile.

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