GreenUp 193 - Giugno/Luglio 2021

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TR ADE MAGAZINE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE DEL CANALE GARDEN E AGR ARIE

giugno/ luglio 2021

Edizioni Laboratorio Verde srls - via Pasubio 16, 21020 Brebbia (VA) - ©foto cover_stock.adobe.com/it

n.193

VISIONI FUTURE SULLA SOSTENIBILITÀ NUMERO SPECIALE con spunti e riflessioni sul (possibile) valore GREEN del garden


SALONE DEL GIARDINAGGIO EIMA GREEN. TUTTA LA GAMMA DEL VERDE Il Salone del “Green”, specializzato sulle macchine e attrezzature per il giardinaggio e la manutenzione di parchi, aree verdi e impianti sportivi, costituisce l’anima verde di Eima International.

Bologna, 19-23 ottobre 2021

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da cinquant’anni il migliore alleato di chi ama il verde.


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Informazione pubbliredazionale

Per Florsistemi /

L’APPROVVIGIONAMENTO È SMART Il florovivaismo risponde a questi tempi moderni con l’agilità del digitale in cui con un solo click sullo schermo si possono smuovere carichi, ampliare le funzionalità e velocizzare le operazioni. E Florsistemi pensa a come semplificare tutto questo dal 1993 Etiflor permette di raccogliere i barcode associati ai prodotti in mobilità con l’ausilio di un palmare. Il margine di errore si riduce al minimo.

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canali della distribuzione di fiori e piante non si limitano a spostare l’insieme dei prodotti che troveranno spazio nei punti vendita. Dietro al visibile, e gli addetti ai lavori come voi saranno d’accordo, si avvicendano una serie di azioni “invisibili” ma essenziali per il corretto funzionamento di tutto. Questo equilibrio di ingranaggi ben oliati si realizza quando, oltre a una visione customer-centered, la filiera nel suo insieme si dota di strumenti tecnologici per aumentare la propria efficienza e per stare al passo con un mercato rapido e mutevole, una realtà del tutto e subito. La necessità di velocizzare e puntare su un approvvigionamento “elastico” con ordini settimanali o quindicinali, si sa, è ormai la regola: solo così fiori e piante saranno sempre freschi e si potrà dare spazio alle novità con più frequenza. Ma lasciamo da parte ciò che è visibile e concentriamoci sul lavoro che vi sta dietro. E qui entra in gioco il partner tecnologico, colui che coadiuva il personale nella gestione del magazzino e delle vendite del prodotto fresco e lo accompagna nel percorso verso il cambiamento e l’efficienza. Un obiettivo che l’azienda Florsistemi porta avanti dal 1993 affiancando i suoi clienti con soluzioni software, hardware e di etichettatura per un approvvigionamento più smart.

TECNOLOGIA INTELLIGENTE PER LA DISTRIBUZIONE Un team giovane e fresco popola la sede milanese e romana e identifica l’attitudine innovativa di Florsistemi che ha fatto del confronto con il cliente e adattabilità delle sue soluzioni il suo mantra. Ma passiamo ai fatti: non resta che vedere come la filiera può facilitarsi la vita e gestire al meglio i prodotti. ETIFLOR ANDROID La soluzione per la gestione del magazzino, produzione e vendita che passa da Windows Mobile ad Android con vantaggi in termini di facilità di utilizzo e versatilità. Funzionalità Raccolta di barcode associati ai prodotti ricevuti dai fornitori, un’attività da svolgere in mobilità con l’ausilio di un palmare per effettuare l’associazione e che consente di risparmiare tempo e abbatte il margine di errore. Rettifiche inventariali, inventario e vendita di magazzino graficamente migliorate e che tramite wi-fi comunicano con il gestionale di origine.


Foto dei prodotti Prelievo del prodotto è facilitato da un barcode di richiamo che guida l’utente verso le merci indicate nell’ordine tramite una griglia attiva visibile dal dispositivo. Login operatore permette all’utente di identificarsi durante il prelievo Caricamento del furgone viene effettuato scansionando il barcode identificativi dello stesso che identifica tutta la merce destinata a quel carico Operazioni in mobilità come tentata vendita e raccolta ordini direttamente dal dispositivo Scarico dell’automezzo, grazie al palmare, permette di riportare in magazzino la merce o di destinarla al cestino

Approfondisci Etiflor

Uno strumento che crea vantaggi per tutta la filiera: cliente finale → maggiore assortimento e merce fresca grossista → ottimizzazione della logistica e azzeramento degli sprechi produttori → visibilità totale dei prodotti e incremento delle vendite

Ogni prodotto è catalogato con la propria anagrafica e relativa foto che si potrà scattare direttamente dal dispositivo.

Scopri Twenties e Virtual Stock TWENTIES Il modulo e-commerce mobile-first per le offerte temporanee di prodotti a magazzino o disponibili nel breve periodo da inviare al cliente tramite Whatsapp. 3 semplici passaggi 1. Preparazione dell’offerta Direttamente dal gestionale si può aggiungere l’articolo, il prezzo e si può scattare la foto. Le offerte, attive per un periodo limitato, vengono notificate ai clienti tramite le liste broadcast di Whatsapp che consentono un invio contemporaneo a un numero infinito di clienti. 2. Ricezione dell’offerta e gestione dell’ordine Il cliente può agevolmente inserire le quantità desiderate ed eventuali note sul singolo prodotto o generale alla fine dell’ordine.

PASSPLANT A generare e stampare il nuovo passaporto fitosanitario europeo delle piante ci pensa PassPlant, il portale in cloud intuitivo, accessibile ovunque e con un backup dei dati. Ogni singola specie botanica avrà così la propria anagrafica con relativa immagine e quantità destinata alla vendita e l’etichetta potrà essere progettata e stampata grazie al software Tattoo, sviluppato da Florsistemi.

Dai un’occhiata al tutorial

PassPlant permette di generare il nuovo passaporto fitosanitario europeo delle piante. L’etichetta viene stampata grazie al software Tattoo, sviluppato da Florsistemi.

3. Evasione Una volta confermato, l’ordine viene trasmesso e importato direttamente nel gestionale che grazie a una serie di funzionalità agevola il prelievo da magazzino e l’evasione. VIRTUAL STOCK La piattaforma cloud per la merce non ancora a magazzino in cui produttori, importatori e distributori possono pubblicare la propria offerta con tutte le informazioni necessarie quando i prodotti sono ancora nella serra. greenup

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g Editoriale /

Instagram/ FRA_SETTE GREENUP_LAB

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artiamo subito con un dato: a livello europeo, una famiglia su tre (35%) ha smesso di acquistare determinati prodotti e/o servizi a causa del loro impatto negativo sull’ambiente o sulla società. È quanto emerge dalla ricerca GfK #WhoCaresDoes sulla sostenibilità e le preoccupazioni ambientali, che sottolinea ancora quanto oggi l’attenzione per la salvaguardia del pianeta è in cima alle preoccupazioni dei consumatori, tanto da modificare i propri comportamenti per effetto della crescente sensibilità ai temi ambientali. E la ricerca trovate un estratto a pagina 22 - si concentra anche sui consumatori italiani, che si dimostrano molto attenti alla sostenibilità: il 30% dichiara di evitare i

prodotti con imballaggi in plastica e il 36% ha smesso di acquistare certi prodotti e servizi a causa del loro impatto negativo; una percentuale che sale al 65% per il segmento degli Eco Active, che comprende i consumatori più ingaggiati dalle tematiche ambientali. Ecco, questa è in breve la fotografica scattata dal gruppo tedesco ed ecco perché, per il secondo anno consecuitvo, abbiamo voluto dedicare buona parte di questo numero estivo al tema della sostenibilità, come fonte di stimolo e di riflessione per l’imprenditore del centro di giardinaggio. Questo, perché siamo convinti che il garden center può (e dovrà!) giocare un ruolo determinante nel processo di transizione ecologica che oggi, tutti noi, siamo chiamati a fare nostro. Perché, come ci spiega Stefania Medetti a pagina 16, “essere green è una cosa seria” e i garden hanno la possibilità di vivere decisi verso la sostenibilità in ogni aspetto del business. I consumatori si aspettano questa cambiamento e sono disposti a pagare un prezzo premium per contribuire a fare la differenza. Poi siamo tornati da Floricoltura Roncador, in provincia di Trento, per toccare con mano l’impegno di una piccola azienda familiare nel coltivare le proprie piante con metodi naturali, ancor prima che la sostenibilità diventasse un trend. “Oggi - dicono - non facciamo nulla di speciale, ci prendiamo cura delle nostre piante nella maniera più naturale possibile: le coltiviamo nel nostro territorio e diamo tranquillità alla clientela di ricevere una pianta sana priva di prodotti fitosanitari, tanto che molte persone vengono qui appositamente”. Un bell’esempio, no? Ma ne troverete tanti altri di stimoli su cui riflettere: dal concetto di durata del prodotto all’avanzata della produzione biologica, dai buoni risultati italiani nell’ambito del compostaggio alla presentazione del “proprio impegno green” di una serie di aziende fornitrici del garden center. Lo scorso 13 maggio l’Italia ha passato il limite: è stato il giorno dell’anno in cui abbiamo finito di consumare le risorse prodotte dal pianeta nell’interno anno. Ecco, davanti a ciò, penso che la strada da percorrere non potrà essere che una sola.

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Sommario /

024

193 GIUGNO-LUGLIO 2021

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PRIMO PIANO

TENDENZE

014 Under 40

022 Ricerche

Il 2022? Sarà una grande stagione

Un tema sempre più importante

colloquio con Greta Barisone

a cura di Filippo Terragni

036 Alternative naturali

048 Digitale

016 Cover story

024 E-commerce

Proteggere l’ambiente, un insetto utile alla volta

L’hub che fa informazione a misura di utente

Essere green è una cosa seria

Acquisti online sì, ma preferibilmente 100% verdi

colloquio con Matteo Roncador di Alice Nicole Ginosa

colloquio con Enrico Boscolo Sassariolo di Alice Nicole Ginosa

038 Eventi

052 Interni

Che cosa significa per te autunno?

Sostenibilità fa firma con durabilità

di Bianca Ferraris

di Marta Meggiolaro

040 Formazione

056 Novità

Finalmente una scuola per gardenisti

Stile mediterraneo, stile sostenibile

di Filippo Terrragni

di Bianca Ferraris

042 Carta

060 Ambiente

Le fantasie floreali conquistano la stampa

Alle aziende italiane piace il legno certificato

di Alice Nicole Ginosa

di Alice Nicole Ginosa

046 Dall’estero

062 Economia

Verde e tropicale, la svolta del bouquet

L’avanzata del bio è cominciata

di Alice Nicole Ginosa

di Alice Nicole Ginosa

di Stefania Medetti

di Alice Nicole Ginosa

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TR ADE MAGAZINE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE DEL CANALE GARDEN E AGR ARIE

giugno/ luglio 2021

Visioni future sulla sostenibilità. Numero speciale con spunti e riflessioni sul (possibile) valore green del garden.

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Edizioni Laboratorio Verde srls - via Pasubio 16, 21020 Brebbia (VA) - ©foto cover_stock.adobe.com/it

n.193

VISIONI FUTURE SULLA SOSTENIBILITÀ NUMERO SPECIALE con spunti e riflessioni sul (possibile) valore GREEN del garden

su radiogarden.it


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www.laboratorioverde.net / N 193 giugno-luglio 2021 Direttore responsabile Francesco Tozzi / direzione@laboratorioverde.net

In redazione Lucio Brioschi, Alice Nicole Ginosa, Marta Meggiolaro / redazione@laboratorioverde.net Grafica Daniela Francescon / daniela.francescon@gmail.com Collaboratori Mauro Consilvio (fotografo), Bianca Belfiore, Erica Cherubini, Bianca Ferraris, Costanza di Matteo, Stefania Medetti, Matteo Ragni, Nicolò Pensa, Daniela Stasi, Filippo Terragni, Filippo Tommaseo

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Produzione e segreteria Katiuscia Morello / k.morello@laboratorioverde.net Promozione e sviluppo Stefano Carlin / s.carlin@laboratorioverde.net Responsabile editoriale Daniela Stasi / d.stasi@laboratorioverde.net Stampa Aziende Grafiche Printing srl Via Milano 3/5 20068 Peschiera Borromeo (MI)

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Direzione, redazione e amministrazione Via E. Cosenz 35, 20158 Milano, Tel. 02 42448445 www.laboratorioverde.net info@laboratorioverde.net

MERCATI Riciclo dell’organico: a che punto siamo? di Marta Meggiolaro

066 Prezzi Peserà il costo delle materie prime di Filippo Tommaseo

069 Economia circolare Sii pioniere di un futuro sostenibile

A confermarlo uno studio dell’Osservatorio Climate Finance del Politecnico di Milano che ha dimostrato come con un solo grado in più in dieci anni, il fatturato sia calato del 5,8%. E sì, tutto questo interessa anche te

di Jessica Bertoni

Uno sguardo alle vendite di giugno 2021

RUBRICHE

ALL'INTERNO Focus ambiente

007 EDITORIALE

032 BUSINESS VERDE

di Francesco Tozzi

Una nuova stella in città! di Matteo Ragni

Il meglio in primo piano

034 VISUAL IDEA

026 NEWS

Raccontiamo (bene) la sostenibilità ai clienti!

Brevi dal mercato

di Erica Cherubini

Questa rivista è stampata su carta FSC

Casa editrice specializzata nei settori florovivaismo, garden e interior Amministratore unico Francesco Tozzi Segreteria generale Katiuscia Morello Greenup è una rivista di Edizioni Laboratorio Verde srls. Fanno parte della stessa casa editrice: • Flortecnica e vivaismo • IL giardiniere • Agenda del verde • Calendario del verde • I Quaderni di greenup • Fiori Tales

072 Andamenti di Bianca Ferraris

011 GREENSHOP

IL CAMBIAMENTO CLIMATICO FA MALE ALLE IMPRESE, TUTTE

Allegato al numero 193 di Greenup - © cover: stock.adobe.com/it

064 Ecologico

Il cambiamento climatico fa male alle imprese, tutte

Rappresentante e collaborazioni: • floorewall.com • F&W magazine • Radio Garden Edizioni Laboratorio Verde srls, titolare del trattamento dei dati relativi ai destinatari della presente pubblicazione, informa che le finalità di tale trattamento sono rivolte a consentire l’invio della presente rivista, e/o altre di propria edizione, allo scopo di agevolare l’aggiornamento dell’informazione tecnica, nonché alle operazioni necessarie alla gestione amministrativa e contabile dell’abbonamento. Edizioni Laboratorio Verde srls riconosce e garantisce ai medesimi destinatari i diritti di cui all’art. 7 del D.Lgs. 196/03. GreenUp, periodico registrato: autorizzazione del Tribunale di Milano n.64 del 27/1/1999 - n. R.o.c. 2232, delibera del 30/06/2001. La pubblicazione o la stampa di articoli e immagini della rivista deve essere autorizzata per iscritto dall’Editore. Gli articoli pubblicati su GreenUp sono sotto la responsabilità degli autori.

www.laboratorioverde.net issuu.com/edizionilaboratorioverde

Abbonamento da 6+1 numeri: 25,00 Euro



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Prodotti / GREENSHOP by Decorum

QUATTRO IDEE FLOREALI

(DA SPOSARE)

Fiore fa rima con amore, e questo spiega forse perché durante il giorno delle nozze la sua presenza sia un must. Dal 15 giugno siamo tornati a dirci di sì e tu a dare colore alle emozioni: sai già su cosa puntare? di BIANCA FERRARIS

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asciamoci l’anno turbolento alle spalle e apriamoci a quello che verrà: dal 15 giugno hanno ricominciato a celebrare i matrimoni e finalmente bouquet, composizioni, fiori secchi e centrotavola torneranno alla ribalta. Un momento di lavoro intenso che probabilmente speravi tornasse e che finalmente è arrivato: è tempo di tornare a creare! Per questo abbiamo pensato di raccogliere una top list di quattro varietà di fiori che secondo l’olandese Decorum si addicono alla stagione.

Peonia coltivata da Borst Bloembollen.

PEONIA

Un simbolo di amore e felicità, la peonia si contraddistingue per la sua forma arrotondata e piena e il carattere morbido dei petali. Originaria della Cina, dove veniva coltivata per le sue radici dalle proprietà benefiche contro gli stati febbrili, oggi si apprezza per le sue innumerevoli varietà e nuances oltre che per la sua versatilità. Come fiore reciso è tra i più durevoli e decorativi in assoluto e secondo un’antica leggenda per conservare profumo e bellezza dovrebbe essere raccolta prima dell’alba. Dal giallo tenue, al bianco romantico e dal rosa bubble-gum fino al rosso scuro, la peonia si presta a rallegrare qualsiasi bouquet e composizione floreale e trasmette l’idea di abbondanza e di perfezione.

Crisantemo coltivato da Andre Knoppert & Zn., Van Dijk Flowers, Arcadia Chrysanten & Van Wordragen Flowers. 

CRISANTEMO

Un fiore con diverse chiavi di lettura su base geografica. Se in Italia ha sempre avuto una connotazione “lugubre” soprattutto nella sua versione bianca, in Asia e nei paesi anglosassoni simboleggia un sentimento di felicità, amicizia e onestà. Chiamato anche la “margherita dai 16 petali”, il crisantemo è duraturo e robusto e per questo molto in voga tra i fioristi. Dal bouquet della sposa, ai fiori in chiesa fino ai centrotavola, ormai sembra essersi lasciato alle spalle il passato e aver ufficialmente fatto ingresso tra i fiori del “buon umore”: per esempio, nella sua varietà verde Yoko Ono con fiori a bottoncino verde lime. greenup

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Prodotti / GREENSHOP

QUATTRO IDEE FLOREALI

(DA SPOSARE)

EUSTOMA 

Crema, bianchi, blu, rosa, lilla, viola o salmone e addirittura petali multicolore, l’eustoma è un fiore aggraziato ed elegante. Sinonimo di apprezzamento, gratitudine e carisma, oltre a essere estremamente semplice nell’aspetto e delicato al primo sguardo, le sue origini sono caraibiche e fino al XIX° secolo è rimasto nascosto agli occhi del grande pubblico, quando poi gli Stati Uniti lo hanno reso famoso in tutta Europa. Oggi è ufficialmente uno dei fiori must per il bouquet in quanto morbido, dolce e dagli steli sottili e longilinei. Eustoma prodotto da Montana Lisianthus.

ELLEBORO

credit: Adobe Stock foto

Forse non è al primo posto nella tua lista, eppure l’elleboro può essere un’alternativa fuori dagli schemi per un bouquet sia estivo sia invernale. I suoi fiori a coppa, la longevità e i suoi colori radiosi sono tre buoni motivi per sceglierlo, oltre al fatto di essere uno dei pochi sbocciare durante l’inverno e a essere conosciuto anche con l’appellativo di “rosa di Natale”. Le fioriture dell’elleboro - sia in fiori singoli sia doppi - cerose e succulente, sono disponibili in molti colori come nero, viola, malva, rosa, giallo, bianco e verde chiaro. Molte delle loro fioriture sono anche variegate con macchioline o venature uniche. Questo fiore si trova in armonia se combinato con rose di colore solido, gardenie, gigli, calle, camelie oppure, per i matrimoni invernali, lo si può combinare con accenti di felci glassate o dipinte, mugnaio polveroso, piante di liquirizia, rametti sempreverdi o pigne.

Elleboro prodotto da Fiore.

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Informazione pubbliredazionale

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il mio impegno green

RIDURRE, RICICLARE, RIUTILIZZARE

Imballaggi riciclati e formulati di seconda vita sono gli ingredienti della gamma di prodotti Organic & Recycled, pensati per i consumatori più attenti all’ambiente e alla sicurezza Questo nuovo progetto rappresenta un ulteriore tassello del piano di sostenibilità interno di COMPO.

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a domanda di risorse supera di gran lunga ciò che la Terra è in grado di rinnovare e l’economia circolare è l’approccio più condiviso per contrastare questa tendenza. Lo stesso Green Deal impegna l’Europa a rendere sostenibile la sua economia. L’obiettivo è quello di fare un uso quanto più efficiente e lungo possibile delle materie prime e dei prodotti, evitando gli sprechi. Riparare o riciclare ciò che è vecchio anziché gettarlo, produrre il nuovo risparmiando le risorse sono modi per gestire responsabilmente le materie prime,

i prodotti e l’ambiente. Con Organic & Recycled, COMPO ha scelto di mettere in pratica i principi dell’economia circolare per produrre nuove soluzioni nella cura delle piante, riutilizzando il vecchio e risparmiando le risorse. Le materie prime di questa gamma fatta di concimi e terriccio, sono ottenute da sottoprodotti agroalimentari a fine vita, particolarmente ricchi di nutrienti per le piante. Anche gli imballaggi di Organic & Recycled sono riciclati. La plastica impiegata nei sacchetti e nelle bottiglie è per l’80% o 90% riciclata. Si tratta di plastica riciclata di post consumo, ossia proveniente dal riciclo della raccolta differenziata domestica. Gli astucci sono in carta riciclata certificata FSC®: così risparmiamo CO2, migliorando il nostro impatto ambientale in modo significativo. Terriccio e concimi Organic & Recycled rispettano le risorse della natura e favoriscono una crescita sana, fioriture abbondanti e raccolti saporiti per tutti i tipi di piante in vaso o in piena terra. Per maggiori informazioni www.compo-hobby.it

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Primo piano / UNDER 40

Da sinistra: Alessandro e Dana Corino, Pietro e Greta Barisone.

Il 2022? Sarà una grande stagione Serve la collaborazione di tutti per avere modo di soddisfare la richiesta, soprattutto nella terracotta e nella ceramica. E poi, più rinnovamento e più promozione, per raggiungere tutti, ma proprio tutti colloquio con GRETA BARISONE di MARTA MEGGIOLARO

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reta Barisone ha trent’anni, lavora in Corino Bruna, l’azienda dei suoi genitori, da sei. Ci siamo conosciute a Myplant & garden, dove lo stand di Corino Bruna si riconosce non solo per la metratura e gli allestimenti realizzati con i vasi di cui sono distributori, ma anche per il grande viavai di persone dal bancone, a cui Greta con gentilezza e simpatia offre da bere e da mangiare a

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tutti. Quando l’ho contattata per chiederle se fosse disponibile per l’intervista, era quasi in soggezione: «Non so come rispondere alle domande di un’intervista!», mi ha detto. «Immaginaci nel tuo stand mentre beviamo un prosecco e mi racconti come sta andando, come facevamo tempo fa». «Sembra un secolo fa». «Vero. Forse allora ne vale ancora di più la pena». Ecco allora cosa è emerso nella nostra chiacchierata.

Vaso per orchidea Aurora, in colore ghiaccio mat. Il colore bianco è il più richiesto nei contenitori.


Greta, hai sempre voluto lavorare con i tuoi? «Direi proprio di sì. Infatti, quando ho finito le superiori, mi sono iscritta a Economia a Torino senza troppa convinzione. Avrei preferito lavorare subito. Invece mi sono laureata, grazie anche a mia mamma, Dana, che è stata la mia super promoter. Quando finalmente ho iniziato a lavorare ho tirato un bel sospiro di sollievo: mi sono resa conto che era proprio quello che volevo!». E di cosa ti occupi? «La nostra azienda, Corino Bruna, commercializza vasi. Prendiamo dal produttore e rivendiamo ai commercianti al dettaglio. Siamo grossisti, fondamentalmente, e siamo distributori Artevasi, Prosperplast, Spang, Degrea… Io faccio da intermediario fra gli agenti e il magazzino: tutti gli ordini dei clienti passano da me come anche gli ordini ai fornitori vari». Quindi sei in un punto di osservazione privilegiato per vedere cosa si vende e cosa no… «Esatto. In questo momento tutto il nuovo settore della plastica riciclata va parecchio, ma secondo me non sta ancora dando il massimo, non è ancora molto capita. Ultimamente si vende moltissima terracotta, molto più di una volta, di quando sono entrata a lavorare io. E sono cambiati molto i colori: siamo passati dal fucsia, il verde acido, a tinte naturali, colori chiari, neutri, più affini alla terra». Vedi qualche differenza fra prima e dopo lockdown? «Sì, che la gente è impazzita (ride)! Scherzi a parte, nessuno si aspettava una cosa del genere. Alla riapertura l’anno scorso abbiamo lavorato tanto, ma quest’anno abbiamo lavorato il triplo. C’è davvero tanta richiesta, ed è stato un problema trovare le materie prime. Il ferro manca e quello che c’è costa molto; le fabbriche di terracotta hanno spento i forni e sono indietro con la produzione.

nelle abitudini del personale. Per il momento siamo ancora a carta e penna, perché è un sistema in cui siamo rapidi, veloci, efficienti. Un altro punto in sospeso è il marketing: vogliamo rafforzarlo. Abbiamo fissato un obiettivo, abbiamo le idee, bisogna tracciare il percorso e partire».

La ceramica ha tempi di consegna a sei mesi! Fortunatamente noi abbiamo molto stock, ma abbiamo avuto comunque difficoltà di approvvigionamento». Dalla tua posizione di neotrentenne che lavora in questo settore, quali sono i trend che vedi più forti in questo momento? «Come ho detto prima, direi che è notevole la crescita esponenziale di terracotta e ceramica. Non so se continuerà o meno, ma per ora è così, continua a crescere. Si affermano i colori neutri, o comunque pastello, le tinte molto chiare. E il bianco continua a essere il colore più richiesto per i vasi». Invece per quanto riguarda la tua esperienza in azienda, come sta andando? Ci sono cose che vorresti cambiare? «Il grande cambiamento che dovremmo fare noi è sotto gli occhi di tutti: dovremmo modernizzarci, ma lo so io come i miei genitori. In generale decidere per un cambiamento radicale spaventa sempre un po’. È una cosa che va preparata, pianificata, e noi abbiamo talmente tanto lavoro che è difficile dedicare il giusto tempo alla cosa. Ti faccio un esempio: noi fino all’anno scorso facevamo ancora i DDT con la stampante ad aghi che li faceva già in triplice copia; quest’anno siamo finalmente riusciti a passare ai fogli normali. Un altro esempio che mi viene in mente sono i palmari per gli agenti: serve molto tempo per generare questi cambiamenti, anche

Anche la richiesta di vasi e coprivasi in ceramica è in crescita. Si affermano le tinte pastello, chiare.

Per quanto riguarda il florovivaismo italiano, invece: quali sono secondo te i punti di forza, o di debolezza? «In questo momento secondo me stiamo andando bene, ma si può sempre fare di più. Il problema più urgente è la mancanza di materiale: per quello che sento dire, il ritmo si manterrà alto almeno fino al 2022, e poi si abbasserà un pochino ma resterà stabile. Dovremmo collaborare tutti per fare in modo che si possano soddisfare tutte le richieste che arrivano per il 2022». Dato che ci siamo conosciute a Myplant, e parliamo entrambe con nostalgia di quelle occasioni, tu cosa pensi della situazione fiere? «Sento pareri contrastanti: qualcuno dice che le fiere sono finite, che il Covid le ha chiuse per sempre, perché le aziende si sono arrangiate cercando altre strade. Io dico: se le fiere sono finite, cosa significa? Che dovremo rinunciare a quelle, come a tutte le altre occasioni in cui c’è modo di vedere tanta gente nello stesso momento? Non andremo nemmeno più ai concerti? A me questi momenti di incontro personale e diretto mancano. Certo che i clienti puoi vederli in azienda o puoi sentirli per telefono. Ma in fiera puoi vederli in faccia, parlarci, capisci molto di più di loro e di quello che vogliono e poi puoi vedere anche i concorrenti. Fare le cose al telefono o online non è lo stesso. Io spero proprio che si torni in fiera! Prima o poi torneremo a quella normalità, ci vedremo lì e ti verserò anche il prosecco che non abbiamo bevuto oggi!». www.corinobruna.com greenup

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Primo piano / COVER STORY

Essere green è una cosa seria

Non solo prodotti, i garden hanno la possibilità di virare decisi verso la sostenibilità in ogni aspetto del business. I consumatori, infatti, si aspettano il cambiamento. E sono disposti a pagare un prezzo premium per contribuire a fare la differenza di STEFANIA MEDETTI

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Quattro anni fa, un terzo dei consumatori nel mondo orientava i propri acquisti in funzione del loro impatto sociale e ambientale. Oggi, il dato è raddoppiato: sei consumatori su dieci, infatti, vogliono conoscere con sicurezza il contenuto verde di prodotti e servizi prima di fare una scelta di acquisto. Ma c’è dell’altro. La ricerca condotta da Ibm Institute for Business Value in partnership con la National Retail Federation americana rivela anche che questi consumatori sono disposti a cambiare le loro abitudini di acquisto per contribuire a ridurre l’impatto ambientale dell’economia contemporanea. Il 51% di loro, inoltre, ha un reddito medio o superiore alla media e la loro pre-

senza si concentra soprattutto in Europa, Sud Est Asiatico e America Latina. Tra chi considera le istanze della sostenibilità molto o estremamente importanti, il 71% degli intervistati è disponibile a pagare fino al 35% in più per marchi e prodotti responsabili per l’ambiente. Dopo il settore abbigliamento, arredamento e casa è quello in cui il peso di questi consumatori si fa sentire di più, seguito da cura della persona e alimentare. Insomma, le esigenze della sostenibilità non sono più un bisogno emergente, ma un bisogno consolidato e i garden sono ben posizionati per intercettare i desideri dei consumatori e per fornire loro i prodotti e

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Primo piano / COVER STORY

LE SCELTE ECOLOGICHE DIVENTANO UN’OCCASIONE DI MARKETING E DI DIFFERENZIAZIONE DAI PROPRI CONCORRENTI

i servizi che desiderano. Ancora una volta, i Millennial tirano la volata alla consapevolezza ecologica, ma questo non significa che gli altri gruppi anagrafici siano indifferenti. Anzi. Il claim della sostenibilità è importante per l’80% degli Under 25, seguito dal 79% della Generazione Z, dal 78% della Generazione X e dal 74% dei Boomers. I consumatori, inoltre, non si fermano all’etichetta. Vogliono sapere di più. E questo vale sia per i prodotti che acquistano - per cui sono interessati a informazioni come la provenienza, il trasporto e la tracciabilità - sia per quanto riguarda le scelte dell’azienda a cui si affidano. In pratica, vogliono essere sicuri che anche quello che avviene dietro le quinte sia in linea con le tematiche della sostenibilità e della responsabilità sociale. NUOVI MODELLI DI CONSUMO Un classico esempio è l’economia circolare con i clienti interessati ad affittare invece di possedere prodotti. Nel settore del garden, questo interesse potrebbe essere sfruttato attraverso servizi di noleggio e riciclo. I paradigmi verdi, in realtà, fanno bene anche alle aziende che hanno la possibilità di migliorare la propria redditività. E non si tratta semplicemente di un’opportunità di profitto, ma di un’occasione per introdurre cambiamenti capaci di pagare dividendi di lungo termine. Anche se non tutti i cambiamenti amici dell’ambiente hanno un ritorno immediato, il ritorno comunque non manca, anche in termini di visibilità presso il cliente, perché le scelte ecologiche diventano un’occasione di marketing e di differenziazione dai propri concorrenti. Nel conto entra anche il fatto che le innovazioni si traducono in una catena di valore sostenibile per i partner dell’azienda. Classico

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esempio il riciclo di contenitori di plastica. Alcuni garden, prendendo ispirazione dai droghieri di una volta, offrono ai clienti che restituiscono i contenitori di plastica un incentivo sotto forma di voucher da spendere in negozio.

MINI GUIDA ALL’AZIONE IN QUATTRO MOSSE 1. Conquista la fiducia I consumatori sono fedeli ai marchi che scelgono e le decisioni di acquisto sono altamente influenzate dalle informazioni che hanno a disposizione. Investire sulla trasparenza delle operazioni dietro le quinte, sui metodi di produzione e sulla tracciabilità della fonte sono tutte modalità che dimostrano un impegno responsabile da parte dell’azienda.

2. Considera la voglia di partecipazione Se i consumatori sono disposti a pagare un prezzo premium o a

cambiare comportamento per avere un impatto positivo sull’ambiente, le aziende possono offrire soluzioni ibride - classico esempio il packaging ecologico o il riciclo dei contenitori di plastica - che intercettino la voglia dei clienti di partecipare attivamente.

3. Coinvolgi i fornitori Se l’obiettivo è comune, la catena del valore si può allargare ai partner per trovare insieme soluzioni più amiche dell’ambiente. A questo modo, non solo si forniscono ai clienti informazioni aggiuntive che possono rafforzare la fedeltà all’insegna, ma possono nascere opportunità di business.

4. Valorizza l’economia circolare Cerca la partecipazione di tutti gli stakeholder interni all’azienda, sensibilizzando i dipendenti al tema della sostenibilità, chiedendo suggerimenti per migliorare le operazioni in termini di vendita, processi, ma anche per quanto riguarda l’offerta di nuovi prodotti e servizi.


BUONE IDEE DA COPIARE RESPONSABILMENTE Responsabilità sociale d’impresa Fra i nomi che brillano per cambiamenti strutturali, la britannica Bents Garden & Home, a metà strada fra Manchester e Liverpool, ha realizzato un sistema di raccolta dell’acqua piovana nel parcheggio e sui tetti della struttura. L’acqua raccolta è riutilizzata per l’irrigazione delle piante e per gli scarichi delle toilette. Inoltre, un sistema di tubi geotermali assorbe il calore del terreno che serve per riscaldare i pannelli dal pavimento. In Olanda, Intratuin, il garden di Zevenhuizen a nord di Rotterdam, ha investito in una struttura con materiale extra-isolante per il tetto (realizzato in nove diversi strati di materiali diversi) e le vetrate. In Danimarca, Plantorama Egå ha installato 650 metri quadrati di pannelli solari che si traducono in 100mia kWh di elettricità e in un risparmio annuale di oltre 66mila chilogrammi di Co2. Inoltre, un sistema di illuminazione a led fotosensibile permette di risparmiare ulteriore energia.

Piante a chilometro zero e xeriscaping Da alcuni anni, Harequin’s Garden Center di Boulder, in Colorado, ha scelto di utilizzare piante, materiali e metodi sostenibili. L’azienda utilizza miscele di invasatura formulate internamente per produrre piante ben adattate che non dipendono dai fertilizzati. A questo modo, le piante non vengono spruzzate con pesticidi. “Abbiamo rischiato a essere così sostenibili, perché ci vuole tempo per creare un mercato”, ha raccontato in un’intervista Ikl Brawner, co-fondatore del centro. Ma adesso che le persone hanno scoperto cosa offre il garden, il giro di clienti si è allargato anche a chi abita in città (il garden è situato nella campagna circostante, ndr). Su nessuna delle piante in vendita (anche quelle provenienti da altri vivai) sono utilizzati neonicotinoidi, pesticidi considerati responsabili del calo della popolazione di insetti impollinatori. Analogamente, il centro ha scelto di accelerare sulla selezione di piante native, in quando supportano gli insetti impollinatori, resistono meglio alle condizioni

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Primo piano / COVER STORY

IL GARDEN DIVENTA LA DESTINAZIONE D'ELEZIONE DOVE RACCOGLIERE LE INFORMAZIONI RELATIVE AL "COME SI FA" climatiche locali e, a differenza di specie allogene, non corrono il rischio di “importare parassiti”. Le piante a chilometro zero, inoltre, hanno il vantaggio di incidere di meno sulle emissioni. Il centro, inoltre, si è accreditato come esperto di “xeriscaping”, ovvero il design del paesaggio realizzato con piante che hanno bisogno di poca acqua. “Ogni imprenditore che vuole investire in direzione di una maggiore sostenibilità deve tenere conto degli effetti del cambiamento climatico globale”, sottolinea Brawner.

la scelta di non utilizzare vasi di plastica per le piante in vendita. Al loro posto, utilizza invece "Ellepot", un sistema di propagazione biodegradabile costituito da un terreno misto formulato per la propagazione e la germinazione, avvolto in carta biodegradabile che permette al cliente di piantare la pianta direttamente nel terreno, a tutto vantaggio della salute della pianta e dell’ambiente. L’idea fa bene anche all’azienda, in quanto molti clienti rilanciano le immagini dei prodotti sui social.

No pot, no problem Il claim fa eco alla campagna con George Clooney di qualche anno fa. Con la differenza che con il suo “No pot no problem”, Maypop Coffee & Garden Shop di Webster Groves, in Missouri, sottolinea

Garden Pharmacy e dischi in fibra di cocco La canadese Sheridan Nurseries, un'insegna che conta otto garden center nella zona di Toronto, è uno dei pesi massimi dell'approccio sostenibile, e non a caso, è

ISPIRAZIONI TAKE AWAY! Sistema di raccolta dell’acqua piovana per irrigare le piante Pannelli solari e materiale isolante per il tetto Miscele di invasatura home-made per non dipendere dai fertilizzanti Selezione di piante a km zero Puntare su piante che richiedono poca acqua Sistemi biodegradabili per piantare direttamente nel terreno, senza vaso Dischi in fibra di cocco nel vaso per ridurre la perdita di idratazione del terreno del 30% Proporre varietà amiche di insetti e farfalle

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credit servizio: adobe stock foto

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stata recentemente premiata nell'ambito di "2021 Canada's Greenest employers", dalla classifica che premia i cento migliori datori di lavoro. L'azienda, infatti, ha investito in un lago artificiale da 117 milioni di litri per raccogliere l’acqua piovana. Inoltre, è passato dalla tradizionale irrigazione all’irrigazione a goccia e questo ha permesso un risparmio dell’80% nel consumo di acqua. Sempre a proposito del risparmio di acqua, Sheridan Nurseries utilizza dischi in fibra di cocco per ogni pianta coltivata in vaso nel proprio vivaio, per ridurre la perdita di idratazione del terreno del 30%. Oltre a un programma di riciclo dei contenitori di plastica, il centro ha aperto una “Garden Pharmacy”, uno spazio dove è possibile acquistare prodotti biologici per il controllo dei parassiti. Anche la cartellonistica, infine, vuole la sua parte: le piante sono raggruppate in funzione del fatto che siano amiche di insetti e farfalle. Questo tipo di presentazione accompagna i clienti lungo un percorso di apprendimento. Quando vogliono replicare il modello nel loro spazio verde, il garden diventa la destinazione d’elezione dove raccogliere le informazioni relative al “come si fa”.


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Primo piano / RICERCHE

Il 36% delle famiglie italiane ha smesso di acquistare prodotti o servizi a causa del loro impatto negativo sull’ambiente. E il 30% evita i prodotti con un imballaggio in plastica. Questi solo alcuni dei risultati dell’indagine 2020 sulla Sostenibilità e le preoccupazioni ambientali #WhoCaresWhoDoes realizzata da GfK a cura di FILIPPO TERRAGNI

UN TEMA SEMPRE PIÙ IMPORTANTE

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ggi più che mai la sostenibilità e l’attenzione per la salvaguardia del pianeta sono in cima alle preoccupazioni dei consumatori. Secondo quanto emerge dalla ricerca GfK #WhoCaresWhoDoes sulla Sostenibilità e le preoccupazioni ambientali, un numero crescente di consumatori sta modificando i propri comportamenti per effetto della crescente sensibilità ai temi ambientali. A livello europeo, una famiglia su tre (35%) ha smesso di acquistare determinati prodotti e/o servizi a causa del loro impatto negativo sull'ambiente o sulla società. SEMPRE MAGGIOR ATTENZIONE Anche i consumatori italiani si dimostrano molto attenti alla sostenibilità: il 30% dichiara di evitare i prodotti con imballaggi in plastica e il 36% ha smesso di acquistare certi prodotti e servizi a causa del loro impatto negativo; una percentuale che sale al 65% per il segmento degli Eco Active, che comprende i consumatori più ingaggiati dalle tematiche ambientali. Gli italiani sono in media ben disposti anche rispetto al tema del riciclo e dichiarano di riciclare molto di più rispetto alla media mondiale. Dalle ricerche GfK emerge però che per il 58% delle famiglie è ancora poco chiaro cosa succede ai prodotti quando vengono riciclati. Un altro aspetto importante è quello degli imballaggi: oltre la metà delle famiglie italiane si aspetta che le aziende mettano a disposizione confezioni fatte da materiale riciclabile al 100%, di materiali alternativi alla plastica o di plastica biodegradabile. Guardando invece alle categorie di prodotto dove

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CHI PUÒ FARE LA DIFFERENZA NELLA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE? (Dati 2020 - EU 10)

• 40% produttori • 35% governi • 20% consumatori • 5% retail Fonte GfK

Per consultare l’intera ricerca, collegati qui

gli shopper ritengono di avere un’influenza maggiore in termini di sostenibilità, per l’Italia troviamo ai primi posti l’home e il personal care; a livello europeo, invece, si piazzano in cima alla classifica frutta e verdura. Questo un altro dato che emerge dalla ricerca e che nessun brand può permettersi di ignorare: il 62% degli italiani preferisce comprare prodotti da aziende che dimostrano attenzione all’ambiente. L’IMPEGNO DEI GIOVANI Nel 2019, quando è stata lanciata la ricerca GfK #WhoCaresWhoDoes, sembrava che le tematiche green fossero importanti soprattutto per i più giovani, che si stavano attivando a livello globale con il movimento “Fridays for Future”. In questi ultimi due anni il mondo si è trovato ad affrontare una minaccia inattesa: la pandemia da Coronavirus. Nonostante questo, anche nel 2020 l’ambiente è rimasto in cima alle preoccupazioni dei consumatori. Ancora una volta sono i più giovani a fare la differenza, indirizzando i consumi delle famiglie verso una approccio più sostenibile. Secondo quanto emerge dallo studio GfK, in Europa i responsabili degli acquisti famigliari vengono influenzati nelle loro scelte principalmente dai figli (45%), seguiti dagli amici (42%), dal coniuge (37%) e dai genitori (19%). Le opinioni dei membri più giovani delle famiglie contano di più di quelle dei politici (14%), dei media (13%) e delle celebrità (9%). Di conseguenza, per produttori e retailer oggi è ancora più importante tenere conto dell’orientamento delle generazioni più giovani rispetto alle tematiche ambientali per impostare le proprie strategie di crescita future.


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Tendenze / E-COMMERCE

76%

IL PREFERISCE OPZIONI DI CONSEGNA SOSTENIBILI

I clienti si aspettano opzioni di consegna sostenibili come il bike delivery.

Acquisti online sì, ma preferibilmente 100% verdi Non solo veloci, ormai consegne e pacchi devono essere sostenibili. E se si dice che il cliente ha sempre ragione, non resta che adeguarsi: è arrivato il momento di ALICE NICOLE GINOSA

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iamo passati dalla tradizionale vendita in negozio, faccia a faccia - che rimane e che omaggia il “commercio” di una volta - a una modalità di acquisto più “mordi e fuggi”, di pancia, meno concreta ma pur sempre redditizia. L’e-commerce può essere l’unico modo in

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cui un’azienda mette in vetrina i propri prodotti oppure è il canale alternativo al punto vendita, con una sua offerta specifica, che “aggiunge e completa”. Da quasi due anni, se prima era un’opzione per pochi, l’acquisto online è un must, e non ripeteremo e loderemo ulteriormente il suo ruolo

durante la pandemia per poter tirare avanti. Detto questo, ora che anche il garden ha abituato i suoi clienti a consegne e acquisti digitali, ecco che è già tempo di cambiare, o meglio, migliorare. La rapidità non basta più, ci vuole anche sostenibilità. La conferma arriva ufficialmente da UPS nel report “Smart E-commerce 2021”. L’ITALIA È LA PIÙ ATTENTA ALL’AMBIENTE Il sondaggio UPS, condotto a gennaio 2021 su un campione di oltre 10 mila consumatori di Regno Unito, Francia, Germania, Italia, Spagna, Paesi Bassi, Belgio e Polonia, ha decretato il nostro Paese come il più esigente con i


rivenditori sulla sostenibilità, con l’82%. A chiudere la classifica invece è il Belgio con il minor interesse in merito, ma comunque con il 69%. L’attenzione è dunque alta. Nel complesso, il 75% degli intervistati a livello europeo ha concordato sulla necessità da parte dei rivenditori di integrare ambiente e sostenibilità nelle proprie iniziative, prodotti e servizi. Senza grandi distinzioni, per di più, tra piccoli e grandi rivenditori, rispettivamente per il 50% e 54%. Grazie al report di UPS è stato possibile tracciare le aspettative dei consumatori, informazioni importanti da cui poter prendere spunto anche per la tua attività: • consegne da effettuare con flotte elettriche • opzioni di consegna sostenibili • imballaggi ecologici, riciclabili e riutilizzabili • eliminazione della plastica • attività di riduzione di CO2

• ottimizzazione scorte e resi • ottimizzazione dello spazio di carico per ridurre i viaggi La sostenibilità è qui per restare e non è un semplice trend passeggero ma un fattore chiave per intessere una relazione di fiducia con i tuoi clienti. Il garden dopo tutto è un punto di riferimento e promotore di buone pratiche.

54%

IL CHIEDE AI GRANDI RIVENDITORI DI COMPENSARE LE EMISSIONI DI CARBONIO GENERATE DAL DELIVERY

82%

L’ RITIENE IMPORTANTE CHE IL RIVENDITORE ABBIA A CUORE AMBIENTE E SOSTENIBILITÀ


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News / BREVI DAL MERCATO

Francesco Ferrini, luminare di arboricoltura urbana dell’Università di Firenze, appena eletto presidente del Distretto vivaistico ornamentale di Pistoia.

Francesco Ferrini è il nuovo presidente del distretto vivaistico di Pistoia Il pluripremiato docente di arboricoltura urbana dell’Università di Firenze, Francesco Ferrini, è stato eletto come nuovo presidente del distretto vivaistico ornamentale di Pistoia che vanta oltre 5 mila ettari di vivai specializzati in piante da esterno. La notizia, del 2 luglio 2021, arriva dopo un periodo altalenante del settore che ha saputo resistere nonostante alcuni attimi di crisi. Dalla seconda metà del 2020, infatti, il Distretto ha spiccato nuovamente il volo capitalizzando il trend di crescita della domanda di piante sia da parte dei privati che dei soggetti pubblici in Europa e, nonostante le perdite dei mesi di lockdown, ha chiuso il 2020 con un +5,1% dell’export sul 2019 (dati del Monitor dei distretti della Toscana di Intesa Sanpaolo). Subentrato a Francesco Mati, in carica dal 2015 ad oggi, Ferrini dopo la nomina assicura che il suo mandato sarà caratterizzato da “un rafforzato dialogo con le istituzioni e associazioni anche di livello internazionale” e che, le esigenze dei vivai, saranno al centro dei piani di forestazione urbana che si stanno imponendo in Italia e in Europa. “Le cose da fare sono tante - commenta - non perché non siano state fatte, ma semplicemente perché nell’ultimo anno e mezzo è cambiato tutto: è cambiata la prospettiva da cui si guarda al verde urbano”. Nello spiegare questa nuova prospettiva, Ferrini equipara la vendita di una pianta a quella di una medicina, “che non fa bene solamente al corpo ma anche allo spirito”. Quello che fa un vivaista, secondo il neo-presidente, non è semplicemente vendere un prodotto, ma molto di più: benefici diretti e indiretti per la vita dell’uomo. Qualcosa che assorbe CO2 , che intercetta le polveri sottili, che riduce l’inquinamento, che fa ombra e quindi mitiga gli effetti del cambiamento climatico, per esempio.

COMPO Consumer venduta a Duke Street Kingenta cederà COMPO Consumer a Duke Street, il gruppo di private equity che investe nel mid-market in Europa da oltre 25 anni. Nonostante il cambio di proprietà sia ancora in fase di approvazione finale, a commentare con positività il passaggio è Stephan Engster, Group Chief Executive Officer (CEO) di COMPO che ritiene che “insieme a Duke Street, l’azienda sarà in grado di espandere ulteriormente la propria storia di successo, investendo per offrire ai clienti il miglior servizio possibile e per modellare ulteriormente e con successo lo sviluppo dell'azienda e del mercato”. Un focus, assicurano da COMPO, continuerà a essere lo sviluppo di prodotti ecologicamente sostenibili come la nuova gamma di prodotti "Organic & Recycled", che risponde ai nuovi trend dei consumatori. Il brand, in futuro, si prefigge di migliorare la propria impronta ecologica, anche grazie al supporto del suo nuovo proprietario.

IPM ESSEN TORNA DAL 25 AL 28 GENNAIO 2022

Dopo lo stop a causa della pandemia, la fiera mondiale dedicata all’orticoltura torna nel 2022 con nuove tematiche e prodotti innovativi. Prendete nota: dal 25 al 28 gennaio 2022 IPM Essen è pronta a riaprire e a

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farvi incontrare. Finalmente dopo tanti mesi di distanza, si potrà tornare a incontrarsi di persona e a scambiarsi idee. Espositori dalla Germania e dall’estero sono pronti con i loro stand, nuove tematiche e prodotti attendono di

essere scoperti e in più, per questa nuova edizione, si è deciso di arricchire il consueto programma con una vena decisamente green, affrontando anche la questione del packaging nell’orticoltura. Cambiamento climatico e ambiente sono entrati ufficialmente tra le richieste dei consumatori e il settore, a queste esigenze, prima o poi dovrà rispondere. La nuova mostra speciale "Packaging in Horticulture" punta a offrire una panoramica del mercato e alcune possibili soluzioni. Non solo prodotti realizzati con plastica

riciclata, ma anche le alternative stesse a questo materiale, oltre ai sistemi riutilizzabili. L’esperienza prevede anche visite guidate e lo speakers’corner dove verranno fornite conoscenze e consigli pratici per un'attività di successo nel settore della vendita al dettaglio. Sono previsti ulteriori highlight come l'Infocenter Horticulture, il BGI Trade Center, la Green City con floricoltura viva e l'area start-up delle "Young Innovative Companies". Per maggiori informazioni www.ipm-essen.de


Informazione pubbliredazionale

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il mio impegno green

L’INNOVAZIONE BIOLOGICA CHE SERVIVA

La transizione verso comportamenti responsabili e più green non è più un’opzione e molte aziende ne hanno fatto una priorità nei piani di sviluppo per i prossimi anni

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ackaging sempre più sostenibili, prodotti naturali che rispettino ambiente, insetti ed animali, sostegno delle comunità locali. Molte sono le iniziative a cui stiamo assistendo. Il Paese Verde di Agribios Italiana, per esempio, ha scelto di piantare per tutto il 2021 un albero attraverso la piattaforma Treedom per ogni nuovo rivenditore che sposa i suoi prodotti. Così facendo contribuisce a ben 10 dei 17 SDGs definiti dalle Nazioni Unite. Questi alberi infatti, garantiscono sicurezza economica e alimentare ai contadini locali, migliorano l’ecosistema locale e sostengono il lavoro femminile. Ad oggi la foresta de Il Paese Verde conta più di 80 alberi e l’operazione verrà confermata anche per tutto il 2022. Ma le azioni green non finiscono qui, come conferma la scelta da parte dell’azienda di lanciare una linea speciale, Brave, nata dal knowhow maturato nel settore dell’agricoltura professionale e da materie prime di qualità.

LA LINEA BRAVE Brave Crescita Sana

Brave Controllo Vivo

La sostanza organica che contiene migliora la fertilità del suolo e favorisce l’assorbimento degli elementi nutritivi. Ricco di acidi umici, stimola la radicazione e la simbiosi tra apparato radicale e funghi micorrizici che comporta un utilizzo efficiente dell’acqua da parte delle piante e una maggiore resistenza a stress.

Brave Terriccio Bio

Un substrato di qualità arricchito con concime organico, stabile ed equilibrato con un’ottima ritenzione idrica e consente uno sviluppo vigoroso delle colture. Appositamente studiato per la coltivazione dell’orto biologico e le piante ornamentali.

Brave Energizzante

Un effetto rivitalizzante che favorisce fioriture esplosive e sostiene le piante nei momenti di stress biotici e abiotici. Si tratta di un concime organico costituito da materie prime di altissima qualità̀ come l’idrolizzato proteico e l’estratto d’alga, che attivano ed accelerano le funzioni vitali e produttive della pianta. Per tutti i tipi di piante, in qualsiasi fase fenologica e sia per via fogliare che radicale.

A base di aminoacidi vegetali e carbonio organico, favorisce lo sviluppo e la vegetazione delle piante rendendole più resistenti agli stress. Inoltre, favorisce lo sviluppo di funghi utili come Metarhizium anisopliae e Beauveria bassiana in grado di svilupparsi con sostanze proteiche e chitiniche presenti anche negli insetti indesiderati come afidi, acari, aleurodidi ed elateridi.

Per maggiori informazioni www.ilpaeseverde.it greenup

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News / BREVI DAL MERCATO

Arredo outdoor in crescita: sicurezza e innovazione muovono l’acquisto (più del prezzo) Cambiano le abitudini di acquisto dei consumatori. A confermarlo è TÜV Italia che sottolinea come il design, l’innovazione e la sicurezza dei prodotti siano ormai tre vettori importanti delle scelte di acquisto, anche a discapito del prezzo finale. Il settore del mobilio da giardino non smette di crescere, e una conferma è arrivata anche durante il periodo della pandemia, in cui sempre più persone hanno passato più tempo a casa e hanno trasformato il proprio outdoor in una quinta stanza da vivere. Ora che la sicurezza del prodotto è in cima ai requisiti del cliente per portare a termine la transazione, sarà necessario per i centri di giardinaggio sapere come veicolare al meglio queste informazioni e assicurare la qualità degli arredi in vendita. Ecco alcuni consigli per assicurare nel punto vendita prodotti sicuri e innovativi: • Appurare che su imballo e/o istruzioni di montaggio il prodotto sia effettivamente classificato come prodotto da esterno • Verificare sempre la capacità di carico indicata nei documenti commerciali relativi al prodotto, per non sovraccaricare sedute e ripiani • Segnalare la necessità di rispettare le corrette modalità di carico e di fissare al muro il mobile in caso di altezza superiore ai 100 cm • Disporre accanto a mobili in materiale plastico, gli opportuni additivi che il cliente potrà utilizzare per aumentare la resistenza ai raggi solari • Ricordare con opportuna cartellonistica che, quando il materiale dell’arredo scolorisce, perde non solo il colore ma anche la sua resistenza per esempio a reggere un peso

Syngenta e Padana Sementi potenziano il progetto Operation Pollinator Syngenta e Padana Sementi, già da tempo alleate per proteggere la biodiversità e migliorare il suolo, hanno deciso di rafforzare ulteriormente il loro legame, ampliando il progetto Operation Pollinator. Il binomio costituirà il punto di partenza per introdurre nuove tipologie di miscugli di sementi in grado di rispondere alle diversificate esigenze del mercato, valorizzando al contempo i prodotti già esistenti e raggruppando il tutto sotto il marchio “Operation Pollinator – Gestione Multifunzionale del Territorio”. “Il 2021 rappresenta un importante traguardo per Operation Pollinator”, ha spiegato Mauro Coatti, CP Technical Support Head Syngenta Italia, che commenta: “la collaborazione con Padana Sementi in questi anni ha permesso di avvalerci dei migliori partner per individuare e sviluppare il progetto così che potesse evolversi, rimanendo fedele al suo obiettivo primario: supportare gli agricoltori nel migliorare la sostenibilità delle proprie aziende agricole”. A parlare per Padana Sementi, invece, il suo General Manager, Mauro Frigo, che ha confermato che lavorare con Syngenta in questi anni abbia permesso di “condividere un importante know how e di sviluppare varietà qualitativamente migliori, capaci di contribuire ad un’agricoltura sempre più rivolta alla sostenibilità”. Una partnership che si tradurrà non solo in benefici ambientali ma anche in opportunità di finanziamento per quegli agricoltori che adotteranno pratiche e tecnologie sviluppate grazie al lavoro comune delle due aziende.

GIARDINAGGIO E SOSTENIBILITÀ SI INSERISCONO NELL’“AMAZON SUMMER COLOR”

Il giardinaggio, l’hobby più popolare di questo ultimo anno e mezzo, è ufficialmente nel radar dell’e-commerce Amazon che, per la sua iniziativa estiva “Amazon Summer Color”, lo

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ha inserito tra i profili del viaggiatore con una lista di prodotti da acquistare. Ma di cosa si tratta? Amazon.it insieme a Enrica Mannari, designer, artista e divulgatrice emotiva, hanno realizzato un look book di dieci illustrazioni iconiche da colorare abbinate ad altrettante frasi aspirazionali e profili in cui riconoscersi: dai “green dreamers” ai “tripexplorers” fino ai “digital gardeners”, appunto. Sono state scelte 10 destinazioni italiane tra le più belle, che hanno ispirato le illustrazioni di Enrica Mannari, e una selezione di oggetti speciali legati all’estate e allo spirito del luogo. Dieci profili

di viaggiatori italiani, dieci destinazioni turistiche uniche del Bel Paese, dieci categorie di prodotto ricche di idee: una di queste è proprio quella del giardiniere digitale, una scelta che dimostra come il settore stia crescendo e che stia catturando via via l’interesse di sempre più persone. Ma chi sono i digital gardeners? A quanto pare coloro che imparano online e coltivano onland. Che sia una pratica urbana o rurale, il gardening per loro è un hobby affascinante ad alto tasso di soddisfazione personale. Nuovi giardinieri planetari, guardano crescere piante e ortaggi come una conquista che rispecchia

la fioritura dei loro giardini interiori. Non sentono il cambio di vocale tra cultura e coltura. Fedeli alle leggi della natura che, come l’uomo, evolve nel ciclico processo di semina, crescita, raccolta, saldano il fare manuale con il sapere intellettuale. In più, Amazon.it ha deciso di creare anche 4 vetrine di eccellenze da cui esplorare e assaporare la bellezza di ogni meta. Tra le quattro proposte, grande importanza sicuramente alla Climate Pledge Friendly, a conferma di come il tema della sostenibilità sia ormai essenziale. Sostenibilità e giardinaggio dunque indicano la via e la direzione delle scelte del consumatore.


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il mio impegno green

UN GESTO CONCRETO PER RISPETTARE L’AMBIENTE In oltre 70 anni di attività, le novità da Agrochimica non mancano, proprio come l’impegno per l’innovazione e la sostenibilità

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grochimica S.p.A. da anni si dedica alla distribuzione di prodotti per l’agricoltura e l’ortoflorovivaismo specializzato, un’antica tradizione che è motivo di grande orgoglio e di enorme responsabilità al tempo stesso. Il suo impegno si è sempre concentrato sull’utilizzo ottimale della tecnologia disponibile, garantendo la sicurezza del consumatore e la salvaguardia dell’ambiente. Proprio come conferma lo stabilimento di produzione italiano, Geotec, il primo ad essere certificato UNI EN ISO 9001 e 14001, fin dalla sua nascita nel 2001.

INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ SEMPRE AL CENTRO

L’esperienza e la conoscenza maturate in oltre 70 anni di attività, permettono ad Agrochimica di guardare al futuro con fiducia ed entusiasmo tanto da aver recentemente adottato per tutta la produzione imballi di nuova concezione. Composto da polietilene proveniente all’80 % da materiale riciclato, a sua volta riciclabile al 100%, il packaging rappresenta un gesto concreto per rispettare l’ambiente e un risultato esteticamente di impatto che resiste nel tempo, grazie alla speciale protezione anti raggi UV.

LINEA TERRA BRILL BIO Terra Brill® Universale Bio

Un substrato premium in cui le componenti totalmente rinnovabili e peat free, sono superiori al 50%. Una concimazione calibrata di origine organica conferisce al substrato performance eccellenti unite a una corretta sostenibilità ambientale. Confezioni disponibili: 20, 45 e 70 litri.

Terra Brill® Bio Concime Multiuso

In confezione da 5 kg con maniglia, questo concime organico è ricavato da matrici esclusivamente vegetali ed è è totalmente biodegradabile. In più, non lascia alcun residuo nei suoli, garantisce il massimo rispetto per l'ambiente e si disintegra facilmente dopo l'applicazione, rendendo immediatamente disponibili gli elementi nutritivi.

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News / BREVI DAL MERCATO

Vebi Istituto Biochimico si racconta nel suo primo report di sostenibilità Nel 2020 Vebi Istituto Biochimico ha costruito il suo primo report di sostenibilità. L’azienda, forte dei suoi settant’anni nella produzione di soluzioni volte a garantire l’igiene e la salute degli ambienti e delle persone, vanta prodotti che rispettano alti standard di sicurezza previsti dalla legislazione italiana e internazionale. Nella divisione Biochemical, dedicata anche alla protezione e nutrizione delle piante, punta alla sicurezza del prodotto biochimico. Il fondamento di Vebi, che caratterizza tutti i settori nei quali opera, è la Ricerca e Sviluppo, che sempre di più vede forme di collaborazione con Università, centri di ricerca, laboratori sperimentali e partnership con altre aziende. Data la tipologia di prodotti, Vebi è tenuta ad un rigoroso rispetto delle normative in termini di sicurezza del prodotto, delle persone, dell’ambiente e concepisce l’uso sostenibile dei biocidi a beneficio di tutti coloro che sono coinvolti direttamente o indirettamente nel loro uso: produttori, distributori, utenti e pubblico in senso lato. I prodotti sono sviluppati per assicurare la massima sicurezza ai clienti sia tecnici qualificati sia clienti finali del mondo “home and garden” e sono progettati con l’uso di tecnologie avanzate. L’azienda inoltre pone particolare attenzione alla ricerca di soluzioni produttive innovative che permettano una

riduzione degli impatti sul fronte della salute, della sicurezza e dell’ambiente. Nella gestione delle sostanze chimiche vengono rigorosamente rispettate tutte le normative di settore e grande importanza anche alla tracciabilità della filiera: in Vebi esiste un sistema completo e totalmente informatizzato, in grado di considerare tutte le sostanze e i componenti utilizzati. Elemento centrale è la scheda di sicurezza con tutte le informazioni essenziali per la tutela della salute e la protezione dell’uomo e dell’ambiente, disponibile su un software a disposizione di tutti gli utenti che entrano in contatto con il prodotto, sia in fase di produzione, sia presso il rivenditore. Infine, nell’ottica di comunicare il proprio impegno e informazioni accurate, Vebi ricorre a etichette parlanti con indicazioni per un uso corretto del prodotto, fornite nelle lingue di tutti i paesi, indicando tutte le informazioni di pericolosità. Per quanto concerne il packaging della linea chimica si utilizzano buste e bottiglie di plastica rispettivamente in PE e HDPE/ LDPE. Una conferma concreta in questa direzione è la linea Vebi Bio per gli hobbisti che richiedono impatti ambientali più limitati e minor intervento possibile sull’equilibrio naturale. Per leggere il report completo www.vebi.it

NUOVI ARRIVI DAL CATALOGO 2022 DI PANAM L'azienda Panam ha presentato un catalogo ricchissimo per la prossima stagione che sarà caratterizzata da un'ampia scelta di colori e varietà migliorate. Ecco in anteprima due novità di punta!

Viola Sorbet® Tiger Eye Una viola cornuta davvero unica che fiorisce in abbondanza dall’autunno fino a tutto l’inverno, finché le temperature non scendono sotto lo zero. I fiori raggiungono i 4 centimetri di grandezza e formano una bella palla: il portamento è molto migliorato rispetto alla versione del 2016. Il colore le dà il suo carattere eccezionale: sopra il petalo giallo si trova un reticolato sottile di righe scure, che ricordano il manto delle tigri. Una caratteristica che, unita al resto della serie Sorbet, la rende molto versatile e quindi facilmente vendibile. RICORDA: è una pianta da sole o mezz’ombra che attrae le api e le farfalle, utile per decorare il giardino in inverno, tollerante all’acqua e alla pioggia, all’ombra e al gelo. I fiori sono profumati ed è a basso mantenimento.

Petunie Easy Wave La grande novità di quest’anno da Panam Seeds! Si tratta di una nuova serie di Petunie Easy Wave da collocare come vendita precoce: Petunia E3® Easy Wave. “E3” sta per “Evolution, Early flowering e Efficient production”: un modo per indicare il miglioramento che è stato fatto rispetto alla serie Easy Wave in uniformità e precocità di fioritura. Il portamento è semi ricadente e ha un’intensità di colore eccezionale. RICORDA: il portamento uniforme, la fioritura abbondante e i colori intensi la rendono attrattiva dal punto di vista commerciale. Può essere interessante anche per un uso paesaggistico intensivo. La crescita è vigorosa ed è pronta prima delle altre petunie, quindi vi avvantaggia sul mercato. La fioritura duratura consente un periodo di vendita più lungo. www.panamseed.com

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La voce delle piante / Matteo Ragni BUSINESS VERDE

UNA NUOVA STELLA IN CITTÀ!

L E C A R AT T E R I S T I C H E 1. Fogliame variegato e lucido 2. Fiori profumati e rosa 3. Lungo periodo di fioritura 4. Facile da curare 5. Resistente alla siccità

Un gelsomino stellato dalle sfumature rosa e dalle foglie verdi variegate color bianco crema che si “arrampica”, ama il sole e sopporta poca acqua

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oglie lucide verde scuro con accenni bianco crema contrastano con il rosa delicato e soffice alla vista dei fiori del Trachelospermum Star of Milano. Sì, proprio una stella è quello a cui si pensa quando si osservano le cinquine di petali che abbondano e si arrampicano qua e là. Un gelsomino profumato che fiorisce da maggio a settembre e a cui piace farsi spazio in verticale senza difficoltà arrivando fino a tre metri di altezza e due di larghezza in qualsiasi giardino. Una riconquista della natura da parte della pianta che può essere rallentata con potature in primavera, se lo si desidera, anche se non è necessario. Il suo habitat naturale è sotto il sole - ci sta proprio bene e si sente a suo agio - e ogni tanto, se le va, tollera anche la mezz’ombra. Oltre ad essere un amante del calore, non ha bisogno di quantitativi eccessivi d’acqua, al contrario, è resistente alla siccità e fino a -12 ºC. Dove da il meglio di sé? Sì a contenitori con spalliera, pareti verdi e anche come tappezzante.

Trevy

Star of Milano richiede un terreno fertile e ben drenato.

“LA DOLCE VITA” IN GIARDINO

Si chiamano Trevy e Fontana e si ispirano alla fontana in cui Anita Ekberg ripeteva "Marcello come here!". Due arredi da giardino complementari dall'imponente allure romano, fratelli di altezze diverse dal fascino invariato. Tutte e due le fioriere sono composte da tre grandi vasi circolari, man mano più piccoli a salire 50, 40, 30 cm, in grado di contenere fiori e piante di diversa specie. Nel mezzo, a fare da sostegno a ogni vaso, ci sono dei supporti trasparenti che ricordano il passaggio dell’acqua, evocando così la forma propria delle fontane e creando, una volta allestita coi fiori, un delizioso effetto ottico molto minimale, di galleggiamento della ciotola fiorita. La sola differenza tra Fontana e Trevy è che quest’ultima è supportata da una colonna, che la fa arrivare alla considerevole altezza di 114cm. Un arredo da film! www.bamagroup.com MATTEO RAGNI/ Consulente per imprese floricole e vivaistiche, esperto del mercato di fiori e piante.

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Fontana


Informazione pubbliredazionale

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il mio impegno green

DUE LINEE A BASE DI NATURA Chi è sensibile ai temi ecologici, biologici e di sostenibilità, con Ital-agro trova soddisfazione e prodotti studiati ad hoc. Ecco Naturen e Vithal

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tal-Agro, presente sul mercato da 70 anni, continua nella sua attività di sviluppo e produzione di prodotti sicuri, efficaci e sostenibili e negli ultimi anni si è focalizzata su prodotti che, pur garantendo elevati standard di efficacia, intercettano l’attenzione di coloro che hanno a cuore temi ecologici, biologici e di sostenibilità. Il risultato? Due linee, Naturen e Vithal bio, per le quali si è optato per imballi a basso impatto ambientale e si realizzano controlli su tutta la filiera produttiva. Questo tipo di attenzione verrà adottata a breve anche per tutti i prodotti presenti nel catalogo Ital-Agro. LINEA NATUREN Comprende concimi, terricci e prodotti per la cura e la difesa delle piante. Totalmente biologica, rispettosa della natura e con una comprovata efficacia

Naturen Corno Torrefatto è un concime 100% naturale, ideale per la concimazione di fondo di alberi da frutto, arbusti ornamentali, prati e giardini.

Vithal Propoli svolge un’azione di potenziatore delle difese delle piante da attacchi funginei e batterici. Ha azione cicatrizzante nelle ferite dovute a traumi, potature, grandinate. Favorisce l’impollinazione attirando le api.

Vithal concime organico azotato agisce aiutando la pianta a superare l’arresto vegetativo dovuto a stress abiotici e biotici. Se somministrato in previsione o concomitanza di stress ambientali e attacchi di parassiti, agisce da fagodeterrente e irrobustisce i tessuti.

e biodegradabilità, la linea Naturen è stata studiata da esperti e presenta prodotti su misura per nutrire e coltivare le piante. A base di principi attivi di origine naturale offre agli amanti del verde una protezione preventiva/curativa delle proprie colture. Naturen può essere utilizzata sulle piante di casa, nel giardino, nell’orto e nel frutteto. Come tutti i prodotti naturali, la sua applicazione è consigliata ai primissimi sintomi della malattia e deve essere ripetuta con costanza. VITHAL BIO I prodotti di questo brand sono il futuro, si prendono cura delle piante aumentando le loro difese naturali, coadiuvando il loro sviluppo, creando una protezione interna ed esterna che rende difficoltoso l’attacco dei patogeni sia funginei sia animali. A permeare l’intera gamma un concetto molto semplice: “una soluzione ideale per proteggere le tue piante in maniera totalmente naturale, utilizzando quanto di meglio offre la natura”. Per maggiori informazioni www.fuoridiverde.it → Registrati per avere accesso ai servizi dedicati

DA SAPERE

Quasi tutte le confezioni riportano la composizione degli imballi primari e secondari, che permettono agli utilizzatori di identificare la corretta tipologia di materiale e il corretto smaltimento delle confezioni nella raccolta differenziata. greenup

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Visual idea / Erica Cherubini MERCHANDISING

RACCONTIAMO (BENE) LA SOSTENIBILITÀ AI CLIENTI!

L’ IDEA IN PIÙ Posizionare vicino al monitor un supporto grafico con informazioni concise e chiare sull’argomento o inserire il monitor in uno spazio accogliente, in cui potersi sedere qualche minuto, circondato da piante per creare maggior distensione a chi deciderà di scoprire qual è il suo impatto sul pianeta.

Green, prodotto sostenibile, fare scelte responsabili sono termini così tanto abusati nel mondo della comunicazione e del marketing da aver perso consistenza. Come può il settore creare conoscenza? COME SI CALCOLA L’IMPRONTA ECOLOGICA?

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Footprint Network

uante volte ci fermiamo realmente a riflettere sul significato di “sostenibilità”? Forse non abbastanza e spesso corriamo il rischio di utilizzarlo senza conoscerne gli aspetti reali e misurabili. E così la sostenibilità si tramuta in un marchio vuoto, che paragonerei alla dicitura “bio” o “senza olio di palma”, che ci attirano per “partito preso”. Servono strumenti precisi per poter dichiarare con certezza che una dicitura su un packaging corrisponda a realtà e a un’azione reale per l’ambiente. Esistono? E se sì, come usarli? Personalmente poi, amo poco il termine “sostenibile” perché da ex boyscout mi è stato insegnato a lasciare un posto meglio di come l’ho trovato e perché il concetto di per sé mi da un senso di staticità piuttosto che di miglioramento. Certo, impegnarsi a non peggiorare la situazione sembra già tanto, ma non è sufficiente ad invertire la rotta dello sfruttamento delle risorse disponibili sul nostro pianeta.

Footprint calculator

UNA GREEN VISUAL IDEA PERSONALIZZARE In qualità di operatori del settore siamo tenuti a fare riflessioni che vadano oltre il packaging, il marketing e la propaganda. La domanda da porci parlando di green visual merchandising per me è: “come

Ecco alcuni siti dai quali attingere informazioni e trovare spunti per personalizzare l’argomento:

WWF

sensibilizzare i miei clienti al tema della sostenibilità senza scadere nel retorico e nei falsi slogan e allo stesso tempo senza creare inquietudine?”. Una prima risposta a questa domanda è creare conoscenza. Lavorando ogni giorno a contatto con la natura potrebbe risultarci scontato sapere cosa significa sostenibile, ma così non è per la maggioranza delle persone occupate con una certa frenesia ad affrontare la quotidianità, condizione molto frequente tra i consumatori. La visual idea che vi propongo va in questa direzione, personalizzarla secondo lo stile del vostro punto vendita sta a voi. FACCIA A FACCIA CON L’IMPRONTA ECOLOGICA! Avete già messo in evidenza, dando il buon esempio, tutti i comportamenti virtuosi che adottate per migliorare l’impatto ambientale delle vostre attività? Selezionate già le aziende con cui collaborate, prediligendo quelle che si impegnano in questa direzione? Bene, ora potreste offrire, in punti strategici del vostro garden center, uno spazio dedicato al calcolo dell’impronta ecologica, attraverso un monitor interattivo, che raccoglie contestualmente informazioni utili sui vostri clienti e nuovi contatti da inserire nella vostra mailing list, in particolare, tra i numerosi giovani che in era Covid e post-Covid si sono avvicinati al centro di giardinaggio. Potete utilizzare anche uno spazio sul vostro sito internet e aggiungere l’invio a cadenza semestrale di una newsletter.

IN BREVE

• Evidenziare le pratiche sostenibili già attive nel punto vendita • Collaborare solo con aziende impegnate • Monitor o totem dedicato al calcolo dell’impronta ecologica • Spazio sul sito web dedicato • Newsletter mensile o semestrale sull’argomento

ERICA CHERUBINI/ Consulente, professionista e creativa del verde e non solo. Allestimento, organizzazione e visual merchandising di showroom, stand fieristici e garden center, sono alcune delle sue attività.

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Draker arriva ovunque! CON DRAKER LE BELLE GIORNATE ALL’ARIA APERTA SONO ASSICURATE!

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Tendenze / ALTERNATIVE NATURALI

Proteggere l’ambiente, un Una piccola azienda familiare che cura le sue piante nel modo più naturale possibile da ancor prima che la sostenibilità diventasse un trend. “Nulla di speciale, vogliamo solo fare la nostra parte” colloquio con MATTEO RONCADOR di ALICE NICOLE GINOSA

DA OLTRE DIECI ANNI SEGUIAMO UN PROGRAMMA DI COLTIVAZIONE A BASSO IMPATTO AMBIENTALE invece, sta continuando, soprattutto per i clienti, sempre più giovani e preparati. Speriamo vada avanti così anche nei prossimi anni! Certo, ci siamo trovati leggermente impreparati ma abbiamo fatto anche cose che non pensavamo di poter fare, essendo una piccola azienda e invece ci siamo buttati nella floricoltura 4.0».

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i connettiamo su Zoom un paio di volte: la prima va male, la seconda pure. Le interruzioni che avremmo per mancanza di linea al telefono si ripropongono anche online, ormai siamo abituati. Finalmente al terzo tentativo ce la facciamo, possiamo cominciare. Incontro Matteo Roncador un martedì mattina di luglio, iniziamo la chiacchierata a rilento - con la connessione che non ci aiuta - ma fin da subito in un clima molto allegro tra la sua risata contagiosa e il gesticolare che ci accomuna. Floricoltura Roncador Valentino, in un certo senso, è stata una scelta obbligata per questo numero. E il motivo è molto semplice: non potevamo raccontare la

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sostenibilità senza chiamare in causa chi già da anni privilegia un approccio naturale rispetto ai trattamenti fitosanitari. Per di più, molto prima che tutto diventasse una tendenza a cui le aziende si devono omologare. Quindi, senza indugiare ulteriormente, mi sono fatta raccontare tutto sugli insetti utili, sulla recente certificazione Vivaifiori e sul futuro, che promette bene. Rompiamo il ghiaccio con una domanda di routine: come è andata durante la pandemia? «Abbiamo saputo reagire bene, con un aumento delle vendite e un interesse marcato del pubblico. Si pensava che questo trend positivo calasse con la riapertura generale e,

Matteo Roncador.

IN BREVE

• Floricoltura Roncador Valentino • Via Trento, 57, Mezzolombardo (TN) • Certificata Vivaifiori

Una piccola azienda con una linea d’azione ben definita... «Da oltre dieci anni seguiamo un programma di coltivazione a basso impatto ambientale, una scelta quasi obbligata per un’azienda molto piccola con serre di produzione aperte al pubblico. Le persone, infatti, possono e devono girare liberamente, cosa impossibile se effettuassimo trattamenti chimici. La necessità di un’alternativa al fitosanitario era urgente e l’abbiamo trovata negli insetti utili. La nostra non è tanto un’agricoltura biologica quanto un’agricoltura biologica aumentata che significa, sostanzialmente, inserire in un ambiente protetto insetti utili come larve e coccinelle per combattere la minaccia derivante da insetti dannosi. Tutto secondo natura». E come funziona concretamente? «Quando arrivano le piante, fin da subito subiscono un primo in-


n insetto utile alla volta effettuiamo lanci in serra tutto l’anno, cercando di tenere pulita la serra per evitare eventuali fonti di malattie. Cominciamo verso i primi di marzo e finiamo a metà dicembre: una tecnica sicuramente più costosa della chimica convenzionale ma che ci fa respirare meglio. A noi va bene così».

tervento esterno da parte nostra: vengono immerse in un liquido al Tricoderma che aiuta le radici a crescere più forti e ad assimilare più sostanze nutritive. In un secondo momento, la pianta viene collocata nelle serre di coltivazione dove effettuiamo lanci di insetti utili, anche se l’insetto dannoso non è già presente. In questo caso può succedere che gli insetti utili, non trovando cibo con cui nutrirsi, possano morire oppure allontanarsi e spostandosi verso le zone limitrofe». I clienti cosa ne pensano? Apprezzano? «I primi anni non completamente, adesso, invece, cominciano ad apprezzarla sempre di più. C’è da dire che inizialmente era una scelta aziendale quella di non pubblicizzare, mentre ora sponsorizziamo questo approccio con cartelli ad hoc in serra. In realtà non facciamo nulla di speciale, ci prendiamo cura delle nostre piante nella maniera più naturale possibile: le coltiviamo nel nostro territorio e diamo tranquillità alla clientela di ricevere una pianta sana priva di prodotti fitosanitari, tanto che molte persone vengono qui appositamente. E poi non c’è paragone: l’aria in serra che respiro tutti i giorni è pulita e preferisco così».

Gli insetti utili vengono lanciati dai primi di marzo fino a metà dicembre.

Come lo comunicate? «In realtà il tutto avviene in maniera molto semplice. Il lancio degli insetti si concretizza con l’apertura

LA NECESSITÀ DI UN’ALTERNATIVA AL FITOSANITARIO ERA URGENTE E L’ABBIAMO TROVATA NEGLI INSETTI UTILI

di un barattolo arancione che lasciamo a vista sul terreno per attendere che escano tutti, fino all’ultimo. La comunicazione di per sé viene fatta in modi diversi: sia attraverso alcuni cartelli, sia con confezioni studiate soprattutto nel periodo natalizio con le stelle di Natale per le quali specifichiamo il metodo di coltivazione. Un altro modo alternativo per catturare l’attenzione del cliente è lasciare i barattoli arancioni a vista, dislocati in giro per le serre, un escamotage che porta i visitatori stessi a chiederci di cosa si tratta. Cerchiamo sempre un dialogo positivo con la clientela». Passiamo alla vostra produzione... «Coltiviamo direttamente sia piante da interno sia quelle da esterno e tutte vengono sottoposte agli insetti utili: dalle primule, viole, violette, papaveri, nontiscordardime a tutte le stagionali primaverili come gerani passando a crisantemi, ciclamini e stelle di natale. Sostanzialmente

Recentemente vi siete anche certificati Vivaifiori: come è andata? «Sì, siamo stati i primi in regione ed è stata una bellissima esperienza che molte aziende dovrebbero provare perché in questo modo si certifica la qualità della propria azienda e delle proprie operazioni. I due mesi di preparazione in vista della visita dell’auditor sono stati molto intensi e quando ottieni la certificazione capisci che quello che fai e hai fatto fino ad ora procede nella giusta direzione. Perché lo abbiamo fatto? Perché volevamo verificare che la nostra floricoltura avesse tutte le carte in regola per stare dove stiamo e fare quello che facciamo». E sul domani? Avete qualche progetto in cantiere? «Stiamo pensando di fare degli ammodernamenti dentro l’azienda, anche grazie a un recente fondo stanziato dalla Provincia. L’anno prossimo, invece, lanceremo una produzione in vasi biodegradabili, come richiesto anche dal marchio Vivaifiori. Ci proviamo con una piccola produzione di piante da piantare direttamente nel terreno senza produrre rifiuti e che al contrario, grazie al vaso decomponibile, nutre la pianta. Le piccole aziende non devono sempre aspettare che gli altri spianino la strada».

Dai un’occhiata

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Tendenze / EVENTI

CHE COSA SIGNIFICA PER TE AUTUNNO? Racconta il legame tra uomo e natura durante il Garden Festival d’Autunno con cinque corner verdi tra suggestioni, atmosfere e narrazioni visive

COSA SI TROVA NEI 5 ANGOLI? • • • • •

gli ambienti di casa indoor e outdoor collezioni di piante tavolozza dei colori di tendenza complementi d’arredo una selezione di titoli che interpretano il messaggio introspettivo di questa edizione • un’attività da svolgere in garden sotto la guida del personale o a casa propria • attrezzature, nutrienti, terricci e vasi

di BIANCA FERRARIS

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al 18 settembre al 17 ottobre 2021 si terrà il Garden Festival d’Autunno nei centri di giardinaggio AICG aderenti di tutta Italia durante il quale tutti i tuoi clienti potranno approfondire la propria conoscenza e prospettiva sul mondo vegetale. È questo l’obiettivo primario del Garden Festival d’Autunno che, in questa edizione 2021, vuole far riflettere sulla connessione tra mente e natura attraverso cinque angoli in cui piante, colore e vivere quotidiano si fondono e si lasciano guardare per raccontare la stagione autunnale. Tipicamente ritenuta una fase di riposo e di attesa, potrai narrare visivamente a modo tuo l’autunno grazie a moodboard e tavole di stile con il preciso scopo di stimolare suggestioni e restituire una particolare atmosfera, uno stile di giardino interiore. LA TUA FESTA D’AUTUNNO Incolto, selvaggio, creativo, ordinato o formale, il giardino si traduce in corner visitabile e Instagram friendly in cui celebrare la bellezza delle piante, sprigionare colore e stimolare emozione. La stagione autunnale si eleva così a tempo del fare e del sapere, che anticipa la rinascita e non attende. All’interno di ogni singolo garden potrai anche disporre aiuole dimostrative e didattiche in cui fornire consigli sulle tecniche colturali migliori per le piante autunnali. Ogni centro di giardinaggio che aderisce avrà la libertà di interpretare la Festa, anche in virtù delle normative Covid che si dovranno rispettare.

DA SAPERE

Il colore rosa sarà ancora una volta uno dei leitmotiv del Garden Festival d’Autunno. Prosegue infatti la collaborazione di AICG con l’Associazione Italiana Ricerca sul Cancro: per tutto il mese di ottobre e per ogni vaso di ciclamino di colore rosa venduto, i centri di giardinaggio aderenti potranno devolvere 1 euro a sostegno della ricerca contro il cancro al seno.

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IL CAMBIAMENTO CLIMATICO FA MALE ALLE IMPRESE, TUTTE

Allegato al numero 193 di Greenup - © cover: stock.adobe.com/it

A confermarlo uno studio dell’Osservatorio Climate Finance del Politecnico di Milano che ha dimostrato come con un solo grado in più in dieci anni, il fatturato sia calato del 5,8%. E sì, tutto questo interessa anche te


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Focus / AMBIENTE

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artiamo con un po’ di numeri che, per chi gestisce un garden center come te, non sarà una materia così ostica e sconosciuta. Iniziamo dicendo che nei dieci anni tra il 2009 e il 2018 il cambiamento climatico si è abbattuto sul sistema economico italiano portando le percentuali a cifre in deficit: - 5,8% di fatturato in media e -3,4% di marginalità. Per non parlare dell’anno più caldo di tutti, il 2018, che ha ufficialmente dato il colpo di grazia con 133 miliardi di euro di ricavi mancati, soprattutto a Nord Est e Centro Italia. Se fino a prima di questa ricerca si avevano ancora dei dubbi, ora non si può non considerare il surriscaldamento globale come un tema economico, fondamentale per di più. E ora cerchiamo di raccontarvi tutto quello che sappiamo e che anche tu è meglio che conosca.

LA RICERCA IN BREVE

1.154.000 imprese coinvolte

2008-2019 periodo di analisi

Obiettivo

trovare evidenze empiriche solide sul rapporto che lega clima e sistema economico

Processo

confronto e incrocio tra le Informazioni economico/finanziarie e i dati meteorologici di temperatura, piovosità, irraggiamento solare dal 1950

NEL SUO PICCOLO IL PUNTO VENDITA PUÒ ESSERE UN MATTONCINO CHE COSTRUISCE E CHE CRESCE, CHE VA NELLA GIUSTA DIREZIONE

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Focus / AMBIENTE

L’Osservatorio del Politecnico è stato in grado di calcolare i danni reali e non ipotetici, derivanti dall’aumento di un grado centigrado in Italia: • le piccole imprese hanno perso in redditività (-4%, a fronte del -5,3% di fatturato) • le grandi realtà, nonostante una diminuzione di ricavi e di domanda, hanno contenuto la perdita di marginalità a -3,6%

SETTORI

REGIONI

L’aumento di un grado centigrado non ha solo avuto conseguenze sul singolo settore ma anche a livello regionale. • Centro Italia (-10,6% di fatturato e -8,5% di Ebitda) • Nord Est (-10% e -4,2%) • Nord Ovest ha visto una brusca perdita di redditività (-6,8% redditività e -4,5% di fatturato) • Sud e Isole hanno risentito poco dei cambiamenti climatici (rispettivamente -1% e -2,3% di Ebitda; - 4,3% e -3,1% di fatturato)

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MITIGARE IL RISCHIO E RIDURRE L’IMPATTO DELL’AUMENTO DELLE TEMPERATURE SARANNO LE SFIDE SU CUI LE ECONOMIE MONDIALI SI DOVRANNO FOCALIZZARE

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Focus / AMBIENTE

FOCUS 2018, L’ANNO PIÙ CALDO

L’anno più caldo della media nel decennio considerato ha significato per l’Italia un calo di fatturato di 133 miliardi di euro.

GESTIRE LE CONSEGUENZE DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO

Mitigare il rischio e ridurre l’impatto dell’aumento delle temperature saranno le sfide principali su cui le economie mondiali si dovranno focalizzare. Proprio negli ultimi mesi la Commissione Europea e le agenzie di regolazione hanno redatto diversi documenti per migliorare la comprensione delle interrelazioni fra rischi climatici e attività economiche. Uno di questi è Tassonomia Verde (pubblicato il 21 aprile) che mira a identificare, tenendo in considerazione il settore, gli interventi da attuare per mitigare il cambiamento climatico. Ma anche la BCE non si è fatta attendere e già a marzo ha reso noti i risultati di un’analisi che ha preso in considerazione un campione di circa 4 milioni di imprese e 2.000 banche. Il tutto per dimostrare come i costi di adozione di una strategia di adattamento e mitigazione ora siano inferiori rispetto a quelli che ci si può trovare a sostenere in futuro. La BCE è convinta: la probabilità di default delle banche sarà elevata se le azioni intraprese per modificare l’andamento delle temperature non saranno abbastanza concrete e immediate. E anche il garden center non può permettersi di non tenere a mente l’importanza del clima e le sue ripercussioni sull’economia. Nel suo piccolo il punto vendita può essere un mattoncino che costruisce e che cresce, che va nella giusta direzione.

NON SI PUÒ PIÙ NON CONSIDERARE IL SURRISCALDAMENTO GLOBALE COME UN TEMA ECONOMICO

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Solo L’ECCELLENZA riceve il MARCHIO di qualità Decorum Decorum è il marchio d’eccellenza nel settore Olandese di piante e fiori. Apponiamo il nostro marchio solo sui prodotti di più alta qualità, sostenibili e dei migliori coltivatori. Kalanchoë La Kalanchoe è una pianta succulenta piccola ma particolarmente forte. I suoi caratteristici fiori dalle tinte vivaci spaziano dal bianco al giallo, arancione, rosa, rosso e viola, creando un piacevole contrasto con le sue foglie verdi e lucide. La Kalanchoe non è solo una pianta d’appartamento ma sta benissimo anche in terrazza o balcone durante l’estate. Quando le giornate sono più lunghe e le temperature miti, stare all’aria aperta le fa bene e le regala abbondanti fioriture. La Kalanchoe è davvero un ‘classico senza tempo’ conosciuto da tutti! Abbina con fantasia vari colori in una grande ciotola o distribuiscili in tanti vasetti singoli!


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Per Pagano Piante/

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UN PACKAGING SPECIALE CHE ABBRACCIA OGNI PIANTA

È così che Pagano Piante ha deciso di inserire nel 2021, tra tradizione orientale, innovative tecniche di imballaggio e quel pizzico di creatività che non fa mai male

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ta procedendo bene il 2021 per Pagano Piante, l’azienda di Ruvo di Puglia nata nel 1976 e che nel corso degli anni ha lasciato il segno sia nel mercato italiano sia in quello internazionale. Un punto di riferimento nella produzione e distribuzione di bonsai, piante grasse, tropicali, verdi e fiorite da interno ed esterno che apre il nuovo anno con tante idee che proprio Raffaele Pagano ha deciso di raccontarci. «Ai nostri prodotti più tradizionali abbiamo aggiunto alcuni nuovi prodotti che hanno incontrato subito il favore dei clienti: un esempio è quello dei Kokedama, originari da un’antica tradizione giapponese. Si tratta di piante simili ai bonsai

Un esempio di Kokedama, caratterizzato da una palla di argilla rivestita di muschio.

Un imballaggio “cucito” sulle forme di ogni pianta, da quelle più piccole ai maxi esemplari.

caratterizzati da una palla di argilla rivestita di muschio che non necessita del vaso. L’uso sapiente di fili di nylon consente, inoltre, di appenderle come se fossero delle suggestive “piante volanti». COME UN ABITO SU MISURA Ma le novità in casa Pagano Piante non finiscono qui perché, oltre allo sguardo alla tradizione, l’azienda continua la sua crescita in termini di innovazione con l’ideazione di imballaggi su misura per i clienti. «Abbiamo fatto un notevole investimento in macchine 4.0 in grado di lavorare con materiali ecosostenibili per completare e personalizzare la nostra offerta. Il risultato è stato un packaging dal design creativo e dai materiali ecologici». Un imballaggio “cucito” sulle forme di ogni pianta, da quelle più piccole ai maxi esemplari, che riduce le possibilità di danni durante il trasporto. Ma non solo, perché anche l’occhio vuole la sua parte e l’azienda non poteva tralasciare questo aspetto. È nato così il nuovo marchio, “Bella, Verde e Italiana”, per sottolineare gli aspetti fondamentali delle piante Pagano. «Lo mettiamo volentieri a disposizione dei nostri clienti che però possono anche chiederci una loro personalizzazione esclusiva». Tradizione, innovazione e attenzione sono i tre ingredienti su cui Pagano Piante ha deciso di puntare per la prossima stagione. Tre pilastri che si stanno facendo strada nel mercato e che riflettono il rinnovato interesse per la natura, l’ingresso del digitale e dell’e-commerce nelle dinamiche del verde e soprattutto la necessità di sorprendere e riconquistare ogni volta il cliente. Per saperne di più www.paganopiante.it greenup

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Tendenze / FORMAZIONE

FINALMENTE UNA SCUOLA PER GARDENISTI Nasce il primo corso per manager di centri di giardinaggio, per colmare un vuoto spesso causa di mancata competitività del punto vendita. Per una professionalità a 360 gradi di FILIPPO TERRAGNI

È

tanto (tantissimo!) che se ne parla e, per molti, è stato uno dei punti di debolezza per migliorare competitività e performance del garden center. Stiamo parlando della formazione di addetti, responsabili di reparto e manager di punti vendita, che oggi, grazie alla collaborazione tra Fondazione Minoprio e Aicg, prende forma in un corso di aggiornamento all’interno di percorso ITS (Istituto Tecnico Superiore). Da sottolineare che il corso, della durata di due anni, è interamente finanziato dalla Regione Lombardia.

PERCORSO COMPLETO Proprio per dare una risposta concreta alle esigenze del mercato del canale garden, AICG e Fondazione Minoprio si sono unite per dare vita a un corso post diploma biennale per formare tecnici superiori manager da inserire nei centri di giardinaggio con conoscenze di category management e marketing, con la capacità di integrarsi in squadre di lavoro e di gestione delle persone. Le figure professionali formate avranno conoscenza e capacità di interpretare e leggere i dati statistici, otterranno corrette kpi (key performance indicator) per gestire i reparti aziendali, saranno promotori di un verde ecosostenibile anche nella gestione del privato dall’utilizzo di terricci senza torba ai vasi riciclabili o prodotti con materiali riciclati, saranno introdotti alla lotta biologica integrata e sapranno utilizzare bio stimolanti per i vegetali. Una serie di certificazioni abilitanti completeranno la figura: rspp, antincendio e primo soccorso, patentino per la vendita e l’utilizzo di fitofarmaci, abilitazioni per l’uso di attrezzi e macchine per il giardinaggio, utilizzo software 3d e 4d per la progettazione del verde, flower designer e operatore biologico. L’IMPORTANZA DELL’ITS Gli ITS-Istituto tecnico superiore - percorso di formazione in cui si inserisce il corso di manager per centri di giardinaggio - sono nati in Italia nel 2011 con l’obiettivo di curare due mali in apparente

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PIANO DI STUDI

Curriculum comune • Botanica fisiologica e fitopatia • Verde biologico • Obiettivi “Agenda 20230” • Principi di comunicazione • English business • Elementi di economia aziendale • Informatica e reportistica • Mercato fabbisogni e gestione • Composizione degli spazi Curriculum gestione reparti • Economia e gestione dell’impresa garden • Concetti di reparto e gestione produttività • Strategie di vendita • Managment, compiti, mansioni, responsabilità • Leadership e gestione del personale dei rapporti con i clienti • Informatizzazione e tools 4.0 per gestione garden Curriculum gestione del verde • Propagazione e riconoscimento botanico • Gestione agronomica delle piante in garden • Elementi di composizione e impiego vegetale nei progetti verde e arredo • Strategie di vendita • Strategie di comunicazione e gestione dei clienti • Informatizzazione e tools 4.0 per gestione garden

contraddizione: un’alta disoccupazione giovanile e un sistema industriale che non trova tecnici specializzati. Gli ITS sono stati finalmente la risposta. Una risposta che abbraccia la grande trasformazione in atto che vede il meglio del made in Italy proiettato verso la quarta rivoluzione industriale. In ambito produttivo e nelle eccellenze del Made in Italy, gli ITS costituiscono il futuro della formazione per i prossimi 50 anni perché le competenze in uscita sono subito spendibili nel mondo del lavoro perché sono create con il mondo del lavoro.

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Tendenze / CARTA

Le fantasie floreali conquistano la stampa I fiori escono dal vaso, si appropriano del mondo circostante perché ormai regole e confini non esistono. Dagli abiti in passerella fino ai pattern degli arredi, tutto parla la lingua dei fiori, anche la carta stampata

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di ALICE NICOLE GINOSA

o vediamo intorno a noi ogni giorno, e voi dentro al punto vendita: i fiori ormai sono una calamita per le persone. C’è chi li compra per rallegrare casa e regalare una nota di profumo; chi invece li studia, li modella, genera composizioni, e chi invece ne trae ispirazione e li fa rivivere sotto altre forme. E così ha fatto anche Grafiche Tassotti per la sua collezione 2021 per la quale ha trasferito su carta fiori, piante e tanto colore. Una scelta che rispecchia i gusti delle persone e che traduce un trend internazionale in un manufatto artigianale di fattura italiana, direttamente dalla stamperia di Bassano del Grappa. Oggetti più disparati, dalla carta decorativa multiuso ai biglietti, dai chiudipacco alle agende e scatole decorative con un unico fil rouge declinato in dieci fantasie che le accomuna: la bellezza senza tempo dei fiori. Articoli in carta pregiata, preziosi, da mettere in mostra perché nascono con uno scopo ma possono assumerne molti altri, anche sull’onda della creatività di chi decide di esporli nella propria boutique. Rosé, albicocca, arancio, ma anche tinte pastello e fantasie ton-sur-ton. Il colore regna sovrano nel 2021, e le fantasie delle carte possono solo accoglierlo e regalare un tocco di armonia.

CARTA + BOUQUET Biglietti di auguri, chiudipacco, carta decorativa multiuso e scatole automontanti nate e concepite con una funzione possono entrare nel garden ed essere impiegate per confezionare ghirlande e composizioni ma anche per giocare con lo spazio e l’esposizione.

Il chiudipacco si combina con il colore dei petali, crea un continuum, oppure crea un mix&match per una composizione stravagante

I biglietti di auguri accompagnano con una nota il regalo floreale


La carta decorativa multiuso avvolge e abbraccia il bouquet

DUE CHIACCHIERE CON NICOLE TASSOTTI Abbiamo chiesto a chi ci lavora e conosce il dietro alle quinte della stamperia di raccontarci meglio la nuova collezione che, attraverso le dieci nuove fantasie floreali e botaniche, comunica l’essenza dei fiori anche negli articoli di cartoleria. Ecco il punto di vista della responsabile progettazione e comunicazione del brand.

Le scatole creano giochi di altezze, diventano piedistalli su cui adagiare i vasi oppure, lasciate aperte, al loro interno possono trovare spazio i fiori

Come è nata l'ispirazione per la collezione 2021? E come sta rispondendo il consumatore? «La nostra caratteristica fondamentale - oserei dire il nostro tratto distintivo - è “l’ispirazione classica remondiniana”. Nel concreto, rivisitiamo in chiave moderna i pattern classici della Stamperia Remondini - attiva nel territorio del bassanese dove operiamo dal 1657 al 1861 e ritenuta dagli storici la più importante d’Europa all’epoca - che costituisce ancora il cuore pulsante della nostra offerta. L’ispirazione per le nostre proposte avviene anche attraverso l’analisi delle collezioni dei brand internazionali di moda e arredamento, oltre che dal lavoro dei blogger e degli “influencer” legati al mondo dyi, che ci suggerisce la ricerca di qualche particolare soggetto in linea con le tendenze più attuali. Ogni disegno viene elaborato graficamente dal nostro staff progettazione in concerto con il commerciale che suggerisce ciò che il mercato quotidianamente trasmette. Per quanto riguarda la risposta del consumatore, quest’anno di pandemia appena trascorso ha segnato un trend positivo degli acquisti online. Il tempo trascorso dentro casa ha fatto sì che fossero apprezzati tutti quegli articoli, anche semplici come i fogli di carta, che consentono un utilizzo molteplice: perfetti per rivestire un cassetto, un mobile, sistemare una scatola, che tornano così a nuova vita». Carta, fiori, natura sembrano definire il vostro 2021. In tutto questo come si inserisce la sostenibilità? «Tengo molto a questo aspetto e con orgoglio posso affermare che cerchiamo di porre sempre più attenzione alla sostenibilità in ogni fase del processo produttivo. La nostra carta, riconosciuta in tutto il mondo per la qualità, è stampata esclusivamente a foglio con inchiostro ad alta resistenza alla luce, a base vegetale e su supporto uso mano, opaco, ecologico. Recentemente abbiamo confermato la nostra partnership con Love Paper, campagna globale per la promozione delle qualità sostenibili e prestigiose della carta. Un’iniziativa con lo scopo di informare i consumatori sui risvolti positivi dell’utilizzo della carta e del riciclo della stessa, per contribuire ad un uso più efficiente delle risorse. Un obiettivo dell’industria cartaria, che condividiamo pienamente, per sottolineare sempre di più l’importanza di un’economia circolare per il futuro del nostro pianeta».

Fiori e carta condividono preziosità e stile, entrambi donano bellezza al mondo intorno a noi e chi lavora a contatto con loro ha un potere grandissimo, quello di stupire e meravigliare e di farci chiudere gli occhi anche solo un secondo per inebriarci con la loro essenza. Dal loro incontro non possono che nascere che meravigliose combinazioni. greenup

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il mio impegno green

UN FORNITORE CHE GUARDA AL FUTURO

L’impegno centenario di Floragard Vertriebs-GmbH per la sostenibilità continua, tanto da aver istituito la figura del Project Manager Innovation & Sustainability per la ricerca di materie prime rinnovabili

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a Bassa Sassonia è la sua patria e qui la Floragard Vertriebs-GmbH tutela e promuove la rinaturalizzazione delle torbiere. Grazie a passati investimenti in nuove tecnologie e in maggiori capacità nell'area delle materie prime rinnovabili, della produzione e del carico, gli impianti di produzione Floragard sono tra i più moderni e veloci d'Europa e questo si riflette in una costante ricerca di materiali di partenza alternativi. Una tendenza che in futuro sarà sempre più importante.

UNA RICERCA CONTINUA

Per decenni, Floragard e i suoi azionisti sono stati coinvolti nella coltivazione di muschi di sfagno per la produzione e la raccolta di biomassa di muschio di sfagno. Il muschio di torba deve essere stabilito come una nuova coltura agricola, al fine di produrre una materia prima rinnovabile per la produzione di terreni di coltura di alta qualità per l'orticoltura. Nonostante Floragard per i prossimi

vent’anni e oltre, sarà autosufficiente con la torba, si sta già impegnando nel trovare ulteriori materiali di partenza organici e minerali, selezionati secondo alcuni criteri chiave come la disponibilità a lungo termine e la qualità costante. Ma il suo impegno non finisce qui e si spinge ancora più in là. Per vincere la sfida della crescente domanda di materie prime alternative serviva anche una nuova figura che potesse prendere in mano le redini della situazione e gestire la questione della sostituzione della torba e dell’intercettazione di alternative ecologiche: un Project Manager Innovation & Sustainability. La combinazione di queste misure aiuta Floragard a profilarsi come un fornitore affidabile per l'orticoltura di produzione e il commercio oggi e nei prossimi anni. Per maggiori informazioni www.professional.floragard.de greenup

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Tendenze / DALL'ESTERO

VERDE E TROPICALE, LA SVOLTA DEL BOUQUET La bellezza non può essere canonica se vuole stupire e questo accade anche nel mondo floreale. E allora perché anche nel garden non osare con una proposta poco comune? Ecco una novità da cui partire di ALICE NICOLE GINOSA in collaborazione con

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ignore e signori, iniziamo con le presentazioni: il suo nome è Grand Slam ed è un anturio, un fiore reciso di colore verde, prodotto da Anthura. Perché ve ne parliamo? Perché un’idea in più, quando si tratta di creatività, fa sempre comodo e perché Grand Slam è fresco, verde lime, e può portare qualsiasi composizione al livello successivo. Bene, dopo le dovute presentazioni, ora passiamo ai fatti. Grand Slam è sì un fiore reciso ma non è come tutti gli altri: la sua è una personalità speciale. Parola di Anthura.

NON UN SEMPLICE ANTURIO Grand Slam non è solo un fiore reciso ma come tutti i fiori è pura allegria, e anche duratura. In vaso resiste fino a cinque settimane e tollera anche le stagioni fredde. Senza contare la sua capacità di adattarsi, a stili diversi, a stagioni, e usi e impieghi diversificati. Nelle composizioni può diventare un performer solista e godersi la fama, nel bouquet, invece, si può aggiungere alle altre voci del coro. Tra i suoi segni particolari la dimensione, tra i 15-17 cm, il suo colore acceso e vivace, la facilità di imballaggio e il riconoscimento internazionale. Dai Paesi Bassi ha ancora tutto un mondo da esplorare, professionisti come te da conquistare, occhi da ammaliare. Ce lo vedi nel tuo punto vendita?

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Grand Slam si caratterizza per il colore vivace, la facilità di imballaggio e il riconoscimento internazionale.


Per AnticoMestiere/

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COLOR PREMIUM LIFE, LA TERRACOTTA CHE NON C’ERA L’argilla Galestro si tinge di colore per Antico Mestiere e così l’habitat naturale delle piante diventa scenografico!

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bastato aggiungere un tocco di colore per donare freschezza e ancor più carattere alla linea di vasi Moderne di Antico Mestiere. Stesso design, stessa finitura, stessa argilla Galestro con un’unica differenza: il colore. Vi presentiamo Color Premium Life, la nuova linea di Antico Mestiere in terracotta colorata che da subito ha trovato grande spazio negli ambienti più moderni. Grazie ai colori decisi e naturali, i vasi si integrano molto bene negli spazi e sapranno catturare l’attenzione del cliente nel punto vendita grazie al tocco di eleganza e particolarità che li caratterizza. Le tonalità sono brillanti e luminose, soprattutto quando entrano in contatto con la luce diretta del sole e le vernici ad acqua impiegate - conosciute anche come idrosolubili -, sono a basso impatto ambientale e resistono all’aggressione di agenti atmosferici, raggi UV, escursioni termiche giornaliere e stagionali. Il colore, inoltre, non agisce sulla porosità del vaso e non altera le caratteristiche della terracotta che continuerà a far respirare la pianta e a farla crescere nel suo ha-

I vasi colorati della linea Moderne di Antico Mestiere.

bitat naturale. Ogni manufatto della linea Moderne è accompagnato e realizzato da mani esperte che aggiungono valore al prodotto stesso. Una proposta che, da una parte, risponde alle richieste dei consumatori che ricercano prodotti belli per arredare casa e giardino e, dall’altra, ottimale per i professionisti del garden center che devono colmare queste esigenze con un’offerta ricercata, funzionale ma pur sempre attenta all’ambiente. Per maggiori informazioni www.anticomestiere.com


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Tendenze / DIGITALE

Enrico Boscolo Sassariolo, CMO di Agribios Italiana.

L’hub che fa informazione a misura di utente Per saziare la fame di contenuti e di esperienze - veloci ma di qualità - il Paese Verde torna sul palcoscenico digitale in una veste rinnovata e calibrata sul suo pubblico. L’obiettivo? Co-creare valore e accorciare le distanze con le persone, tutte colloquio con ENRICO BOSCOLO SASSARIOLO di ALICE NICOLE GINOSA

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empre più vicini e alla portata di consumatori e rivenditori la divisione Home & Garden di Agribios Italiana. Il Paese Verde cambia la sua presenza digitale non solo nella grafica ma soprattutto nelle idee e nella visione, perché oggi un’azienda, come ci racconta Enrico Boscolo Sassariolo, CMO dell'azienda, «viene scelta non solo per i prodotti ma anche per i suoi valori, tono di voce e approccio». Il settore e il mercato sono cambiati più nell’ultimo anno e mezzo che nei vent’anni precedenti e questo ha necessariamente influito sulle scelte e sulla direzione della comunicazione del marchio. «Abbiamo osservato quello che ci

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accadeva intorno e abbiamo deciso che era il caso di migliorare il nostro approccio all’esterno perché i cambiamenti erano molteplici, e dovevamo rispondere». E quale è stata la vostra risposta? «Il settore - negli ultimi dodici mesi soprattutto - è cresciuto in volume di affari e questo è stato un segnale positivo, che ci ha dato la spinta per affrontare un processo di miglioramento e di affinamento di alcuni strumenti. I punti vendita, come reazione al periodo di chiusure e blocchi, si sono adeguati con il delivery, altri - addirittura - hanno messo in piedi veri e propri e-commerce, si sono strutturati e hanno avviato nuovi modelli di business.

Il settore è in fermento: dobbiamo dimenticarci il garden center come lo conosciamo perché ormai il rivenditore e gli interlocutori stessi chiedono di più: più supporto, più comunicazione, più digital. Gli stessi garden center ormai presidiano entrambi i canali, online e offline, attuando una strategia omnichannel, perché le modalità di acquisto sono fluide. C’è chi si informa online e poi compra il prodotto in negozio, e chi invece si reca fisicamente a richiedere consigli e supporto e poi, tramite e-commerce, decide di farsi consegnare il suo ordine davanti la porta di casa. In questo contesto non potevamo non evolvere anche noi, offrendo uno spazio online rinnovato


• Mobile first • Sistema filtri semplifica e fa

risparmiare tempo nella ricerca

in cui chiunque, dall’appassionato al professionista fino al rivenditore, potesse trovare quello che cerca. Il sito è cucito sartorialmente sulle esigenze dei consumatori, per rispondere ai loro problemi, perplessità, tentando di colmare il vuoto generato dalle, seppur tante, informazioni sul web poco approfondite e di scarso valore». Uno spazio web che parla diverse “lingue” e che si rivolge a un pubblico variegato… «Sì, il nostro obiettivo è quello di essere coerenti su tutti i touchpoint - pagina web, social media, e pubblicazioni offline - e di accorciare le distanze tra noi e il consumatore ma anche con tutti gli altri stakeholder che fanno parte del nostro flusso di vendita. Il brand si deve posizionare allo stesso livello dei suoi interlocutori e creare un rapporto “tra pari”: è questa l’idea e la visione su cui abbiamo costruito il nostro cambiamento e su cui abbiamo modellato il sito che diventa quasi “una piattaforma dalla doppia anima”. Chi acquista, da una parte, non è più un soggetto passivo ma un co-creatore di valore e i rivenditori, dall’altra, diventano dei partner a cui abbiamo anche dedicato ben due sezioni (per chi vuole lavorare con noi e chi già è a bordo). Una vetrina in più, chiamata store locator, per esprimersi e avere una posizione di rilievo». Diamo un’occhiata al nuovo sito?

• Grafica e bottoni prediligono forme arrotondate

• Tono di voce diretto e informale • Immagini a tutta ampiezza Come siete arrivati al risultato finale? «Quando abbiamo concepito la nostra presenza online abbiamo ripensato l’intero flusso dell’informazione: siamo passati da una struttura iniziale che ripercorreva il nostro catalogo ad un hub digitale dedicato a tutti gli utenti. Per arrivare a definire i nostri utenti abbiamo delineato un identikit attraverso lo strumento delle user personas. Siamo così riusciti a identificare le caratteristiche non solo socio-demografiche ma anche di

Store locator Il blog

Visibilità sia ai rivenditori dei punti vendita, sia a coloro che ricorrono ad e-commerce e piattaforme.

Sezione dedicata ai punti vendita

“contorno” come necessità, frustrazioni e desideri. L’architettura delle informazioni, derivante da questo studio approfondito, ci ha permesso di realizzare un percorso di navigazione ad hoc, in funzione delle abitudini delle diverse tipologie di utente. La nuova interfaccia nasce dunque con una logica mobile first, con un sistema di navigazione semplice - anche grazie ai filtri - e con una grafica arrotondata e immagini a tutta ampiezza che ammorbidiscono e scaldano il campo visivo. In più, un linguaggio diretto e informale ci aiuta a sentirci e farci sentire più vicini alla nostra audience». Ora che il sito è avviato, ci sono ulteriori evoluzioni in vista? «In futuro vorremmo che il sito de Il Paese Verde diventasse un hub per tutti i nostri interlocutori in cui soddisfare ogni loro bisogno. Un passo ulteriore è quello di voler incentivare feedback più diretti su prodotti e contenuti, per capire nel concreto se le nostre azioni si stanno muovendo nella giusta direzione. E poi, naturalmente, è tutto in divenire. Non possiamo considerare il nuovo sito concluso del tutto: le esigenze cambiano e noi stessi dovremo modellare e plasmare la nostra risposta di conseguenza».

I CONTENUTI DE IL PAESE VERDE • • • • •

di valore e approfonditi precisi e puntuali redatti sotto forma di consigli propongono soluzioni a problemi pagine prodotto dettagliate per colmare ogni dubbio greenup

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Per Newpharm /

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L’APP CHE TRADUCE IL BIOLOGICO

L’alternativa alla chimica convenzionale esiste e il garden che vuole diffondere questa filosofia della prevenzione e della costanza ha un alleato digitale con tutte le risposte. Te lo presentiamo

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ra gli scaffali del garden center si fa strada un nuovo modo di informare il cliente, soprattutto sui prodotti meno convenzionali. Negli ultimi anni si è assistito ad un aumento considerevole delle alternative naturali rispetto a quelle chimiche, ma a mancare è una conoscenza approfondita di questa filosofia, che previene, che richiede costanza e dedizione e che ci allontana dalla logica del “tutto e subito” tipico del tempo in cui viviamo. Chi si impegna a diffondere buone pratiche non può lasciarsi scappare l’occasione di informare sul biologico. E perché non farlo attraverso un’app? Ci ha pensato Newpharm.

UN TOTEM PERSONALIZZATO Un’applicazione semplice integrata in un totem installato nel punto vendita che, grazie alla mascotte Giustino, accompagna il cliente lungo un percorso di consapevolezza sul biologico. Una strada inaugurata con il lancio della linea bio “il mio orto bio”, una soluzione alternativa alla chimica convenzionale che Newpharm veicola su tutti i canali e ora anche con un totem che ogni garden center può ospitare e costruire sulle proprie esigenze. Al suo interno viene riproposta la guida “il mio orto bio” fornendo una panoramica generale sul mondo biologico e su tutti i problemi legati alla pianta come malattie e cause. Solo alla fine del percorso vengono presentati i prodotti specifici, a cui viene dedicata una parte più considerevole. Il fine dell’app infatti è di diffondere un messaggio e insegnare un metodo. → sempre in evoluzione e aggiornamento → possibilità di aggiungere video e contenuti personalizzati → contenuti aggiornati e al passo con i tempi → offerta del totem modulabile → grandezza e ampiezza del tablet su richiesta

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IN ARRIVO

La mascotte Giustino diventa cartone e insegna le buone pratiche!

UN ALLEATO 24/7 In mancanza di un addetto o un esperto in materia di biologico, il totem può aiutare il cliente a risolvere alcuni dubbi sulla cura della propria pianta o semplicemente fare informazione e intrattenere grazie alla facilità di interazione e interattività. Il totem può anche essere customizzato sia nelle dimensioni del tablet sia nella forma della struttura stessa. Un supporto costante 24/7, un momento di info-tainment a prova di garden. COME INTEGRARLO? Il totem si può inserire accanto all’offerta merceologica per stimolare il consumatore a trovare subito la risposta che cerca e toccare con mano il prodotto. Se l’intenzione è quella di sposare la linea biologica, il team Newpharm potrà studiare una soluzione personalizzata a livello di forma del totem, posizione e offerta dei prodotti e contenuti interattivi, tenendo in considerazione flusso e passaggio di ogni garden.

IN BREVE

• App per educare al bio • Punta a insegnare un metodo • Già installato al Peraga Garden Center • Sezioni dedicate all’informazione • Materiali personalizzabili


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Tendenze / INTERNI

Sostenibilità fa rima con durabilità Homi propone di pensare, prima che al prodotto riciclabile, a quello fatto per durare a lungo. Due elementi indispensabili: materiali adatti e un design che può attraversare il tempo di MARTA MEGGIOLARO

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iamo abituati a pensare alla sostenibilità come a un piano efficace di riciclaggio, ma il vero obiettivo dovrebbe essere mandare in discarica meno cose possibili, creando oggetti estremamente durevoli, che possano scavalcare le epoche. Questo però richiede un cambiamento radicale a tutti, designer, produttori, stakeholder, rivenditori e consumatori. Siamo disposti a cambiare il nostro stile di vita e i nostri paradigmi di fruizione? Questa in sintesi la domanda da cui è partita l’indagine di Homi su “Il futuro degli stili di vita. Sostenibilità, quotidianità e consumi” che si è tenuto il 5 maggio on line. Il confronto fra i relatori ha posto l’attenzione sui temi evolutivi dei prodotti e dei servizi dedicati alla vita quotidiana, con un focus particolare alla casa. L’ipotesi esplorata attraverso i diversi interventi è che sia giunto il momento di offrire una nuova scala di valori in cui bellezza e durevolezza devono trovare un giusto equilibrio con il desiderio di novità, l’attrattività di nuovi materiali e i paradigmi di fruizione. RIVOLUZIONE GREEN, I TEMPI SONO MATURI Homi in questi mesi di lavoro ha raccolto da più parti l’esigenza di approfondimento del tema sostenibilità. Lo chiedono le aziende, per le quali l’attenzione ai temi dell’ecologia e della green economy è in

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IL DESIGN DI ALTA QUALITÀ CREA OGGETTI CHE POSSONO ESSERE CAPITI E APPREZZATI IN MANIERA TRASVERSALE continua crescita insieme allo sviluppo in questa direzione di abilità e di qualità dei prodotti. “Sostenibilità” sta diventando uno dei criteri principali per stabilire il valore di punti vendita, logistica, prodotti, ma anche delle città, e dei luoghi in cui si sviluppa la socialità. I consumatori hanno interiorizzato il tema del preservamento del clima, della gestione dei rifiuti e dell’inquinamento e hanno familiarizzato con i presupposti dell’economia dei prossimi anni: riduzione dei consumi, durabilità dei prodotti e discarica zero. Il riciclaggio è entrato a far parte dell’orizzonte quotidiano della popolazione occidentale: fioriscono i negozi di prodotti di seconda mano, cresce l’uso di materiali riciclati e riciclabili. Tutto questo manifesta che ci sono le condizioni favorevoli al cambio di cultura, di gusti e di comportamento degli utenti: dobbiamo dirigerci verso una qualità estetica che du-

I PARTNER

La moka è l’emblema del tipo di prodotto a cui puntare: concepita per un uso intensivo, estremamente robusta, riciclabile al 100%, e caratterizzata da un design che è diventato iconico e che non teme il passare del tempo.

La ricerca è patrocinata dalla Commissione Europea, Ministero dell’Ambiente, Regione Lombardia, Comune di Milano, Assolombarda, ConfCommercio, è sostenuta da BWT – Best Water Technologies, BWH Hotel Group – Best Western, Just Eat, Opel, Ricola, Gruppo Unipol e Vaillant.


compagnia. Innanzi tutto vengono apprezzati gli Homi si terrà dal 5 all'8 oggetti che hanno un di settembre a fieramilano significato, un poten(Rho) insieme all'edizione ziale comunicativo speciale del Salone del che li colloca nella nomobile e alla Milano stra vita, non solo nel Design Week. nostro spazio. In secondo luogo, sono oggetti con una chiara qualità estetica, che li rende capaci di vivere più a lungo, restando armonicamente inseriti nel nostro contesto, dove possono esprimere qualcosa di noi. Sono oggetti eleganti, ma allo stesso funzionali, fruibili, e accessibili da un’ampia platea, perché il design di alta qualità crea oggetti che possono essere capiti e apprezzati in maniera trasversale. Possiamo sintetizzare questi aspetti usando le parole di Ingramo che li ha detto: «Sono oggetti che esprimono il loro significato nella semplicità durevole ed elegante (…) In tutti questi oggetti la performance non si vede, ma si apprezza nel tempo, La molletta e questa è un'altra cosa che aiuta Ideale in acciaio a percepire la qualità». Si tratta di inox, ideata prodotti fatti bene in fondo, supda Ipac per sfruttare gli portati poi da una comunicazione scarti di acciaio e da un servizio clienti altrettanto inox derivanti puntuali. Un aspetto sottolineato dallo stampaggio delle pentole, nell’intervento di Raffaella Manche ora fa parte giarotti è l’uso del colore. Il colore della collezione può allungare la vita del prodotdel MOMA di New to e far percepire il materiale in York. modo diverso, meno impattante. Aiuta a rinnovare l’immagine aziendale. Oggi progettare insomma non

SAVE THE DATE

Quanto è importante per te il tema della sostenibilità ambientale?

22%

36%

36%

6%

Moltissimo

Molto

Abbastanza

Per niente

Dati raccolti da Osservatorio Casa Doxa, indagine realizzata su un panel di circa quattromila famiglie italiane.

ri nel tempo e verso materiali avanzati, in grado di sollecitare in grado minimo l’ambiente. A questo va accostato tutto ciò che le nuove frontiere tecnologiche del digitale, IOT o AI, potranno offrire come nuove soluzioni su cui lavorare. Gli italiani sono pronti, come emerge anche dall’ultimo sondaggio dell’Osservatorio Casa Doxa: il 69% degli intervistati, infatti, è convinto che le scelte da consumatore possano far cambiare i comportamenti delle aziende. FATTI PER RESTARE (ANCHE SENZA EFFETTO WOW) Ma cosa vogliono i consumatori? Il primo tema è sempre la qualità, ma

possiamo declinarla negli aspetti che oggi hanno assunto rilevanza, grazie all’intervento di Raffaella Mangiarotti, a cui dobbiamo, ad esempio, la linea di elettrodomestici vintage di Smeg, che oggi copre un terzo del fatturato della

Ritieni che negli ultimi anni si sia preso atto dei problemi ambientali e a far qualcosa per risolverli?

7% Finalmente è stata presa la strada giusta

38%

39%

Sono state prese misure importanti, anche se la soluzione è ancora lontana

Si è fatto qualcosa, ma molto meno di ciò che avremmo potuto e dovuto fare

16% Sono state fatte soprattutto chiacchiere, ma nulla di concreto

Dati raccolti da Osservatorio Casa Doxa, indagine realizzata su un panel di circa quattromila famiglie italiane.

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Tendenze / INTERNI

Colori tenui, linee arrotondate, alta qualità nel design, nei materiali e nelle componenti: il prodotto del futuro non scommette sull’”effetto Wow”, ma sul fatto che può essere una presenza duratura, che non stanca.

I RELATORI

• Emanuele Guido, Exhibition Director Business Unit Lifestyle Fiera Milano • Matteo Oreste Ingramo, CEO Poli.design • Laura Bettini, giornalista, “Si può fare” – Radio 24 • Guido Chiti, owner IPAC • Edoardo Croci, coordinatore Osservatorio Smart City Università Bocconi • Raffaella Mangiarotti, designer • Paola Scalvini, direttore Prodotto Casa, Coincasa • Andrea Tozzi, Research Manager CasaDoxa, BVA Doxa

Conosci il concetto di sostenibilità ambientale?

33% Molto bene

59% Ne ho sentito parlare ma non ho una conoscenza approfondita

6%

DOBBIAMO DIRIGERCI VERSO UNA QUALITÀ ESTETICA CHE DURI NEL TEMPO E VERSO MATERIALI AVANZATI, IN GRADO DI SOLLECITARE IN GRADO MINIMO L’AMBIENTE

Non ne ho mai sentito parlare

Dati raccolti da Osservatorio Casa Doxa, indagine realizzata su un panel di circa quattromila famiglie italiane.

significa pensare al nuovo, ma ripensare al vecchio e integrarlo al nuovo. Progettare prodotti di accompagnamento alla vita. Non da effetto wow, ma che entrino in punta di piedi, per restare un

po’ di più. Guido Chiti, di IPAC, aggiunge: senza dimenticare il packaging, progettando confezioni che permettano di disperdere il meno possibile nell’ambiente dopo aver acquistato il prodotto. Usando

il buonsenso: perché ad esempio, la molletta in acciaio inox Ideale, creata nel 1967, è stata inventata per sfruttare gli scarti dei nastri di acciaio inossidabile che si usavano per fare le pentole, e adesso fa parte di una collezione del MOMA di New York. Vale a dire: creatività, eleganza e buon senso sono state e continuano ad essere le migliori risorse del Made in Italy.

Città green: un po’ di storia Le città possono contribuire a un miglioramento della qualità di vita dei propri cittadini, essere più attrattive e favorire il business. Clima e Covid hanno impresso un’accelerazione ai cambiamenti messi in moto nel 2015, quando è stata decisa la direzione per lo sviluppo delle città in tre accordi internazionali: l'accordo di Parigi, l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e l’Agenda Urbana adottata sempre dalle Nazioni Unite durante la conferenza “Habitat III”. L’accordo di Parigi sostituisce il Protocollo di Kyoto e impegna tutti i Paesi del mondo in un percorso di decarbonizzazione e di transizione ecologica. In questo accordo il ruolo delle città è esplicitamente riconosciuto: le città possono da un lato contribuire alla riduzione delle emissioni climalteranti, dall'altro essendo luoghi particolarmente vulnerabili, per la concentrazione di attività di persone, sono anche i luoghi dove si possono sperimentare delle soluzioni per ridurre la vulnerabilità e aumentare la resilienza. L’Agenda 2030 ha disegnato le linee guida per le politiche di sostenibilità a livello internazionale e nazionale attraverso i 17 Sustainable Development Goals, che coinvolgono in modo più o meno diretto la vita urbana, dandosi come punto di approdo il 2030. Infine nel 2015 abbiamo l'approvazione da parte delle Nazioni Unite della nuova agenda urbana, dove si trattano direttamente le dimensioni ambientale, economica e sociale delle città. Da qui è partito un grande lavoro multidisciplinare, a supporto del Ministero per la transizione ecologica, che vuole giungere alla definizione delle linee guida per un'agenda urbana nazionale che poi possa essere declinata dai Comuni, esplicitando gli obiettivi e gli indicatori che misureranno il livello di raggiungimento di questi obiettivi. Molti gli aspetti presi in considerazione, fra cui l’uso delle biciclette e del car sharing, la disponibilità di reti wi-fi. Sottolineiamo qui il fatto che viene riconosciuto il ruolo del capitale naturale del verde nelle aree urbane. Capitale, perché il verde fornisce alla città una serie di servizi a cui può essere data una valutazione economica: il verde urbano quindi non genera solo benessere, ma anche valore.

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il mio impegno green

PERCHÉ SCEGLIAMO LA PLASTICA? Un materiale troppo prezioso per essere scartato e che grazie alle sue qualità e proprietà si inserisce perfettamente nel sistema circolare dove può essere trasformato da rifiuto a nuovo prodotto. Parola di Teraplast S.p.A

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a sostenibilità ambientale è da anni il suo tema prioritario, un impegno che Teraplast S.p.A porta avanti attraverso la produzione di vasi e fioriere indoor e outdoor dallo spirito green. Questa filosofia, orientata all’economia circolare, si traduce nel 2020 nel lancio del nuovo brand Tera®: una linea interamente dedicata a vasi, fioriere e sassi decorativi realizzati in plastica riciclata post consumo e riciclabile al 100%. Ogni prodotto nasce infatti dalla raccolta e selezione dei rifiuti plastici, trasformati in piccoli granuli che diventeranno la nuova materia prima per realizzare prodotti durevoli e di design per la cura di piante e fiori. Un ulteriore tassello che consolida e rafforza la responsabilità e consapevolezza ambientale

del brand è la certificazione Plastica Seconda Vita, rilasciata dall’Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo (IPPR), che identifica i beni realizzati con materie plastiche riciclate, riconoscendo la tracciabilità dei prodotti e certificando la percentuale di materiale plastico proveniente da rifiuto post-consumo, da scarti industriali o dalla miscela ottenuta da entrambi. Questo approccio circolare guida la realtà aziendale e stimola lo staff nelle proprie azioni quotidiane, incentivando comportamenti virtuosi e stili di vita sostenibili e puntando a un processo produttivo sempre più affinato per una gamma di prodotti riciclati e riciclabili più ampia. Per maggiori informazioni www.teraitaly.com

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Tendenze / NOVITÀ

Stile mediterraneo, stile sostenibile Clienti attenti all’ambiente ricercano alternative green. Perché non puntare sulle piante mediterranee? Risparmiano acqua, ravvivano giardino e terrazzo e sono ottimali per chi vuole fare la cosa giusta. Ecco la selezione Plantipp di BIANCA FERRARIS

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nnuali, aromatiche, succulente, adatte a giardini rocciosi, graminacee: terrazzi e giardini in stile mediterraneo si arricchiscono di profumi e colori, di flora, quella più disparata, che si adatta e cresce indisturbata, anche senza acqua. Il garden, promotore di buone pratiche e sostenibilità, può spingersi più in là e giocare su un’offerta specifica di piante mediterranee per i consumatori consapevoli e nel frattempo tenersi aggiornato sulle ultime novità di mercato. Oltre ai vasi in plastica riciclata, ai terricci e substrati naturali e ai prodotti per la cura e la difesa biologici, le idee da proporre non mancano ma forse si potrebbe fare un passo in più e far conoscere altre strade, anche meno battute. Come? Puntando su varietà che, addirittura, non richiedono grossi quantitativi d’acqua per vivere e crescere vigorose. A corto di idee?

UN’IDEA ANTISPRECO DA COMUNICARE Realizzare un giardino o terrazzo mediterraneo richiede attenzione e gli appassionati non sapranno da dove partire e come organizzarsi. Perché non creare un angolo speciale da “consultare con gli occhi” e da cui lasciarsi ispirare? Si parte con la disposizione le piante nella corretta posizione, massimizzando l’esposizione e con le radici all’asciutto, e concentrando la scelta sulle tipologie che si adattano a tutto, o quasi. Segnala fin da subito il vantaggio “anti spreco” idrico, racconta visivamente il giardino o terrazzo in stile mediterraneo e opta per le varietà più belle e di tendenza. Una soluzione efficace è quella di giocare con i contrasti di forme e di colore: associa tante piante diverse, quelle coltivate in terra con altre in vaso. È proprio nel giardino mediterraneo che nasce l’idea delle composizioni: le composizioni di piante, annuali e perenni, ci sono da sempre nei giardini caldi perché le piante “si alleano” e la più forte aiuta con la sua ombra quella più piccola, che contribuirà a trattenere l’acqua vicino alle sue radici. Cattura l’attenzione, crea combinazioni speciali, il resto verrà da sé. Ma se proprio vuoi, dai un’occhiata alla selezione Plantipp!

DA SAPERE

I giardini e i terrazzi mediterranei sono una combinazione di piante annuali, aromatiche e succulente. I giardini asciutti sono tradizionalmente una combinazione di piante adatte a giardini rocciosi, graminacee e piante della macchia mediterranea con delle fioriture annuali d’impatto.

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DIANELLA REVOLUTA ‘COOLVISTA’® 

Si sviluppa rapidamente un ciuffo denso, offrendo sfumature di grigio, verde e blu in un solido ordito di foglie. Molti germogli laterali emergono dal terreno attorno alla base della pianta, rendendola ancora più folta. ‘Coolvista’® tollera l’asciutto e resiste abbastanza bene al freddo. La fioritura è gentile e gradevole.

SCHIZACHYRIUM SCOPARIUM ‘STANDING OVATION’ 

Il fogliame blu-verde dello Schizachyrium ‘Standing Ovation’ si colora durante l’autunno. Standing Ovation prospera bene in pieno sole in un terreno da secco a medio umido e ben drenato. Questa bella erba ornamentale ha foglie più spesse rispetto agli altri Schizachyrium. A causa del portamento robusto e verticale, non cade. Standing Ovation raggiunge i 90 cm di altezza e i 40 di larghezza ed è resistente fino a -30 °C.

LOMANDRA LONGIFOLIA ‘WHITE SANDS’ 

È la prima Lomandra variegata. Il fogliame è grigio-verde con una striscia bianca nel mezzo e bordi bianchi all’esterno. Da ricordare che Lomandra è una perenne sempreverde e non un’erba! È facile da coltivare e dalla rapida crescita e richiede poca manutenzione.


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Tendenze / NOVITÀ

CHOISYA X DEWITTEANA 'WHITE DAZZLER'®

Una meraviglia di Choisya. È compatta e porta molti fiori bianchi profumati. Se il tempo è abbastanza buono può anche fiorire una seconda e una terza volta!

UN ASSAGGIO DI GIARDINO MEDITERRANEO IN NEGOZIO

• Disponi le piante con massima esposizione • Tieni le radici all’asciutto • Segnala i vantaggi in termini di anti spreco idrico • Punta sulla componente visiva

GARDENIA ‘CROWN JEWEL’, GARDENIA ‘PINWHEEL’ E GARDENIA ‘DOUBLE DIAMONDS’ 

Le Gardenia sono sempre usate come piante da fiore; una volta finita la fioritura spesso vengono messe nell’angolo della vergogna del giardino, dove si accatastano le piante che non riusciamo a fare stare bene. Grazie alla selezione di Plantipp sono disponibili varietà come la Gardenia ‘Crown Jewel’, compatta e molto prolifica, la Gardenia ‘Pinwheel’, con molti fiori singoli, e la Gardenia ‘Double Diamonds’, con fiori doppi molto profumati.

EUPHORBIA ‘BLACKBIRD’

Una pianta bella sempre, sia in vaso sia in terra. Più sole prende e più resta compatta. Resiste molto bene al freddo e ha dei fiori spettacolari: grandi, gialli e pieni di nettare!

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Informazione pubbliredazionale

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il mio impegno green

TRASMETTERE AMORE E CURA PER IL PIANETA

Nuove persone e nuove esperienze ma soprattutto nuovi prodotti sempre più efficaci e che rispondono alle richieste di sostenibilità provenienti dal mercato

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ai come in questo momento Newpharm® Home&Garden Fitoguard® ha premuto sull’acceleratore dell’innovazione con lo scopo di supportare e aiutare i rivenditori nella vendita e nella proposta di nuove soluzioni sempre più efficaci e accattivanti. Una scelta coraggiosa che rispecchia l’attitudine che da sempre contraddistingue il brand nell’attenzione e vicinanza verso i propri clienti. Mentre, a causa della pandemia, le persone sono state costrette a cambiare il proprio stile di vita, le abitudini e il loro modo di lavorare, il gruppo ha mantenuto immutata la propensione per l’innovazione.

UN APPROCCIO CONSAPEVOLE

Oggi l’azienda si rivolge ad un pubblico sempre più attento alle dinamiche sociali e ambientali, spesso desideroso di intraprendere anche iniziative concrete per la salvaguardia del nostro Pianeta. La nuova veste con la quale si presenta Newpharm® Group nel 2021 si ispira proprio a questo desiderio di cambiamento: una migrazione dalla difesa strettamente chimica

contro gli infestanti, a un approccio “ibrido” dove il fitofarmaco o il biocida viene facilmente coniugato con un prodotto naturale (spesso anche biologico). Il gruppo Newpharm® crede fortemente nell’importanza e nel rispetto della natura e fonda la sua attività sui principi di sviluppo sostenibile e sulla responsabilità etica e sociale. La protezione dell’ambiente e l’ecosostenibilità sono valori imprescindibili e per questo l’azienda si impegna costantemente nella ricerca e nell’impiego di metodi e strategie sempre più incentrate verso un futuro più sostenibile. Dall’attenzione nei confronti dello smaltimento dei pack all’ampliamento del nuovo headquarter nel rispetto dei più alti standard di sostenibilità. La linea “Il mio orto bio”.

PER UN FUTURO MIGLIORE

Da qualche anno l’azienda intende trasmettere l’amore per il pianeta attraverso la figura di “Giustino” che accompagna i prodotti Newpharm Home&Garden® Fitoguard in un viaggio di consapevolezza. Il suo successo, addirittura, ha spinto ad allargare la famiglia con due nuove figure Ortoricco e Florabella, due bimbi curiosi con la passione per la natura.

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Tendenze / AMBIENTE

Alle aziende italiane piace il legno certificato Il discorso sulla sostenibilità si allarga anche alla salvaguardia del mondo forestale, una missione che PEFC persegue da vent’anni e a cui anche tu puoi contribuire di ALICE NICOLE GINOSA

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artiamo subito con i numeri. In Italia ad oggi sono 881.854,43 gli ettari certificati e gestiti in modo sostenibile. Tredici regioni e due province autonome del nostro Paese hanno deciso dunque di occuparsi del proprio patrimonio forestale seguendo logiche green a cui si aggiungono 1.206 aziende di trasformazione che optano unicamente per legno certificato. Dati promettenti che attestano l’Italia - su scala mondiale - al 26° posto su 43 tra le nazioni che hanno sviluppato uno standard nazionale PEFC. Meno “certificati” e, quindi, nel mirino dei progetti futuri dell’associazione, sud Italia e Appennini. TRASMETTERE CONSAPEVOLEZZA IN AZIENDA E AI CLIENTI In vent’anni di lavoro, molta attenzione è stata dedicata anche al

IN BREVE

• 881.854,43 ettari certificati e gestiti in modo sostenibile in Italia • 13 regioni e 2 province autonome salvaguardano il proprio patrimonio forestale • 1.206 aziende di trasformazione optano unicamente per legno certificato

dialogo costante e diretto con le aziende, alle quali PEFC ha promosso la Catena di Custodia. La possibilità di tracciare a livello aziendale tutte le fasi di lavorazione e distribuzione di legno e carta fino ad oggi ha convinto 1.206 aziende, decretando l’Italia al quinto posto al mondo per numero di certificati di Catena di Custodia. Tra i settori commerciali certificati PEFC si annoverano ovviamente quello della lavorazione del legno, seguito da stampa ed editoria e carta per la casa e per l’igiene. Il lavoro di sensibilizzazione delle

SCEGLIERE LEGNO E CARTA CERTIFICATA SI AGGIUNGE ALLE PRATICHE SOSTENIBILI DA ADOTTARE 60

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CHI È PEFC ITALIA?

Un’iniziativa internazionale e associazione senza fini di lucro che costituisce l’organo di governo nazionale del sistema di certificazione PEFC (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes). Tra i suoi obiettivi si segnala quello di migliorare l'immagine della selvicoltura e della filiera foresta– legno-carta, fornendo di fatto uno strumento di mercato che consenta di commercializzare legno, carta e prodotti della foresta derivanti da boschi e impianti gestiti in modo sostenibile.

aziende si è svolto in parallelo con quello dei consumatori che, riconoscendo il marchio, hanno la possibilità di scegliere prodotti sostenibili. Anche il garden si può inserire in questo percorso, sia trasmettendo una filosofia responsabile a livello aziendale e di logiche di consumo sia optando per legno certificato da inserire nel proprio punto vendita. Siamo il paese infatti in cui il logo PEFC è più riconosciuto in Europa e questa sembra già un’ottima notizia.

TUTTO INIZIA DA U N A PAS S I O N E .

ARENA VIVAI SOCIETÀ AGRICOLA S.R.L. | Via San Giovanni Bosco - 37050 Raldon di S. Giovanni Lupatoto (VR) Tel. 045 8731952 | Fax 045 8739742 | commerciale@arenavivai.com | www.arenavivai.com


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Tendenze / ECONOMIA

L’AVANZATA DEL BIO È COMINCIATA

Lo confermano i 300 milioni di euro che il Governo dedicherà nei prossimi cinque anni alle produzioni biologiche. Una prima vittoria e un segnale chiaro sulla direzione del settore di ALICE NICOLE GINOSA

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l biologico è entrato nel quotidiano da tempo, lo stesso che le associazioni come AIAB, Assobio, Associazione Biodinamica e FederBio hanno passato nel sostenere la transizione verso l’agroecologia. E finalmente, ora, qualcosa sembra dare segnali positivi. Ma procediamo con ordine per capire cosa è successo. Il 30 giugno sono stati approvati dalla Camera, in via definitiva, gli emendamenti al decreto legge N.59 del 6 maggio 2021 che istituiscono il Fondo complementare al PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). In poche parole, oltre alla dotazione europea prevista, verranno stanziati ulteriori 30 miliardi di euro. Una cospicua cifra di cui 1.2 miliardi saranno destinati ai contratti di filiera e distrettuali per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo. Ma non è tutto. Il 25% di questo plafond, ovvero 300 milioni di euro, si spenderanno esclusivamente - e in un arco temporale di 5 anni - per le produzioni biologiche. Un primo passo promettente che evidenzia come puntare sul bio oggi e in futuro non sia una cattiva idea

PUNTARE SUL BIO OGGI E IN FUTURO È UN’OPPORTUNITÀ DI SVILUPPO 62

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ma, al contrario, un’opportunità di sviluppo. Un’idea in cui già AIAB, Assobio, Associazione Biodinamica e FederBio credono fermamente. L’importanza di inserire nel PNRR misure di sostegno a favore del biologico è stato il nodo centrale delle richieste inviate dalle associazioni al Presidente del Consiglio Draghi, al Ministro dell’agricoltura Patuanelli e ai capigruppo di Camera e Senato che hanno posto l’accento anche sulla rilevanza di destinare finanziamenti per la promozione di filiere di Made in Italy bio e di distretti biologici. LA DIREZIONE È QUESTA Il supporto del Governo e la fiducia dimostrata spingeranno le associazioni del bio a impegnarsi a fare passi ancora più in avanti. Ma la strada è ancora lunga. Tra le richieste ancora senza risposta, gli investimenti in ricerca e innovazione, una maggiore spinta verso la digitalizzazione e una fiscalità finalizzata ad agevolare le attività, i prodotti e i servizi con un impatto positivo sull’ambiente. In attesa di ulteriori avanzamenti, in qualità di garden center puoi continuare a metterci del tuo nel sostenere prodotti e approcci in questa direzione ma anche a fare cultura, insegnare un metodo, indicando una via alternativa a quella convenzionale.


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Mercati / ECOLOGICO

Riciclo dell’organico: a che punto siamo? Arriva il libro che ce lo racconta: si chiama “Biowaste tra ripresa e resilienza”, a cura di Massimo Centemero, direttore del CIC di MARTA MEGGIOLARO

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artiamo da una buona notizia: l’Italia è in vantaggio rispetto a Francia, Spagna e Germania, Paesi che ci assomigliano per posizione geografica, abitanti, reddito pro capite e stili di vita, e con i quali ci confrontiamo tutti i giorni. Infatti, secondo il rapporto annuale del Consorzio Italiano Compostatori, il compost in Italia ha superato la produzione di due milioni di tonnellate l’anno. E, come spiega Centemero, «sia il compost sia il digestato dal 2022 potranno essere liberamente commercializzati tra gli Stati membri europei in virtù dello status di End of Waste (rifiuto cessato) a seguito dell’adozione del Regolamento Fertilizzanti. A questi si aggiunge il biometano che, prodotto soprattutto dagli impianti che trattano il rifiuto organico proveniente dalle nostre raccolte differenziate, sta procedendo verso quote che si avvicinano ai duecento milioni di metri cubi l’anno». Numeri importanti, in quanto il settore del riciclo dell’organico è strategico sia per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti dall’Europa volti alla transizione al modello di economia circolare sia per il percorso verso la decarbonizzazione del nostro paese.

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“BIOWASTE TRA RIPRESA E RESILIENZA” • • • • •

A cura di Massimo Centemero Con la collaborazione di Elisabetta Bottazzoli Edito da Edizioni Ambiente Seconda edizione della collana Organic Biorecycling Disponibile nelle librerie fisiche e digitali

FONDAMENTALE PER LA TRANSIZIONE ECOLOGICA I numeri incoraggianti che abbiamo appena citato sono il punto di partenza del libro “Biowaste tra ripresa e resilienza” a cura di Massimo Centemero, agronomo e direttore del Consorzio Italiano Compostatori (CIC), che ha visto la collaborazione di Elisabetta Bottazzoli, esperta di sostenibilità ed economia circolare. «Abbiamo curato questo libro nella primavera 2021, momento particolarmente delicato per tutti i comparti produttivi che si avviavano, con cauto ottimismo, ad una lenta ma progressiva ripresa delle attività socioeconomiche - spiega Centemero - questo testo, grazie a studi, approfondimenti, numeri aggior-

Massimo Centemero, direttore del CIC.

nati e in continuità con quello del 2020, vuole dunque essere uno strumento a supporto non solo degli operatori del settore, per fare bilanci e progettare il lavoro dei prossimi mesi e anni, ma anche di tutti quelli che vogliono approfondire la propria conoscenza di un settore che, sempre più, si sta affermando come strategico per la transizione ecologica del nostro Paese». BIOMETANO, AVANTI TUTTA Molti gli argomenti trattati con attenzione e abbondanza di informazioni all’interno del testo. Ad esempio, a seguito del recepimento delle direttive e dell’adozione dei regolamenti europei, nel libro si sottolinea la necessità di avere politiche a sostegno della produzione di fertilizzanti organici, con cui contrastare i cambiamenti climatici e mantenere la fertilità dei suoli. Altrettanto importante la produzione di biometano che, dopo l’iniziale fase di supporto economico generato


La copertina del libro “Biowaste tra ripresa e resilienza”. Confezioni di compost prodotto dal CIC.

INDICATORE Rifiuti organici (Mt/anno) Popolazione interessata alla raccolta differenziata dei rifiuti organici (milioni di abitanti) Impianti di riciclaggio industriali (n) Fatturato diretto, senza indotto (mln euro) Compost (t/anno) Biometano (Mm³/anno) CO2 equivalente evitata rispetto allo smaltimento in discarica (Mt CO2) Carbonio organico contenuto nei fertilizzanti prodotti dal riciclaggio e restituito al suolo (t/anno) N-P-K rinnovabili generati e immessi sul mercato (t) Stima dell’incremento dell’occupazione lungo la filiera (n addetti)

SITUAZIONE ATTUALE

PROSPETTIVA AL 2025-2030

7 45

10 60

150 750 2.000.000 100 4,3

200 (+30 -40 al Centro Sud) 1200 3.000.000 200 – 250 5,6

250.000

375.000

50.000

70.000 + 4.000

La tabella, inserita nella memoria del CIC riguardo il PNRR, riporta alcuni dati sintetici del settore dell’Economia Circolare del biowaste in Italia con l’indicazione della situazione attuale e le prospettive al 2030. Si sottolinea che il settore dei rifiuti organici ha dato un contributo rilevante durante la pandemia, assicurando non solo la continuità delle raccolte anche nelle fasi più difficili, ma anche, grazie all’intenso sviluppo di calore nel corso dei processi biologici, l’igienizzazione dei rifiuti trattati, vero e proprio presidio territoriale sanitario e ambientale.

dalla riduzione dei carburanti di origine fossile (che, quindi, non genera sovraccosti per la bolletta dei cittadini), necessita di una proroga alla luce dei nuovi target obiettivo di produzione di carburanti avanzati. Il libro illustra anche le conclusioni di una ricerca condotta da Prometeia e CIC sulle ricadute economiche e occupazionali del settore dell’organico, e sul contributo che quest’ultimo può dare ai percorsi di mitigazione ai cambiamenti climatici. Infine ampio spazio è stato dedicato alle esperienze del Consorzio Italiano Compostatori e alle proposte per migliorare l’efficienza e la qualità del riciclo dei rifiuti organici, dai singoli cittadini fino ai sistemi di raccolta e agli impianti industriali, con un’attenzione particolare agli sviluppi e alle innovazioni possibili.

Un lavoro corale

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umerosi gli esperti e rappresentanti del settore, studiosi e giornalisti che hanno offerto il loro contributo: Arianna Lovera (Senior Programme Officer presso il Forum per la Finanza Sostenibile); Lorenzo Forni (Segretario nazionale Prometeia); Michele Burattoni e Michele Catalano (Senior specialist di Prometeia); Mario Bonaccorso (Direttore tecnico Cluster Spring per la chimica verde); Annalisa Corrado (Responsabile attività tecniche del Kyoto Club, co-ideatrice e coordinatrice del progetto GreenHeroes); Giulia Lucertini (ricercatrice e docente a contratto in pianificazione e valutazione del territorio all’Università Iuav di Venezia); Francesco Musco (Professore ordinario di pianificazione urbanistica e delegato del Rettore alla ricerca all’Università Iuav di Venezia); Luca Montanarella (Commissione europea, Joint Research Centre); Letizia Palmisano (Giornalista ambientale); Gianni Silvestrini (Direttore scientifico di Kyoto Club e KeyEnergy); Luca Zorloni (Responsabile economia e attualità di WIRED); Flavio Bizzoni (Presidente del CIC); Matteo Nardi (Giornalista ambientale). Questa edizione contiene anche la “testimonianza” di Lella Miccolis che descrive la propria esperienza di donna, imprenditrice del settore e in territorio del sud Italia, tanto carente di infrastrutture produttive anche nel settore del compostaggio. Tutti gli autori hanno collaborato pro bono alla realizzazione del libro, di cui parte dei proventi delle vendite sono stati devoluti all'Associazione Pane Quotidiano, un’organizzazione laica, apolitica e no profit, fondata a Milano nel 1898 il cui obiettivo è quello di assicurare, ogni giorno e gratuitamente, generi alimentari di prima necessità a chi ne ha bisogno. greenup

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Mercati / PREZZI

PESERÀ IL COSTO DELLE MATERIE PRIME

I SERVIZI PIÙ COLPITI • Imballaggi • Energia • Concimi • Trasporti

Coldiretti lancia l’allarme sull’aumento dell’energia, della plastica, dell’acciaio e della carta, voci determinanti nella filiera di produzione di piante e fiori. Poi serve un piano serio per evitare la “bolletta logistica” di FILIPPO TOMMASEO

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opo la pandemia a pesare sulla ripresa del settore florovivaistico è ora l’impennata dei costi di produzione con aumenti fino al 25% delle materie prime per imballaggi, energia, concimi e trasporti anche per le carenze su logistica e infrastrutture del sistema Italia. È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti divulgata in occasione dell’iniziativa con Affi “Ripartiamo con un fiore”. Il prezzo del petrolio – sottolinea la Coldiretti – sta condizionando i costi energetici ma ad aumentare sono anche quelli della plastica, dell’acciaio e della carta determinanti nella filiera di produzione di fiori e piante. L’AGGRAVIO PER I TRASPORTI Un settore fortemente orientato all’esportazione sul quale incide in misura rilevante il costo dei trasporti. “Attraverso il Pnrr è necessario agire sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra sud e nord del paese, ma pure con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo”, afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “si tratta di una mancanza che ogni anno rappresenta per il nostro paese un danno in termini di minor opportunità di export al quale si aggiunge proprio il maggior costo della “bolletta logistica” legata ai trasporti e alla movimentazione delle merci”. Secondo l’ultima analisi del centro studi Divulga in Italia il costo medio chilometrico per le merci del trasporto pesante è pari a 1,12 euro/chilometro, più alto di nazioni come la Francia (1,08) e la Germania (1,04), ma addirittura doppio se si considerano le realtà dell’Europa dell’Est: in Lettonia il costo dell’autotrasporto è di 0,60 euro al chilometro e in Romania 0.64. Si tratta di un aggravio per gli operatori economici italiani superiore dell’11% rispetto alla media europea – continua la Coldiretti – e che colloca il nostro Paese al 30° posto nella

classifica mondiale stilata dal Global Competitiveness Report (GCR), curato dal World Economic Forum. ALTRI DUE ASPETTI Serve anche un’adeguata attività diplomatica per la rimozione dei blocchi fitosanitari che – sottolinea la Coldiretti – ancora sussistono per le produzioni vivaistiche italiane in alcuni paesi. La Brexit, ad esempio, è causa di preoccupazioni nel settore florovivaistico, legate soprattutto a nuove regole fitosanitarie non in linea con la normativa Ue e perché le autorità britanniche saranno chiamate a controlli alle frontiere sempre più complessi, con ritardi e burocrazia che ne consegue. Inoltre, vanno potenziate nelle risorse e allargate a una platea più vasta le misure previste per il Bonus Verde e finanziata la promozione del settore e dei consumi nazionali ed esteri per un vero rilancio di piante e fiori made in Italy. Da tutelare c’è la competitività del florovivaismo italiano che offre circa 200mila posti di lavoro con un fatturato che arriva a 2,7 miliardi di euro, di cui oltre 1/3 – conclude la Coldiretti – viene realizzato con le spedizioni all’estero.

25% LA PERCENTUALE DI INCREMENTO DEL COSTO DELLE MATERIE PRIME PER IMBALLAGGI, ENERGIA, CONCIMI E TRASPORTI ANCHE PER LE CARENZE SU LOGISTICA ED INFRASTRUTTURE DEL SISTEMA ITALIA. 66

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il mio impegno green

CAMBIARE PROSPETTIVA

Dopo gli astucci e i cartoni in carta certificata Fsc, arrivano per Cifo anche flaconi ed etichette in plastica riciclata. A conferma di una brand purpose sempre più orientata al green Cifoblock Bio. Tannino.

Aceto.

Propoli.

L’

azienda bolognese Cifo già da tempo ha intrapreso un cammino sostenibile che l’ha portata ad essere una delle prime aziende del settore a credere e investire in prodotti 100% naturali e consentiti in agricoltura biologica, intercettando un trend del mercato in continua crescita. Una particolare attenzione è stata data, soprattutto, alla linea Barriera Naturale, che nel 2021 è stata oggetto di un interessante restyling grafico e di un passaggio ad un packaging più sostenibile, dapprima con l’adozione di nuovi cartoni e astucci di carta certificata Fsc e poi con il passaggio all’uso di flaconi ed etichette in plastica riciclata. Passi concreti verso il “green”, quindi, per questa linea di formulati che, utilizzando componenti vegetali e minerali, vanno a potenziare la resistenza delle piante nei confronti degli stress biotici e abiotici ma, al tempo stesso, si possono utilizzare su aromatiche, piante da frutto, ortaggi,

Sapone molle.

perché non inquinano e non lasciano residui nocivi. Uomo, animali domestici e insetti utili sono al sicuro! UN’ALTERNATIVA AL CHIMICO C’È “Oggi prodotti come Cifoblok Bio, Sapone molle, Propoli, Tannino e Aceto, sono sempre più richiesti e suscitano meno scetticismo di un tempo – spiega Pierluigi Picciani, direttore commerciale e marketing Cifo – ciò avviene anche perché stiamo stimolando un cambio di prospettiva, dando modo ai consumatori di sperimentare dei prodotti naturali di elevata qualità, che per la loro efficacia rappresentano una valida alternativa al chimico e consentono di soddisfare le sempre più sentite esigenze di attenzione alla tutela dell’ambiente e della propria salute”. Per maggiori informazioni www.cifo.it greenup

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Mercati / ECONOMIA CIRCOLARE

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Sii pioniere di un futuro sostenibile Il garden center può e deve fare di più, assumendosi la responsabilità di diventare un riferimento. Il settore parla chiaro, non perdere tempo di JESSICA BERTONI

C’

era una volta un mondo fantastico in cui tutti pensavano all’ambiente e lui alle sue creature, ospitandole e garantendo loro tutta l’energia di cui avevano bisogno, frutti della terra e risorse di ogni genere. Anzi, in questo mondo i più bravi a far coesistere il tutto in armonia, rispettando e implementando le regole per una sana convivenza, venivano premiati: essi, più di tutti, ottenevano dai loro business sostenibili e circolari un profitto maggiore rispetto ai concorrenti meno attenti e meno scrupolosi. Sembra davvero l’incipit di una bellissima favola,

vero? Peccato sia ancora così lontana dalla realtà. Eppure, potrebbe essere il racconto di un’epoca della storia dell’umanità in cui, per effetto della tecnologia, della ricerca e della consapevolezza ambientale e socio antropologica, tutto questo sarebbe possibile, auspicabile e per giunta economicamente conveniente per tutti. Potrebbe essere il passaggio di testimone dell’imprenditore moderno, del manager capace di vivere il momento attuale, prendendo e dando ciò che crea una circolarità, un do ut des conveniente a livello globale, impacchettato per essere consegnato

come work in progress alle future generazioni! Oggi, sempre di più, le aziende dovrebbero avere un occhio di riguardo verso tutte le tematiche legate alla sostenibilità ambientale e all’efficienza energetica. Per questo è importante adottare, anche all’interno dell’ambiente lavorativo, soluzioni e strategie che puntino all’utilizzo di energie rinnovabili, allo sviluppo della mobilità sostenibile e alla riduzione di consumi e sprechi. Affiancare al profitto la salvaguardia dell’ambiente e la crescita di una sensibilità green aiuterà le aziende, non

BISOGNA AVERE IL CORAGGIO DI RINUNCIARE A QUALCHE FACILE GUADAGNO NELL’IMMEDIATO PER INVESTIRE IN UNO STILE DUREVOLE E PREMIANTE greenup

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Mercati / ECONOMIA CIRCOLARE

solo a dominare il mercato ma, anche, a rendere più duraturi i propri profitti. Perché, questa, a ragione di chi scrive, pare l’unica vera strada percorribile. L’attenzione per la salvaguardia e il rispetto dell’ambiente e la riduzione di emissioni nocive sono argomenti all’ordine del giorno, che stanno influenzando sempre di più anche gli ambiti aziendali. I consumatori ormai si rivolgono verso prodotti green ed ecologicamente sostenibili e, anche per questa ragione, è importante che le aziende adeguino le proprie strategie verso il miglioramento dell’efficienza energetica. IL CICLO DEL BUSINESS VA RIPENSATO A LUNGO TERMINE La sostenibilità ambientale è ormai diventata per le imprese un elemento di vantaggio competitivo, che attira un numero crescente di investitori, clienti e consumatori. Il controllo delle emissioni di gas nocivi e inquinanti, l’utilizzo efficiente di energia, materie prime e risorse idriche e il riciclaggio di prodotti di scarto e imballaggi sono alcune delle soluzioni percorribili per rendere la propria azienda sostenibile. Allora è il caso di chiederci il perché ciò fatichi a realizzarsi. Vale la pena, dunque, una riflessione rivolta alle imprese a noi più vicine che nel green ci lavorano come i garden center, così dentro al settore primario almeno tanto quanto a quello commerciale. Il garden center potrebbe davvero essere un esempio, potrebbe fungere da apripista rispetto a un tipo di impresa che ha tutti i requisiti per poter decollare per prima, guadagnando in immagine e bruciando sul tempo le altre, partendo anche solo con un’operazione di messa a nudo dei propri prodotti. Perché ciò possa avvenire, deve cambiare in primis l’ottica temporale dell’agire imprenditoriale. Il ciclo del business andrebbe sempre progettato su un’asse temporale di più lungo termine. Bisogna avere il coraggio di rinunciare a qual-

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che facile guadagno nell’immediato per investire in uno stile durevole e premiante, nella prospettiva della continuità aziendale. Un po' come dire che bisognerebbe credere un po' più in se stessi per puntare più in alto. Non è necessariamente vero che investire in sostenibilità voglia dire aumentare i costi, anzi se l’economia aziendale diviene circolare è dimostrabile un risparmio nel lungo termine, un efficientismo e una politica di efficacia ed economicità. Tanti centri di giardinaggio sono sostenibili, ma in generale c’è bisogno che i garden center lo siano ancora di più e con maggiore diffusione numerica: se sono sempre di più, infatti, i retailer che scelgono di eliminare la plastica dai propri punti vendita e di perseguire una strategia zero rifiuti, “svestendo” i prodotti da confezioni superflue, i garden center potrebbero (e dovrebbero) essere pionieri di questa tendenza. “SVESTIRE” I PRODOTTI DAL SUPERFLUO Si stima che la quantità di plastica per miglio quadrato di oceano sia pari a 40.000 pezzi singoli. La plastica proviene da diverse fonti e dettaglianti e i fornitori devono assumersi una certa responsabilità per gran parte degli imballaggi non degradabili

SONO SEMPRE DI PIÙ I RETAILER CHE SCELGONO DI ELIMINARE LA PLASTICA DAI PROPRI PUNTI VENDITA

che vengono gettati via. La conseguenza di ciò è che sempre più retailer si stanno impegnando nell’utilizzo di confezioni sostenibili e si stanno unendo a quello che viene chiamato il “movimento dei prodotti nudi”. Se poi occorre trovare delle soluzioni alternative, la tecnologia e la ricerca fanno di questo momento storico un’epoca unica per poter ragionare in termini di futuro sostenibile. Si pensi che, al posto della plastica, l’Università di Singapore ha sviluppato una pellicola naturale a base di chitosano dotata di proprietà antibatteriche e antivirali. Questo tipo di pellicola si sta diffondendo sempre di più in Asia, anche perché può raddoppiare la durata di conservazione dei prodotti sugli scaffali dei negozi. Un altro esempio è costituito dai supermercati svedesi, che al momento stanno iniziando a utilizzare un’etichettatura al laser priva di plastica su frutta e verdura. UNA CULTURA AZIENDALE VERDE A TUTTO TONDO Esistono altre soluzioni per migliorare l’efficienza energetica della propria impresa. Si possono citare i pannelli solari o l’ammodernamento dei sistemi di illuminazione. Entrambe permettono, di ridurre le spese sul consumo energetico e di usufruire di significative detrazioni fiscali. La scelta di fornitori locali e attenti


all’ambiente, inoltre, non solo fa del bene alla natura, ma permette anche di avere un servizio più efficace e veloce. In un’ottica di economia circolare, poi, le aziende possono adottare anche nei loro uffici la raccolta differenziata e utilizzare il meno possibile la plastica, o comunque favorirne il riutilizzo. Ma l’efficienza energetica di un’impresa passa anche attraverso i propri dipendenti. Migliorare la sensibilità del personale verso tematiche legate alla sostenibilità e al risparmio di energia è una strategia vincente. Un progetto chiaro ed efficace di smart working, ad esempio, aiuterà ad abbassare il traffico nelle ore di punta, riducendo, si stima anche del 20% le emissioni di CO2. Anche lo sviluppo di un piano di mobilità sostenibile sarà un fattore determinante per rendere più green la propria azienda: sensibilizzare i dipendenti verso l’uso di eBike, di car sharing e di mezzi pubblici consente, infine, di

rispettare l’ambiente e allo stesso tempo ridurre il livello di stress dei lavoratori. DA DOVE INIZIARE? • Incoraggia chiaramente i clienti a recarsi nel punto vendita con le proprie borse e, in caso questi non lo facciano, evita i sacchetti di plastica, investendo piuttosto in sporte e sacchetti di tela o riciclabili • Avvia una politica che non accetta dai fornitori prodotti dotati di involucro non riciclabile. Molti supermercati hanno iniziato a porre questa condizione ai propri fornitori e in futuro i centri di giardinaggio dovrebbero fare lo stesso • Investi in strategie per ridurre l’utilizzo di vasi e contenitori di plastica per piante e fiori: storicamente sono stati usati materiali diversi per i vasi e in futuro dovrebbero essere sempre di più quelli realizzati

IL GARDEN CENTER POTREBBE DAVVERO ESSERE UN ESEMPIO E POTREBBE FUNGERE DA APRIPISTA

con materiali sostenibili • Elimina i rifiuti • Pubblicizza la tua strategia sostenibile, facendone un fiore all’occhiello del proprio agire in termini di responsabilità sociale d’impresa e creando una rinnovata immagine da spendere sul mercato • Educa i clienti su come far ridurre i rifiuti nel loro giardino domestico. I rifiuti alimentari, infatti, costituiscono una delle sfide principali per il cliente e questa è un’opportunità per organizzare dei laboratori sul compostaggio in giardino • Vivi in un’epoca di consegna diretta al cliente. In futuro, le modalità di consegna potrebbero far aumentare le vendite e ridurre allo stesso tempo i rifiuti Sii in prima linea nel cambiamento del mercato e riconosci la posizione privilegiata occupata dal garden in questo contesto. Non rischiare di perdere un’opportunità.

Con la pandemia la vendita di piante e fiori ha raggiunto livelli molto elevati e ciò è dovuto ad un notevole aumento della cura degli spazi verdi privati, giardini e balconi su tutti. Ora è necessario concentrarsi sui miglioramenti da applicare presso i punti vendita dedicati, che vanno riadattati per rispondere ai nuovi trend di mercato ed accogliere i nuovi clienti che hanno scoperto con grande entusiasmo il mondo del Garden. In questo momento propizio, è tempo di nuovi progetti.

info@orlandelli.it - (+39) 0376 960311


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Mercati / ANDAMENTI

UNO SGUARDO ALLE VENDITE DI GIUGNO 2021 Il Covid sembra dare tregua e finalmente i dati segnano una curva positiva. Ecco la top 25 di GROEN-Direkt di BIANCA FERRARIS

B

uone notizie da GROEN-Direkt, il più grande mercato d’Europa che unisce domanda e offerta di piante. Secondo gli ultimi dati trasmessi, si segnala un miglioramento generale delle vendite e il Coronavirus allenta la presa. La svolta positiva trova conferma nelle tabelle condivise dalla stessa GROEN-direkt che confrontano i dati di vendita di giugno 2021 con il mese precedente. LA TOP 25 DI GROEN-DIREKT Nonostante una primavera caratterizzata da basse temperature e una conseguente indisponibilità di alcune varietà, le vendite sono rimaste invariate e anche a giugno si sono registrati buoni risultati.

IN BREVE

• 5000 lotti ordinati alfabeticamente • Varie opzioni di acquisto: diverse dimensioni delle collezioni, concept e unità • Fiera fisica e online: acquisto in fiera a Boskoop o ordine diretto dal proprio desktop • Accesso alle produzioni di centinaia di coltivatori specializzati nella regione di Boskoop e anche oltre

Aantallen Numeri

Un nome nel settore del verde da 25 anni. Grazie al buon rapporto con i coltivatori specializzati nella regione di Boskoop, ma anche ben oltre, GROEN-Direkt offre una vasta gamma, unica e spesso esclusiva di piante da giardino, concept di vendita e assortimento stagionale.

Verkoopwaarde Valore delle vendite

Lavandula

Hydrangea

Hydrangea

Lavandula

Salvia

Prunus

Euonymus

Acer

Hedera

Buddleja

Osteospermum

Salvia

Dianthus

Fargesia

Buddleja

Echinacea

Prunus

Euonymus

Sempervivum

Clematis

Pelargonium

Hedera

Buxus

Hibiscus

Calibrachoa

Buxus

Gaura

Ilex

Perkplanten

Photinia

Clematis

Rosa

Echinacea

Cortaderia

Stipa

Rhododendron

Pennisetum

Pennisetum

Sedum

Trachycarpus

Verbena

Olea

Acer

Ceanothus

Ilex

Dianthus

Heuchera

Viburnum

Dahlia

Agapanthus

Per maggiori informazioni www.groen-direkt.nl

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greenup

CHI È GROENDIREKT?

Fonte: Groen-Direkt

• Le piante perenni da fiore sono un fattore costante nelle vendite durante l'estate da GROENDirekt • In autunno iniziano a conquistare terreno anche le erbe • La Lavandula, anche se legnosa, registra ancora buoni dati di vendita

• L’Echinacea occupa una posizione di rilievo e, vista la lunga fioritura, continuerà per lungo tempo • Molta richiesta per le cultivar della serie Sombrero, disponibile in diverse sfumature • Molto popolare è anche la serie Sunseeker


Super Highlights Primavera

2022

PORTE APERTE Vi aspettiamo a Bressanone il 9-10-11 Settembre dalle ore 09.00 alle ore 18.00


"E bastava la letizia di un fiore a riportarci alla ragione" (Alda Merini)

fiori t a l e s

Il primo progetto editoriale B2B pensato per creare uno spazio informativo e formativo per gli operatori del comparto del fiore reciso

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Permette un rafforzamento delle radici in modo ecocompatibile

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