Floor&Wall magazine 007

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& Floor&Wall - DSKronos srl, via Settala 10, 20124 Milano (MI)

Floor&Wall magazine

settembre - numero 7 / 2020

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INTERNI Approccio urbano, per la scelta delle pavimentazioni del nuovo locale milanese Prima Café

UN CAFFÈ CON… Massimiliano Notarbartolo di Progetto Design & Build racconta cosa significa progettare uffici oggi

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settembre/20

n.7 F&W MATERIALI 16 pagine di soluzioni, innovazione, prodotti

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Un appartamento di Torre Littoria, nel pieno centro di Torino. Uno degli ultimi progetti realizzati dallo studio Camerana & Partners, con la collaborazione di Milano Contract District. Per soluzioni destinate alla locazione di pregio. Pag. 16

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Nuove possibili soluzioni abitative, dove il benessere della persona sta al centro dell’idea e delle scelte progettuali degli spazi


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editoriale

È ORA DI PASSARE ALLA SOSTANZA

C’

è ancora spazio per proporre rivestimenti e pavimentazioni banali? È ancora tempo di suggerire a clienti e committenza soluzioni solo sulla logica del primo prezzo? Può essere, ma certo non è l’unica via e non quella che preferiamo. Ciò che sta succedendo, la bomba che ha stravolto le nostre vite, di cui non riusciamo ancora a capire gli effetti, ci impone inevitabilmente delle scelte. A partire dalla (ri) progettazione degli ambienti domestici, dei luoghi di lavoro, con tutta la scelta dei materiali che ne consegue. Perché il nostro interlocutore non si accontenta più ed è alla continua ricerca di soluzioni arricchite da una storia e con valori aggiunti concreti e preziosi. Ha bisogno di nuove vibrazioni e di stare bene nell’ambiente in cui passa buona parte del suo tempo. Ecco, questo è stato un po’ il filo conduttore seguito per confezionare il nuovo numero di Floor&Wall che state leggendo, sia nella parte dedicata ai progetti, come per la sezione “Materiali”. Così, abbiamo pensato di parlarvi di un pannello decorativo con led integrati in grado di enfatizzare gli interni di una residenza privata a Delbrück, ma anche delle scelte di Rizoma Architetture nel progettare la nuova pizzeria milanese Berberè Colonne. E poi, ci siamo spostati a Praga, dove per il nuovo hotel Radisson Blu è stata fatta una scelta ben precisa per le pavimentazioni, in base ai differenti ambienti dello stabile. Mentre, la nostra copertina è dedicata a nuove possibili soluzioni abitative, dove la collaborazione tra committenza, studio di architettura e general contractor può portare a realtà in cui il benessere della persona sta al centro dell’idea progettuale. Oggi più che mai, nello scegliere i materiali dobbiamo trovare una nuova legenda. Le persone sono ormai già alla ricerca di brand e prodotti che sapranno entrare in empatia, rappresentare fiducia, sicurezza, valore. Insomma, bisogna fare un passo in più: andare oltre lo storytelling e saper offrire soluzioni. Sostanza. P.S.: Girate pagina, non perdetevi “Il caffe con…”. FRANCESCO TOZZI

Instagram: fra_sette redazione_fw 9


Gli spazi lavorativi di Munich Re.

Un caffè con...

© Andrea Martiradonna

RIVOLUZIONE SENSORIALE Abbiamo intervistato Massimiliano Notarbartolo, amministratore delegato e cofondatore di Progetto Design & Build, specializzato nella progettazione e realizzazione di uffici. Dalle sue parole emerge una riflessione profonda sul cambiamento in atto nei luoghi di lavoro. Un’accelerazione che porta a ripensare il modo di vivere e i rapporti sociali nella loro interezza COLLOQUIO CON MASSIMILIANO NOTARBARTOLO DI DANIELA STASI

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appuntamento con Massimiliano Notarbartolo, amministratore delegato e cofondatore di Progetto Design & Build, è stato uno dei pochi in presenza negli ultimi mesi. Non nascondo che è stato quasi “strano” entrare in un luogo fisico, sedersi intorno a un tavolo e guardarsi realmente negli occhi. È stato quasi bizzarro dover trovare un’alternativa alla consueta stretta di mano, così rassicurante in un incontro di lavoro: incrociare i gomiti o mettersi la mano sul cuore non riescono a sostituire un gesto solido che, nella nostra cultura, sancisce l’inizio di una chiacchierata lavorativa. Come sempre, che l’intervista sia online o di persona, mi sono presentata col mio taccuino e una serie di domande pensate prima dell’appuntamento studiando il profilo del mio interlocutore. Ma ecco che quelle domande si sono man mano trasformate in punti da cui partire per riflessioni profonde sul cambiamento in corso, sui modi di reagire dell’essere umano, 10

sulle modalità di trasformare le proprie abitudini. Perché tutto questo durante un’intervista? Perché Progetto Design & Build, parte del Gruppo Progetto CMR e forte di un team la cui età media è 30 anni, progetta e realizza uffici: è un general contractor che realizza solo ciò che progetta. Sono certa che la curiosità sia rimasta e che vi stiate ancora chiedendo perché l’intervista si sia trasformata in un interessante dialogo filosofico, sociologico e antropologico. La risposta è semplice: perché niente, in questo particolare momento storico, ha subito un’accelerazione così profonda, radicale, netta, universale, come i luoghi di lavoro. Lo smart working è entrato a gamba tesa nella vita di chi lavora in ufficio e chi, come Progetto Design & Build ha fatto della progettazione e realizzazione uffici il suo mestiere, ha dovuto rivedere e ripensare nell’immediato la sua esperienza e la sua competenza. Lascio la parola a Massimiliano Notarbartolo che, con un passato da gallerista d’arte, con le sue parole è riuscito a tratteggiare sensazioni e idee, proprio come in un dipinto. A sondare il presente e a declinarlo al futuro.


© Andrea Martiradonna

Uno scorcio della sede di MailUp Group.

In queste pagine alcuni degli uffici progettati e realizzati da Progetto Design & Build a Milano.

Come consideri oggi la progettazione d’interni? Qual è la tua visione rispetto al passato più prossimo?

Ormai nessuno ha più la visione, prima si stava andando in una determinata direzione, più o meno tradizionale con cambiamenti visibili nella concezione di nuove aree smart. In pochi mesi tutto è cambiato, stiamo vivendo un’accelerazione incredibile del cambiamento che sarebbe avvenuto gradualmente, ma oggi ci coglie impreparati. Non sappiamo quanto l’essere umano si plasmerà su questa accelerazione; si sa, infatti, che il cambiamento per essere tale ha bisogno di un tempo per cui il cervello lo possa cogliere e trasformare in realtà. La nostra visione oggi è quella di imparare dalle richieste che ci vengono fatte ogni giorno dai nostri clienti. E oggi i nostri clienti ci richiedono degli ambienti che saranno progettati per la condivisione, e non per la realizzazione. Si creerà in ufficio e si farà a casa. Quindi stiamo osservando che le aree smart dall’essere il 20% dello spazio, diventeranno come minimo il 50%. Oggi le aziende vedono il grande vantaggio di lasciare le persone a lavorare da casa, anche gli ecologisti stanno stappando bottiglie, ma non sappiamo quale sarà la risposta reale delle persone, se saranno più produttive come tutti dicono. Oggi lavoriamo da casa per necessità, ma quando sarà una scelta, sarà uguale? I manager del futuro riusciranno a lavorare in questa modalità? Solo un grandissimo presuntuoso può dire come sarà il

Cosa è prioritario nella progettazione degli uffici? La funzionalità, il comfort, la fruibilità, l’estetica? Un mix tra questi fattori?

Quando cominciamo a progettare, andiamo a scoprire i bisogni reali e latenti dei nostri clienti, e ogni nuovo progetto è sempre diverso da quello precedente. Quindi il mix è variabile. Ma questo fino a ieri. Oggi tutte queste variabili sono saltate, la priorità per i general manager è la sicurezza, questa è la parola d’ordine. Oggi è fondamentale fare in modo che le persone si sentano serene a entrare in un luogo chiuso. Prima ci si chiedeva se in un progetto fosse più importante la brand identity, la garanzia della giusta attenzione e produttività o il fatto che le persone legassero tra loro. Domani sarà molto diverso quello che ci sentiremo richiedere dalle aziende. Secondo me una delle domande che ci verrà posta è come fare a creare il senso di appartenenza in persone che lavorano in modo virtuale? Stiamo assistendo a una modifica delle relazioni sociali, questa pandemia è molto più profonda di quello che si crede. Dietro ogni scelta compiuta dalle aziende, c’è l’essere umano, e l’essere umano reagirà. Non sappiamo come, ma avrà una reazione. Una delle possibilità più concrete sarà lo sviluppo dei terzi luoghi, piccoli hub nei centri residenziali dove le persone pur di uscire da casa vanno a lavorare. Ricordiamoci sempre che l’essere umano ha bisogno di incontrare un suo simile, qualcuno da cui trarre ricchezza, e la © Paolo Riolzi

Casa Kaleyra, alcuni particolari del progetto.

domani, in questo momento noi ci limitiamo ad ascoltare quello che ci chiedono. Faccio un esempio concreto: pre Covid abbiamo progettato un edificio per 500 posti di lavoro, post emergenza sanitaria questo edificio sarà per 200 persone, non posti di lavoro; sarà una torre di circa 3.000 mq composta solo di aree smart; in ufficio si farà la condivisione dei progetti, il brainstorming, mentre la traduzione di quanto ideato si farà in autonomia, da casa. La verità è che al momento non abbiamo track records, tutto si basa su “lo devo fare”, potremo dire che si prenderà una strada ben precisa quando avremo delle prove su ciò che funziona e ciò che non funziona.

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Un caffè con... Dettagli della sede milanese di Air France - KLM. Al progetto abbiamo dedicato l’articolo di copertina del primo numero di Floor&Wall.

Sfoglia il numero 1 di Floor&Wall per saperne di più sul progetto.

mercato: degli ingegneri, degli architetti, dei clienti. Ma in generale il produttore innova, l’architetto utilizza. Nello specifico dei luoghi di lavoro, secondo te come si evolveranno i materiali?

Qual è il peso dei materiali nella progettazione degli uffici?

Enorme, il materiale è ciò che fa la differenza tra un bel progetto e un progetto fantastico. La sua rilevanza è incredibile e il cliente la percepisce. Per noi i materiali sono davvero l’anima della progettazione. © Paolo Riolzi

ricchezza è costituita dalle relazioni sociali e professionali. Il vero tema di questa accelerazione è proprio la comprensione di come l’essere umano si adatterà a questa nuova struttura lavorativa. A tal proposito, noi di Progetto Design & Build investiamo gran parte dei nostri utili nella ricerca e abbiamo avviato un progetto in collaborazione con l’Università di Milano e una multinazionale specializzata in digitale per studiare il comportamento delle persone nei luoghi di lavoro: ora il nostro focus è con neuroscienziati, psicologi, con loro stiamo indagando cosa succederà all’essere umano privato del tempo che prima spendeva in ufficio. Siamo in un momento in cui la vita ci ha messo a sperimentare, il fascino di questo periodo è particolare, è la prima rivoluzione sensoriale. Credo nella resilienza, l’essere umano ha la capacità per ripensare ad alcune scelte che in passato sono state scellerate. Questa parentesi storica è un monito che dobbiamo cogliere e accogliere.

Per quanto riguarda i pavimenti galleggianti stiamo notando un grande ritorno alla moquette, e non solo per una questione acustica ma perché ha un livello di resa estetica maggiore rispetto agli altri pavimenti vinilici. E poi, ormai è risaputo, il vetro è qualcosa al quale nessuno vuole rinunciare, anche in spazi che si apriranno sempre di più, fattore in controtendenza all’isolamento imposto dall’emergenza sanitaria. E ancora, per la crescente diffusione del concetto di biofilia, è sempre più richiesta la realizzazione di © Paolo Riolzi luoghi di lavoro a misura di essere umano, per cui il maggiore utilizzo di elementi naturali, come il legno, colori e tessuti che abbiano una derivazione naturale, che facciano pensare a prodotti green in ambienti hi-tech. E far coincidere i due aspetti è molto difficile, lì sì che gli architetti devono fare la propria parte e tirare fuori concept moderni.

È l’architetto a condizionare il mercato dei materiali o viceversa è il mercato a influenzare la visione dell’architetto?

L’architetto non fa innovazione, è chi produce che fa innovazione. Sono i grandi produttori che creano le tendenze del mercato, noi non facciamo altro che utilizzarle in progetti idonei. La vera innovazione è dettata da chi ogni giorno sperimenta, installa, verifica. Certo, si produce tenendo in considerazione i feedback del

Gli uffici di Sobi Italia.

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Sommario / n° 7 Settembre 2020

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24 20 Un appartamento di Torre Littoria, nel pieno centro di Torino. Uno degli ultimi progetti realizzati dallo studio Camerana & Partners, con la collaborazione di Milano Contract District. Una nuova soluzione abitativa, dove al centro delle scelte progettuali sta il benessere della persona.

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& settembre - numero 7 / 2020

Floor&Wall magazine

Floor&Wall - DSKronos srl, via Settala 10, 20124 Milano (MI)

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settembre/20

n.7 F&W MATERIALI 16 pagine di soluzioni, innovazione, prodotti

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INTERNI Approccio urbano, per la scelta delle pavimentazioni del nuovo locale milanese Prima Café

Un appartamento di Torre Littoria, nel pieno centro di Torino. Uno degli ultimi progetti realizzati dallo studio Camerana & Partners, con la collaborazione di Milano Contract District. Per soluzioni destinate alla locazione di pregio. Pag. 16

UN CAFFÈ CON… Massimiliano Notarbartolo di Progetto Design & Build racconta cosa significa progettare uffici oggi

PROGETTO

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Nuove possibili soluzioni abitative, dove il benessere della persona sta al centro dell’idea e delle scelte progettuali degli spazi

16 PROGETTO Torre Littoria, 19 piani per un lavoro a sei mani a cura di Francesco Tozzi 14

INTERNI 20 MATERIALI Sotto una nuova luce di Daniela Stasi

NEXT E TENDENZE 56 WORK IN PROGRESS Solidità leggera di Nora Adamsberg

24 CASE HISTORY Carattere da protagonista di Anita Cavalli

59 RESINA Estetica urbana di Irene Nuvola

CANTIERE 26 WALL PAINTING Personalità ben definita di Viola Delfino

62 RESA TERMICA Resistenza termica, come determinarla di Corrado Colagiacomo

30 VINILE Qualità estetica e funzionale di Daniela Stasi

66 NORMATIVA Sicurezza chimica, nuove limitazioni per alcuni elementi di Franco Bulian 68 INCENTIVI 1 Sistemi radianti orizzontali e verticali nel Superbonus 2020 di Clara Peretti


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70 RACCONTI Una collaborazione che parte dal progetto di Francesco Tozzi

RUBRICHE 9 EDITORIALE È ora di passare alla sostanza di Francesco Tozzi

73 INCENTIVI 2 Superbonus 110% e classi energetiche di Valeria Erba

10 UN CAFFÈ CON… Rivoluzione sensoriale colloquio con Massimiliano Notarbartolo di Daniela Stasi

MERCATI 76 RICERCHE Sempre più green di Nora Adamsberg 79 PROPOSTE Quattro progetti dove lo studio dell’acustica fa la differenza (e arreda) di Jacopo Fromelli

Specia le F&W mater iali

materiali SOLUZIONI | INNOVAZIONE | PRODOTTI

32 NEWS Brevi dal mercato 52 SOSTENIBILITÀ Buono con le persone e con l’ambiente di Anita Cavalli 54 INNOVAZIONE Soluzione all-in-one di Viola Delfino 15


Cover Story / progetto

TORRE LITTORIA, 19 PIANI PER UN LAVORO A SEI MANI

È quello realizzato a Torino da Milano Contract District e lo studio Camerana & Partners, assieme alla committenza. Per appartamenti destinati alla locazione di pregio A CURA DI FRANCESCO TOZZI

Tra i brand coinvolti nel progetto: Ernestomeda per le cucine, Fontanot per le scale, Lema per le armadiature e Flos per alcuni elementi illuminotecnici.

L’immobile rientra tra gli asset residenziali in capo alla divisione Real Estate di Reale Immobili e fa parte della collezione di edifici residenziali della collezione “Prestige”.

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I

Il settore immobiliare residenziale, nella fase post Covid, se da una parte ha fatto registrare una generale battuta d’arresto in tutto il Paese per quanto riguarda soprattutto le compravendite, dall’altra ha evidenziato come la casa rappresenti per gli italiani il bene rifugio per eccellenza tanto che, secondo gli esperti, gli effetti del Coronavirus non faranno venire meno il desiderio di trovare una residenza maggiormente in linea con le proprie necessità. In quest’ottica, il settore degli affitti, e in particolar modo quello degli affitti luxury, è seguito con interesse e attenzione dagli addetti ai lavori che lo ritengono come l’elemento in grado di dare ristoro in termini di redditività al settore immobiliare residenziale.

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Cover Story / progetto

Gli appartamenti si dividono tra unità singole monopiano e duplex con terrazzi annessi.

Lo sforzo è stato quello di tradurre un complesso in una fornitura di prodotti e soluzioni di interior su misura.

INTERIOR SU MISURA

Dello stesso avviso Lorenzo Pascucci, founder di Milano Contract District che proprio nel settore degli affitti luxury è stato coinvolto su un nuovo importante progetto di riqualificazione urbana nel capoluogo sabaudo: Torre Littoria. L’edificio, nei pressi di piazza Castello in centro a Torino, si sviluppa su 19 piani con quasi 90 metri di altezza e rappresenta uno dei cinque palazzi più alti della città, con una vista mozzafiato sullo skyline del capoluogo piemontese. 18

La Torre, progettata nei primi anni Trenta dall’architetto Armando Melis de Villa con l’ingegner Giovanni Bernocco per ospitare abitazioni e uffici, rappresenta uno dei più illustri esempi di architettura razionalista in Italia. La totale riprogettazione dell’edificio ha permesso di riconvertire gli spazi in residenze di lusso con accesso esclusivo al piano e vista a 360 gradi sulla città, di grande effetto scenografico, enfatizzato anche dagli ampi terrazzi in alcune unità. L’immobile, come quello di piazza Sant’Ambrogio a Milano, rientra tra gli asset residenziali in capo alla divisione Real Estate di Reale Immobili e fa parte della collezione di edifici residenziali appartenenti alla collezione “Prestige” e destinati alla locazione di pregio. In coordinamento con lo studio di progettazione Camerana & Partners, che ha curato l’art direction e il layout dei tagli degli appartamenti della torre, Milano Contract District è stata incaricata dalla committenza di affiancarsi allo studio per la realizzazione del progetto d’interior per il quale ha lavorato per oltre 15 mesi il project team “design&build” deputato in MCD a seguire queste tipologie di interventi. «Si è trattato di un vero e proprio lavoro a sei mani a fianco dello studio Camerana e della committenza – spiega Lorenzo Pascucci –. Lo sforzo è stato quello di tradurre un complesso progetto di interni studiato su carta in una fornitura di prodotti e soluzioni di interior su misura che mantenessero alti gli standard qualitativi, incontrando i budget allocati dal committente». DIVERSE UNITÀ

Allestite con un linguaggio estetico distintivo, le unità immobiliari sono fornite di arredi dal gusto contemporaneo, secondo le ten-


Gli immobili sono stati progettati con moderne soluzioni di domotica.

ALCUNI ELEMENTI D ’A R R E D O • Ernestomeda per le cucine • Fontanot per le scale • Lema per le armadiature • Flos per alcuni elementi illuminotecnici

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denze del design internazionale. Sviluppato a partire dalla scelta dei materiali e finiture di assoluta qualità, il progetto di interior design prevede per alcune unità l’allestimento completo e per altre una dotazione di arredi di base, lasciando maggiori possibilità di personalizzazione. Questi sono solo alcuni dei nomi partner del District coinvolti nel progetto d’interior degli appartamenti di Torre Littoria: Ernestomeda per le cucine, Fontanot per le scale, Lema per le armadiature e Flos per alcuni elementi illuminotecnici. Gli appartamenti si dividono tra unità singole monopiano e duplex con terrazzi annessi ed è disponibile un’ampia varietà di tagli e planimetrie, dai bilocali dotati di arredo completo, alle metrature più importanti, attrezzate con cucine di design, armadiature e corpi illuminati fissi. Infine, sono state introdotte anche soluzioni smart con domotica d’avanguardia, per esempio, per la gestione del clima differenziato per ogni zona della casa e connettività già predisposta in ogni ambiente. Il tutto all’interno di un edificio unico, di assoluto valore storico e culturale con servizi esclusivi, dove importanti lobby introducono a spazi comuni di prestigio su ciascun ingresso. Da qui è possibile accedere a tutte le aree condivise, dagli ampi ingressi alle aree wellness a utilizzo esclusivo dei residenti. Un servizio di portineria, inoltre, è presente su base continuativa e offre servizi evoluti di conciergerie. Per vivere in una residenza di assoluto prestigio.

SERVIZIO “CHIAVI IN MANO” È quello offerto da Milano Contract District per rispondere al meglio alle mutevoli esigenze del mercato immobiliare residenziale Nata nel 2016 da un’idea di Lorenzo Pascucci, forte oggi di una solida struttura logistica interna e di un team di oltre 60 professionisti, MCD, attraverso il suo concept showroom di oltre 1.700 metri quadrati, mira a integrare sotto un’unica regia il processo arredativo e di fit-out con quello costruttivo. Insignita di importanti riconoscimenti, tra cui Eccellenza della Lombardia nel 2016, Menzione d’Onore all’ADI Compasso d’Oro 2018, recensita poi lo stesso anno tra le start up più avanguardiste dall’osservatorio Proptech del Politecnico di Milano e premiata nel 2019 come start-up d’eccellenza per l’innovazione dei suoi processi dedicati al Real Estate in occasione della IX edizione delle Fonti Innovation Awards ed infine segnalata nell’edizione di Marzo 2020 di Harward Business Review come Eccellenza nella categoria “Real Estate e Servizi per il Mercato Residenziale, MCD riunisce alcuni dei migliori brand di design del mercato italiano per offrire ai professionisti del settore – operatori del real estate, architetti e interior designer – un pacchetto di servizi esclusivi “chiavi in mano” pensati per rispondere al meglio alle mutevoli esigenze del mercato immobiliare residenziale. Oggi, Milano Contract District ha in attivo partnership su oltre 60 cantieri a Milano e non solo, con un portafoglio di oltre 2mila unità abitative, in consegna entro i prossimi tre anni. Tra i clienti e i progetti più significativi, Citylife con Generali, Bnp Paribas RE, Savills, Dea Capital, Nexity, Reale Immobili (la divisione RE di Reale Mutua), i fondi di investimento Polis, InvestiRE sgr, Kervis sgr, le imprese Rusconi, Borio Mangiarotti, Mangiavacchi e Pedercini e molti altri importanti players nazionali e internazionali. Nell’ottobre 2018 il profondo know-how di MCD in ambito residenziale si specializza sul crescente trend delle micro-units dando vita a More+Space, la business unit specializzata in soluzioni inedite di progetto, layout e interior con la formula design and build. A maggio 2020 Milano Contract Distric lancia Home-J (ovvero Home-Journey), la prima web app nel RE che consente di controllare ogni fase del “viaggio” che porta alla realizzazione di una nuova abitazione. Home-J è un sistema di interfacciamento digitale, sviluppato a partire dal sistema gestionale ERP di MCD, in grado di tradurre con un linguaggio B2C procedure e processi che uniscono la filiera delle costruzioni con quella dell’home design. www.contract-district.com 19


Interni / materiali

Dècora Led, il pannello decorativo di Tecnografica senza cornici con led integrati, in soli 23 millimetri di spessore, enfatizza l’eleganza della sala da pranzo di una residenza privata tedesca firmata Christian Schuster. Un nuovo modo per valorizzare gli ambienti e renderli originali DI DANIELA STASI FOTO DI CHRISTIAN SCHUSTER

Sotto una nuova luce In queste pagine il progetto di una sala da pranzo di una residenza privata tedesca in cui i pannelli decorativi Dècora Led di Tecnografica sono riusciti a enfatizzare l’unicità dell’ambiente, grazie ai giochi di luce e alle variazioni cromatiche. La suggestiva grafica Maui Blue riproduce in altissima risoluzione i particolari di rare pietre naturali.

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Una residenza privata attorniata da un verde generoso, dove gli interni enfatizzano l’effetto scenografico offerto dalla natura fuori dalle finestre. Ecco il principio ispiratore che ha guidato la progettazione e la realizzazione della sala da pranzo di un’abitazione a Delbrück, nella Renania Settentrionale-Vestfalia, in Germania. A caratterizzare il progetto, firmato da Christian Schuster per Freiraum Planungsbüro e Heinz Schuster Innenausbau, l’arredamento moderno e la sontuosa suggestione dei tre pannelli decorativi Dècora Led dell’emiliana Tecnografica.

Senza cornice Totalmente programmabile e gestibile tramite controller o app da smartphone, Dècora Led vanta una resa luminosa e cromatica ottimale, unita a un basso consumo energetico. La forma dei pannelli può essere personalizzata grazie all’assenza della cornice laterale, mentre l’illuminazione uniforme fino ai bordi crea continuità tra i pannelli stessi e dona completezza estetica alla grafica. Info: www.tecnografica.net

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Interni / materiali IN BREVE Realizzazione: sala da pranzo di una residenza privata Luogo: Delbrück, Germania Progetto: Christian Schuster per Freiraum Planungsbüro e Heinz Schuster Innenausbau Pannelli decorativi: Dècora Led di Tecnografica con grafica Maui Blue della collezione Super Preziosi

I NUMERI Dimensioni massime: 140 x 300 cm Spessore: 23 mm Peso: 31,5 kg/m2 Materiali: PMMA (polimetilmetacrilato) e alluminio Classe energetica: A+

DECORAZIONE E ILLUMINAZIONE INSIEME

La tecnologia Dècora Led è uno speciale sistema di illuminazione a led integrata brevettato da Tecnografica capace di trasformare i pannelli (realizzati in polimetilmetacrilato) in elemento decorativo e luminoso per l’intera sala da pranzo. I giochi di luce colorata e il verde del giardino esterno si riflettono sugli specchi che separano la sala da pranzo dal resto della casa, in un incontro di riflessi e colori che danno vita a un ambiente in grado di rilassare e sorprendere. Il ridotto spessore del pannello, tra l’altro, consente di scegliere tra l’installazione a parete, a incasso o attraverso specifici profili, che lo sostengono anche lontano dai muri. LA FANTASIA DELLA NATURA

La grafica scelta dal progettista per i Dècora Led posati in questa residenza è Maui Blue (effetto pietra) della collezione Super Preziosi, nata dall’acquisizione in altissima risoluzione di rare pietre naturali: composta da sei soggetti inediti (oltre a Maui Blue immortalato nelle foto di queste pagine ricordiamo Papeete, Kiribati, Pacific Sky, Hiva Oa, Phuket), la collezione deve la sua spettacolarità al minuzioso lavoro grafico dei designer di Tecnografica, che hanno saputo esaltare e valorizzare con maestria le peculiarità artistiche di ciascuna pietra. Una natura dai colori pieni e luminosi, riprodotta in grandi dimensioni per apprezzarne ogni minimo dettaglio. Nel progetto qui illustrato le varianti colore di Dècora Led esaltano ulteriormente l’eleganza della sala da pranzo. 22


EXTERNO Ipe woodco.it


Interni / case history

Carattere da protagonista Il pavimento in legno è il primo attore del soggiorno di una residenza toscana. Realizzato con il parquet Noce Veste di Monaco della collezione Signature di Woodco, regala all’ambiente un’atmosfera calda e invitante DI ANITA CAVALLI

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Può essere scontato ribadirlo, ma davvero il parquet può essere il protagonista assoluto di un progetto. Ieri e oggi, sempre. Il legno con le sue tonalità calde ha proprio la capacità di valorizzare l’ambiente. Quindi è scontato, sì, ma ci piace sottolinearlo. Veniamo al progetto di queste pagine: siamo nella zona giorno di una lussuosa residenza in Toscana dove a farla da padrone è il parquet Noce Veste di Monaco della collezione Signature di Woodco. Ecco i dettagli. L’AMORE PER L’ESSENZIALE

Nel living l’interior è ben costruito grazie all’armonia generale che 24

scaturisce dall’accostamento di uno stile ricercato e cromie dello stesso tono, che riflettono una personalità eclettica e moderna con gusto rétro. La luce che riempie la stanza dalle due vetrate evidenzia i particolari che danno carattere all’ambiente: la parete più scura incornicia le finestre trasmettendo profondità e una nota di intimità, mentre le pareti più chiare accolgono pochi pezzi selezionati di design, per mettere in risalto l’amore per l’essenziale. EFFETTO MATERICO

Realizzato con il parquet Noce Veste di Monaco, il pavimento è in equilibrio con i dettagli dorati e verde oliva delle poltrone e


IN BREVE • Realizzazione: Residenza privata • Luogo: Toscana • Parquet: Noce Veste di Monaco, collezione Signature di Woodco

I L PA R Q U E T • Specie legnosa: noce • Dimensioni: 1.200/2.200 x 190 mm • Superficie: spazzolata • Finitura: olio naturale • Info: www.woodco.it

delle due lampade, grazie alle sue tonalità calde e al colore bruno che conferiscono una grande resa estetica. Contraddistinto da sfumature intense, come già detto, il legno diventa il vero protagonista del soggiorno. Tramite la spazzolatura, una lavorazione che con l’uso di spazzole in teflon asporta dalle tavole la parte più morbida e superficiale, in ogni singola doga emerge il disegno delle venature e l’effetto materico deciso del noce. La finitura con olio naturale assorbe la luce senza rifletterla, lasciando intatto l’aspetto naturale del legno. Non solo estetica: la finitura dona al pavimento anche un’elevata resistenza all’usura, rendendolo facile da mantenere, riparare e ripristinare.

Nella foto ben visibili le sfumature intense del parquet Noce Veste di Monaco della collezione Signature di Woodco.

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Cantiere / wall painting

Personalità ben definita Rizoma Architetture firma la nuova pizzeria milanese Berberè Colonne. L’indole ospitale è evidenziata dall’attenzione per il colore e per i materiali originali, lasciati a vista. Il carattere forte emerge dagli accattivanti dipinti sui muri, in grado di catturare l’attenzione dei clienti DI VIOLA DELFINO • FOTO DI BRUNO GALLIZZI

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a inaugurato a Milano, in corso di Porta Ticinese, tra i Navigli e le colonne di San Lorenzo, la quarta pizzeria Berberè in città. Si chiama Berberè Colonne e presenta al suo interno il primo Mikkeller Bar in Italia, brew firm fondata nel 2006 a Copenhagen. Così come le precedenti pizzerie del brand, anche questa ha un progetto architettonico site specific realizzato dallo studio bolognese Rizoma Architetture in collaborazione con l’agenzia

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IN BREVE Realizzazione: Pizzeria Berberè Colonne Luogo: Milano Progetto: Rizoma Architetture in collaborazione con Comunicattive Info: www.rizoma.me, www.comunicattive.org


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Cantiere / wall painting

di marketing e comunicazione Comunicattive. Ecco a voi cosa abbiamo (an)notato a saracinesche alzate. LUCE AL MATTONE GREZZO

La nuova pizzeria ospita 90 coperti (di cui dieci al bancone di fronte alle dieci spine) in un ambiente totalmente ristrutturato, distribuito in due ampie sale, con cucina a vista.

D E T TA G L I T E C N I C I PAVIMENTO Sale: parquet posato a spina di pesce all’italiana, con fascia e bindello, adattato ai diversi ambienti Cucina: piastrelle gres porcellanato e piastrelle tecniche antiscivolo bianche nei magazzini/bagni addetti, etc Bagno/antibagno clienti: piastrelle 20x20 cm Corallo posate a 45° PARETI Sale: materiale originale a vista, ovvero cemento e/o mattoni; fascia orizzontale dipinta color senape Cucina: piastrelle 15x15 cm posate a scacchiera con fughe stuccate nere Bagni addetti e magazzini: rivestimento 20x20 cm h min 200 cm Bagni clienti: composizione piastrelle 15x10 cm nere (a mo’ di battiscopa), grigie fino h 100 cm ca (a mo’ di boiserie) e bianche fino a controsoffitto ELEMENTI E COMPLEMENTI D’ARREDO Bancone bar: legno, marmo Bancone cucina: legno verniciato nero e marmo Telaio vetrata della cucina: metallo verniciato nero Lampade e accessori: ottone lucido Pannelli fonoassorbenti a soffitto: bianchi

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L’intonaco è stato eliminato per dare luce al mattone grezzo, mentre la fascia color senape a mo’ di boiserie contribuisce a scaldare gli interni. L’utilizzo di colori caldi del legno delle sedie e del bancone, insieme al tessuto color ruggine scelto per le panchine lungo le pareti, rende l’ambiente particolarmente ospitale. TOCCO DI UNICITÀ

Elemento caratterizzante di tutti i locali Berberè, il wall painting, che dà quel tocco di unicità a ogni singola pizzeria. Come a evidenziarne la personalità ben definita, intrecciata alle altre del marchio ma peculiare. Qui le visual artists To/Let, già autrici delle opere presenti in altri locali del gruppo, sulle pareti hanno realizzato un’opera su due muri frontali raffigurante un gioco svagato e ironico tra due bambine: una si nasconde il viso dietro un piatto con l’immagine di un’emoji sorridente, l’altra guarda con delle lenti 3d a molle, evocando un dialogo di sguardi, tra nascondersi e mostrarsi, interrompere e ricomporre la vista.


Pronto per l’effetto wow? Perché limitarsi al pavimento? Con Pergo Vinyl la tua creatività non avrà confini. Puoi inventare nuovi e affascinanti interni applicandolo anche a muro e rinnovando in un lampo qualsiasi stanza, bagno e cucina compresi. Inoltre, dato che l’LVT Pergo è impermeabile, può essere installato anche all’interno delle docce.

www.pergo.it


Cantiere / vinile

Qualità estetica e funzionale I pavimenti Pergo sono stati scelti per il nuovo hotel Radisson Blu di Praga in due eleganti versioni. Il risultato strizza l’occhio sia al design che alla praticità DI DANIELA STASI

è

il più recente degli hotel Radisson ed è situato tra la Città Vecchia e la Città Nuova di Praga, in una posizione privilegiata a pochi passi dal centro della città. Si presenta così il Radisson Blu, con 160 camere e suite progettate mescolando la classica architettura Art Nouveau dell’edificio con colori contemporanei, quali il blu scuro, toni di grigio e accessori in rame e marmo, in combinazione con il rovere naturale. Anche per questa struttura, la catena Radisson ha individuato Pergo (marchio del gruppo Unilin) come fornitore per i pavimenti. “Entriamo” insieme nell’hotel. 30

Le foto mettono in mostra i pavimenti Pergo Vinyl scelti per la hall, le camere e il centro fitness del nuovo hotel Radisson Blu di Praga.


IN BREVE Luogo: Praga, Repubblica Ceca Azienda di riferimento: Pergo del gruppo Unilin Prodotto utilizzato: Pergo Vinyl Info: www.pergo.it

TECNOLOGIA MULTISTRATO

Per la hall, le camere e il centro fitness è stato scelto un pavimento in vinile Pergo in un decoro di tendenza, il Modern Coffee Oak nel formato Modern Plank, declinato in due eleganti versioni: nel caso della lobby si è scelta la Optimum Glue installata a spina di pesce incollate sul sottofondo, per dare maggiore risalto all’autenticità dell’edificio; nelle camere e nell’area fitness, invece, è stato utilizzato lo stesso formato ma nella versione con incastro a click, senza colla, facile da installare su un sottofondo specifico in grado di ridurre il suono. Nel dettaglio, si tratta di Pergo Vinyl Rigid Click, il nuovo vinile rigido con tecnologia multistrato, che consente di installare il pavimento senza dover rimuovere o livellare il sottofondo esistente. I pavimenti Pergo Vinyl sono disponibili in tre formati e decine di decori, tutti disponibili in tre tipologie di spessore e installazione (Glue, Click, Rigid Click) e in due livelli di qualità, Optimum e Premium.

I motivi della scelta Oltre al design e alla facile installazione, ecco le principali ragioni per cui Radisson ha scelto il pavimento in vinile Pergo: • strato protettivo TitanV per resistenza all’umidità, alle macchie e all’usura; • elevata stabilità dimensionale nella posa flottante, anche in presenza di irraggiamento solare diretto; • sostenibilità: vinile privo di ftalati, approvvigionamento e produzione ecologici; • resistenza al fuoco Bfl; • basso rumore di contatto, anche nella versione Rigid Click; • semplice da installare, senza fare polvere e rumore, di facile pulizia e manutenzione.

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Focus / news

Il ruolo strategico della ricerca Garantire la continuità del business, incrementare la competitività delle aziende e generare valore sul territorio: con questi obiettivi RadiciGroup ha annunciato la nascita di Radici InNova, società consortile senza scopo di lucro volta a sviluppare nuovi progetti di ricerca e innovazione per i settori della chimica, dei polimeri ad alte prestazioni, delle soluzioni tessili avanzate, in linea con la strategia di sostenibilità del gruppo. La nuova società valorizza e rende sempre più sinergiche le attività di R&S che il gruppo porta avanti da tempo nelle sue aree di business Specialty Chemicals, High Performance Polymers e Advanced Textile Solutions. «La costituzione di Radici InNova rappresenta un traguardo importante per tutto il gruppo e si inserisce all’interno di un percorso iniziato tempo fa – ha dichiarato Angelo Radici, presidente di RadiciGroup – Mettendo a fattor comune il know-how e le competenze delle diverse Business Area del Gruppo, sarà possibile sviluppare progetti integrati di ricerca avanzata, allineati alla nostra strategia di sostenibilità, e quindi ispirati ai principi del rispetto ambientale e dell’economia circolare, garantendo una crescita costante e un futuro migliore alle generazioni a venire». Radici InNova, avvalendosi delle competenze interne e di relazioni mirate con soggetti terzi, gestirà e coordinerà tutte le attività di ricerca che rivestono un ruolo strategico per il gruppo, con l’obiettivo di consolidare l’innovazione quale driver di sviluppo.

CATAS MISURERÀ ANCHE IL LIFE CYCLE ASSESSMENT

35 Anni di entusiasmo

Sostenibilità è e sarà sempre più un obiettivo per ogni attività umana e anche lo sviluppo del grande mondo dell’arredamento si misura oramai da tempo su questo tema, in tutte le sue implicazioni. È indubbio che il diverso rapporto fra attività economica e ambiente sia un’assoluta priorità sulla quale intervengono i governi e i consumatori si dimostrano sempre più attenti, generando una domanda di conoscenza e di certezze che ha portato Catas ad attrezzarsi per affiancare le aziende anche nei processi di analisi e progettazione green. Purtroppo, però, molto spesso si dichiara la propria “passione ecologica” ma senza entrare nel particolare, senza sapere quanto “costa” un prodotto per l’ambiente non solo nella sua produzione, ma per la sua intera vita, per tutto il tempo che sarà utilizzato, fino allo smaltimento. Eppure gli strumenti per dare oggettività a tutto questo ci sono: da anni si parla di Lca-Life Cycle Assessment, metodo che valuta proprio l’impatto che un’automobile, un edificio, ma anche una sedia o una cucina avranno sul pianeta. Dal 22 settembre in Catas è stato creato un gruppo di lavoro ad hoc su questi temi, un’equipe di tecnici che prende parte a un progetto di alta formazione al fine di poter poi affiancare efficacemente le aziende in questo percorso virtuoso. Entro giugno 2021 Catas disporrà dunque di tutti gli strumenti necessari – competenze, modelli, procedure – per offrire alle aziende del legno-arredo la possibilità di realizzare studi sul Life Cycle Assessment dei propri prodotti.

Made in Italy, innovazione e sguardo orientato al futuro: sono gli ingredienti che hanno portato Progress Profiles a diventare una delle aziende di riferimento al mondo nei profili tecnici e decorativi di finitura e nei sistemi di posa e a celebrare quest’anno 35 anni di attività. Un importante compleanno che rappresenta anche l’occasione per continuare con entusiasmo un processo di innovazione e progresso. «La nostra è un’azienda in continua evoluzione, che non ha mai smesso di innovarsi – commenta Dennis Bordin, presidente Progress Profiles –. Anche in questo periodo di forte incertezza che stiamo attraversando, grazie alla professionalità e alla coesione di un team determinato, stiamo recuperando velocemente i rallentamenti dei primi mesi primaverili. Avremmo desiderato festeggiare questo importante traguardo in modo diverso ma sono fiducioso che ne usciremo rafforzati e potremo presto celebrare insieme i risultati raggiunti». Ogni anno 30 milioni di metri lineari di profili vengono prodotti nella sede di Asolo per arrivare in oltre 80 Paesi. Il mercato estero per l’azienda veneta rappresenta un significativo 40% del fatturato totale, grazie al rapporto privilegiato, costruito e consolidato giorno dopo giorno, con rivenditori, clienti e progettisti.

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(Ri)partire dalle foreste TECNOLOGIE PER IL LEGNO-ARREDO: CONTINUA LA STAGIONE NEGATIVA Il periodo aprile-giugno 2020 non riserva sorprese e, purtroppo, l’indagine trimestrale realizzata dall’Ufficio studi di Acimall – l’Associazione confindustriale delle tecnologie per il legnoarredo – ribadisce il difficile periodo: il calo degli ordini di macchine e utensili per la lavorazione del legno è forte, in linea con l’andamento di tutti i comparti della meccanica strumentale e dell’intera economia in generale. Un risultato inevitabile, se si pensa alla chiusura totale delle fabbriche nel mese di aprile e alla graduale, lenta ripresa delle attività produttive nel mese di maggio.

Un maggiore impegno di Stato e Regioni per guidare una rivoluzione verde, urgente e non procrastinabile, che parta dai boschi e dalle economie collegate. È ciò che auspica il Forest Stewardship Council Italia, organizzazione non governativa internazionale che promuove la salvaguardia e la gestione responsabile delle foreste, per la ripartenza green del nostro Paese. Il lockdown e la pandemia globale hanno riportato al centro del dibattito negli ultimi mesi la necessità di accelerare verso una vera transizione verde e il Green Deal, lanciato a dicembre 2019 dalla presidente della Commissione Europea Ursula von Der Leyen, delinea uno sforzo comune senza precedenti, a partire dal fondo a disposizione per la transizione - mille miliardi di euro in dieci anni. «Le scelte in materia di sostenibilità dei vari Stati dovranno essere prese con coscienza e di comune accordo - afferma Diego Florian, direttore di FSC Italia -, perché il nostro pianeta è malato da tempo; abbiamo bisogno di un’azione comune, a livello internazionale come nazionale, per cercare di invertire la rotta». In questo senso, nei prossimi mesi si gioca una partita cruciale: «Abbiamo a disposizione uno degli strumenti più efficaci per combattere la crisi climatica, ossia gli alberi, che in Italia ricoprono quasi il 40% della superficie nazionale - continua Florian - sta a noi ora impiegarli in strategie adattive con risultati quantificabili». Da qui l’appello di FSC Italia con cinque proposte, semplici e precise che si possono consultare su https://it.fsc.org

Un mese di giugno “operativo” non poteva certo risollevare le sorti del trimestre, condizionato da un ricorso alla cassa integrazione e allo smart working che hanno inevitabilmente mutato i modelli organizzativi delle aziende. Non resta dunque che attendere il rimbalzo della domanda che, secondo più fonti, dovrebbe avvenire nei prossimi mesi sia nelle richieste di tecnologie dal mercato interno che da oltre confine. Ma veniamo alle cifre: l’indagine trimestrale – come sempre svolta su un campione statistico rappresentativo dell’intero settore – mostra che l’industria italiana delle macchine e degli utensili per la lavorazione del legno registra un calo del 39,2% degli ordini sull’analogo periodo dell’anno precedente, sommatoria del meno 34,2% registrato nella domanda estera e del crollo del 59,2% della domanda nazionale. L’indagine qualitativa parla chiaro e riflette le attese degli imprenditori: il 7% degli intervistati indica un trend di produzione positivo (era il 12% nel trimestre precedente), mentre l’86% indica un andamento in calo (era il 69% nel gennaio-marzo); il restante 7% propende per una situazione stabile (era il 19%). Emerge a sorpresa una “tenuta” sui temi dell’occupazione.

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UNICO PRODOTTO, DOPPIA SOLUZIONE L’unico sistema a travetto adatto per la posa di pavimentazioni ceramiche e decking.

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materiali SOLUZIONI | INNOVAZIONE | PRODOTTI


materiali

Cork di Nesite è il primo pavimento sopraelevato in sughero. Migliora l’acustica, è un isolante termico ed è totalmente sostenibile. Disponibile in un’ampia gamma di finiture, naturali e più contemporanee

L’elevazione N del SUGHERO

esite, realtà italiana specializzata nella produzione di pavimentazioni sopraelevate, presenta Cork, collezione di superfici in sughero in 20 differenti finiture (due le linee, “Design” e “Natural”), anche personalizzabili. L’azienda reinterpreta così un materiale storicamente legato al mondo del progetto, per la cui estrazione non è necessario l’abbattimento di alcun albero, contraddistinto da un impatto ambientale pari a zero ed elevate caratteristiche meccaniche e fisiche. Disponibile in più formati e con spessore di 4 o 5 mm, grazie alla struttura a nido d’ape, è in grado di assorbire le onde sonore e di garantire notevoli proprietà isolanti, con conseguente risparmio energetico. Confortevole al calpestio, il sughero non attrae la polvere (è antistatico) ed è impermeabile, con ottimale risposta anche agli agenti chimici. Nesite Interior, brand che rappresenta l’evoluzione di Nesite nel mondo del contract, propone infine il sughero anche come rivestimento a parete, con la possibilità di customizzazione della finitura. www.nesite.com


L

inoleum realizzato con materie prime naturali e rinnovabili in tempi brevi con il raccolto annuale. È Marmoleum di Forbo, pavimento naturale resiliente a impatto CO2 neutro Cradle to Gate (raccolta di materie prime, produzione, fino al cancello della fabbrica). Resistente e durevole è ideale per l’ufficio, la scuola, la casa, gli ospedali, i mezzi di trasporto e gli esercizi commerciali. Questi i sei ingredienti principali di Marmoleum: olio di semi di lino, resina di pino, farina di legno, pietra calcarea, iuta e pigmenti naturali. Diverse le versioni disponibili, tra cui la nuova collezione Marmoleum Marbled, che aggiunge cinque disegni ai motivi marmorizzati classici. www.forbo.com

In collaborazione con la NATURA Realizzato con materie prime naturali rinnovabili in tempi brevi e con un processo produttivo a basso consumo energetico, Marmoleum di Forbo è il linoleum a impatto CO2 neutro


materiali

Dega Energy di Gobbetto è la prima resina esotermica, arricchita con basi naturali quarzifere e metalliche e indicata per pavimenti con impianto di riscaldamento a pannelli radianti

Personalità MAGNETICA

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asce da una brillante intuizione di Giancarlo Gobbetto di miscelare una base di resina sintetica a cariche quarzifere con alta componente metallica. Ed ecco Gobbetto Dega Energy, la prima resina esotermica, l’ultimo prodotto brevettato dall’azienda milanese. Costituita da una miscela di resina, cariche metalliche e basi naturali quali quarzi, pietre macinate, argille, è bicomponente e totalmente atossica con forti proprietà magnetiche e conduttive. Dega Energy, studiata per migliorare l’efficienza energetica, applicata a pavimento con impianto di riscaldamento a pannelli radianti, determina un risparmio energetico certificato del 20% circa: il materiale, infatti, grazie alle sue proprietà metalliche,

trattiene il calore e, essendo conduttivo, lo rilascia in maniera più lenta ed efficiente. In grado di fornire anche una barriera di isolamento dalle onde elettromagnetiche, può essere rifinita con finiture monolitiche e cromatiche di vario tipo, in particolar modo con Dega Rock Microcemento, Dega Spatolato Microresina e Dega Art della Linea Dega Monosint. Una soluzione per pavimenti, rivestimenti murali e supporti di varia natura, un metodo intelligente anche per fissare accessori mantenendo intatte le superfici. www.gobbetto.com


La modernità di un antico SAPERE I pavimenti prefiniti in bambù di Floorbamboo racchiudono in sé la “saggezza” di un materiale utilizzato da oltre 5.000 anni per le sue caratteristiche di resistenza e flessibilità

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oniugare le virtù di un’antica pianta con le tecnologie più recenti per dare forma a pavimentazioni di design, ecosostenibili, resistenti ed eleganti. Questo l’obiettivo di Floorbamboo, marchio di Infloor specializzato in pavimenti prefiniti in bambù, materiale utilizzato da oltre 5.000 anni per le sue caratteristiche di resistenza e flessibilità. L’azienda cremasca è certificata con il marchio Leed e tutti i prodotti vengono sottoposti a certificazioni rilasciate da Catas e sono omologati dal Ministero degli Interni per la resistenza al fuoco. Tra i progetti realizzati con pavimentazioni Floorbamboo ricordiamo: gli aeroporti di Olbia e “Marco Polo” di Venezia, le aule dell’Università di Torino, il complesso ricettivo del Labirinto della Masone nei pressi di Fontanellato, in provincia di Parma, e l’ateneo dell’Università La Cattolica di Cremona, che sarà ultimato tra pochi mesi. www.floorbamboo.it


materiali

Investire nel FUTURO Il collettivo di aziende Fair&Precious promuove legno tropicale certificato proveniente da una gestione forestale sostenibile. Un materiale eco-responsabile che concilia l’estetica e il rispetto per l’ambiente

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u iniziativa dell’Association Technique Internationale des Bois Tropicaux (ATIBT), i gestori forestali impegnati in un approccio responsabile nel bacino del Congo (Congo, Gabon, Camerun), attraverso la certificazione di gestione sostenibile, hanno creato il marchio Fair&Precious, collettivo di aziende impegnato nel rispetto della fauna e della flora, nonché in un modello di sviluppo economico e sociale rispettoso delle popolazioni. L’obiettivo è ripristinare la fiducia dei consumatori nei legni tropicali certificati, che vantano notevoli qualità tecniche, estetiche e ambientali. Tra queste ricordiamo: lunga durata naturale senza uso di prodotti per il trattamento; solidità, resistenza e stabilità dimensionale in ambienti umidi; colore, struttura, grana e omogeneità dal forte impatto estetico. Proprio per queste caratteristiche il legno tropicale è ottimale per i pavimenti da esterno e i bordi piscina, in quanto imputrescibile, resistente al gelo, alla pioggia e agli insetti, così come al cloro o all’acqua di mare. Tra le specie legnose tropicali più indicate per le applicazioni outdoor: Padouk, Azobe, Bilinga, Niové, Mukulungu, Aleppo, Iroko, Landa, Tali e Osanga. www.fair-and-precious.org


Come se fosse DIPINTA Besana Carpet Lab presenta la nuova collezione Blend, moquette realizzate con filati di pregio, capaci di creare singolari sfumature e tinte con più colori. Così ogni pezzo è davvero unico

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radizionale nelle lavorazioni e contemporanea nel disegno, astratta eppure narrativa, seduce e cattura come se fosse dipinta. Ecco la nuova collezione Blend di Besana Carpet Lab, azienda italiana attiva nella pavimentazione tessile: le moquette sono realizzate con filati di pregio e capaci di creare singolari sfumature e tinte con più colori, rendendo ogni pezzo unico; nota importante, sono create con prodotti ignifughi e garantiscono l’assenza di emissioni nocive dovute a composti organici volatili. Blend è pensata sia per l’ambiente residenziale che per il settore contract, grazie a caratteristiche in grado di rispondere alle esigenze di ciascun cliente: elevata resistenza, alta qualità, grandi quantità e possibilità di personalizzazione. È disponibile in rotoli dall’altezza di 2-4 metri e nei colori Phantom Blue, Magma, Khaki e Bright Gold. www.besanamoquette.com


materiali

I laboratori Kerakoll GreenLab hanno sviluppato Cementoresina, materia innovativa che consente di creare pavimenti continui a basso spessore durevoli e sofisticati

In pochi millimetri… la SOLUZIONE U na soluzione che, in pochi millimetri, permette di sovrapporre una nuova superficie a quella esistente, senza interventi di ristrutturazione invasivi. Cementoresina è una materia innovativa sviluppata nei laboratori Kerakoll GreenLab, dalla quale si ottengono pavimenti continui a basso spessore estremamente durevoli. Indicato per superfici interne (pavimenti, scale, spa, bagni turchi e piatti doccia), è adatto per tutti gli ambienti domestici e, grazie a un’elevata resistenza all’urto, per

gli spazi commerciali ad alto traffico pedonale. La texture di Cementoresina è caratterizzata da increspature, marezzature cromatiche e vibrazioni materiche frutto delle imperfezioni della lavorazione artigianale. Da segnalare anche i suggestivi effetti di rifrazione della luce e la finitura, calda, morbida e setosa al tatto. Cementoresina è disponibile nei dieci colori della collezione Warm: un elegante percorso cromatico dal bianco al nero attraverso la ricchezza dei toni neutri e naturali. www.kerakolldesignhouse.com


Benedetta PRIMAVERA

Otto i modelli di carta da parati che compongo Primavere, la collezione firmata Vito Nesta per CO.DE Contemporary Design by Jannelli, la business unit di Jannelli&Volpi dedicata al contract

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O.DE Contemporary Design by Jannelli, la business unit di Jannelli&Volpi dedicata al contract, presenta la collezione Primavere, nata in collaborazione con il brand Grand Tour by Vito Nesta. Otto modelli ispirati a città, luoghi e architetture, animali e oggetti, raffigurati in primavera. Una narrazione di mondi sospesi tra realtà e fantasia, che ricrea paesaggi a tratti immaginari. Questi i disegni della collezione: Animalia, inno al regno animale immerso nel suo mondo naturale; Primavera romana, allegoria di Roma raffigurata attraverso un intreccio di fiori e piante dai colori tenui e pastello, da cui affiorano antichi manufatti romani; Roma, omaggio alla città eterna e alla sua sontuosa bellezza; Amalfi, dedica sincera alla città campana; Mediterraneo, racconto sull’architettura delle porte delle città da Milano a Roma; Las Palmas, che dipinge l’immaginario delle colonie brasiliane attraverso le forme allungate delle palme; Tarocchi, che racchiude nella linea geometrica e apparentemente austera una traccia di sottile ironia; Notti d’Oriente, infine, che narra di un viaggio per l’Egitto, la Turchia e il Libano

attraverso immagini sognanti incastonate in una lussureggiante vegetazione. Come gli altri disegni di CO.DE by Jannelli, anche Primavere è stampabile su supporti diversi, dal TNT alle fibre naturali e di pregio quali sete, rafie, lini, nelle finiture matt e glossy. Tutti i prodotti, infine, possono essere trattati con CO.DE Layer by Rezina, una finitura speciale in esclusiva mondiale per Jannelli&Volpi, per l’uso in ambienti umidi. www.jannellievolpi.it


materiali

I

l nuovo Disano WaveAqua arricchisce l’assortimento Haro con un pavimento di design salubre e robusto, privo di PVC e plastificanti e contraddistinto da alta qualità ecologica riconoscibile dai marchi Blauer Engel ed Eco-Institut Label. Grazie al pannello di supporto Rigid Core a base di materie prime naturali, Disano WaveAqua è particolarmente stabile e resistente alla compressione. Inoltre, la superficie goffrata a registro e la bisellatura sui quattro lati, gli regalano un aspetto particolarmente autentico. Adatto ad ambienti umidi e resistente allo scivolamento grazie al lato inferiore PowerWave è disponibile nei formati plancia e plancia XL in ben otto decori rovere per formato. Tra le altre caratteristiche sono da sottolineare la tecnologia SurfaceProtect, per una superficie con alta resistenza all’abrasione e ai graffi, e il pannello AquaReject dimensionalmente stabile e privo di PVC. Si ricorda infine che Haro è un marchio del gruppo tedesco Hamberger Flooring. www.haro.com

Salubre e ROBUSTO La famiglia di pavimenti Disano by Haro si amplia con il nuovo WaveAqua, particolarmente adatto ad ambienti umidi, ecologico, privo di PVC e plastificanti


Per ogni tipo di MOQUETTE Che sia in teli o in quadrotte, vi presentiamo due adesivi Mapei per entrambe le applicazioni, Ultrabond Eco TX 3 e Ultrabond Eco Tack TX +. Denominatore comune, una presa veloce e tenace

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oquette in teli o moquette in quadrotte? Ecco due prodotti Mapei studiati appositamente per queste applicazioni. Partiamo da Ultrabond Eco TX 3, il prodotto “premium” della linea TX Mapei per la posa di moquette in teli. Adesivo con notevole tack iniziale a fresco, veloce e tenace presa, idoneo per l’incollaggio di agugliati e pavimenti tessili con rovescio di ogni tipo su supporti standard, anche riscaldanti, e su materassini acustici. È adatto anche per la posa di linoleum ed è particolarmente indicato in ambienti commerciali e pubblici, nel caso di pavimentazioni soggette a traffici anche intensi (hotel, auditorium, aeroporti, biblioteche, ristoranti, uffici, ecc.). Mentre per la posa di quadrotte tessili autoposanti, Mapei propone il fissativo antiscivolo Ultrabond Eco Tack TX +. Si tratta

dell’adesivo studiato per fornire in tempi rapidi un film ad appiccicosità permanente, che consente la rimozione e la sostituzione delle quadrotte tessili quando necessario, su supporti standard, lisciature, rivestimenti esistenti e pavimentazioni sopraelevate. Idoneo anche per il fissaggio di tappetini acustici per moquette. www.mapei.com


materiali

Comfort ACUSTICO Suonosoft è la linea di pannelli fonoassorbenti rivestiti in tessuto prodotta da Marvinacustica. Grazie all’ampia scelta di forme e colori, si può correggere il riverbero appagando sia l’udito che la vista

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annelli fonoassorbenti morbidi con finitura in tessuto, soluzioni portanti a vista, sistemi di fissaggio a parete o a soffitto, fissaggio magnetico o pannelli divisori autoportanti. Et voilà Suonosoft della vicentina Marvinacustica, che vanta più di 40 anni di esperienza nella produzione di soluzioni per il comfort acustico degli ambienti. Sfoderabili, lavabili e sanificabili, i pannelli della linea Suonosoft sono testati per la resistenza al fuoco, sono confezionati a mano, realizzati con materiali riciclati e non hanno collanti. Sono disponibili in diverse versioni, tutte personalizzabili nella forma, dimensione, finitura e colore. Tra le applicazioni principali: ristoranti, pizzerie, bar, uffici, sale riunioni, hall, reception, stanze per l’ascolto della musica, studi professionali, sale d’attesa, reparti produzione, ecc. Oltre alla realizzazione dei prodotti e allo studio della soluzione più adatta alle specifiche esigenze, Marvinacustica è in grado di fornire un servizio completo, dalla rilevazione acustica con strumentazione fonometrica certificata alla progettazione tecnica. www.marvinacustica.it


Vai al sito per saperne di più sulla collezione Megastone

A prova di SHOWROOM Resistente, impermeabile e senza bisogno di manutenzione. Grazie a queste caratteristiche, Coretec di USFloors è stato scelto come pavimento in un nuovo autosalone di Francoforte. La finitura è Vesuvio della collezione Megastone

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oretec Megastone di USFloors, nella finitura Vesuvio, è stato scelto come pavimento flottante nel nuovo autosalone Lenz a Francoforte. Grazie alla sua elevata resistenza, gli pneumatici delle auto non lasceranno graffi né ammaccature. La notevole durabilità è garantita dal nucleo impermeabile al 100% (non si gonfia e non si restringe), dal vinile resiliente e dallo strato protettivo antiusura. Coretec, inoltre, è facile da installare e non richiede manutenzione. Il suo sistema di chiusura a click non prevede colla o chiodi e può essere installato su pavimenti esistenti senza sottostrato aggiuntivo. Il sottofondo in sughero, infine, assorbe anche piccole irregolarità della superficie. Quindi, è possibile installare un pavimento Coretec senza problemi su una superficie in legno, cemento o piastrellata. www.coretecfloors.com


materiali

Per esterni che si fanno NOTARE Abodo è il nuovo prodotto per esterno firmato Ravaioli Legnami. Tra i punti di forza, la realizzazione con profili in Pino Radiata provenienti da foreste neozelandesi certificate FSC

G

arantito 15 anni e pensato per la realizzazione di rivestimenti, sottotetti e profili architettonici decorativi. Si chiama Abodo ed è il nuovo prodotto per esterno di Ravaioli Legnami. I profili in Pino Radiata, provenienti da foreste neozelandesi certificate FSC, utilizzati per realizzare Abodo, vengono sottoposti a un primo trattamento termico definito “Vulcan” con lo scopo di migliorarne le caratteristiche fisiche; poi, in seguito, a un successivo procedimento di costruzione del profilo lamellare, selezionato e tagliato in lamelle con venature rigate uniformi sul lato a vista, in modo tale che il prodotto finale non presenti fiammature, né nodi, né giunzioni tra i listelli. www.ravaiolilegnami.com


Il legno è il suo MESTIERE Adesiv presenta MS Gold Flex, l’adesivo monocomponente ad alte prestazioni sviluppato per l’incollaggio di tutti i tipi di pavimenti in legno

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desivo monocomponente silanico specifico per l’incollaggio di tutti i tipi di pavimenti in legno su sottofondi cementizi o su pavimentazioni preesistenti non assorbenti (marmo, piastrelle, palladiana, supporti legnosi). È MS Gold Flex della vicentina Adesiv, caratterizzato da una resa elevata e dall’alta presa iniziale. È esente da isocianato o ammine e da solventi e presenta basse emissioni VOC. www.adesiv.it

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materiali

Come una VOLTA La lavorazione a mano e la scelta di assi che sembrano provenire dal passato, fanno della nuova collezione Rovere materico di Unikolegno un vero omaggio alla tradizione italiana più autentica

I

legni materici sono i protagonisti della nuova collezione di parquet Rovere materico di Unikolegno. Assi in rovere che sembrano provenire da vecchi fienili, baite di montagna o dalle travature delle ville veneziane. La lavorazione a mano dei maestri artigiani contribuisce a rendere unica ogni tavola, arricchita peraltro da effetti materici superficiali, piccoli avvallamenti e finiture irregolari dall’aspetto volutamente grezzo e naturale. La delicata spazzolatura fa emergere la bellezza del rovere in modo tridimensionale, senza rovinare le fibre, e ne mette in evidenza le venature e le ampie fiammature. E ancora, l’effetto bocciardato crea una superficie leggermente corrugata che esalta la naturale tessitura del materiale, mentre l’applicazione dello stucco in contrasto nelle fessure crea texture piacevoli alla vista e al tatto. Importante sottolineare che l’intera manifattura viene eseguita in Italia all’interno del laboratorio Unikolegno, nel trevigiano. Preziosa chicca: le assi sono sottoposte a una lenta stagionatura naturale; come una volta, sono esposte al vento e alle intemperie per renderle più resistenti e stabili. www.unikolegno.it


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Focus / sostenibilità

BUONO CON LE PERSONE E CON L’AMBIENTE Il rasante Sciliar Fino della famiglia Puro Comfort del Gruppo Miniera San Romedio è stato scelto per un prestigioso progetto di riqualificazione residenziale a Cesena. Con valori VOC totali estremamente bassi, rispetta i parametri della certificazione ambientale Biosafe DI ANITA CAVALLI

Riqualificare e costruire case che strizzino l’occhio sia all’estetica, sia al consumo energetico. È il caso del progetto di ristrutturazione di una villa a Cesena in chiave NZEB - Nearly Zero Energy Building che si pone l’ambizioso obiettivo finale di ottenere una doppia certificazione: Casaclima, che ne attesti l’eccellenza energetica, e Biosafe, Protocollo di Certificazione di Salubrità Ambientale per la verifica, la progettazione e la gestione dell’indice di qualità dell’aria interna. Da qui la scelta del rasante Sciliar Fino di Puro Comfort, brand del Gruppo Miniera

San Romedio, che comprende una gamma di prodotti composti esclusivamente da dolomia e calce idraulica naturale della più alta classe di resistenza (NHL5) con scaglia rossa trentina, una marna perfettamente bilanciata, estratta secondo criteri di rispetto e rigenerazione ambientale. LAVORO A FINESTRE CHIUSE

Studiato per il miglioramento della salubrità e del comfort abitativo, il rasante Sciliar Fino soddisfa i requisiti di bassa emissione TVOC nocivi - Composti Organici Volatili totali, con meno di 21 microgrammi per metro cubo, esenti da radiazioni e radon. «Gli applicatori sono rimasti molto soddisfatti dalla facilità di lavorazione di Rasante Sciliar Fino e dall’assenza completa di emissioni o odori di qualsiasi tipo durante la sua stesura, tanto che si poteva lavorare anche a “finestre chiuse”, aspetto che ha lasciato tutti positivamente sorpresi», spiega Luigi Battistini, ingegnere a capo del progetto, consulente CasaClima e tecnico ufficiale Biosafe. Infine, si ricorda che questo prodotto può essere smaltito come un normalissimo materiale inerte (rifiuto non pericoloso), caratteristica non comune a molti altri materiali da costruzione.

Dentro il cantiere Come detto, il rasante

comfort per gli spazi dove

specifico, di un rasante

Puro è la flessibilità con cui

Sciliar Fino rispetta appieno

viene installato. In questo

da applicare su superfici

interagisce con diversi tipi

i parametri imposti da

caso, il cliente necessitava

intonacate che sarebbero

di finiture, lasciando spazio

Biosafe garantendo

di un prodotto che

state successivamente

alle molteplici possibilità

sostenibilità nel ciclo di

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Focus / innovazione

SOLUZIONE ALL-IN-ONE Il software Houzz Pro include la gestione dei contatti, la realizzazione di preventivi, la collaborazione con i clienti, operazioni di marketing e molto altro. Su misura del professionista DI VIOLA DELFINO

Una soluzione software che consente ai professionisti della costruzione di gestire l’intero ciclo di vita del progetto e, allo stesso tempo, di comunicare con il cliente. È Houzz Pro Business Management Software di Houzz, la piattaforma online specializzata nella ristrutturazione e nel design. Di cosa si tratta? Di una soluzione software-as-a-service all-in-one che offre una serie di vantaggi, dall’acquisizione di nuovi clienti alla gestione dei progetti di prossima realizzazione, fino al controllo dei contatti con i propri clienti e il proprio team. COMUNICAZIONE PROATTIVA

Vediamo nel dettaglio cosa possono fare i professionisti con Houzz Pro. Innanzitutto, hanno la possibilità di rimanere in contatto con i clienti: uno strumento di messaggistica integrato supporta e unifica la comunicazione con i clienti in tempo reale, via chat ed e-mail, inclusa la condivisione di foto e documenti, le richieste di pagamento, le fatture, gli ordini di modifica e le tempistiche, per rimanere in contatto con i clienti dall’ufficio, da casa o sul campo. Lo strumento tiene traccia dell’intera cronologia delle comunicazioni. Houzz Pro consente poi di comunicare in modo proattivo: per tutta la durata del progetto, i professionisti possono condividere gli aggiornamenti tramite una dashboard accessibile

anche al cliente. Le caratteristiche includono una timeline grafica del progetto che mostra le tappe e le fasi principali, registri giornalieri che forniscono aggiornamenti dettagliati del progetto, oltre allo storico delle comunicazioni e ai documenti condivisi. CONSULENZE DIGITALI

E ancora, Houzz Pro è utile per far avanzare i progetti più velocemente: le consulenze digitali permettono di incontrare i proprietari di casa in modo virtuale e sicuro per discutere di un progetto. Lo strumento di programmazione lavora in modo integrato al calendario, rendendo semplice la prenotazione di riunioni e incontri. I professionisti possono promuovere video consulenze sul loro profilo Houzz e sulla loro directory, consentendo ai proprietari di casa di vedere la disponibilità del professionista e di prenotare direttamente un incontro conoscitivo. Non è tutto: il software permette di creare e inviare preventivi e ottenere l’approvazione online. E dà la possibilità di caricare i propri preventivi e salvare i modelli personalizzati per l’utilizzo in progetti futuri. I preventivi possono essere inviati ai clienti via e-mail o via chat ed essere approvati con firma digitale. Infine, con Houzz Pro si possono tracciare gli ordini di cambio e programmare i pagamenti.

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Next e tendenze / work in progress

Solidità leggera A voi il reportage dell’intervento realizzato in un’abitazione privata milanese dall’impresa Enni Color, dove il protagonista assoluto è il microcemento a effetto materico spatolato. Il materiale è stato posato su tutto il pavimento, bagni compresi, e usato come rivestimento per alcuni complementi d’arredo DI NORA ADAMSBERG

Q

Nelle foto, il risultato finale dei lavori eseguiti da Enni Color con il microcemento.

uando si dice avere le idee chiare. Proprio così, il proprietario dell’appartamento protagonista di queste pagine, ancora prima della fine lavori, aveva ben presente lo stile che aveva intenzione di dare alla sua futura abitazione: voleva evocare un’ambientazione industriale, con linee minimali e superfici materiche. E per ottenere tale effetto ha optato per il microcemento, da usare come fil rouge in tutta la casa, bagni compresi; persino

56

sulle superfici verticali dei vani doccia e sui piatti doccia (a filo pavimento), oltre che su alcuni complementi d’arredo, quali il top e la penisola della cucina, protetti poi con una resina poliacrilica satinata. Così ha cercato un’impresa che fosse in grado di realizzare una tale lavorazione, che richiede esperienza e conoscenza del materiale. La scelta è ricaduta sull’impresa milanese Enni Color, che ha portato a termine l’intervento in una decina di giorni con una squadra di quattro persone. L’appartamento, ubicato a Milano,


S C H E DA L AVO R I Realizzazione: posa microcemento sul pavimento e su alcuni complementi d’arredo Luogo: Milano Materiali usati: primer, fondo per microcemento, rete in fibra di vetro, microcemento, resina poliuretanica alifatica bicomponente Destinazione d’uso: residenziale

zona viale Monza, in un edificio di recente costruzione, è un attico disposto su due livelli, per un totale di 160 mq, con la zona notte al piano inferiore e la zona living con cucina a vista al piano superiore, dotato anche di terrazzo. Abbiamo chiesto a Enzo Cetrangolo, titolare e amministratore unico di Enni Color, quali sono state le peculiarità e criticità del lavoro: «La principale criticità riscontrata è stata la presenza di crepe nel nuovo massetto e per poter proseguire i lavori le abbiamo pretrattate con l’inserimento di tondini di ferro

Resina e dintorni Attiva da oltre 30 anni nel settore delle tinteggiature civili e industriali, Enni Color è oggi specializzata nelle finiture d’interni e nei pavimenti in resina. Con la sede a Buccinasco (MI) e lo show room a Milano, opera principalmente in Lombardia e negli ultimi anni ha svolto diversi lavori anche al di fuori dei confini italiani. Info: www.pavimenti-resina-milano.mi.it

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Next e tendenze / work in progress

Le fasi dell’intervento • Una mano di primer epossidico sul massetto per indurire la superficie. • Posa di una rete in fibra di vetro da 160 grammi annegata in un primer cementizio. • Abrasivatura della superficie con monospazzola. • Un’ulteriore mano di primer acrilico. • Realizzazione della pavimentazione in microcemento, steso a cazzuola per lisciare, applicato in due mani. • Un’altra abrasivatura della superficie con monospazzola. • Applicazione di un primer acrilico. • Due mani di resina poliuretanica alifatica Il microcemento è stato impiegato anche per rivestire il top cucina e l’adiacente penisola adibita a tavolo.

e resina epossidica. Tra le peculiarità dell’intervento, invece, la richiesta di rivestire in microcemento anche il top cucina e l’adiacente penisola adibita a tavolo. Il cliente inoltre ha espresso il desiderio di una superficie materica, in cui siano ben visibili le venature, la spatolata, insomma dove emerga la tipicità della lavorazione data proprio dalla manualità del posatore». Per quanto riguarda il colore? «Il cliente ha scelto il grigio cemento, poi noi nel crearlo ad hoc per lui in base alle sue specifiche richieste, lo abbiamo rinominato grigio Guanella, dal nome della via dove si trova l’appartamento in cui abbiamo lavorato – spiega Cetrangolo – Lo abbiamo anche inserito a catalogo e sta riscuotendo molto successo». 58

bicomponente satinata.


Next e tendenze / resina

Estetica urbana I sistemi IPM Fabrika e Cult scelti per la pavimentazione del nuovo locale milanese Prima Café, progettato da Park Associati. Originale l’effetto creato, a tratti microcementizio e a tratti nuvolato DI IRENE NUVOLA

S

ette maxi-vetrine affacciate su corso Garibaldi, nel cuore di Milano, che svelano un interno formale, poliedrico e tecnologico, dove i colori del blu e del viola si alternano in un gioco cromatico tono su tono, a volte lucido, a volte opaco. Ideato dalla tech company Prima Assicurazioni e progettato dallo studio di architettura Park Associati, Prima Café è uno spazio di relazione e incontro, dove dare valore al tempo. A occuparsi della pavimentazione del locale, IPM Italia,

azienda specializzata nella produzione e posa di pavimentazioni in resina per indoor e in graniglia naturale per outdoor, che ha collaborato con l’impresa edile Conti e Conti di Lentate sul Seveso (MB). CONCEPT INEDITO

Per Prima Café IPM Italia ha studiato e scelto, insieme ai committenti, un particolare sistema di pavimentazione in linea con 59


I N B RE V E Realizzazione: Prima CafĂŠ Luogo: Milano Progetto: Park Associati Pavimentazione in resina: IPM Italia, IPM Fabrika (effetto microcemento) e IPM Cult (sistema decorativo spatolato); per la cucina, rivestimento resinoso specifico per ambienti alimentari certificato HACCP

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Next e tendenze / resina Massima libertà creativa Ispirato ai pavimenti in calcestruzzo in uso nei vecchi laboratori artigianali e industriali, IPM Fabrika è caratterizzato da una finitura effetto microcemento, in grado di offrire massima libertà creativa e, allo stesso tempo, tutte le peculiarità di una pavimentazione tecnica. IPM Cult è invece il sistema decorativo spatolato a medio spessore che garantisce ampia versatilità di finitura grazie all’uso di spatole e resine. Può essere utilizzato per un tono su tono oppure per un effetto sfumato tra due colori o, ancora, per l’effetto a ventaglio, per creare movimento su qualsiasi superficie. Da segnalare anche la finitura a trame che offre profondità e aspetto lucido, opaco, satinato. Info: www.ipmitalia.it

l’ambiente, capace di creare un effetto a tratti microcementizio e a tratti nuvolato. Nello specifico si è trattato di IPM Fabrika e IPM Cult, entrambi in grado di garantire massima resistenza all’usura, al calpestio e all’abrasione. I due sistemi, posati dalle squadre certificate IPM Italia che hanno alternato le due soluzioni rispettando il disegno dalle linee spezzate e con campiture a differenti finiture, hanno dato vita a un risultato finale di forte impatto: i 200 mq di resina viola-blu,

spezzata dalla linea brillante del giunto in ottone, variano dal lucido all’opaco regalando all’ambiente un’estetica decisamente urbana e contemporanea. Non è tutto: per la cucina, è stato scelto un rivestimento resinoso specifico per ambienti alimentari, certificato HACCP come da normativa prevista per il settore e posato in continuità pavimento-pareti per circa 140 mq senza alcun giunto, al fine di assicurare il massimo grado di igiene e facilità di pulizia.

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Next e tendenze / resa termica

Resistenza termica, come determinarla Un approfondimento tecnico sui metodi di prova e di calcolo per valutare la conducibilità e la resistenza termica delle pavimentazioni in legno DI CORRADO COLAGIACOMO * * Responsabile Sezione di Trasmissione del Calore Calcoli Istituto Giordano, Coordinatore nazionale del CT 202/GL 01 “Misura in laboratorio delle proprietà termiche di materiali, elementi e strutture” all’interno del CTI

C

onoscere la resistenza termica di una pavimentazione permette di determinare, per un sistema radiante, il corretto valore di resa termica, evitando errori di sovradimensionamento o sottodimensionamento dell’impianto. Ecco qui un excursus sui metodi di prova e di calcolo che consentono la valutazione della conducibilità e della resistenza termica delle pavimentazioni in legno.

ANALISI MATEMATICA DELL’INCERTEZZA

Nella tabella intitolata “Metodi di prova” riportiamo le principali metodologie per la determinazione sperimentale della conduci-

bilità/resistenza termica delle pavimentazioni. Per ogni metodo è stata indicata l’incertezza tipica, ricavata grazie a un’analisi matematica dell’incertezza e, in alcuni casi, verificata da confronti interlaboratorio. Da una lettura attenta della tabella si evince come la caratterizzazione termica dei materiali, per avere un’affidabilità

M E TO D I D I PROVA METODO DI MISURA

RIFERIMENTO NORMATIVO

INCERTEZZA TIPICA

FONTE

Piastra calda con anello di guardia

UNI EN 12664, UNI EN 12667, ISO 8302

± 2%

UNI EN 12664 – par. 5.2.8; UNI EN 12667 – par. 5.2.8

Metodo dei termoflussimetri

UNI EN 12664, UNI EN 12667, ISO 8301

± 3%

UNI EN 12664 – par. 5.3.5; UNI EN 12667 – par. 5.3.5

UNI EN ISO 8990

± 5%

UNI EN ISO 8990 – par. 1.1

UNI EN 1934

± 5%

UNI EN 1934 – par. 5.4 (per campioni omogenei)

ISO 9869-1

Compresa tra ± 14% e ± 28%

ISO 9869-1 – par. 9

Metodi non normalizzati

± 50% ± 100%

Valore ricavabile da una analisi dell’incertezza o sulla base del confronto di misure effettuate sullo stesso prodotto da differenti laboratori

Metodo camera guardiata o calibrata Metodo della camera calda con termoflussimetri Misura in campo della resistenza termica e della trasmittanza mediante termoflussimetri Misura della resistenza termica di un componente edilizio attraverso misure di consumi energetici in campo

62

± 200%...


G RA N D E Z ZE FIS ICHE COINVOLTE La confusione tra trasmittanza, conduttanza, resistenza e conducibilità termica è davvero tanta. Per fare un po’ di chiarezza vediamo, uno a uno, a cosa si riferiscono i vari termini: GRANDEZZA FISICA Conducibilità termica

SIMBOLO

UNITÀ DI MISURA

DEFINIZIONE

λ

W/(m∙K)

È il rapporto, in condizioni stazionarie, fra il flusso di calore e il gradiente di temperatura che lo genera. Essa si ricava dalla relazione:

In altri termini è una misura dell’attitudine di una sostanza a trasmettere il calore e dipende solo dalla natura del materiale e non dalla sua forma o spessore. Resistenza termica materiale (da superficie a superficie)

R

m2∙K/W

È il rapporto, in condizioni stazionarie, tra la differenza delle temperature superficiali e la densità di flusso termico:

Per uno strato di materiale piano, con conducibilità costante o lineare con la temperatura, la resistenza può essere espressa come il rapporto tra spessore del materiale e conducibilità:

Resistenza termica totale (da ambiente ad ambiente)

Rtot

È il rapporto, in condizioni stazionarie, tra la differenza delle temperature ambientali e la densità di flusso termico:

m2∙K/W

In alternativa la resistenza termica totale può essere espressa come la somma della resistenza termica del materiale e le resistenze di scambio superficiali degli ambienti interno/esterno:

Conduttanza termica

L

W/(m2∙K)

In condizioni di uniformità di densità di flusso, rappresenta il reciproco della resistenza termica del materiale:

Trasmittanza termica

U

W/(m2∙K)

È il rapporto, in condizioni stazionarie, tra il flusso termico e il prodotto tra l’area e la differenza di temperatura tra gli ambienti:

In alternativa la trasmittanza termica può essere espressa come il reciproco della resistenza termica totale:

accettabile, deve essere eseguita in laboratorio seguendo metodi di prova normalizzati. In alternativa alla misura sperimentale, i valori di conducibilità termica possono essere estrapolati, in funzione della specie legnosa e della densità, dalla norma UNI EN ISO 10456 “Materiali e prodotti per edilizia - Proprietà igrotermiche - Valori tabulati di progetto e procedimenti per la determinazione dei valori termici dichiarati e di progetto”.

DECISIVA LA PRESENZA DI PONTI TERMICI

Per quanto riguarda invece i metodi di calcolo applicabili per la determinazione della resistenza termica della pavimentazione iniziamo col dire che dipendono essenzialmente dalla presenza o meno di ponti termici ed elementi di discontinuità nella struttura. Per procedere in ogni caso è necessario conoscere la conducibilità termica λ (tabulata dalla ISO 10456 o determinata sperimental63


Next e tendenze / resa termica

Simulazione numerica conforme alla norma UNI EN ISO 10211 con isoterme e linee di flusso di una pavimentazione in legno sopraelevata (con intercapedine).

mente) dei materiali costituenti. Nel caso di strutture omogenee il riferimento normativo applicabile è la norma UNI EN ISO 6946 “Componenti ed elementi per l’edilizia - Resistenza termica e trasmittanza termica - Metodo di calcolo”. La resistenza termica totale della pavimentazione viene quindi calcolata come somma delle resistenze dei singoli strati omogenei costituenti:

numeriche agli elementi o alle differenze finite. La norma illustra quindi condizioni al contorno, piani di taglio e regole sulla modellazione numerica per la determinazione della resistenza termica che tenga conto anche di ponti termici puntuali o lineari.

Rsi e Rse sono le resistenze superficiali dell’ambiente interno ed esterno e dipendono dalla direzione del flusso (orizzontale, ascendente o discendente). In genere, quando si vogliono dichiarare le prestazioni di un prodotto, indipendentemente dalla direzione del flusso, si utilizzano come riferimento i valori per flusso orizzontale. Nel caso di strutture con ponti termici e/o discontinuità strutturali il riferimento normativo è la norma UNI EN ISO 10211 “Ponti termici in edilizia - Flussi termici e temperature superficiali - Calcoli dettagliati”. In quest’ultimo caso si ricorre a simulazioni

Parete di camera guardiata (Hot Box) per la determinazione della resistenza termica di strutture non omogenee.

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Rovere destrutturato

Bisaccia

IL FRUTTO DELLA NOSTRA PASSIONE

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Next e tendenze / normativa

Sicurezza chimica, nuove limitazioni per alcuni elementi Un’attenta analisi della pericolosità di alcuni elementi chimici presenti nelle materie prime e nei prodotti finiti del settore legno-arredo. E un focus sull’evoluzione della norma di riferimento DI FRANCO BULIAN * * Vicedirettore Catas

U

no dei requisiti che spesso coinvolge la sicurezza delle materie prime e dei prodotti finiti del settore legno-arredo riguarda il loro possibile contenuto o rilascio di determinati elementi chimici la cui pericolosità è ampiamente nota e documentata. Abbiamo parlato di elementi chimici e non solo di metalli in quanto alcune di queste sostanze non sono propriamente metalliche. Non abbiamo nemmeno utilizzato il termine “metalli pesanti”, che spesso ricorre in questi casi, in quanto la densità di tali elementi non è un fattore discriminatorio in riferimento alla loro pericolosità.

DAI GIOCATTOLI AI PAVIMENTI E RIVESTIMENTI

Esistono vari riferimenti in merito alla limitazione di queste sostanze nelle materie prime e nei prodotti finiti del settore legno arredo. Uno tra questi, è lo standard Europeo EN 71-3 riguardante

Pericolosi ma sempre più riconoscibili Gli elementi chimici menzionati

sfrutta delle loro specifiche

invecchiamento. Alcuni loro

di questi elementi può essere

sono particolarmente

proprietà come la capacità di

derivati come ossidi o sali

tuttavia anche indiretta per

pericolosi per la salute umana

alcuni di essi di stabilizzare

sono invece impiegati come

effetto di “inquinamenti” di

la cui presenza nelle materie

e proteggere determinati

pigmenti grazie alle intense

alcuni ingredienti utilizzati

prime può essere legata

materiali polimerici nei

e stabili colorazioni che li

nella preparazione di alcune

a un impiego diretto che

confronti dei processi di

caratterizzano. La presenza

tipologie di prodotti. A tal

66


G L I E L E M E NTI R EG OLA M E NTATI DAL L A N O R M A E N 7 1 -3 Alluminio Antimonio Arsenico Bario

Boro Cadmio Cobalto Cromo III

Cromo VI Manganese Mercurio Nichel

Piombo Rame Selenio Stagno

Derivati Sn-organici Stronzio Zinco

la sicurezza dei giocattoli recentemente aggiornato. La norma regolamenta la metodica di analisi e stabilisce i limiti del rilascio di ben diciassette elementi dai giocattoli o delle loro componenti, dal materiale di base alle finiture. La procedura non valuta propriamente il contenuto di tali elementi nel prodotto, ma tende invece a simulare il loro possibile rilascio nei succhi gastrici, qualora un bambino ingerisca una parte del materiale di cui è costituito il giocattolo. La prova prevede quindi la verifica della migrazione in una specifica soluzione degli elementi ricercati in particolari condizioni di temperatura e acidità che, per l’appunto, mimano una possibile ingestione e digestione delle componenti del giocattolo. La conformità a tale norma è un paramento stringente per la commercializzazione di diversi prodotti per l’infanzia garantendo la sicurezza dei materiali di cui sono costituiti. Motivo questo che porta la sua applicazione anche ad altri prodotti come gli arredi per la prima infanzia quali lettini, culle e seggioloni. Seguendo queste molteplici applicazioni Catas, da diversi anni, verifica la conformità a tale norma svolgendo le analisi su materie prime e prodotti finiti, sulle componenti di arredamento (ad esempio come parte della norma ISO 16890 relativa alla sicurezza dei materassi per bambini) e sulle vernici applicate (l’EN 71-3 è una delle prove previste dal marchio qualità del Catas Quality Award). La conformità a tale norma è tuttavia diventato anche un tema di marketing, indipendentemente dallo specifico settore dell’infanzia a cui specificatamente si riferisce, ampliandone pertanto l’applicazione a molti altri prodotti come i pavimenti e i rivestimenti in genere. NUOVO LIMITE PER IL RILASCIO DEL CROMO VI

La norma sulla migrazione di alcuni elementi è stata aggiornata nel 2019 con significative differenze rispetto alle edizioni precedenti. Una più stringente metodica e procedura di estrazione accompagna nuovi limiti per il rilascio dei metalli. In particolare, dal 18 novembre 2019, con la direttiva 2018/725, la Commissione

LE ANALISI DI VERIFICA DEL CATAS Il laboratorio chimico del Catas si è prontamente dotato della strumentazione necessaria per verificare la presenza di Cromo VI in concentrazioni così basse. Si tratta di un sistema combinato di cromatografia ionica e rilevazione in spettrofotometria UV-Visibile, in grado di rilevare il Cromo VI in tracce. Il metodo analitico è stato testato e validato, pertanto dal mese di giugno Catas è in grado di eseguire tutte le analisi di verifica della presenza di Cromo VI, inclusa quella prevista dalla nuova versione della EN 71-3.

dell’Unione Europea ha stabilito un nuovo limite per il rilascio del Cromo VI (Cromo esavalente) di ben quattro volte inferiore al precedente, passando da 0,2 a 0,053 mg per kg di materiale. Il nuovo limite, molto stringente, obbliga la ricerca specifica di tale sostanza con un’apparecchiatura dedicata (approfondimento nel box “Le analisi di verifica del Catas”). L’importante novità di cui abbiamo sommariamente parlato in quest’articolo impone necessariamente una revisione di tutte le certificazioni e dichiarazioni esistenti per aggiornarle alle disposizioni sulla sicurezza chimica stabilite dalla nuova versione della EN 71-3. Il Catas è disponibile per tutte le informazioni del caso. Per saperne di più Franco Bulian: bulian@catas.com Flaviano Collavini: collavini@catas.com Tommaso Pascolini: pascolini@catas.com

proposito è opportuno

in modo assai diffuso. Questo

ad esempio, di operazioni di

Piombo e il Mercurio, all’effetto

ricordare che nel corso degli

è il caso di alcuni preservanti

riciclo di vecchi manufatti. Gli

cancerogeno di Arsenico,

anni c’è stata una progressiva

del legno a base di sali di

effetti negativi degli elementi

Cadmio e Cromo. Ma gli

evoluzione nel riconoscimento

arsenico, cromo e rame oggi

chimici di cui stiamo parlando

effetti acuti e cronici sono

dei rischi derivanti da certi

non più impiegati ma che

possono andare dai danni al

molteplici riguardando molti

elementi che in passato erano

possono rientrare nei cicli

sistema nervoso provocati

organi tra cui i polmoni, i reni e

invece efficacemente utilizzati

produttivi attuali per effetto,

da alcuni metalli come il

la stessa pelle.

67


Next e tendenze / incentivi 1

Sistemi radianti orizzontali e verticali nel Superbonus 2020 In che modo rientrano i sistemi radianti nell’agevolazione prevista dal Decreto Rilancio? Ecco qui tutte le risposte con uno sguardo tecnico su questa tipologia di impianti DI ING. CLARA PERETTI* * Ingegnere, libera professionista con studio a Bolzano. Segretario Generale Q-RAD, Consorzio Italiano Produttori Sistemi Radianti di Qualità. Esperto italiano del CEN TC 130-WG9 e ISO TC 205-WG8

I

l DL 19 maggio 2020, numero 34, definito anche Decreto Rilancio riguarda molteplici temi. Con la Legge 77 del 17 luglio 2020, pubblicata in Gazzetta il giorno seguente, il DL rilancio è stato convertito in Legge. Gli articoli 119 e 121 riguardano rispettivamente gli interventi per l’efficienza energetica, Sismabonus, fotovoltaico, la cessione del credito e lo sconto in fattura. Attraverso due decreti attuativi del Mise (Ministero dello Sviluppo Economico) sono state definite le regole applicative riguardanti le asseverazioni e i requisiti. Vediamo nel dettaglio in che modo i sistemi radianti rientrano nel Superbonus 110%, l’agevolazione prevista dal Decreto Rilancio che eleva al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute dal primo luglio 2020 al 31 dicembre 2021, per specifici interventi in ambito di efficienza energetica, di interventi antisismici, di

installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici. QUANDO USUFRUIRE DELL’AGEVOLAZIONE

I sistemi radianti rientrano nel superbonus quando associati a uno degli interventi trainanti di riqualificazione energetica degli edifici individuata dal decreto, come l’installazione di una caldaia a condensazione oppure una pompa di calore oppure l’allaccio al teleriscaldamento o abbinati a caldaie a biomassa. Rientrano inoltre quando abbinati a interventi sull’involucro (come inter-

Sistemi radianti a pavimento e spese connesse: domanda e risposta Può sorgere il dubbio di quali

delle Entrate è stata posta la

di sostituzione di impianto

rispettando tutti i parametri

spese siano incentivabili in

seguente domanda:

di climatizzazione invernale

per aderire al super Ecobonus

caso di installazione di un

In riferimento alla guida

esistente a pompa di calore

110%, posso portare in

sistema radiante a pavimento.

dell’Agenzia delle Entrate

con un riscaldamento

detrazione al 110% nelle

Ad agosto 2020 all’Agenzia

per Ecobonus 110% nel caso

radiante a pavimento,

opere complementari alla

68


I TEMI APERTI Molteplici sono i temi aperti in fase di approfondimento da parte del Consorzio Q-RAD. Tra questi vi sono la proposta di aumento dei massimali di spesa per i soffitti radianti e le pareti radianti e diversi chiarimenti riguardanti l’ambito di applicazione e la fattibilità degli interventi.

di ventilazione. Un esempio di impianto termico è quindi un generatore, abbinato al sistema radiante (pavimento e/o parete e/o soffitto), tubazioni della distribuzione, sistema di regolazione, sistema di deumidificazione e/o VMC. I sistemi radianti possono essere oggetto dell’incentivo al 110% quando abbinati con generatori efficienti, quali: Per le parti comuni degli edifici: • generatori a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto prevista dal regolamento delegato (UE) n. 811/2013 della Commissione del 18 febbraio 2013; • generatori a pompa di calore - impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo; • impianti di microcogenerazione. Per gli edifici unifamiliari: • generatori a pompa di calore - impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo; • impianti di microcogenerazione. venti trainati). I sistemi radianti rappresentano la miglior scelta impiantistica perché integrano in un unico terminale riscaldamento e raffrescamento al fine di raggiungere i più elevati risparmi sia energetici che economici. Un impianto termico, del quale i sistemi radianti fanno parte, è dettagliato nell’art. 3, comma 1, lett. c) del DLgs 48 del 10 giugno 2020. La definizione è la seguente: impianto tecnologico fisso destinato ai servizi di climatizzazione invernale o estiva degli ambienti, con o senza produzione di acqua calda sanitaria, o destinato alla sola produzione di acqua calda sanitaria, indipendentemente dal vettore energetico utilizzato, comprendente eventuali sistemi di produzione (come ad esempio caldaie, pompe di calore,..), distribuzione (come ad esempio sistemi radianti e relativi sistemi di distribuzione), accumulo e utilizzazione del calore nonché gli organi di regolazione e controllo, eventualmente combinato con impianti

LE SPESE DETRAIBILI

La guida dell’Agenzia delle Entrate sulle detrazioni legate all’efficienza energetica fornisce indicazioni sulle spese connesse detraibili: • smontaggio e dismissione dell’impianto di climatizzazione invernale esistente; • parziale o totale fornitura e posa in opera di tutte le apparecchiature termiche, meccaniche, elettriche ed elettroniche, delle opere idrauliche e murarie necessarie per la sostituzione, a regola d’arte, di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione; • interventi sulla rete di distribuzione, sui sistemi di trattamento dell’acqua, sui dispositivi di controllo e regolazione nonché sui sistemi di emissione.

realizzazione dell’impianto

la sostituzione degli impianti

ulteriori, finalizzati comunque

beneficeranno, della stessa

radiante anche la finitura,

di climatizzazione invernale

alla riduzione del fabbisogno

agevolazione. Si evince quindi

quali piastrelle o parquet?

esistenti con impianti

energetico dell’edificio (cosiddetti

che sia lo smaltimento della

Risposta dell’Agenzia delle

centralizzati per il riscaldamento

interventi trainati), anche

pavimentazione esistente

Entrate (a SMS n. 33688206):

e interventi antisismici e nel

le ulteriori spese collegate

che i nuovi massetti e le

In presenza di lavori trainanti

caso in cui congiuntamente a

all’intervento stesso, per effetto

pavimentazioni possono essere

quali l’isolamento termico,

detti interventi ne siano eseguiti

del principio dell’assorbenza,

inseriti nell’incentivo al 110%.

69


Next e tendenze / racconti

Una collaborazione che parte dal progetto È quella tra Massimo Gennari ed Ermanno Molinari, che hanno fondato lo studio Laboratorio di Idee. Uno spazio dove studiare l’applicazione di nuovi materiali, alla ricerca di nuove forme per il design e il decoro degli ambienti DI FRANCESCO TOZZI

D

alla collaborazione tra Massimo Gennari, interior design, ed Ermanno Molinari, painting, lo scorso anno è nato lo studio Laboratorio di Idee (www. laboratoriodiidee.com), uno spazio dedicato alla progettazione d’arredo e alla decorazione. «Partiamo dall’idea di un progetto concreto per arrivare alla realizzazione finale di ambienti – precisa Gennari –. Un luogo dove poter interagire in modo indipendente con altri professionisti, condividendo la stessa energia e gli stessi interessi. Potremmo definire Laboratorio di Idee come un contenitore di materie, arte e territorio, dove relazioni, confronti e progetti si incontrano per raggiungere un unico obiettivo: il cliente». Ed è proprio lo studio, che poi si traduce in un progetto, l’elemento alla base della collaborazione tra questi due professionisti. Disegno 70

e materia si uniscono in un tutt’uno per dare poi forza a soluzioni per interni ricercati e moderni, mai scontati. «Siamo in grado di rivisitare gli ambienti attraverso luci, colori, tessuti e forme – prosegue Gennari –, per renderli attuali e ideali alle esigenze della committenza». Alla base di questa collaborazione, c’è anche la voglia di sperimentare, di trovare e proporre alla clientela materiali innovativi, per offrire soluzioni diverse, personalizzate. Una di queste ultime sperimentazioni ha portato all’utilizzo (con successo!) del Tonachino Argilla, uno dei prodotti naturali di Colori della Terra, azienda torinese specializzata in rivestimenti con effetto materico. ECCO L’ARGILLA

Si tratta di una finitura decorativa a effetto vellutato ed elegante a base di argilla per uso interno, di aspetto leggermente granuloso,


Il progetto è l’idea di partenza per arrivare alla realizzazione finale degli ambienti.

Il partner Uno degli ultimi materiali introdotti da Laboratorio di Idee è il Tonachino Argilla prodotta da I Colori della Terra, società torinese che lavora nell’ambito del materico con diverse soluzioni per rivestimenti e finiture d’interni, che sono declinate in tre grandi famiglie di materie prime: argilla, calce e olio. Sostanze di derivazione naturale, tutte colorate mediante terre e ossidi naturali, per ottenere una gamma cromatica attuale, delicata e avvolgente. www.icoloridellaterra.it

«Siamo in grado di rivisitare gli ambienti attraverso luci, colori, tessuti e forme per renderli attuali e ideali alle esigenze della committenza» MASSIMO GENNARI

ideale per il livellamento anche di elevato spessore su fondi rustici. Per le sue caratteristiche di traspirabilità, risulta particolarmente indicato per la rasatura di fondi irregolari nei cicli applicativi con finiture a base calce. «È un materiale dal colore naturale, con una granulometria porosa, che garantisce un effetto tattile alla superficie, dando una maggior profondità agli ambienti», spiega Molinari. La composizione del prodotto è 100% naturale ed è formata da

argilla, sabbia di quarzo, cellulosa e amido. Per quanto riguarda le modalità d’impiego, è applicabile su tutti i supporti interni realizzati con calce idraulica naturale. Su supporti già tinteggiati, disomogenei o con scarsa assorbenza, basta applicare a rullo o pennello una mano di fondo ruvido e l’adesione del Tonachino Argilla è di natura esclusivamente meccanica. Inoltre, può essere colorato con altri prodotti dell’azienda torinese. «Tra le diverse soluzioni – continua Molinari –, proponiamo pareti con effetto 71


Next e tendenze / racconti Chi sono Massimo Gennari è un designer di interni e nel suo lavoro ha un approccio a 360 gradi per quanto riguarda la progettualità degli spazi, così da offrire alla clientela un servizio chiavi in mano. Da oltre 30 anni svolge questo mestiere e cerca di interpretare al meglio le esigenze della committenza, garantendo un’accurata progettazione su misura, unita a una ricerca stilistica e tecnologica per le soluzioni d’interni. Ermanno Molinari progetta e realizza tutto il decorativo contemporaneo, oltre a ricercare e sviluppare nuovi materiali e proposte per le rifiniture. Vicepresidente di Anvides (Associazione nazionale imprese di verniciatura, imbiancatura, restauro, decorazione, stuccatura, finiture edili in genere) mette tutta la sua

L’elemento alla base della collaborazione tra Massimo Gennari ed Ermanno Molinari è proprio lo studio che poi si traduce in un progetto.

professionalità per garantire alla clientela soluzioni su misura e personalizzate.

«Una tecnica che ci permette di realizzare pareti e controsoffitti con particolari elementi di decoro, come giochi di luce, che diventano veri e propri elementi di arredo» ERMANNO MOLINARI

materico abbinate a scaffalatura con lavorazione in metallo, simil industriali, proprio per giocare sugli abbinamenti e sul contrasto che la finitura in argilla ci permette di sperimentare». ELEMENTI DI ARREDO

Altra soluzione che lo studio ha ideato, è un decorativo verticale che ricorda le doghe di legno, ma in questo caso viene utilizzato il gesso. «Una tecnica che ci permette di realizzare pareti e controsoffitti con particolari elementi di decoro, come giochi di luce, che diventano veri e propri elementi di arredo. E anche il colore 72

del gesso può essere personalizzato», prosegue Molinari. Di fatto, si possono progettare pareti con dei veri e propri «tagli di luce, perché il gesso, a differenza del legno, permette una maggiore plasticità nelle lavorazioni e una più ampia versatilità nelle soluzioni». Una collaborazione, quella tra Gennari e Molinari, che partendo da un’idea, da uno studio, si trasforma in lavori concreti, curati nei minimi dettagli e con la sicurezza di avere un unico interlocutore (anche se in questo caso sono due) che sappia leggere il progetto e confrontarsi con le diverse maestranze sul cantiere. Per un lavoro chiavi in mano.


Next e tendenze / incentivi 2

Superbonus 110% e classi energetiche Analizziamo da vicino i dettagli dell’incentivo introdotto dal Decreto Rilancio, soffermandoci in particolare su tutto ciò che riguarda gli interventi di efficientamento energetico DI VALERIA ERBA*

P

artendo dal presupposto che il provvedimento del 110% è stato introdotto dal cosiddetto “Decreto Rilancio”, l’idea del legislatore era sicuramente positiva e propositiva. Tale provvedimento però non è così semplice e non può, a mio parere, essere promosso come la panacea dei mali dell’edilizia e soprattutto non può garantire lavori gratis per tutti e per tutto. L’art.119 del DL rilancio n. 34 /2020 e seguente legge di conversione n. 77/2020 introduce la possibilità di detrarre il 110%

* Ingegnere, presidente Anit

delle spese per interventi di efficientamento energetico (comma 1) e sicurezza sismica (comma 4) da ripartire in cinque quote annuali di pari importo. Oltre la legge 77 e il DL Rilancio, i documenti importanti da ricordare sono la circolare 24/ E dell’Agenzia delle Entrate, il relativo provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate e i decreti attuativi del Ministero dello Sviluppo Economico che dovrebbero essere pubblicati in Gazzetta ufficiale a breve. Ci sono degli interventi principali cosiddetti trainanti (comma 1 73


Next e tendenze / incentivi 2

e comma 4) che sono necessari per poter chiedere la detrazione e altri interventi (commi 2, 4bis, 5, 6, 8) che invece possono essere trainati dai primi all’interno di questo incentivo.

site all’interno di edifici plurifamiliari e relative pertinenze (sia trainanti, sia trainati); • su singole unità immobiliari residenziali e relative pertinenze all’interno di edifici in condominio (solo trainati).

INTERVENTI TRAINANTI E INTERVENTI TRAINATI

La legge 77 di conversione del DL Rilancio ha introdotto però la prima deroga a quanto detto sopra ossia qualora l’edificio sia sottoposto ad almeno uno dei vincoli previsti dal Codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, o gli interventi trainanti di efficienza energetica (comma 1) siano vietati da regolamenti edilizi, urbanistici e ambientali, la detrazione si applica a tutti gli interventi del comma 2, anche se non eseguiti congiuntamente ad almeno uno degli interventi trainanti, fermi restando i requisiti tecnici. Concentrandoci sugli interventi di efficienza energetica ricordiamo che il comma 1 prevede come trainanti interventi di isolamento termico delle componenti opache se su una superficie superiore al 25% della superficie disperdente lorda (1a) e interventi di sostituzione degli impianti esistenti con altri sistemi (1b per condominio e 1c nel caso di abitazioni unifamiliari). Ci sono poi altri interventi che possono essere trainati che riguardano quelli di efficientamento energetico previsti dall’art. 14 del DL 63/2013 (ossia l’Ecobonus 65%) (comma 2), l’installazione di impianti solari fotovoltaici (comma 5) e sistemi di accumulo (comma 6), l’installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici (comma 8) e la realizzazione di sistemi di monitoraggio strutturale continuo a fini antisismici (comma 4bis). Gli interventi devono essere realizzati: • su parti comuni di edifici residenziali in “condominio” (sia trainanti, sia trainati); • su edifici residenziali unifamiliari e relative pertinenze (sia trainanti, sia trainati); • su unità immobiliari residenziali funzionalmente indipendenti e con uno o più accessi autonomi dall’esterno 74

L’obiettivo del legislatore, a fronte di una detrazione totale, ha puntato a interventi di grosse dimensioni che potessero garantire risparmi e riduzioni delle emissioni consistenti. L’aspetto positivo è che tutti gli interventi trainati possono contribuire al raggiungimento del doppio salto di classe e questo ha portato a richiedere sempre di più interventi combinati. Per cui oggi, ad esempio, si può accedere al provvedimento con l’intervento sull’involucro opaco (purché superiore al 25% della superficie disperdente lorda) e sostituire uno o più componenti finestrati o accedere al provvedimento con una sostituzione dell’impianto e aggiungere il fotovoltaico o l’isolamento di una partizione opaca inferiore al 25%. GLI APE PER CONDOMINIO, LE DIFFICOLTÀ

Un’altra criticità legata alla redazione dell’APE (Attestato prestazione energetica), oltre a quella illustrata dettagliatamente nel box “I due requisiti principali”, e quindi


I due requisiti principali

alla valutazione del doppio salto di classe, è stata segnalata fin dall’uscita del DL rilancio ed è la possibilità di redigere un APE per un condominio. In base all’art. 6 comma 4 del DLgs 192 l’attestazione di prestazione energetica riferita a più unità immobiliari può essere prodotta solo qualora esse abbiano la medesima destinazione d’uso, la medesima situazione al contorno, il medesimo orientamento e la medesima geometria e siano servite, qualora presente, dal medesimo impianto termico destinato alla climatizzazione invernale e, qualora presente, dal medesimo sistema di climatizzazione estiva, questo significa una totale o quasi impossibilità. Il Decreto Ministero Sviluppo Economico 6 agosto 2020 (ndr, mentre scriviamo queste pagine non è ancora stato pubblicato in Gazzetta) introduce quindi un parametro di valutazione valido solamente per lo scopo del bonus 110% nei condomini che si chiama APE convenzionale. Per la redazione degli APE convenzionali, riferiti come detto a edifici con più unità immobiliari, tutti gli indici di prestazione energetica dell’edificio considerato nella sua interezza, compreso l’indice EPgl,nren,rif,standard (2019/21) che serve per la determinazione della classe energetica dell’edificio, si calcolano a partire dagli indici prestazione energetica delle singole unità immobiliari. In particolare, ciascun indice di prestazione energetica dell’intero edificio è determinato calcolando la somma dei prodotti dei corrispondenti indici delle singole unità immobiliari per la loro superficie utile e dividendo il risultato per la superficie utile complessiva dell’intero edificio. Questo presuppone che vengano sempre realizzati gli APE ante e post-intervento per tutte le singole unità immobiliari, cosa a volte non semplice. I DUBBI IRRISOLTI

Quindi a questo punto tutto sarebbe risolto? Non proprio, ci sono ancora grossi dubbi sulla valutazione degli APE che speriamo vengano presto chiariti tra cui: • quali sono i metodi di calcolo e le procedure, nazionali o regionali, visto che Regione Lombardia per prima ha già richiesto che

Oltre i requisiti specifici

La classificazione

per singola tipologia di

energetica a oggi è un

intervento (CAM per i

parametro che definisce

materiali isolanti, efficienza

l’energia che viene fornita

degli impianti, etc...), due

con l’uso di fonti non

sono i requisiti principali che

rinnovabili quindi l’utilizzo di

in ogni caso devono essere

fonti energetiche rinnovabili

sempre rispettati e sono:

sicuramente aiuta in

• rispetto dei requisiti minimi

maniera sostanziale tale

previsti dai decreti di cui al

passaggio.

comma 3-ter dell’articolo 14

Resta il fatto che tale

del Decreto-legge 4 giugno

edificio, a prescindere

2013, n. 63, convertito,

da dove recupera questi

con modificazioni, dalla

fabbisogni, continuerà ad

Legge 3 agosto 2013, n. 90.

essere molto dispersivo

Tale decreto è il Decreto

e di conseguenza poco

Mise del 6 agosto 2020

performante e mal costruito.

considerato attuativo del

Questa è sempre stata la

bonus (al momento in

motivazione per la quale

cui scriviamo non ancora

riteniamo che l’indicatore

pubblicato in Gazzetta);

della classe, come definito

• miglioramento di almeno

in base al DM 26 giugno

due classi energetiche

2015, non identifica

dell’edificio, ovvero, se non

in maniera univoca la

possibile, il conseguimento

riduzione del consumo

della classe energetica

energetico in quanto a

più alta.

parità di fabbisogni posso avere edifici in classi molto

Focalizziamoci su

differenti. Premesso quanto

quest’ultimo requisito molto

sopra si sottolinea che per

discusso. A fronte di un

edifici esistenti con ponti

edificio molto disperdente e

termici nella media è molto

che quindi ha una richiesta

difficile raggiunge il doppio

energetica alta, questa

salto di classe con un unico

energia può essere coperta

intervento sull’involucro

da sistemi più o meno

opaco, ma questo non

performanti che usano fonti

significa che ci possa essere

fossili o fonti energetiche

anche una riduzione del 50%

rinnovabili di varia natura.

del fabbisogno energetico.

venga usata la propria regolamentazione regionale? • chi può fare l’APE, sia quello delle singole unità immobiliari sia quello convenzionale? • i singoli APE pre e post vanno registrati al catasto? • chi assevera il doppio salto di classe? • nel caso di situazioni ante e post geometricamente diverse (ampliamenti, demolizione e ricostruzione...) come faccio a definire la classe di riferimento? Siccome alla base di tutto il “castello” ci sono i calcoli del professionista, che oltretutto incorre in sanzioni e si deve prendere parecchie responsabilità, crediamo questo step sia fondamentale e quindi che il legislatore dia delle risposte chiare e nel più breve tempo possibile visto che questa opportunità oggi scade il 31 dicembre 2021. 75


Mercati / ricerche

SEMPRE PIÙ GREEN Gli italiani interessati alle tematiche ambientali mirano a un modello di economia resiliente e sostenibile. È quanto emerge dai dati del 6° Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile, uno studio che apre a riflessioni interessanti per interpretare le richieste dei clienti e capire come si stanno evolvendo DI NORA ADAMSBERG

«D

al 2015 la conoscenza della sostenibilità è raddoppiata, soprattutto nei giovani, e più di sette italiani su dieci sono coinvolti e praticano una militanza concreta, ancora di più nella Generazione Z: una crescita enorme, dati che non si possono trascurare neanche nelle scelte politiche», ha dichiarato Renato Mannheimer di Eumetra MR alla pubblicazione del Sesto Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile, realizzata da Eumetra insieme a LifeGate. «Stiamo vivendo in un’epoca di cambiamento dove le persone hanno allineato le proprie scelte quotidiane ai temi del rispetto sociale e ambientale. Questo momento difficile ci ha obbligato a fermarci come individui e come Paese, a riflettere sulla futilità di tante cose che ritenevamo essenziali. Questa nuova consapevolezza non può che accelerare il passaggio verso un’economia resiliente e sostenibile», ha aggiunto Enea Roveda, ceo di LifeGate. Ecco qui i sorprendenti dati di questa edizione.

IL TEMA INTERESSA A 36 MILIONI DI ITALIANI

L’indagine è stata realizzata su un campione di 800 individui rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne, con un segmento appartenente alla Generazione Z, tra i 18 e i 24 anni. Dai risultati della ricerca si evince come lo stile di vita sostenibile venga applicato nel quotidiano 76

Disinteressati

COINVOLGIMENTO

34%

Appassionati

38% Sono soprattutto: • ragazzi della generazione Z • donne • laureati • con animali • professionalmente attivi

e le filiere responsabili siano privilegiate al momento dell’acquisto. Insomma, la sostenibilità interessa agli italiani: questo dato è in costante crescita e quest’anno tocca i 36 milioni di appassionati e interessati al tema, con un 72% degli intervistati che lo percepisce come patrimonio comune in grado di influenzare le abitudini quotidiane. Tra questi, coloro che mostrano il maggior interesse sono soprattutto i giovani della Generazione Z e le donne, con un’età compresa tra i 35-54 anni, diplomate o laureate, professionalmente attive. UN VOCABOLARIO CONOSCIUTO

Non solo gli italiani sanno di cosa si parla, quando si parla di sostenibilità, ma sono anche pronti ad agire in base a questa scelta di vita. I risultati della ricerca infatti

italiani coinvolti: 72% = 36 milioni

34% Interessati hanno rivelato come il 46% della popolazione (+14% rispetto al 2019) abbia piena comprensione del vocabolario della sostenibilità: il 70% conosce il fenomeno del riscaldamento globale (81% Gen Z); il 63% della crisi climatica (70% Gen Z); il 63% l’energia sostenibile (+20% rispetto al 2019); il 51% l’alimentazione sostenibile (+13%); il 46% la mobilità sostenibile (+23%); il 40% la moda sostenibile (+20%); il 40% il turismo sostenibile ( +15%) e il 34% la sostenibilità sociale (43% nella Gen Z). L’introduzione dell’Ecobonus per uno sconto fiscale in favore di lavori di effi-


CONOSCENZA VOCABOLARIO SOSTENIBILITÀ

23%

+9%

32%

+14%

46%

che tocca il 40% e 10,5 milioni di italiani dichiarano di scegliere una vacanza sostenibile, anche se il prezzo è maggiore. La scelta dei capi d’abbigliamento viene influenzata per il 46% dal prezzo e dal 44% dalla qualità del prodotto. Più sensibile alla provenienza dei materiali è la Generazione Z con un 32% contro il 17% degli altri intervistati. QUANDO UN’AZIENDA È SOSTENIBILE?

2015

2019

cientamento energetico nelle abitazioni e nei condomini è una questione fondamentale per l’87% degli italiani. Il tema della plastica è particolarmente sentito dall’86% degli intervistati che chiede l’attivazione di direttive regionali che vietino l’utilizzo di oggetti monouso in plastica sulle spiagge e considera importante lo stop dell’Unione Europea all’utilizzo di oggetti in plastica monouso (piatti, cannucce, posate) a partire dal 2021. Il nuovo quesito sull’importanza delle proteste dei giovani del movimento Fridays For Future per trovare soluzioni per fermare l’emergenza climatica, convince il 76% del campione. Per quanto riguarda i comportamenti virtuosi, l’83% dichiara di fare sempre la raccolta differenziata, il 40% di limitare l’utilizzo di bottiglie di plastica, il 30% di utilizzare mezzi di trasporto meno inquinanti (38% Gen Z) e il 29% di consumare prodotti a chilometro zero. IL GIUSTO PREZZO DELLA SOSTENIBILITÀ

2020

il 26% degli intervistati, sì, e si dichiara disposto a spendere di più per l’acquisto di prodotti sostenibili. Nello specifico: prodotti a km 0 il 44%; prodotti bio il 36%; giocattoli con materiali sostenibili 36%; energia rinnovabile 32% (40% Gen Z); sistemi di domotica per un risparmio energetico 24% (35% Gen Z). Cresce del 6%, rispetto al 2019, l’interesse d’acquisto verso le polizze contro le calamità causate dai cambiamenti climatici, che arriva al 19%. Aumenta del 15% anche la conoscenza del turismo sostenibile

La ricerca si è spinta a chiedere quando un’azienda è considerata sostenibile. Queste le risposte: è sostenibile se usa responsabilmente le risorse (61%), se è attenta ai lavoratori (32%), se controlla la filiera (30%), se fornisce informazioni trasparenti ai clienti (26%). Un dato interessante arriva dal segmento dei più giovani: per il 34% facente parte della Generazione Z, è fondamentale l’assistenza continuativa ai clienti. Infine, per gli italiani sono diventati importanti anche gli investimenti sostenibili: infatti l’89% dichiara che a parità di rendimento li sceglierebbe rispetto a quelli tradizionali, e il 67% farebbe questo tipo di investimento anche se avesse un rendimento inferiore.

PERCHÉ SCELGO ACQUISTI SOSTENIBILI Mi sento responsabile per le generazioni future

50%

Amo l’ambiente

Cerco l’opzione più salutare per il mio benessere

44%

La qualità si paga, recita il detto; ma vale anche per la qualità ambientale? Secondo

24%

Per saperne di più Il “6° Osservatorio nazionale sullo

temi della sostenibilità alla visione

Lombardia, Comune di Milano,

stile di vita sostenibile” è una ricerca

del futuro e alle scelte quotidiane.

Assolombarda, ConfCommercio,

annuale realizzata da LifeGate, in

Il report è disponibile su https://

è sostenuto da BWT-Best Water

collaborazione con Eumetra MR, che

osservatorio.lifegate.it/. È patrocinato Technologies, BWH Hotel Group-

fornisce una fotografia dettagliata

dalla Commissione Europea,

Best Western, Just Eat, Opel, Ricola,

di come la società italiana applica i

Ministero dell’Ambiente, Regione

Gruppo Unipol e Vaillant.

Scarica la ricerca

77


SEMPLICE E PROFESSIONALE

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Mercati / proposte

4 PROGETTI

DOVE LO STUDIO DELL’ACUSTICA FA LA DIFFERENZA (E ARREDA) Nuove soluzioni che consentono di conferire agli ambienti comfort e personalità. Per vivere al meglio gli spazi, soprattutto in ambito lavorativo. Ma non solo A CURA DI JACOPO FROMELLI

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PERSONALITÀ E COMFORT NEI NUOVI UFFICI FOX A ROMA Partiamo dai luoghi di lavoro, dagli uffici, dove c’è sempre una maggiore attenzione al benessere delle persone, a migliorare le loro condizioni di lavoro. A Roma, all’interno del Palazzo Marignoli, i pannelli fonoassorbenti personalizzabili di Fonolab sono stati scelti per i nuovi uffici di Fox Networks Group Italy, per conferire all’ambiente personalità e comfort acustico. Sono state create composizioni verticali su misura a parete di grande effetto, utilizzando il pannello Deluxe rivestito in tessuto, alternato allo stesso pannello con stampa di immagini su tela. Per completare l’intervento, sono stati introdotti anche pannelli di forma esagonale a soffitto con rivestimento in tessuto. www.fonolab.it

Nelle palestre Virgin, spazio a rivestimenti tridimensionali Ci spostiamo a Milano, all’interno delle palestre Virgin Active, dove gli spazi dedicati agli uffici sono stati oggetto di un intervento, anche qui, per migliorare l’acustica degli ambienti. In questo caso, sono stati scelti i pannelli Mesh Sheets di Wood-Skin. Una soluzione, che grazie a una particolare tecnologia brevettata, consente di avere superfici tridimensionali, per nuovi volumi e dimensioni. Si tratta di una lavorazione, come affermano anche gli ideatori, che si basa «su una vera innovazione che prevede l’utilizzo di materiali compositi associato alla stampa digitale, dove la tecnologia permette la realizzazione di una nuova grammatica progettuale del rivestimento». www.wood-skin.com


Mercati / proposte

Ad Amatrice la musica torna ad avere una sala E questa è una bella storia piena di speranza. Siamo ad Amatrice, dove dopo il sisma che l'ha colpita nel 2016 distruggendo abitazioni, esercizi commerciali e anche il comprensorio delle attività musicali, è stata realizzata la nuova Casa della Musica. Fondamentali per assicurare l’adeguato livello di isolamento e di insonorizzazione delle sale, le soluzioni Isolmant. Protagoniste dell’intervento sono state le lastre IsolGypsum Telogomma per l’isolamento delle pareti e i pannelli isolspace sky per il soffitto; questi ultimi proprio per ridurre il fenomeno del riverbero. Si tratta di pannelli di colore nero, sviluppati ad hoc per la correzione

acustica in presenza di controsoffitti modulari. Posati a vista, si installano direttamente nell’orditura metallica senza l’utilizzo di colle o ulteriori fissaggi, sostituendosi ai normali quadrotti in cartongesso. www.isolmant.com

68 PANNELLI PER UN ASILO SILENZIOSO L’obiettivo principale dei lavori eseguiti all’asilo di Malles, in provincia di Bolzano, era proprio quello di ridurre la riverberazione all’interno delle aule e delle sale mensa della scuola. L’intento è stato realizzato grazie a 68 pannelli Phonolook Solution Quadro di dimensione 1.200x1200 mm e spessore 50 mm suddivisi in 10 diverse stanze, per un totale di quasi 100 metri quadrati di superficie di fonoassorbimento. I pannelli sono stati in grado di migliorare il comfort acustico, eliminando quasi totalmente il problema di riverberazione che rendeva difficili i momenti del pasto in sala mensa e fastidiosi quelli di apprendimento, gioco e svago nelle aule. Inoltre, la sospensione a soffitto tramite kit in acciaio ha reso possibile l’aumento di superficie fonoassorbente, visto che il pannello agisce su entrambi i lati. Infine, da sottolineare il piacevole risultato estetico. I pannelli sono stati realizzati in diverse varianti di colore che donano all’ambiente un tocco di gioia e vitalità. www.phonolook-eternoivica.com

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N° 7 settembre 2020 / trimestrale tecnico-professionale del sistema superfici e rivestimento network Floor&Wall DIRETTORE RESPONSABILE

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