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ponza: l’isola di moda dai borboni alle fendi

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pensieri on the road L’ITALIA CHE NON TI ASPETTI L’editoriale è l’ultima pagina che un direttore scrive, almeno è quello che capitata a me. La chiusura del numero di una rivista è sempre concitata, solleciti, correzioni, notizie che saltano, un pezzo che non arriva, una foto sfocata... ma quando tutto è finito, si guardano tutte le pagine della rivista, e solo allora è come se vedessi l’opera compiuta che acquista una propria personalità, che si è creata man mano, con il lavoro di molti. Il paragone è azzardato, ma solo per dare l’idea: è come per un direttore d’orchestra che sente i suoni dei vari elementi fondersi fra di loro, in un unico suono che diventa musica. Ecco, è soltanto quando il numero della rivista è finito che il direttore, almeno io, lo guarda, si rasserena, placa la sua ansia, e scrive l’editoriale. Per me un giornale, una rivista, ha una propria personalità che nasce man mano, che sfugge al volere dell’uno o dell’altro, è come il Robot di Frankenstein, che formato da varie parti, poi acquista una propria personalità, sceglie una propria strada. E stavolta WEEKEND IN ha scelto di visitare dei posti poco conosciuti, o almeno di rivisitarli con un occhio più da viaggiatore che da turista. PIAN DEL CANSIGLIO. Con la Macan, il nuovo suv Porsche, abbiamo percorso le dolci colline trevigiane del Prosecco per salire fino al Pian del Cansiglio. È stato divertente guidare questa Porsche su per i tornanti, senza un calo di potenza e senza slittamenti, con la sicurezza di un’auto che può dare molto di più di quanto le si chieda, ma dopo l’ultima curva appare il Pian del Cansiglio quasi all’improvviso, con una visione che non ti aspetti. Un altopiano che sembra dipinto, una pianura verde con ai lati una foresta, un piccolo corso d’acqua, le mucche prealpine che brucano, le ricotte appena fatte... Eppure ci sono voluti pochi minuti per arrivarci. BOLZANO. Era da tanto che ci mancavamo. E ci è parsa una città europea, con varie anime, con i tratti di un passato (c’è anche Ozti, l’uomo di cinquemila anni fa) con i suoi castelli, con una farmacia del 1432, con le tradizioni mitteleuropee, ma sempre più avanti degli altri per un turismo del futuro. Ora, ci ha detto Messner, tutti i bambini studiano tedesco, italiano e inglese. E questo contribuisce molto a farli diventare europei al di sopra di piccole dispute locali. PONZA e PALMAROLA. Queste due isole sono così vicine e così diverse, ma si completano a vicenda. L’una piena di gente interessante che snobba Porto Cervo, dove la gente va per farsi vedere, per vivere un’isola accogliente dove ci si va soltanto per star bene. E quando la folla arriva ad agosto, basta prendere una barca, anche a nolo, e andare a Palmarola, dove c’è un unico ristorante, l’unica villa di una Fendi, e case-grotta scavate nella roccia vulcanica. E poi una costa con tanti colori e acque superlative. ISOLE WILD. Insieme a Palmarola ci sono anche altre isole “selvagge” nel nostro mare. Da Montecristo, dove hanno trovato farfalle che si credono estinte, a Linosa. L’OGLIASTRA. È la Sardegna vera, non il centro commerciale della Costa Smeralda, dove sentieri blu uniscono un mare splendido all’alta costa con una natura quasi incontaminata. Ecco cosa, poco prima di andare in stampa, questo estivo di WEEKEND IN vuole farci vedere: l’Italia che non ti aspetti.

di Raffaele D’Argenzio

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C’È ANCHE UN BRASILE CHE NON TI ASPETTI Ed è quello di cui parliamo a pagina 119, quello dello stato di Minas Gerais (miniere generali), che non ha mare e nè Oba Oba, ma rappresenta un pezzo di storia vera con le sue case coloniali e le antiche miniere. Questo è il numero dedicato all’estate. E ora ci prendiamo una lunga vacanza. Ma potete seguirci su internet: www.weekendin.it - www.autoedonna.com e attraverso il nostro quindicinale on-line WEEKEND IN GUIDE (per richiederlo basta inviare il vostro indirizzo e-mail a redazione@weekendin.it)


PARTECIPA AL CONTEST “RICETTE DI VIAGGIO” di STREET FOOD E PIATTI D’ESTATE E PUOI VINCERE

Leggi tutto su autoedonna.com o sulla pagina FB.

UN FANTASTICO WEEKEND PER DUE A PONZA O A VENEZIA

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Edizioni D’Argenzio Srl: Via Giovanni Prati, 12 - 20145 Milano - Tel. 02.3450719 P.I. 06507280961 e-mail: direzione@weekendin.it - redazione@weekendin.it


Welcome to Varese! Costellata di laghi, ricca di verde, incorniciata da Prealpi e Arco Alpino, meta di coloro

DA NON PERDERE

che cercano natura, sport, cultura e divertimento, nel cuore dell’Europa si estende

Le attività sportive come il golf, il trekking e le gite a cavallo, permettono di immergersi completamente nel green grazie alla ricchezza di valli e colline caratteristiche del paesaggio varesino. Per potersi gustare le bellezze del territorio, è stata realizzata una pista ciclabile lungo tutto il perimetro del lago di Varese. E' possibile godersi la "terra verde" anche grazie ai nostri prodotti enogastronomici e ai diversi itinerari artistici e culturali che il territorio offre.

la provincia di Varese, conosciuta come territorio "blue green". Passeggiate romantiche in riva ai laghi, attività ludiche per grandi e piccini, percorsi artistico culturali e itinerari sportivi ammaliano da sempre i suoi ospiti. Una provincia alla portata di tutti anche grazie ai numerosi eventi internazionali che ogni anno regalano ai visitatori un’occasione per vivere un’esperienza indimenticabile: ricordiamo tra tutti i Campionati Mondiali di Canottaggio Under 23 che si terranno dal 23 al 27 luglio 2014 sul Lago di Varese, uno dei patrimoni naturali più preziosi della provincia.

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OZIONALI M O R P E T R E OFF E 2014 PER L’ESTAT

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Editoriale Network WEEKEND IN Sommario News Weekend Premium Sullo Ionio con la Mercedes Class V Nelle Langhe, Patrimonio Unesco, con la Kia Sportage Who: Intervista a Reinhold Messner Weekend a Bolzano Who Ceccherini When e Where in estate Le bellezze segrete d’Italia La top list di Giuseppe Ortolano Weekend In Salus: Villa Quaranta in Valpolicella In bici nel mondo del culatello Tentazioni Gardesane Classic weekend: Terre di Canossa Auto Premium Auto Novità A Parigi con la nuova Peugeot 108 Ad Amsterdam con la nuova Citroen C4 Cactus SPECIALE OPER AIR Con l’Audi R8 spyder in Sardegna Con il Maggiolino cabrio a San Pellegrino SPECIALE AUTO & DONNA Con la Mazda MX-5 a Toscolano Maderno Girlitude Peugeot Se la donna guida la Porsche Macan Guasti antichi dell’Appennino Lucano Aute e Donna su Web con le RICETTE DI VIAGGIO Terre d’Excellentia: Mare e Monti

HOTEL SAN LEO sessa aurunca

90 Isole nel sole: PONZA 95 Pantelleria, l’isola che strega 96 Isole Wild: Palmarola 98 Altre isole wild 100 L’Ogliastra, con i sentieri sul blu 106 Montagna e sport 110 Sport & Terme a Bormio 114 Primolo di Valmalenco 115 Morbegno con la festa del vino 116 La Fiorida, agriturismo e spa VIAGGI IN: 119 Il Brasile che non ti aspetti 126 In Croazia 128 Le mete 2014/2015

STAMPA Press Service 80 - CPZ Group Via Fonderia Rumi, 7 - Seriate - Bergamo

PROGETTO GRAFICO Raffaele D’Argenzio

DISTRIBUZIONE Pieroni Distribuzione s.r.l. Via Cazzaniga, 19 - 20132 Milano

EDITORE Edizioni D’Argenzio S.r.l. Via Giovanni Prati 12 - 20145 Milano tel. 02.3450719

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uesto Hotel a quattro stelle è quello che non ti aspetti, che ti stupisce con il suo portale, la piscina, la gigantesca riproduzione in maioliche della veduta settecentesca di Sessa Aurunca, disegnata da Giovan Battista Pacichelli, con la loggia che guarda al monte Massico, dove si coltivano le vigne del vino Falerno, già eccellenza dei romani. Ma è proprio uno scrigno che si apre sala dopo sala, e trovi anche un presepe “settecento napoletano”, realizzato da valenti artigiani locali, in quella che era la cappella dei nobili che abitavano questo palazzetto del XV secolo. Le camere sono solo 16, fra cui qualcuna con baldacchino e jacuzzi. Si può mangiare accanto alla piscina, in una sala e poi in quella che era l’antica cantina, dove addirittura si conserva un piccolo frantoio. Questo hotel unisce una struttura molto bella e preziosa ad una conduzione intrisa di calore ospitale, avvolgente, senza snobismi, in cui ci si sente a proprio agio. Una guida è sempre pronta per visitare il teatro romano o la cattedrale del 1100, di Sessa Aurunca città piena d’arte e di storia. Se non vi basta la piscina, il mare è vicino. Info www.hotelsanleo.it - info@hotelsanleo.it tel. 0823. 938970 - 0823.606947 Vico I San Leo, Sessa Aurunca 81037 (Caserta)

EDITORE E DIRETTORE RESPONSABILE Raffaele D’Argenzio raffaele.dargenzio@weekendinauto.it

HANNO COLLABORATO Himara Bottini (Consulente Motori), Lucrezia Argentiero, Marina Bellati, Nicola D. Bonetti, Rossella Dallò, Gianni Marin, Luciana Francesca Rebonato, Rosaria Brusaferri, Giampietro Comolli, Vittorio Giannella, Isa Grassano, Michelle Newton, Benedetta Rutigliano, Giuseppe Ortolano, Cristina Pelagatti, Gian Pietro Comolli, Angelica Palesi, Stefano De Rossi (impaginazione)

UN BALCONE SUL GOLFO DI GAETA

Weekend in Auto è registrato presso il tribunale di Milano al N. 158 del 03/04/2009 ISSN 1723-5685 Tutti i diritti sono riservati. Manoscritti e foto restano di proprietà della Edizioni D’Argenzio S.r.l. anche non pubblicati, non verranno restituiti. È vietata la riproduzione anche parziale di testi, documenti e foto.

“WEEKEND IN” è presente, gratuitamente, negli hotel (quattro e cinque stelle) della catena PLANETARIA



NEWS Laurea ad honorem in Design a Walter de Silva L’Università di Bologna ha conferito a Walter de Silva, Direttore del Design del Gruppo Volkswagen, la laurea ad honorem come riconoscimento per i suoi successi e in quanto esempio per tutti i i professionisti del settore e, allo stesso tempo, per il suo ruolo come designer internazionale. Direttore del Design del Gruppo Volkswagen dal 2007, la massima espressione del suo lavoro per questa Casa è stata la Golf 7, che ha debuttato nel 2012.

Porsche celebra Le Mans con la versione 911 Martini Racing

In mostra i 100 anni della Maserati Un secolo è trascorso da quando Alfieri Maserati fondò la casa che porta il suo nome. Per ricordarlo, al Museo Casa Enzo Ferrari di Modena è stata allestita la mostra Maserati 100 - A Century of Pure Italian Luxury Sports Cars, aperta fino al 31 gennaio 2015. Una rassegna di notevole livello, non solo per il luogo in cui si trova (il modernissimo museo accanto alla casa dove nacque Enzo Ferrari, a due passi dalla sede della Maserati), ma anche per la rarità delle vetture. 21 i modelli esposti (in tutto una trentina, ma a rotazione nei sei mesi di apertura), e 19 i proiettori che ripercorrono i momenti più significativi della storia del marchio modenese. www.museocasaenzoferrari.it.

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Per celebrare il ritorno di Porsche alla più famosa gara di durata, la 24 Ore di Le Mans, svoltasi lo scorso 14 giugno, Porsche Exclusive ha proposto la versione Martini Racing Edition per la 911 Carrera S. Prodotta in una serie limitata a 80 esemplari, di cui solo 3 riservate all’Italia, è disponibile nei due colori di serie bianco

e nero. Il cofano del vano bagagli, l’elemento del tetto, lo spoiler posteriore e i fianchi della vettura recano la decorazione “Martini Racing Design” nei caratteristici colori Martini blu e rosso. Spinta dal motore boxer a sei cilindri di 3,8 litri da 400 Cv, è già disponibile al costo di 145.184 euro.R.I.


SOAVE BORGO DI ROCCA SVEVA, ECCELLENZA SU TRIP ADVISOR Borgo di Rocca Sveva, centro d’eccellenza di Cantina di Soave, è stato premiato con il Certificato di Eccellenza TripAdvisor 2014, una riconoscenza da parte dei consumatori nel settore dell’ospitalità. Ottenere il Certificato di Eccellenza di TripAdvisor per l’ospitalità in Borgo di Rocca Sveva, è motivo di orgoglio per Cantina di Soave che crede che la cura dell’ospitalità sin nel minimo dettaglio sia la chiave del successo nella buona gestione di una struttura ricettiva. Non c’è riconoscimento migliore di quello ottenuto dai clienti.

FERRARA BUSKERS FESTIVAL Sono tantissimi gli artisti di strada che per il 27esimo Ferrara Buskers Festival, dal 21 al 31 agosto, aspirano a diventare i protagonisti della più grande rassegna internazionale del Musicista di Strada, che include il Ferrara Buskers Festival On Tour con tappe a Venezia, Comacchio e Lugo. Sarà un festival esotico, oltre i limiti dell’immaginazione. Un autentico elogio della musica e della sua forza emotiva. www.ferrarabuskers.com

VACANZA GOLF NEL CUORE DELLE DOLOMITI Per gli appassionati di golf o per chi voglia provare a praticare questo sport, l’Hotel Schgaguler di Castelrotto (Bz) ha ideato un pacchetto speciale, valido fino al 18 luglio 2014. Per i principianti sono organizzati pomeriggi di prova o corsi di 3 o 5 giorni. Dall’Hotel potete accedere liberamente al centro fitness e all’oasi wellness con piscina panoramica coperta, o approfittare dei trattamenti per il corpo con ingredienti naturali locali come fieno ed erbe salutari. Il Pacchetto Golf, 4 giorni in mezza pensione, parte da 400 euro a persona (7 giorni da 665 euro). www.golfstvigilseis.it.

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GRAND HOTEL CHIAIA DI LUNA**** PRENDETE POSTO E GODETEVI IL PANORAMA di ponza L’affascinante Grand Hotel Chiaia di Luna è incastonato in un anfiteatro naturale a picco sul mare sull’isola di Ponza, la più bella ed esclusiva dell’arcipelago pontino, si affaccia proprio sulla famosa spiaggia che dà il nome all’albergo, ed è a soli 500 metri dal centro. Albergo di notevole tradizione e conosciuto in tutto il mondo, un suo punto di forza è proprio la posizione d’incanto, infatti è l’unico hotel dell’isola con vista sia sul porto che sulla baia di Chiaia di Luna e Palmarola. Il Chiaia di Luna esiste dal 1964, ma è stato totalmente ristrutturato negli ultimi anni. Intorno alla piscina di acqua di mare si trovano il raffinato ristorante Chiaia (aperto anche agli esterni), e il Pool Bar, un luogo dove poter gustare uno snack veloce all’ora di pranzo. Inoltre nei 2.000 metri quadri di terrazze che circondano l’Hotel, si trova anche il rinomato lounge bar Kibar, luogo di culto dove poter gustare l’aperitivo al tramonto ascoltando lounge music. Il complesso alberghiero è inoltre composto da diversi bungalow arredati in stile mediterraneo con suite dotate di vista mare e terrazze (il fiore all’occhiello del Chiaia), camere vista mare, classic e standard, ciascuna munita dei migliori comfort. Per conoscere le tariffe e tutte le offerte visitate il sito www.hotelchiaiadiluna.com INFO 04027 Isola di Ponza (LT) Via Panoramica snc Tel. 0771.80113/4 - 0771.80133 - Fax. 0771.809821 www.hotelchiaiadiluna.com info@hotelchiaiadiluna.com

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HILTON MOLINO STUCKY VENICE***** un’oasi a venezia

IL RISTORANTE “AROMI”. in basso lo chef ivan catenacci

Sulle sponde dell’Isola della Giudecca, fiorente centro artistico, si erge un moderno capolavoro veneziano. L’Hilton Molino Stucky è riconosciuto a livello internazionale come uno dei manufatti caratteristici dell’architettura industriale italiana, annoverata tra i più bei mulini europei. Perfettamente restaurato, ora è sede di un hotel unico. Con 379 confortevoli camere, tra cui 44 suite, l’hotel coniuga intimità e grandi spazi. Un luogo in cui godere di una collezione di 7 ristoranti e bar senza pari con menu anche per i più esigenti palati, del più grande centro congressi e della più grande Spa della città e dell’unica piscina panoramica con vista mozzafiato su Venezia. A cinque minuti in taxi acqueo dal cuore di Venezia, l’Isola della Giudecca è un’oasi di pace al riparo dalla confusione della città ma al contempo ottimamente collegata al centro e facilmente raggiungibile dai vicini Aeroporti Internazionale Marco Polo e A. Canova di Treviso e dalla stazione ferroviaria Santa Lucia. L’hotel mette inoltre a disposizione dei propri ospiti un servizio navetta gratuito da e per Piazza San Marco e Fondamenta delle Zattere. Per rendere il loro soggiorno ancora più memorabile, l’hotel offre ai propri ospiti speciali pacchetti comprensivi di ingressi a musei, tour della città, esperienze culinarie e molto altro ancora. INFO Hilton Molino Stucky Venice Giudecca 810 30133 Venezia +390412723311 www.molinostuckyhilton.com

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in p u g l i a i o ni c a

UNA STELLA SULLA GREEN ROAD È estate, tempo di viaggi. Si aspetta tutto un anno per riunire la famiglia, gli amici e partire. Ma tutti insieme. Come? Con la nuova Mercedes Classe V, con la sua stella che indica il cammino.

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a Puglia è una delle regioni più gettonate, ma forse per non andare tutti nel Salento, si può scegliere le Colline Ioniche, dove gli antichi Greci crearono le prime colonie, portandovi la civiltà della Magna Grecia. E ancora adesso qui c’è qualcosa di nuovo, la creazione delle Green Road, percorsi che legano insieme con un fil rouge paesi, spiagge, boschi e castelli. Con la Classe V è come solcare il mare con uno Yacht, e quindi seguiamo la prima rotta, la green road che tocca i comuni del tarantino sull’asse Crispiano, Grottaglie, Pulsano. Al di là delle mete classiche del turismo pugliese infatti, questo è un percorso alternativo tra le colline ioniche, dove il filo conduttore è rappresentato dal patrimonio territoriale e l’ecosostenibilità. La previsione che avremmo fatto incetta del meglio di quanto lo shopping pugliese ci

mercedes classe v Nuova Mercedes Classe V, la monovolume che rivoluziona il concetto di multispazio, coniugando un’ottima abitabilità (fino a otto persone), con la funzionalità (dalla spesa settimanale alle escursioni in mountain-bike), il comfort, il piacere di guida, la sicurezza e la possibilità di personalizzarla a piacimento. Esteticamente risalta l’imponente frontale, con la Stella al centro, e i gruppi ottici dalla linea progressiva (su richiesta anche a led) che, con le prese d’aria inferiori, sottolineano la larghezza della vettura, mentre le due linee tese sulle fiancate le danno slancio. Curatissimi gli interni. Pregiati e morbidi materiali fanno dell’abitacolo un vero e proprio salotto viaggiante. Oltre alle luci soffuse “ambient” in tre tonalità, la Classe V offre il display centrale sospeso sulla plancia, il volante multifunzione con 12 tasti e l’innovativo touchpad, con cui controllare tutte le funzioni telematiche come in uno smartphone. I sedili possono essere configurati in molti modi e soddisfare qualsiasi esigenza e il lunotto apribile indipendentemente dal portellone agevola le operazioni di carico e scarico di bagagli o borse. Sicurezza: la Classe V è disponibile con 11 innovativi sistemi di assistenza alla guida: di serie quelli di assistenza in presenza di vento laterale e l’Attention Assist. A richiesta Park Assist, telecamera a 360°, riconoscimento dei segnali stradali, sistema antisbandamento e altri. Al momento del lancio la Classe V è proposta con il turbodiesel 4 cilindri di 2,1 litri declinato in tre versioni: il 200 CDI, da 136 Cv, il 220 CDI da 163 Cv, e il top di gamma 250 BlueTEC da 190 Cv, abbinato di serie al 7G-Tronic Plus con leva del cambio Direct Select e comandi al volante. 12

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c o n l a me r c edes c l a sse

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di Cristina Pelagatti potesse offrire si è ovviamente avverata e la Classe V ha subìto l’assalto di ceramiche, burrate, orecchiette, pomodori, olio e vino senza difficoltà, dimostrandosi così, anche sul fronte della capienza, un’ottima compagna di viaggio. Il viaggio green nelle terre ioniche è cominciato con un preludio a Taranto la quale, superando l’ingresso ostico rappresentato dall’Ilva e dalle sue ciminiere, si mostra una città viva che ha scorci pittoreschi, come gli spettacolari tramonti sul castello aragonese o sul ponte girevole, che unisce il mar piccolo al mar grande, pregna di storia, testimoniata dai reperti in mostra al museo archeologico MARTA, specialmente con i famosi ORI di TARANTO. Ma è ricca anche di cultura enogastronomica, basta anche una sola cena alla trattoria marinara il Gatto Rosso per “toccarla con mano”. Lasciando la città per inoltrarsi nella green road, si arriva a Crispiano, il paese delle 100 masserie, in una zona tra colline e pianure ricoperte di ulivi secolari, dove è ancora possibile vedere interi campi invasi da papaveri, dove si trova un patrimonio inenarrabile di erbe spontanee e dove si può dormire in luoghi come la Masseria Quis Ut Deus, che assicura il silenzio assoluto, la vista di cieli incantati, e un indisturbato sonno in camere, alcune in trulli, tutte arredate in legno naturale, con letti opere d’arte creati da rami e radici fossili. Il benessere lo garantisce una spa con un percorso di purificazione tra i trulli. Grazie alle guide di biciavventura Asd, è possibile fare escursioni tra uliveti, gravine e lame nel territorio delle 100 masserie, scegliendo di andare alla scoperta dei luoghi nascosti lungo la Green Road. Difficile proseguire il percorso tra le colline ioniche senza fermarsi per ore ed ore ad ammirare Grottaglie, la città delle ceramiche, rimanendo affascinati dalle abili mani dei ceramisti che lavorano l’argilla al tornio, cercando terrazze dalle quali ammirare il panorama sul castello Episcopio, dove ha sede il museo delle ceramiche e perdendosi nelle mille botteghe dei maestri artigiani per poi fermarsi a Casa Vestita, un antico palazzo nel cuore del quartiere delle ceramiche, sede di importanti ritrovamenti in fase di ristrutturazione, che conserva in vari strati le civiltà del luogo. Dalle colline al mare il passo è breve ed arrivare a Marina di Pulsano è veramente questione di poche manciate di minuti. Il panorama sulla costa cambia, al verde imperante si affiancano infatti gli straordinari colori del Mar Ionio che vira nella stessa caletta dal blu cobalto alla trasparenza, in un susseguirsi di spiagge che vanno dagli scogli alla sabbia. Con una pratica pista ciclabile è possibile arrivare al paese di Pulsano e visitare il Castello Medievale de Falconibus ed il convento dei Padri Riformati, in un itinerario che permette di unire mare, storia e ottima cucina (da

non perdere il pesce al ristorante La barca di Ciro di Marina di Pulsano). Ora la nostra compagna di viaggio Classe V, una compagna di classe, è approdata su onde di sabbia dorata. Il mare ci aspetta. Info: www.greenroad.it Dove dormire Masseria Quis ut deus: strada provinciale 49, Crispiano www.masseriaquisutdeus.com Hotel il Gabbiano: viale dei Micenei 65, Marina di Pulsano www.gabbianohotel.it Ceramiche a Grottaglie: Casa Vestita, via Crispi 63/a 3461572422 Ceramiche artistiche Oronzo Patronelli: via Caravaggio 21

Il sig. Vestita mostra rifacimento cratere greco. Castello di Grottaglie - sopra: Ori del Museo di Taranto sotto la Masseria Quis Ut Deus

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EEKEND A CHERASCO

LASCIATEVI TENTARE Splendida notizia: le nostre Langhe piemontesi sono state inserite nei siti Unesco. E quindi anche Cherasco che ci accoglie con un’atmosfera ammaliante, fatta di profumi, colori, suoni di campane ed echi del passato. In questo centro del cuneese ci siamo arrivati sulla versione “eco” della rinnovata Kia Sportage, scoprendo panorami disegnati dai vitigni, un antico monastero, che oggi è Somaschi Hotel, e che Cherasco è famosa anche per il cioccolato...

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ltre che per le colline, oggi patrimonio dell’Umanità, Cherasco è nota come la città dalle “mura stellate” per via della forma delle antiche mura, che racchiudevano il fulcro delle attività commerciali e le abitazioni dal 1243, ed è conosciuta dagli studenti diligenti anche come la città dell’armistizio di Napoleone Bonaparte, nel 1796. Gli spiriti sensibili all’arte, invece, la ritengono un capolavoro costellato di preziosi monumenti, chiese, palazzi e strutture decorative, mentre gli appassionati di antichità la ricordano per il famosissimo mercato dell’antiquariato, tra i più importanti d’Italia. Ma Cherasco non è solo questo. Morbidamente appoggiata su una collina delle Langhe, grazie alle vigne che si estendono nel versante oltre il Tanaro, fa parte degli undici comuni che compongono la TERRA del VINO BAROLO. Qui, inoltre, ha sede l’Associazione Nazionale Elicicoltori per l’allevamento e la commercializzazione delle lumache da gastronomia. E’circondata

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140 g/km

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da panorami mozzafiato, che noi abbiamo apprezzati alla guida della Kia Sportage. Sottoposta a un lieve restyling, la novità più importante che la riguarda è l’ingresso dell’alternativa versione “eco” bi-fuel Gplbenzina. Il nuovo motore 1.6 EcoGpl da 135 Cv è stato sviluppato in collaborazione con gli specialisti della BRC Gas Equipment, e il sistema Gpl della Sportage è LDI (LPG Direct Iniection), ossia a iniezione diretta di gas. La Kia è la prima a proporlo sul mercato. Questo impianto non solo avvia il motore direttamente a GPL, risparmiando benzina, ma riduce anche del 10% le emissioni di CO2 e di particolato. Nel guidare la nuova Sportage abbiamo notato anche un migliorato comportamento su strada e una silenziosità superiore rispetto al modello precedente. Merito di alcuni interventi nella meccanica, dalla scocca agli ammortizzatori. Proposta con due ruote motrici negli allestimenti Active, Cool e Class, il prezzo di questa versione a Gpl parte da 22.750 euro.


CON L A KIA SPORTAGE Hotel Somaschi ****Lux Per il vostro weekend vi consigliamo di alloggiare al Monastero di Cherasco, nell’Hotel Somaschi**** Lux. Fondato dai Padri Somaschi nel XVI secolo, è stato riportato al suo antico splendore dopo un attento restauro, senza privarlo di tutti i comfort e servizi di un moderno hotel di charme. Le quattro stelle, le 17 camere superior e le due suite, tutte finemente arredate e da cui godere un bellissimo panorama sulle Langhe che circondano Cherasco, fanno da cornice alla piscina esterna, alla mini Spa e al Walter Eynard Restaurant, il luogo ideale dove assaporare la cucina tipica cuneese interpretata dal pluristellato chef valdese. Dalle carni d’allevamento ai prodotti della montagna come funghi, castagne, frutti di bosco e nocciole, senza dimenticare il “re” tartufo. Al di fuori del monastero, le strade di pietra, i palazzi medievali e i bastioni panoramici di Cherasco saranno un piacere per i vostri occhi: una bella passeggiata vi riconcilierà con il mondo intero.

Non perdetevi i viali che circondano il Castello Visconteo di Cherasco (non visitabile), e poi sostate alla Confetteria Pasticceria Barbero e assaggiate i Baci di Cherascho. Fondata nel 1881, fa parte dei locali storici d’Italia. Le sue vetrine si affacciano sotto le arcate dei portici centrali di Cherasco, che è anche la città del cioccolato… Più dolce di così… MONASTERO DI CHERASCO Via Nostra Signora del Popolo, 92062 - Cherasco (CN) Tel. 0172.488482 – Fax. 011.7577593 www.monasterocherasco.it info@monsterocherasco.it INFO www.comune.cherasco.cn.it castellodicherasco.it www.cittadelcioccolato.org www.golfcherasco.com lo chef stellato Walter Eynard

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LE scalatE A settembre compie 70 anni, e dopo aver scalato mille cime e aver scritto innumerevoli libri, ora si gode la realizzazione del suo Museo della Montagna, o meglio dell’incontro dell’uomo con la montagna, che si divide in sei sedi. Noi lo abbiamo incontrato nel castello-museo di Firmian, presso Bolzano, città che ama, insieme ai suoi castelli. E ci ha rivelato che ha ancora qualche progetto, qualche cima da scalare.

“I

l turismo della cultura aumenta ma è chiaro che Bolzano non può competere con Roma, Firenze o Venezia, però Bolzano adesso ha una bella struttura di musei, di castelli intorno... Poi ci sono anche dei posti dove si può fare shopping... e secondo me c’è la necessità di allargare la città dello shopping... con Otzi, la Mummia del Similaun (noto anche come l’uomo venuto dal ghiaccio), con i portici, il mercato delle verdure… insomma Bolzano ha una forte attrazione. C’è anche un museo d’arte moderna che, naturalmente, non può competere con Venezia. Il turismo mondiale proprio non possiamo averlo perché non abbiamo l’aeroporto: nessun turista internazionale dalla Cina, dall’America o da Londra viene a Bolzano per il weekend se non c’è l’aeroporto. Berlino è piena di gente che viene dalla Cina, dall’India, dal Brasile, dappertutto. Berlino ha superato Roma come turismo. È molto interessante girare il mondo e vedere come oggi funziona il turismo.” “Anche i musei adesso sono diversi” “Sì, i musei sono diventati posti di emozione, di avventura, non più solo posti didattici.” “Io mancavo da Bolzano da molto tempo e oggi vi ho trovato un’atmosfera internazionale, un qualcosa che mi ha preso oggi, andando in giro” “Sì, c’è la vecchia città ma c’è anche una città moderna, e questa è una grande forza. A Bolzano qualunque bolzanino parla italiano, tedesco e anche inglese. Dal momento che hanno portato l’inglese nelle scuole questo attrito fra il tedesco e l’italiano non è finito, ma si è quasi appiattito. È molto bello questo. Una popolazione che parla tre lingue è molto più aperta di una popolazione che ne parla soltanto una. Per il fatto che facciamo parte dell’Italia, durante il fascismo la gente locale ne soffrì, ma oggi è un vantaggio. E speriamo che funzioni anche con l’Europa nel futuro, una grande Europa con la quale è possibile identificarsi. Cade poi il sentimento nazionalistico, tanto siamo tutti europei, siamo cittadini del mondo e se noi sudtirolesi non impariamo a essere cittadini del mondo, probabilmente il turismo, la nostra base economica, non avrà un grande successo.” “Oltre che a Bolzano, dove ha trascorso un weekend che ricorda con piacere?” “Mah, io adesso non vorrei raccontare... ok, a Berlino. Dove sono stato invitato dalla cancelliera tedesca, Angela Merkel, per un weekend con tutta la famiglia e lei ha cucinato per noi. Ci ha portato, era d’inverno, attraverso Berlino tutta innevata nel... dove c’è anche il Parlamento... Il Reichstag.” “E quindi lei suggerisce anche ad altri di andare a Berlino, anche

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R ein h o l d M e s s ner

non FINISCONO mai

se ovviamente non possono andare dalla cancelliera ...” “Ma sono anche andato a Firenze per mia figlia Maddalena Maria, che ha fatto un anno a Roma per gli studi delle Belle Arti...” “Oltre alla montagna, cos’è che preferisce per un weekend, per un viaggio breve... il mare?” “No, il mare no… Io faccio pochi viaggi nei weekend perchè dove viviamo è talmente bello che non è superabile! Poi faccio ogni anno un viaggio con la famiglia fuori dall’Europa. A novembre e dicembre se possiamo andiamo in Antartide, perché ho un invito per una conferenza e così porto mia moglie e la piccola, che non c’è ancora stata... e lì io mi godo il mondo. Ho fatto tanti viaggi che non ho neanche una grande voglia, però dove non sono ancora stato conto di andare. Anche in Italia non ho visto tutto.”

Il castello-museo di Firmian si trova a pochi chilometri da Bolzano. Questa è una delle sedi del museo creato da Messner. Qui si trovano opere d’arte moderna ed etnica che ha raccolto nei suoi viaggi nel mondo.

“Quale città italiana consiglierebbe a un suo amico per un weekend?” “Lucca, a me piace molto la Toscana.” “Perché?” “Il clima, il paesaggio, il Rinascimento. Poi queste piccole città di cui non so neanche i nomi, su quelle colline dove ogni casa è perfetta. Dove non hanno avuto i soldi per cambiare in peggio. Ci sono delle piccole città su colline che hanno un fascino unico. Poi in Italia la cucina è ancora la migliore del mondo, i vini sono ottimi. L’Italia ha una forza turistica che purtroppo ultimamente ha perso.” “Vorrebbe diventare ministro del turismo?” “Non mi faranno mai ministro, e non vorrei neanche. Sono troppo vecchio!” “Per i suoi viaggi che auto usa?” “Avevo una delle prime Audi A4, molti anni fa. Oggi abbiamo un’Ampera elettrica. Ma a me piace anche camminare.” “Come fa a mantenersi così in forma?” “Io vivo. Io mi godo la vita, poi ho tante idee e se me le lasciano fare rimango giovane.”

Messner usa l’Opel Ampera, un’auto elettrica che salvaguarda l’ambiente

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TOP LIST DI R.MESSNER WEEKEND IN

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BOLZANO

ORVIETO

FIRENZE

PISA

LUCCA

ROMA

MERANO

VENEZIA

NAPOLI

VERONA

VIAGGI IN ALASKA ANDE DELL’EQUADOR ANTARTIDE AUSTRALIA MONGOLIA NUOVA GUINEA

PATAGONIA SIBERIA TERRA di FRANCESCO GIUSEPPE (isole Oceano Artico)

TIBET

“Lei crede nella dieta vegetariana?” “Io posso mangiare tutto e bere tutto, e sono abituato a vivere dappertutto. Mangio quello che trovo. Altrimenti non avrei potuto fare nemmeno certi viaggi, come in Mongolia, o nel deserto del Gobi.” “Quindi non crede alla dieta vegetariana? Sa, adesso ci sono i vegani.” “No, non ci credo. Ho fatto una discussione in televisione in Germania con dei vegani perché dicevano che l’uomo nell’antichità non aveva mai mangiato carne. Ma in Groenlandia l’uomo mangiava soltanto carne, e pesce: non aveva altro! In Tibet non puoi sopravvivere senza la carne. È chiaro che un italiano del sud d’estate non mangiava un granché di carne perché faceva molto caldo. L’uomo era abbastanza intelligente per capire presto come fare la sua dieta per sopravvivere, per avere anche abbastanza da vivere. L’erba si può valorizzare solo attraverso l’animale, perché io non posso mangiare erba.” “Nei suoi viaggi cos’è che non manca mai nella sua borsa?” “Mah, quello che mi serve per camminare. Un paio di scarpe. In realtà bastano un paio di scarpe, oggi posso andare in qualsiasi negozio sportivo, mi prendo uno zaino a occhi chiusi, una giacca e un pantalone, e sono a posto.” “E un libro...” “No, un diario, lascio persino a casa un libro se non posso portare un diario, perché scrivere durante un viaggio i miei momenti vissuti per me è più importante che leggere. La maggior parte dei miei libri sono nati durante i viaggi.” “Nelle sue imprese è stato a lungo solo, no?” “Si, non in tutte ma in qualcuna sì”.

Castel Forte, o Trostburg, a Ponte Gardena, è uno dei più belli. Bellissima una sala con artistico soffitto in legno scolpito.

“E come riempie la sua mente, quali sono i suoi pensieri?” “Mentre mi arrampico non ci sono pensieri, sono... sono talmente concentrato che il tempo passa, sono concentrato a vedere dove metto le mani e i piedi. Se cammino e il tempo è bello mi perdo anche con la mente nell’infinito. Imparare a vivere da soli a lungo non è facile: noi non siamo fatti per vivere soli in momenti drammatici o difficili. Però è possibile imparare a stare con se stessi, e chi non ne è capace non dovrebbe essere un peso a un’altra o a un altro... Io ho dovuto imparare, da giovane non avevo la capacità di stare a lungo in una parete da solo. La notte era pesante. Poi ho imparato e sono stato da solo anche per mesi.” “Ma cosa porta dai suoi viaggi? Porta dei ricordi?” “Da vent’anni, da quando ho deciso di creare questi musei dell’incontro tra uomo e montagna, con opere da tutto il mondo, ho portato anche container pieni d’arte. Altrimenti non avrei potuto fare tutto questo. Già da quando avevo diciott’anni e mi avanzavano dei soldi mi compravo dei pezzi che mi piacevano.” “Arte di che tipo? Arte etnica o arte moderna?” “No, arte etnica. L’arte moderna la compro qua. Però avevo già una grande collezione, quando ho deciso di fare il museo.” “E qui nel castello di Firmian c’è il suo museo” “Questo è uno, uno di sei strutture. Ho fatto un museo con un centro, qui, e cinque satelliti che raccontano una parte dell’incontro fra l’uomo e la montagna: la roccia, il ghiaccio, le montagne sacre, le popolazioni delle montagne... Adesso finisco con l’alpinismo tradizionale.” “A chi viene qui, in Alto Adige, cosa consiglia di vedere per prima cosa? ”

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R ein h o l d M e s s ner

“In Sudtirolo abbiamo due punti molto forti che sono, a Merano i giardini di Trauttmansdorff, e a Bolzano il museo archeologico con l’Otzi, l’uomo dei ghiacci, specialmente se uno si interessa dell’umanità di cinquemila anni fa. Perché ci fa capire come siamo stati o come abbiamo vissuto in quel periodo. Io personalmente dico che può essere interessante anche questa collina, una roccia in realtà, dove nel castello di Firmian sta questo mio museo. L’ho dedicato alla montagna perché da noi, in Sudtirolo, vengono i turisti o ospiti, io li chiamo ospiti, perché amano la montagna e dobbiamo dare loro la possibilità di vedere oltre le cime delle montagne: il background. Questo ho fatto. Siccome ho girato tutto il mondo, ho portato tutto quello che so della montagna in questi sei musei. Voglio raccontare che cosa succede se l’uomo e la montagna s’incontrano. Che cosa succede in noi. E vengono a migliaia appositamente a vedere questi musei, vanno da uno all’altro. Specialmente dalla Slovenia, dalla Repubblica Ceca, dalla Polonia molto di più che dall’Italia stessa, perché i sudtirolesi dicono che l’unico popolo della montagna sono loro. Non sanno che c’è anche il Tibet, le Ande, l’est Africa...”

Castello di Mareccio, quasi al centro di Bolzano.

“Ma dove fare un weekend in Italia?” “Ci sono le città famose, imperdibili: Roma, Napoli, Firenze, Venezia... poi Bolzano, sì... anche Merano in questo caso... c’è il giardino che è unico, lì hanno veramente investito bene. La politica ha deciso di fare e ha fatto bene. A me piace anche Trento come città, ha un forte fascino. Ma anche Verona, con l’arena, Orvieto, ci sono salito a piedi, poi Lucca, Pisa. “E i viaggi all’estero?” “Il più bel viaggio del mondo è l’Antartide. Lì c’è una fauna spettacolare, passi attraverso cinquecentomila pinguini! Stanno tutti là e parlano con te, parlano! Nessuno scappa. Tutto incantato, tutto perfetto. Non c’è nessuna casa, i colori del ghiaccio cambiano dieci volte al giorno... È ancora l’infanzia della Terra. Hai la sensazione che sei su un altro pianeta. I miei due figli avevano sedici e diciotto anni quando ci siamo andati, con americani perché ero stato invitato come esperto. Hanno subito detto che era il più bel viaggio che avessero mai fatto. Poi il Tibet: è cambiato, non è più quello che ho visto negli anni ‘80, era una cosa incredibile. Oggi bisogna uscire dalle città per vedere quel Tibet originale. Anche la Patagonia, però, è per chi ha la pelle grossa perché fa freddo e c’è vento. E anche l’Alaska. A me piacciano questi posti vuoti con grandi montagne. Anche la giungla della Nuova Guinea, che ho visto nel ‘71 e che ho attraversato scalando le montagne... vi ho trovato gente che ancora lavorava con l’ascia di pietra. Oggi non c’è più.”

Castel Roncolo, bella posizione con cicli di affreschi, fra cui quello dedicato a Re Artù.

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sopra Piazza Walther, il centro Bolzano, con la statua del poeta. sotto Piazza delle Erbe, un trionfo di frutta, verdure e frutta secca.

ANTICA FARMACIA MADONNA DAL 1443

Molti vanno in bici, anche sfidando gli acquazzoni che puntualmente verso sera mitigano la calura estiva.

Una delle attrazioni è il Museo di Otzi, che abitava le Alpi 5000 anni fa.

“Caraibi...?” “Ci sono le isole della Terra di Francesco Giuseppe, sopra la Russia, nell’Oceano Artico, che sono tavole nere, e lì c’è un po’ di ghiaccio e nient’altro. Le hanno scoperte due esploratori austriaci e le hanno dedicate all’Imperatore Francesco Giuseppe, appena nel 1872/74. Un mio amico ha scritto un romanzo su questo, e assieme siamo andati a visitare queste isole. I russi ci hanno dato il permesso di visitarle, mentre un turista normale non può uscire dalla nave perché è pericoloso per gli orsi bianchi. Sono andato in Australia, ero solo quando sono andato sull’Ayers Rock, la montagna sacra. Oggi è troppo battuta. Anche la Mongolia è molto bella, l’ho fatta più volte. Ho attraversato il deserto del Gobi, però è troppo asciutto, ma più a nord ci sono dei posti bellissimi dove la gente vive bene e c’è la sensazione della libertà. Lì si che si sta bene. Però nel deserto è molto più dura. Anche la Siberia è dura, ci sono 52 sotto zero vicino al mare Artico! Però quel mondo lì non è bello, le case non sono belle.” “E qual è un posto dove non è stato e dove vorrebbe andare?” “C’è ancora un viaggio Australia - Nuova Guinea che potrei fare… ma anche qui sulle Dolomiti non ho visto ancora tutti i posticini. Ho scalato sicuramente almeno di 500 cime sulle Dolomiti, ma non ancora tutte.” “Per i suoi 70 anni, ha ancora un progetto?” “Sì, è l’ultimo e poi faccio altre cose, ma non più costruire musei. Già, oggi non avrei più il coraggio di fare questa struttura museale. Una struttura con sei case dove non prendo un euro di sovvenzione, tutto autosufficiente. È più semplice scalare l’Everest. Ma dopo tanti libri e tante scalate oggi vorrei fare un film, e scrivere un libro molto importante sulla coscienza umana e l’esistenza di Dio.” Per Reinhold Messner le scalate non finiscono mai. Raffaele D’Argenzio

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B OL Z A N O DOVE MANGIARE Ristorante vitale Jasmin Premiato con due stelle Michelin e tre cappelli (17 punti). Gault Millau. Un bistellato Michelin conosciuto da pochi. Aperto solo la sera, pochi tavoli, assoluta qualità, coppia di patron davvero meravigliosi: il giovane e validissimo chef Martin Obermarzoner e la moglie Marlis Obermarzoner. Chiusa -Via Gries, 4 Tel. +39 0472 847448 E-mail: info@bischofhof.it Sito internet: www.bischofhof.it INFO BOLZANO Azienda di soggiorno e turismo Piazza Walther Platz 8 Tel. 0471-307010 www.bolzano-bozen.it

DOVE DORMIRE Hotel Laurin Considerato il “primo hotel”, nel cuore di Bolzano, ha anche un grande parco con piscina. Parkhotel Laurin - Via Laurin 4 I - 39100 Bolzano Tel. 0471 311 000

DOVE MANGIARE Ristorante Patscheider Hof Fam. Rottensteiner I-39059 Signat Posta Soprabolzano - Tel. +39 0471 36 52 67 Famoso per la sua cucina tipica e i suoi ravioli di spinaci. Giorno di riposo: martedì e lunedi sera. È gradita la prenotazione. Nel mese di luglio restano chiusi.

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LE STELLE? SOLO QUELLE È senza dubbio il macellaio (che cucina anche) più conosciuto d’Italia. Controcorrente e provocatore, elogia la carne e dei grandi chef stellati non ne vuol parlare... di stelle conosce soltanto quelle del cielo. E suoi weekend li passa tutti in Toscana, il suo paradiso terrestre. “Cecchini, lei ce l’ha la stella?” “No no, non conosco stelle, se non quelle del cielo! Io faccio l’artigiano, sono un macellaio che cucina, non sono proprio un cuoco. Sono nato macellaio e ho intenzione di continuare a fare il macellaio. E non lotto per avere la stella, lotto per testimoniare una cultura legata alla terra. Io mi considero un’uomo di mezzo, nel senso che ho 59 anni a settembre, ho cominciato quand’avevo tre anni a frequentare le stalle e le aie delle famiglie contadine, a sentire gli odori, a vedere le facce, le rughe delle persone per la fatica della terra ma anche la serenità nel viso che il lavoro agricolo gli dava. Il mio sogno era partecipare a questa vita, infatti volevo fare il veterinario aiutando le famiglie, per garantire alla famiglia e all’animale un dottore, un veterinario che li potesse aiutare. Ma poi i miei genitori morirono e presi io la macelleria....”

tivo, capisco l’alfabeto del cibo, però tutte le composizioni, francamente, non le capisco! E devo dire che qualche volta mi brucia lo stomaco”.

“E poi diventò un macellaio che cucina... Allora, che ne pensa di questi chef stellati?” “Allora...gli antichi avevano un bellissimo simbolo: l’albero. Dicevano che gli umani dovevano essere come un albero: dovevano avere i piedi, cioè le radici, bene radicati in terra, nella tradizione, e la testa, cioè la chioma, in cielo per avere un pensiero libero. L’unica maniera per rispettare la tradizione è succhiarne l’essenza, succhiarne la cultura e viverla nel contemporaneo. Noi siamo l’Italia, qui siamo nella Toscana ma tutta l’Italia è un giacimento culturale non solo di arte, ma di cultura gastronomica, di poesia, di tutto. Ecco, per me il cibo fa parte dell’essenza umana”.

“Tanti diventano vegetariani: mi può dire perché invece dovremmo ritornare a mangiar carne?” “Abbiamo bisogno di carnivori consapevoli. Io sono un carnivoro naturale, non ne potrei fare a meno. Ma non vivo questo con senso di colpa.. Abbiamo bisogno di carnivori consapevoli, cioè che vadano da macellai ed artigiani che garantiscano che gli animali abbiano avuto una buona vita, una morte compassionevole e sopratutto bisogna imparare, come ci aveva insegnato il Pellegrino Artusi mettendo come ricetta numero uno il brodo e non il filetto, bisogna imparare a mangiar tutto. Tutto è buono se cucinato bene: bisogna semplicemente ritornare alla cultura della nostra gente. Per cui un piatto di trippa, una fetta di fegato alla veneziana o un bollito alla piemontese sono vere eccellenze, e non solo il filetto”

“Ma lei è mai andato a mangiare nel ristorante di uno chef stellato?” “Tante volte, ho anche tanti amici che sono stellati. Ma Io appartengo a un’altra razza: capisco la pasta al pomodoro, una fetta di pane e olio, una bella bistecca fatta sul fuoco. Sono rimasto primi-

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“Cosa prevede nel futuro della ristorazione italiana?” “Un artigiano è difficile che possa fare previsioni perchè l’artigiano deve dare testimonianze e continuare a fare il suo lavoro tutti i giorni, ma io prevedo una riscoperta dei nostri prodotti, dei nostri sapori. Non del barattolo del supermercato, anche se dal supermercato buono, ma spero che finalmente i consumatori possano capire che dietro una bottiglia d’olio, dietro una bistecca, dietro un formaggio c’è la faccia di un artigiano. Bisogna dare un po’ più forza al piccolo nucleo degli artigiani che lotta per sopravvivere contro il grande blocco dell’industria. Io spero che la razza degli artigiani abbia un futuro.”

“Ma la carne fa bene o fa male?” “A me fa bene, ho 59 anni e sto benissimo! La carne fa bene.”


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DARIO CECCHINI: MACELL AIO/RISTOR ATORE

TOP

Beirut DUBLINO Lima Monte Athos MOSCA

PARIGI PRAGA SKIROS Tirana Tromso

Ceccherini brinda con un rosso della Cantina San Filippo di Montalcino, produttrice di Brunello

DEL CIELO “Nel senso che la carne eccita il metabolismo e quindi...” “Ma non solo, la carne è un godimento fisico! Per cui non si può vivere nella paura di ammalarsi. Il maiale, ad esempio, fa parte della nostra tradizione: veniva mangiato d’inverno con erbe digestive e aromatiche per bilanciarne il grasso e la pesantezza. Veniva mangiato in dosi che mantenevano la salute, non ne mangiavano un chilo, non se lo potevano neppure permettere. È un discorso di quantità. E poi il lardo protegge lo stomaco, se lei lo mangia prima di bere un po’ di vino fascia lo stomaco di un velo unto, ma di un unto buono che fa assorbire il vino più lentamente e quindi fa bene a tutto l’organismo”.

“Ai grandi chef chiediamo sempre i dieci posti in Italia e i dieci posti nel mondo che possono piacere o che consigliano agli amici d’andare a visitare.” “Andare a visitare per il cibo per prima cosa, e poi se c’è tempo guardino anche altro...” dide pagina destra

Dario Cecchini, accanto alla sua macelleria di Panzano in Chianti, con la sua Mercedes Classe V, a otto posti.

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H E r e / when di Giuseppe Ortolano

mare e monti per la vostra

estate

DAL 17 LUGLIO - ORTISEI

(BZ)

LA BIENNALE GHERDËINA Di giorno le splendide e rilassanti escursioni in Val d’Anna, lungo il vecchio tracciato della ferrovia o verso S. Cristina, con vista meravigliosa su Sassolungo e Sella. La sera una piacevole passeggiata nel centro pedonale dove, fino ad ottobre, cinque artisti lavorano con artigiani e aziende locali per realizzare interessanti opere e installazioni in legno, espressione della più genuina tradizione culturale e creativa della Val Gardena. Tra di loro anche il pittore e scultore milanese Velasco Vitali, che proporrà una gigantesca mongolfiera in legno e ferro. www.valgardena.it DOVE DORMIRE: Hotel Jakoberhof, affascinante albergo di montagna, 4 stelle a conduzione familiare. Piscina con acqua di sorgente, sauna, bagno turco ed idromassaggio. www.jakoberhof.com DOVE MANGIARE: Ristorante Tubladel, cucina estrosa fedele ai sapori altoatesini. Da provare le costine di maiale magre con la marinatura composta da 25 ingredienti che regalano un sapore unico. www.tubladel.com COME ARRIVARE: Autostrada A22, dall’uscita di Chiusa/Val Gardena imboccare la SS.242 fino ad Ortisei.

DOLOMITI TRENTINE

CIMOLAIS (PN)

CORTINA D’AMPEZZO (BL)

SUONI DELLE DOLOMITI: fino al 26 agosto concerti nei luoghi più belli delle Dolomiti trentine. Un’escursione a piedi conduce a radure e conche nei pressi dei rifugi, teatri naturali in cui la musica viene proposta in sintonia con l’ambiente. www.isuonidelledolomiti.it

PARCO FAUNISTICO DI PIANPINEDO: chiude a metà ottobre la grande area protetta dove osservare da vicino cervi, camosci, caprioli, stambecchi che vivono liberi nel cuore delle Dolomiti Friulane. Fra le curiosità anche una Cialthinera, ovvero la ricostruzione di antica fornace. www.pianpinedo.it

CORTINAèCULTURA: oltre 200 eventi, fino settembre, tra concerti, incontri, presentazioni di libri, festa delle bande musicali, visite guidate a musei e ai luoghi della Prima Guerra Mondiale, per una vacanza alpina a tutta cultura. www.cortina.dolomiti.com

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H E r e / when NORD

DAL 22 AL 27 LUGLIO

LIVIGNO (SO)

ADVENTURE AWARDS. Il Piccolo Tibet lombardo accoglie la seconda edizione degli Adventure Awards, festival dedicato agli sport (estremi e non solo) e all’avventura, all’esplorazione e alle grandi imprese. In programma: training camp e stage (mountain bike, running, escursionismo, arrampicata), workshop di fotografia e video, 40 film/documentari a tema, incontri con scrittori, esploratori, avventurieri, concerti e spettacoli. Tra gli ospiti: Ray Zahab (primo uomo ad attraversare di corsa, in invernale, l’Isola di Baffin nell’arcipelago artico canadese), Stefano Gregoretti (ultra-runner, vincitore della Gobi Desert ) e l’esploratore e alpinista Michele Pontrandolfo (che ha attraversato in solitaria il Polo Nord a -51 gradi). www.adventureawards.it

FINO AL 27 AGOSTO

BARD (AO)

GREGORIO BOTTA. APNEA. Nelle scuderie dell’imponente fortificazione una ricca selezione della più recente produzione di Gregorio Botta attorno al tema dell’acqua. L’esposizione è concepita come una serie di stazioni del respiro, in cui torna il tema della ciclicità, dell’acqua, del ritmo e dell’aria. Da visitare all’interno del forte anche il Museo delle Alpi, percorso pluridisciplinare, multimediale e interattivo per scoprire le Alpi e capire la montagna; le prigioni che ospitano un itinerario storico che guida il visitatore alla scoperta della storia del sito militare e l’apprezzato spazio ludico Le Alpi dei Ragazzi. www.fortedibard.it.

DOVE DORMIRE: Hotel Lac Salin SPA & Mountain Resort, il primo resort a Livigno, con le suite studiate secondo i principi del feng-shuii, la cucina attenta ai prodotti locali e la grande SPA. www.lungolivigno.com DOVE MANGIARE: L’Osteria, situata appena fuori dal centro di Livigno, in zona tranquilla, che permette, in estate, di mangiare all’aperto. Si caratterizza per l’ambiente rustico e i piatti valtellinesi www.osterialivigno.com COME ARRIVARE: Livigno si raggiunge via Lecco e Bormio, percorrendo la Valtellina e attraversando il Passo del Foscagno.

DOVE DORMIRE: Hotel AD Gallias, nato dal sapiente recupero di due antichi edifici posti all’imbocco dello storico borgo di Bard. La SPA Ad Aquas è situata in un ambiente scavato nella roccia, con resti di un muro in pietra dell’epoca romana, tracce di incisioni rupestri e di fortificazioni di inizio Ottocento. www.hoteladgallias.com DOVE MANGIARE: Hosteria La pôsa de Bertolin, locale rustico a pochi passi dal forte, con piatti della cucina valdostana a Km 0. Tel. 0125-809851 COME ARRIVARE: Autostrada A5, uscita al casello di Pont-Saint-Martin. Vasto parcheggio ai piedi del forte.

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centro DAL 20 LUGLIO AL 15 AGOSTO

DAL 15 LUGLIO AL 22 AGOSTO

LA SPIAGGIA AMA IL LIBRO: leggere sotto l’ombrellone è piacevole e quasi inevitabile, come fare bagni di sole o tuffarsi in mare. Ma a Cervia si fa molto di più e i turisti possono incontrare direttamente in spiaggia o in libreria gli autori dei successi dell’ultima stagione letteraria, dialogare con loro e acquistare romanzi, saggi e gialli. La rassegna si conclude il 15 agosto, alle ore 11, con lo sbarco degli scrittori da imbarcazioni d’epoca sulla spiaggia antistante il Grand Hotel di Cervia e il grande talk show di ferragosto con personaggi del mondo della letteratura, del giornalismo e dello spettacolo. Tra un libro e l’altro vale la pena visitare le celebri saline di Cervia, dalle quali viene estratto un sale detto dolce, perché privo di retrogusto amaro. www.turismo.comunecervia.it

LA VERSILIANA. Nella vasta area che si estende tra Marina di Pietrasanta e Forte dei Marmi, il Parco La Versiliana è un autentico polmone verde del litorale versiliese. Tra luglio e agosto il festival mette in scena 29 titoli per altrettante serate di grande spettacolo, che spaziano dalla prosa con prime nazionali d’autore alla danza, dal musical ai grandi comici, ai concerti dei grandi cantautori. Tra gli ospiti Sergio Maifredi con la sua Odissea – un racconto mediterraneo sulla rotonda del Pontile di Marina di Pietrasanta - Moni Ovadia, Giuseppe Cederna, Paolo Rossi, Amanda Sandrelli e Franco Branciaroli. Da non perdere i concerti di Franco Battiato, Angelo Branduardi, Renzo Arbore con la sua Orchestra Italiana e gli STADIO. www.laversilianafestival.it

CERVIA (RA)

MARINA DI PIETRASANTA (LU)

DOVE DORMIRE: Sportur Club Hotel a Cervia, direttamente sul lungomare, a pochi passi dal Fantini Club, fra le spiagge più note della Riviera Adriatica, e dal centro benessere in riva al mare Fantini Wave Spa. www.sporturhotel.com DOVE MANGIARE: Ristorante Al Deserto, sulla Statale Adriatica, con una buona cucina di pesce e particolare attenzione alle esigenze dei bambini. Si mangia anche in un giardino con una suggestiva vista sulle saline. www.aldeserto.it COME ARRIVARE: Autostrada A14 Bologna-Ancona uscite: Ravenna (direzione Lidi Sud - Rimini), Cesena Nord, prendere la superstrada E 45 direzione Ravenna, uscire a Casemurate e proseguire verso Cervia S.S. 254 (km 16).

DOVE DORMIRE: Hotel Plaza e de Russie a Viareggio, il primo albergo italiano a conferire le stanze ai propri clienti, in base al segno zodiacale. Un qualificato astrologo come Jupiter ha infatti assegnato ad ogni stanza un segno zodiacale. www.plazaederussie.com DOVE MANGIARE: Trattoria Buonumore, sul lungomare nella Pineta di Levante. Ottima cucina di pesce, sana e naturale con verdure biologiche. Vini di qualità. www.ilbuonumore.it COME ARRIVARE: Autostrada A12 uscite Versilia o Viareggio.

CIVITELLA ALFEDENA (AQ)

SENIGALLIA (AN)

GROSSETO

CIVITELLA FOLK FESTIVAL: dal 24 al 30 agosto, nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, alle pendici del Monte Sterpi d’Alto, uno dei più interessanti folk festival italiani. Musica tradizionale, con fisarmoniche, tamburelli, organetti, mandolini. www.comune.civitellaalfedena.aq.it

SUMMER JAMBOREE: dal 2 al 10 agosto, in riva al mar Adriatico, il Festival Internazionale di musica e cultura dell’America anni ’40 e ’50. In programma 45 concerti di artisti internazionali e decine di dj set da mezzogiorno a notte inoltrata. www.summerjamboree.com

FESTAMBIENTE: dall’8 al 17 agosto, nel cuore della Maremma Toscana, alle porte del Parco Naturale della Maremma, a soli 4 km dalle bianche spiagge del Mar Tirreno, il festival ecosostenibile di Legambiente. Musica, cibo bio, teatro e tanto altro. www.festambiente.it

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SUD

DAL 9 AL 16 AGOSTO

DAL 5 AL 23 AGOSTO

TIME IN JAZZ: nel paese natale del trombettista Paolo Fresu e in altri centri del nord dell’isola, un’intensa settimana di musica (e non solo) da vivere dal mattino a notte fonda in spazi e scenari sempre differenti, dagli scorci marini alle chiesette di campagna, dalle piazze agli altri luoghi di fascino portati in dote da ciascun comune, con Berchidda a fare da palco centrale. Su questo circuito caratterizzato dal paesaggio, dalla natura e dalla cultura locale, è atteso un nutrito e variegato cast artistico in cui si riconosce più di un nome di primo piano della scena jazzistica italiana e internazionale. E poi lo scrittore Erri De Luca, Luigi Lai e i suoni delle launeddas, i passi di tango di Margarita Klurfan e Walter Cardozo, i balli tradizionali sardi e il tip-tap contaminato e multimediale di Tamango e Urban Tap.

NOTTE DELLA TARANTA: il più grande festival d’Italia e una delle più significative manifestazioni sulla cultura popolare in Europa è dedicato alla musica tradizionale salentina e alla sua fusione con altri linguaggi musicali, dalla world music al rock, dal jazz alla musica sinfonica. Un festival itinerante che coinvolge una quindicina di comuni (da Calimera a Lecce, da Galatina ad Alessano) e si conclude con il mitico concertone nel piccolo borgo di Melpignano, con la partecipazione di molte decine di migliaia di spettatori. Un grande appuntamento musicale ma anche l’occasione per scoprire il mare del Salento e le bellezze dei borghi affacciati sull’Adriatico e sullo Ionio o situati tra vigneti ed oliveti.

BERCHIDDA (OT)

SALENTO (LE)

DOVE DORMIRE: L’Albergo Nuovo Limbara, situato proprio nel centro di Berchidda. www.nuovolimbara.it DOVE MANGIARE: Ristorante Il Belvedere, la cucina tipica sarda e uno stupendo panorama, in località S’Alvara, poco fuori Berchidda. Tel. 079-704691 COME ARRIVARE: da Olbia con la SS 199, proseguendo poi sulla SP62.

DOVE ALLOGGIARE: Masseria San Biagio a Calimera, nel cuore della Grecìa Salentina a pochi km da Lecce e da Otranto. Le camere si affacciano nella suggestiva corte creata dal porticato con giardino, dove trascorrere momenti di assoluto relax. www.masseriasanbiagio.it DOVE MANGIARE: Il Bar Gallo da Pino e Maria delle Bionde a San Foca, per provare l’autentica cucina salentina. Locale semplice, ma genuino. Tel. 0832-881300 COME ARRIVARE: fino a Bari con l’Autostrada A-14, proseguire quindi per la superstrada Brindisi-Lecce.

ERCOLANO (NA)

GROTTAGLIE (TA)

PISTICCI (MT)

STORIE SEPOLTE: fino al 13 settembre per rivivere attraverso immagini, racconti e ricostruzioni storiche il dramma dell’eruzione del 79 d.C e la fuga degli abitanti verso una salvezza impossibile. Tra i momenti più emozionati la visita ai fornici, dove si possono vedere i calchi dei fuggiaschi. www.campaniartecard.it

VINO È MUSICA: dal 31 luglio al 1 agosto il centro storico della Città delle Ceramiche si anima con installazioni, degustazioni, stand, spettacoli con musica e percorsi enogastronomici all’insegna dello street food pugliese. www.vinoemusica.it

LUCANIA FILM FESTIVAL: Tra le montagne dell’Appennino lucano, nella città del cortometraggio, il festival delle persone dei luoghi che, dal 10 al 13 agosto, crea un’atmosfera familiare tra il pubblico e gli addetti ai lavori nelle sale cinematografiche a cielo aperto di Pisticci e di altre cittadine lucane. www.lucaniafilmfestival.it

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LE BELLEZZE SEGRETE di Betty Rutigliano

PORTO SELVAGGIO (LECCE)

UN PARADISO NATURALE TRA TERRA E MARE PERCHÈ ANDARCI: Nel comune di Nardò, il Parco Naturale di Porto Selvaggio, di 1.122 ettari, offre uno spettacolo unico tra il profumo di resina e il canto delle cicale, la pineta di 300 ettari e la vegetazione della macchia mediterranea. Istituito area naturale protetta della Regione Puglia dal 2006, inserito nel 2007 dal FAI (Fondo Ambientale Italiano) nell’elenco dei “100 luoghi da salvare”, il Parco si affaccia sulla costa a metà tra Porto Cesareo e Gallipoli. Considerato uno dei litorali più puliti d’Italia, merita più volte le 5 vele per le acque cristalline. DA VEDERE: Tre i siti di interesse, su una costa di sette chilometri: la Palude del Capitano, Torre Inserraglio e La Baia di Uluzzo, oltre a cavità e grotte carsiche come Grotta di Torre dell’Alto, Grotta Capelvenere, Grotta del Cavallo e Grotta di Uluzzo. Le particolari specie di flora e fauna marina sono ideali per le gite subacquee, mentre a pochi metri dal litorale si notano costruzioni simili a trulli in pietra scura, detti “furnieddhi”, nati come deposito per gli attrezzi agricoli. DOVE DORMIRE: Villa Scinata Guest House a Santa Caterina (Nardò) è un’antica dimora degli inizi del secolo scorso con un parco di 5 ettari. www.scinata.com Per chi ama la movida di Gallipoli, a 300 metri dal centro storico, l’Hotel 33 Baroni**** è un palazzo ristrutturato recentemente e dotato di tutti i comfort e i servizi www.hotel33baroni.it/hotel.aspx DOVE MANGIARE: A Santa Maria al Bagno il Ristorante Corallo offre portate di pesce fresco locale, specialità di crudo, cotto e pizze . www.corallohotelristorante.it/ristorante. Rustico ed elegante l’ambiente di Hostaria Corte Santa Lucia, ubicata in un’antica e tradizionale casa di corte di Nardò, dove è possibile sperimentare una cucina tradizionale rivisitata www.cortesantalucia.com. - Info: www.comune.nardo.le.it

MONTEFIORE CONCA (RIMINI)

MORIGERATI (SALERNO)

Tra “I Borghi più Belli d’Italia” e Bandiera arancione del Touring Club, Montefiore Conca è capitale medievale della vallata del fiume Conca, su cui svetta con l’imponente Rocca, visibile da Rimini. Circondata da boschi e campagne, a due passi dalle località marittime di Rimini, Riccione, Cattolica, Castrum Montis Floris, così citata per la prima volta in un documento del XII sec., si presenta nel suo impianto medievale grazie alla famiglia Malatesta che dominò il riminese nel Tre-Quattrocento. Si accede al borgo da Porta Curina (sec. XIV-XV): salendo si incontrano il palazzo comunale, edifici medievali, la gotica chiesa di S. Paolo, la bottega del vasaio. Giunti alla Rocca, costruita nel 1340 a opera di Galeotto Malatesta, da non perdere sono gli affreschi di Jacopo Avanzi. Meritevoli la Chiesa dell’Ospedale, il Convento dei Cappuccini e il Santuario della Madonna di Bonora. In ogni periodo dell’anno manifestazioni e sagre animano il borgo. Info: www.comune.montefiore-conca.rn.it

Morigerati è un borgo medievale situato nel contesto del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, circa a dieci chilometri dal golfo di Policastro. Arroccato in posizione difensiva su un promontorio roccioso, il centro abitato, che conserva le caratteristiche architettoniche originarie, si organizza ad anelli concentrici intorno all’antica chiesa di S. Demetrio e al Palazzo Baronale in un susseguirsi di vicoli, sottopassaggi, piazzette. Il comune è noto per la riserva biologica delle grotte di Morigerati e l’oasi del WWF, che si estende per 607 ettari; qui si trova la risorgenza del fiume Bussento, il cui tratto sotterraneo dà vita a uno dei fenomeni carsici più importanti d’Italia. Creata nel 1985, l’oasi è il progetto di conservazione più importante del WWF Italia in difesa del territorio e della biodiversità, con la creazione di percorsi natura suggestivi tra le rapide e le cascate del fiume e scorci paesaggistici memorabili. Info: www.comune.morigerati.sa.it

LA CAPITALE MEDIEVALE SULLA VALLATA DEL CONCA

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TRA STORIA MEDIEVALE E FENOMENI CARSICI UNICI


l ’ italia pi Ù

MATERA

LA TERZA CITTÀ PIÙ ANTICA DEL MONDO ANCORA ABITATA PERCHÈ ANDARCI: Terza tra le più antiche città del mondo ancora abitate è Matera, capoluogo della Basilicata, con i suoi 10.000 anni di vita, dopo Gerico (12.000 anni) e Aleppo (13.000 anni). La città splende per i suoi Sassi, dichiarati dall’UNESCO “Patrimonio Mondiale dell’Umanità” nel 1993. Sviluppatisi intorno alla Civita, creano un’intera città scavata nel tufo, un sistema abitativo articolato lungo i pendii di una profonda valle: la Gravina. Prima fulcro della civiltà contadina, oggi completamente ristrutturati, i Sassi rivivono in residenze, botteghe artigiane, locali. Matera è candidata Capitale Europea della Cultura per il 2019. DA VEDERE: L’area più antica di Matera è costituita dai rioni Sasso Barisano e Sasso Caveoso, divisi al centro dal colle della Civita, con il Duomo; la parte medievale-rinascimentale della città si sviluppa ai bordi dei Sassi, lungo “il Piano”; infine si estende la città nuova, con eleganti rioni. Moltissime le chiese materane dal XIII a XIX secolo (numerosi gli eremi, i cenobi, le cripte, le laure e le basiliche ipogee, spesso affrescate, scavate nel tufo), di cui S.Giovanni, S.Domenico e il Duomo sono le più antiche. DOVE DORMIRE: A cinque minuti dalla via del Corso, la Locanda San Martino è nel cuore dei Sassi e offre terrazze panoramiche e camere scavate nel tufo www.locandadisanmartino.it L’Hotel del Campo rimane uno dei più esclusivi a Matera, frutto del riadattamento di un’antica masseria risalente alla fine del 1700, proprietà di Domenico Ridola, fondatore dell’omonimo Museo Nazionale. www.hoteldelcampo.it. DOVE MANGIARE: Il Ristorante Alle Fornaci, intimo ed elegante, rappresenta un raffinato ritrovo per i cultori della cucina tipica lucana e nazionale www.ristoranteallefornaci.it/il-ristorante. Nel cuore dei Sassi, la Trattoria il Caveoso prepara pietanze della tradizione lucana accogliendo i suoi ospiti nelle rocce secolari www.ristorantedelcaveoso.it - Info: www.comune.matera.it

LE CASCATE DEL SERIO (VALBONDIONE, BG)

LUNGOMARE FALCOMATà (REGGIO CALABRIA)

Le cascate del Serio, le più alte d’Italia con 315 metri di altezza, nonché le seconde in Europa, sono formate da un triplice salto di 106,74 e 75mt. di dislivello. A ospitarle Valbondione (BG), un comunAe presso la testata della Val Seriana dove scorre il Fiume Serio. Testimonianze delle cascate sono registrate dal XVI sec, finchè nel 1931, dove sorgeva un piccolo lago naturale, fu edificata la diga per produrre energia elettrica che interruppe il corso del fiume. Nel 1969 la diga aprì le sue barriere per far rivivere la maestosità delle cascate, e da quel momento l’evento si ripete solo d’estate. Qui il calendario 2014, per vedere circa 10.000 metri cubi d’acqua precipitare a valle: domenica 22 giugno, sabato 19 luglio (apertura straordinaria in orario serale), domenica 17 agosto, domenica 21 settembre, domenica 5 ottobre.

Il lungomare del centro di Reggio Calabria, dedicato al sindaco Italo Falcomatà, protagonista e ispiratore della Primavera di Reggio, pur se più lungo di un chilometro (circa 1,7km), fu definito da Gabriele d’Annunzio “il più bel chilometro d’Italia”. Alcuni discutono questa attribuzione, ma il luogo ha del magico anche per via del miraggio della Fata Morgana, fenomeno ottico visibile dalla costa calabra per cui il profilo della Sicilia sembra sospeso tra cielo e mare. Palmizi e specie vegetali variegate costeggiano il viale, adornato da lampioni e palazzi in stile liberty, monumenti commemorativi, una fontana monumentale e alcuni resti antichi: tratti delle mura della città greca e un impianto termale di epoca romana. Notevole l’arena dello Stretto, teatro in stile greco per eventi culturali e sul molo antistante il monumento a Vittorio Emanuele III, che sbarcò qui toccando il suolo italiano per la prima volta da re il 31 luglio 1900. Info: www.reggiocal.it - Info: www.comune.mottola.ta.it

LE CASCATE PIù ALTE D’ITALIA E LE SECONDE D’EUROPA

IL PIù BEL CHILOMETRO D’ITALIA

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eekend &

iaggi in 2014

di GIUSEPPE ORTOLANO giornalista e autore di libri dedicati ai viaggi. Scrive su testate del gruppo Repubblica.

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WEEKEND IN ALBERESE ALTOPIANO DEL CANSIGLIO BONASSOLA CHAMOIS LUBLINO

RISERVA CESINE - VERNOLE

SOAVE VIAGGI IN ANGKOR GALAPAGOS

RAS AL KHAIMAH

ALBERESE (GROSSETO – TOSCANA) Da una parte le colline del Parco Naturale dell’Uccellina, dove cavalcano ancora i butteri, cow boy in stile toscano alle prese con le mandrie di razza bovina maremmana. Dall’altra la lunga spiaggia di sabbia di Marina di Alberese, accessibile solo a un numero limitato di auto e poi in bus navetta. La vera cucina contadina nelle trattorie, le tante escursioni e le degustazioni organizzate dall’Azienda Regionale Agricola Alberese (www.alberese.com) e la possibilità di alloggiare nell’antica Villa Fattoria Granducale. Da vedere anche lo stupendo Granaio Lorenese.

ALTOPIANO DEL CANSIGLIO (BELLUNO - TREVISO - PORDENONE) È un paradiso incontaminato adagiato in una vasta conca che domina la pianura veneto-friulana. Il regno incontrastato dei cervi che, senza temere l’uomo, sbucano all’improvviso, attraversano la strada e saltano le recinzioni per raggiungere il grande bosco di faggi e abeti rossi che per secoli ha fornito legname alla marineria della Serenissima. Una vera e propria oasi del biologico, situata tra le province di Belluno, Treviso e Pordenone, dove si producono 7000 litri di latte bio e di alta qualità al giorno, lavorato all’interno del caseificio di Tambre.

BONASSOLA (LA SPEZIA – LIGURIA)

CHAMOIS (AOSTA – VALLE D’AOSTA)

Alle porte delle Cinque Terre ma decisamente meno frequentata. Un’ampia baia dalla quale non si passa per caso: qui la strada termina. Un centro abitato fatto in gran parte dalle tipiche case liguri e tanti sentieri che si arrampicano sulla collina, fino a raggiungere le diverse frazioni dalle quali ammirare panorami mozzafiato. L’antica ferrovia dismessa diventata un piacevole percorso ciclopedonale che raggiunge Levanto e Framura e lo splendido Villaggio La Francesca (www.villaggilafrancesca.it) con le case a picco sul mare, immerse nel verde e nei fiori.

È la piccola Zermatt italiana. Chamois (www.infochamois.it) è una delle Perle delle Alpi italiane e si raggiunge solo in funivia ( al costo di un biglietto del tram) o con una faticosa mulattiera. Qui le automobili sono bandite, ma in compenso la tranquillità e il silenzio regnano sovrani. Un vero e proprio comune d’alta montagna ( siamo a 1800 metri d’altezza), con tanto di municipio, chiesa, negozi e tante possibili escursioni a piedi, in mountain bike o, in inverno, con le ciaspole. Si alloggia nell’accogliente Rifugio l’Ermitage, sul sentiero per il lago di Lod.

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LUBLINO (POLONIA)

RISERVA LE CESINE – VERNOLE (LECCE – PUGLIA)

Voli diretti da Milano e Roma rendono la città di Lublino (www.lublin.eu), la piccola Gerusalemme polacca, la meta ideale per un weekend fuori dai confini nazionali. Una volta abitata da un folta comunità ebraica, fino alle deportazioni naziste e alla distruzione del ghetto, la città, raccolta all’interno delle antiche mura, conserva ancora l’eleganza di un tempo. Attraversando a piedi il centro storico si raggiunge il castello con la vecchia torre dalla quale si gode uno splendido panorama sulla zona. Nella cappella affreschi chi ricordano la pittura di Giotto.

Un’antica masseria cinquecentesca, a ricordo delle incursioni dei pirati saraceni, e una vasta area umida che arriva fino al mare, a testimonianza degli ecosistemi naturali che una volta caratterizzavano tutta questa zona. Gestita dal WWF, la Riserva (www.riservalecesine.it) organizza visite guidate alla scoperta di flora e fauna e delle numerose specie di uccelli migratori. La spiaggia, selvaggia e poco frequentata anche nei mesi estivi, regala lunghe passeggiate in riva a un mare dove è ancora possibile incontrare le tartarughe marine. Si alloggia nel vicino centro di San Foca.

SOAVE (VERONA – VENETO) Un grande vino bianco, un borgo di suggestivo fascino, uno splendido castello, un’antica laguna tropicale che regala ancora splendidi fossili e un mare di vigneti. È la Strada del Vino Soave (www.stradadelvinosoave.com) che conduce il visitatore alla scoperta di uno dei tanti angoli magici e poco valorizzati di questo nostro paese. Tredici le cantine da visitare, dove assistere al lavoro nei vigneti, degustare le diverse etichette e adottare un filare, per ricevere ogni anno 12 bottiglie di vino Soave dall’etichetta personalizzata. Da non perdere anche l’olio extravergine di oliva locale.

viaggi in GALAPAGOS (ECUADOR) Non c’è luogo al mondo dove sia possibile incontrare in un solo giorno i tanti animali che abitano le Galapagos. Iguana, leoni marini, tartarughe giganti e di mare, pinguini, uccelli di tutti i tipi – dai goffi albatros alle colorate sula – squali, otarie, balene.... Da vedere almeno una volta nella vita, meglio se con una crociera di una settimana scegliendo barche non troppo grandi, per una dimensione umana della visita. Nella scelta del periodo e dell’itinerario vi può consigliare Fabio Tonelli (www.tonellitours.net ), un italiano oramai adottato da queste isole di sogno.

ANGKOR (CAMBOGIA)

RAS AL KHAIMAH (EMIRATI ARABI UNITI) Dedicato a chi è alla ricerca di nuove mete turistiche. Ras Al Khaimah (www.rasalkhaimahtourism.com), uno dei sette Emirati Arabi Uniti, è un piccolo paese, ancora poco conosciuto. Affacciato sul Golfo Persico offre al visitatore lunghe spiagge e splendidi fondali marini, oltre a sinuose dune di sabbia e alte montagne, dove trascorrere una vacanza dal lusso accessibile tra storia, tradizione e relax. L’emirato, conosciuto in passato come Julfar, è situato a 45 minuti dal Dubai International Airport e gode di un clima caldo e secco che ne fa la meta ideale durante quasi tutto l’anno.

Non un unico sito archeologico ma un vero e proprio insieme di antichi centri khmer risalenti al periodo compreso fra il IX ed il XV secolo. Edifici religiosi innanzitutto, dove induismo e buddismo si incontrano e mescolano, a volte eleganti ed imponenti, altre volte avvolti dalla foresta e dalle radici degli alberi che creano un tutt’uno con le antiche pietre. Ottanta le costruzioni principali, tra le quali il mitico Angkor Wat, almeno un migliaio quelle disperse tra risaie e foreste. E la sera ci si rilassa nei locali delle vivaci vie del vicino centro di Siem Reap.

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È proprio così, questa terra, fra il lago di Garda e Verona, sembra benedetta dagli dei. Ha acque termali benefiche e vini prelibati, che insieme formano l’eccellenza del Park Hotel Villa Quaranta, dove la vacanza diventa salute.

L

a nostra ricerca di luoghi e strutture, dove la vacanza è l’occasione giusta per rigenerarsi anche nel fisico, approfittando del tempo libero che di solito non abbiamo in città, stavolta ci porta in Veneto, nelle terre della Valpolicella, regno di grandi vini, ma anche di fonti di un’acqua termale dalle grandi qualità. E l’acqua è forse il più importante elemento costitutivo del nostro universo e non per nulla noi siamo fatti in grande percentuale d’acqua: sin dall’antichità le è stato riconosciuto un carattere di divinità perché senz’acqua si morirebbe. Un capitolo a parte per la nostra alimentazione e salute spetta alle acque minerali sotterranee, alimentate dall’infiltrazione delle acque meteoriche, di cui il terreno filtra le sostanze in sospensione rendendole pure e potabili. L’Italia, per la sua natura morfologica, è ricca sia di acque minerali che di acque termali, che sgorgano in vari siti a varie temperature. Il territorio veronese è particolarmente benedetto in questo senso, infatti oltre che di acqua minerale pura, che arriva sulle nostre tavole, è ricco di acqua termale, in particolare in Valpolicella, tra i Comuni di Sant’Ambrogio e salone zar di Villa Quaranta

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Pescantina. È mineralizzata, batteriologicamente pura, caratterizzata da sodio, cloro, calcio, magnesio, solfati e bicarbonati. Favorisce la difesa e la cura della pelle, ha azione emolliente ed antinfiammatoria, risana l’apparato locomotore e rieduca le funzioni motorie. Nelle Terme della Valpolicella si può rinascere Da dove è nata Venere? Dall’acqua. Che importanza attribuivano gli antichi Greci e i Romani all’acqua? Basta guardare le testimonianze che ci hanno lasciato i nostri antenati, per capire che abbiamo una grande eredità da difendere oltre alla dieta mediterranea: l’uso dell’acqua termale in una SPA, che è l’ acronimo di “ Salus per aquam”, tre parolette che rimandano alla cultura antica (anche medioevale: è stato l’illustre medico Pietro d’Abano a scrivere un trattato sui benefici dell’acqua termale) e riportano al concetto di raggiungere la salute attraverso l’acqua. Ebbene, nelle Terme di Villa Quaranta Park Hotel si può “rinascere”dall’acqua. È il primo Centro Termale della Valpolicella che utilizza l’acqua per donare salute e bellezza ai propri ospiti. È un magnifico quattro stelle, a poca distanza da Verona e dal lago di Garda, che offre plateatico estivo ristorante borgo antico


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VALPOLICELLA, REGNO DI ACQUA E DI VINO

wTerme della Valpolicella

una SPA di 2500 mq, dove si fondono in uno spazio esclusivo ed armonioso arredi in pietra e fibre naturali. La luce riflette l’armonia della natura: penetra naturalmente da una grande piramide ed emerge discreta e morbida.Qui è possibile ritrovare benessere interiore e rivitalizzare le forze dimenticando lo stress. Valpolicella: oltre le terme, uve preziose La Valpolicella è conosciuta nel mondo soprattutto per la produzione di Amarone, un vino d’eccellenza. È vellutato, corposo grazie al tradizionale metodo di appassimento ed affinamento in botte. Ha colore rosso rubino intenso ed un bouquet caldo e speziato. È ricchissimo di resveratrolo che sulla pelle esercita un’azione rigenerante ed anti-age. Invece il Valpolicella è un vino fruttato di colore rosso vivace brillante e dal fresco profumo di ciliegia. Curarsi con l’acqua e anche col vino Con i preziosi Vini “Tommasi Viticoltori” Valpolicella ed Amarone si è dato vita ad una Collezione Cosmetica e Dermatologica. Il segreto della Vinoterapia è il polifenolo resveratrolo, una sostanza presente nelle uve rosse autoctone e quindi nei Vini Classici della Valpolicella. Èla molecola che aiuta la pelle a rallentare il processo di invecchiamento, è antiossidante, lenitiva, vasoprotettrice ed antistress. Ha la capacità di stimolare la proliferazione cellulare e la sintesi di collagene. Nella SPA di Park Hotel Villa Quaranta-Terme della Valpolicella si possono effettuare trattamenti all’Amarone e al Valpolicella, per detergere, nutrire, tonificare, idratare. Ma, dopo i primi in-

terventi fatti nella SPA, si può continuare ad avere cura di se stessi con i prodotti che sono già stati usati in hotel. Ma quali caratteristiche hanno questi trattamenti e prodotti ? Il SIERO ANTIAGE VISO al VINO AMARONE è un potente scudo antiossidante che rende la pelle morbida e perfettamente compattata. Concepito per le pelli più bisognose, assicura un effetto antiossidante per l’azione dei polifenoli del vino e della vitamina E. Ha anche azione addensante e compattante per la presenza dell’estratto di Fagus Sylvatica. L’ EMULSIONE GAMBE LEGGERE al VINO VALPOLICELLA è specifico per il trattamento delle gambe gonfie ed affaticate e allevia la sensazione di pesantezza, di fatica e rinfresca grazie al complesso di fitoattivi, aloe, germe di grano e mentolo. Per i più attenti e desiderosi di novità, ecco il link dove vengono presentati tutti i trattamenti viso e corpo che vengono proposti a Teme della Valpolicella per una pelle “assetata”: http://www.villaquaranta.com/benessere/vinoterapia-valpolicella/ Villa Quaranta Park Hotel Le Terme sono una parte integrante e caratterizzante di Villa Quaranta Park Hotel che offre 20.000 mq di verde in una bellissima Villa del ‘600, trasformata in location per eventi, con il Ristorante Borgo Antico, un Centro Congressi molto importante nel panorama veronese e una piscina esterna incastonata come uno zaffiro nel verde di un giardino fiorito. Le camere sono 85, di diversa tipologia, quattro delle quali completamente nuove. E da non dimenticare l’offerta enogastronomica, garantita dalla proprietà, Tommasi Viticoltori. Contatti ed info: Tel. 0456767300; info@villaquaranta.com

Panoramica Piscina Estiva - Terme della Valpolicella

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gusto personale

IN BICI DAL RE ZIBELLO ALLA CASA DI VERDI

A

lla confluenza di due fiumi, il Taro e il Grande Fiume PO, uno dei grandi attori verso il riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità, autentica espressione della biodiversità di terre-umide naturali, percorso in bici adatto a famiglie con bambini, da 20 a 40 chilometri agibili in giornata, partenza poco prima delle 9 dal borgo “Blu” fluviale di Gramignazzo, terra di mezzo con al centro le cantine “sacrestie” del Culatello, grande “Opera” del gusto. Si pedala fra gli argini del Po, nel paesaggio rurale tanto caro a Giuseppe Verdi e a Giovannino Guareschi, Luigi Comencini, Luchino Visconti e Bernardo Bertolucci che da questi ambienti lanciano il Neorealismo Italiano. Lungo il tragitto tappa ai Boschi di Maria Luigia, antico paesaggio padano con foreste di pioppi e salici, transitando per i “BorghiBlu” di Torricelle, Sissa, Coltaro, Roccabianca, Fontanelle, Zibello, Polesine Parmense. Consigliato il binocolo per cogliere il passo di aironi, una merenda all’agriturismo Brè del Gallo, visita, anche per riposarsi, al Museo Guareschi e poi immergersi nei sapori e profumi della storia alimentare, il “Re Zibello” ovvero quel salume già noto e apprezzato da scalchi e tavole nobili nella metà del XIV° secolo. È come muoversi in una grande “Opera” della natura, la musica planetaria di Verdi e il paesaggio culturale fluviale obbligatorio per il Re dei Salumi. Sulla strada fra Roncole Verdi e Busseto si consiglia di ritornare, con calma e prenotando, alla trattoria Campanini per torta fritta e spalla cotta. È sufficiente! Dal suggestivo porto di Polesine, ci si butta nei luoghi verdiani, nelle terre del Maestro fra Sant’Agata ( la villa tanto amata e luogo di meditazione e incontri musicali) e Roncole (casa natale), fra Villanova (sede dell’Ospitale donato da Verdi alla comunità più debole) e Busseto (museo di Verdi) con una cena

POLESINEP.SE

ZIBELLO

obbligata a Santa Franca al ristorante Colombo, da decenni pietra miliare della cucina emiliana della bassa, quadrilatero super-stellare della bassa con Cattivelli, Cantarelli e Migliorini (quando si parlava di unici grandi cuochi italiani, senza bisogno di masterchef ), con l’assaggio di un calice di vino effervescente-spumante “fra Lambrusco e Malvasia”, obbligato abbinamenti al Re Zibello. Per chi ha un passo decisamente più sportivo, può allontanarsi dagli umori del fiume, delle golene e delle oasi e allungare l’anello ciclabile fino alla Rocca di San Vitale, alla Rocca di Soragna con il fantasma di Cenerina e alla Rocca di San Secondo, tre antichi manieri visitabili che segnano la storia aristocratica, belligerante e antagonista della riva destra del Po Emiliano, prima del regno del figlio di Papa Farnese. Il percorso cicloturistico transita per Cannetolo, Carzeto e mostra l’importanza “alimentare” del territorio grazie ai segreti raccolti dall’Oratorio del Serraglio e dal Refettorio della pieve romanica di San Genesio, quindi una pedalata nel paleo-alveo del Taro e, per i più abili e sportivi, si può allungare la pedalata da Sissa fino alla famosa Reggia di Colorno con impronta imperiale, con sosta alla antica trattoria Al Vedel per un trittico del Re Zibello. Maggio-Giugno e Settembre-Ottobre sono i mesi ideali, anche per gustare a bordo fiume le grigliate di esce, salumi, gnocco fritto(soprattutto nel piacentino) potendo anche cambiare passo portando la bici in barca, volendo ritornare alla foce del Taro, anche dal pontile galleggiante di Mezzani. Lungo il percorso è sempre possibile noleggiare le biciclette, di ogni tipo, 11/15 euro/giorno. Giampietro Comolli

ROCCABIANCA

SISSA

BUSSETTO SORAGNA

S.SECONDO

COLORNO

FONTANELLATO

Fidenza Carpi

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Reggio Emilia


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TENTAZIONI GARDEsane HOTEL VILLA CARIOLA - Caprino Veronese Incastonata nelle verdi colline di Caprino Veronese, ai piedi del Monte Baldo e a pochi minuti dalle rive del Lago di Garda, si trova l’ Hotel Villa Cariola, una prestigiosa Villa Veneta settecentesca. I paesaggi naturali che circondano la villa e il territorio ricco di prodotti enogastronomici di eccellenza, fanno da cornice ad un esclusivo soggiorno all’insegna della natura, relax e della buona cucina. A disposizione degli ospiti 36 eleganti camere caratterizzate da arredi classici e pavimenti in parquet. La modernità dei servizi si incontra con la Storia, per rendere confortevole il soggiorno in Camere Standard, Superior e Junior Suite, Suite tutte dotate dei più moderni confort. Nell’ampio parco di 50.000 mq, si trova anche la splendida piscina estiva. Dopo un pomeriggio trascorso in piscina e all’aria aperta, si può sorseggiare un aperitivo nella splendida terrazza con vista panoramica o

prenotare una squisita cena romantica in una delle sale del Ristorante Villa Cariola. L’esclusivo Ristorante interno propone Menu e vini tipici del territorio , ispirandosi a criteri di rigore e semplicità. Lo sforzo degli chef sta nella continua ricerca e innovazione, senza mai rinnegare lo stretto legame con la stagionalità e tipicità dei prodotti del territorio. VILLA CARIOLA Hotel, Restaurant, Meeting Rooms Via Preele, 11 - Loc.tà Pazzon 37013 Caprino Veronese (Verona) Tel: +39 045 6250012 info@villacariola.it www.villacariola.it

Un Giro in Spider d’epoca sul Lago di Garda con Slow Drive Slow Drive per l ’estate 2014 ha una proposta alla quale è difficile resistere: se si sta pensando ad un soggiorno in uno degli hotels che si affacciano sulla sponda bresciana o veronese o trentina del Lago di Garda , in una bella Villa d’epoca o in un hotel della collina veronese perché non scegliere un’esperienza vintage, elegante e fuori dal tempo da abbinare alla vcanza? Il “Cofanetto Slow Drive” si sceglie o si regala per un magico viaggio in auto d’epoca partendo da Padenghe sul Garda sede di Slow Drive. Il cofanetto comprende un voucher di prenotazione valido 12 mesi; guantini da guida vintage, occhiali da sole femminili anni 60, decalogo di Slow Drive, mappe ed itinerari, scheda dell’auto scelta ed un modellino in scala 1:43 dell’auto d’epoca (il modellino ha un costo extra si euro 25.00). Il tutto viene spedito a casa (o nell’Hotel dove si trascorrerà la vacanza) già impachettato come regalo. Il prezzo è a partire da euro 120,00 per la mezza giornata. SLOW DRIVE - vintage & motion noleggio spider d’epoca per turismo ed eventi Padenghe sul Garda (BS) - tel/fax 030 990 7712 - cell. 338 97 85 124 info@slowdrive.it - www.slowdrive.it - www.gardaclassic.com


weekend s u l garda Byblos Art Hotel Villa Amistà breccia contemporanea nelle valli storiche Nel cuore della Valpolicella, a pochi chilometri da Verona, lo stile della fashion icon Byblos si fonde con l’eleganza classica di Villa Amistà per creare un ambiente unico al mondo, il Byblos Art Hotel Villa Amistà. Con 59 camere in concept Art&Design tutte diverse una dall’altra l’hotel offre un’esperienza nuova ad ogni soggiorno. Per rendere indimenticabile il soggiorno al Byblos Art Hotel Villa Amistà si consiglia una cena al Ristorante “Atelier”. Un ambiente gourmet dove è possibile degustare piatti della tradizione del territorio dell’Amarone reinterpretati dalla Chef de Cuisine. Per un relax completo della mente e del corpo

il Byblos Art Hotel Villa Amistà propone l’ESPACE Byblos. Una nicchia romantica dove è possibile coccolarsi con trattamenti specializzati, oppure rilassarsi nella zona relax dotata di sauna, bagno turco, idromassaggio e doccia emozionali. Byblos Art Hotel Villa Amistà Via Cedrare 78, 37029 Corrubbio di Negarine (VR) www.byblosarthotel.com info@byblosarthotel.com facebook ByblosArtHotel twitter ByblosArtHotel

Hotel Caesius Thermae & Spa di Bardolino break estivo di bellezza e salute

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n’offerta intelligente quella dell’Hotel Caesius, perla del Lago di Garda veronese, che al contrario di menu gourmet e buffet pantagruelici, propone la Penta-dietox della nutrizionista Evelina Flachi. Il messaggio é: approfittando dell’estate, volete “provare” a detossinarvi e “svestirvi” delle famose maniglie dell’amore? L’ eufemismo è carino finché si vuole, però indica il grasso addominale che ahimè molti hanno come regalo dell’inverso, a causa di stress e sregolatezze alimentari. Parliamo della Penta-dietox non una dieta privativa, ma detossinante e drenante, con menu gourmet per la qualità e sani, davvero sani, l’impressione sarà di mangiare più di quello che si mangia di solito. Com’é il programma? Ecco quello della “Dieta detossinante & snellente”. Pensione completa per 3 giorni/2 notti con Menudietox.Visita medica, misurazione del peso inizio trattamenti, due aerosol con acqua termale (5 minuti),5 bicchieri di acqua di fonte arricchita di fito-estratti ogni giorno prima dei trattamenti, 1 gommage corpo completo, un trattamento con ultrasuoni estetici localizzato su zona addome /fianchi, 1 trattamento Nofango a caldo, 1 massaggio localizzato, 1 idromassaggio in vasca professionale individuale “Caracalla”, con acqua termale, visita medica alla fine del soggiorno. Anche solo con i tre giorni di prova, ci si ritroverà sgonfi, belli, pronti ad abbracciare questo metodo come regola giornaliera, confortati dal fatto di aver avuto la dimostrazione che si possono mangiare pietanze deliziose cucinate con nuova consapevolezza. Provare per credere! Il costo vi sorprenderà! www.hotelcaesiusterme.com -caesius@europlan.it Tel: 045.7219.100

ESTATE ALL’OPERA - Villa Quaranta Park Hotel (Pescantina Verona)

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na settimana o un soggiorno breve di benessere nella fantastica SPA di acqua termale e l’esperienza dell’Opera lirica , ecco un connubio perfetto per vivere appieno la magia della suggestiva location Villa Quaranta Park Hotel 4 stelle e la tradizionale Season degli appuntamenti della grande Lirica nell’Arena di Verona. Se si è in vena di romanticismo, ci si può concedere una vacanza rilassante in Valpolicella a pochi passi dalla città di Giulietta e Romeo e dal Lago di Garda, in una delle esclusive camere del complesso, caratterizzato da una villa seicentesca e da un parco secolare. Il soggiorno può impreziosirsi con i trattamenti di vinoterapia, nella SPA Terme della Valpolicella, con la degustazione di calici di preziosi vini di Tommasi Viticoltori, come Amarone , Valpolicella Ripasso e Recioto, durante una cena pre o post opera in Villa. Le camere di Villa Quaranta sono 85, di diverso stile e tipologia, pronte ad accogliere ospiti che vogliono essere coccolati e circondati da attenzioni. INFO: villaquaranta.com - info@villaquaranta.com tel. +39 045 6767300 - facebook.com/villaquaranta

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CLASSIC WEEKEND

TOSCANA D’EPOCA Lucca e le sue cinquecentenarie mura, Pisa con la sua meravigliosa Piazza dei Miracoli, Torre del Lago, celebre per aver ospitato a lungo il compositore lucchese Giacomo Puccini, e ancora Pietrasanta, il capoluogo della Versilia storica… città d’arte che hanno aperto le porte alla IV edizione del Terre di Canossa, l’affermata manifestazione internazionale per auto d’epoca.

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er il terzo anno consecutivo Weekend In Auto ha avuto l’onore di partecipare al Terre di Canossa, International Classic Cars Challenge, Grande Evento CSAI, gara di regolarità per vetture d’epoca nata per rendere omaggio alla regina Matilde di Canossa e resa possibile dalla meravigliosa macchina organizzativa diretta impeccabilmente dalla Scuderia Tricolore di Reggio Emilia e dal suo presidente Luigi Orlandini. 560 km, ben 75 prove a cronometro e due prove di media hanno caratterizzato questa quarta edizione, una tre giorni di competizione, arte, cultura e gusto, da sempre le sue carte vincenti. Con l’equipaggio n. 67 Bottini-Pedroni, a bordo di una Porsche 911T del 1968, Weekend In Auto è partita da Reggio Emilia insieme agli altri 82 equipaggi presenti al via, in direzione

Versilia, attraversando le millenarie strade di Matilde di Canossa (10461115), personaggio di primaria importanza nella storia del Medioevo europeo, che aveva il suo centro a Canossa, nell’Appennino reggiano, e un regno che comprendeva non solo l’Emilia ma anche la Lombardia, la Romagna e la Toscana. Tutti questi territori hanno fatto da sfondo a questa indimenticabile edizione del Terre di Canossa, indimenticabile ma soprattutto emozionante, anche grazie agli sponsor Maserati, che ha dato la possibilità di effettuare dei test drive con le nuove Ghibli e Quattroporte, ed Eberhard & Co, che anche quest’anno ha dato vita all’ambitissimo Trofeo Eberhard Champion, all’ombra dei Castelli Matildici. CAMAIORE, DALLE ALPI AL MARE Se state dunque organizzando un weekend a Forte dei Marmi, a Viareggio, oppure una vacanza in Versilia, non potete non ripercorrere le strade battute dal Terre di Canossa, o non approfittare della vicinanza

passaggio degli equipaggi per il centro storico di camaiore e omaggio alla Collegiata di S.Maria Assunta


terre di canossa 2 0 1 4 testo di Himara Bottini foto di Renè Photo, Dino Benassi, Massimo Carpeggiani, Susanna Serri Photograpy

alle più belle città d’arte della Toscana. Partendo dal mare, ovunque voi siate, vi consigliamo di passare per Camaiore, un comune il cui territorio si estende dalle abbaglianti vette delle Alpi Apuane fino al Mar Tirreno, nel cuore della Versilia, offrendo dunque una superba combinazione di paesaggi e scenari, dal mare alle colline, dai monti al lago, dagli oltre quattro chilometri di spiaggia di sabbia finissima, caratteristica del Lido di Camaiore, al parco delle Apuane. Tra le più rinomate località balneari d’Italia fin dai primi del Novecento, il Lido attirò personalità quali Gabriele D’Annunzio, che qui consumò la sua passione per l’attrice Eleonora Duse, il re Vittorio Emanuele e Guglielmo Marconi, fino a diventare, dopo la seconda guerra mondiale, destinazione prescelta dal grande turismo nazionale e internazionale. Un vero e proprio paradiso per gli escursionisti e per gli amanti della natura, ma anche per gli appassionati di arte e storia.

la cittÀ di lucca vista dall’alto e, sotto, le sue antiche mura che quest’anno celebrano i loro 500 anni di storia

LUCCA, UN MONUMENTO ALL’ARTE RACCHIUSO TRA LE MURA Ed eccoci arrivare a Lucca, dove gli equipaggi hanno avuto l’onore di sfilare sulle antiche mura della città, in onore ai loro 500 anni di storia. Mura ancora oggi intatte ma risalenti al XV-XVII secolo, con un perimetro di poco superiore ai 4 chilometri, 10 baluardi, una piattaforma e gli spalti ancora in parte conservati e restaurati. Nel tessuto medioevale della città-murata sono custoditi monumenti d’arte e di storia di varie epoche, come la Piazza dell’Anfiteatro, nata sulle rovine dell’antico anfiteatro romano, la Piazza Napoleone con il Palazzo Ducale, e il Parco Pubblico, realizzato sopra e

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CLASSIC WEEKEND

il team bonalumi, su porsche 356 b 1600 del 1962, alle prese con le prove cronometrate

intorno alle mura, ma il centro storico di Lucca annovera anche numerosissime chiese medievali di notevole ricchezza architettonica, torri e campanili, e monumentali palazzi rinascimentali di pregevole linearità stilistica, tanto da essere stata soprannominata la “città dalle 100 chiese”. Meritano una menzione la Basilica di San Frediano, la piazza e la Chiesa di San Michele, e il Duomo di San Martino, col Volto Santo e la tomba di Ilaria del Carretto, scolpita da Jacopo della Quercia. Arteria principale della città storica è la stretta e medievale via Fillungo, che riunisce le maggiori attrazioni per una spensierata giornata di shopping. Tanti gli eventi che accompagneranno i turisti ancora per tutto l’anno, dal Festival Internazionale di Scacchi, dall’11 al 15 giugno, al Festival Internazionale estivo di musica, dall’1 al 31 luglio, fino alla notte bianca il 23 agosto (www.comune.lucca.it). UNA TERRAZZA A CIELO APERTO SUL LITORALE TOSCANO Se ora volete cambiare percorsi e scenari, addentratevi nel territorio e godetevi la spettacolare scalata al Monte Serra che, con i suoi 917 metri la jaguar mk 420 del 1968 di schiatti-rivi, sullo sfondo l’imponente pietra di bismantova

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d’altitudine, è la vetta più alta della piccola catena montuosa dei Monti Pisani, confine naturale tra le province di Lucca e Pisa. Se siete fortunati, nelle giornate più limpide, potrete ammirare il litorale toscano e alcune isole fino alla Corsica. Nel dirigervi verso Pisa fate tappa alla Certosa di Calci che, grazie al Terre di Canossa, ci è stata aperta in via esclusiva per un passaggio con le nostre vetture storiche. Fondata nel 1366, soppressa dalle leggi napoleoniche nel 1808, e poi passata al demanio dello Stato, continuò a ospitare l’ordine religioso fino al 1972. Oggi è visitabile quasi interamente, e attualmente la sua ala ovest ospita il Museo di Storia Naturale e del Territorio dell’università di Pisa. Per avere un panorama sulle mostre visitate il sito www.msn.unipi.it PISA, LA CITTÀ DEI MIRACOLI A questo punto Pisa è a uno schiocco di dita. La raggiungiamo e ci godiamo in silenzio, per quanto sia possibile data la presenza di migliaia di turisti, l’imponenza e la maestosità della Piazza dei Miracoli, annoverata fra i patrimoni dell’Umanità dall’Unesco dal

la spettacolare Chiesa di San Michele a lucca e, in primo piano l’alfa romeo 6c 1500 super sport del 1928 del team salvinelli-de marco


terre di canossa 2 0 1 4

i fantastici 4: da sinistra nicola pedroni, la vostra invia speciale himara bottini e i giovanissimi guglielmo lazzari e alberto zucchini

la piazza dei miracoli di pisa

1987. Nel cielo blu e in contrasto con il verde dei prati all’inglese, si stagliano il Duomo, il più grande esempio di romanico pisano al cui interno sono custodite opere di valore inestimabile, e la Torre pendente. Testimonianza tangibile del prestigio e della ricchezza raggiunti dalla repubblica marinara di Pisa nel momento del suo apogeo, la Cattedrale è stata edificata in marmi bianchi e colorati tra il 1063 e il 1118, e si caratterizza per il suo portale di bronzo di San Ranieri, opera di Bonanno Pisano, e per il pulpito di Pisano stesso. Nella piazza svetta poi la celebre Torre pendente, campanile a sé stante risalente al XII secolo, alta 56 metri e costituita da sei piani di loggette con giri di arcate cieche.

La Torre acquisì la sua inclinazione dieci anni dopo la sua costruzione, dovuta a un cedimento del terreno verificatosi già nelle prime fasi dei lavori. Infine, ecco anche il Battistero, dedicato a San Giovanni Battista, la cui costruzione iniziò nel 1152 e terminò quasi 200 anni dopo, che s’innalza di fronte alla facciata ovest del Duomo, accanto al Campanile e al Camposanto Monumentale, il cimitero storico di Pisa, al cui interno è presente il pulpito di Nicola Pisano. Intorno alla piazza, cingono i suoi lati nobili palazzi rinascimentali serrati tra loro, e chiese di antica bellezza. In estate Pisa offre molte manifestazioni caratteristiche come “La Luminara di San Ranieri”, la notte del 16 giugno, quando si celebra la festa del Santo

l’emozionante passaggio sulle mura di lucca per rendere omaggio ai loro 500 anni di storia

in esclusiva per il terre di canossa la sfilata la sfilata in prossimitÀ della certosa di calci

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a torre del lago puccini le storiche signore hanno salutato il noto compositore lucchese

Patrono con oltre settantamila lumini che tracciano le sagome dei più bei palazzi in città, seguita la sera del giorno dopo, dal “Palio di San Ranieri”, quando i quattro quartieri storici si sfidano nelle acque dell’Arno in un’appassionante regata, eredità della tradizione di Pisa Repubblica Marinara. O ancora potrete assistere al “Gioco del Ponte”, festa storica che ogni anno, l’ultimo sabato di giugno, si svolge sul Ponte di Mezzo, o alla “Regata delle Antiche Repubbliche Marinare”, che si disputa a Pisa ogni quattro anni. Per maggiori informazioni www.comune.pisa.it TORRE DEL LAGO, L’EDEN DI PUCCINI Prima di arrivare a Pietrasanta ci fermiamo al Lago di Massaciuccoli, famoso per aver ospitato le battute di caccia del compositore lucchese Giacomo Puccini. Il maestro, infatti, abitò a lungo in una località che oggi, in suo onore, si chiama Torre del Lago Puccini, frazione di Viareggio. Il compositore vi arrivò per la prima volta nel giugno del 1891, e incantato dalla tranquillità del lago decise di farsi costruire, sui resti di un’antica torre che dava già il nome al paese, una bella villa. Oggi trasformata in museo, conserva la sala del pianoforte o della scrittura, il salottino, il soggiorno e la cappella, decorata da Adolfo De Carolis, dove il musicista riposa con la moglie, la vostra inviata himara bottini con la porsche 911 t del 1968

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i bellissimi sabatie-garat e balducci su jaguar xk120 ots del 1951

la villa di giacomo puccini

il figlio e la nuora. Qui Puccini compose gran parte delle sue opere, Manon Lescaut, La Bohème, Tosca, Madama Butterfly, La fanciulla del West e La Rondine e il Trittico. Percorrete la lunga strada alberata, viale dei Tigli, e raggiungete il cuore della cittadina, che offre al visitatore la fresca ombra della pineta dei Borbone. Dal centralissimo piazzale Belvedere partono escursioni sia nel lago sia all’interno del Parco Naturale di Migliarino-San Rossore-Massaciucoli, area protetta dal WWF e dalla LIPU per via delle specie floristiche di particolare interesse come l’orchidea palustre, l’ibisco rosa e la felce florida, e per le numerose specie di uccelli che usano questo lago come importante stazione migratoria. Bellezze naturalistiche che si sommano alle molte offerte artistiche e culturali: un ricco programma di manifestazioni e spettacoli folkloristici, musicali e artistici che culmina con “Il Festival Puccini”, in programma nel suggestivo Teatro all’Aperto allestito sul lago, dal 25 luglio al 30 agosto. Info: www.puccinifestival.it PIETRASANTA, LA PICCOLA ATENE DELLA VERSILIA Dopo un doveroso tributo al grande compositore, arrivate infine nel cuore della bellissima Pietrasanta, capoluogo della Versilia storica. Il i mitici marzio villa e maria cristina abello sulla indomabile ford thunderbird del 1956


terre di canossa 2 0 1 4

INFO www.granpremioterredicanossa.it www.turismo.intoscana.it www.versiliainfo.com DOVE DORMIRE CALIFORNIA PARK HOTEL Via Colombo, 32 - 55042 - Forte dei Marmi (LU) Riviera della Versilia, Italia Tel. 0584.787121 info@californiaparkhotel.com www.californiaparkhotel.com l’arrivo trionfale a pietrasanta. bellissima la fiat 850 spider bertone del 1967 dei colleghi marco chiari e maurizio schifano. a fianco il team lanfranchi-casaleggio su peugeot 504 cabrio del 1972

benvenuto che vi darà il panciuto Guerriero, opera dell’artista spagnolo Fernando Botero, a guardia dell’ingresso del borgo, vi farà subito capire che state per entrare in un’altra città d’arte. Nota in tutto il mondo per essere il centro della lavorazione del marmo e del bronzo, crocevia di scultori e artisti, il paese offre numerose gallerie e grandi esibizioni stagionali in Piazza del Duomo e nella Chiesa di Sant’Agostino. Come “Lapidarium”, la mostra che, firmata dal noto scultore messicano Gustavo Aceves, ha portato in scena fino al 25 maggio i suoi maestosi cavalli di bronzo e di ferro. Un buon punto di osservazione dell’impianto urbanistico di Pietrasanta lo potete avere dalla Rocca di Sala, conosciuta anche come Rocca Ghibellina, che domina la piazza del Duomo e i suoi principali monumenti cittadini: Il Duomo, col suo rosso campanile, palazzo Moroni, la facciata aurea di Sant’Agostino e la torre delle ore. Se volete rendere omaggio anche a Giosuè Carducci, a pochi chilometri dalla cittadina, nella frazione di Valdicastello, sorge la sua casa, dove nacque nel 1835, dichiarata monumento nazionale.

Il periodo migliore per un soggiorno a Pietrasanta è sicuramente l’estate, quando si moltiplicano le rassegne d’arte nelle gallerie o nelle piazze, e gli spettacoli alla vicina Villa Versiliana a Marina di Pietrasanta. Di rara suggestione il nuovissimo pontile che si estende per 380 metri, di cui 214 nel mare, la cui parte finale è una terrazza in legno e marmi a mosaici, con al centro la rosa dei venti. Un piccolo capolavoro adornato da statue di marmo e bronzo… ovviamente…

le giovani promesse della regolaritÀ classica lazzari-zucchini su porsche 356 1600 sc del 1963

un’altra RARITÀ del noto collezionista italiano lo presto: ALFA ROMEO 6C 2500 SPORT DEGLI STABILIMENTI FARINA (1947)

Con il Terre di Canossa siamo poi rientrati a Reggio Emilia. Era domenica pomeriggio. Abbiamo ripreso la nostra 911 portando con noi un bagaglio in più, ricco di ricordi, emozioni, risate, affetti e gioia che tutte le persone incontrate ci hanno regalato. E aspettiamo solo che passi un altro lungo anno per rivivere tutto questo e farvi scoprire altre terre d’eccellenza. Appuntamento allora al 2015, dal 16 al 19 aprile.

AUGUSTUS HOTEL & RESORT Viale Morin 169 - 55042 - Forte dei Marmi Tel 0584.787200 - info@augustus-hotel.it www.augustus-hotel.it

UN SENTITO RINGRAZIAMENTO ai nostri protettori, la POLIZIA DI STATO guidata da robert barbieri

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auto premium

AUDI TT

IL TERZO CAPITOLO SI FA PIÙ ACCATTIVANTE ALFA ROMEO GIULIETTA QUADRIFOGLIO VERDE

UNA “GRIFFE” STORICA PER UN’OCCASIONE SPECIALE

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orse non tutti lo sapete, ma la Giulietta quest’anno compie ben 60 anni. L’Alfa Romeo ha pensato di festeggiarla con una versione speciale, la Quadrifoglio Verde, simbolo che dal 1923 identifica le creazioni più performanti del Biscione. Il look più incisivo è la caratteristica che salta subito all’occhio, ma il regalo che farà maggiormente gola agli appassionati dell’Alfa è il motore esclusivo che già equipaggia la sportivissima 4C: il nuovo 1750 Turbo a iniezione diretta di benzina e basamento in alluminio da 240 Cv, abbinato all’innovativo cambio automatico a 6 marce a doppia frizione a secco Alfa TCT. Le posizioni “up and down” della leva del cambio, precisa ed ergonomica, sono gestite manualmente, e chi guida può anche scegliere di abbinarvi gli “shift paddles” al volante. Grazie al selettore di guida Alfa DNA, è possibile infatti personalizzare il carattere della propria vettura esaltandone le doti di comfort, performance, sicurezza ed efficienza. La dotazione di serie della Quadrifoglio Verde non conosce paragoni. Tra le altre cose vi segnaliamo il QV Intake Engine Sound, il

ALFA ROMEO GIULIETTA QUADRIFOGLIO VERDE 418/183/135 cm

Dimensioni:

230 Cv a 5.750 giri/minuto

Potenza:

340 Nm tra 2.000 e 4.000 giri/minuto

Coppia:

Velocità massima: 0-100 km/h:

240 km/h 6,0 secondi

Consumo medio:

14,3 km/l

Emissioni di CO2:

162 g/km

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nuovo sistema di aspirazione che enfatizza il sound del motore, gli inediti volante, strumento con grafica specifica e logo QV, e i sedili sportivi in pelle e Alcantara con poggiatesta integrati. Talmente esclusiva che l’Alfa Romeo ha aggiunto alla gamma Giulietta il nuovo Pack QV Line per gli allestimenti Distinctive ed Exclusive, e ha aggiunto anche la versione QV della Mito, equipaggiata con il 1.4 Turbo MultiAir da 170 Cv, per i più piccoli... Infine, la “QV” è più ricca anche di contenuti multimediali: sulla versione 2014 fa il suo debutto il sistema Uconnect con schermo da 5 o 6,5”, dotato di navigatore, comandi vocali e altre funzioni. Il costo è di 34.250 euro. 38.750 euro è invece il prezzo per la versione “Launch Edition”, prodotta in tiratura limitata e proposta in occasione del lancio commericiale, che si riconosce dagli spoiler e calotte degli specchi in carbonio, DAM anteriori, posteriori e minigonne laterali sportivi, e cerchi in lega da 18” a 5 fori con trattamento antracite lucido. La “Launch Edition” è proposta in Rosso Alfa o Rosso Competizione tristrato, oltre che nella livrea esclusiva Grigio Magnesio opaco.


auto premium

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a terza generazione della compatta sportiva dell’Audi ritorna nelle concessionarie, dall’autunno, e ripropone alcune di quelle intuizioni che i designer avevano “azzeccato” per la prima TT, lanciata sul mercato nel lontano 1998. Calandra più ampia, nervatura a V sul cofano che rievoca la più sportiva R8, proiettori piatti allo Xeno Plus di serie, abbinabili anche all’opzionale tecnologia Matrix Led con indicatori di direzione dinamici (s’illuminano in sequenza nella direzione della sterzata), passaruota bombati, la particolare linea del tetto, la classica forma circolare dello sportellino del carburante, e un baricentro più basso. Posteriormente, invece, risaltano la terza luce dello stop, una sottilissima striscia sotto lo spoiler che fuoriesce automaticamente sopra i 120 km/h, e il doppio terminale di scarico roton-

do (quattro sulla TTS), un ulteriore richiamo alla TT di prima generazione. Tutto questo può essere ancor di più enfatizzato dall’opzionale pacchetto S line exterior. Dalle dimensioni più o meno invariate rispetto al modello precedente, la nuova TT è lunga 418 cm (meno 1 cm), ma ha un passo più lungo di 3,7 cm (ora misura 250 cm), e grazie all’ampio uso di acciaio e alluminio, pesa 50 kg in meno di prima. Inedite le soluzioni adottate per l’abitacolo, decisamente più moderno e dalle linee pulite. Una volta a bordo, spiccano l’Audi virtual cockpit, ossia la combinazione in un’unica unità digitale della strumentazione multifunzione e dello schermo da 12,3 pollici, l’integrazione dei comandi del clima nelle bocchette di aerazione, e i sedili sportivi dalla seduta più bassa e con i poggiatesta integrati. Al lancio saranno disponibili tre motori turbo a quattro cilindri a iniezione diretta:

il 2.0 TDI da 184 Cv, abbinato al cambio manuale e alla trazione anteriore, e il 2.0 TFSI declinato nei due livelli di potenza di 230 e 310 Cv (quest’ultimo per la TTS). La trazione integrale è impostabile sulle tre modalità d’intervento auto, dynamic, che predilige la distribuzione della coppia al retrotreno, ed efficiency, che scollega l’integrale per contenere i consumi. Da circa 36.000 euro. AUDI TT 2.0 TFSI S TRONIC 418/183/135 cm

Dimensioni:

230 Cv

Potenza: Coppia:

370 Nm tra 1.600 e 4.300 giri/minuto

Velocità massima:

250 km/h 5,3 secondi

0-100 km/h: Consumo medio:

14,7 km/l

Emissioni di CO :

159 g/km

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auto premium

BMW X4

LA SERIE X ORA È ANCHE QUATTRO

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e a livello tecnico la nuova BMW X4 si basa sulla X3, rispetto ai 1400 litri a schienali ripiegati. La gamma motori propone tre benzina e alla quale è più lunga di 14 mm e più bassa di 36, per una tre diesel, con potenze da 184 a 313 Cv, tutti abbinati alla trazione intelunghezza di 467 cm e un’altezza di 162, a livello estetico grale e all’automatico a otto marce Steptronic. La 20i eroga 184 Cv, la 28i possiamo dire che assomiglia alla sorella maggiore X6. Ma a 245 Cv, e il sei cilindri in linea della 35i ne eroga 306. Sono alimentate a parte i richiami e le derivazioni, la X4 vuole solo distinguersi. gasolio la 20d da 190 Cv, la 30d da 258 Cv e la 35d da 313 Cv. La tecnoloSe i proiettori nel frontale sono quelli tipici doppi, questa suv-crossover gia BMW TwinPower Turbo, oltre a garantire delle eccellenti prestazioni di si differenzia per una linea del tetto che raggiunge il punto più alto a guida, aiuta nel contenimento dei consumi insieme al pacchetto di serie EfficientDynamics, che prevede la funzione Start livello del conducente e poi scende dolcemenStop, il recupero dell’energia in frenata e l’uso di te fino al cofano posteriore, assicurandole un BMW X4 xDRIVE 30d aspetto da coupè, rimarcato anche dalle inedite Dimensioni: 467/188/162 cm pneumatici dalla bassa resistenza al rotolamento. doppie nervature sulle fiancate, che aggiungono Potenza: 258 Cv a 4.000 giri/minuto Ultima ma non meno importante, la tecnologia, che raggiunge l’apice con il sistema Connectedquel tocco di sportività preteso dagli amanti della Coppia: 560 Nm tra 1.500 e 3.000 giri/minuto Drive: informazioni sul traffico in tempo reale, FaBMW. Così come una dinamica di guida sportiva, 234 km/h Velocità massima: cebook, Twitter, radio personalizzata via internet garantita da sedute anteriori ribassate di 20 mm 5,8 secondi 0-100 km/h: e piattaforme musicali quali Napster e Deezer, utirispetto alla X3, e dal divanetto posteriore più 17,5 km/l Consumo medio: lizzabili comodamente durante il viaggio attraverbasso di 28 mm. Il bagagliaio, ad apertura auto2 149 g/km so il vostro smartphone. Da 49.200 euro. matica di serie, ha una capacità che varia dai 500 Emissioni di CO :

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MINI COUNTRYMAN

ANCHE LA CROSSOVER SI RINNOVA

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roseguono gli aggiornamenti nella gamma della nuova MINI. Questa volta vi parliamo della Countryman, la versione a quattro porte che ha subìto piccoli interventi mirati per quanto riguarda l’estetica, un incremento nelle prestazioni e una riduzione nei consumi di carburante ed emissioni. Esternamente si notano la nuova calandra, sempre dalla forma esagonale ma ora dallo sviluppo più verticale, le luci diurne a Led, le protezioni in stile off-road per i fascioni e i sottoporta laterali (di serie se abbinate alla trazione integrale Mini ALL4, tranne che per la versione John Cooper Works) e i nuovi cerchi in lega alleggeriti. Sono opzionali, invece, gli pneumatici a bassa resistenza al rotolamento e le nuove tinte di carrozzeria Jungle Green (nella foto), Midnight Grey e Star light Blue. Ma se parliamo di Mini non possiamo non pensare a una personalizzazione marcata, e anche questa volta potrete scegliere il tetto e le calotte degli specchietti retrovisori esterni con un colore a contrasto, così come le strisce sul cofano motore e gli Sport Stripes, fino a un optional inedito: il look esterno in Piano Black. A migliorare l’efficienza della Countryman, ci hanno pensato oltre ad alcuni interventi tecnici, anche piccole ottimizzazioni aerodinamiche e l’ampia gamma di motorizzazioni con quattro cilindri a benzina e diesel a norma antinquinamento Euro 6, abbinabili al cambio manuale a sei marce di serie, o all’opzionale automatico a sei rapporti (tranne che per la versione Mini One D Countryman). Senza dimenticare l’ampio equipaggiamento di serie nei campi della sicurezza, e la MINI COOPER S COUNTRYMAN ALL4 411/179/156 cm ricca gamma di optional per aumenDimensioni: 190 Cv tra 5.500 e 6.500 giri/minuto tare comfort e piacere di guida, fino Potenza: alle recenti evoluzioni del MINI Con240 Nm tra 1.600 e 5.000 giri/minuto Coppia: nected, che si collega direttamente al 215 km/h Velocità massima: vostro smartphone. Nelle concessio7,7 secondi 0-100 km/h: narie la nuova Mini Countryman sarà 15,6 km/l Consumo medio: affiancata anche dalle nuove Mini 148 g/km Emissioni di CO2: Hatchback e Paceman. Da 21.500 euro

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MERCEDES CLASSE C STATION WAGON

MOLTO PIÙ DI UNA FAMILIARE

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ttesa per settembre, la quarta generazione della nuova Classe C Station Wagon sfoggia un design accattivante, tecnologia innovativa e funzionalità. Con un passo più lungo di 8 cm rispetto al modello precedente, per un totale di 284 cm, è lunga 470 cm (più 9,5 cm) e larga 181 cm (più 4 cm), a beneficio anche di chi siede dietro e del bagagliaio, che ora offre una capacità da 490 a un massimo di 1.510 litri (più 10). Per quanto riguarda l’abitabilità, propone l’inedito divano posteriore suddiviso in tre segmenti ripiegabili automaticamente al tocco di un pulsante. La

dinamicità, invece, è assicurata da un peso inferiore di 65 kg che, insieme ai motori già a norma Euro 6, assicura consumi più bassi del 20%. Inizialmente la gamma motori sarà proposta con i nuovi Diesel a quattro cilindri con tecnologia BlueTEC, con potenze da 115 a 204 Cv (cui si aggiungerà l’accoppiata diesel - ibrido della 300 BlueTEC HYBRID da 231 Cv), e i benzina con potenze da 156 a 333 Cv (cui seguirà il quattro cilindri della 350 HYBRID da 272 Cv). Non mancheranno la versione 4MATIC a trazione integrale, e i più moderni sistemi di assistenza alla guida, che la Mercedes riunisce sotto il nome di Intelligent Drive. Potete già ordinarla.

VOLKSWAGEN GOLF SPORTSVAN

L’EREDE DELLA PLUS ALLARGA I SUOI ORIZZONTI

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i chiama Sportsvan ed è l’erede della Golf Plus. La nuova monovolume compatta della Volkswagen adotta dalla Golf VII la base meccanica e la guidabilità, ma lo stile è più giovane e dinamico, merito delle cromature laterali che incorniciano i finestrini, dei passaruota marcati o della calandra più ampia. Lunga 434 cm, larga 181 e alta 158, ha un passo di 269 cm, tutto a favore di slancio e abitabilità interna. Soprattutto quella posteriore. Chi viaggia dietro, infatti, gode di un divano scorrevole di 18 cm e di schienali regolabili nell’inclinazione, il che permette anche una buona capacità del bagagliaio, che sale

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da 590 a 1.520 litri. Dalla Golf, la nuova Sportsvan attinge anche in tecnologia: sospensioni adattive, cruise control attivo, sistema che rileva la stanchezza di chi guida, frenata di sicurezza in città e mantenimento della corsia. Tutta nuova, infine, la gamma motori, con di serie il sistema start/stop che, insieme ad altre migliorie, consente alla Golf Sportsvan un risparmio nei consumi fino al 20%. Quattro i motori turbo a benzina, il 1.2 da 85 o 110 Cv, e il 1.4 da 125 o 150 Cv di potenza, e tre i Turbodiesel, il 1.6 da 90 o 110 Cv, e il 2.0 da 150 Cv. Tranne il TSI da 85 Cv, sono tutti abbinabili al cambio automatico a doppia frizione DSG. Da 19.200 euro.


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NISSAN X-TRAIL

3a GENERAZIONE PER LA 4a CHIAVE DEL SUCCESSO

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ompletamente trasformato, il nuovo X-Trail entra a far parte della famiglia di crossover della Nissan, affiancandosi a Qashqai, Juke e Murano, da cui riprende le migliori caratteristiche di un 4x4 e le fonde con una spiccata praticità entrando di diritto nel segmento dei Suv compatti. Robusto e versatile come il modello che sostituisce, il nuovo X-Trail sfoggia un look moderno dai dettagli inediti, come i fari a Led, di serie sugli allestimenti superiori, una striscia luminosa a Led che lo rende riconoscibile al buio, un portellone ridisegnato e il tetto panoramico in vetro apribile. All’interno, il nuovo abitacolo, creato senza dimenticare la configurazione opzionale a sette posti, è migliorato nell’accessibilità alle file posteriori, nell’abitabilità e nell’uso di tecnologie, adottando l’ultima versione del sistema NissanConnect, con schermo da 7” e connettività con gli smartphone, cui si aggiunge una dotazione completa in termini di sicurezza che compone lo “scudo” Nissan Safety Shield. Lungo 464 cm, ha un peso alleggerito di 90 kg rispetto al modello uscente. Al momento del lancio, il nuovo X-Trail è spinto dal motore turbodiesel dCi da 130 Cv, a due e quattro ruote motrici, abbinabile, nel primo caso, al cambio automatico XTronic. Per l’anno prossimo è atteso il benzina turbocompresso DIG-T di 1,6 litri e 163 Cv di potenza. Da 27.500 euro.

CITROEN C5 CROSS TOURER

“ASSETTATEVI” PER LUNGHI VIAGGI DI PIACERE

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opo 530.000 unità vendute in tutto il mondo e dopo alcuni anni di silenzio, la C5 CrossTourer si riaffaccia nella categoria delle wagon strizzando l’occhio ai fuoristrada. La nuova versione, infatti, è stata pensata per affrontare qualsiasi terreno, a cominciare dall’allestimento con protezioni in alluminio spazzolato sui paraurti, doppio terminale di scarico, assetto rialzato di 15 mm (solo fino a 70 km/h), specchietti cromati, mancorrenti e cerchi in lega da 18 pollici in grigio opaco diamantato. Ma le doti migliori di questa C5 CrossTourer, nonostante la sola trazione anteriore, sono da ricercarsi nel comfort e nei lunghi viaggi, anche

su fondi con scarsa aderenza. In quest’ultimo caso, per aumentare la motricità, interviene l’Intelligent Traction Control, mentre il comfort è assicurato dalle sospensioni Hydractive III+, una tecnologia innovativa che controlla l’altezza da terra del veicolo in tempo reale, mantenendola costante. Se andate veloci favorisce l’aerodinamica, se viaggiate moderati l’assetto si alza di 6 cm fino ai 10 km/h, e di 4 cm fino ai 40 km/h, per aiutarvi a superare degli ostacoli (per esempio i dossi nei centri cittadini). ll sistema Hydractive III+ non è disponibile sulle versioni a benzina 1.6 da 115 Cv, ma è offerto con i motori diesel 2.0 e 2.2 HDi, rispettivamente da 163 e 204 Cv. Da circa 31.000 euro.

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PARIGI ROMANTICA PER MADEMOISELLE 108 Ricca di magia e ispiratrice di emozioni e poesia, Parigi è considerata una delle città più belle del mondo, la Ville Lumière (città delle luci) per eccellenza, capace come poche altre di sorprendere e incantare i suoi visitatori. Noi l’abbiamo visitata con la nuova Peugeot 108, e per non perdere mai di vista la Tour Eiffel abbiamo scelto la sua versione aperta.

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rrivati a Parigi siamo accolti da una calda ma ventilata giornata estiva, e il fatto di avere a disposizione la nuova Peugeot 108 è ancor più gratificante. Con la versione TOP fornita di capote elettrica in tela non dobbiamo neanche accendere l’aria condizionata, e possiamo assaporare ogni visione di questa splendida città. Basta alzare la mano e sul tetto troviamo un comando che scopre un ampio spazio, lungo 76 cm e largo 80. Siamo solo in due su questa city car omologata per quattro persone, ma se avessimo ospiti potremmo regolare l’apertura del tetto in varie posizioni. Alla sua apertura un deflettore aero-acustico si alza automaticamente. Tutto è pronto. Possiamo partire. Da Notre-Dame alla Tour Eiffel, Parigi vanta i monumenti più famosi del mondo e, a esclusione del moderno Centre Pompidou, ornano l’elegante capitale francese da secoli. Potete cominciare con il Musée du Louvre, il più grande museo del mondo. Non sorprende che contenga una delle collezioni più importanti di arte e antichità (fino al 1848), e che in passato sia stato il più grande Palazzo reale di Francia. Costruito come fortezza dal re Filippo Augusto nel 1190, fu scelto da Carlo V (1364 - 80) come residenza. Nel XVI secolo Francesco I lo sostituì con un palazzo in stile rinascimentale e fondò la collezione d’arte con 12 dipinti provenienti dall’Italia. Nel 1793, in seguito alla Rivoluzione francese, la collezione fu aperta al pubblico e poco dopo Napoleone restaurò il palazzo come museo. I dipartimenti che lo compongono sono numerosi e le opere da non perdere sono tante, quindi consigliamo agli amanti dell’arte di dedicarvi almeno una giornata. Ai meno appassionati diciamo invece che anche solo passeggiare tra le meraviglie custodite nell’antica fortezza è una delizia per gli occhi e un arricchimento per lo spirito. E poi potete provare il Café Marly, nell’ala Richelieu, o recarvi alla food court nel Carrousel du Louvre. Infine, per evitare la coda, vi consigliamo di acquistare i biglietti online (www.louvre.fr). I musei sono un po› ovunque a Parigi, e le esposizioni temporanee si susseguono di giorno in giorno, ma se dovete scegliere oltre al Musée du Louvre, concedetevi del tempo per il Musée d’Orsay, una collezione meravigliosa che copre svariate forme d’arte del periodo tra il 1848 e il 1914, tra cui l’Impressionismo, i cui capolavori hanno fatto la fama del museo. Al quinto piano, infatti, potete ammirare le opere di grandi pittori come Monet, Cezanne, Renoir o Degas. Costruito per l’Esposizione di Parigi l’edificio era originariamente una stazione ferroviaria, e come tale fu utilizzata fino al 1939, quando fu chiusa e ignorata per anni. Da set cinematografico e teatro a casa d’aste, a metà degli Anni 70 doveva essere demolito, ma le autorità

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CON L A PEUGEOT 108 di Himara Bottini

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Il Musée du Louvre

L’ex stazione ferroviaria, oggi il Musée d’Orsay. A destra, il suo interno

parigine decisero di salvarlo trasformandolo in museo (www.musee-orsay.fr). Sono belle giornate, giustamente c’è anche la voglia di stare all’aria aperta, e allora prendiamo la nostra Peugeot 108 TOP e ci rimettiamo nel traffico… spinta dal motore a tre cilindri 1.0 VTi da 68 Cv, abbinato al cambio manuale a cinque marce (è disponibile anche l’automatico a cinque rapporti), la cittadina si muove agile nel traffico, anche grazie al passo di 234 cm, che non solo le garantisce un’ottima stabilità ma anche una buona abitabilità. Trovata la posizione di guida ideale, dopo aver regolato in altezza il piantone dello sterzo e il sedile, ci concentriamo sul panorama e il nostro sguardo va alla ricerca del simbolo di Parigi, la Tour Eiffel. Dal giorno della sua costruzione, nel 1889, su progetto dell’ingegnere Gustave Eiffel, svetta sulla città dai suoi 312 metri di altezza ed è stata a lungo la costruzione più alta del mondo prima di essere superata dall’Empire State Building di New York nel 1931. Anche in questo caso, per evitare le code, vi consigliamo di comprare i biglietti sul sito www.toureiffel.paris/. Un’altra bellezza, non solo architettonica ma soprattutto spirituale di Parigi, è Notre-Dame, la cattedrale che si erge maestosa sull’Ile de la Cité. Papa Alessandro vi pose la prima pietra nel 1163, su progetto del vescovo Maurice de Sully, ma i lavori proseguirono per ben 170 anni. Un capolavoro gotico che rischiò la distruzione durante la Rivoluzione ma che poi, anche grazie al successo dell’omonimo romanzo di Hugo, fu restaurato tra il 1841 e il 1864 dall’architetto Viollet-le-Luc (www. notredamedeparis.fr). Dal monumento più poetico a quello più fotografato. Stiamo parlando della spettacolare basilica bianca del Sacré-Coeur, in stile romanico-bizantino, che domina Parigi dal suo punto più elevato. Eretta in memoria dei 58.000 caduti durante la guerra franco-prussiana (1870 - 71), fu terminata dopo 46 anni nel 1923. La pietra utilizzata per la sua costruzione, quella di Château-Landon, ha la caratteristica di produrre, a contatto con l’acqua piovana, una sostanza bianca (la calcina) che permea tutto l’edificio. Quindi più piove, più l’edificio acquista candore! Il suo interno non è tra i più belli in confronto a quello di altre chiese a Parigi, ma il panorama che si scorge al tramonto è impagabile: basta salire i 300 gradini che portano alla cupola (www.sacre-coeur-montmartre.fr). Inoltre siete in uno dei quartieri più poetici di Parigi, Montmartre, che grazie al suo aspetto bucolico attira ancora oggi gli animi più sensibili. Poco dopo la sua annessione a Parigi nel 1860, infatti, la butte (il poggio), così lo chiamano i parigini in quanto è il punto più alto della città, diventa la dimora preferita di numerosi pittori e poeti, la terre libre des artistes, che ne fanno un luogo vivace e ricco di fascino. Tra coloro che l’hanno frequentata basti ricordare Apollinaire, Renoir, Picasso, Toulouse-Lautrec e soprattutto Suzanne Valadon e Maurice Utrillo, madre e figlio, che, forse, sono tra coloro che hanno incarnato al meglio lo spirito del quartiere. Non bisogna dimenticare, inoltre, che la passione che pervadeva le sue strade e infiammava i cuori dei suoi abitanti non si manifestava solo in produzioni artistiche o in folli amori ma in tutti gli aspetti della vita, compreso quello politico. E’ da qui, infatti, che nel marzo 1871 prende le mosse la Comune di Parigi, il primo tentativo di governo della classe operaia che fallirà dopo cento giorni di combattimenti eroici e sanguinosi. Se volete rivivere il fascino di un tempo percorrete rue Lepic, la lunga strada che sale lungo la collina, o rue St. Vincent. Riprendiamo la nostra Peugeot 108 TOP e decidiamo di percorrere gli Champs Elyseés (vi ricordiamo che anche a Parigi ci sono i saldi in estate…), non tanto perché dobbiamo fare shopping

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Le château de La Roche-Guyon, appena fuori Parigi


CON L A PEUGEOT 108

La maestosa cattedrale di Notre-Dame, sull’Ile de la Cité

La spettacolare basilica bianca del Sacré-Coeur

Uno dei quartieri più poetici di Parigi, Montmartre

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Gli Champs Elyseés e, sullo sfondo, l’Arc de Triomphe

la Fontana Centre George Pompidou

ma quanto per arrivare all’Arc de Triomphe. Il momento migliore per ammirarlo è al tramonto, quando il sole scompare al suo interno dando vita a un’aura spettacolare. La sua costruzione (è alto 50 metri) iniziò nel 1806 su ordine di Napoleone, in onore alla Grande Armata, e si concluse nel 1836 dopo la sua caduta. Ispirato agli archi dell’antichità, questo monumento emblematico porta i nomi illustri della nazione e ospita la tomba del milite ignoto, la cui fiamma è rinnovata tutte le sere. Dalla terrazza è possibile ammirare, di giorno e di sera, un panorama unico sui Campi Elisi (www.arc-de-triomphe.monuments-nationaux.fr). A proposito di panorami, un altro davvero spettacolare lo si gode dalla terrazza del Centre George Pompidou, una delle più famose architetture moderne. Il palazzo fu costruito negli anni ‘70 su progetto dell’italiano Renzo Piano e dell’inglese Richard Rogers, che sorpresero il mondo con un edificio che sembrava essere stato rivoltato da dentro… Si tratta effettivamente di un’opera decisamente originale in cui l’arte del costruire si esprime in modo anticonformistico: la struttura portante e gli elementi destinati al collegamento tra le diverse aree dell’edificio sono sistemate all’esterno, lasciando all’interno lo spazio per le esposizioni e le diverse attività che caratterizzano il centro. Il risultato è un palazzo sulla cui facciata si trovano scale mobili e grossi tubi colorati. Le tinte utilizzate sono il rosso, il blu, il giallo e il verde, ciascuna delle quali contraddistingue un diverso contenuto delle guaine: il blu per l’aria, il verde per il liquidi, il giallo per i cavi elettrici e il rosso per le vie di comunicazione. Dedicato all’arte interculturale, ospita anche il Museo Nazionale d’Arte Moderna (www.centrepompidou.fr). Originalità e modernità che caratterizzano anche la nuova Peugeot 108. Per la piccola della Casa francese i designer non si sono risparmiati e, considerando che è l’ultima della triade composta da Citroën C1 e Toyota Aygo, si è puntato molto sulla personalizzazione, proseguendo quel rinnovamento stilistico che ha coinvolto le vetture del Leone negli ultimi due anni. Tenendo anche conto che questa tipologia di auto si rivolge a un pubblico giovane e principalmente femminile, ecco che la scelta si amplia a sette temi, per tutti i gusti e per tutte le personalità, da quella più sportiva a quella glamour, dalla classica alla sbarazzina. Senza tralasciare la tecnologia. E non c’è migliore comodità che collegare direttamente il vostro smartphone via cavo o Bluetooth, e utilizzarlo come navigatore attraverso l’applicazione più usata al mondo, Google Maps, o ascoltare la vostra musica preferita selezionandola dalla vostra playlist. Una facilità di utilizzo resa possibile dalla tecnologia MirrorLink, che rispecchia lo schermo del vostro telefono sul touch screen da 7 pollici al centro della plancia. Ultimi ma non meno importanti, tutta una serie di sistemi di assistenza alla guida da categoria superiore, difficili da trovare su una city car, come la telecamera posteriore per il parcheggio, l’indicatore di cambiata, il sistema di assistenza in salita o l’apertura senza chiave. Pochi giorni sono sufficienti per apprezzarla, così come per innamorarsi di Parigi bastano davvero poche ore. Che lasciano inevitabilmente quella voglia di tornarci, come poche altre città al mondo...

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CON L A PEUGEOT 108 CALENDARIO EVENTI 14 LUGLIO Festa del 14 luglio Dalle 10 alle 12, sugli Champs-Elysées si svolge la parata militare davanti alle più alte cariche dello stato e a ospiti stranieri. Dalle 18 grande concerto gratuito sui prati degli Champs de Mars sotto la tour Eiffel. Alle 23 spettacolo pirotecnico accompagnato da musica. FINO AL 27 LUGLIO Paris Jazz Festival Nei weekend al Parco Floral de Vincennes, molti nomi importanti del jazz sono i protagonisti di un programma di 31 concerti, laboratori e attività dedicate. www.parisjazzfestival.fr FINO AL 29 LUGLIO Saldi d’estate

FINO AL 24 AGOSTO Festa delle Tuileries Ai Giardini delle Tuileries grande festa fieristica che da 20 anni accoglie grandi e piccini per il suo annuale carnevale. Un’ottantina di attrazioni e giochi (cavalli di legno, ruote panoramiche, autoscooter, scivoli...), attività ludiche e sportive (arrampicata, trampolini, ecc...), dolci e caramelle. Dalle 7.00 alle 23.00. Ingresso gratuito. DAL 20 LUGLIO AL 18 AGOSTO Paris Plage Si tratta della XI edizione che, dal 2002, permette a parigini e turisti di godere dei divertimenti tipici delle località balneari su una spiaggia vera e propria. Oltre alla tintarella, ci si può dedicare a vari sport, a corsi di ballo e tai-chi, a concerti e incontri culturali. Dalle 8.00 alle 24.00. www.parisplages.paris.fr FINO AL 31 AGOSTO C’era una volta l’Orient Express All’Institut du Monde Arabe, uno straordinario evento che porta al suo antico splendore l’O-

rient Express, il celebre treno passeggeri che collegava Parigi Gare de l’Est a Costantinopoli (l’odierna Istanbul). www.imarabe.org FINO AL 4 OTTOBRE Soirées aux chandelles Ogni sabato sera, al tramonto, il castello di Vaux-le-Vicomte e i suoi giardini s’illuminano con più di 2000 candele per far rivivere ai visitatori l’incantevole atmosfera dei festeggiamenti reali del 17 Agosto 1661, che Nicolas Fouquet organizzò in onore di Re Luigi XIV. Verso le 22.30 fuochi d’artificio. www.vaux-le-vicomte.com FINO AL 26 OTTOBRE Fontane Musicali Versailles Le “Grands Eaux” (fontane musicali) hanno luogo a Versailles ogni martedì, sabato e domenica e rappresentano un suggestivo percorso a piedi nei giardini della Reggia, dove potrete ammirare lo zampillare delle fontane accompagnate da un piacevole sottofondo musicale barocco.

Il Museo di Arte Moderna

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DOVE DORMIRE: MOLITOR PARIS BY MGALLERY Sicuramente l’avete visto ma non ci avete prestato attenzione. Il film premio Oscar 2013 “Vita di Pi” si apre con il racconto del suo protagonista, Pi appunto, che si faceva chiamare così per evitare il suo vero nome: Piscine Molitor. Nome con cui la famiglia l’aveva battezzato per omaggiare un amico nuotatore, proprio come le celebri piscine parigine, un complesso in stile Art Déco aperto al pubblico nel 1929 nel ricco 16esimo arrondissement. A inaugurarle erano stati Aileen Riggin e Johnny Weissmuller, campioni olimpionici di nuoto, e da allora le Piscine Molitor erano diventate un piccolo tempio dello sport cittadino e della vita mondana: party dorati, memorabili costumi da bagno, coppie celebri, la prima apparizione di un malizioso bikini, nel 1946, ma soprattutto una straordinaria cornice Art Déco, che ha reso sin da subito l’edificio un vero e proprio monumento storico. Ogni inverno, fino alla fine degli anni ’70, l’immenso palazzo diventava pista di pattinaggio sul ghiaccio, aperta a tutti. Chiuse nel 1989, le piscine Molitor si

trasformarono in un gigantesco museo a cielo aperto della street art parigina: furono completamente ricoperte di graffiti, e ospitarono un rave storico che vi riunì cinquemila persone. Dopo il 2000 le cose iniziano a cambiare e le piscine diventano teatro di feste pazze ed esclusive, come il quartiere che le ospita. Nel 2007, infine, la decisione di restituire a Parigi le sue piscine, che da pubbliche diventano privatissime. Il complesso ospita oggi un hotel cinque stelle, una spa di 1.700 mq firmata Clarins, e il ristorante di Yannik Alléno, chef francese con all’attivo tre stelle Michelin. A coronare il tutto ci pensa la terrazza con vista sulla Tour Eiffel e il Bois de Boulogne. Del passato restano il colore giallo delle pareti, lo stesso voluto da Lucien Pollet nel ‘29, i mosaici originali e le ringhiere, che sono state completamente recuperate, le celebri porte blu delle cabine-spogliatoi, oltre alle vetrate. Il prezzo è da lusso, ma se volete trascorrere una vacanza a Parigi d’estate, qui non vi sembrerà nemmeno di essere in una capitale euro-

pea, ma in un angolo da sogno dove rilassarvi e abbronzarvi, prima di uscire allo scoperto… 13 rue Nungesser et Coli 75016 - Paris Tel. (+33)1/56070850 www.mgallery.com/it H7326@accor.com INFO DOVE MANGIARE Nos Ancetres les Gaulois 39 Rue Saint-Louis en l’Ile 75004 - Paris - Ile Saint-Louis www.nosancetreslesgaulois.com Menù fisso a 40 euro. Locale e servizio originalissimo. Restaurant CAP Seguin Face au 27 quai le gallo 92100 Boulogne Billancourt www.capseguin.com Direttamente sulla Senna. Ottimo pesce.

COMPAGNA DI VIAGGIO: PEUGEOT 108 1.0 VTi Il percorso di rinnovamento della Peugeot continua con la nuova city car senta fiori stilizzati per i più disinibiti. Insomma, ce n’è davvero per tutti i 108, che va a sostituire la fortunata 107, dopo ben 126.000 unità vendute gusti. Internamente, invece, potete scegliere tra gli ambienti Porcelaine, solo in Italia. Compatta grazie ai suoi 348 cm di lunghezza e grazie agli Aikinite e Porcelaine Aikinite, e cinque tipologie di rivestimenti. Un’altra caratteristica di questa nuova city car sbalzi ridotti, maneggevole grazie a soli 855 PEUGEOT 108 1.0 VTi è la tecnologia che la distingue dalle altre. kg e al raggio di sterzata di soli 480 cm, ed 348/162/146 cm A cominciare dal grande touchscreen da 7” economica grazie ai suoi motori a tre cilindri, Dimensioni: 68 Cv a 6.000 giri/minuto che racchiude tutte le funzionalità di radio, tra cui il nuovissimo 1.2 PureTech da 82 Cv, Potenza computer di bordo e parametri del veicolo, capace di percorrere 23,8 km/l con emissioni Coppia: 96 Nm a 4.800 giri/minuto oltre che la retrocamera. Ma la vera novità è di 99 g/km di Co2, la 108 è proposta nelle 160 km/h Velocità massima: la tecnologia MirrorScreen, che vi permette due varianti berlina (a tre e cinque porte) 13,0 secondi di utilizzare direttamente il vostro smartphoe decapottabile, denominata 108 TOP. Del- 0-100 km/h: 24,4 km/l ne sia per le applicazioni legate al telefono le otto tinte di carrozzeria proposte, sono Consumo medio: e alla musica, sia per quelle compatibili con inedite l’Aikinite, un rame dorato, e il Red Emissioni di CO2: 97 g/km l’utilizzo dell’auto, come l’ormai noto google Purple, un violetto. Una volta scelto il colore maps, facendovi così risparmiare sul navigapotete iniziare a “comporre” la vostra Peugeot attraverso ben sette temi di personalizzazione, che prevedono stickers tore. Ovviamente le funzionalità sono attivabili anche tramite Bluetooth esterni e interni, coperture dei gusci dei retrovisori, tappetini e cover per e comandi vocali. Ma la tecnologia si ritrova anche nel sistema keyless syla chiave: Dressy reinterpreta il classico pied de poule, Dual riproduce il stem, nell’Hill Assist, di serie per tutte le motorizzazioni, nell’accensione motivo di una trama ricamata, Kilt rivela un tessuto tartan dalle strisce automatica delle luci, nel limitatore di velocità o nell’indicatore di perdita tratteggiate, Diamond gioca con le opacità e le brillantezze sulle quattro di pressione dei pneumatici. Di serie anche sei airbag e i proiettori con facce dei suoi prismi, per un tocco glamour, Barcode richiama il codice a luci diurne a led. Non c’è che dire per una city car, con prezzi che partono barre per un aspetto più moderno, e ancora Sport esprime la visione spor- da 9.950 euro fino a un massimo di 14.650. Su www.peugeot.it trovate le tiva di 108 con un motivo a scacchi su cofano e parafanghi, e Tatoo pre- offerte per il lancio di 108, da 10.000 euro.

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la cactus sboccia tra i tulipani

Se si pensa ad Amsterdam il pensiero va immediatamente ai tulipani, i coffee shop o ai quartieri a luci rosse, ma è come dire che l’Italia è famosa solo per la pizza e il cappuccino… ovviamente offre molto più di questo, e per svelarvelo in anteprima ci siamo andati con la nuova Citroen C4 Cactus, nelle concessionarie da settembre.

L’

Olanda è nota in tutto il mondo per aver dato i natali a un gran numero di pittori celebri, da Rembrandt, che con il suo uso sapiente di luce e ombra è stato in grado di creare scene religiose di grande fascino, tanto da diventare l’artista più importante dell’età dell’oro, a due suoi contemporanei, Frans Hals e Jan Vermeer, personaggi rivoluzionari e maestri nel ritratto e nelle scene della vita quotidiana. E ancora a Vincent Van Gogh (1853-1890) di cui, nonostante sia vissuto per molti anni in Belgio e in Francia, gli olandesi rivendicano con forza le origini. E poi le sue città sono diventate centri commerciali così importanti, a causa della mancanza di materie prime, che ancora oggi continuano a proporre i preziosi colori di un tempo in mercati di ogni tipo, e continuano a diffondere il genio artistico dei suoi celebri personaggi, oltre all’estro e all’intelligenza di un sistema architettonico e urbanistico

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assolutamente unico in Europa. Noi vogliamo darvi solo un assaggio di alcune di queste città, a cominciare dalla capitale… AMSTERDAM: LA VENEZIA DEL NORD Il nostro weekend è iniziato nella capitale dell’Olanda, Amsterdam. Ma Amsterdam non è solo la capitale dell’Olanda, è anche la città del divertimento e del proibito, è famosa per la frenetica vita notturna, è rinomata per le molteplici attività culturali, per il suo essere cosmopolita e ospitale, per le sue architetture antiche e moderne, per le frotte di biciclette e i canali delimitati dagli alberi, e per i parchi sparsi per tutta la città. Noi ci siamo arrivati a bordo della nuova Citroën C4 Cactus, una delle auto certamente più originali di quest’anno e una delle Citroën più in linea con lo spirito innovativo della Casa francese. Se vi venisse voglia di ordinarla, visto che sarà nelle concessionarie solo a partire da settem-


c o n l a C I T R O Ë N C 4 CAC T U S di Himara Bottini

citroËN CACTUS DAVANTI ALRijksmuseum

bre, vi anticipiamo un po’ com’è. Con il passo della C4 di 260 cm, ma sviluppata sulla piattaforma della più piccola C3, la Cactus è lunga solo 416 cm e il suo peso è di soli 965 kg (circa 200 in meno di una C4). Tutto a favore di spazio a bordo e ridotti consumi. Il bagagliaio, infatti, è abbastanza grande con i suoi 358 litri di capacità. Una volta arrivati in albergo per scaricare i bagagli, però, la prima cosa da fare in assoluto è quella di noleggiare una bicicletta (www.rentabike.nl). Qui, infatti, tutti i luoghi sono perfettamente collegati da piste ciclabili, il territorio è meravigliosamente pianeggiante, e solo dopo aver messo il lucchetto alla vostra bici nei pressi di un ponte, avrete la sensazione di conoscere davvero la città. Qui potrete immergervi nella storia e nell’arte, cominciando dai suoi musei più famosi, come quello di Vincent Van Gogh (www. vangoghmuseum.nl), il maggiore pittore olandese post-impressionista del XIX secolo. In nessun altro posto al mondo sono raccolti così tanti suoi dipinti. La collezione è composta da oltre 200 tele, 500 disegni e 750 documenti scritti, il tutto per offrire al visitatore una panoramica completa della sua vita e delle sue opere. Tra i capolavori assoluti non perdetevi gli autoritratti, I Girasoli, I mangiatori di patate, La camera di Vincent ad Arles. Il museo offre anche una collezione sulla vita di Van Gogh e delle opere di suoi amici e artisti che influenzò. Vi consigliamo di andarci la mattina presto, per trovarlo meno affollato, e di combinare questa visita al vicino Rijksmuseum (www.rijksmuseum.nl), il museo nazionale olandese che ospita una collezione straordinaria di arte e storia dei Paesi Bassi in un contesto internazionale, dal 1100 ad oggi. Tra le icone storiche e culturali in esposizione vi segnaliamo La Ronda di notte (‘de Nachtwacht’) di Rembrandt, i dipinti di grandi maestri del XVII secolo, tra cui Frans Hals, Jan Steen, Vermeer e Rembrandt, case di bambole risalenti al 1676, e la più fine maiolica di Delft, dai servizi da tè ai vasi. Se cercate però un’arte meno scontata potete fare un salto

la cactus tra i campi di papaveri olandesi, alle porte di amsterdam

all’Hermitage di Amsterdam, il più grande museo satellite del Museo dell’Hermitage di San Pietroburgo (www.hermitage.nl), che si trova nel bellissimo palazzo Amstelhof, lungo il fiume Amstel, e che proprio quest’anno celebra i suoi primi cinque anni di apertura con una grande mostra dedicata alla Via della Seta, fino al 5 settembre. Le presentazioni permanenti raccontano invece la storia del lungo rapporto tra la Russia e i Paesi Bassi, e quella dell’edificio Amstelhof, nel quale per 324 anni c’è stata una casa di riposo per anziani. Se avete a disposizione più giorni, vi consigliamo una visita anche al Palazzo Reale, alla Casa di Rembrandt e alla Casa di Anna Frank, dove è conservato il nascondiglio in cui Anna Frank scrisse il suo famoso diario durante la Seconda Guerra Mondiale. Ma non potete ripartire senza esservi concessi un giro tra i canali del centro storico, che dal 2011 fanno parte del Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. E’ qui che scoprirete davvero la tipica atmosfera d’epoca del XVII secolo, in contrasto con la mentalità moderna di una metropoli, è qui che gli edifici a misura d’uomo e il senso d’intimità che emana da canali, viette e piazze, vi faranno assaporare un’atmosfera davvero unica. Ogni canale ha il suo fascino ma ci sono dei punti panoramici assolutamente da non perdere: Gouden Bocht (Curvatura dorata), da Leidsestraat a Vijzelstraat, è il canale con le case più belle e prestigiose di Amsterdam; il ponte all’angolo tra Reguliersgracht e Herengracht ha una vista unica su ben quindici ponti; Magere Brug (Ponte magro), è uno dei ponti più pittoreschi di Amsterdam, e l’illuminazione notturna lo rende anche molto romantico. Infine, perdetevi in uno dei tanti mercati che rendono ancora più viva la capitale. Potete cominciare dal Singel, un canale divenuto famoso per il mercato dei fiori. Un mercato unico al mondo che espone tutta la merce su barconi galleggianti, retaggio del passato, quando i fiori e le piante venduti in questo mercato arrivavano sui barconi. Inaugurato

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il Van Gogh Museum di amsterdam

Rembrandt Plaza - amsterdam

nel 1862, da allora si è sviluppato diventando il più noto mercato dei fiori d’Olanda. Qualunque sia il vostro fiore preferito, qui lo troverete di sicuro, dai tradizionali tulipani e gerani olandesi, ai cipressi e alle piante da interno. (Tutti i giorni, compreso il sabato, tra le 9.00 e le 17.30, e la domenica, tra le 11.00 e le 17.30). Il mercato Albert Cuyp, nel quartiere De Pijp, invece, è il più grande mercato all’aperto d’Europa dove potete trovare tutto, dalla frutta tropicale al pesce, dai libri all’elettronica (Tutti i giorni della settimana eccetto la domenica). E ancora il Waterlooplein, il miglior mercato delle pulci della città, dietro lo Stopera di Amsterdam, dove comprare vecchi dischi, vecchie foto, abiti vintage, occhiali da sole di seconda mano e tante divertenti curiosità. (Tutti i giorni eccetto la domenica). Aperto solo di lunedì e sabato, invece, il Noordermarkt, il mercato del vicinato del quartiere Jordaan, un misto di mercato delle pulci, dell’antiquariato, ecologico e biologico, dall’atmosfera sempre molto rilassata. UTRECHT: SEGUITE IL SUONO DEI SUOI CARILLON Riprendiamo la nostra C4 Cactus, e a neanche un’ora di distanza da Amsterdam andiamo alla scoperta di una cittadina giovanissima, Utrecht, il cuore vitale e palpitante dell’Olanda, ricca di canali che corrono 5 metri sotto il livello della strada e scavati secoli fa come arteria commerciale che i mercanti utilizzavano direttamente dalle loro case. Oggi le cantine dove venivano stoccate le preziose merci, si sono trasformate in locali alla moda sempre affollati. Poco più su, le stradine lastricate vedono sfrecciare indisturbate tantissime biciclette, e ancora più in alto fanno bella mostra di sé le facciate dei palazzi, decorate da delicati motivi floreali Art Nouveau. Questa caratteristica conformazione della città risale al 1122, quando il Reno fu bloccato a monte da una diga. L’acqua iniziò così a scarseggiare nei canali rendendo impossibile la navigazione. Tra il 1300 e il 1400 si tentò di ovviare al dislivello tra il letto del fiume e la strada, scavando delle cantine che collegassero le case alle banchine. Su queste visioni domina la torre campanaria più alta d’Olanda, la Torre del Duomo, costruita tra il 1321 e il 1382, visibile da ogni angolo della città e faro per i visitatori, che grazie a lei non perdono mai l’orientamento. La Domtoren è alta 112 m e vanta il più grande carillon europeo, merito delle sue ben 13 campane. Se volete ammirare Utrecht dall’alto, affrontate i 465 scalini per raggiungerne la sommità. A fianco sorge il duomo, la Domkerk, ricostruita nel 1674 dopo il crollo della cattedrale di San Martino in seguito a un uragano, in stile gotico francese, con affreschi del XV secolo e un cortile medievale. Oltre alla Torre del Duomo, Utrecht conta centinaia di altri monumenti che contribuiscono a creare un’atmosfera speciale in questa città universitaria antica di secoli. L’affascinante centro storico, attraversato dal bel canale di Oudegracht, è un calderone di diversi stili rappresentanti di un passato glorioso, dalle case medievali, alle case seicentesche dei ricchi mercanti del secolo d’oro. A sinistra della piazza del duomo, la Domeplein, sorge la sede dell’Università, un palazzo in stile neo rinascimentale della fine del XIX secolo, che comprende al suo interno anche l’antica sala capitolare del duomo. Prendete la Voetiustraat e proseguite lungo la Nieuwestraat, su cui si affacciano antichi palazzi e splendidi conventi. In un ospedale del XVI secolo è ospitato un interessante museo dedicato alla storia della religione in Olanda, il Riijksmuseum Het Catharijne Convent (www.catharijneconvent.nl), che illustra il presente, il passato e il futuro della cristianità in Olanda. Al Centraal Museum potete

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il mercato dei fiori


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riflessi estivi sui canali di amsterdam

“flower bike”

Scorcio sulla magica Amsterdam

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Vista sulla torre campanaria più alta d’Olanda, la Torre del Duomo di Utrecht

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La caratteristica conformazione su più livelli della città di Utrecht

La Casa Rietveld Schröder, riconosciuta dall’UNESCO e considerata l’edificio domestico più influente del periodo moderno


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il Groningen Museum

La spettacolare piazza del Grote Markt a Groningen

uno degli orti botanici più antichi d’Olanda

invece ammirare la più grande collezione di Gerrit Rietveld, architetto e artigiano olandese tra i principali esponenti del neoplasticismo nel campo dell’architettura e del design. La Casa Rietveld Schröder è stata riconosciuta anche dall’UNESCO, ed è considerata l’edificio domestico più influente del periodo moderno. Di fronte si trova la Casa di Dick Bruna, fumettista, disegnatore e illustratore olandese, dove scoprirete tutto sulla coniglietta Miffy. Nel cuore della città vi imbatterete anche nel castello, lo Stadskasteel Oudaen, edificato nel 1280 da una delle famiglie più facoltose della città a scopo difensivo. A quei tempi un edificio in pietra era l’eccezione, e per completare questo ci volle oltre un secolo. Oggi è uno dei ristoranti più noti di Utrecht, anche grazie alla sua fabbrica di birra. E a proposito del castello, Utrecht vanta ben otto fortezze nei luoghi più scenografici, che fanno parte della Nuova Linea d’Acqua Olandese, una striscia di terra che, se allagata, serviva da linea difensiva. E anche la C4 Cactus, in quanto a difesa, non scherza. Avrete sicuramente sentito parlare degli Airbump, ovvero dei “cuscini” in materiale plastico non verniciato (disponibili in quattro colori: nero, grigio, cioccolato e sabbia, combinabili con dieci tinte della carrozzeria) e pensati per proteggerla nelle fasi di manovra o contro gli urti. Quelli sulle fiancate sono addirittura dotati di “camere d’aria”, per assorbire ancor meglio le “sportellate”. GRONINGEN: LA CULLA DEL MARE DEL NORD A nord di Amsterdam sorge anche Groningen che, in quanto vivace città universitaria, ha la popolazione in media più giovane di tutta l’Olanda e, grazie al suo charme, è stata dichiarata la città con il centro storico più bello di tutti i Paesi Bassi. Nelle due ore di viaggio che servono per raggiungerla, abbiamo apprezzato tutte le novità di questa C4 Cactus, come il sistema “Smart wash”: gli ugelli del lavavetro non sono sul cofano ma alla base delle spazzole dei tergicristallo, per una maggiore efficienza e un minore spreco d’acqua, oppure l’assenza di pulsanti sulla plancia in quanto la strumentazione è interamente digitale, o ancora il tetto in vetro senza tendina ma atermico, per evitare il surriscaldamento dell’abitacolo e filtrare i raggi solari dannosi. Oltre che centro rinomato per lo shopping, grazie ai molti mercati e negozi di antiquariato e di moda, potete fare una full immersion di arte e cultura al Museo di Groningen, rilassarvi in un bar o in un ristorante nella piazza del Grote Markt, e avere una panoramica completa della città dalla Torre Martini. Potete pensare di farci un salto proprio in agosto, in occasione del Festival Noorderzon delle Arti dello Spettacolo, una manifestazione artistica internazionale che attrae ogni anno oltre 125.000 visitatori. Inoltre le coste di Groninga che si affacciano sul mare di Wadden, appartenente al Patrimonio Mondiale dell’Unesco in quanto considerato la culla del mare del Nord, dove prosperano foche, uccelli costieri, pesci straordinari e un’immensa quantità di crostacei e molluschi, e dove offrono tranquillità e ampi spazi come in nessun altro luogo dell’Olanda. Qui troverete spiagge meravigliose con vedute che si estendono fino alle secche e alle dune di Rottum, potete fare splendide passeggiate a piedi o in bicicletta attraverso ambienti caratterizzati da argilla marina, spazi aperti a perdita d’occhio e villaggi incantevoli. Groningen vanta, infine l’Hortus Haren, uno degli orti botanici più antichi d’Olanda, fondato nel XVII secolo. Qui troverete quindici giardini colorati che si estendono su oltre venti acri di terreni. Solo tre, invece, i colori per gli ambienti interni della C4 Cactus: Armonia grigio Pietra, Habana e Purple. Potete configurarla voi stessi sul sito www.citroen.it. Noi invece decidiamo di goderci ancora un po’ questi panorami così intensi e così diversi da quelli cui siamo abituati.

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COMPAGNA DI VIAGGIO: CITROËN C4 CACTUs Innovativa e originale, la C4 Cactus colpisce innanzi tut- passeggero, che è stato spostato nel rivestimento del to per il design curioso, per esempio nell’utilizzo degli tetto, o per i vetri posteriori che si aprono a compasAirbump, una sorta di cuscini paracolpi integrati nel- so facendo guadagnare qualche centimetro alle bracle fiancate e nei paraurti, utili nelle manovre di tutti i cia di chi siede dietro. Colpisce, infine, per le sue doti giorni e allo stesso tempo personalizzabili (disponibili tecnologiche: la strumentazione è digitale e al centro in quattro tinte: nero, grigio, cioccolato e sabbia), e campeggia l’ampio schermo a sfioramento di serie da per il design ricercato, pensate che le maniglie interne 7”, da cui si comanda anche il clima, mentre la leva del delle portiere ricordano le cambio robotizzato è stata cinghie delle vecchie valigie. sostituita dal sistema “Easy CITROËN C4 CACTUS 1.6 BlueHDi Colpisce poi per le misure Push”: tre pulsanti “D, N e R” 416/173/148 cm compatte, è lunga 416 cm, Dimensioni: posti nella parte bassa della e per l’abbondanza di spazio Potenza plancia. Una sorpresa conti100 Cv all’interno, merito dei sedili Coppia: nua, disponibile al momento 254 Nm a 1.750 giri/minuto del lancio con cinque motoanteriori a panca, come sulle n.d auto del passato, o per alcu- Velocità massima: ri, il 1.2 tre cilindri a benzin.d ne scelte inusuali, come il na aspirato da 75 e 82 Cv, o 0-100 km/h: vano portaoggetti di di- Consumo medio: turbocompresso da 110 Cv, e 32,7 km/l mensioni generose al posto il 1.6 quattro cilindri da 92 o 82 g/km dell’airbag anteriore fronte Emissioni di CO2: 100 Cv. Da 14.950 euro. 64

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c o n l a C I T R O Ë N C 4 CAC T U S INFO www.holland.com www.visit-utrecht.nl www.toerisme.groningen.nl COME ARRIVARE In aereo: l’Olanda è un paese estremamente facile da raggiungere. L’aeroporto di Schiphol (www.schiphol.nl) dista soltanto 18 km da Amsterdam. In auto: dal Belgio i punti d’ingresso principali sono la E22 (Anversa-Breda) e la E25 (LiegiMaastricht), dalla Germania la E40 (ColoniaMaastricht), la E35 (Düsseldorf–Arnhem) e la A1 (Hannover-Amsterdam). DOVE DORMIRE Mercure Amsterdam Arthur Frommer 19 tipiche case di tessitori risalenti al XVII secolo offrono un’atmosfera accogliente e autentica, in una tranquilla strada nei pressi del Prinsengracht, il cuore pulsante della vivace Amsterdam. The Convent Hotel Amsterdam MGallery Collection Situato in un antico monastero del XIII secolo, questo hotel a 4 stelle dispone di una sauna e dista solo 5 minuti a piedi da Piazza Dam. Dom Hotel Boutique hotel chic e accogliente a Utrecht, con ristorante e giardino. www.hoteldom.nl Court Hotel In ottima posizione, a due passi dal duomo di Utrecht. Con una piacevole sala colazione che di giorno funge da bar. www.courthotel.nl

Stee in Stad Offre 9 camere decorate singolarmente e dotate di angolo cottura in comune, dislocate in 3 diversi edifici nel caratteristico quartiere Korrewijk di Groninga, a 25 minuti a piedi dal centro della città. http://steeinstad.nl/ Het Paleis Una fabbrica creativa nata in un laboratorio del primo Novecento, fuori dal centro di Groninga, con dieci camere firmate da artisti e designer. www.hetpaleisgroningen.nl GLI EVENTI DELL’ESTATE JULIDANS Dall’1 al 12 luglio Festival estivo di danza contemporanea internazionale. Al teatro civico (Stadsschouwburg) e in altre location in tutta la città. www.julidans.nl OVER HET IJ FESTIVAL Dal 3 al 13 luglio Festival di teatro site-specific estivo nell’area attorno al molo di NDSM e dintorni. Programmi speciali per le famiglie e musica. www.overhetij.nl SENSATION AMSTERDAM Sabato 5 luglio Migliaia di persone si riuniscono per ballare al ritmo della musica dei migliori DJ della scena dance all’Amsterdam Arena. Tenetevi pronti per la vendita dei biglietti, perché il Sensation fa sempre il tutto esaurito in un batter d’occhio. www.sensation.com FESTIVAL DEI CANALI Dal 15 al 24 agosto Uno dei più attraenti eventi culturali di Am-

sterdam. Più di 150 concerti da palchi molto speciali, come abitazioni, giardini e terrazze sui tetti, su navi da crociera, nei salotti dei palazzi lungo i canali, nei tunnel della metropolitana e nelle suite degli alberghi. Facilmente accessibili e poco costosi (spesso gratuiti). NOORDERZON FESTIVAL DI ARTI SCENICHE Dal 21 al 31 agosto Manifestazione artistica internazionale che offre un teatro all’avanguardia e di qualità, dai progetti artistici video e multimediali che usano la città come una tela, alla biblioteca umana dove prendere in prestito una persona e ascoltare la sua storia, a una fiera con dragoni, creazioni bizzarre e artisti delle luci che illuminano il parco. www.noorderzon.nl UITMARKT Dal 29 al 31 agosto L’Uitmarkt, il festival culturale più grande dei Paesi Bassi grazie a 2.000 artisti in oltre 30 location di Amsterdam, segna l’apertura della stagione culturale. Gli spettacoli variano tra musica classica, cabaret, jazz e danza moderna. www.uitmarkt.nl JORDAAN FESTIVAL Dal 12 al 14 settembre Nel più accogliente quartiere di Amsterdam si esibiscono numerosi artisti amanti della canzone popolare. Vi sono inoltre giochi per bambini, gruppi di percussionisti, spettacoli di cabaret e di opera. www.jordaanfestival.nl GIORNATE DEL PATRIMONIO CULTURALE Il 13 e 14 settembre Le “Open Monumentendag” fanno aprire al pubblico circa 4.000 edifici e siti storici. È un’opportunità unica. Vi prendono parte ogni anno circa l’80-85% dei comuni olandesi.

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PER TUTTI I GIORNI MA PUR SEMPRE PER POCHI

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FERRARI CALIFORNIA T PORSCHE 911 TARGA

UN CLASSICO IN CHIAVE MODERNA

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i stiamo per parlare di una Porsche del XXI secolo, ma la Casa di Stoccarda con questa versione ha voluto appositamente andare a toccare gli animi degli appassionati. Di chi si ricorda, ha posseduto o anche solo sognato un modello lanciato nel lontano 1965, particolare per via dell’innovativa formula “spider con roll-bar e lunotto fissi”. La 911 Targa dei nostri giorni ripropone quell’ampio roll-bar metallico che sostituisce i montanti centrali, mentre è del tutto innovativo il sistema di apertura e chiusura del tettuccio, che si ripiega dietro ai sedili posteriori premendo semplicemente un pulsante.

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A vantaggio di comfort acustico e climatizzazione. Operazione che richiede, a veicolo fermo, appena 19 secondi. Per evitare danni, inoltre, il Park Assistant integrato di serie, monitora la situazione anche quando il sistema è in azione. Il roll-bar Targa e il lunotto a cupola, insieme all’ampio posteriore, tipico dei modelli a trazione integrale, conferiscono a questa 911 un aspetto particolarmente sportivo e un profilo più slanciato. Come il modello precedente, la nuova Porsche 911 Targa è proposta, infatti, esclusivamente con trazione integrale e in due varianti: 4 e 4S. La 911 Targa 4 è spinta dal 6 cilindri di 3,6 litri da 350 Cv e 390 Nm di coppia, mentre la 911 Targa 4S monta il 6 cilindri di 3,8 litri da 400 Cv e 440 Nm. Disponibili sia con cambio manuale a sette marce sia con l’opzionale PDK a doppia frizione (che abbinato al pacchetto Sport Chrono aumenta le prestazioni e abbassa i consumi). Per quanto riguarda l’abitacolo, la Targa, come già sulle 911 Carrera, sfoggia di serie i sedili sportivi con regolazione elettrica dello schienale e dell’altezza (inediti gli opzionali sedili ergonomici sportivi abbinati alla seduta riscaldata), e il sistema audio abbinato al Sound Package Plus con nove altoparlanti. Da 113.111 euro.

PORSCHE 911 TARGA 4S MANUALE 449/185/129 cm

Dimensioni: Potenza:

400 Cv a 7.400 giri/minuto

Coppia:

440 Nm a 5.600 giri/minuto

Velocità massima: 0-100 km/h:

296 km/h 4,8 secondi

Consumo medio:

10 km/l

Emissioni di CO2:

237 g/km


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anciata nel 2008, la California ha superato le 10.000 unità vendute nel mondo, diventando la Ferrari più venduta di tutti i tempi, forse perché è stata realizzata pensando a un utilizzo quotidiano, o perché è docile e domabile anche da un novellino. Adesso la sua coraggiosa versione aggiornata chiude la denominazione con la sigla T, ossia Turbo. Coraggiosa perché stiamo parlando della prima rossa con motore turbo da oltre venticinque anni dopo la mitica F40. Un’evoluzione che ha ridisegnato completamente la California, sia esteticamente sia meccanicamente. La carrozzeria quindi, apparentemente uguale, è tutta nuova, e il motore biturbo è stato messo a punto ossessivamente per dare le stesse sensazioni dei classici aspirati. L’inedito 3.8 V8 sovralimentato da 560 Cv, infatti, sostituisce il noto 4.3 V8 aspirato da 489 Cv. Gli ingegneri di Maranello hanno dunque ridotto la cilindrata, aumentato la potenza e migliorato consumi ed emissioni del 15%. A tanti cavalli si accompagna però uno spiccato piacere nella guida, merito di sedili più grandi e delle sospensioni a controllo magnetoreologico di ultima generazione (più veloci del 50%), che assorbono di tutto, anche quando si passa dalla modalità Comfort a quella Sport. Disegnata dal Centro Stile Ferrari in collaborazione con Pininfarina, la nuova California T ripropone il tetto rigido ripiegabile in 14 secondi, e i due posti dietro che noi amiamo chiamare “di fortuna”. Modificato, invece, l’abitacolo. La plancia ospita al centro un nuovo sistema multimediale con schermo di 6,5”, insieme a un FERRARI CALIFORNIA T 457/191/132 cm inedito strumento circolare fra le bocDimensioni: 560 Cv a 7.500 giri/minuto chette dell’aria, il Turbo Performance Potenza: 755 Nm a 4.750 giri/minuto Engineer che, tramite una ghiera senCoppia: sibile al tocco, permette a chi guida di 316 km/h Velocità massima: variare le modalità di sfruttamento del 3,6 secondi 0-100 km/h: nuovo motore V8. Al momento del lan9,5 km/l Consumo medio: cio è proposta nei due colori blu e ros250 g/km Emissioni di CO2: so, e il prezzo parte da 189.700 euro.

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BMW SERIE 4 CABRIO

UNA PIACEVOLE “SCOPERTA”

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a versione aperta della Serie 3, che sostituisce, inaugura una za di carico di serie, lo solleva per facilitare le operazioni di carico del nuova epoca per i modelli cabrio della BMW di classe media. vano bagagli. Inoltre regala un migliorato livello d’insonorizzazione, e la Il nuovo stile introdotto con la Serie 4 Coupé, infatti, si espri- possibilità di guidare la Serie 4 Cabrio anche in inverno. Una volta chiume anche in questo secondo modello della famiglia. Rispetto sa, infatti, il cielo del tetto con illuminazione interna supplementare, alla Serie 3 è cresciuta nelle dimensioni (è più lunga di 3 cm), crea lo stesso ambiente della coupè. Nell’abitacolo regnano l’eleganza e nel passo e nella carreggiata, a vantaggio del comfort. Dietro, infatti, la funzionalità: i principali comandi sono raggruppati intorno al guidaci sono due posti veri, anche per gli adulti, e la capacità del bagagliaio tore. Inedito l’opzionale sedile con poggiatesta anatomico e scalda collo, anche per il passeggero. Oltre alla dotazione di è di tutto rispetto: 370 litri a vettura “coperta”. base vengono offerti tre ulteriori equipaggiamenIl cofano motore allungato, l’abitacolo arretrato BMW SERIE 4 CABRIO 420d MANUALE e la coda bassa, poi, la rendono piacevolmente Dimensioni: Dimensioni: 464/183/138 cm ti e un pacchetto M Sport. La BMW Serie 4 Cabrio slanciata ed elegante. Dietro i passaruota ante- Potenza: 184 Cv a 4.000 giri/minuto è offerta con tre motori turbo a iniezione diretta: i benzina 2.0 da 245 Cv della 428i e il sei cilindri riori, invece, spiccano i cosiddetti Air Breather Coppia: 380 Nm tra 1.750 e 2.750 giri/minuto di 3,0 litri da 306 Cv della 435i, e il diesel di 2,0 che, insieme alle già note Air Curtain, riducono i 235 km/h Velocità massima: litri a quattro cilindri da 184 Cv, tutti abbinabili vortici d’aria nella zona delle ruote e la resisten8,2 secondi 0-100 km/h: al cambio manuale a sei rapporti e all’opzionale za aerodinamica. Il tetto in metallo si apre e si 16,7 km/l Consumo medio: automatico sportivo a otto marce, con paddles al chiude elettricamente in 20 secondi riponendosi 2 133 g/km volante. Da 49.550 euro. nella coda e, se necessario, il sistema di assisten- Emissioni di CO :

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AUDI S3 CABRIOLET

HA VOGLIA DI CORRERE

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nche la nuova S3 Cabriolet si presenta con quattro posti, proporzioni slanciate e un aspetto decisamente elegante ma allo stesso tempo sportivo. Con la stessa dotazione tecnica di S3, S3 Sportback e S3 Sedan, anche la Cabriolet è spinta dal 4 cilindri di 2,0 litri da 300 Cv e 380 Nm, abbinabile alla sola trazione integrale quattro e al cambio a doppia frizione S tronic a 6 rapporti, con possibilità di paddles al volante. Grazie ai rapporti ravvicinati alle marce basse, potete effettuare cambiate molto rapide, accelerazioni fulminee e, disponendo del simulatore di doppietta in scalata, regalare piacere al vostro senso dell’udito. Al contrario, la quinta e la sesta sono piuttosto lunghe, il che aiuta nel contenimento dei consumi insieme al sistema Stop&Start, alla modalità Audi Travel Select (che mette il cambio in folle quando alzate il piede dall’acceleratore), e alla modalità D del cambio che, a differenza di quella sport, adatta la logica di funzionamento a una marcia decisamente più turistica. Ma l’Audi S3 Cabriolet non è stata pensata soltanto per limitare i consumi; tra le modalità di funzionamento pre-

AUDI S3 CABRIOLET 443/179/139 cm

Dimensioni: Potenza:

300 Cv tra 5.500 e 6.200 giri/minuto

Coppia:

380 Nm tra 1.800 e 5.500 giri/minuto

Velocità massima:

250 km/h

viste dal cambio S Tronic 0-100 km/h: 5,2 secondi c’è anche quella che ot- Consumo medio: 14,3 km/l timizza le fasi di acce- Emissioni di CO2: 162 g/km lerazione attraverso il comando “Launch”. Al di là del piacere di guida, comunque, stiamo pur sempre parlando di una cabriolet. Ecco, il tetto in tessuto, disponibile in tre colori, è supportato da una struttura leggera realizzata con metalli speciali, così da contenerne il peso, e si apre e si chiude in 18 secondi, anche con vettura in movimento fino ai 50 km/h. Quando aperta, il bagagliaio ospita 285 litri di capacità, privandolo di una quarantina di litri utili. Come tutti i modelli S, anche la S3 Cabriolet vanta una dotazione di serie particolarmente curata: dai paraurti sportivi all’assetto sportivo S ribassato di 25 mm e cerchi in lega a 5 razze parzialmente lucidi, sedili anteriori in Alcantara/pelle, clima automatico comfort e volante sportivo in pelle a 3 razze multifunzionale. Da 49.450 euro, le prime consegne sono previste a partire da agosto.

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SPECIALE SCOPERTE

ALFA ROMEO 4C SPIDER

ASPETTANDO LA VERSIONE DEFINITIVA

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resentata al Motor Show di Ginevra di quest’anno, l’Alfa Romeo 4C Spider inizia a raccogliere consensi. Dai lettori della rivista tedesca Auto Bild è stata scelta come la “Most Beautiful Car 2014” nella categoria “Auto sportive e cabrio”, superando altre 13 concorrenti. Progettata dal Centro Stile Alfa Romeo, la “2 posti” con motore centrale e trazione posteriore raccoglie il testimone di alcune delle spider che hanno scritto la storia dell’automobilismo e confermato il prestigio dell’Alfa Romeo nel mondo, quali Giulietta Spider, negli Anni 50, o Duetto, reso celebre dal film “Il laureato” nel 1967, fino a 8C Spider. Si tratta pur sempre di una “avant-premiere”, cioè di una concept car molto vicina a quella che sarà la versione definitiva, ma se pensiamo a uno speciale cabrio non possiamo non tenerne conto. Nell’esclusiva livrea Bianco Lucido Tristrato, la 4C Spider si caratterizza per il copri roll-bar specifico e l’anello parabrezza in carbonio, per i nuovi proiettori anteriori ‘sotto lente’, i particolari cerchi in lega a diametro differenziato (18” all’anteriore e 19” al posteriore) e i pneumatici Pirelli di generose dimensioni. Design essenziale per gli interni, dove a dominare è la fibra di carbonio della consolle centrale, in contrasto con il cuoio dei sedili. Lunga circa 400 cm e con un passo inferiore ai 240 cm, l’Alfa Romeo promette un rapporto peso/potenza ai vertici della categoria con prestazioni di spicco grazie a un peso totale a secco inferiore ai 1.000 kg. Parlando di prestazioni, invece, la 4C spider sarà spinta dallo stesso motore della versione Coupé, il 4 cilindri 1750 Turbo a benzina, abbinato al cambio automatico a doppia frizione a secco Alfa TCT, che può essere comandato anche in modalità sequenziale attraverso gli “shift paddles” dietro al volante. La versione definitiva dovrebbe entrare in produzione all’inizio del 2015.

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S P E C I A L E o pen ai r

CITROEN DS 3 CABRIO

DALLO SGUARDO IRRESISTIBILE

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on l’arrivo dell’estate la DS 3 Cabrio ha subìto un tecnologico intervento agli “occhi”, ora dotati dell’inedita tecnologia a Led e allo Xeno, e composti da moduli indipendenti che richiamano la forma dei diamanti. Inediti per questa tipologia di vettura, gli indicatori di direzione a scorrimento. Grazie all’utilizzo simultaneo di queste due tecnologie, il fascio di luce proiettato è più potente ed omogeneo, e consente una maggiore visibilità quando viaggiate di notte. I fanali posteriori, invece, guadagnano un suggestivo effetto tridimensionale. Questa nuova firma luminosa si accompagna ad altre novità, come la tecnologia Active City Brake, in grado di frenare automaticamente la vettura fino ai 30 km/h, e la telecamera di retromarcia.

FIAT 500 C

È LEI LA PIÙ AMATA DAGLI ITALIANI

S

arà per il suo fascino o perchè richiama alla memoria l’antenata che ha cambiato la mobilità degli italiani, fatto sta che è lei la cabrio più venduta. La capote in tela si ripiega in soli 10 secondi attraverso un comando elettrico e scorrendo lungo le arcate del tetto, anche a velocità fino ai 60 km/h. Insieme alla capote potete reclinare anche il lunotto in vetro (dotato del sistema di sbrinamento elettrico). L’abitacolo riprende quello della

berlina, con diversi comandi e la strumentazione circolare che richiama quella dell’antenata. I motori sono gli stessi della berlina, tutti Euro 6, dal 1.2 a quattro cilindri da 69 Cv al bicilindrico di 0,9 litri da 85 Cv o 105 cv, fino al diesel 1.3 da 95 Cv. Amplissima la possibilità di personalizzazione, come l’inedito allestimento Cult, con verniciature esclusive e sofisticati interni in pelle Frau. Si viaggia in quattro, anche se dietro si sta un po’ stretti, proprio come una volta... Da 15.850 euro.

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s p e c i a l e o p en a i r di Nicola D. Bonetti

IL FASCINO INTEGRALE in gall Dalle coste più esclusive all’interno archeologico e rurale, dai locali più famosi alle regate. Gallura e Costa Smeralda interpretano più ruoli complementari, per una vacanza affascinante con una spider dal fascino integrale

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gallura

a u di r 8 s p y de r

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i comincia con un pulsante: attiva un motore elettroidraulico che solleva la capote e la ripiega in modo protetto senza che interferisca con la purezza stilistica della vettura. E anche se in vacanza non ci dovrebbe essere fretta, il tutto avviene in soli diciannove secondi, anche in movimento fino a 50 km/h. Perché se talvolta è umanamente piacevole indugiare nello spettacolino per il pubblico, in certi ambienti è più discreto agire poco prima di arrivare, o appena partiti, senza eccedere in visibilità. Che invece deve essere massima dalla vettura

al paesaggio, perché veder scorrere attorno panorami tra i più belli al mondo, e non solo attraverso il parabrezza, è un modo diverso di viverli. Questa è la Gallura, regione settentrionale sarda che spazia dal mare ai monti, con il vento che spazza le nuvole e permette di respirare un’aria purissima e carica di profumi, mediterranei e intensi. Raggiungendo le vette del gusto con miscele di mare e mirto, pesce e curcuma selvatica, mentuccia e acacia, corbezzolo e muschio. Contrasti forti, come l’andamento delle coste, caratterizzate dalle rocce granitiche modellate dall’erosione eolica, con aspetto zoomorfo che giochiamo a riconoscere, tornando bambini. La Gallura e la natura: intreccio indissolubile, non a caso c’è “anche” la Costa Smeralda che per la relativa mondanità è ambita dai benestanti di tutto il mondo. Qui si possono trovare mille modi di essere in vacanza, dalle barche anche smisurate alle costruzioni rustiche in pietra antica lontane dalla folla. Strade e paesaggi che fanno da scenari a immagini da film: riviviamo quelle che scorrono nei promo della campagna Audi “Land of quattro”, orientata alle peculiarità di percorsi unici e paesaggi coinvolgenti, in ogni Paese, il cui nome è premesso. Se per noi è diventata: Italia - Land of quattro, troviamo che la Costa Smeralda è addirittura “Home of quattro”. Un particolare modo di vivere vacanze e turismo entrando anche in contatto con le vetture dei Quattro anelli, marchio abbinato nel tempo dal polo alle regate, e ora integrata in un approccio globale. E proprio con un’Audi abbiamo scelto di vivere questo weekend, la sportivissima (nonché elegantissima) R8 Spyder per sfrecciare verso altre mete sarde di eccellenza, come lo Yacht Club Costa Smeralda a Porto Cervo, l’hotel Romazzino Starwood Luxury Col-

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DAL MARE ALLE COLLINE CON AUDI R8 SPYDER

lection, oppure l’unicità assoluta di un locale di tendenza come Phi Beach a Baia Sardinia. Ma anche l’interno della Gallura meno nota, come monti e cantine attorno a Luogosanto, oppure la ricerca delle vestigia della civiltà nuragica, o le “tombe dei giganti”. Tra queste, segnaliamo “Li Mizzani” non difficile da trovare nei pressi della chiesa campestre di Sant’Antonio, da Palau verso l’Isola dei Gabbiani, deviando a sinistra (verso Sud) dalla SS 133 all’altezza del ristorante Vecchia Gallura e proseguendo senza perdersi d’animo. Risale al periodo nuragico medio (XV-XI secolo a.C.), ed è stata riportata alla luce negli anni 70: lunga 13 metri è particolarmente nota per le elevatissime potenzialità terapeutiche del magnetismo; meglio non avvicinarsi con cellulari, carte di credito e pace-maker. Dai confini tra scienza e magia, alla magia pura di un luogo unico: a Baia Sardinia, si può godere dello spettacolo di un tramonto incredibile. Il Phi Beach Club (con approdo privato) è aperto nella stagione estiva dalle tredici all’una: posto tra rocce e costruzioni

fortificate (Forte Cappellini) a cavallo tra due baie, offre ristoranti esclusivi con lo Chef stellato Giancarlo Morelli e il fascino di trovarsi al centro della mondanità immersi nella natura, miscelando il gusto dell’intrattenimento di lusso e della privacy, per questo è stato creato, novità di questa stagione, “The Rock Club”: terrace-privée Owner Club creato in un’apertura nascosta tra le rocce. Oppure le proposte Beach time da degustare lungo la spiaggia, Light lunch per una pausa gourmet solare e naturale, Ristorante Phi Beach per un’esperienza gastronomica multisensoriale. Il tutto in un locale noto in tutto il mondo, per un tramonto irripetibile. Nella stagione 2014, evento imperdibile presso lo Yacht Club Costa Smeralda: dal 2 al 6 luglio la regata dell’Invitational Team Racing Challenge, con gli yacht club più importanti al mondo invitati a sfidarsi nelle acque di Porto Cervo.

AUDI R8 SPYDER: L’ELEGANZA DELLA TECNICA Sportiva estrema o estremamente elegante? Comunque la si veda, R8 Spyder seduce e conquista, per stile e prestazioni, alle quali aggiunge il gusto unico della tecnologia Audi e la facilità di guida che porta a un piacere infinito. Sembra che allestita con gusto marittimo, con carrozzeria bianca e capote bordeaux sia perfetta per le luci e gli scorci della Costa Smeralda. Silenziosa e scorrevole quando non ci si vuole far notare, e belva scatenata ove le strade lo consentano. O quando la pista - noi abbiamo girato a Mores - induce a esprimere il mare di potenza con la sicurezza della costruzione ultraleggera e della trazione integrale “quattro”. Sette marce sparate una in fila all’altra in modo automatico o con le palette al volante, accelerazioni e decelerazioni 74

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fulminee, inserimenti e percorrenze di curva da corsa, e divertimento senza fine. Eppure pronta a riprendere la docilità necessaria per raggiungere i locali più raffinati, senza dare troppo nell’occhio. www.audi.it AUDI R8 SPYDER V10 5.2 FSI quattro 444/203/124 cm

Dimensioni: Potenza

525 CV a 8.000 giri/min

Coppia:

530 Nm a 6.500 giri/min

Velocità massima:

311 km/h 3,8 secondi

0-100 km/h: Consumo medio:

13,3 l/100 km (7,5 km/l)

Emissioni di CO :

310 g/100 km

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LO YACHT CLUB COSTA SMERALDA A PORTO CERVO. IN BASSO, LO STARWOOD HOTEL ROMAZZINO E LE BOTTI DELLA CANTINA SIDDURA.

DOVE MANGIARE Aqua Lounge Restaurant and Deli: all’interno del prestigioso Yacht Club Costa Smeralda sulla marina, nella costruzione che appare di stile navale, la possibilità di cucina raffinata e tipica, di mare e di terra, al chiuso o all’aperto. Per un pranzo leggero o una cena dall’eleganza senza tempo. Un piatto su tutti: i Chiusoni galluresi con ragù di agnello, favette, pecorino e menta. Piazza Azzurra, 07021 Porto Cervo Marina (OT) Tel. 0790.902294 www.acqualounge.it/it/ristorante.html

DOVE DORMIRE Starwood Hotel Romazzino The Luxury Collection è la linea di alto profilo degli hotel Starwood: Romazzino è un classico del gusto, tra la macchia mediterranea che dalla collina scende al mare, trasparente con la spiaggia di chiarissima sabbia fine e l’approdo privati. Bellezza selvaggia del paesaggio attorno alla struttura di 77 camere e 17 suite più 6 ville indipendenti. Piscine con acqua di mare, due centri fitness e tennis. Loc. Romazzino 07021 Porto Cervo (OT) Tel. 0789.977.111 www.romazzinohotel.it

DOVE DEGUSTARE Cantina Siddùra Sardegna in purezza: nel cuore della Gallura, una nuova cantina che sembra esserci sempre stata, tra vigne collinari curate con passione mediterranea e rigore tedesco, come i due soci. Vini locali raffinati e vitigni alloctoni inseriti tra i profumi delle terre da disfacimento granitico, da provare il bianco Spèra e il rosso Èrema, ma non solo. Imperdibile la passeggiata fino ai ruderi della chiesetta del XI secolo. Localita Siddura 07020 Luogosanto (OT) Tel. 07965.73.027 www.siddura.com

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s peci a l e open a i r

SAN PELLEGRINO

LIBERTY E BELLE EPOQUE Alla scoperta di bellezze paesaggistiche, storiche e architettoniche in luoghi al centro del turismo europeo di un secolo fa, in una natura verdissima tra monti e acque

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ent’anni fa era un’isola felice: da tutta Europa, ricchi e potenti arrivavano con la fantastica ferrovia costruita nei primissima anni del ‘900, per bere le acque di San Pellegrino Terme, in Val Brembana, ritenute miracolose per la cura della gotta. Alimentando un turismo di qualità e la bella vita degli anni folli, che in

pochissimo tempo videro costruire il Grand Hotel, il Casinò e la funicolare per la Vetta, e una ridondanza di edifici liberty, la maggior parte dei quali ben conservati. Luoghi da ammirare a piedi, passeggiando, con ragionevole distanza dalla metropoli (un’oretta da Milano) e dove il tempo pare essersi fermato. Scoprendo altre realtà oltre quelle già note: invece di mettersi in coda per il solito

VOLKSWAGEN MAGGIOLINO CABRIOLET Eleganza classica: l’ultima versione di Maggiolino Cabriolet riprende con stile l’immagine della serie storica, specialmente per il raffinato dettaglio del copricapote in finta pelle che ne ricorda molto le antenate. Durante l’escursione in Val Brembana, dove l’auto si fa notare dai passanti anche per la livrea bianca e nera, si apprezzano spazio e comfort, la capote che si apre e si chiude in pochi secondi anche in movimento, e la protezione con la rete frangivento da fruscii e flussi indesiderati. Notevoli le prestazioni del motore turbo a benzina da 1.4 che permette di superare i 200 km/h e al tempo stesso, controllando la vezzosa strumentazione extra sopra il cruscotto, senza eccedere con la pressione della turbina, di spuntare consumi eccellenti, grazie anche al cambio Dsg, dav-

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vero consigliabile. Buona anche la capacità del bagagliaio, ampliabile verso l’abitacolo, mentre i posti posteriori hanno schienale piuttosto verticale. Da 24.450 euro. www.volkswagen.it

VW Maggiolino Cabriolet Sport 1.4 Tsi Dsg Dimensioni:

428/202/147 cm

Potenza

160 CV a 5.800 giri/min

Coppia:

240 Nm da 1.500 giri/min

Velocità massima: 0-100 km/h:

205 km/h 8,6 secondi

Consumo medio:

6,4 l/100 km (15,6 km/l)

Emissioni di CO2:

148 g/100 km


DOVE MANGIARE Ristorante Tranquillo Da cinquant’anni gestito dalla stessa famiglia, affonda le radici nell’antico Albergo Stazione (di Ambria della vecchia ferrovia, ora ciclopedovia), nella cucina semplice e curata e nella cordialità del servizio. Cucina tipica bergamasca, polenta funghi e cacciagione su prenotazione, come pesce di buon livello. La sera pizze con forno a legna. Prezzi molto interessanti, chiuso il martedì. Via Piave 5, - 24019 Ambria di Zogno (BG) Tel. 0345.91.054

agriturismo che de tempo furoreggia per i viandanti meneghini, sapere che ci sono ristoranti e alberghi gestiti sempre dalle stesse famiglie, con tradizioni e servizi d’altri tempi. O lanciarsi per i musei, o meglio ancora lungo la splendida ciclopedovia della valle che ha riconvertito il sedime della ferrovia di un tempo, stupidamente abbandonata alla fine degli anni ‘60. Quando ancora la capitale brembana offriva il richiamo del ritiro estivo della “grande Inter” di Herrera, consolidato dai rapporti con la casa di cura del Dottor Angiolo Quarenghi, tuttora all’avanguardia per le riabilitazioni. Se a San Pellegrino Terme il modo migliore

di muoversi è camminare, una vettura cabriolet è ideale per andare a spasso nei dintorni, raggiungendo San Giovanni Bianco, magari percorrendo l’altopiano di Alino e Fuipiano, splendidamente esposti al sole, per procedere poi all’esplorazione dello storico abitato di Cornello dei Tasso (origine della famiglia che inventò la posta), e la casa di Arlecchino a Oneta. Tornati sul fondovalle, oltre le galleria che indicano l’inizio dell’alta Val Brembana, si arriva a Lenna, dove il paesaggio lacustre è sempre rilassante, ulteriore piacevolezza con la vettura scoperta. Con stile ed eleganza classici.

DOVE DORMIRE Hotel Centrale Lungo il fiume, accanto alla Pasticceria Bigio, con i biscotti più famosi della Valle: è gestito dal 1934 dalla famiglia Scanzi e offre 43 camere tranquille. Ideale per esplorare il Liberty della zona, rilassandosi a fine giornata con il centro benessere all’ultimo piano. Dotato di sauna, bagno turco, idromassaggio e percorso Kneipp, con la caratteristica unica della vista su Grand Hotel e Casinò Municipale. Via Papa Giovanni XXIII, 63 24016 San Pellegrino Terme (BG) Tel. 0345.21008 www.hotelcentrale.it

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s p e c i a l e o p en a i r

EXCITING EXPERIENCE CON LA SPIDER PIÙ VENDUTA AL MONDO Tra le tante “scoperte” non poteva mancare un weekend con la Mazda M X-5, da tanti anni la spider più venduta al mondo. Ma questa nuova versione Excite è decisamente eccitante in quanto chi la compra riceve in regalo un weekend scelto fra i tanti di una lunga lista che viene data in uno scrigno. Noi abbiamo aperto lo “scrigno” e ne abbiamo scelto uno, uno fra i tanti, tutti interessanti ed eccitanti.

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estinazione: Lago di Garda, precisamente Toscolano Maderno a bordo della nostra Mazda MX-5. Imbocchiamo la A4, usciamo a Brescia est e ci dirigiamo verso Brescia-Verona. Proseguiamo verso Riva del Garda-Salò. Ora possiamo aprire la capote per goderci la natura intorno e questa splendida giornata. Eccoci a Toscolano Maderno. Due paesi vicini, con molte cose in comune. Toscolano, famosa per le sue cartiere e Maderno, aperta al turismo già da tempo, entrambe patria di pescatori, possono contare su due piccoli golfi accoglienti e bellissimi, ideali per gli appassionati di vela, pesca e per tutti gli sport legati all’acqua, senza dimenticare le passeggiate nelle colline e montagne alle loro spalle. Una volta arrivati a Toscolano decidiamo di fare una breve sosta per fotografare questo luogo meraviglioso. Il lago risplende sotto i raggi del sole e una rigogliosa vegetazione fa da cornice a questo paesaggio, viaggiare con la Madza MX-5 è davvero un piacere, comoda, scattante, sportiva ma al tempo stesso elegante, un vero fiore all’occhiello di Mazda. Rappresenta una vera e propria compagna di viaggio. Mazda analiz-

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zando i suoi clienti ha cercato di capire cosa li contraddistingue e quali sono i loro interessi principali, evidenziando delle caratteristiche comuni: passione per i viaggi, soggiorni in località particolari, weekend su strade non convenzionali. E’ da questa analisi che è nata la partnership con il marchio “Elation”, brand d’elite conosciuto come “Emozione3”, specialista nei servizi esperienziali quali attività per il tempo libero, weekend, viaggi, soggiorni in località esclusive. Pertanto, tutti coloro che acquisteranno la MX-5 Excite riceveranno anche “MX-5 Exciting Experience”, un esclusivo scrigno pensato ad hoc per Mazda che offrirà 5 differenti esperienze di viaggio:

Extreme: diverse attività sportive per aumentare l’adrenalina.

Escape: un soggiorno in una SPA per raggiungere il massimo del benessere.

In queste proposte, le destinazioni si caratterizzano per qualcosa di inusuale e unico, sulla scia di quello che in Mazda chiamiamo “Defy Convention”, e cioè sfidare le convenzioni per fare le cose al meglio. Uno degli Hotel della lista che abbiamo deciso di visitare per voi è “L’hotel Bel Soggiorno”. Si trova direttamente affacciato sul golfo di Maderno, in una posizione centrale rispetto al paese, ma anche in una zona tranquilla da cui, sia nelle camere da letto sia negli ambienti comuni, si gode di uno splendido panorama. Gli ospiti dell’hotel hanno a disposizione diverse tipologie di stanze tra standard e suite, la spa e una luminosa area relax con tisaneria. La spa è una parte importante del weekend, ma ora decidiamo di andare sul lago, con il vento fra i capelli, il sole sul viso, e negli occhi un meraviglioso panorama, per ora è la Mazda MX-5 che ci rende eccitante questo weekend.

Taste&Drive: i piaceri della tavola per provare gusto in ogni viaggio.

di Angelica Palesi

Unconventional Place: sei strutture sorprendenti per vivere esperienze inusuali Adventure: quattro itinerari per percorrere strade non convenzionali.


M O NMO AV ZOL D AU MMIX -CO 5 ME PA X C TI T E

La compagna di viaggio: MAZDA MX-5 EXCITE Icona del marchio giapponese, la MX-5 continua a far innamorare clienti di ogni età, anche a distanza di 25 anni. Lanciata nel 1989, questa piccola roadster con motore centrale ha offerto costantemente quel tipo di divertimento di guida che solo una sportiva leggera può regalare, conquistando un gran numero di fan di tutte le culture e provenienze geografiche. Più di 940.000 MX-5 sono state prodotte nell’arco di tre generazioni, e questo modello continua anche oggi a fregiarsi del titolo di roadster più venduta al mondo nel Guinness dei Primati. Un tale apprezzamento è ben visibile anche nel nostro Paese, dove dal 1990 a oggi sono state vendute più di

16.000 MX-5. Risultati così eccitanti da dare vita, per festeggiare i suoi 25 anni, a una nuova versione speciale: la Excite appunto. Disponibile nei due soli colori Titanium Flash e Deep Chrystal Blue, è disponibile sia con carrozzeria roadster sia roadster coupè, ed è spinta dal motore 1.8 da 126 Cv, abbinato al cambio manuale a 5 marce. Questa edizione limitata sfoggia poi cerchi in lega da 17” dal design specifico, le maniglie e il guscio degli specchietti con finitura cromata, e il badge “Excite” sul cofano posteriore e sulla plancia centrale. Nell’abitacolo ne abbiamo apprezzato i sedili in pelle pregiata bi-colore (sabbia e nero), il battitacco cromato, la pedaliera in allu-

minio e il navigatore satellitare a sfioramento da 6,1” con USB, Bluetooth e collegamento diretto agli smartphone. Da 25.950 euro. MAZDA MX-5 EXCITE Dimensioni:

402/172/125 cm

Potenza:

126 Cv a 6.500 giri/minuto

Coppia:

167 Nm a 4.500 giri/minuto

Velocità massima: 0-100 km/h:

194 km/h 9,9 secondi

Consumo medio:

14,3 km/l

Emissioni di CO2:

167 g/km

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La girl peugeot è online

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roprio così: la Casa automobilistica francese si avvicina sempre di più all’automobilista donna con un nuovo blog, un blog tutto al femminile, attento alla moda, alle nuove tendenze, alle donne sensibili e indipendenti: Girlitude. Un blog che ci ha affascinato fin da subito, perchè fatto da donne per le donne, che rispecchia tutto ciò che da sempre Auto&donna cerca di fare per voi. Le donne sono affezionate al marchio Peugeot e si ritrovano molto nella linea e nelle finiture delle auto del Marchio francese. Peugeot infatti è molto attenta alle proprie clienti e cerca di rispecchiare la loro femminilità nelle proprie auto attraverso quel giusto mix di charme e praticità. Basti pensare alla 208 XY o alla nuova 108, che sembra naturalmente indirizzata alle cittadine tecnologicamente evolute. Le donne cui si riferisce Peugeot sono donne indipendenti, libere e tecnologicamente all’avanguardia, persone curiose che non rinunciano mai alla propria femminilità. I contenuti di Girlitude, infatti, sono dedicati ai più avanzati trend internazionali: dalla moda al benessere, al cibo fino alla cosmesi. Girlitude è indirizzato alle donne di ogni età, alle voyager woman, ossia

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provviste di quella particolare inclinazione chiamata appunto “girlitude” (girl + attitude). Il blog, di settimana in settimana, disegna, attraverso l’esplorazione di negozi e ristoranti, una mappa delle città in cui le tendenze nascono, viaggiando da Londra a Parigi, da Tokyo a New York, da Hong Kong a Berlino. Girlitude.it diventa così un contenitore “guidato dalle donne”, che unisce la freschezza di un blog alla qualità dei contenuti di un magazine, per restituire, con curiosità e leggerezza, la ricchezza del mondo femminile. Si parla di tante cose e tutte tinte di rosa nel nuovo blogazine, un contenitore che racconta il mondo che piace a noi donne. E’ ricco di indirizzi utili (in quale albergo prenoto se vado a Berlino con le mie amiche?), poi troverete Girly tales con i racconti di talenti e artiste che ce l’hanno fatta , o ancora troverete un decalogo per come diventare una youtuber perfetta nel caso in cui abbiate deciso di diventare una pop star. Donne di tutti i tipi e generi si raccontano a Girlitude. Altra sezione che troverete è Girli-Tunes, i suoni guidati dalle donne, fra talenti emergenti e artiste già affermate, fenomeni della rete e curiosità, nuove tendenze e tormentoni. E per finire Il punto di vista G: è proprio vero che gli uomini vengono da Marte e le donne


vengono da Venere? Le relazioni, l’innamoramento, le infatuazioni momentanee, la quotidianità della vita di coppia, ma anche i rapporti di amicizia e di lavoro, interpretati con disincanto, intelligenza e ironia nei contributi inediti realizzati per Girlitude da scrittrici, fotografe, artiste e illustratrici. Una sezione speciale è dedicata alla collaborazione con LILT (Lega Italiana Lotta ai Tumori), di cui Peugeot Italia è sponsor. La prima iniziativa che Girlitude sostiene è “Il sole è vita”, una campagna di prevenzione del melanoma della pelle. Peugeot ha presentato anche una linea di abbigliamento e accessori realizzata in Italia con materiali e tessuti di alta qualità. Peugeot Collection si articola in t-shirt e shopping bag per uomo e donna, all’interno di due collezioni con le distinte anime di Peugeot: innovazione e tradizione. Da un lato Motion&Emotion, pensata per le persone dinamiche e curiose che amano viaggiare e conoscere, che vivono di passioni e di emozioni. Dall’altro, Vintage, che con la sua reinterpretazione dei luoghi del passato, è dedicata a chi ama vivere la contemporaneità con un gusto retrò. Da luglio 2014 Peugeot Collection si arricchisce di una nuova t-shirt a tiratura limitata: Paris, realizzata in seta e viscosa, che riprende l’immagine (J’aime ma Peugeot).


nell a m a r c a t r evi g i a n a

UNA DOCILE TIGRE VERSO LA FORESTA DEL CANSIGLIO Il nome scelto per questa suv è proprio quello di una tigre tailandese, che ha grinta e forza da vendere. Ma la Macan riesce ad essere docile ai tuoi comandi. È entusiasmante scattare con lei dai vigneti del prosecco alle faggete dell’altipiano del Cansiglio.

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orse non è con timore ma è certamente con rispetto che ci avviciniamo alla Macan, anche se ormai si sono tutti convinti che le Porsche sono sportive anche da donna, non solo da uomini. Lasciamo il comodo Relais Monaco di Ponzano Veneto, nella Marca Trevigiana, e attraversiamo questa dolce terra del prosecco, con vigneti a perdita d’occhio. Non per nulla queste terre fanno parte della Marca

Gioiosa e Amorosa, così chiamata dai tempi che furono. Certo vien subito voglia di spingere sull’acceleratore per provare questo diesel dalla formidabile potenza. Alcuni dicono che la Macan non è una Cayenne più piccola ma una 911 più grande. Più piccola della Cayenne ci sta bene, perchè è più raccolta, più maneggevole, meno ingombrante, insomma e ci sente più a proprio agio, specialmente in città. I sedili sono comodi e raccolti, non sono alti come i grossi

la compagna di viaggio: PORSCHE MACAN Tutta nuova, la suv compatta di Porsche ristabilisce nuovi parametri per guidabilità sportiva e soluzioni tecnologiche, il tutto condito dalla salsa di lusso con la qualità teutonica. In apparenza più piccola dei quasi quattro metri e settanta, ha abitabilità adeguata e valido bagagliaio. La meccanica si affida a motori turbo: 3.0 a benzina da 250 kW-340 CV (Macan S), 3.6 da 294 kW-400 CV (Macan Turbo), 3.0 a gasolio per l’Italia con potenza diminuita di 8 CV per evitare le tasse extra, da 183 kW-250 CV con

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560 Nm. Per tutte il cambio a doppia frizione Pdk con sette rapporti. Prezzi identici per Macan S e S Diesel, da 60.985 euro, mentre la Turbo, che comprende varie dotazioni opzionali sulle altre (come sospensioni Pasm, pacchetto Sport Chrono, sistema Porsche Torque Vectoring Plus con ripartizione variabile della coppia motrice mediante e differenziale autobloccante a comando elettronico posteriore, luci abbaglianti dinamiche, ecc.), oltre alla potenza elevatissima, costa 83.317 euro. www.porsche.it

PORSCHE MACAN S DIESEL Dimensioni:

468/192/162 cm

Potenza

250 CV a 4.000 giri/min

Coppia:

580 Nm a 1.750 giri/min

Velocità massima: 0-100 km/h:

230 km/h 6,3 secondi

Consumo medio:

5,8 l/100 km (17,2 km/l)

Emissioni di CO2:

164 g/100 km


con l a po r sc h e m a c a n

suv, ma invece ci si cala dentro l’auto, come su una coupè, una sportiva vera. E quando il motore vibra, quelle vibrazioni ti passano dentro e ti arrivano alla testa. Una goduria. Ma la sensazione più gradita di stare su un’auto eccezionale arriva quando affrontiamo le curve per arrivare all’altipiano del Cansiglio, uno dei luoghi più belli d’Italia. Si arriva in curva e si resta inchiodati al terreno, proviamo a frenar meno, poi quasi per niente e la Macan non sculetta per nulla, scivola verso l’alto con leggerezza. Già pregustiamo la discesa per rifare queste curve in piacevole sicurezza.

L’arrivo al Piano di Cansiglio è una botta al cuore, all’improvviso ti trovi in un paesaggio che non ti aspetti: siamo in Canada, nel Montana, le cime lontane in alto sono ancora imbiancate, le foreste di faggi fanno da cornice a questo verde pianoro. Perfino le mucche prealpine sembrano messe lì apposta dall’azienda del turismo, per brucare tranquille e dare uno sguardo interessato a questa Macan, meglio che non sappiano che è una tigre. Peccato non aver portato la bici, sarebbe stato bellissimo pedalare su questo pianoro in mezzo alle foreste (è qui che la Repubblica di Venezia veniva a rifornirsi di

alberi per le sue navi che allora dominavano il mediterraneo). Ricottine appena fatte, un menù tipico e un mezzo bicchiere di prosecco. Evviva si riparte. Dove dormire Relais Monaco Via Postumia, 63 31050 Ponzano Veneto (Treviso) Tel. 0422964 - www.relaismonaco.it Dove mangiare Bar Bianco, Pian del Cansiglio Tel. 0438.581082

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APPENNINO LUCANO: ANTICHI SAPORI BRIENZA: CASTELLI E PEPERONI CRUSCHI La Basilicata è una regione un pò dimenticata, ma forse questo è un valore, perchè qui si ritrovano gli antichi sapori. Il nostro tour parte da Brienza (PZ) città della Basilicata che ha maggiormente conservato integra l’architettura dell’ antico borgo medioevale (oggi disabitato dopo il terremoto del 1980). La città si trova nel parco nazionale dell’Appennino Lucano, patrimonio naturalistico. Da vedere, è il caratteristico borgo dominato dall’antico castello appartenuto alla famiglia Caracciolo e i ruderi della Chiesa della Madonna delle Grazie. Non lontano da qui, potrete gustare i sapori tipici lucani presso la Fattoria Bio di Umberto Pucciariello. L’atmosfera è quella delle antiche cascine del sud, tutto ciò che degusterete è a kilometro zero. Ogni cosa viene cotta secondo le antiche tradizioni, avrete modo di assaggiare i peperoni cruschi, i fagioli di Sarconi, cotti nella pignatta di terracotta in modo da cuocerli a temperatura lenta e costante. SATRIANO e MOLITERNO: MURI DIPINTI, CANESTRATO E FAGIOLI SARCONI C’è un paese che porta dipinta sui muri la propria storia: Satriano di Lucania, detto l’antica pietrafesa. Dal 1983 è la capitale dei “Murales” del Mezzogiorno, grazie ai dipinti sui

canestrato di moliterno

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peperoni cruschi

muri. Nel 2004 Satriano è stato inserito tra i ‘’Borghi più belli d’Italia’’ dall’Anci . Uno degli eventi è “La festa patronale di San Gianuario”, che inizia il 23 agosto con la fiera delle merci e del bestiame. Una città da non perdere è Moliterno famosa per il suo formaggio, il Canestrato di Moliterno IGP, fatto di latte di pecora e di capra che lo rende molto più digeribile. La stagionatura varia da 2 mesi a 6 anni, ad una temperatura costante di 15-16 gradi tutto l’anno. Altro prodotto tipico lucano è il Fagiolo di Sarconi. Il tipico sapore dolce di questi fagioli dipende proprio dalle condizioni climatiche che consentono di mantenere una concentrazione di zuccheri semplici. A questo prodotto è stata dedicata una sagra importante che attira turisti da tutto il mondo il 18 e 19 agosto. VIGGIANO: TARANTA CON L’ARPA Il tour si è concluso al Santuario della Madonna di Viggiano sul Sacro monte e la visita alla scuola d’arpa popolare di Viggiano. Il Santuario della Madonna del sacro Monte di Viggiano, in provincia di Potenza, è il più importante ed uno dei più antichi della Lucania. Cosa mangiare Vi consigliamo il Canestrato di Moliterno, accompagnato da un’ ottima selezione di salumi del posto, la ricotta, la salsiccia aviglianese dal sapore dolce con un retogusto di finocchio selvatico e i tipici peperoni cru-

fagioli di sarconi

schi. Punta di diamante è Il “Caciocavallo Podolico”, fatto con il latte speciale della vacca Podolica, razza pregiata che viene allevata allo stato brado in luoghi ricchi di piante aromatiche. È consumato solitamente alla fine dei pasti, abbinato a vini rossi come l’Aglianico del Vulture nonché ai mieli di Acacia, Eucalipto, Sulla e Castagno. Da non perdere gli strascinati fatti in casa o i cavatelli seguiti dalla tradizionale zuppa di fagioli di Sarconi (con le cotiche o con i funghi) e patate con le cicerchie e i funghi “misciarulli”. Dolci tipici: le frittelle dolci, i taralli, i panzerotti alla crema di ceci, la focaccia alla cannella, bocconotti, biscotti con crema di amarena e, infine, i dolci di noci di Trecchina. Dove dormire “La voce del fiume” B&B

Vico del Carmine, 5 - 85050 Brienza (PZ) www.vocedelfiume.it Albergo “Vecchio Ponte” Moliterno

www.albergovecchioponte.it “Hotel Kiris”

C.da Case Rosse – 85059 Viaggiano (PZ) www.hotelkiris.it Dove mangiare Azienda agriturismo “Il Canneto”

C.da Canneto - Galaino di Marsiconuovo (PZ) agriturismoilcanneto@gmail.com “Fattoria Bio” di Umberto Pucciariello

C.da Serra Zona Campo Sportivo - 85050 Satriano di Lucania (PZ) www.pucciariello.com Masseria Crisci “La locanda sul lago”

C.da Vallarano (Lago del Pertusillo) – 85053 Montemurro (PZ) - masseriacrisci@yahoo.it

antipasto con affettati locali, primosale e burrata

ricotta con fico carammellato e fiore di borragine


auto&donna sempre piÙ cliccata il nuovo contest ricette di viaggio:

“street food & piatti d’estate” In pochi mesi il nostro blog magazine ha quadruplicato i suoi clic, segno che si è aperto il colloquio con il mondo delle donne VOYAGER WOMAN: ecco le nostre iniziative che sono piaciute di più.

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a prima nelle preferenze è stata senz’altro RICETTE DI VIAGGIO, con premio Weekend all’Urbino Resort vinto da Alessandra Vallifuoco, che dopo esserci stata ci ha raccontato della sua fantastica e rilassante esperienza. La vittoria è arrivata dopo l’invio della sua ricetta “Cake al mascarpone e crema di marroni”, che è stata prima fra le più cliccate e poi è passata al vaglio della giuria e del suo presidente, lo chef stellato Stefano Ciotti. Dato il grande successo di questo contest, abbiamo deciso di rilanciarlo con una tematica diversa è più adatta alla stagione: lo STREET FOOD E PIATTI D’ESTATE. Basta inviare le ricette di street food (cibi da strada) o di un piatto estivo che avete assaggiato durante i vostri viaggi, e le ricette con più clic passeranno alla votazione della giuria. Come premio sempre un fantastico weekend di due notti in hotel a 4 o 5 stelle. Si ha tempo d’inviare le ricette fino al 30 settembre. Leggete tutto su autoedonna.com o sulla pagina fb.

CAKE AL MASCARPONE CON CREMA DI MARRONI di Sandra Vallifuoco

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t e r r e d ’ e x cellen t ia di Marina Bellati

Estate in agriturismo Col bel tempo, niente di meglio di luogo nel verde, dove godere della buona tavola. Gli agriturismi sono l’ideale, con un eccellente rapporto qualità/prezzo, offrono piatti genuini, ricchi di storia e sapori. Ecco gli indirizzi selezionati per voi. Torgnon (Aosta) Boule de neige

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1300 metri di altitudine, è una antica casa rurale ristrutturata, con una bella vista sul Cervino. La proprietaria, Elsa Gal e la sua famiglia gestiscono un’azienda agricola (è anche fattoria didattica, con possibilità di escursioni a cavallo a breve distanza) con allevamento di bovini, vigneti e orti. Al ristorante, aperto solo su prenotazione (max. 30 persone, prezzo circa 25 euro) Elsa sa conquistare i palati con piatti della tradizione valdostana (tipica la seuppa valpellinentse, le crespelle con le erbette e la fonduta, la carbonada e la polenta concia) e le specialità della casa (gnocchi di

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borraggine, gnocchi ripieni con la ricotta fatta in casa e le erbette, gnocchi di patate con fonduta, arrosto ripieno, carne in salamoia cucinata in umido). Da vedere Torgnon si trova nella rinomata Valtournanche, una valle laterale della Val d’Aosta e dominata dal Cervino. In estate si possono fare bellissime escursioni a piedi o in bici, ad esempio fino a scoprire i ruderi del castello di Chavacour. Vale poi la pena di spostarsi fino in valle, per andare a visitare il suggestivo castello di Fenis. Boule de neige agriturismo Frazione Mazod 20, Torgnon (Aosta),v Tel. 0166 540617 www.agriturismitorgnon.it


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i proprietà della famiglia Vimercati Castellini, è stata una delle prime aziende agrituristiche aperte in Franciacorta. In un rustico ristrutturato in mezzo ai vigneti sono state ricavate 15 camere e appartamenti, arredati in stile country e fra vigne e bosco è stata realizzata una piscina. In tavola, varie le opzioni, dalla degustazione di piccole sfiziosità a pranzo, o alla cena, completi. Seguendo le antiche ricette, la signora Daniela e lo chef Fabio Orizio cucinano piatti stagionali della tradizione bresciana e franciacortina: casonsèi ripieni di carne o insaporiti con formaggio Bagòss, tagliatelle tirate a mano zuppe di verdure dell’orto, manzo all’olio crostate con marmellate fatta in casa. Cantina con Agriturismo Al Rocol Via Provinciale, 79 Ome (Bs) Tel. 030/6852542 www.alrocol.com DA VEDERE Il lago d’Iseo e le montagne della Val Camonica sono vicine, Brescia dista una decina di chilometri. Poco lontano si possono visitare il Parco naturale delle Torbiere del Sebino, il Monastero medievale di S. Pietro in Lamosa, il lago d’Iseo con Monte Isola, la più grande isola lacustre d’Europa, le incisioni rupestri di Capo di Ponte, Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco, la Val Camonica e Ponte di Legno, il lago di Garda.

Bormio (So) Agriturismo Rini

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all’imbocco della piana di Bormio, poco prima di entrare nel paese. Ci sono le stalle che ospitano una sessantina di vacche di razza Bruna alpina e poco distante, immerso nei prati, c’è l’agriturismo della famiglia Rini (dotato di confortevoli camere in stile alpino), dove si può assaggiare il meglio della cucina tradizionale valtellinese. Formaggi, burro, salumi, miele e sono di produzione propria e possono essere anche acquistati nella “Butiga” dell’agriturismo. Agriturismo Rini Via P. Rini 2 Bormio (So) Tel. 0342 901224 www.agriturismobormio DA VEDERE Bormio è un paese che, nonostante l’intenso flusso di turismo, ha saputo conservare il suo fascino antico. Fate un giro in paese per vedere gli antichi portoni intagliati, gli affreschi sulle case, la piazza del “Cuerc” o il suggestivo ponte romano di Combo. Se invece puntate allo shopping, con mezz’ora di macchina sarete a Livigno, zona franca dove benzina, liquori e sigarette hanno prezzi imbattibili.

Soprabolzano/Renon (Bz) Maso Kaserhof

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ostruito sullo splendido altopiano del Renon, il maso di Sabine e Walter Mair offre confortevoli appartamenti per vacanze, l’accogliente Stube tradizionale del 1863 e una terrazza con vista mozzafiato sulle Dolomiti, oltre al giardino, orto, stalle e a un vasto terreno intorno al maso. Ogni giorno la cucina offre tanti piatti tipici locali. Canederli, ravioli o una pietanza di carne preparata ad arte, grazie agli ottimi ingredienti utilizzati: verdura, frutta, erbe e spezie dall’orto di casa, formaggi, succhi e vini dei masi del Renon e carne da allevamenti etici della zona. Su prenotazione organizzano una giornata al maso, con visita alla fattoria o un “lama trekking”. Maso Kaserhof Via Geirer 26 Soprabolzano / Renon (Bz) Tel. 0471 345046 www.kaserhof.it DA VEDERE Appena sopra Bolzano, raggiungibile anche con funivia o trenino, l’altopiano del Renon (circa 1.000 mt di quota) è patrimonio Unesco e consente una vista spettacolare sulle Dolomiti. Salendo con la funivia da Bolzano potrete ammirare comodamente le famose piramidi di terra, suggestivo fenomeno morenico diffuso nella regione. Moltissime utili informazioni sul sito www.bolzanodintorni.info

foto©MILANO FORWARD

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Ome (Bs) - Cantina Agriturismo Al Rocol


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t e r r e d ’ e x cellen t ia Nova Ponente (Bz) - Malga vegetariana Monte San Pietro

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ra il santuario della Madonna di Pietralba e il Bletterbach, una comoda strada forestale porta, in circa mezz’ora, alla malga Monte San Pietro di Alexander Bisan. Dal 2013 Alexander ha trasformato la propria proposta in un’offerta esclusivamente vegetariana e vegana, la prima di tutto l’Alto Adige. Le pietanze sono preparate con ingredienti regionali e addirittura dei prati e dei boschi circostanti, in gran parte biologici, dai sapori spiccati e indimenticabili come ad es. le tagliatelle al pesto di erbe aromatiche, le polpette al farro, gli gnocchi alle ortiche e agli spinaci selvatici, il gulash di verdure, polenta ai funghi e un profumato pane fatto in casa (prezzo dei piatti da 4 a 12 euro). Luglio, agosto e settembre

sempre aperto (max. 150 coperti all’aperto). Malga vegetariana Monte San Pietro Pietralba Nova Ponente (Bz) Tel. 338 6870747 - www.naturheilt.it DA VEDERE Il candido santuario della Madonna di Pietralba, a un’altitudine di 1500 metri sul mare, è meta di pellegrinaggi e conserva centinaia di ex voto. Fu fondato nel 1553 dopo il ritrovamento di una statuetta di statuetta miracolosa, una Pietà in alabastro, effettuato da un contadino del luogo. Siamo nella zona del geoparco Bletterbach, un canyon e un’area nominati patrimonio Unesco.

Varese Ligure (Sp) - Azienda Agricola biologica Il Pellegrino

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l confine fra Emilia Romagna e Liguria, è il regno di Jutta e Marco, che hanno creato questa piccola oasi di pace e del gusto. «Lavoriamo solo su prenotazione - dice Jutta - perché i nostri piatti sono preparati al momento e questo richiede qualche ora di preavviso. Anche il pane è fatto in casa. La nostra cucina è dettata dalla stagionalità dei prodotti, perciò alcuni piatti si trovano solo in una certa stagione. Alleviamo e cuciniamo il gallo nero della Val di Vara (presidio Slow Food), prepariamo i nostri conigli in vari modi e i piccoli frutti prodotti in azienda servono per i dolci o vengono trasformati in confetture, salse agrodolci e sciroppi che si possono acquistare in azienda (20 coperti, menu fisso

25 euro, bimbi fino a tre anni gratis, fino a otto anni metà). Azienda Agricola biologica Il Pellegrino Località Pelosa, 201 Varese Ligure (Sp) Tel. 0525 88264 – Cell. 328 7473502 www.ilpellegrino.eu DA VEDERE La Val Taro vanta valli incontaminate, faggete a perdita d’occhio. Per di più si tratta di una zona ricchissima di funghi porcini. Per le migliori passeggiate o ricerca dei preziosi funghi la cosa migliore è rivolgersi alle esperte guide ambientali che organizzano passeggiate ogni fine settimana (www.trekkingtaroceno.it)

Albenga (Sv) - Signola Agriturismo

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ituato a solo 3 chilometri dal mare, questo agriturismo (che dispone di 5 appartamenti e una piccola piscina) è circondato da serre e campi coltivati a ortaggi (basilico, carciofi, i tipici pomodori “cuore di bue”, presidio Slow Food…), l’attività principale della famiglia Cavallari. Tutti prodotti che vengono anche trasformati in conserve e utilizzati nel ristorante (aperto la sera dei fine settimana su prenotazione), che propone prodotti di stagione e una tipica cucina ligure. Troverete la farinata e le frittatine con le verdure di stagione, i primi al pesto o il coniglio con le olive, varie crostate e il limoncello fatto in casa, con i limoni della tenuta.

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Signola Agriturismo Regione Signola 3 - Albenga (Sv) Tel. 338 6814597 www.agriturismosignola.com DA VEDERE Mare a parte, vale la pena di scoprire il centro storico medievale di Albenga, con la sua piazza centrale San Michele, dove si affaccia il palazzo Peloso Cepolla con la sua suggestiva torre, che oggi ospita il Nuseo Navale Romano. Accanto c’è il Battistero, uno dei più importanti monumenti paleocristiani della Liguria; poco distante il Municipio con la casa-torre dei Malasemenza e il Palazzo Vecchio del Comune con la Torre Comunale di fine Trecento.


Fasano (BR) Masseria Salamina

Menfi-Partanna (Ag) Tenuta Stoccatello

n’azienda agricola biologica che sorge ai confini del parco nazionale di Roccamonfina. La proprietaria dell’agriturismo, Maria Teresa di Biaso, si occupa personalmente della preparazione dei piatti tipici del territorio. Nell’azienda vengono prodotti anche olio extravergine e vini, come il Conte di Galluccio Aglianico doc, il prodotto top dell’azienda.

mmersa fra gli ulivi, la masseriacastello Salamina (con camere e suite dotate di tutti i comfort, nonché parco e grande piscina) della famiglia De Miccolis Angelini produce internamente olio, ortaggi, confetture e perfino cosmetici all’olio extravergine. La struttura, che è anche masseria didattica, ha al suo interno un ristorante (durante la settimana aperto la sera, pranzo e cena nel fine settimana e festivi) che propone cucina tipica pugliese, dove la maggior parte degli ingredienti sono naturalmente quelli di produzione propria.

iuseppe Barcellona, chef giramondo, gestisce con Nicoletta questo baglio ottocentesco oggi diventato un agriturismo immerso fra gli ulivi e i vigneti. In collina, con una vista mozzafiato che va fino al mare, è dotato di un piccolo centro benessere, piscina, camere semplici ma dotate di ogni comfort. La cucina di Giuseppe è una tentazione continua: dalla caponata alla siciliana alle ricottine appena fatte, dai pesciolini fritti ai polipetti, e ancora cuscus di pesce, pasta alla norma, linguine alle cozze… tutto è freschissimo e cucinato alla perfezione.

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Masseria Starnali agriturismo Frazione Sipicciano Via Sessa Mignano Galluccio (Caserta) Tel. 333 9830957 www.masseriastarnali.com

I

Masseria Salamina Pezze di Greco - Fasano (Brindisi) Tel. 080 4897307 - www.masseriasalamina.it

SUD

Galluccio (CE) Masseria Starnali

G

Agriturismo Tenuta Stoccatello Km 6 S.P. Menfi-Partanna (Ag) Tel 333 9035428 www.tenutastoccatello.it

DA VEDERE Il parco regionale di Roccamonfina è un vasto territorio protetto che offre spettacolari scenari fra boschi di castagni e borghi medievali santuari e chiese, da percorrere lungo i sentieri che lo attraversano. Il parco è ricco di siti paleontologici, come le Ciampate del diavolo, le più antiche orme umane ad oggi note, impresse in una colata lavica preistorica.

DA VEDERE Fasano è un suggestivo paese dove le sagre gastronomiche e folkloristiche si susseguono per tutta l’estate (fra le più note, la “scamiciata”, a giugno). Suggestive Cisternino, tutta la valle d’Itria con i suoi trulli, gli scavi archeologici di Egnatia, la bella città di Polignano a Mare…È il Salento da scoprire, con i suoi uliveti a perdita d’occhio e il mare azzurro che attira turisti da tutto il mondo.

Da vedere Agrigento e Selinunte sono le mete più note della zona, ma ci sono molti altri incantevoli paesi ricchi di monumenti e fascino antico, ad esempio Caltabellotta, un vero e proprio paese-presepio, particolarmente suggestivo la sera. Notevole l’antica Basilica Cattedrale, che sorge in un luogo di culto frequentato fin dalla preistoria.

roccamonfina

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i s o l e ne l s o l e

Tramonto su Palmarola

PONZA, L’ISOLA DI MODA DAI BORBONI ALLE FENDI Ci vorrebbero tante e tante pagine per parlare sia della sua geografia che della sua storia. Si trova nel Lazio, ma vi si parla il napoletano, vi abbonda il pesce, ma ha anche una ricca cucina di terra. Ha pochi alberghi ma tanti B&B. Ha poca acqua ma produce del buonissimo vino, tra cui il “biancolella” portatovi dagli abitanti di Ischia durante il regno dei Borboni. Passata dall’amore dei Borboni, di cui conserva il ricordo, a quello delle sorelle Fendi, ha vissuto in uno splendido isolamento, un po’ snob, ma ora Ponza ha allargato la sua ospitalità e ha lanciato la stagione estiva con circa 80 eventi.

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ponza

Spiaggia di Chiaia di Luna

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i Borboni vi hanno lasciato anche questo splendido porto, un anfiteatro sul mare che subito ti abbraccia, ti coccola, ti fa sentire di casa. Vi hanno lasciato gli eredi degli ischitani, che tuttora parlano in napoletano e “mangiano” in napoletano, cosa che rende quest’isola ancora più suggestiva e accogliente. Ponza non è molto conosciuta, questa principessa del Mediterraneo è stata sempre “colonia” di un turismo elitario di attori, giornalisti, velisti e grandi nomi del mondo della moda, che anche non volendo respingevano gli altri. Ma oggi, invece, i ponzesi hanno aperto le porte (ed anche il porto...) e le loro case ai turisti con circa 3000 opportunità, fra cui B&B, ville e appartamenti. E creando 80 eventi per vivacizzare tutta la stagione estiva.

Alla scoperta dell’isola Cominciamo dal nome, che ha diverse origini, ma noi preferiamo la versione che la fa derivare da pontia, sorta dal mare, appellativo che veniva dato anche ad Afrodite (dal greco pontos, mare). Invece Ponzio Pilato pare non ci sia mai stato, oppure di sfuggita. E Ponza deve aver fatto innamorare anche i Borboni, perché vi fecero opere intelligenti e notevoli, come appunto il porto che conta tre livelli: quello dei moli, poi quello della via Carlo Pisacane con i negozi, e poi della strada più in alto con l’accesso alle case che danno sul porto. È un’isola dalle coste splendide che conviene ammirare via mare, con una barca, un gommone, un gozzetto. La cooperativa dei Barcaioli Ponzesi può fornire anche barca con marinaio. Una delle tappe è Chiaia di Luna, una bellissima spiaggia, con parete altissima e suggestiva. Poi le Grotte di Pilato, dove i Romani allevavano murene, che ritenevano animali sacri. E poi a Cala Feola si può mangiare sul mare al ristorante La Marina, dove il cuoco è Aniello, rustico nei modi, nell’aspetto e nei saporosi piatti di pesce. Puntata romantica bisogna farla ai Faraglioni di Lucia Rosa, dove raccontano la storia, vera, della bella e ricca

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i s o l e ne l s o l e

Cala Feola , dal ristorante La Marina

Grotte di Pilato

Lucia Rosa che, siccome non poteva sposare il suo bel ma povero contadino, si lanciò dalla scogliera e dalle rocce il suo povero corpo fu recuperato proprio dal suo amato. Mille cale, grotte, mille emozioni. Ma Ponza merita anche una passeggiata sulla Green Road che porta sulle colline, che una volta erano piene di alberi e vigne. Oggi si sta recuperando il tempo perduto, con nuovi vigneti di Biancolella d’Ischia. Un weekend non basta per viverla e visitarla, bisogna allungarlo in un long weekend. Le cose da non perdere sono: il giro dell’isola in barca, la passeggiata sul porto, la colazione al Bar Gildo nel corso Carlo Pisacane, la strada sopra il porto, con brioche e sfogliatelle fatte al momento. I tanti negozietti pieni di idee e di ironia. Una visita alla mostra dello Stracquo (opere realizzate con ciò che il mare riporta a riva) al Centro Polivalente “I Cameroni dei Confinati”. Una gita a Palmarola è imperdibile, così come una visita nella cisterna romana, in via Dragonara, appena restaurata e resa accessibile. Così come una cena o solo un bicchiere di Biancolella per l’aperitivo all’Hotel Chiaia di Luna, dalle cui terrazze vedrete un bellissimo panorama e assisterete a magnifici tramonti su Palmarola. Per cena è necessario mangiare all’Orèstorante, il ristorante del simpaticissimo e dinamico Oreste Romagnolo, e all’Acqua Pazza di Gino Pesce, stellato Michelin. Da non perdere, in alto sulla costa, A Casa di Assunta. Ma certo altri ne scoprirete da soli. Se andate a Ponza ci tornerete, come ci torneremo anche noi. R.d’A.

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Vigneti di Biancolella

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Cala con i Faraglioni di Lucia Rosa

Opera dello Stracquo, L’Arte che viene dal mare, in mostra al Centro Polivalente

Corso Carlo Pisacane per lo shopping Costumi e piatti di epoca borbonica.

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i s o l e ne l s o l e INFO www.ponzaestate.it info@ponzaestate.it COME ARRIVARE Traghetti o aliscafi da Formia, Anzio, Terracina, Circeo. Noleggio barche: Cooperativa Barcaioli Ponzesi, in corso Carlo Pisacane. Tel. 0771.809929 - barcaioliponza.it Noleggio ciclomotori in via Dante, S.Antonio, 349.7475763

Grand Hotel Chiaia di Luna

Orestante con il patron Oreste

DOVE DORMIRE Grand Hotel Chiaia di Luna **** Via Panoramica Tel. 0771.80133 - hotelchiaiadiluna.com Assicurati gentilezza, panorama e tramonto su Palmarola. Affitti e B&B (tra cui quelli arredati da Anna Fendi) Ponzaviaggi.it - 0771.809886 Turistcasa.it - 0771.809886 DOVE MANGIARE ORESTORANTE, di Oreste Romagnolo, in via Dietro la Chiesa, 4 Tel. 0771.80338 - orestorante.it Pesce, simpatia e fantasia. ACQUA PAZZA, di Gino Pesce, con una stella Michelin, in Piazza Carlo Pisacane, 10 Tel. 0771.80643 - acquapazza.com Stile, gamberi con arancia, senza esagerare.

Assunta Scarpati

A CASA di ASSUNTA, di Assunta Scarpati, in via Panoramica - Tel. 0771.820086. Grande (andateci e capirete perché) cuoca, con cucina tipica ponzese di qualità.

Cisterna Romana in via Dragonara

LA MARINA, di Aniello e Gennaro, spiaggia di Cala Feola Tel. 0771.808614 Si può arrivare anche dalla strada facendo tanti grandini. Si paga il pesce ma anche il posto. Chiedere prezzi dei piatti.

Acqua Pazza

I CAMERONI DEI CONFINATI È nelle isole ponziane che il fascismo mandava al confino i propri oppositori. In questi cameroni tra gli altri sono passati Umberto Terracini, Sandro Pertini, Lelio Basso, Pietro Nenni. Nel 1943 lo stesso Mussolini fu relegato in quest’isola insieme ai “suoi” confinati. Per fortuna oggi non vi sono più confinati ma invece vi sono esposte le opere dello Stracquo.

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Aniello, cuoco di La Marina


nza p a nte lploeri

L’ISOLA CHE TI STREGA

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are che sia proprio così. Prima quasi ti respinge, poi ti stringe con le sua braccia di rocce nere e il suo profondo mare blu. I suoi sapori forti e veri e i suoi amori travolgenti. Ma a Pantelleria oltre al meraviglioso mare, ci sono tantissime altre attrazioni naturali, come il Lago Specchio di Venere, che si trova nel cratere di un antico vulcano, con le sue acque calde e sature di zolfo, con il fondale ricco di fango e di sostanze nutrienti (grazie ai depositi di alghe termofile, dal caratteristico odore di zolfo) dalle proprietà benefiche preziose per la pelle. Il lago di Venere offre una vera e propria cura di bellezza tutta naturale e gratuita, dove ci si può rilassare nelle piccole vasche naturali di acqua calda e contemporaneamente fare salubri fanghi.Il risultato del trattamento è una pelle liscia ma soprattutto più pura.

Per chi ama raccogliere frutti e fiori, il cappero è un frutto prelibato: si presenta con dei fiori molto vistosi bianchi e rosa con punte di viola. Dalla fine di maggio comincia la fioritura e con essa la raccolta dei boccioli floreali non ancora aperti. Devono essere raccolti in modo tempestivo, prima dell’alba e appena germogliati. Quelli di dimensioni minori divengono, dopo la maturazione, il prodotto migliore. Una volta raccolti vengono messi a maturare in salamoia di sale marino. A chi piace invece camminare lungo la costa e inoltrarsi nell’entro terra, può divertirsi a cogliere coloratissimi fiori tra cui le Orchidee spontanee di colore rossastro. Le cantine dove vengono prodotti i vini zibibbo e passito, fiori all’occhiello di Pantelleria, sono delle autentiche meraviglie da visitare, come quella di Donna Fugata, dove è anche possibile gustare un aperitivo. Tantissimi i personaggi famosi del cinema, della cultura, della musica, della politica e della moda, hanno trovato il loro rifugio a Pantelleria. E se lo hanno trovato loro…

dove dormire

L’APPRODO MEDITERRANEO HOTEL*** UN GIARDINO PANTESCO IN RIVA AL MARE “L’Approdo Mediterraneo” è l’unico hotel dell’isola direttamente sul mare, anche se ha soltanto tre stelle e prezzi abbordabilissimi. Sembra quasi una fortezza che protegge le acque limpide della baia di Cala Tramontana, nella riviera di Levante dell’Isola, tra le sorgenti termali di cala Gadir, il Faraglione di Cala Levante e l’Arco dell’Elefante, a poche centinaia di metri. Le 10 camere dell’hotel (doppie, junior suite e family) sono luminose e corredate di frigo/bar, tv, cassaforte, aria condizionata e connessione internet free, bagni con finestra, doccia e phon. La struttura ospita una sala convegni, che può trasformarsi per accogliere eventi, proiezioni, feste private e disco. Da quest’anno una nuova gestione sarà tenuta da Renata Meroni, famosa p.r. di grandi personaggi, come il Maestro Luciano Pavarotti, e grande appassionata di buona cucina, che ha avuto rubriche su alcuni settimanali. Ai fornelli, Federica, una chef giovane e molto apprezzata nell’ambito milanese, che utilizzerà solo prodotti panteschi e siciliani. La prima colazione è ricca di prodotti freschi e brioche appena sfornate. Il bar, con panini, tramezzini e bevande, funziona tutto il giorno, anche per i clienti esterni, e il pranzo propone, ad un prezzo assolutamente competitivo, un ricco buffet. Aperitivo happy hour. La sera la cena è servita, con piatti ricercati e prezzi contenuti. (In collaborazione con l’Hotel Club Levante, è possibile affittare auto, barche e prenotare diving e tour organizzati.) info@lapprodopantelleriahotel.com Tel. 0923 418609 - 0923 915547 WEEKEND IN

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isole nel sole

palmarola: la piÙ bella? Per fortuna abbiamo alcune delle isole più belle del mondo, dalle più grandi alle più piccole, ma nonostante vengano da ognidove a visitarle, ce ne sono alcune che sono meno conosciute, o almeno hanno degli angoli più “wild”.

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ome non cominciare da Palmarola, definita da Folco Quilici l’’isola più bella del mondo, che vive in simbiosi con Ponza, ma che gli stessi ponziani difendono come la loro coscienza ecologica. Infatti è riserva naturale e qui non arriva l’energia elettrica, che però viene prodotta con pannelli solari. I frigoriferi sono alimentati con bombole gas. C’è un solo ristorante, la villa di una delle sorelle Fendi e poi le altre abitazioni sono ricavate dalle suggestive casegrotte dove abitavano gli antichi conta-

Grotte nella costa

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dini che le avevano scavate nella roccia dell’isola. La roccia vulcanica di quest’isola è magica, ha mille sfumature, grotte meravigliose e un’acqua limpidissima. A volte ci si chiede perchè andare a cercare mari limpidi a migliaia di chilometri di distanza. Ma l’abbiamo vista Palmarola? Il nome Palmarola deriva dalle palme nane, uniche d’origine europea , i cui semi sono stati portati dal vento e si sono incastonati in queste rocce a strapiombo sul mare. Cala del Porto è l’unico punto dove si può approdare e dove attraccano i batteli che vi portano i turisti da Ponza.

Palmarola deve il suo nome alla palma nana, unica palma d’origine europea, che cresce sui suoi faraglioni


palmarola al tramonto

INFO: Si può visitare Palmarola con minicrociere o con noleggio barche, rivolgendosi a Cooperativa Barcaioli Ponzesi, Corso Carlo Pisacane, tel. 0771.809929, www.barcaioliponza.it

Cala del porto, Famose case-grotta, uniche abitazioni oltre la villa Fendi e la Locanda O’Francese Ristorante/locanda O’Francese a Cala del Porto

DOVE DORMIRE: Sono disponibili camere con mezza pensione al Ristorante O Francese Tel. 3802542553 - www.palmarola.org

L’assessore Musella durante l’operazione “Un volontario per amico” con cui Ponza/Palmarola dà ospitalità in cambio della pulizia delle spiagge.

villa fendi

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isole nel sole

altre isole wild

montecristo Isola selvaggia e disabitata, coperta di macchia mediterranea. L’Isola di Montecristo è una delle isole più inaccessibili e selvagge dell’intero Arcipelago Toscano, ed è anche quella più lontana dalla costa. Qui sono ammessi solo mille visitatori l’anno. L’isola è disabitata non ci sono strade e costruzioni moderne, c’è solo un abitante. All’arrivo sull’isola, a Cala Maestra, è possibile vedere l’unica costruzione dell’isola, villa Watson- Taylor. L’isola da qualche anno si è ripopolata di farfalle, infatti solo in quest’ isola si contano 11 varietà su 280 in Italia. Il ripopolamento di questi meravigliosi lepidotteri è dovuto alla derattizzazione che è stata praticata negli anni, ora l‘isola è considerata “rat free”, quindi potrete facilmente incontrarle durante le vostre giornate. Cala Maestra è aperta sul versante nord-occidentale, ed è l’unica inse-

natura di Montecristo dove l’approdo e l’attracco sono abbastanza agevoli. Per potersi recare a Montecristo, dove vi sono solo due abitanti, è necessario ottenere un’autorizzazione apposita e non si può superare un certo limite annuale di visitatori. Vengono pertanto autorizzate dall’ente gestore visite giornaliere che si svolgono per gruppi che vengono guidati attraverso i due percorsi didattici da personale forestale. Spesso il numero dei richiedenti è superiore alla disponibilità, per cui si possono verificare tempi di attesa piuttosto lunghi. Info: Ufficio forestale di Follonica Tel. 0566-40019 - utb.follonica@corpoforestale.it

alicudi La più occidentale delle Eolie, è ancor oggi una piccola terra distante da tutto, qui le comodità scarseggiano. È dominata dal monte Filo dell’Arpa, un vulcano spento di circa 5 km², quasi perfettamente circolare, con coste scoscese e ripide. L›isola è abitata solamente sul versante est, infatti l›unico centro abitato dell›isola è chiamato anch›esso Alicudi. Qui il mare è cristallino e particolarmente pescoso, è accessibile solamente tramite scogli o spiaggette di sassi. Non esistono le classiche spiagge sabbiose. Risalendo invece le ripide mulattiere, ci si immerge nei mille colori offerti da agavi, fichi d›india, capperi in fiore. Gli unici mezzi di trasporto, che non siano le proprie gambe, in grado di arrampicarsi per le ripide mulattiere sono l›asino e il mulo. Non vi sono strade carrabili, ad eccezione di quella in cemento che si snoda per alcune centinaia di metri e serve per collegare il piazzale adibito ad eliporto per le emergenze, al piccolo molo. DOVE DORMIRE: Case vacanze in affitto Tel.090-9889681 - www.alicudicasamulino.it

Gorgona L’isola più piccola dell’Arcipelago Toscano, a ovest di Livorno, ha 300 abitanti (perlopiù detenuti) è infatti l’ultima isola-carcere italiana, qui un centinaio di detenuti lavora a piccole produzioni di alta qualità circondati da un mare cristallino e una corona di scogliere disabitate. In alcune giornate è possibile visitare questa speciale isola-colonia, pranzare coi suoi abitanti e pranzare con i prodotti locali. La visita dell’isola è consentita in genere ogni martedì dei mesi estivi a piccoli gruppi. Info: È accessibile con visite guidate organizzate da Livorno Toscana Mini Crociere Tel.334-2377941

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altre isole

ild

linosa È una piccola isola di origine vulcanica posta nel Canale di Sicilia, al centro del Mediterraneo. Selvaggia é la sua bellezza. Linosa, non colpisce solo per i suoi meravigliosi fondali, sicuramente tra i più belli d’Italia, ma anche per i colori del suo paesaggio tutto da ammirare. L’isola anche per le sue dimensioni, è a portata d’uomo e da un gran senso di libertà. La sensazione principale che potrete provare è quella di essere fuori dal mondo, l’isola infatti non possie-

de un aeroporto e nemmeno un vero porto. Qui basteranno solo pochi giorni per farvi dimenticare anche in che giorno vi trovate. Anche se in scala ridotta qui c’è tutto: un piccolo centro vivace, qualche negozio e la possibilità di soggiornare in qualche casa locale. DOVE DORMIRE: Si affittano dammusi dove sia arriva a piedi Linosa island - Tel.333-2531316

asinara Questa piccola isola, si trova nella parte nord-occidentale della Sardegna, nel golfo che ne porta il nome. Formata da rocce scistose con base in granito, e perciò molto arida, Nel corso della Prima Guerra Mondiale Asinara venne utilizzata come campo di concentramento e di cura per prigionieri di guerra. Oggi è un parco naturale, e l›unico centro abitato è Cala d’Oliva. Grazie al lungo isolamento le spiagge dell’Asinara sono ancora incontaminate, immerse nel verde della macchia mediterranea e frequentate dagli asinelli bianchi. La spiaggia di Cala d’Arena è forse la più bella di tutta l’isola. Nella parte orientale, verso

il golfo dell’Asinara, è situata Cala di Sgombro di Dentro: qua ci sono belle calette riparate dal vento, come Cala Serena.Nella parte opposta, molto esposta ai venti, si trova, invece, Cala di Sgombro di Fuori. Come arrivare: Per arrivare all’Asinara ci si può imbarcare a Stintino o da Porto Torres. Per info: www.parcoasinara.org DOVE DORMIRE: Ostello di Cala D’oliva camere multiple e matrimoniali a 55 euro a persona: Tel.3461737043 asinara@gmail.com

pelagosa Queste piccole isole, che hanno molto in comune con le Tremiti sono state a lungo contese nel XIX e XX secolo, per poi passare definitivamente alla Jugoslavia ed infine alla Croazia. Pelagosa è circondata da acque pericolose che rendono molto difficile l’approdo, ma questo non scoraggia i pochi turisti che durante i mesi estivi raggiungono in barca l’isola e la sua unica isolatissima e deserta spiaggetta di sabbia dorata. Il clima di Pelagosa è particolarmente mite, quasi subtropicale, con inverni molto miti ed estati calde. Pelagosa rimane ancora avvolta solo dal suono del mare, tanto che pare quasi che questo arcipelago piccolissimo, sperduto nel bel mezzo dell’Adriatico, non appartenga ad altri se non a se stesso ed alla sua millenaria ed incantata solitudine. DOVE DORMIRE: Si affittano appartamenti nel faro: Tel.00385-21390609 - www.lighthouses-croatia.com WEEKEND IN

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eekend al mare

SENTIeri sul blu La grandiosità dei paesaggi, sentieri mozzafiato, il mare turchese, un contatto umano ancora genuino, lontano dalle chiassose e affollate località mondane, fanno dell’Ogliastra, nella Sardegna centro-orientale, un luogo che fa apprezzare appieno il fascino del selvaggio.

sardegna

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ogliastra

A

testo e foto di Vittorio Giannella

lzi la mano chi , dopo un lungo inverno grigio e piovoso non sogna di tuffarsi per primo, a giugno, in un mare da urlo. Li chiamano “unplugged” quelli che vogliono staccare la spina. Da tutto. Dagli orari e dallo stress, una pausa per ritrovare se stessi e i propri ritmi, sensazioni che solo l’isola amplifica scollegandoci davvero dalla quotidianità degli impegni e degli obblighi. Dunque, destinazione Ogliastra, una delle aree più intatte d’Italia. Mare e non solo, finalmente quante splendide escursioni ci attendono, quanti splendidi panorami, quante innumerevoli occasioni avvincenti grazie all’asprezza dei luoghi e alla difficoltà per raggiungerli. La nave esce dal porto, una lunga traversata ci attende, a occidente è tutto un fiammeggiare di porpora e giallo, con le nuvole sfilacciate dal vento ; va in scena il tramonto. Dieci ore dopo la nave rasenta la costa montagnosa ogliastrina, una barriera impenetrabile, tra le più alte d’Europa, lunga 40 chilometri, d’impressionante bellezza , siamo in mare ma sembra di essere in mezzo alle montagne. Calcari mesozoici si ergono per centinaia di metri, fino a 600-700 metri, sollevati dalle formidabili spinte tettoniche ancora in atto e le onde che incessantemente le erodono. Ogni cavità, ogni piccola sporgenza è destinata a diventare un nido di falchi della regina, pellegrini o berte. La prima tappa è raggiunta ; Arbatax località portuale di Tortoli. Il paesaggio è altamente industrializzato, ma una visita alle guglie di porfido rosso, modellate dal mare e dal vento non bisogna perderla, e se la fame ci attanaglia, un pranzo a base di pesce freschissimo al ristorante della cooperativa pescatori locale non deve essere perso . Antonio, una guida della cooperativa Goloritzè ci aspetta per portarci alla foresteria locanda del Golgo di Baunei dove faremo base per qualche giorno, accompagnati nelle escursioni del sentiero, selvaggio blu, da giovani esperti di questi luoghi accidentati, a cui spetta il compito di coniugare il fascino dell’Ogliastra con le attività di un turismo che non rovini questo suggestivo isolamento. La strada sale rapidamente ai quattrocento metri di Baunei, paese di poche anime, tutte raccolte in piazza per un concerto di canto a tenores sardo, abbellito con qualche murales naif, in fondo, all’orizzonte, una quinta di monti dalle particolari forme rocciose, chiamati localmente “tacchi”si scolorano nella foschia mattutina. La strada, come un nastro, s’inerpica su questi terrazzamenti precipiti, ammantati di lecci e da una lussureggiante macchia mediterranea, a volte impenetrabile, di cisti, filliree, corbezzoli e mirti, altipiani dove la meteorologia, le particolarità botaniche e faunistiche, la presenza marginale dell’uomo e , ovviamente il mare, hanno concorso a creare un territorio tanto prezioso da proteggerlo con l’istituzione di un parco nazionale nel 1998, considerato da molti il più bello e selvaggio tra i parchi italiani . Greggi di pecore si muovono rapidamente tra gli asfodeli in fiore , e di tanto in tanto si vedono i caratteristici cuili, ricoveri per gli animali allo stato semibrado, la cui origine si perde nella notte dei tempi, costruiti con una base circolare in pietra, tronchi di ginepro a cuneo che sorreggono graticci di erica arborea. Il Golgo Dopo un’ora di viaggio con gli occhi sazi di visioni, appare tra tronchi contorti di olivastri secolari la chiesetta campestre seicentesca di San Pietro in Golgo, segno che siamo arrivati alla base. Camminiamo in una grande radura polverosa che ricorda la savana africana, ma invece dei leoni e delle zebre, ci ritroviamo fianco a fianco con capre, asinelli e cavalli, maiali e bovini in totale libertà ; emozioni e profumi ormai sopiti dalla quotidianità acquistano vigore, come vitamine per l’anima. La foresteria della cooperativa Goloritzè, ben inserita nel contesto paesaggistico, spartana , com’è giusto che sia in un luogo

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eekend al mare così, è un ottimo punto di partenza per percorrere i sentieri che scendono nelle varie calette raggiungibili anche via terra : cala Sisine, cala Goloritzè, e cala Luna, sentieri ben segnalati , riaperti e resi di nuovo fruibili dal sogno di due grandi alpinisti italiani, Mario Verin e Peppino Cicalò, che hanno ritrovato e ripercorso antichi sentieri di fatica dei carbonai e pastori, inghiottiti dalla macchia, con diversi tipi di difficoltà ma uniti da un’unica caratteristica ; le pendenze che mettono a dura prova le gambe ( ma, visto lo spettacolo che offrono, vale la fatica). Abbiamo qualche ora per ambientarci e conoscere meglio questo altipiano dalla morfologia tormentata, il Golgo, una sorta di libro geologico a cielo aperto, e subito ci dirigiamo verso Su Sterru, una profonda buca di quasi trecento metri che raccoglie l’acqua incolore delle piogge e le porta in mare, più giù , per colorarsi delle decine di sfumature. Seduti su un tavolaccio della locanda assaporiamo, in compagnia di Gavino la guida che ci porterà domani a cala Goloritzè, dei dolci ripieni di formaggio, fritti e serviti lucidi di miele, i sebadas, con l’immancabile corposo vino cannonau . Conoscere la gastronomia di un territorio è necessario se si vuole comprenderne la cultura e l’anima, e Gavino mi racconta : “ Qui sono stati rinvenuti contenitori in ceramica nuragiche, che documentano la lavorazione del latte per farne formaggi già millenni fa, e che la forza di questa terra baunese, rispetto ad altri luoghi dell’isola, sta nel fatto che abbiamo trattato con più rispetto la nostra terra” . Non dubitiamo su quanto affermato da Gavino perché insigni studiosi di natura concordano e affermano che l’Ogliastra è senza dubbio il più bel tratto di costa italiano, ma domani anche noi potremo dire la nostra, con un itinerario che serba intatta la bellezza della natura e che affascina quanti, per la prima volta, prendono contatto con la Sardegna.

i grottoni di cala luna

La caletta più esclusiva Bisogna imboccare lo sterrato vicino la foresteria per arrivare dopo poche centinaia di metri a Serra Salina, punto panoramico del sentiero sulla splendida cala Goloritzè, 300 metri più in basso, vediamo le onde infrangersi ma non il rumore, coperto dal ronzio degli insetti in cerca di polline tra i fiori , Gavino ci mostra, su una roccia verticale, due olivastri levigati, contorti , abbarbicati , non domi, esposti ai capricci del vento e della natura , da una piccola fenditura un rivolo di acqua preziosissima che permetteva ai pastori, di sopravvivere nelle aride estati. Guardiamo con attenzione ai lati del piccolo sentiero e spesso vediamo orchidee selvatiche come la rara Ophrys chestermanni, una specie endemica sarda, poi all’improvviso, cala mariolu

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ginepro abbarbicato alla rocciA


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il grifone sardo nidifica fra le rocce piu impervie

primo piano di muflone sui monti di baunei

Charaxes rara, ma non in sardegna

i tacchi vicino ulassai

chiesa seicentesca s. pietro in golgo

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cala luna e in fondo cala gonone Cala luna i grottoni

ci appare il pinnacolo calcareo di Caroddi, alto 100 metri , a detta di Gavino facile da scalare ; facciamo finta di non aver sentito. Il sentiero si affaccia direttamente sulla cala Goloritzè e lo scenario che si presenta è grandioso ; davanti un’acqua turchese dalle svariate sfumature, alle spalle le guglie rocciose appuntite, in fondo un arco naturale che chiude la baia. Gavino mi mostra gli “ispuligi de nie”, polvere di neve, i minuscoli sassolini, che hanno rotolato a forza di onde, migliaia di anni per levigarsi in questo modo, e che formano la minuscola spiaggia di cala Goloritzè. Un bagno veloce poi sdraiato su queste pietruzze chiudo gli occhi e , come un falco, a braccia aperte, volo sopra picchi inviolati, boschi e falesie, ma dopo mezz’ora Gavino mi riporta a terra dicendomi che dobbiamo tornare, e alla nostra domanda “quanto impiegheremo a risalire fino al rifugio” la risposta secca è :“Prendetela con calma e cristiana rassegnazione e vedrete che in un ora e mezza ce la faremo”. Il giorno seguente è la volta di cala Luna , la più nota ed estesa, chiusa da due promontori rocciosi e raggiungibile facilmente in barca. A metà del percorso un incontro casuale con un pastore mi permette di riprendere fiato ; ci prega di restare e di mangiare qualcosa con lui perché CAla mariolu

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è da due giorni che non parla con nessuno, e così seduti su un masso all’ombra di un leccio da sughero, senza posate d’argento e bicchieri di cristallo, ci facciamo rapire dai profumi di un ottimo porceddu per finire con un goccio di mirto. La cala più nota Ci rimettiamo in marcia e arriviamo a cala Luna con le ombre già lunghe ; un incanto. La piccola laguna, con acqua calma specchia un cielo blu, ospita uccelli limicoli di varie specie, come cavalieri d’Italia, corrieri piccoli e piro piro. La costa alta e rocciosa presenta cavità enormi, chiamati localmente “ grottoni” utili ripari per quando il sole è allo zenit o si è sorpresi da un acquazzone improvviso. Facciamo un bagno, ci sentiamo ribattezzati, domani ci faranno vedere il resto della costa con una barca, cala Biriola, cala Mariolu irraggiungibili da terra, il solo momento comodo della vacanza in questo angolo di Sardegna pronto a stupire.


ogliastra INFO COME ARRIVARE In traghetto da Genova, Civitavecchia diretti ad Arbatax, e a partire dal 2 giugno fino al 25 settembre sarà operativa, per la prima volta, la tratta Livorno - Arbatax (con frequenza settimanale) la nuova compagnia di navigazione “low cost” Go in Sardinia. www.goinsardinia.it Altre compagnie sono www.mobylines.it www.tirrenia.it In aereo gli aeroporti più vicini sono quelli di Cagliari e Olbia, che accolgono diverse compagnie aeree. Per informazioni sul territorio www.portalesardegna.com DOVE DORMIRE Foresteria Cooperativa Goloritzè al Golgo, posizione tranquilla e silenziosa tra boschi di olivastri e lecci. Da qui si dipartono numerosi

sentieri e i ragazzi della cooperativa sono grandi esperti e guide di questo territorio. Tel. 368.7028980 - www.coopgoloritze.com Hotel Genna e Masoni a Cardedu, 13 camere vicine alle spiagge di Cea e Torre Bari, colazione inclusa, internet ad alta velocità gratuito. Tel. 0782.24029 - www.gennaemasoni.it Hotel La Bitta, domina la baia di porto Frailis a due km da Arbatax e cinque da Tortolì. Centro benessere e massaggi, ottimi i due ristoranti, uno all’interno e l’altro che si affaccia sulla spiaggia. Tel. 0782.6670 80 - www.arbataxhotels.com DOVE MANGIARE Ristorante Agugliastra a S.Maria Navarrese, comune di Baunei. Malloreddus al pomodoro e salsiccia, culurgiones al pomodoro e basilico, da mangiare all’aperto nella buona stagione. Tel. 0782.615005.

spettacolare vista dal ristorante sa madonnina a lanusei

culiugionis al pomodoro e menta

Sa Madonnina a Lanusei, in posizione stupenda dominante la costa dall’alto. Ottimi gli arrosti di capretto, agnello, porceddu, piatti del territorio e gli ottimi vini cannonau. Ittiturismo La peschiera cooperativa pescatori di Tortoli Se amate seppie e favette, fritture ottime, anguille con patate, paste al sugo di crostacei è il posto che fa per voi. Interessante vedere come i pescatori catturano i pesci nella peschiera sfruttando le maree. Annessa pescheria dove acquistare pesce fresco. Tel. 0782.664415 667827.

hotel la bitta la spa sul mare

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Montagna & sport

Dalle Alpi agli Appennini l’Italia può contare su migliaia di località di montagna, dove oggi la tendenza è quella di godere la propria vacanza anche per fare dello sport e rimettere in forma il proprio fisico. Ecco alcuni esempi.

LA MEZZA MARATONA TRA LE ALPI DI SIUSI Per chi ama le alte quote, l’Alpe di Siusi è la meta ideale, qui ci si può divertire con escursioni di montagna e praticando numerosi sport. Quelli praticati nella zona sono l’arrampicata, il golf, il nordic walking e la mountain bike. Oltre al trekking e alla mountain bike qui trovano spazio anche attività particolari come il parapendio. Si può volare nel cielo azzurro delle Dolomiti scortati da un esperto pilota per un’esperienza indimenticabile. Con l’of-

ferta Alpe di Siusi Running Week, dal 5 luglio al 12 luglio, potete iscrivervi alla gara per la Mezza Maratona Alpe di Siusi, incluso avrete anche il “Libretto Running Park Alpe di Siusi” per seguire utili consigli e godere al meglio dei tracciati di running scegliendo i più adatti a voi.

VAL DI LEDRO, TRA RUNNING E ARRAMPICATE

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La Valle di Ledro è un angolo dell’Alto Garda che offre tante possibilità agli amanti dello sport, della natura e della storia. È una palestra naturale immersa nel verde. Molti sono gli sport cui ci si può dedicare grazie alla presenza del lago e dei monti attorno, che permettono di praticare il nuoto, la vela, la canoa, l’escursionismo e l’arrampicata, qui di certo non vi annoierete. Per gli appassionati, ci sono anche alcuni percorsi running di varia difficoltà, distribuiti in tutto il territorio della Valle di Ledro. Quattro spiagge attrezzate e duecento chilometri di sentieri offrono ai biker più scatenati tanti percorsi. Gli escursionisti invece potranno visitare l’area delle palafitte di Molina, da poco inserita nel Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, di grande suggestione. Tra un’escursione e una pedalata, non dimenticate di visitare i paesi dell’area.


BIKE TOUR NEL CUORE DELLE DOLOMITI Nova Ponente è il paese più soleggiato dell’Alto Adige. Questo è un perfetto punto di partenza per diverse escursioni se siete amanti del genere. Sono particolarmente amate le escursioni nelle malghe, nella zona del Monte Regolo. Questa valle vi attende per regalarvi delle vacanze indimenticabili in sella alla vostra mountain bike. Il pacchetto comprende 4 giorni di tour guidati in 2-3 gruppi di livello; ogni settimana ci saranno corsi di mountain bike sul bike park e l’assistenza durante il vostro soggiorno da parte di una

In bicicletta attraverso le Alpi(ne Pearls)

specialista e bikeguide. Inoltre potrete trovare una bike infoteca con 30 proposte di tour in versione digitale e su cartina. Dopo il tour, gli ospiti potranno comodamente rilassarsi nella spa. DOVE DORMIRE Hotel Pfösl, 39050 Nova Ponente Schwarzenbach 2 Telefono +39 0471 616537 Fax +39 0471 616760 info@pfoesl.it - www.pfoesl.it

Se siete amanti delle escursioni in mountain bike questo è il posto che fa per voi. È possibile pedalare attraverso 10 Perle delle Alpi in 4 diversi paesi alpini per 18 giorni consecutivi, da Bad Reichenhall in Germania a Interlaken in Svizzera passando per l’Austria e l’Italia. Tra le particolarità che proponiamo agli appassionati di ciclismo ci sono le Alpine Pearls, dove potrete visitare meravigliosi paesaggi a bordo di bici elettriche a Berchtesgaden e Bad Reichenhall (Germania). Successivamente attraverserete Racines e Moso in Passiria, due perle altoatesine amate da tutti i ciclisti su strada. Poi potrete fare tappa a Valdidentro, nota per i suoi straordinari percorsi in alta quota, tutti mappati GPS. Il viaggio si concluderà in Svizzera, dove potrete festeggiare la conclusione del vostro tour a Interlaken, magari pedalando su una bici elettrica alla scoperta di questa splendida regione alpina patrimonio Unesco.


montagna & sport

La magia di Barcis su due ruote Se siete amanti della montagna e dello sport e avete scelto Barcis per le vostre vacanze, non rimarrete delusi. Qui infatti potrete scegliere tra 23 percorsi adatti a tutti i tipi di biciclette, purché dotate di un cambio efficiente. Gli itinerari prendono il via dalla conca di Barcis e si sviluppano a nord verso la Val Meduna, a sud/est verso Montereale Valcellina e Castel d’Aviano, a ovest in direzione della valle del Piave. Sulla guida sono indicati anche alcuni percorsi fuoristrada, che si snodano su carrarecce o forestali a fondo naturale e vanno affrontati, ovviamente, in sella alla vostra mountain bike. INFO Dolomiti Friulane Tel. 0427 71775 info@dolomitifriulane.info - www.dolomitifriulane.info

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DOVE DORMIRE Hotel Torre - Ristorante La Terrazza Via Zubiani, 78 – 23035 Sondaloso (So) Tel. 0342.801131 info@hoteltorre.eu Posta Zirm Hotel Albergo tagliato su misura per gli escursionisti e gli appassionati di montagna. Strada Col Alt 95, Corvara (Bz). Tel. 0471.836175 info@postazirm.com www.postazirm.com


CASERA RONCADA E CASERA BREGOLINA GRANDE

L’itinerario non comporta grosse difficoltà per quanto sia abbastanza lungo (circa 6 ore andata-ritorno) e quindi è consigliato a escursionisti allenati. Si tratta di un percorso che offre interessanti spunti botanici e faunistici, ma soprattutto di un itinerario panoramico che offre splendidi scorci sugli Spalti di Toro e il gruppo dei Monfalconi.

ESCURSIONE AL CAMPANILE DI VAL MONTANAIA Un itinerario abbastanza semplice e adatto a tutti, della durata complessiva di 3 ore e 30 minuti. INFO Tel. 0427.71775 info@dolomitifriulane.info www.dolomitifriulane.info

Un’estate tra le Dolomiti Friulane Tutte le montagne del Friuli Venezia Giulia offrono tantissime soluzioni per escursioni a piedi, adatte con bambini, in coppia o con gli amici: le Dolomiti Friulane con Piancavallo ai loro piedi, sono un’immensa palestra a cielo aperto. Una palestra sempre aperta, 365 giorni l’anno, dove gli sportivi siano essi principianti o agonisti possono praticare il loro sport preferito in aree altamente specializzate e attrezzate. Qui potete passeggiare ed esplorare le meraviglie di queste montagne dichiarate dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. Le passeggiate naturalistiche si svolgono su itinerari spettacolari, dei quali vi proponiamo questi due, tra i molti praticabili, che portano alla scoperta delle più belle cime di questo sistema. WEEKEND IN

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bormio sport & terme

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Lo sport con la montagna si abbina molto bene anche a Bormio, dove tanti atleti vengono per rigenerarsi, sia allenandosi sia rilassandosi in queste terme famose fin dai tempi dei romani. Quest’anno arriveranno anche le farfalle del volley femminile, della Unendo Yamamay.

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ttraversiamo un temporale estivo, ma l’eleganza e il comfort della nuova Mercedes Classe C portano in secondo piano le condizioni meteo. E ringraziamo ancora il Concessionario Autotorino di Castione Andevenno che ce l’ha affidata per arrivare fino a Bormio dove ci aspettano le famose terme. Percorrendo la statale 38, la natura sembra assecondare le nostre sensazioni e le nuvole lasciano presto il posto ad un caldo sole. La nuova Classe C colpisce dapprima per il suo design incisivo e dinamico racchiuso in linee moderne e poi per la finezza e l’alta classe degli interni con un innovativo touchpad sospeso sulla plancia che semplifica le operazioni di guida.

Sulla Statale è un attimo sentire la potenza del motore diesel equipaggiato che assicura prestazioni brillanti ed un elevato piacere di guida. Uscendo dall’ultima interminabile galleria che precede Bormio, la conca che si apre ai nostri occhi è ampia e luminosa, scavata nei secoli dai ghiacciai e dai corsi d’acqua. Il centro storico è suggestivo e percorrendo la via principale ricca di negozi di pregio si giunge alla storica piazza del Querc, la caratteristica copertura che nei secoli ha ospitato mercati, eventi e ancora oggi è cuore pulsante della città. Bormio è nota oltre che per i suoi importanti eventi sportivi, primo fra tutti i campionati mondiali di sci alpino, anche per le sue terme, citate fin dal tempo degli antichi romani. Infatti ancora oggi le Terme di Bormio sono meta di molti atleti che qui vengono a rigenerarsi nel corpo e nella mente per preparasi al nuovo campionato. Infatti abbimao saputo che prprio qui verranno a fine agosto/ inizio settembre le bellissime “farfalle” del volley femminile che militano nella Unendo Yamamay. Sarà uno spettacolo vederle allenarsi, rigenerarsi alle terme e girare nelle vie di Bormio. E se ci vengono loro, ci veniamo anche noi. Quindi giusto il tempo di ristorarci in uno dei tanti locali in stile alpino, e proseguiamo verso l’imponente stabilimento di Bormio Terme, situato nel cuore della città. Bormio Terme si inserisce nella millenaria tradizione delle fonti termali del Bormiese (ne narra addirittura Plinio il Vecchio in epoca Romana) con una storia che affonda le proprie radici nei primi anni del Novecento quando, nel 1920, veniva fondato nel centro di Bormio un piccolo stabilimento dedicato alle pratiche termali che da allora, senza interruzioni, è cresciuto sino a diventare una moder-

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montagna & sport

na struttura dove i servizi rivolti dapprima alla salute, poi al benessere, al relax ed alla bellezza trovano qui una risposta aggiornata alle esigenze del pubblico nelle attrezzature impiegate. Bormio Terme diviene così un luogo imperdibile per ampie fasce di popolazione: giovani e anziani, famiglie e gruppi organizzati; un luogo da vivere per soddisfare il bisogno di rigenerarsi ‘staccando’ dalla routine quotidiana. Atout dello stabilimento termale è l’accesso senza limiti di età ai bambini che fanno di Bormio Terme meta ideale per tutta la famiglia con spazi dedicati: due vasche interne dotate di divertenti giochi d’acqua e, d’estate, una vasca esterna dove giocare con divertenti pupazzi spruzza acqua. Le acque Le sorgenti termali scaturiscono a pochi chilometri da Bormio, dove se ne contano ben nove, co una temperatura che oscilla tra i 35 e i 41 gradi.

Autotorino Via Al Piano SS 38 23012 Castione Andevenno Tel. +39 0342.359211 Fax. +39 0342.359260

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Grazie alla loro piacevole temperatura naturale ed al loro essere perfettamente inodori ed insapori, sono indicate per relax ma anche per applicazioni terapeutiche come cura dell’apparato respiratorio, malattie reumatiche e uricemiche, cura della pelle e molto altro. L’area Benessere si sviluppa in un continuum tra spazi coperti ed ambiente esterno. Nel cuore dello stabilimento termale un ampio parco, affascinante sia in inverno che d’estate, dotato di sedie a sdraio e lettini ove, durante la stagione estiva, abbinare alla permanenza in acqua termale i benefici effetti dei raggi solari e del clima alpino dei 1200 metri di quota di Bormio. Cure Termali L’acqua termale è classificata come minerale solfato-bicarbonato-alcalino-terrosa. La struttura è all’avanguardia, con attrezzature e personale qualificato, ed è convenzionata con il Servizio Sanitario Nazio-


B ORM I O

INFO Bormio Terme S.p.A. – Via Stelvio, 14 23032 Bormio (SO) Italia Tel 0342 901325 - Fax 0342 905220 www.bormioterme.it – info@bormioterme.it Dove Dormire HOTEL FUNIVIA via Funivia 34 , 23032 Bormio (SO) Italia 0342-903242 www.hotelfunivia.it nale per effettuare cure e seguire terapie abbinando la comodità di essere in centro al paese. Centro Estetico e Massaggi Un piccolo gioiello dall’ovattata e calda accoglienza, in cui lasciarsi viziare da un trattamento personalizzato: Massaggio Terapeutico, Antistress, Classico, Linfodrenaggio, Riflessologia Plantare, Stone-Massage, Massaggio Cinese, Trattamenti - Shiatsu e molto di più Il Centro Estetico si prende cura del viso e del corpo con Cosmetici Naturali della linea Bormio Terme, frutto dell’unione fra acqua termale e prodotti naturali. Living e servizi Ultimi, ma non meno importanti, i servizi a corollario delle altre attività ossia: uno Snack-Bar panoramico affacciato sul parco interno; un Ri-

storante Bar e per finire un moderno Centro Congressi con 270 posti a sedere ed attrezzato con dotazioni audio, video ed di elevato standard. Prodotti Cosmetici L’innata interazione con la pelle dimostrata dall’acqua termale di Bormio Terme è alla base di una linea di prodotti cosmetici che ne esalta l’efficacia abbinandole, nella produzione ancora artigianale ma sotto costante supervisione scientifica di qualificati professionisti, con le proprietà di estratti del mondo naturale. Una linea “di nicchia”, non testata su animali, in continua evoluzione ed affinamento seguendo il riscontro avuto dai tanti affezionati clienti ed abbracciando i gusti e le richieste del mercato.

COMPAGNA DI VIAGGIO: mercedes classe c 180 velocità e limiti, oltre a fornire indicazioni di La quarta generazione della berlina tedesca si MERCEDES C 180 navigazione), il climatizzatore con funzione di è presentata nella sua veste definitiva, svelan469/181/144 cm Dimensioni: elaborazione dati GPS, e numerose dotazioni di do una linea più grintosa e fluida rispetto al 156 Cv a 5.300 giri/minuto Potenza: sicurezza. modello che va a sostituire. Merito anche dei 250 Nm tra 1.200 e 4.000 giri/minuto Coppia: Per quanto riguarda gli allestimenti e la gamma dieci centimetri in più nella lunghezza (469 225 km/h Velocità massima: motori c’è l’imbarazzo della scelta. La nuova in totale), a vantaggio di chi occupa il divano n.d. 0-100 km/h: Classe C è disponibile in quattro versioni, Busiposteriore. La nuova Classe C della Mercedes è 20 km/l Consumo medio: ness (solo per la 180 BlueTec), Executive, Sport inoltre dimagrita, il che garantisce consumi più 116 g/km Emissioni di CO2: ed Exclusive. Ai motori della Classe C uscente, si bassi, grazie all’utilizzo di una scocca ultra legaggiungono il 1.6 turbo a benzina da 122 e 156 gera in alluminio, che le ha fatto perdere circa 70 kg rispetto alla tradizionale versione in acciaio, per un totale di 100 Cv, e il 1.8 Diesel da 136 Cv. Discreta la dotazione di serie, che include kg. Internamente poi, la Classe C è stata completamente rivista, e la lo sterzo con servo assistenza in funzione della velocità, alzacristalli plancia si è uniformata allo stile delle Mercedes più recenti, come per le elettrici anteriori e posteriori, sistema Start&Stop, specchietti elettrici, bocchette del climatizzatore rotonde, o per lo schermo del navigatore volante multifunzione in pelle a tre razze, schermo da 7 pollici e sedili che sembra quello di un tablet (disponibile in due versioni, di 7 o di anteriori regolabili elettricamente in altezza e inclinazione. L’Attention 8,4 pollici). Con questo innovativo componente è possibile comandare Assist che valuta il livello di attenzione del conducente, il Collision Pretutte le funzioni della head unit in modo facile e intuitivo, con un dito, vention Assist Plus con frenata parziale automatica, il cofano attivo per proprio come con un moderno smartphone. E poi via libera allo sfoggio la sicurezza dei pedoni e il sistema di controllo della pressione pneumadelle più moderne tecnologie, come l’head-up display (che informa su tici. Prezzi da 32.553 euro. WEEKEND IN

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p r im o l o

AL SANTUARIO SI VA IN BICI Uno dei luoghi più ameni della Valmalenco è sicuramente il paesino di Prìmolo (m. 1247), sopra Chiesa. Il paese di Primolo si trova su un ripiano sul lato occidentale della Valmalenco in splendida posizione panoramica tra le pinete. Primolo è una meta ambita da appassionati di mountain-bike ed escursionismo, che trovano ottimi itinerari, in uno scenario naturale di grande fascino. Le possibilità escursionistiche che partono da Primolo, però, non si esauriscono qui. La più semplice e riposante è la traversata a San Giuseppe (san giüsèf o giüsèp), sull’antica mulattiera che collegava Sondrio al passo del Muretto e, da qui, all’Engadina. Un altro motivo che spinge i turisti in questo paesino è il Santua-

rio della Beata Vergine delle Grazie di Primolo. Sorto nella seconda metà del Seicento, è stato ed è tuttora meta di pellegrinaggi e luogo di devozione non solo per i valligiani. L’edificio si trova in una splendida posizione panoramica, essendo stato costruito su un dosso dal quale si domina la conca di Chiesa Valmalenco. In basso si scorgono gli abitati di Lanzada e di Caspoggio, alzando lo sguardo si staglia contro il cielo il Pizzo Scalino, santuario naturale in un contesto paesaggistico di assoluta bellezza. INFO: www.sondrioevalmalenco.it info@sondrioevalmalenco.it

facciata esterna ed altare interno del santuario di primolo

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m o r begn o

Vino e Bitto fra gli affreschi Ridiscendendo da Bormio verso valle, dopo una sosta a Primolo, accanto a Chiesa Valmalenco, puntiamo su Morbegno, la porta della Valtellina, contornata da cime spettacolari. Lungo il soleggiato versante nord spiccano i campanili degli antichi villaggi, sparsi tra boschi e terrazzamenti coltivati a vite, mentre il versante meridionale, interrotto dai profondi solchi delle vallate laterali, è ricco di acque e boschi. Morbegno è punto di riferimento economico, culturale e sociale per il circondario e le valli e passeggiando tra le viuzze del centro storico è facile imbattersi in una delle tante chiese ricche di tesori d’arte, così come è impossibile non notare negozi tipici che hanno mantenuto la facciata della bottega di altri tempi o meravigliosi affreschi storici sui muri delle abitazioni del centro. La città è ricca di giardini e spazi attrezzati ed è dotata di strutture sportive e ricreative. Fiore all’occhiello è l’Auditorium Comunale di S. Antonio, dove gli affreschi rinascimentali fanno da splendida cornice alle numerose ma-

nifestazioni che vi si tengono. Importante è anche un museo civico di storia naturale con numerose ed interessanti collezioni e ricostruzioni di ambienti tipici dell’arco alpino e una biblioteca con oltre 45.000 volumi. Morbegno è poi teatro di molti eventi importanti, da non perdere quest’anno: MORBEGNO IN CANTINA 03-12 ottobre 2014, prestigiosa rassegna dei migliori vini valtellinesi. Tra le mura delle più antiche cantine dei centri storici di Morbegno e Traona, in un’atmosfera unica e suggestiva si potrà degustare un’offerta ineguagliabile di vini locali accompagnati dai migliori prodotti tipici. LA MOSTRA DEL BITTO 18-20 ottobre 2014, tre giorni all’insegna del gusto, tradizioni, cultura e spettacoli folcloristici che si svolge nelle scenografiche vie del centro storico, per magnificare il prezioso formaggio della valle. Info: Consorzio Turistico Porte di Valtellina www.portedivaltellina.it

drogheria granaglie e bitto sotto la nuova mercedes classe c


LA FIORIDA L’OASI VERDE Si autodefinisce agriturismo, per modestia, ma in realtà è molto, molto di più. Ha una Beauty Farm, un ristorante stellato, prodotti a km 0, formaggi fatti dal latte di proprie mucche, ma a vista del visitatore, attrezzature per cicloturismo...

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Il nostro viaggio prosegue e, dopo pochi minuti da Morbegno, raggiungiamo l’agriturismo “La Fiorida Farm & Beauty “ che si trova a Mantello, in una delle aree più suggestive dell’arco Alpino. Una zona in grado di regalare tranquillità e relax a due passi da Milano. Nella splendida cornice del fondovalle, dove le Alpi Orobie si incontrano con le Alpi Retiche, ad un passo dal Lago di Como, vanta una delle posizioni più belle della provincia di Sondrio. La filosofia produttiva dell’Azienda Agricola è improntata al principio del benessere animale ed al rispetto dell’ambiente. Dall’allevamento delle vacche da latte vengono ricavati i prodotti caseari della tradizione valtellinese a denominazione di origine protetta e dai maiali i salumi di alta qualità. La trasformazione casearia, la macellazione e la lavorazione delle carni avviene direttamente in Azienda, ed in particolare la prima è osservabile direttamente dai visitatori grazie ad un ampio percorso a vista sul caseificio. La possibilità di riscoprire i sapori di un tempo con formaggi, salumi e specialità locali, ha permesso all’Azienda di affiancare all’attività produttiva la vendita diretta e degustazione dei propri prodotti nel tipico “Calech” di legno e nello spaccio vendita. Quest’ultimo, oltre all’esposizione dei prodotti, è caratterizzato da una “casera” di stagionatura dei formaggi a vista: un particolare che rievoca la tradizione valtellinese degli alpeggi. All’interno della tenuta è presente una Beauty Farm che garantisce un’occasione di svago per tutta la famiglia che può godere, in assoluta tranquillità, dei benefici di un centro benessere all’avanguardia. L’Hotel è dotato di 29 confortevoli camere, Family suite e country chalet rigorosamente in sasso e legno di larice. All’interno potrete scegliere tra due ristoranti. Il Ristorante La Présef , con Stella Michelin , è il punto più alto della ricerca gastronomica a filiera corta, che eleva ai vertici del gusto le produzioni dell’agriturismo. È chiuso la domenica ed il lunedì. Lo Chef Gianni Tarabini ha portato nei piatti de La Présef i prodotti di un territorio anticamente povero, che dell’essenzialità delle sue produzioni ha saputo diventare un distretto di riferimento per l’agroalimentare lombardo. Così tra le specialità più rappresentative della cucina si evidenziano: Inverno in riva all’Adda, dove la morbida

Crema di Latte de La Fiorida incontra le erbe aromatiche, i legumi e la terra. Lo Gnocco di patate di montagna con cuore fuso di Bitto 2011. Il burro montato, Misultin del Lario e scorzette di limone. Fra i secondi il Capocollo dei maiali della fattoria, cott o a bassa temperatura e accompagnato da frutti invernali caramellati, finocchietto, patate di sacco alla cenere. Il blasonato riconoscimento alla cucina de La Preséf segna anche un primato nella storia della guida Michelin: quello di essere il primo ristorante italiano situato all’interno di un agriturismo ad ottenere la stella. Il Ristorante Quattro Stagioni propone invece un’interpretazione fantasiosa ed innovativa della cucina tradizionale valtellinese ed esalta le produzioni dell’agriturismo quali carni, formaggi, ortaggi e piccoli frutti. È sempre aperto. La mezza pensione o la pensione completa, nel caso in cui è prevista nel pacchetto acquistato, viene proposta nel ristorante Quattro stagioni con un menù dedicato alla piccola carta, bevande escluse. Ne La Fiorida troverete anche La Fattoria che offre per i bimbi, ma anche per gli adulti, la possibilità di un contatto diretto con gli animali (mucche, maiali, asinelli e caprette), percorsi didattici e laboratori per i bambini, miniclub o babysitting. Il nostro viaggio è finito e bisogna riconsegnare la Mercedes Class C alla Concessionartia Autotorino di Castione Andevenno e dobbiamo confessare che lo facciamo a malincuore. Ci dispiace separarcene. È stata un’ottima compagna di viaggio. La Fiorida Via Lungo Adda 12 23016 Mantello Sondrio (SO) tel 0342/680846 info@lafiorida.com www.lafiorida.com SEDI DI AUTOTORINO DOVE TROVARE LA MERCEDES CLASSE C Autotorino Spa Via Al Piano SS 38 23012 Tel.0342.359211 Castione Andevenno - Sondrio Olgiate , via IV Novembre, sn tel 0341.609611 Modena, via Emilia Est 1299 tel 059.2863811 Carpi, via Cattani Sud 79 tel 059.660844

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L’Hotel circondato dalle maestose Alpi della Valmalenco, dispone di: 21 confortevoli Suite con soggiorno, angolo cucina e bagno e di 6 Appartamenti

Offriamo ai nostri ospiti: Un’ottima cucina presso la Sala Ristorante Un Centro Benessere completo di Sauna, Idromassaggio e Palestra

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iaggi in

brasile MINAS GERAIS

UN BRASILE CHE NON TI ASPETTI Lo stato di Minas Gerais è la culla della cultura e della storia del Brasile, è famoso per le sue miniere, per la sua vegetazione incontaminata accarezzata da fiumi, cascate e laghi; qui si può godere del miglior cibo che il paese della samba possa offrire e bere la cachaça più tradizionale. I Mineiros (gli abitanti del Minas Gerais, che letteralmente significa Miniere Generali) sono considerati persone semplici e molto ospitali. Lo stadio Mineirão di Belo Horizonte, che del Minas è la capitale, è quello di una delle due semifinali dei Mondiali di Calcio.

brasile

rio de janeiro

MINAS GERAIS belo horizonte rio de janeiro

Cachoeira do Tabuleiro

C

i troviamo nel sud-est del Brasile, in uno stato che ha un’estensione territoriale pari quasi a quella della Francia, completamente contornato da montagne, attraversato dalla Serra da Mantiqueira, vasto altipiano che percorre il cuore del paese e separa il Minas Gerais dagli stati di Rio de Janeiro e di San Paolo. Qui si concentra circa il 60% del patrimonio storico nazionale: splendidi esempi di architettura e arte del periodo coloniale. Cibo, cultura e tradizione: la “Toscana” brasiliana!!

Belo Horizonte: Il lago di Pampulha e lo stadio Mineirão WEEKEND IN

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i a g g i in Belo Horizonte, capitale dello stato, è una delle 12 città che hanno ospitato le partite della Coppa del Mondo. All’interno della modernissima struttura del Mineirão, normalmente, si scontrano il Cruzeiro, storica squadra fondata da immigrati italiani negli anni ‘20, e l’Atletico Mineiro, team dell’ex milanista Ronaldinho. BH (pronuncia portoghese be-hagà, abbreviazione di Belo Horizonte) fu la prima città del Brasile a essere costruita su progetto. I repubblicani, dopo la fine della monarchia nel 1889 e l’inizio del loro dominio, decisero di creare una città-simbolo che trasmettesse i valori repubblicani e che si contrapponesse al neoclassicismo dei monarchici. La città nacque in soli 4 anni, tra il 1893 e il 1897, riprendendo la struttura delle più famose capitali europee, come Parigi e Vienna. Tutta la città venne costruita all’interno di un perimetro circolare, ancora oggi chiamata Avenida do Contorno. Le vie interne che attraversavano la pianta della città da nord a sud vennero battezzate con i nomi degli stati del Brasile, mentre quelle da est a ovest con i nomi delle principali tribù indie del paese. Un vero inno alla Repubblica! Oggi Belo Horizonte è una metropoli che ospita 5 milioni di abitanti, punteggiata da grattacieli e protetta da verdi colline, testimoni di un panorama mozzafiato e senza fine (da qui il nome Bell’Orizzonte). Si dice che sia una delle città al mondo con il maggior numero di bar e ristoranti pro capite! Un detto brasiliano cita: “Não tem mar, mas tem bar” (non c’è il mare ma ci sono i bar). Il mare infatti è lontano, siamo a 400 km dalla costa oceanica di Rio de Janeiro e a 500 km da San Paolo, le due città principali del Brasile, che si raggiungono tuttavia in un’ora circa di aereo. In Italia, i più la conoscono per la presenza della Fiat, che a BH ha gli stabilimenti di quasi tutte le aziende del gruppo fin dagli Anni 70. I principali palazzi storici che, ancora oggi, contornano l’elegante Praça Liberdade, nel centro della città, inizialmente erano sede dei Ministeri del Governo del Minas (ricordiamoci che il Brasile è una federazione di stati indipendenti, così come gli Stati Uniti). Ultimamente gli uffici governativi sono stati spostati in un unico moderno edificio in periferia e i palazzi di questa bellissima piazza sono diventati tutti sede di musei dal respiro europeo (tra cui il CCBB, Centro Cultural Banco do Brasil). La piazza viene completamente addobbata di luci nel periodo di Natale, creando uno spettacolo di colori emozionante. Altra attrazione della capitale del Minas è il Mercado Central, il mercato coperto al centro della città, dove fin dal 1929 i belohorizontini sono soliti fare scorte di tutto quello che serve. Al suo interno

le tipiche case di Ouro Preto

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Ouro Preto, Chiesa di Nostra Signora del Carmen


BRASILE Ouro Preto

chiese nella cittÀ di Mariana

São João del Rei

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Panorama di Belo Horizonte

Serra do Cipò

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Belo Horizonte: Museu de Arte da Pampulha.


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Belo Horizonte: Chiesa di San Francesco d’Assisi, Pampulha.

Belo Horizonte: Casa do Baile, Pampulha.

si trovano infatti banchi di frutta e verdura, macellerie, ma anche bar, negozi di artigianato locale o di oggetti per la casa. Al Mercado Central potrete trovare i migliori prodotti tipici del Minas, che sono famosi in tutto il Brasile. Tra quelli più popolari si possono elencare i formaggi (il cosiddetto quejo minas), il dolce de leite (crema dolce a base di latte e zucchero), la goiabada (dolce ottenuto dal frutto della goiaba), il pão de quejo (paninetti di formaggio) e la cachaça (distillato brasiliano ottenuto dalla canna di zucchero). Tappa obbligatoria per chi viene a conoscere BH è anche il quartiere di Pampulha. Costruito negli anni ‘40 dal famoso architetto brasiliano Oscar Niemeyer, è caratterizzato da ampi viali, parchi e da un grande lago artificiale. Intorno a questo, si sviluppa una pista ciclabile e pedonale di 18 km dove i belohorizontini praticano jogging nei fine settimana. In questa zona si trova lo stadio sede dei mondiali, il Mineirão, l’incantevole chiesa di San Francesco d’Assisi, uno dei simboli della città, e la Casa do Baile. Ma le origini della fama del Minas Gerais nascono ben prima del XX secolo. Il Minas è infatti terra di miniere, fin da quando nel XVI secolo, con l’arrivo dei portoghesi, vennero scoperti grossi giacimenti d’oro, tra i più ricchi al mondo. Ouro Preto (che in portoghese significa oro nero) è la prima cittadina a essere stata edificata intorno alle miniere. I portoghesi chiamarono i più grandi architetti e artisti

La Fiat e Belo Horizonte La Fiat arrivò in Brasile, nel Minas Gerais, nel 1973. Tre anni dopo inaugurò il primo stabilimento a Betim (20 km da Belo Horizonte). Attualmente quest’ultima è la fabbrica di Fiat più grande al mondo, al di fuori dell’Italia. La capacità produttiva di Fiat do Brasil è di 800 mila veicoli all’anno. In questi ultimi anni Fiat sta sviluppando un grosso investimento che prevede l’inaugurazione della seconda fabbrica a Goiana, nello stato di Pernambuco (nel nord del paese). L’obiettivo è di produrre, a partire dal 2015, ulteriori 250 mila unità per anno. Nel 2012, Fiat Auto registrò in Brasile il record di vendite nei suoi 36 anni di vita, riconfermandosi leader del mercato brasiliano per l’undicesimo anno consecutivo. Fiat a Betim

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Scimmie Muriqui nella Serra do Cipò

dall’Europa per far nascere quella che, ancora oggi, è una meraviglia del Minas Gerais, a 90 km da BH: strade lastricate, 23 chiese barocche, vicoli tortuosi e campanili dorati rendono Ouro Preto un gioiello con alcuni dei maggiori tesori coloniali del Brasile. Nello stesso periodo nascono anche altre cidades historicas, come Diamantina, per secoli un ricco centro di estrazione diamantifero, la romantica Tiradentes, ideale oggi per passare un weekend all’insegna delle tradizioni del Minas, e São João del Rei, dove si possono trovare i capolavori del massimo esponente dell’arte barocca brasiliana: Aleijadinho. Il tour delle città barocche del Minas Gerais è da non perdere per poter godere dei migliori reperti storici del periodo coloniale, e per poter scoprire le tradizioni e l’artigianato di un Brasile diverso da quello delle spiagge e del Carnevale di Rio. Vi sembrerà di fare un salto in un’altra epoca. Altra meta suggestiva di questo Stato è il Museo di Arte Contemporanea a cielo aperto di Inhotim: un vasto parco con numerose specie di fiori e piante di meravigliosa bellezza, al cui interno si trovano 16 gallerie d’arte moderna, opere provenienti da tutto il mondo e diverse sculture all’aperto. Una passeggiata in questo giardino incredibile, a 50 km da Belo Horizonte, è davvero un momento piacevole per scoprire la natura mineira.

Artigianato Mineiro

Dalle meraviglie artistiche, culturali e architettoniche, alle bellezze dei parchi naturali incontaminati, dei torrenti, delle piscine naturali e innumerevoli cascate: il Minas offre questo e anche di più. Da visitare, per esempio, la cascata Tabuleiro che, con i suoi 273 m, è la terza più alta del Brasile; o i parchi di Serra do Cipò e di Caraça che sono un ideale itinerario di escursione, per allontanarsi dalla città e rilassarsi in mezzo alla natura. Nel bel mezzo di prati e foreste potreste anche incontrare alcune specie animali a rischio estinzione, come i muriqui (scimmia ragno lanosa del nord), i lupi dalla criniera (detti anche crisocione, i più grandi canidi selvatici dell’America Latina), formichieri e giaguari. Se, dopo aver visitato Belo Horizonte, le città barocche e i parchi naturali, volete ancora scoprire qualcosa di questo stato pieno di tradizioni, potete dirigervi verso il sud del Minas, verso il confine con gli stati di San Paolo e Rio de Janeiro, per un’ultima tappa all’insegna del relax, nelle stazioni termali del Circuito das Aguas di Caxambu. Il Brasile è una terra incredibile, piena di diversità e storie da scoprire ben oltre le sue spiagge e gli stereotipi legati al calcio e al Carnevale, e il Minas Gerais ne è un ottimo esempio. Laura Orlandi www.ourlifeinbh.com

Belo Horizonte: Praça Liberdade

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La Cachaça e la ricetta della Caipirinha La cachaça, la bevanda alcolica più famosa del Brasile, è uno dei prodotti tipici del Minas Gerais, che ne è il principale produttore a livello nazionale. Detta anche pinga o aguardente, è un’acquavite che si ottiene tramite la distillazione del succo di canna da zucchero. Nella preparazione della cachaça, diversamente dal rum, altro distillato che si produce dalla canna da zucchero, si utilizza solamente il succo di canna allo stato grezzo. Il succo estratto viene poi bollito, fatto fermentare e distillato, producendo così la cachaça. Potete facilmente trovarla anche in Italia e con essa fare il cocktail brasiliano più famoso: la

caipirinha. Il nome deriva dalla parola caipira, i contadini della campagna brasiliana. Furono loro i primi, nei periodi di raccolta della canna da zucchero, a bere la cachaça mischiata con il lime e lo zucchero, dando origine a questa apprezzata bevanda. Eccovi la ricetta: Ingredienti per 1 bicchiere: 2 oz (6 cl) di cachaça - mezzo lime zucchero di canna bianco (3 cucchiaini da tè) ghiaccio tritato Vi serviranno un bicchiere e un pestello Preparazione del cocktail:

Tagliare il lime a metà e poi in 4 pezzetti tutti di ugual misura; adagiarli nel bicchiere Aggiungere lo zucchero e con il pestello esercitare una leggera pressione sulla polpa del lime aggiungere i cubetti di ghiaccio spaccati e infine la cachaça come guarnizione aggiungere una fetta di lime (tagliata sottile) sul bordo del bicchiere servire il drink con due cannucce Il drink non va shakerato né agitato, ma va mescolato! Buona Caipirinha e saúde!

I Pão de Queijo (“Pane di formaggio”) sono paninetti di farina di tapioca e formaggio. Sono molto diffusi in tutto il Brasile, ma sono tipicamente originari del Minas Gerais! Si mangiano in qualsiasi occasione, come snack durante il giorno, a colazione, o durante i pasti principali. Una volta che li assaggerete, non potrete più farne a meno, uno tira l’altro.

Ingredienti per 4 persone: 100 ml di latte - 100 ml di olio 400 gr di farina di tapioca (la trovate nei negozi di alimentari etnici) 2 uova - 150 gr di groviera - sale Scaldare il latte con l’olio in un pentolino. Mescolare in un recipiente freddo la farina col composto di latte e olio.

Unire anche uova, groviera grattugiato e sale. Impastare bene con le mani, poi formare dei panettini piccoli a forma di pallina. Disporre i panini in una placca con carta forno e cuocere per 15 minuti a 180 gradi.

INFO www.visitbrasil.com

Horizonte, ma si può arrivare con TAP da Milano, con uno scalo a Lisbona, oppure con TAM o ALITALIA (quest’ultima solo da Roma) che hanno voli diretti per San Paolo o Rio de Janeiro, per prendere poi un volo interno.

Il Pão de Queijo

Documenti di viaggio I turisti italiani che visitano il Brasile devono esibire un passaporto con validità minima di 6 mesi. Per turismo non è richiesto alcun visto. Al momento dell’ingresso in Brasile, vi verrà consegnato dalla compagnia aerea un breve questionario da compilare con i motivi del viaggio. Tale questionario va presentato alla dogana al momento del controllo del passaporto: una copia si lascia in dogana, all’ingresso, mentre l’altra va consegnata all’uscita dal paese. Il periodo massimo di sosta in Brasile, per motivi turistici o di business è di 90 giorni. Come arrivare Non esistono voli diretti dall’Italia per Belo DOVE DORMIRE Hotel BH Platinum AV. Olegário Maciel, 1748 Lourdes Belo Horizonte (+55-31) 40637871 www.bhplatinum.com.br

Clima Il Brasile gode di un clima favorevole tutto l’anno. Le stagioni sono invertite rispetto all’Italia: il periodo invernale va da giugno a settembre e il periodo estivo da dicembre a marzo. Nel Minas Gerais l’estate può essere calda e piovosa, mentre l’inverno (che corrisponde all’estate italiana) ha temperature non troppo calde (con un minimo di 15 gradi alla sera) ma giornate limpide e soleggiate. Moneta Il Real (R$) è l’unità monetaria brasiliana e ha

Hotel Solar do Rosário Rua Getúlio Vargas, 270 Bairro Rosário - Ouro Preto (+55-31) 3551-5040 www.hotelsolardorosario.com

un cambio molto volubile. All’incirca attualmente 1 euro corrisponde a 3 Reais. Elettricità 110 V: adattatore necessario! Fate attenzione utilizzando prodotti di elettronica italiani che non siano Bi-Volt (nessun problema quindi per caricare cellulare e pc, ma se collegate il vostro rasoio elettrico o il phon da 220V a una presa da 110V, andranno a una potenza molto ridotta). Fuso Orario -5 ore rispetto all’Italia da marzo a novembre, -3 ore da novembre a febbraio. Lingua Portoghese. Purtroppo non è molto comune che le persone parlino inglese. Parlare italiano piano è la cosa migliore per farsi capire.

Glouton Rua Bárbara Heliodora 59 Lourdes Belo Horizonte (+55-31) 32924237 www.glouton.com.br

Hotel Ibis Savassi Av Contorno 6180 – Savassi Belo Horizonte (+55-31) 38884300 www.ibis.com

DOVE MANGIARE Fogo de Chão Rua Sergipe, 1208 – Savassi Belo Horizonte (+55-31) 32272730 www.fogodechao.com.br

O Passo Rua Sao Josè 56 Ouro Preto (+55-31) 35525089 www.opassopizzajazz.com

Pousada dos Meninos Rua do Aleijadinho, 89 Ouro Preto (+55-31) 3552-6212 www.pousadadosmeninos.com.br

Xapuri Rua Mandacaru 260 – Pampulha Belo Horizonte (+55-31) 34966198 www.restaurantexapuri.com.br

Casa do Ouvidor Rua Direita 42 Ouro Preto (+55-31) 3551-2141 www.casadoouvidor.com.br

CALENDARIO EVENTI Belo Horizonte www.belohorizonte.mg.gov.br/ negocios/calendario-de-eventos 12/6 - 13/7 - FIFA Fan Fest www.fifa.com 6/7 - Festa da Cachaça Gourmet www.festivalcachacagourmet.com.br 17/7 - 27/7 Arraial de Belô 2014 www.belohorizonte.mg.gov.br/ negocios/calendario-de-eventos 18/8 - 24/8 Savassi Festival www.savassifestival.com.br 14/09 - Color Run br.thecolorrun.com/ belo-horizonte WEEKEND IN

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Quarnaro, bello e possibile! Čikat Bay e la citta di Mali Lošinj

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dee per l’estate 2014? La regione del Quarnaro, fra le aree a maggiore vocazione turistica della Croazia, con mare e vette a soli venti minuti di distanza tra loro. E questo è proprio un asso nella manica della destinazione, che vanta anche centinaia di beni culturali protetti e circa tremila specie vegetali. E il suo impegno viene riconosciuto, come attestano le circa 40 Bandiere blu assegnate alle acque pulite e alla qualità dei servizi. Uno scenario, quello ambientale, superlativo: le baie, talvolta, si presentano come conche scavate dall’impeto del mare mentre sulle scogliere del versante orientale si scorgono i grifoni quasi mimetizzati con la roccia. E Il centro ecologico Caput Insulae dell’isola di Cres ne salvaguarda la specie e costituisce una riserva ornitologica anche per aquile reali e falchi grigi. L’isola di Lussino (Losinj), invece, è un habitat naturale protetto e popolato da delfini che si possono “adottare” allo scopo di salvaguardarne la riproduzione. Imperdibile è l’isola di Krk, la più grande della Croazia, una miscela di caratteristiche naturali diverse, fitti boschi frammisti a valli carsiche, scogliere e baie sabbiose. Il nucleo antico dell’omonimo capoluogo ha un aspetto tipicamente veneziano ed è ancora circondato da tratti di mura con bastioni e porte. Alle spalle della cattedrale si la cittÀ e l’isola di Unije

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erge il castello dei Frankopani, che d’estate diventa scenario di manifestazioni culturali. Splendida è anche l’isola di Arbe, il cui nome, di derivazione illirica, significa verde e allude alle rigogliose foreste che rivestono l’isola. Il suo capoluogo sorge su punta Kaldanac: venendo dal mare, lo spettacolo è di quelli che rimangono impressi, con quattro campanili in pietra bianca che si stagliano contro il cielo come alberi di una nave e mostrano un intreccio di bifore, trifore e quadrifore. La più elegante località sulla terraferma del Quarnaro è Opatija, epicentro turistico della regione, dodici chilometri di lungomare da percorrere camminando con il naso all’insù per scoprire tutti i capricci che gli architetti, nei secoli passati, sono stati in grado di assecondare. Come Villa Angiolina, eretta nel 1844 in stile neoclassico, location che ospita mostre e concerti di musica classica, ancora immersa in un parco dalle essenze tropicali. Nel contesto degli eventi la località vanta un ricco calendario di appuntamenti che si susseguono durante il corso dell’anno così come si rivela perfetta base di partenza per tutte le attività legate al mare quali vela, diving, snorkelling e surf. Vicina a Opatija è Rijeka (Fiume) che ribolle dell’energia che caratterizza le città portuali: maggior porto commerciale della Croazia nonché il primo mercato del Lošinj dall’alto


CROAZIA

la spiaggia di Veli zal

Il meglio di Krk pesce del Quarnero per qualità e fornitura, vanta un Museo storico e navale fondato nel 1876 e allestito nell’imponente palazzo del governatore che ripercorre lo sviluppo della navigazione. Luciana Francesca Rebonato

Per ulteriori informazioni: Ente Nazionale Croato per il Turismo Via G. Leopardi,19 - 20123 Milano Tel: 02-86454443 - Fax: 02-86454574 www.croazia.hr www.kvarner.hr croatia.hr croatia_hr croazia La cittÀ di KRK vista dal mare. a lato Lubenice

Krk è un’isola tutta da esplorare. Intrigante è Omisalj (Castelmuschio), borgo medievale che domina il mare da un promontorio di 82 metri: uno dei centri più antichi dell’isola, abitato già in epoca romana e con monumenti che raccontano secoli di storia. Tra giardini e oliveti che digradano verso il mare si giunge a Malinska, piccolo porto con spiaggette incastonate nel verde della vegetazione. Presso lo stretto di Usta, invece, si trova una delle migliori marine della Croazia, conosciuta dai velisti di tutta Europa: si tratta di Punat, la cui baia protetta e spaziosa garantisce una capacità ricettiva di quasi mille barche. Di fronte a Punat sorge Kosljun (Cassione), un isolotto - ammantato da una riserva naturale - sul quale sorge un quattrocentesco convento francescano custode di oltre 20.000 manoscritti e incunaboli, un patrimonio di inestimabile valore.


LE MAGNIFICHE SEI

L’organizzazione mondiale del turismo ha analizzato i flussi e i comportamenti dei viaggiatori: dove vanno, cosa cercano e quali sono le mete che attirano di più. I dati emersi evidenziano sei mete: Messico, Uruguay, Sri Lanka, Thailandia, Britain (Regno Unito) ed Emirati.

MESSICO È senza dubbio una delle mete più amate al mondo. La terra che fu di Maya e Aztechi vanta attrazioni di ogni genere, oltre 40 mila siti archeologici, di cui 37 patrimonio dell’Unesco. Le sue spiagge tropicali attirano milioni di turisti da tutto il mondo; qui potrete rimanere affascinati da luoghi come

Puerto Vallarta sulla costa occidentale, dalle cascate di Horsetail Falls o da The Copper Canyon. In Messico potete trovare ogni cosa: storia, arte, relax e movida per non parlare Info: www.messico.it/danonperdere.htm

URUGUAY È il più piccolo Stato dell’America del sud e con il passare del tempo è diventata una meta giovane, molto amata soprattutto dai vicini (gli argentini che arrivano a Montevideo per il weekend), ed è in generale uno di quei paesi dove sbarcare per una vacanza. Le mete top in Uruguay? Se siete arrivati fino a qui sicuramente dovete visitare la capitale Montevideo, poi Punta del Este, una delle località balneari più esclusive dell’America del sud. Ma l’Uruguay più inedito da scoprire lo

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troverete sulle sponde del Rio de la Plata fino a Colonia del Sacramento, la città più antica del paese con i suoi 220 km di spiagge e numerose feste folkloristiche. Molti non sanno che grazie alla sua posizione geografica e al suo clima, l’Uruguay ha anche una prestigiosa tradizione vinicola da scoprire. INFO: www.welcomeuruguay.com www.fiestasuruguayas.com.uy


Sri Lanka Piace molto al turismo slow e new age, e per i surfisti è ormai una certezza. “Travel e leisure” l’ha inserita tra le 10 destinazioni più desiderabili per l’eleganza delle sue proposte, a partire dalle dimore selezionate da “Sri Lanka Instyle” (www.srilankainstyle.com). L’aria serena di questo posto si respira nei templi che custodiscono i preziosi dipinti di Buddha; potrete trovare fascino e pace anche lungo i sentieri che attraversano le piantagioni di tè. INFO: www.srilanka.travel

thailandia È un paese in costante crescita turistica. Se il vostro viaggio è diretto qui ecco cosa non potete non visitare: la capitale Phuket; Koh Samed, 7 isole di un arcipelago da sogno; Krabi, davanti al mare delle Andamane con i suoi faraglioni

che spuntano dal mare e, infine, O Ko Lipe, un’isola incastonata nella barriera corallina. INFO: www.turismothailandese.it

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l e m a g ni f i c h e 6

Britain La Gran Bretagna a fine 2013 è risultato il paese più visitato al mondo. Qui tutti possono trovare quello che cercano: dai grandi paesaggi naturali della costa del Dorset al fascino delle isole scozzesi come Staffa e Skype. D’estate poi è il momento dei grandi festival: tra tutti quello di Edimburgo, quest’anno dall’8 al 31 agosto. E poi c’è Londra, patria delle nuove tendenze. INFO: www.visitlondon.com www.visitbritain.com

emirati Skyline da paura, hotel, grattacieli, ristoranti, boutique dal lusso sfrenato e spiagge frequentabili in tutte le stagioni dell’anno. Gli Emirati Arabi Uniti puntano a trasformare la parola d’ordine “meta da vedere” in “luogo da vivere”, magari tornandoci di anno in anno. Per trasformare tutto ciò in realtà hanno deciso di puntare anche sul cibo, infatti è nato a Dubai nel 2014 il “Dubai Food Festival”. I ristoranti stellati non

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si contano più, persino i migliori club internazionali hanno una succursale qui. In generale si punta sulla qualità del dolce far niente, che ha fatto dire anche al New York Times che questo è il posto dove venire nel 2014. INFO: www.dubaitourism.ae www.dubaicalendar.ae


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