Pesaro IN Magazine - 2/2009

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Dall’alto a sinistra, in senso orario, Maria Pia Gennari sulla spiaggia, la prof.ssa Maria Teresa Badioli, lo chef Alceo Rapa e l’ex calciatore Franco Battisodo. In apertura i quattro, nello stesso ordine, da bambini.

frequentavo solo a luglio. Ho sempre trascorso le mie vacanze nella spiaggia di Pesaro, sia perché non amo viaggiare in aereo, sia perché quando giocavo ho visto il mondo e ora preferisco rilassarmi a Baia Flaminia, senza dover fare chissà quanti chilometri di viaggio. Il mio mare mi piace.” Alceo Rapa

uno. Il record, anche maschile, risale al 26 dicembre 1977, l’acqua era di 8 gradi e non sono riuscita a nuotare dal freddo. Peccato. La temperatura più rigida è stata quella che ho incontrato il 6 dicembre 1979 al Porto: erano 7 gradi. Mentre il 20 ottobre del 1993 ho fatto il bagno con la nebbia.” Nella vita ha fatto tanti sport, vincendo tante medaglie e confezionando molti record. “Giavellotto, tennis, pattini sul ghiaccio e su pista, sci di fondo, ma gli sport che ho intrapreso in acqua - prosegue - sono quelli che mi hanno dato più soddisfazione. Come la vela, il canottaggio, il windsurf.” Franco Battisodo

Ex calciatore di serie A e attuale

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esercente di un’attività di vendita di articoli sportivi, si può dire che sia nato al mare. “Infatti, vi ho sempre abitato vicino - sottolinea Franco. Il mio rapporto col mare è stupendo. Appena è caldo vado e ci resto fino a settembre inoltrato. Quando ero piccolo ci andavo di più, adesso che si lavora, purtroppo, c’è poco tempo e mi dispiace. Quando ero piccolo la mia casa era ai bagni Elsa, adesso con la famiglia andiamo a Baia Flaminia solo il lunedì mattina, perché il negozio è chiuso.” Ora che abita in campagna, il mare si è un po’ allontanato, ma non dal cuore. “Quando giocavo in serie A non potevo andarci troppo, altrimenti mi stancavo, quindi lo

Tutti lo conoscono come lo chef che cucina il miglior pesce, ma lui, Alceo, paradossalmente non ama il mare. “C’è un motivo - spiega il ristoratore che ha la sua attività sul colle Ardizio, tra Pesaro e Fano. Quando ero piccolo, avevo circa 12 anni, ho rischiato di affogare, quindi adesso ho paura dell’acqua. Se vado in spiaggia bagno i piedi, sto nell’acqua bassa, meglio fuori, nella battigia. Il ricordo di quando ero bambino sul moscone ancora mi spaventa. Stavo giocando con alcuni amichetti e sono scivolato cadendo all’indietro. Ho battuto la testa sull’angolo del moscone e ho perso conoscenza. Ho rischiato di affogare, mi ha salvato un amico. Il mio rapporto col mare, adesso, dopo aver rischiato di morire, è andare tutte le mattine al mercato di Ancona per comprare il pesce che dopo cucino nel mio ristorante. Vado all’asta del pescato alle 3,30 del mattino. L’ho fatto per 30 anni, adesso però ci mando un mio collaboratore. Il mercato di pesce, comunque, regala emozioni uniche. Al mare preferisco abbronzarmi, e, anche se ho tempo, vado pochissimo: mi danno fastidio quelle donne ‘tutte nude’, o quasi!” IN


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