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lA GAZUliADfLMfZZOGIORNO Sabato 23 aprile 2016
25 APRILE LA FESTA DELLA LIBERAZIONE
IL SENSO DELLA RICORRENZA «Oui da oltre un quindicennio la ricorrenza si è arricchita di proposte didattiche rivolte atutte le scuole»
LA PRESENTAZIONE Lunedì 251a presentazione dell'opera di Paola Gammarota, nipote di Franco, che amò chiamarsi Brancaleone sino al termine della vita
Brancaleone e la lotta partigiana Barletta rende omaggio con un libro dedicato al combattente Franco Gammarota di LUIGI DI CUONZO *
SENTIMENTI E PASSIONE Nella foto sotto il titolo, al centro con il fazzoletto rosso, Franco Gammarota. A destra una immagine di ccSrancaleone», il manifesto delle iniziative e la copertina del libro •Il partigiano Brancaleone», di Paola Gammarota edito dalla Rotas, sesto titolo della c ollana «Uuademi dell'Archivio•
noi che uscivamo da una buona fetta di anni, di cultrn·a, di storia e di differenti esperienze politiche, religiose e professionali, a fine novecento, secolo che coincideva, anche, con la conclusione di un millennio straordinario per le gigantesche realizzazioni del progresso civile e sociale conseguito a livelli mondiali, sfuggi, forse, la consapevolezza che si apriva, per tutti, una nuova era di squilibri e di instabilità che avrebbero determinato, nel giro di pochi anni, una nostra profonda mutazione genetica in continua evoluzione.
A
LE PERSECUZIONI -Il novecento, secolo breve, epoca di forti contrasti civili e sociali, di rivoluzioni, di guerre, di sopraffazioni, di violenze e di r affmati tentativi e diabolici progetti di persecuzioni e di eliminazioni di ogni diversità etnica, religiosa, politica, con l'avallo di pseudo ragioni scientifiche razziali che intaccavano la dignità dell'eguaglianza dei cittadini di uno stesso territorio e ne travolgevano il diritto, indi progetto di convivenza civile e viduale e collettivo, di una sovrana appartenenza ad una me- sociale che avvallava linguaggi desima nazionalità, si chiudeva estetici e respingeva la fatica con un bilancio disastroso di della ricerca storica,!'illusione scardinamenti di modelli e di di una palingenesi, collocatasi come contestazione sessantotvalori civili e sociali che prn·e avevano avuto il merito storico tesca, fu come una ventata di di aver assicuaria fresca, rato, per hmrapidamente go tempo. becatalogata nessere e quale espe<<Una nan-azione tranquillità rienza incontra i popoli. sistente, deper cogliere il "tempo La posilività stinata a favoun ricordo"» del rifiuto e rirei riflussi di nuovi e più della lotta contro gli aupericolosi autoritarismi totalitari,politici e toritarismi. Ne uscimmo come storditi e imbevuti della più veamministrativi del primo quarantennio del secolo, che avera e profonda novità di riflesvano accomunato tutti i popoli sione di quegli anni: l'uomo a europei, animati da un comune una dimensione. Era il trionfo denominatore di iniziative di più autentico dell'economia resistenza per rifondare i valoche. di li a poco si sarebbe sviri della libertà e della democra- luppata in una vera e totale rizia, diffondeva, senza per altro voluzione: la globalizzazione. pienamente sostanziarla di proposte e di progetti diplomatici, l MODELU ·Al modello souna vaga fede nella pace e nel ciale di persona di fine secolo, cresciuta ed educata nel solco benessere, che si pensava di aver ristabilito a dimensioni di proposte pedagogiche ed universali. Ci illudemmo di educative nazionali, fmalizzate aver eliminato e distrutto total- a garantire sicurezze e certezze mente ogni r igurgito di vitalidi iden tità, individuali e colletsmo autoritario politico, relitive, rigorosamente e gelosagioso, amministrativo, culturamente uniche e irreperibili, la le, militare, valorizzando le raglobalizzazione, ha opposto un gioni di nuove categorie educanuovo modello di individuo, tive (quanto ci entusiasmavaper cosi dire, alieno, catapulno!) ben presto strumentalizza. tandolo in u n diffuso sistema di te al servizio di innovazioni pe- pressoché totale instabilità che dagogiche e didattiche. lo costringe nelle maglie di rischiose scelte per orientarsi L'IMMAGINAZIONE AL POnell'ambito di ricorrenti e soTERE -"L'Immaginazione, la stanziali crisi di sistema e isticreatività al potere" fu il grido, tuzionali. non solo giovanile e studenteLa ricorrenza del settan tunesco degli anni sessanta, che acsimo anniversario della Liberacompagnò le nostre distrazioni, zione ci sembra un'occasione straordinaria per richiamare la le sottovalutazioni delle nostre responsabilità di dover indagaresponsabilità delle agenzie re a largo raggio, senza fatui e formative, La Chiesa, la fanli· glia, la scuola, le amministravaghi risentimenti o riserve zioni comunali, le organizzaideologiche, le ragioni della Stor ia che bruciava ancora sul- zioni politiche, sindacali, ctùtula nostra pelle, per consegnare, rali, le associazioni culturali e alle n uove generazioni, pillole professionali, a voler rinunzianon avvelenate di verità. Inere a perpetrare vecchi meccabriati, forse, dall'accattivante nismi di celebrazione fondati
IL RICORDO
di
su inutili schemi di rivendicazioni di esclusiva priorità nel protagonismo e nella singolarità delle lotte nazionali della Resistenza che, negli ultimi anni, hanno acuito, anche a causa di arroganti esclusioni da parte di gruppi dominanti, dissapori e false revisioni pseudo storiche. Ce lo impone, se non altro, il dovere di conoscere e capire, se non ne vogliamo essere vittime perdenti, le ragioni della mutazione genetica imposta dalla globalizzazione che ha travolto tempi e modalità logich e della nostra convivenza. ERRORI E PREGIUDIZI -Per carità non aggiungiamo errori ad errori, non contrapponiamo mai più pretesti di var ia natura a pregiudizi in difesa d i vecchie organizzazioni politiche che non hanno bisogno di false mistificazioni per radicare le loro valenze ideologiche e proporsi nelle vesti di una produttiva odierna attualità (Memoria docet!), quanto piuttosto, di rigorose analisi critiche di ricerca storica. Nel nostro territorio che, da oltre un quindicennio, grazie all'impegno delle Amministrazioni comunali, la ricor· renza della celebrazione della Liberazione, si è arricchita di proposte didattiche rivolte a tutte le scuole, anche attraverso bandi d i concorso sulla Resistenza e sulla Shoah, è auspicabile che si intensifichino le iniziative di partecipazione di tutte le organizzazioni politiche, culturali e sindacali come quella programmata per Lunedì 25 aprile dall'Amministrazion e comunale di Barletta, dalla CGIL, dallo SPI - CGIL, dalla sezione provinciale dell'ANPl e dall'Archivio della Resistenza e della Memoria, che sollecitano la presema di tutte le associazioni di militari in congedo e di cittadini da sempre impegnati nella difesa dei valori democratici nati dalla Resistenza in una città che si onora di esserne parte attiva e storican1ente ri-
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Le iniziative Così Barletta celebra la Liberazione • BARLETIA- Lunedì 25 aprile, alle 9.45, al Rivellino del Castello, litur9ia della parola con l'intervento del vicario generale mons. Savmo Giannotti. Alle 1O, onori militari alla presenza delle autorità e delle associazioni combattentistiche e d'arma. Alle 10.30, in piazza Caduti in Guerra onori ai caduti di tutte le guerre, ai vigili urbani e ai netturbini vittime della rappresaglia nazista del 12 settembre 1943. Si formerà quindi un corteo che sfilerà verso il Palazzo di Città dove saranno deposte corone sulle lapidi dedicate ai Caduti e alle medaglie d'oro al Valore Militare e al Merito Civile della città. Alle 11.30 nella sala consiliare comunale ubicata nel teatro "Curci" a cura deii'Anpi e dello Spi Cgil sarà presentato il lib ro "Il partigiano Brancaleone", di Paola Gammarota edito dalla Rotas, sesto titolo della collana «Quaderni dell'Archivio». Al termine le organiuazioni sindacali hanno promosso, con l'adesione dell'Amministrazione, un omaggio in via Milano alle vittime d el lavoro nella ricorrenza della sciagura in cui perse la vita l'operaio dell'ltalgas Nicola Delvecchio, coinvolto lo scorso anno in un'esplosione mentre operava per mettere in sicurezza un'area interessata da una fuga di gas. 1125 aprile costituirà anche una occasione culturale con l'apertura straordinaria della Pinacoteca Giuseppe De Nittis e della Cantina della Sfida: Pinacoteca De Nittis: 9 - 19 (chiusura servizi 18. 15); Cantina della Sfida: ore 9-13/15 - 19 (lat in corso Garibaldi n. 204, resterà aperto dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 17 alle 20).
conosciuta e validata.
di uomini e donne della nostra terra al movimento nazionale, ha dato un contributo di profonda umanità e di ricchi spunti conoscitivi.ll merito di Paola, sua n ipote, è quello di aver suggerito l'adozione di un nuovo linguaggio narrativo di storia di patiigiani. Nel rispetto delle narrazioni autobiografiche, nella do-
IL PARTIGIANO BRANCALEONE -La conunemorazione di Lunedì 25 aprile 2016, nel rigoroso rispetto del programma dell'Amministrazione comunale, si concluderà con la presentazione del libro «il partigiano Brancaleone>>, sesto volume della collana verosa conoeditoriale «I Quaderni scenza dei saggi storici dell'Archi«Una storia di vio" nell'edisu un fenomeno di contrazione dell'Edicomunità, che trice Rotas. stanti giudizi arriccrusce tutti>> che si trasciAutrice del li· broè Paola nanoancora ai nostri giorGammarota, nipote di Franco Gammarota, il n i, Paola, sceglie il linguaggio partigiano che amò chiamarsi, onirico delle favole, un linguagsino alla conclusione della sua gio d imenticato, per cogliere l'opportunità oggettiva del vita, il partigiano Brancaleone. Un partigiano particolare che, "tempo di un ricordo". nelle nostre documentate ricerche storiche sul fenomeno della LA VERITÀ DI UNA STORIA -Condividendo pienamente l'inlotta di liberazione in Italia e della qualificata partecipazione tento, gr ati per la sollecitazione
STORIA DI COMUNITÀ
culturale che Paola ci ha offerto, nella consapevolezza di con· tribuire alla diffusione della verità più autentica di una storia che, per quanto individuale e personale sia, debba sempre tradursi in stor ia di comunità, ci sentiamo pienamente onorati di arricchire ia nostra collana <<l Quaderni dell'Archivio» con il contributo di idee e di in1pegno di lavoro che iscrivono, Paola, nell'albo degli Amici dell'Archivio della Resistenza e della Memoria di Barletta. E' doveroso, inoltre, espr imere il nostro apprezzamento, al segretario provinciale dello Spi-Cgil della provincia Barletta Andria Trani, Pasquale Gammarota e ai suoi collaboratori per la perfetta sintonia con la quale operiamo, da anni, nell'organizzazione di commemorazione dei tempi e dei luoghi di Memoria nel nostro territorio. ' responsabile deii'AfchiVlo della Resistenza e della Memoria