Il "mio" Tecnomasio

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IL “MIO” TECNOMASIO 4. L’ufficio tecnico La responsabilità dell’altra direzione di Vendita spettava all’ingegner Virginio Gandini, coadiuvato dall’ingegner Affaticati, entrambi da me incontrati in occasione del mio primo colloquio al TIBB e che avrebbero dovuto poi diventare i miei capi. Feci presto amicizia con altri membri dell’ufficio tec-

L’organizzazione TIBB non si discostava dalla forma classica molto diffusa a quei tempi, che presupponeva una collaborazione molto stretta tra le varie funzioni per la gestione ottimale delle commesse e la soddisfazione del cliente.

nico Commerciale, tra i quali l’anziano Mologni, Taiana, Pezzoli, Bonomo e, più tardi, Costa all’esportazione, con i quali la collaborazione era molto stretta grazie alle commesse acquisite da numerose aziende private e municipalizzate produttrici e distributrici di energia elettrica. Le vendite nel settore industriale erano curate dal simpatico biellese ingegner Pivano e dagli ottimi Piolini, Bianciardi, Figini e Landi, ai quali si

era aggiunto il mio collega De Ferrari alla fine del periodo di sala prove. L’ingegner Pierre Vannotti, cugino del nostro capo Roberto, provvedeva alle vendite nel settore termoelettrico, soprattutto per quanto riguardava la presenza della Brown Boveri svizzera in Italia. Di importanza primaria era anche la struttura degli uffici regionali, ai quali ho già fatto cenno, presieduti dal direttore Bernardo Zancan, il cui figlio Adelchi, di qualche anno maggiore di me, era responsabile delle attività di Comunicazioni e propaganda e, più tardi, di assistenza al vertice del Tecnomasio. Accanto alla struttura di vendita si collocava quella tecnica, da me già descritta. Veniva poi la funzione Approvvigionamenti, guidata dall’ingegner Bonzanigo e poi da De Ferrari. La direzione della Produzione nei tre stabilimenti TIBB era affidata all’ingegner Liborio Spinoccia, siciliano “doc”, il quale si avvaleva a Milano della collaborazione rispettivamente di Velati, Bellini, Del Furia, Cerri e Fassina a Piazzale Lodi, e di Meschia in Via De Castillia, mentre la responsabilità della Produzione di trazione a Vado Ligure era delegata all’ingegner Muzio. Le attività amministrative e finanziarie erano presiedute dal dottor Covini, con la stretta supervisione del direttore generale De Martini, mentre quelle del Personale erano curate dal dottor Cattaneo. L’organizzazione TIBB non si discostava dalla forma classica molto diffusa a quei tempi, che presupponeva una collaborazione molto stretta tra le varie funzioni per la gestione ottimale delle commesse e la soddisfazione del cliente. Tale collaborazione presentava tuttavia delle lacune, legate al fatto che i contributi di ciascuno ad un efficace avanzamento delle commesse erano talvolta in conflitto con le esigenze e i comportamenti degli stessi “silos”. Abbastanza diffusa era la tendenza degli ingegneri a mettere in discussione varie decisioni delle Vendite e della Produzione. Tra l’altro 40


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