COPIA OMAGGIO
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IL DIARIO DELLA
SETTIMANA
n° 52
mercoledì 24 dicembre 2025 - sett. 52 - anno XVI
Cervia. Il Sindaco Missiroli indagato per maltrattamenti alla moglie. “Respingo fermamente le accuse”
NELL’INSERTO
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IN COPERTINA
Il Sindaco di Cervia, Mattia Missiroli, è indagato per maltrattamenti e lesioni sulla moglie, da cui si sta separando. La notizia è apparsa su tutti i principali quotidiani domenica 21 dicembre. Secondo quanto riportato, l’indagine sarebbe scattata con il protocollo Codice Rosso, dopo che la donna, con la quale Missiroli ha in corso la separazione, si è presentata a inizio mese in Pronto Soccorso. Convocata dalla Questura di Ravenna, la donna, assistita dall’avvocato Giovanni Scudellari, avrebbe poi fornito dei video. Nei confronti di Missiroli, la Procura aveva chiesto la custodia cautelare in carcere, che il Gip del Tribunale di Ravenna ha negato, come si legge anche su Carlino e Corriere, in quanto i fatti contestati sarebbero episodici. Missiroli respinge fermamente tutte le accuse: attraverso il suo avvocato Ermanno Cicognani ha sottolineato di non aver mai avuto comportamenti violenti nei confronti della moglie in 16 anni di matrimonio.
Alluvioni a Boncellino e Traversara: 12 indagati, tutti tecnici
Chiuse le indagini della Procura: accuse di disastro colposo e pericolo Piani di sicurezza non rispettati e lavori non svolti secondo gli standard. Sono 12 gli indagati dalla Procura di Ravenna per gli eventi alluvionali che, nel 2023 e 2024, hanno colpito, in questo specifico caso, il comune di Bagnacavallo. Tutti tecnici, nessun politico o amministratore. Le ipotesi di reato, tutti colposi e a livello tecnico, come spiegato in una conferenza stampa (nella foto) dal Procuratore Capo, Daniele Barberini, e dal Sostituto Procuratore, Francesco Coco, titolari del fascicolo, sono disastro colposo e pericolo, e riguardano nel dettaglio i due eventi alluvionali provocati dal fiume Lamone a Boncellino e Traversara (nella foto sopra), rispettivamente nel maggio 2023 e settembre 2024. In pratica, la perizia della Procura, svolta da un collegio tecnico con esponenti scientifici di spicco, avrebbe stabilito che si sarebbero potute adottare misure per evitare il disastro. Nello specifico per quanto riguarda il primo evento si è valutata la situazione precedente al 2023, con piani di sicurezza anche di diversi anni prima che sarebbero stati ignorati. Il reato di pericolo si riferisce invece ai lavori di somma urgen-
za svolti nei 15 mesi tra i due fatti: questi, secondo i periti, non soddisfano gli standard di sicurezza, almeno al momento in cui la perizia (consegnata a settembre 2025) è stata svolta. La scelta investigativa, spiega la Procura, è basata sugli esiti scientifici della perizia, per la quale sono state coinvolte diverse figure, come ingegnere idraulico, geologo e meteorologo. Fondamentale anche il ruolo dell’Arma dei Carabinieri Si tratta, ha sottolineato la Procura, ancora di una fase molto fluida, con l’avviso di conclusione indagini appena notificato agli indagati, che hanno ora a disposizione gli atti e saranno sentiti con le loro memorie difensive: “I consulenti ci hanno dato delle indicazioni e noi abbiamo cercato la corrispondenza giuridica – ha commentato il Procuratore Capo Barberini -. Siamo aperti a conTutte le ultime news su Ravenna24ore.it siderare qualsiasi nuovo elemento. Senza cercare per forza un colpevole, ma per capire come tutto ciò è potuto accadere”. “Al di là delle responsabilità penali – ha concluso – la gente voleva delle risposte sul perché di questi disastri. Noi come istituzioni abbiamo cercato di dare queste risposte: si tratta di un atto dovuto anche per evitare che possa riaccadere in futuro”.