COMMERCIO C&C - novembre-dicembre 2021

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MODERN TRADE

a cura di Patrizia Pagani

Per l’anno 2020 l’Osservatorio Non Food di GS1 Italy evidenzia un trend negativo dei consumi, che interrompe bruscamente l’andamento crescente, seppure lento, rilevato negli anni precedenti. A livello di singole categorie componenti non mancano, tuttavia, risultati positivi e spunti evolutivi incoraggianti

GS1 NUOVE TENDENZE AGITANO I MERCATI NON FOOD

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el 2020 le famiglie italiane hanno voltato pagina, decidendo di dare un taglio netto alla spesa domestica ed aumentare la propensione al risparmio. A causa della pandemia da COVID-19 e delle conseguenze che ne sono derivate, la cifra complessivamente destinata agli acquisti – food e non food – si è fermata a quota 958 miliardi di euro, configurando una pesante flessione rispetto al dato 2019 (-11,8%, dato ISTAT a valori correnti). Al calo delle spese si è accompagnato il cambiamento della composizione dei consumi, delle tipologie di prodotti selezionati e delle modalità di approvvigio-

I 10 TREND 2020 SECONDO GS1

• Meno rossetti e più tagliacapelli, meno ferri da stiro e più barbecue • Il comparto edutainment è “positivo” all’online • Il ritorno alle “vasche” nelle vie dello shopping valorizza il commercio urbano centrale • Il crollo del turismo e del lusso affossa abbigliamento ed accessori • Il COVID-19 costringe a ripensare i centri commerciali • L’E-commerce vola e conquista nuovi consumatori • Distribuzione alternativa: la comodità che conquista • I personal shopper salvano i punti vendita fisici • Effetto Smart Working: la riscossa delle periferie e dei piccoli centri • Tutti sui social, tra blogger e influencer

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COMMERCIO C&C

namento preferite: sono logicamente diminuite le uscite per servizi (-14,5%), mentre sono incrementate quelle legate alla permanenza in casa (utenze, alimenti, comfort e tecnologia).

Febbre alta per il non food Il termometro segna -9.5% per gli acquisti non alimentari. Secondo GS1 Italy, che rileva annualmente i dati relativi a 13 mercati (elettronica di consumo, abbigliamento e calzature, bricolage, articoli sportivi, arredamento, casalinghi, tessile casa, farmaci da banco, profumeria, ottica, cancelleria, giocattoli, edutainment, cioè film, libri, musica, videogiochi), il 2020 è stato un annus horribilis per il non food: il giro d’affari totale non è andato oltre i 94 miliardi di euro. Uno stop dopo una sequenza positiva di medio periodo che rispecchiava un certo clima di fiducia e che beneficiava, per molti settori, di un processo di sostituzione di alcuni prodotti con modelli, tecnologie e design più innovativi. Tale upgrading tendenziale ha rallentato, visto che la flessione dei consumi ha accomunato ben 11 dei 13 comparti oggetto dell’Osservatorio.

Più elettronica, meno moda La quotidianità anomala che i consumatori sono stati costretti a vivere nel 2020 ha provocato il calo significativo degli acquisti di abbigliamento e calzature (ad-


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